Kujaku l'esorcista
È una serie OAV molto vasta, complessa, articolata, profonda ed esaustiva, seppur nella sua brevità. Quindi, di sicuro non si può dire che sia di facile interpretazione e comprensione. Giacché, tanto per cominciare, ogni episodio presenta la durata di quasi un'ora, e questo li pone a livello di quasi lungometraggi. Secondo elemento, proprio a causa del fatto di essere dei semi-lungometraggi, ciascuno degli episodi contiene una ricchezza di dettagli, elementi particolari, che aiutano sia i protagonisti che lo spettatore a fare luce su ciascuno dei misteri posti in essere.
La grafica è curata molto bene per gli standard della decade degli Anni '90, per non parlare poi dei personaggi, i quali sono approfonditi nel modo giusto, attraverso appositi flashback che forniscono particolari importanti e fondamentali per meglio inquadrarli e comprenderli dal punto di vista del carattere, della personalità, quindi ci aiuta a meglio definire il loro ruolo. La colonna sonora descrive perfettamente l'atmosfera di suspense e tensione delle scene di combattimento, ma anche di quelle di riflessione, e quindi possiamo dire che la trama è ben impostata, anche per quanto riguarda l'impiego delle scene madri/colpi di scena che cambiano puntualmente l'andamento della stessa; si può dire che questi sono usati a regola d'arte nel caso, contesto, situazione e momento giusti. Da non dimenticare poi che i casi che vengono sottoposti al protagonista sono inerenti a fatti e/o personaggi storici più o meno realmente esistiti, e anche questo è servito in maniera appropriata a fornire la giusta dimensione ed evoluzione della trama e dei personaggi.
Nel primo episodio abbiamo Abe no Seimei, che qui viene collocato nel ruolo di antagonista principale dell'episodio e il quale si serve di Tatsuma Takahara per tornare in vita, prendendo il suo corpo, la sua mente, la sua anima e il suo spirito. Nel secondo episodio abbiamo forse lo shogun più famoso della storia del Giappone, ovvero Oda Nobunaga, il quale compare anche lui nelle vesti di antagonista principale dell'episodio. Nel terzo episodio abbiamo poi invece riferimenti alla mitologia giapponese, ovvero i sette dei della ricchezza e/o della fortuna. L'antagonista Yomi Gozen è al contrario un'invenzione della mangaka Makoto Ogino, e non si riscontrano versione antecedenti a quella del manga e/o dell'anime stesso.
Infine, è opportuno dire che questo anime ha un andamento molto lento, e questo permette ulteriormente allo spettatore di meglio concentrarsi sulla vicenda di ogni episodio e di focalizzare la propria attenzione sul suo inizio, sviluppo e conclusione. Tutto sommato, è un anime decisamente corposo e sostanzioso da guardare, tant'è vero che lo consiglio vivamente. Voto: 9
La grafica è curata molto bene per gli standard della decade degli Anni '90, per non parlare poi dei personaggi, i quali sono approfonditi nel modo giusto, attraverso appositi flashback che forniscono particolari importanti e fondamentali per meglio inquadrarli e comprenderli dal punto di vista del carattere, della personalità, quindi ci aiuta a meglio definire il loro ruolo. La colonna sonora descrive perfettamente l'atmosfera di suspense e tensione delle scene di combattimento, ma anche di quelle di riflessione, e quindi possiamo dire che la trama è ben impostata, anche per quanto riguarda l'impiego delle scene madri/colpi di scena che cambiano puntualmente l'andamento della stessa; si può dire che questi sono usati a regola d'arte nel caso, contesto, situazione e momento giusti. Da non dimenticare poi che i casi che vengono sottoposti al protagonista sono inerenti a fatti e/o personaggi storici più o meno realmente esistiti, e anche questo è servito in maniera appropriata a fornire la giusta dimensione ed evoluzione della trama e dei personaggi.
Nel primo episodio abbiamo Abe no Seimei, che qui viene collocato nel ruolo di antagonista principale dell'episodio e il quale si serve di Tatsuma Takahara per tornare in vita, prendendo il suo corpo, la sua mente, la sua anima e il suo spirito. Nel secondo episodio abbiamo forse lo shogun più famoso della storia del Giappone, ovvero Oda Nobunaga, il quale compare anche lui nelle vesti di antagonista principale dell'episodio. Nel terzo episodio abbiamo poi invece riferimenti alla mitologia giapponese, ovvero i sette dei della ricchezza e/o della fortuna. L'antagonista Yomi Gozen è al contrario un'invenzione della mangaka Makoto Ogino, e non si riscontrano versione antecedenti a quella del manga e/o dell'anime stesso.
Infine, è opportuno dire che questo anime ha un andamento molto lento, e questo permette ulteriormente allo spettatore di meglio concentrarsi sulla vicenda di ogni episodio e di focalizzare la propria attenzione sul suo inizio, sviluppo e conclusione. Tutto sommato, è un anime decisamente corposo e sostanzioso da guardare, tant'è vero che lo consiglio vivamente. Voto: 9