B: The Beginning Succession
Se la prima serie dell’anime mi aveva favorevolmente impressionato solo per la seconda parte in cui nella trama prendeva il sopravvento l’anima poliziesca, thriller e psicologica, purtroppo i sei episodi di “Succession” non aggiungono nulla, se non -forse- in peggio, a quanto già visto e lasciano lo spettatore sospeso nel momento di un ennesimo combattimento appena iniziato tra gli esseri soprannaturali senza chiudere alcunché.
L’unico aspetto positivo (per chi è amante delle sfaccettature e sfumature psicologiche dei personaggi) è la spiegazione nel delirio pre-mortem di Keith in cui illustra alcuni aspetti salienti sul suo passato, su quello della sorella Erika e di Gilbert. Purtroppo, si tratta di personaggi che hanno a che fare con la prima serie e qui appaiono solo per chiarire qualche aspetto del passato.
Il resto dei sei episodi è contraddistinto solo dall'aggiunta della cospirazione fantapolitica di cui si intravede qualcosina fino allo pseudo colpo di scena della fine in cui si ripristina lo status quo. Il personaggio che nella prima serie rappresentava il deus ex machina (Keith) viene lasciato ai box per quasi tutta la serie e pensare che l'insipiente Koku potesse con Yuma, Lily e tutto il circo degli esseri soprannaturali (monodimensionali) tenere in qualche modo alto il livello della storia era francamente troppo e comunque offensivo per gli spettatori.
“Succession” con soli sei episodi sembra solo dimostrare che gli autori e produttori erano a corto di idee e di disponibilità e hanno come si suol dire/scrivere “buttato il pallone avanti” solo per prendere tempo, utilizzando male i personaggi meno "carismatici": perso Gilbert e lasciando in panchina Keith, era una missione suicida.
Peccato, la prima serie mi era comunque parzialmente piaciuta. La seconda purtroppo non aggiunge alcunché data la brevità e la mancanza di idee.
L’unico aspetto positivo (per chi è amante delle sfaccettature e sfumature psicologiche dei personaggi) è la spiegazione nel delirio pre-mortem di Keith in cui illustra alcuni aspetti salienti sul suo passato, su quello della sorella Erika e di Gilbert. Purtroppo, si tratta di personaggi che hanno a che fare con la prima serie e qui appaiono solo per chiarire qualche aspetto del passato.
Il resto dei sei episodi è contraddistinto solo dall'aggiunta della cospirazione fantapolitica di cui si intravede qualcosina fino allo pseudo colpo di scena della fine in cui si ripristina lo status quo. Il personaggio che nella prima serie rappresentava il deus ex machina (Keith) viene lasciato ai box per quasi tutta la serie e pensare che l'insipiente Koku potesse con Yuma, Lily e tutto il circo degli esseri soprannaturali (monodimensionali) tenere in qualche modo alto il livello della storia era francamente troppo e comunque offensivo per gli spettatori.
“Succession” con soli sei episodi sembra solo dimostrare che gli autori e produttori erano a corto di idee e di disponibilità e hanno come si suol dire/scrivere “buttato il pallone avanti” solo per prendere tempo, utilizzando male i personaggi meno "carismatici": perso Gilbert e lasciando in panchina Keith, era una missione suicida.
Peccato, la prima serie mi era comunque parzialmente piaciuta. La seconda purtroppo non aggiunge alcunché data la brevità e la mancanza di idee.
Il tempo passa ed il mondo sembra aver dimenticato quanto successivo nei mesi precedenti. Keith prosegue le sue misteriose indagini, ma viene rapito dal soggetto che lui stesso sta studiando. Intanto Yuna e Koku tentano di vivere una vita tranquilla. Si fanno vivi i vecchi esperimenti di Jaula Blanca i quali ordiscono un complotto a livello nazionale.
La trama di questa seconda stagione di "B: The Beginning" è lineare, banale e allo stesso tempo senza senso. L'alone di mistero ed il buon intreccio della prima stagione vengono rifuggiti passando ad una seconda stagione piuttosto banale che non racconta nulla di più della prima. A conti fatti è una serie inutile con una storia che non si capisce proprio da che parte vada a parare, l'unica cosa che si potrebbe dire è che è introduttiva per il personaggio di Kirisame e nulla di più. Tutta la storia manca di mordente, così facendo risulta blanda e noiosa, completamente priva di colpi di scena ed interesse. Vi sono evidenti buchi di trama, o almeno evidenti mancanze nelle spiegazioni. Il finale è inutile e spiazzante, tutto si "risolve" con un nulla di fatto e si conclude con l'inizio di uno scontro che non vedremo. La sceneggiatura della trama in questa opera disorienta e mette in confusione lo spettatore che alla fine non capisce niente.
I personaggi sono esattamente quelli della precedente serie, non cambiano, non crescono e non vengono arricchiti. L'unico personaggio davvero sviluppato è Kirisame, gli altri che lo circondano vengono appena abbozzati e facilmente inquadrati e categorizzati in stereotipi e personaggi di secondo e terzo piano assolutamente trascurabili e piuttosto banali. Design buoni.
Il comparto tecnico è discretamente buono nel complesso.
In conclusione una pessima seconda stagione che pecca inequivocabilmente nella sceneggiatura banale, scontata e inutile poiché tutto si conclude con un nulla di fatto; non vengono nemmeno fornite nuove importanti rivelazioni, informazioni. Si poteva fare decisamente di meglio. Un vero peccato. Spero che se faranno una terza stagione ritornino ai fasti della prima, il materiale c'è ed è interessante a patto che venga strutturato e scritturato almeno decentemente.
La trama di questa seconda stagione di "B: The Beginning" è lineare, banale e allo stesso tempo senza senso. L'alone di mistero ed il buon intreccio della prima stagione vengono rifuggiti passando ad una seconda stagione piuttosto banale che non racconta nulla di più della prima. A conti fatti è una serie inutile con una storia che non si capisce proprio da che parte vada a parare, l'unica cosa che si potrebbe dire è che è introduttiva per il personaggio di Kirisame e nulla di più. Tutta la storia manca di mordente, così facendo risulta blanda e noiosa, completamente priva di colpi di scena ed interesse. Vi sono evidenti buchi di trama, o almeno evidenti mancanze nelle spiegazioni. Il finale è inutile e spiazzante, tutto si "risolve" con un nulla di fatto e si conclude con l'inizio di uno scontro che non vedremo. La sceneggiatura della trama in questa opera disorienta e mette in confusione lo spettatore che alla fine non capisce niente.
I personaggi sono esattamente quelli della precedente serie, non cambiano, non crescono e non vengono arricchiti. L'unico personaggio davvero sviluppato è Kirisame, gli altri che lo circondano vengono appena abbozzati e facilmente inquadrati e categorizzati in stereotipi e personaggi di secondo e terzo piano assolutamente trascurabili e piuttosto banali. Design buoni.
Il comparto tecnico è discretamente buono nel complesso.
In conclusione una pessima seconda stagione che pecca inequivocabilmente nella sceneggiatura banale, scontata e inutile poiché tutto si conclude con un nulla di fatto; non vengono nemmeno fornite nuove importanti rivelazioni, informazioni. Si poteva fare decisamente di meglio. Un vero peccato. Spero che se faranno una terza stagione ritornino ai fasti della prima, il materiale c'è ed è interessante a patto che venga strutturato e scritturato almeno decentemente.