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kirk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Nel 1994 Gosho Aoyama, finite la sua prima opera di successo, "Yaiba" (del 1988), e una storia breve sul baseball a sfondo magico, "Yonban Sado" (del 1993), fa nascere un piccolo detective, che ormai a trent’anni di distanza è diventato uno dei detective più conosciuti al mondo, il più famoso senz’altro nell’universo dei manga.

Ormai il brand è famosissimo e assistiamo all’uscita regolare dei film dedicati a questo piccolo eroi. Nel 1998 questo è il secondo film dedicato a Conan, il cui successo era già premiato da una serie TV.
E in effetti sembra una delle minisaghe di cui si compone la serie TV questo lungometraggio di 100 minuti.

Un delinquente arrestato da Goro dieci anni prima esce di prigione e iniziano ad esserci attentati ad amici del detective, ma è veramente costui? L’unico indizio sono delle carte e la sua passione per il gioco…
Devo ammettere che ho capito subito, in modo fortuito, chi era il colpevole, ma in effetti non ci sono arrivato con la giusta deduzione logica… Una delle cose che detesto è che il merito se prenda sempre qualcun altro e in questo caso uno dei personaggi più antipatici del manga.

La storia, sia pure con piccolissime forzature, è ben congegnata. E ci sono inseguimenti e devastazioni che metteranno a rischio la vita dei nostri eroi.
Mi chiedo come facciano certe persone “comuni” ad avere le idee e le possibilità (non solo economiche ma anche) di procurarsi certi oggetti che sono loro necessarie per predisporre i loro crimini.

Il character design è il tipico di manga e serie tv, le animazioni sono buone, la storia come dicevo mi ha convinto (sia pure sorvolando sul piccolo neo già descritto), insomma uno dei tanti prodotti buoni di questo marchio.
Conan porta più iella della signora in giallo, ma diverte chi lo segue.
Voto: otto.


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---Mattia---

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Per il suo secondo film, Conan indaga su un indagine che vedrà coinvolti lui e la famiglia di Goro. Viene svelato un aspetto importante del passato dell'investigatore e, ovviamente, non mancheranno le scene d'azione, accompagnate da ottimi momenti dedicati a Shinichi e Ran. Il caso che mette in moto la trama del film è ben sviluppato, sicuramente sopra la media per quanto riguarda i film di Conan, ma la risoluzione e il movente del colpevole sono un po' sottotono.

L'art style è ancora acerbo rispetto a future produzioni, ma comunque estremamente godibile. Ottimo il comparto sonoro, come sempre, e l'adattamento italiano (preferisco il titolo italiano all'originale "Il quattordicesimo obbiettivo").

Per concludere "L'asso di picche" è un ottimo film, imperdibile per i fan della sedie e godibile per chi non conosce a fondo il mondo di Detective Conan, specie per gli appassionati di gialli.


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xAnnAx

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
Secondo lungometraggio per Conan e seconda scarica adrenalinica per i suoi spettatori. Così come il primo, anche "Detective Conan: L'asso di picche" è stato prodotto dallo studio "Kyokuichi Tokyo Movie", ma a differenza del precedente questo è andato in onda per la prima volta nel 1998.
Anche in questo caso, così come nella maggior parte degli episodi della serie, il protagonista è il "piccolo" Conan che si ritrova immischiato in un caso piuttosto particolare in cui l'assassino commette gli omicidi seguendo un ordine ben preciso: quello delle carte da poker.

La fantasia e l'inventiva nel creare storie sempre nuove non manca di certo e ciò che apprezzo davvero molto è come si riesca a mantenere sempre alta l'attenzione senza far annoiare lo spettatore nonostante il succo dei film (ma in generale anche degli episodi) rimanga lo stesso.
Così come scrissi per il primo film, anche per questo ovviamente il comparto tecnico risulta nettamente inferiore rispetto a ciò che si trova oggi, ma per il periodo in cui è stato prodotto è più che ottimo. Discorso più o meno simile per le OST che comunque sono sempre presenti ed accompagnano bene la narrazione la quale non risulta essere né troppo veloce né troppo lenta, quindi ottimo anche in questo.
Nonostante abbia apprezzato molto quest'opera non si può negare la presenza di qualche forzatura qua e là non nella trama, bensì nel comportamento di alcuni personaggi.

Si tratta di un altro bel film che esamina ancora una volta la vita di Conan (meglio dire Shinichi in questo caso) e di chi gli sta intorno, ma comunque ne consiglierei la visione anche a chi non guarda la serie, anche perché non si trova nessun riferimento rilevante alla serie principale.

Voto: 8,5/10


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DanielaSchiffer

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
L'asso di picche è il secondo lungometraggio realizzato in Giappone per la serie Detective Conan: bello e guardabile, così come praticamente tutti i film che narrano delle gesta del giovane detective.
La trama è molto semplice: vi è un assassino che colpisce persone vicine a Shinichi, e che lascia sul luogo dell'attacco un riferimento a una carta da poker, dall'uno al tredici. E' evidente che la storia sia più banale rispetto a quella di tutti gli altri film, ma questo rimane comunque bello, anche se scontato. Sicuramente non è il miglior film di Detective Conan, ma neanche il peggiore. Una cosa che mi ha fatto molto piacere è che è presente la madre di Ran, che si vede raramente sia nei film sia nella serie regolare, e qui una particolare vicenda del passato di Ran svolgerà un ruolo quasi fondamentale, soprattutto alla fine del film.
Lo consiglio agli amanti di Conan, anche se non credo che possa piacere davvero a tutti.


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TWINKLE

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
"L'asso di picche" è il secondo lungometraggio del 1998 dedicato al saccente detective nato dalla fantasia di Gosho Aoyama che, similmente al celebre Lupin Terzo, è ormai destinato a una lunga e fortunata serie di uscite a cadenza annuale autoconclusive, autocitazionistiche, autonome. Insomma, puro intrattenimento, probabilmente non avremo mai il Beautiful dreamer della situazione, ma essendo impossibilitato a guardare avanti nella storia, "L'Asso di Picche", una volta tanto preferibile all'originale "Jūyon-banme no target" ("Il quattoricesimo bersaglio"), prova a guardare indietro e crea un suo background narrativo per uno dei personaggi principali davvero niente male, un quesito che forse frullava nella testa di alcuni fan: per quale motivo Kogoro Mori lasciò la polizia per fare il detective?

Il film lo si può dividere in due parti distinte, nella prima assisteremo a vari attentati che coinvolgono conoscenti del detective Mori, l'ispettore Megure prima e il dottor Agasa poi, entrambi colpiti con una balestra. Le indagini portano a pensare a un detenuto, ora in libertà, intento a vendicarsi dell'artefice del suo arresto, Kogoro Mori, appunto, e i suoi bersagli seguono un preciso ordine numerico riferito ai nomi delle vittime, tutti contenenti un numero negli ideogrammi, dal 13 a scalare.
La seconda parte ambientata in un parco acquatico risulta decisamente più movimentata e questo ha lo scopo di farti ricordare di stare assistendo a un film per le sale e non alla serie tv, tuttavia anche qui la sceneggiatura non rinuncia alle fasi investigative.

Purtroppo "L'Asso di Picche" ha un difetto che un giallo come si deve non dovrebbe mai avere: la prevedibilità. Fin dalle sue prime apparizioni infatti l'assassino è ben riconoscibile, essendo <i>il</i> personaggio che lascia davvero troppi indizi per strada, e non dico altro (davvero superfluo).
Sul versante tecnico siamo ai livelli del primo film, forse meno spettacolare nelle scene d'azione ma si nota una certa cura nella colonna sonora, anche in questo caso dedicata per l'occorrenza. In seguito all'uscita in DVD di "Fino alla fine del Tempo" la Exa Cinema avrebbe dovuto distribuire anche i successivi lungometraggi nel nostro paese, ma questo non è avvenuto, lasciando così in sospeso la raccolta.

In definitiva "L'asso di picche" è un film sufficiente che se non fosse stato per la sua prevedibilità sarebbe diventato qualcosa di più, grazie alla presenza costante dell'ispettore Megure, all'interessante flashback dedicato a Kogoro, alla quasi totale assenza dei Detective Boys, e alla freccia infilzata nel sedere del dottor Agasa.

Utente10093

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Utente10093

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
"L'asso di picche" è il secondo film dedicato alla fantastica serie di Detective Conan. Secondo me è molto bello, però non è il migliore della serie. Forse anche un po' per colpa dei disegni iniziali di Detective Conan, che erano un po' brutti e sgradevoli da guardare.
Comunque la trama la trovo sempre bellissima e articolata come in tutti i film di Detective Conan.
Questo film all'inizio è un po' noioso, ma s'inizia a fare più appassionante e coinvolgente nell'ultima mezzora, quando Conan e i suoi amici iniziano a investigare e ci sono molte più scene appassionanti, ricche di azione e con situazioni che sinceramente non mi sarei aspettato.

Comunque questo film anche non essendo il migliore della serie, comunque per me è molto bello e trovo che Gosho Aoyama abbia fatto come sempre un lavoro fantastico.
Naturalmente lo consiglio a tutti gli ammiratori del mitico detective Conan e anche a tutti gli appassionati in generale di questo tipo di animazione.


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roooo83

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Quando era ancora in polizia, il detective Kogoro Mouri aveva arrestato un giocatore d'azzardo. Ora che l'uomo è uscito di prigione, gli viene attribuita una serie di attentati rivolti ad amici e conoscenti di Mouri. Convinti che l'ex-detenuto abbia deciso di vendicarsi, Kogoro, Ran, Conan, Megure e Shiratori indagano sul caso.

Meno brillante degli altri movie, "L'asso di picche" è un film che migliora nell'ultima mezz'ora, quando le scoperte di Conan renderanno la storia più interessante. Godibile come sempre per tutti i fans della serie.
Da segnalare un evento che farà particolarmente contenti gli amanti della coppia Shinichi-Ran! Non aggiungo altro...


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Robocop XIII

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Oh, finalmente! A dispetto del primo lungometraggio dedicato al mini-detective quattrocchi, in questo episodio si avverte finalmente “un'aria” degna di un film, con scene adrenaliniche sparse per tutto la durata dell'opera (ovviamente negli standard a cui ci ha abituato Gosho sensei).
E poi ancora: curiose rivelazioni sul passato di Goro e sulla relazione con sua moglie, senza però dimenticare di accontentare il pubblico più romantico con qualche spruzzatina di Ran-Shinichi.
Da notare nel cast la presenza dell'ispettore Shiratori, utilizzato come “joker” in moltissime situazioni, sebbene la sua notevole erudizione nei più svariati campi lo renda un personaggio meno verosimile di quanto potrebbe essere. Nel complesso ci troviamo davanti a un buonissimo prodotto: vengono abbandonate le scene statiche del primo film a favore di scene più movimentate e finalmente si esce dall'etichetta di “media di supporto” del manga per entrare a pieno regime in un prodotto con una sua precisa identità.