Ookami Kakushi
Sarò molto franco, c'è di peggio e c'è di meglio, non guardatelo se cercate un horror, guardatelo se cercate un anime di mistero che sia soft: i personaggi hanno un personalità a cui come voto darei 5, si aggiustano nell'ultimo episodio, ma di base valgono 5; alcuni li amerete, altri saranno insignificanti. La storia in sé è molto semplice, però porta a volere sapere cosa accade, ma la reputo indicata a chi ama il genere; a chi non ama questo tipo di anime lo sconsiglio, in quanto potrebbe dare una impressione di noia. Io personalmente do la sufficienza, in quanto non è il migliore del suo genere ma nemmeno il peggiore! Alla fine può piacere! Voto: 6.
Trama in breve: il protagonista Hiroshi si trasferisce in una città in mezzo alla natura, divisa fra vecchia e nuova città, frequenta la scuola e improvvisamente una ragazza inizia a trattarlo come l'uomo della sua vita. Da qui accadranno varie cose...
Trama in breve: il protagonista Hiroshi si trasferisce in una città in mezzo alla natura, divisa fra vecchia e nuova città, frequenta la scuola e improvvisamente una ragazza inizia a trattarlo come l'uomo della sua vita. Da qui accadranno varie cose...
Hiroshi si trasferisce nella città di Jouga assieme al padre e alla sorellina: qui, isolati dai boschi che li circondano, gli abitanti vivono ai due lati del fiume, nella città vecchia e in quella nuova. Le due fazioni non sembrano andare molto d'accordo, e ognuno si comporta in modo strano, come se avesse qualcosa da nascondere. Hiroshi si troverà ben presto, e suo malgrado, a fare i conti con i misteri di Jouga.
"Ookami Kakushi" è una storia di mistero con elementi soprannaturali e accenni scolastici, che mi accingo subito a definire noiosa: questo è l'aggettivo principale che mi è venuto in mente guardandola e che ho ancora in mente riguardo un suo sintetico giudizio. La storia parte lentamente e svela pian piano la trama e i misteri relativi, ma lo fa con un ritmo blando e una narrazione dispersiva che non hanno nulla di attraente e tantomeno di troppo interessante. Il mistero che sta alla base della storia non è un gran che, e facilmente dopo i primissimi episodi è intuibile.
I personaggi hanno atteggiamenti molto stereotipati e mancano di originalità, sono inoltre mal rappresentati anche per quanto riguarda la realizzazione tecnica, disegnati con dei capoccioni un po' troppo abbondanti.
Da qui parto con un'altra nota negativa, e cioè l'animazione, resa ai minimi termini; l'ho trovata veramente bruttina, e tutt'altro in grado di aiutare nel valore complessivo l'opera stessa.
Sempre rimanendo nel lato tecnico, mi duole scrivere che anche le musiche non mi sono piaciute: le sigle sono decisamente bruttine, mentre la colonna sonora totalmente anonima.
In conclusione, questo "Ookami Kakushi" di bello e allettante ha solamente la locandina, non c'è proprio nulla di emozionante e tantomeno di "horror", e a parer mio è stato una grande delusione.
"Ookami Kakushi" è una storia di mistero con elementi soprannaturali e accenni scolastici, che mi accingo subito a definire noiosa: questo è l'aggettivo principale che mi è venuto in mente guardandola e che ho ancora in mente riguardo un suo sintetico giudizio. La storia parte lentamente e svela pian piano la trama e i misteri relativi, ma lo fa con un ritmo blando e una narrazione dispersiva che non hanno nulla di attraente e tantomeno di troppo interessante. Il mistero che sta alla base della storia non è un gran che, e facilmente dopo i primissimi episodi è intuibile.
I personaggi hanno atteggiamenti molto stereotipati e mancano di originalità, sono inoltre mal rappresentati anche per quanto riguarda la realizzazione tecnica, disegnati con dei capoccioni un po' troppo abbondanti.
Da qui parto con un'altra nota negativa, e cioè l'animazione, resa ai minimi termini; l'ho trovata veramente bruttina, e tutt'altro in grado di aiutare nel valore complessivo l'opera stessa.
Sempre rimanendo nel lato tecnico, mi duole scrivere che anche le musiche non mi sono piaciute: le sigle sono decisamente bruttine, mentre la colonna sonora totalmente anonima.
In conclusione, questo "Ookami Kakushi" di bello e allettante ha solamente la locandina, non c'è proprio nulla di emozionante e tantomeno di "horror", e a parer mio è stato una grande delusione.
"Ookami Kakushi" è un'opera (perlomeno sulla carta) appartenente al genere "thriller, horror, mistero", ma, come spesso mi ritrovo a dover sottolineare, una serie horror non può essere definita tale per qualche sporadico spargimento di sangue, se così fosse sarebbe sin troppo facile realizzare un buon horror, eppure troppo spesso questo genere viene accostato ad opere poco meritevoli di fregiarsene, ed è proprio questo il caso direi... Parlando della controparte "thriller e mistero", il discorso cambia: la serie, perlomeno nelle battute iniziali, può contare su atmosfere assai convincenti, qualcosa per certi versi paragonabile all'ottimo "Another", seppur ben distante per livello qualitativo generale. Le musiche le ho potute giudicare a fasi alterne, in certi frangenti funzionavano a dovere nel ricreare le giuste atmosfere, in altri casi (non pochi) sembrano stridere parecchio col contesto narrativo, inserite quasi a casaccio e forse anche con un bilanciamento di volume non troppo azzeccato. Tecnicamente salta subito all'occhio una grafica decisamente poco curata e dettagliata, che farebbe pensare a un prodotto molto più anziano di quanto in realtà non sia - stiamo parlando di un'opera del 2010. Medio-basso anche il livello delle animazioni.
La trama vede un ragazzino occhialuto (Hiroshi) trasferirsi nel "ridente" paesino di Jouga assieme al padre, uno scrittore amante del mistero abbastanza noto, e alla sorellina, una graziosa bambolina costretta su di una sedia a rotelle. Sin dal suo arrivo le stranezze non tarderanno a manifestarsi, principalmente per via dell'ambiguo comportamento dei ragazzi coi quali avrà presto a che fare, compagni di scuola in primis.
I personaggi principali sono quasi tutti curati sufficientemente bene, seppur si sarebbero sicuramente potuti approfondire maggiormente (e sarebbe stato assai meglio), quelli comprimari risultano poco più che comparse; narrativamente la storia prosegue discretamente bene per almeno tre quarti del racconto, salvo poi andarsi a incagliare in trovate non eccessivamente brillanti né particolarmente originali, e purtroppo (a volte) anche abbastanza sconclusionate. In alcuni passaggi l'opera risulta abbastanza tediosa, in altri la fase che sarebbe dovuta essere seria lascia alquanto a desiderare, talvolta cadendo quasi nel ridicolo.
Il finale non è esente da pecche più o meno gravi, ma perlomeno riesce a chiudere abbastanza dignitosamente l'arco narrativo, facendo comunque presente che l'episodio conclusivo è l'undicesimo - il dodicesimo è una sorta di extra a tinte comiche malriuscite, che ridicolizza quanto di buono visto in precedenza (definirlo evitabile è dir poco).
Tirando le somme, direi che questo "Ookami Kakushi" sia una serie con buone trovate di base ma con parecchi (troppi) limiti di vario genere, un'occasione mancata alla quale mi riesce più facile trovare difetti che non pregi, ma che non mi sento di sconsigliare a chi è in cerca di un'opera incentrata sul mistero. La mia valutazione potrebbe (tutto sommato) spingersi generosamente fino al 7, seppur sicuramente si tratti di un voto arrotondato per eccesso e non per difetto. Come scritto in apertura, se si vuol seguire un vero horror, i titoli da guardare sono ben altri, ma chi è in cerca principalmente di thriller e mistero potrebbe non restarne eccessivamente deluso.
La trama vede un ragazzino occhialuto (Hiroshi) trasferirsi nel "ridente" paesino di Jouga assieme al padre, uno scrittore amante del mistero abbastanza noto, e alla sorellina, una graziosa bambolina costretta su di una sedia a rotelle. Sin dal suo arrivo le stranezze non tarderanno a manifestarsi, principalmente per via dell'ambiguo comportamento dei ragazzi coi quali avrà presto a che fare, compagni di scuola in primis.
I personaggi principali sono quasi tutti curati sufficientemente bene, seppur si sarebbero sicuramente potuti approfondire maggiormente (e sarebbe stato assai meglio), quelli comprimari risultano poco più che comparse; narrativamente la storia prosegue discretamente bene per almeno tre quarti del racconto, salvo poi andarsi a incagliare in trovate non eccessivamente brillanti né particolarmente originali, e purtroppo (a volte) anche abbastanza sconclusionate. In alcuni passaggi l'opera risulta abbastanza tediosa, in altri la fase che sarebbe dovuta essere seria lascia alquanto a desiderare, talvolta cadendo quasi nel ridicolo.
Il finale non è esente da pecche più o meno gravi, ma perlomeno riesce a chiudere abbastanza dignitosamente l'arco narrativo, facendo comunque presente che l'episodio conclusivo è l'undicesimo - il dodicesimo è una sorta di extra a tinte comiche malriuscite, che ridicolizza quanto di buono visto in precedenza (definirlo evitabile è dir poco).
Tirando le somme, direi che questo "Ookami Kakushi" sia una serie con buone trovate di base ma con parecchi (troppi) limiti di vario genere, un'occasione mancata alla quale mi riesce più facile trovare difetti che non pregi, ma che non mi sento di sconsigliare a chi è in cerca di un'opera incentrata sul mistero. La mia valutazione potrebbe (tutto sommato) spingersi generosamente fino al 7, seppur sicuramente si tratti di un voto arrotondato per eccesso e non per difetto. Come scritto in apertura, se si vuol seguire un vero horror, i titoli da guardare sono ben altri, ma chi è in cerca principalmente di thriller e mistero potrebbe non restarne eccessivamente deluso.
La commistione di generi secondo me è una gran cosa. Il saper fondere due temi con dei toni e delle atmosfere diverse tra di loro spesso e volentieri rende la visione di un'opera ancor più gradevole. Il saper smorzare i toni drammatici con quelle parti comiche tipiche delle commedie non è una cosa da più, anzi pochi sono gli anime che si possono vantare di un tale pregio. Purtroppo l'opera di cui andrò a parlarvi oggi non rientra in questa categoria.
"Ookami Kakushi" è un anime del 2010 di dodici episodi. La trama è molto semplice: il giovane Hiroshi e la sua famiglia si trasferiscono in una misteriosa quanto suggestiva città, tranquilla, isolata e immersa nella natura. Le cose vanno piuttosto bene, il nostro protagonista si ambienta bene a scuola, visto che i compagni di classe sembrano molto amichevoli, anzi delle volte anche un po' troppo, sino a sfiorare la morbosità. Nel frattempo però sembra scatenarsi il caos per le vie del borgo, strani inseguimenti e uccisioni ai danni di alcuni ragazzi, bizzarri esseri armati di falce che vanno in giro a giustiziare la gente… insomma, che starà mai succedendo?
Come dicevo prima, "Ookami Kakushi" è un esempio mal riuscito di commistione di vari generi. Sostanzialmente può essere considerata una commedia scolastica con atmosfere horror o viceversa un horror con influenza da commedia scolastica. Il character design semplice, rotondo e un po' 'puccioso' è tipico delle commedie, così come le animazioni che sono discrete. I colori invece sono più da horror. I toni rossastri e oscuri ben si adattano alle atmosfere un po' inquietanti della prima parte, e devo dire che non sfigurano. L'elemento del mistero è ben presente e per un po' incuriosisce lo spettatore, che si lascia trasportare abbastanza volentieri. Purtroppo però lo svolgimento e la risoluzione di tale mistero lasciano decisamente l'amaro in bocca.
In conclusione , "Ookami Kakushi" è un anime guardabile, siamo sulla sufficienza. Paradossalmente non lo consiglierei né agli amanti delle commedie, in quanto i toni sono troppo seri, né agli amanti dell'horror, in quanto le atmosfere, i dialoghi e i personaggi sono troppi piatti e dolci. Un'opera da visionare giusto per passare il tempo, guardabile sì, ma se ve la perdete non casca mica il mondo.
"Ookami Kakushi" è un anime del 2010 di dodici episodi. La trama è molto semplice: il giovane Hiroshi e la sua famiglia si trasferiscono in una misteriosa quanto suggestiva città, tranquilla, isolata e immersa nella natura. Le cose vanno piuttosto bene, il nostro protagonista si ambienta bene a scuola, visto che i compagni di classe sembrano molto amichevoli, anzi delle volte anche un po' troppo, sino a sfiorare la morbosità. Nel frattempo però sembra scatenarsi il caos per le vie del borgo, strani inseguimenti e uccisioni ai danni di alcuni ragazzi, bizzarri esseri armati di falce che vanno in giro a giustiziare la gente… insomma, che starà mai succedendo?
Come dicevo prima, "Ookami Kakushi" è un esempio mal riuscito di commistione di vari generi. Sostanzialmente può essere considerata una commedia scolastica con atmosfere horror o viceversa un horror con influenza da commedia scolastica. Il character design semplice, rotondo e un po' 'puccioso' è tipico delle commedie, così come le animazioni che sono discrete. I colori invece sono più da horror. I toni rossastri e oscuri ben si adattano alle atmosfere un po' inquietanti della prima parte, e devo dire che non sfigurano. L'elemento del mistero è ben presente e per un po' incuriosisce lo spettatore, che si lascia trasportare abbastanza volentieri. Purtroppo però lo svolgimento e la risoluzione di tale mistero lasciano decisamente l'amaro in bocca.
In conclusione , "Ookami Kakushi" è un anime guardabile, siamo sulla sufficienza. Paradossalmente non lo consiglierei né agli amanti delle commedie, in quanto i toni sono troppo seri, né agli amanti dell'horror, in quanto le atmosfere, i dialoghi e i personaggi sono troppi piatti e dolci. Un'opera da visionare giusto per passare il tempo, guardabile sì, ma se ve la perdete non casca mica il mondo.
Ira furente accompagna questa recensione che non vedevo l'ora di scrivere, ma andiamo con ordine.
Il comparto audio, musiche, colonne sonore e simili amenità fanno il loro lavoro, e credo che siano l'unica cosa che funzioni dall'inizio alla fine dell'anime. Nota particolare alla breve melodia delle microscene per lo stacco pubblicitario, la quale è inquietante assai, e mi piace.
La realizzazione grafica dell'anime è sostanzialmente buona e piacevole, ma, probabilmente per sadismo, ogni tanto l'anime ci tirerà un diretto in un occhio con un'animazione che farebbe vergognare perfino Pingu. Davvero, ogni volta che la maledettissima sedia a rotelle di Mana viene inquadrata per intero, più la si guarda più sembra di pongo, e sebbene la cosa possa sfuggire se l'immagine è statica, è oltremodo palese se la bimba è in movimento (spesso e volentieri, in questi casi, anche lei sarà fatta col pongo). Da notarsi inoltre strafalcioni imbarazzanti, come gente che, con la camicia bianca, vede praticamente la sua arteria brachiale recisa, ed il braccio insanguinato, con la manica ovviamente sporca, e dall'inquadratura successiva in poi più nulla. Il braccio? Tutto bene, la camicia è anche ben stirata ancora.
La trama: l'idea di fondo è carina, volendo interessante, ma ogni tanto ci saranno buchi e forzature alquanto fastidiose, tanto che se il nostro antagonista si fosse fatto gli affari suoi/avesse deciso di attuare il suo piano in un qualsiasi (e sottolineo qualsiasi) altro momento, avrebbe stravinto. Ma ovviamente ha dovuto rivelare i suoi piani malvagi alla comparsa morente (e non morta), e questa cosa gli costerà ben due volte delle sgamate pazzesche.
La narrazione è sostanzialmente piacevole, l'anime si presenta come misterioso, e sebbene saremo in grado di comprendere la realtà dei fatti, almeno a grandi linee, anche da soli fin dal 3°/4° episodio, l'attenzione media non subisce crolli pericolosi. Il ritmo è un po' lento, ma sopportabile, e la successione degli eventi è sufficientemente rapida, anche se, ora che sono alla fine mi chiedo "cosa diavolo è accaduto di così importante nei primi episodi?". La risposta è "niente", o meglio, ogni episodio circa sarà zavorrato da parti inutili e che sarebbe stato meglio cestinare.
Parliamo ora degli amati personaggi. Non avremo la minima idea di cosa muove la maggior parte di loro, se non caratterizzazioni molto vaghe come "Le piace l'occulto" "Trama vendetta", "Ama il formaggio" e "Ha un cervello pensante". Inoltre le relazioni tra di loro saranno... Non lo so cosa saranno, sono inquietanti per la maggior parte, vista l'immotivata (?) popolarità del nostro protagonista, ma non è una cosa negativa.
È da segnalare inoltre come il nostro protagonista sia probabilmente schizofrenico, in quanto, oltre ad esser ambiguo (nel senso che non si ha ben chiaro se sia maschio o femmina, fortuna che ci aiuta la divisa scolastica), presenta la più totale incapacità di chiamare una sua compagna di classe "Tizia-chan", sebbene due giorni prima si fosse tranquillamente schierato in sua difesa contro un uomo armato.
Altra breve nota la meritano azioni insensate ed autolesioniste totalmente immotivate, ad opera di personaggi caratterizzati. No. Non bene o male, semplicemente no.
Ora, considerazione generale sull'andamento dell'anime: fino all'episodio 9 circa, tutto va bene; siamo pieni di occhi neri per le scene in carrozzella, ma siamo ancora interessati allo svolgersi degli eventi, e del fatto che i personaggi non siano ancora stati ben caratterizzati, beh, riusciamo a fregarcene, siamo curiosi e basta. Poi, lo sfacelo più totale. I buchi di trama compaiono, le reazioni assurde si palesano, e ridi, perplesso, per non disperare. Arrivato all'episodio 11, volevo già recensire l'anime, ma mi mancava un episodio, quindi decisi di vederlo e farla finita.
L'ultimo episodio si può sintetizzare in poche parole: "Non l'avessi mai visto...". Non c'entra niente con la trama, la quale si è conclusa nell'episodio 11, e semplicemente racconta alcuni fatti totalmente random che sono accaduti in seguito. Badate bene, non sono fatti importanti come "X ed Y si sono sposati ed anno adottato tante dolci forme di formaggio", no, sono fatti totalmente vuoti, probabilmente dovuti al fatto che fare un anime di 11 episodi faceva brutto o portava male.
Nota comica che volevo mettere in recensione fin dalle prime puntate, e per poco mi scordavo: nei primi episodi scopriremo che il nostro protagonista ha un equilibrio disumano, e sebbene una biondina gli salterà addosso, e sebbene lo vedremo inclinato in avanti di 55°, con i piedi ancora fermi dov'erano, nella scena dopo recupererà l'equilibrio senza sforzo alcuno: bravó!
In quanto ai toni generali, pensieri profondi e maturi ce ne sarebbero potuti essere in quantità, ed anche di buona qualità, ma no. Ne avremo qualche accenno durante gli ultimi episodi, ma proprio accenni inutili.
In conclusione, se non temete la noia l'anime vi atterrirà solo verso la fine, il dodicesimo episodio... Beh, sta a voi affrontarlo, io lo sconsiglio. Un vero peccato, perché di buone potenzialità ne aveva tante, secondo me.
Il comparto audio, musiche, colonne sonore e simili amenità fanno il loro lavoro, e credo che siano l'unica cosa che funzioni dall'inizio alla fine dell'anime. Nota particolare alla breve melodia delle microscene per lo stacco pubblicitario, la quale è inquietante assai, e mi piace.
La realizzazione grafica dell'anime è sostanzialmente buona e piacevole, ma, probabilmente per sadismo, ogni tanto l'anime ci tirerà un diretto in un occhio con un'animazione che farebbe vergognare perfino Pingu. Davvero, ogni volta che la maledettissima sedia a rotelle di Mana viene inquadrata per intero, più la si guarda più sembra di pongo, e sebbene la cosa possa sfuggire se l'immagine è statica, è oltremodo palese se la bimba è in movimento (spesso e volentieri, in questi casi, anche lei sarà fatta col pongo). Da notarsi inoltre strafalcioni imbarazzanti, come gente che, con la camicia bianca, vede praticamente la sua arteria brachiale recisa, ed il braccio insanguinato, con la manica ovviamente sporca, e dall'inquadratura successiva in poi più nulla. Il braccio? Tutto bene, la camicia è anche ben stirata ancora.
La trama: l'idea di fondo è carina, volendo interessante, ma ogni tanto ci saranno buchi e forzature alquanto fastidiose, tanto che se il nostro antagonista si fosse fatto gli affari suoi/avesse deciso di attuare il suo piano in un qualsiasi (e sottolineo qualsiasi) altro momento, avrebbe stravinto. Ma ovviamente ha dovuto rivelare i suoi piani malvagi alla comparsa morente (e non morta), e questa cosa gli costerà ben due volte delle sgamate pazzesche.
La narrazione è sostanzialmente piacevole, l'anime si presenta come misterioso, e sebbene saremo in grado di comprendere la realtà dei fatti, almeno a grandi linee, anche da soli fin dal 3°/4° episodio, l'attenzione media non subisce crolli pericolosi. Il ritmo è un po' lento, ma sopportabile, e la successione degli eventi è sufficientemente rapida, anche se, ora che sono alla fine mi chiedo "cosa diavolo è accaduto di così importante nei primi episodi?". La risposta è "niente", o meglio, ogni episodio circa sarà zavorrato da parti inutili e che sarebbe stato meglio cestinare.
Parliamo ora degli amati personaggi. Non avremo la minima idea di cosa muove la maggior parte di loro, se non caratterizzazioni molto vaghe come "Le piace l'occulto" "Trama vendetta", "Ama il formaggio" e "Ha un cervello pensante". Inoltre le relazioni tra di loro saranno... Non lo so cosa saranno, sono inquietanti per la maggior parte, vista l'immotivata (?) popolarità del nostro protagonista, ma non è una cosa negativa.
È da segnalare inoltre come il nostro protagonista sia probabilmente schizofrenico, in quanto, oltre ad esser ambiguo (nel senso che non si ha ben chiaro se sia maschio o femmina, fortuna che ci aiuta la divisa scolastica), presenta la più totale incapacità di chiamare una sua compagna di classe "Tizia-chan", sebbene due giorni prima si fosse tranquillamente schierato in sua difesa contro un uomo armato.
Altra breve nota la meritano azioni insensate ed autolesioniste totalmente immotivate, ad opera di personaggi caratterizzati. No. Non bene o male, semplicemente no.
Ora, considerazione generale sull'andamento dell'anime: fino all'episodio 9 circa, tutto va bene; siamo pieni di occhi neri per le scene in carrozzella, ma siamo ancora interessati allo svolgersi degli eventi, e del fatto che i personaggi non siano ancora stati ben caratterizzati, beh, riusciamo a fregarcene, siamo curiosi e basta. Poi, lo sfacelo più totale. I buchi di trama compaiono, le reazioni assurde si palesano, e ridi, perplesso, per non disperare. Arrivato all'episodio 11, volevo già recensire l'anime, ma mi mancava un episodio, quindi decisi di vederlo e farla finita.
L'ultimo episodio si può sintetizzare in poche parole: "Non l'avessi mai visto...". Non c'entra niente con la trama, la quale si è conclusa nell'episodio 11, e semplicemente racconta alcuni fatti totalmente random che sono accaduti in seguito. Badate bene, non sono fatti importanti come "X ed Y si sono sposati ed anno adottato tante dolci forme di formaggio", no, sono fatti totalmente vuoti, probabilmente dovuti al fatto che fare un anime di 11 episodi faceva brutto o portava male.
Nota comica che volevo mettere in recensione fin dalle prime puntate, e per poco mi scordavo: nei primi episodi scopriremo che il nostro protagonista ha un equilibrio disumano, e sebbene una biondina gli salterà addosso, e sebbene lo vedremo inclinato in avanti di 55°, con i piedi ancora fermi dov'erano, nella scena dopo recupererà l'equilibrio senza sforzo alcuno: bravó!
In quanto ai toni generali, pensieri profondi e maturi ce ne sarebbero potuti essere in quantità, ed anche di buona qualità, ma no. Ne avremo qualche accenno durante gli ultimi episodi, ma proprio accenni inutili.
In conclusione, se non temete la noia l'anime vi atterrirà solo verso la fine, il dodicesimo episodio... Beh, sta a voi affrontarlo, io lo sconsiglio. Un vero peccato, perché di buone potenzialità ne aveva tante, secondo me.
Premetto che ho scoperto quest'anime grazie a "Higurashi no Naku Koro ni" e "Umineko no Naku Koro ni", dato che hanno come genitore comune Ryukishi07, e che ho droppato la serie a metà perché i miei poveri occhi erano stanchi di vedere boiate.
Chiunque abbia visto le due serie e i vari OAV di Higurashi può capirmi se dico che "Ookami Kakushi" è la sua brutta copia più noiosa e banale. La trama ha molto in comune con quella del suo illustre predecessore (inclusa una yandere innamorata del protagonista dal primo giorno in cui lo vede che però qui fa veramente pena - e parlo da amante delle yabdere). Il fatto che il villaggio abbia, da quel che ho visto, una maledizione che rende gli abitanti dei semi-lupi (scusate il termine) è piuttosto scontato e qui non viene neanche fatto lo sforzo di rendere la cosa interessante.
La grafica lascia piuttosto a desiderare, ci sono parti di scene create usando il 3D che stonano totalmente con il resto in 2D. Lo stile di disegno non è poi dei migliori: delle PEACH-PIT ho amato solo "Rozen Maiden", il resto mi inorridisce proprio per questa caratteristica.
La parte horror/sovrannaturale, poi, che era quella che m'interessava di più, viene messa poco in evidenza e in maniera scontata: il mistero che incombe sulla città non è veramente un mistero, si capisce dal primo episodio cosa sta succedendo e questo è abbastanza triste.
In conclusione, considero "Ookami Kakushi" davvero un anime inguardabile. Mi sono sentita in dovere di scrivere una recensione (che, notate, è la prima che abbia mai scritto) per mettere in guardia quelli che come me amano le serie "when they cry": se sperate di trovare un altro lavoro di qualità sbagliate, buttatevi su "Another", "Shiki" e "Mirai Nikki" piuttosto.
Chiunque abbia visto le due serie e i vari OAV di Higurashi può capirmi se dico che "Ookami Kakushi" è la sua brutta copia più noiosa e banale. La trama ha molto in comune con quella del suo illustre predecessore (inclusa una yandere innamorata del protagonista dal primo giorno in cui lo vede che però qui fa veramente pena - e parlo da amante delle yabdere). Il fatto che il villaggio abbia, da quel che ho visto, una maledizione che rende gli abitanti dei semi-lupi (scusate il termine) è piuttosto scontato e qui non viene neanche fatto lo sforzo di rendere la cosa interessante.
La grafica lascia piuttosto a desiderare, ci sono parti di scene create usando il 3D che stonano totalmente con il resto in 2D. Lo stile di disegno non è poi dei migliori: delle PEACH-PIT ho amato solo "Rozen Maiden", il resto mi inorridisce proprio per questa caratteristica.
La parte horror/sovrannaturale, poi, che era quella che m'interessava di più, viene messa poco in evidenza e in maniera scontata: il mistero che incombe sulla città non è veramente un mistero, si capisce dal primo episodio cosa sta succedendo e questo è abbastanza triste.
In conclusione, considero "Ookami Kakushi" davvero un anime inguardabile. Mi sono sentita in dovere di scrivere una recensione (che, notate, è la prima che abbia mai scritto) per mettere in guardia quelli che come me amano le serie "when they cry": se sperate di trovare un altro lavoro di qualità sbagliate, buttatevi su "Another", "Shiki" e "Mirai Nikki" piuttosto.
"Ookamikakushi" è l'adattamento anime di una visual novel. L'anime è stato prodotto da AIC e e diretto da Nobuhiro Takamoto. È necessario aggiungere che il character design è stato curato da PEACH-PIT; il suddetto duo è già noto per lavori importanti come "Rozen Maiden" e, attualmente, è impegnato nella pubblicazione del manga "Shugo Chara".
"Ookamikakushi" è un lavoro buono nel complesso, ma non abbastanza da meritare un voto al di sopra del 8 per quanto mi riguarda. Il problema essenzialmente è nel protagonista del tutto privo di un qualsiasi spina dorsale. Caratterialmente Hiroshi è fragile e, spesso, sono arrivata a odiarlo durante le puntate. Nel corso dell'intero anime ha attirato le mie ingiurie poiché sembra accettare passivamente ogni evento, senza tentare mai veramente di cambiare alcunché. Inoltre, è purtroppo un personaggio privo di qualsiasi spessore. Non è né carne né pesce.
Gli altri personaggi invece sono tutti caratterizzati molto ma molto bene: Nemuru Kushinada è molto umana, così come sono stati sviluppati bene i personaggi di Mana-chan e di Isuzu-chan. L'evidente problema è solo e soltanto nel protagonista che, in nessuna delle puntate, si dimostra all'altezza del proprio compito. Il ruolo del protagonista talvolta è veramente importante, anche se la presenza di altri personaggi ben costruiti solitamente aiuta moltissimo. Stavolta, però, mi sono trovata a fare i conti con un protagonista con lo spessore emotivo e caratteriale della carta velina, senza riuscire realmente a comprendere la sua psiche. Passivamente, Hiroshi sembra accettare gli eventi che si susseguono.
Accettare passivamente gli eventi per un protagonista è assurdo, poiché la vicenda dovrebbe trovare il proprio sviluppo principalmente nelle sue azioni; ma non è stato così. Nel complesso la figura di Hiroshi rovina l'intero lavoro che, in realtà, poteva essere ottimo con un protagonista normale. E per "normale" intendo esattamente questo, niente di eccelso. Non accetto larve umane come protagonisti: la sua presenza nell'opera, benché sia il personaggio principale, è totalmente inutile. La sua utilità è pari a quella di un Magikarp. Insisto su questo punto perché in tutti gli episodi non c'è stato un momento in cui Hiroshi abbia tentato di modificare il corso degli eventi, di prendere in mano la situazione e di cambiare le carte in tavola. Nonostante le occasioni ci siano state, lui ha preferito lasciare che gli eventi andassero avanti, senza opporsi minimamente e accettando tutto in modo passivo.
Se escludiamo il carissimo Hiroshi, il resto dei personaggi è, però, veramente molto buono e ben "assemblato". Anche i classici stereotipi qui trovano un riscontro con la realtà e, in un modo o nell'altro, diventano veri personaggi fino a essere talmente realistici da fare innamorare di sé chi guarda. Stereotipi come Isuzu e Nemuru, ad esempio, che rispettivamente sono la classica ragazzina kawaii e la ragazza scontrosa che con una sola occhiata ti trafigge. Eppure, mentre gli episodi passavano, mi accorgevo sempre di più del fatto che questi due personaggi - come molti altri, del resto - stavano acquisendo sempre maggiore spessore, finché non mi sono piaciuti veramente tanto (Kushinada nello specifico, in questo caso).
La trama di base ha la sua originalità, effettivamente. Non posso dilungarmi su questa parte poiché spoilerei il mistero che si cela dietro Jouga, dietro la separazione della "vecchia" e della "nuova" parte della città: però posso affermare che in tutta sincerità mi aspettavo una trama sviluppata in maniera migliore, forse leggermente più originale. Dato che "Ookamikakushi" era partito molto bene dalle prime puntate, io francamente mi aspettavo qualcosa di più da quest'anime. Ma complessivamente anche lo sviluppo della trama è molto buono. Vi sono, inoltre, parecchi colpi di scena che non avevo previsto, un grande punto a favore della trama.
I disegni fondamentalmente mi piacciono. Come ho già detto, il character design è stato curato dalle PEACH-PIT, che io adoro e chi, come me, conosce almeno "Rozen Maiden", sicuramente non ha avuto bisogno nemmeno della conferma per riconoscere il loro stile. Gli sfondi spesso sono paesaggi assolati, molto estivi, belli nel complesso, ma il più delle volte non si fondono adeguatamente con i personaggi e tutto risulta staccato, come se fossero due pezzi diversi quando invece dovrebbero coesistere.
L'opening e l'ending sono musiche molto carine: orecchiabili, non eccelse ma comunque godibili.
Nel complesso "Ookamikakushi" è un buon anime nel suo genere e lo consiglio a chiunque sia appassionato di misteri e abbia la pazienza di attendere almeno 8-9 episodi prima di conoscere la verità.
"Ookamikakushi" è un lavoro buono nel complesso, ma non abbastanza da meritare un voto al di sopra del 8 per quanto mi riguarda. Il problema essenzialmente è nel protagonista del tutto privo di un qualsiasi spina dorsale. Caratterialmente Hiroshi è fragile e, spesso, sono arrivata a odiarlo durante le puntate. Nel corso dell'intero anime ha attirato le mie ingiurie poiché sembra accettare passivamente ogni evento, senza tentare mai veramente di cambiare alcunché. Inoltre, è purtroppo un personaggio privo di qualsiasi spessore. Non è né carne né pesce.
Gli altri personaggi invece sono tutti caratterizzati molto ma molto bene: Nemuru Kushinada è molto umana, così come sono stati sviluppati bene i personaggi di Mana-chan e di Isuzu-chan. L'evidente problema è solo e soltanto nel protagonista che, in nessuna delle puntate, si dimostra all'altezza del proprio compito. Il ruolo del protagonista talvolta è veramente importante, anche se la presenza di altri personaggi ben costruiti solitamente aiuta moltissimo. Stavolta, però, mi sono trovata a fare i conti con un protagonista con lo spessore emotivo e caratteriale della carta velina, senza riuscire realmente a comprendere la sua psiche. Passivamente, Hiroshi sembra accettare gli eventi che si susseguono.
Accettare passivamente gli eventi per un protagonista è assurdo, poiché la vicenda dovrebbe trovare il proprio sviluppo principalmente nelle sue azioni; ma non è stato così. Nel complesso la figura di Hiroshi rovina l'intero lavoro che, in realtà, poteva essere ottimo con un protagonista normale. E per "normale" intendo esattamente questo, niente di eccelso. Non accetto larve umane come protagonisti: la sua presenza nell'opera, benché sia il personaggio principale, è totalmente inutile. La sua utilità è pari a quella di un Magikarp. Insisto su questo punto perché in tutti gli episodi non c'è stato un momento in cui Hiroshi abbia tentato di modificare il corso degli eventi, di prendere in mano la situazione e di cambiare le carte in tavola. Nonostante le occasioni ci siano state, lui ha preferito lasciare che gli eventi andassero avanti, senza opporsi minimamente e accettando tutto in modo passivo.
Se escludiamo il carissimo Hiroshi, il resto dei personaggi è, però, veramente molto buono e ben "assemblato". Anche i classici stereotipi qui trovano un riscontro con la realtà e, in un modo o nell'altro, diventano veri personaggi fino a essere talmente realistici da fare innamorare di sé chi guarda. Stereotipi come Isuzu e Nemuru, ad esempio, che rispettivamente sono la classica ragazzina kawaii e la ragazza scontrosa che con una sola occhiata ti trafigge. Eppure, mentre gli episodi passavano, mi accorgevo sempre di più del fatto che questi due personaggi - come molti altri, del resto - stavano acquisendo sempre maggiore spessore, finché non mi sono piaciuti veramente tanto (Kushinada nello specifico, in questo caso).
La trama di base ha la sua originalità, effettivamente. Non posso dilungarmi su questa parte poiché spoilerei il mistero che si cela dietro Jouga, dietro la separazione della "vecchia" e della "nuova" parte della città: però posso affermare che in tutta sincerità mi aspettavo una trama sviluppata in maniera migliore, forse leggermente più originale. Dato che "Ookamikakushi" era partito molto bene dalle prime puntate, io francamente mi aspettavo qualcosa di più da quest'anime. Ma complessivamente anche lo sviluppo della trama è molto buono. Vi sono, inoltre, parecchi colpi di scena che non avevo previsto, un grande punto a favore della trama.
I disegni fondamentalmente mi piacciono. Come ho già detto, il character design è stato curato dalle PEACH-PIT, che io adoro e chi, come me, conosce almeno "Rozen Maiden", sicuramente non ha avuto bisogno nemmeno della conferma per riconoscere il loro stile. Gli sfondi spesso sono paesaggi assolati, molto estivi, belli nel complesso, ma il più delle volte non si fondono adeguatamente con i personaggi e tutto risulta staccato, come se fossero due pezzi diversi quando invece dovrebbero coesistere.
L'opening e l'ending sono musiche molto carine: orecchiabili, non eccelse ma comunque godibili.
Nel complesso "Ookamikakushi" è un buon anime nel suo genere e lo consiglio a chiunque sia appassionato di misteri e abbia la pazienza di attendere almeno 8-9 episodi prima di conoscere la verità.
Una serie assolutamente unica, l'ho guardata tutta senza nemmeno una sosta, anche se era piena notte (anzi, guardarla di notte, da soli, la rende anche migliore). Innanzitutto, però, devo dire che, se siete persone che vogliono avere tutto chiaro fin da subito potete anche evitare di leggere il resto della recensione e passare ad un altro anime. Tornando a noi, Ookami-kakushi è stato il primo anime di questo genere che ho guardato, e mi ha fatto pensare che forse, prima di questo, non avevo visto quasi niente di particolarmente bello.
Trama: 10
La trama rimane celata per circa nove puntate, nelle quali si susseguono vari avvenimenti che aiutano piacevolmente a capire sempre meno (NON è un fatto negativo!). Ho letto in qualche altra recensione che la verità lascia l'amaro in bocca perché troppo semplice, ma secondo me non è affatto così. Quando è stato rivelato tutto io non pensavo assolutamente cose del tipo "Tutto qua?" o "Ma dai, che cavolata!". Anzi, secondo me l'unico neo potrebbe essere forse che viene rivelato praticamente tutto in una volta, ma comunque non intendo penalizzare quest'anime per un motivo tanto insignificante (o almeno appare tale in questa serie).
Personaggi: 10
Personaggi veramente ben caratterizzati. In particolare è originale che il protagonista non sia né particolarmente coraggioso né particolarmente forte, anzi, è una persona comune. Comunque non è stupido, e capisce che la sua strana superpopolarità a scuola non è normale (non dico altro per evitare spoiler). Anche tutti gli altri, comunque, sono realistici (a volte nel limite concesso dal ruolo che ricoprono) e perfettamente verosimili.
Disegni: 10
Beh, qui non c'è molto da dire. I disegni sono semplicemente realizzati benissimo, e ricalcano perfettamente l'atmosfera del momento.
Altro: 9
Per quanto sia incentrato sul mistero, in Ookami-kakushi i momenti che fanno ridere non mancano, e non sono mai messi a sproposito, cosa che ogni tanto succede in altri anime. L'unica cosa in assoluto che mi sento di segnalare negativamente è il dodicesimo episodio. La serie, infatti, si conclude nell'undicesimo episodio. Quando mi rimaneva da vedere l'ultimo mi sentivo l'acqua sopra la gola perché non avevo idea di cosa potesse ancora succedere, e sono rimasto alquanto deluso nel vedere che si tratta di un episodio "scherzo", in cui alcuni personaggi vengono anche presi in giro. A parte questo, però, non segnalo niente di negativo.
In conclusiva, a quest'anime darei anche 10 e mezzo, solo che il voto massimo è dieci, quindi devo fermarmi a quello.Ma vi assicuro che, a meno che non abbiate continuato a leggere nonostante l'avvertenza a inizio recensione, questo è un cartone di quelli che non si dimenticano nemmeno dopo sessant'anni. Assolutamente imperdibile.
Trama: 10
La trama rimane celata per circa nove puntate, nelle quali si susseguono vari avvenimenti che aiutano piacevolmente a capire sempre meno (NON è un fatto negativo!). Ho letto in qualche altra recensione che la verità lascia l'amaro in bocca perché troppo semplice, ma secondo me non è affatto così. Quando è stato rivelato tutto io non pensavo assolutamente cose del tipo "Tutto qua?" o "Ma dai, che cavolata!". Anzi, secondo me l'unico neo potrebbe essere forse che viene rivelato praticamente tutto in una volta, ma comunque non intendo penalizzare quest'anime per un motivo tanto insignificante (o almeno appare tale in questa serie).
Personaggi: 10
Personaggi veramente ben caratterizzati. In particolare è originale che il protagonista non sia né particolarmente coraggioso né particolarmente forte, anzi, è una persona comune. Comunque non è stupido, e capisce che la sua strana superpopolarità a scuola non è normale (non dico altro per evitare spoiler). Anche tutti gli altri, comunque, sono realistici (a volte nel limite concesso dal ruolo che ricoprono) e perfettamente verosimili.
Disegni: 10
Beh, qui non c'è molto da dire. I disegni sono semplicemente realizzati benissimo, e ricalcano perfettamente l'atmosfera del momento.
Altro: 9
Per quanto sia incentrato sul mistero, in Ookami-kakushi i momenti che fanno ridere non mancano, e non sono mai messi a sproposito, cosa che ogni tanto succede in altri anime. L'unica cosa in assoluto che mi sento di segnalare negativamente è il dodicesimo episodio. La serie, infatti, si conclude nell'undicesimo episodio. Quando mi rimaneva da vedere l'ultimo mi sentivo l'acqua sopra la gola perché non avevo idea di cosa potesse ancora succedere, e sono rimasto alquanto deluso nel vedere che si tratta di un episodio "scherzo", in cui alcuni personaggi vengono anche presi in giro. A parte questo, però, non segnalo niente di negativo.
In conclusiva, a quest'anime darei anche 10 e mezzo, solo che il voto massimo è dieci, quindi devo fermarmi a quello.Ma vi assicuro che, a meno che non abbiate continuato a leggere nonostante l'avvertenza a inizio recensione, questo è un cartone di quelli che non si dimenticano nemmeno dopo sessant'anni. Assolutamente imperdibile.
Dovrò stare ben attento ad evitare troppi spoiler in questa recensione, poiché altrimenti chi legge non avrebbe più motivo di guardare questa serie, che ha nella suspance e nel mistero il suo elemento caratterizzante. Penso che agli amanti del genere Ookami-kakushi potrebbe anche piacere; certo non li entusiasmerà, ma potrebbero tutta via trovarlo gradevole.
Il protagonista è Hiroshi, un ragazzo costretto a trasferirsi a Jouga, paesino famoso per i suoi mandarini, a seguito il padre che a causa della sua professione (scrittore horror) va a caccia di misteri. Da subito egli stesso non può far a meno di notare che il suo livello di popolarità è veramente eccessivo per la sua natura di studente medio e abbastanza ordinario. Da qui nascono una serie di eventi che porteranno Hiroshi a scoprire qual è il segreto che si nasconde in questo strano paesino.
Passiamo alla valutazione. Come al solito mi baserò su tre elementi, ossia originalità, longevità e divertimento (in quest'ultimo caso inteso come suspance).
Elementi di grande originalità, sinceramente non ne ho trovati. In fondo non basta nascondere più possibile la verità per rendere quest'ultima più innovativa o interessante.
Longevità molto ma molto bassa. Ma in fondo gli episodi sono solo 12 (anzi 11 + 1, l'ultimo non so perché esista) quindi la cosa era ben nota già all'autore. Ma davvero non avrei sopportato un tredicesimo episodio!
Divertimento: medio. All'inizio la trama sembra interessante, poi però un po' alla volta si intuisce che è troppo fumo e poco arrosto. Alla fine l'enigma resiste in quanto tale solo perché la soluzione appare troppo semplice per essere quella giusta (e invece lo era).
In definitiva, pur avendo visto di molto peggio questo Ookami-kakushi non raggiunge la sufficienza. Guardatelo se siete amanti del genere, altrimenti dedicatevi ad altro.
Il protagonista è Hiroshi, un ragazzo costretto a trasferirsi a Jouga, paesino famoso per i suoi mandarini, a seguito il padre che a causa della sua professione (scrittore horror) va a caccia di misteri. Da subito egli stesso non può far a meno di notare che il suo livello di popolarità è veramente eccessivo per la sua natura di studente medio e abbastanza ordinario. Da qui nascono una serie di eventi che porteranno Hiroshi a scoprire qual è il segreto che si nasconde in questo strano paesino.
Passiamo alla valutazione. Come al solito mi baserò su tre elementi, ossia originalità, longevità e divertimento (in quest'ultimo caso inteso come suspance).
Elementi di grande originalità, sinceramente non ne ho trovati. In fondo non basta nascondere più possibile la verità per rendere quest'ultima più innovativa o interessante.
Longevità molto ma molto bassa. Ma in fondo gli episodi sono solo 12 (anzi 11 + 1, l'ultimo non so perché esista) quindi la cosa era ben nota già all'autore. Ma davvero non avrei sopportato un tredicesimo episodio!
Divertimento: medio. All'inizio la trama sembra interessante, poi però un po' alla volta si intuisce che è troppo fumo e poco arrosto. Alla fine l'enigma resiste in quanto tale solo perché la soluzione appare troppo semplice per essere quella giusta (e invece lo era).
In definitiva, pur avendo visto di molto peggio questo Ookami-kakushi non raggiunge la sufficienza. Guardatelo se siete amanti del genere, altrimenti dedicatevi ad altro.
È la prima volta che commento un anime su questo sito, spero di fare un buon lavoro. Ho voluto cominciare con Ookami Kakushi perché è un anime che mi ha in parte deluso. Parla di un ragazzo di nome Hiroshi che si è trasferito con la famiglia in una città di nome Jouga. Il protagonista è subito al centro dell'attenzione, in particolare sembra piacere molto ad Isuzu, una simpatica ragazzina dai capelli biondi e a suo fratello. Dietro tutto questo, però, c'è un mistero collegato a quello che succede ogni notte nella città. Infatti ogni sera un misterioso personaggio con la falce insegue una persona.
Ho iniziato a vedere questa serie perché, avendo apprezzato due serie dello stesso genere, cioè Higurashi no naku koro ni e Umineko no naku koro ni, pensavo di trovare in Ookami kakushi un titolo al loro stesso livello; invece mi sbagliavo. Devo ammettere che la trama è molto originale, e può attirare molti appassionati dell'horror, come anche i disegni, molto belli secondo me. C'è anche da dire che la colonna sonora è ottima! Però ho trovato quest'anime un po' noiosetto in alcune puntate, con un personaggio principale senza un briciolo di coraggio e forza rispetto ai protagonisti degli anime di Higurashi e Umineko.
Ho messo sette a quest'anime per la colonna sonora, i disegni, e Isuzu, il personaggio che mi è piaciuto di più. Tuttavia lo consiglio agli appassionati di anime horror/thriller perché potrebbe essere piacevole vederlo.
Ho iniziato a vedere questa serie perché, avendo apprezzato due serie dello stesso genere, cioè Higurashi no naku koro ni e Umineko no naku koro ni, pensavo di trovare in Ookami kakushi un titolo al loro stesso livello; invece mi sbagliavo. Devo ammettere che la trama è molto originale, e può attirare molti appassionati dell'horror, come anche i disegni, molto belli secondo me. C'è anche da dire che la colonna sonora è ottima! Però ho trovato quest'anime un po' noiosetto in alcune puntate, con un personaggio principale senza un briciolo di coraggio e forza rispetto ai protagonisti degli anime di Higurashi e Umineko.
Ho messo sette a quest'anime per la colonna sonora, i disegni, e Isuzu, il personaggio che mi è piaciuto di più. Tuttavia lo consiglio agli appassionati di anime horror/thriller perché potrebbe essere piacevole vederlo.
07 Expansion è un gruppo di giapponese specializzato in doujin (opere originali tratte per lo più da serie più famose di manga, anime o videogame) e si è fatto notare soprattutto per alcune visual novel successivamente adattate in varie forme, dal supporto per Nintendo DS e PSP fino ai drama CD. Invece Ookami Kakushi nasce come visual novel direttamente per PSP, prodotto con la collaborazione della Konami e delle PEACH-PIT per il character design, e dopo nemmeno un anno dall’uscita è iniziata la trasmissione dell’anime in TV.
Il padre di Hiroshi è uno scrittore specializzato nell’occulto, quindi per effettuare le sue ricerche costringe la famiglia a trasferirsi a Jouga, una cittadina ricca di leggende e tradizioni su degli Dei-Lupi che vigilano su di loro e sulle piantagioni di Hassaku, degli agrumi particolarmente aspri. All’inizio tutto sembra andare verso la strada del banale anime del genere harem, dove il protagonista sembra al centro dell’attenzione di tutti. Subito appena arrivato in città incontra Isuzu, una esuberante ed energica ragazza che gli dirà immediatamente che ha avuto un colpo di fulmine, e successivamente, a scuola, le ragazze, i ragazzi e addirittura i professori sono incredibilmente disponibili con lui.
Tutto pare poco credibile ed esagerato ma, quando vedremo che anche il fratello di Isuzu comincerà a diventare troppo fisico e appiccicoso, intuiremo che qualcosa non quadra. Tanti piccoli indizi andranno a unirsi per formare uno scenario confuso e oscuro, e potremo solo seguire gli episodi uno dopo l’altro cercando di capire, ma ogni cosa compresa ne porterà due ignote fino al finale drammatico e dolce. Non dimenticando, l'anime, di spezzare i ritmi con piccole scene fini a se stesse, create per farci ricredere su ciò che pensavamo di alcuni personaggi ambigui.
Ookami-kakushi è una storia che parla di intolleranze, di paura, di sofferenza e di vendetta, ben strutturata per i suoi soli 12 episodi, ma d’altra parte la stessa brevità è un difetto, visto che su alcune faccende l'anime non è molto chiaro, e lascia un alone di mistero.
Inoltre è giusto segnalare che la trama principale si conclude con l’episodio 11, mentre il 12 è fatto unicamente per regalare qualche risata e ci riuscirà appieno.
Il character ,facilmente riconducibile alle PITCH-PIT, è ben riuscito, ma un solo personaggio è esente da questo risultato, il protagonista. Il vero punto debole del prodotto è proprio Hiroshi, dall’aspetto androgino e insignificante e dalla personalità inesistente; da un lato ciò può essere stato fatto per accentuare il suo ruolo, ma nel complesso lui è fastidioso ed irritante. Se fosse stato fatto un buon lavoro anche su di lui, sicuramente il prodotto intero ne avrebbe giovato.
I disegni e le animazioni sono ben fatti, i fondali estivi offriranno colori vivaci e allegri, in pieno contrasto con le cupe scene notturne tinte di rosso dalla Luna. Ottimi anche i giochi di luce derivati dalle varie situazioni, ottimamente implementati anche nelle rare ma ben fatte scene di combattimento.
La computer grafica è quasi assente e nelle rare occasioni in cui la si può vedere la si può tranquillamente ignorare.
La colonna sonora è accattivante, seppur non particolarmente memorabile. Le sigle di apertura e chiusura saranno orecchiabili e rispecchiano appieno il senso dell’anime, ma ci impiegheranno poco a uscirvi dalla testa. Durante le sequenze tranquille potremmo sentire dei dolci brani dal sapore estivo, così come nei momenti delle spiegazioni sentiremo temi avventurosi che possono ricordare innumerevoli videogames d’avventura, uno su tutti la saga di Another Code Nintendo DS e Wii, dal quale la OST sembra quasi prendere in prestito alcuni brani. Ovviamente ci saranno anche le più classiche musiche per i momenti di tensione.
Ookami Kakushi è quindi un anime di pregevole fattura e ben riuscito; con soli tredici episodi potremmo assistere a un'avventura intrisa di mistero, occulto, e in un paio di occasioni saprà mostrare un erotismo non comune, nato da particolari situazioni. L'anime saprà anche stravolgere un po’ il genere harem, che sarà interpretato in un modo del tutto singolare. Ookami Kakushi è un’opera godibile da un vasto pubblico a patto di non essere pignoli nelle spiegazioni e se si riesce a passare sopra la sottile figura del personaggio principale, tarpato anche dalle ingombranti e interessanti figure che gli vertono intorno e che, in conclusione, sono le vere protagoniste.
Il padre di Hiroshi è uno scrittore specializzato nell’occulto, quindi per effettuare le sue ricerche costringe la famiglia a trasferirsi a Jouga, una cittadina ricca di leggende e tradizioni su degli Dei-Lupi che vigilano su di loro e sulle piantagioni di Hassaku, degli agrumi particolarmente aspri. All’inizio tutto sembra andare verso la strada del banale anime del genere harem, dove il protagonista sembra al centro dell’attenzione di tutti. Subito appena arrivato in città incontra Isuzu, una esuberante ed energica ragazza che gli dirà immediatamente che ha avuto un colpo di fulmine, e successivamente, a scuola, le ragazze, i ragazzi e addirittura i professori sono incredibilmente disponibili con lui.
Tutto pare poco credibile ed esagerato ma, quando vedremo che anche il fratello di Isuzu comincerà a diventare troppo fisico e appiccicoso, intuiremo che qualcosa non quadra. Tanti piccoli indizi andranno a unirsi per formare uno scenario confuso e oscuro, e potremo solo seguire gli episodi uno dopo l’altro cercando di capire, ma ogni cosa compresa ne porterà due ignote fino al finale drammatico e dolce. Non dimenticando, l'anime, di spezzare i ritmi con piccole scene fini a se stesse, create per farci ricredere su ciò che pensavamo di alcuni personaggi ambigui.
Ookami-kakushi è una storia che parla di intolleranze, di paura, di sofferenza e di vendetta, ben strutturata per i suoi soli 12 episodi, ma d’altra parte la stessa brevità è un difetto, visto che su alcune faccende l'anime non è molto chiaro, e lascia un alone di mistero.
Inoltre è giusto segnalare che la trama principale si conclude con l’episodio 11, mentre il 12 è fatto unicamente per regalare qualche risata e ci riuscirà appieno.
Il character ,facilmente riconducibile alle PITCH-PIT, è ben riuscito, ma un solo personaggio è esente da questo risultato, il protagonista. Il vero punto debole del prodotto è proprio Hiroshi, dall’aspetto androgino e insignificante e dalla personalità inesistente; da un lato ciò può essere stato fatto per accentuare il suo ruolo, ma nel complesso lui è fastidioso ed irritante. Se fosse stato fatto un buon lavoro anche su di lui, sicuramente il prodotto intero ne avrebbe giovato.
I disegni e le animazioni sono ben fatti, i fondali estivi offriranno colori vivaci e allegri, in pieno contrasto con le cupe scene notturne tinte di rosso dalla Luna. Ottimi anche i giochi di luce derivati dalle varie situazioni, ottimamente implementati anche nelle rare ma ben fatte scene di combattimento.
La computer grafica è quasi assente e nelle rare occasioni in cui la si può vedere la si può tranquillamente ignorare.
La colonna sonora è accattivante, seppur non particolarmente memorabile. Le sigle di apertura e chiusura saranno orecchiabili e rispecchiano appieno il senso dell’anime, ma ci impiegheranno poco a uscirvi dalla testa. Durante le sequenze tranquille potremmo sentire dei dolci brani dal sapore estivo, così come nei momenti delle spiegazioni sentiremo temi avventurosi che possono ricordare innumerevoli videogames d’avventura, uno su tutti la saga di Another Code Nintendo DS e Wii, dal quale la OST sembra quasi prendere in prestito alcuni brani. Ovviamente ci saranno anche le più classiche musiche per i momenti di tensione.
Ookami Kakushi è quindi un anime di pregevole fattura e ben riuscito; con soli tredici episodi potremmo assistere a un'avventura intrisa di mistero, occulto, e in un paio di occasioni saprà mostrare un erotismo non comune, nato da particolari situazioni. L'anime saprà anche stravolgere un po’ il genere harem, che sarà interpretato in un modo del tutto singolare. Ookami Kakushi è un’opera godibile da un vasto pubblico a patto di non essere pignoli nelle spiegazioni e se si riesce a passare sopra la sottile figura del personaggio principale, tarpato anche dalle ingombranti e interessanti figure che gli vertono intorno e che, in conclusione, sono le vere protagoniste.
Un anime dal carattere misterioso, che alla lunga può risultare poco piacevole a persone a cui piace sapere già da subito come vanno le cose. E' come seguire due fili di una storia: uno che vede come protagonista un giovane ragazzo appena trasferito in una città con molte leggende e segreti;
l'altro dominato da scene notturne in cui si vedono persone scappare da misteriosi inseguitori e una fanciulla armata di falce. Ottimi elementi questi per un buona serie. I disegni poi sono ottimi e riflettono perfettamente il pathos di alcune scene.
l'altro dominato da scene notturne in cui si vedono persone scappare da misteriosi inseguitori e una fanciulla armata di falce. Ottimi elementi questi per un buona serie. I disegni poi sono ottimi e riflettono perfettamente il pathos di alcune scene.