Inuyasha
Inuyasha è un'opera iconica dei primi anni Duemila e, per molti, rappresenta un ricordo indelebile della fanciullezza. La saga della straordinaria artista Rumiko Takahashi, già celebre per Ranma ½ e Lamù, riflette i tratti sentimentali e romantici tipici dell'autrice, che si differenziano dai classici fantasy e shōnen dell'epoca, arricchiti di un tocco dolce e nostalgico.
Il racconto segue un turbolento e fantastico viaggio indietro nel tempo, nel Giappone feudale, precisamente nell'era Sengoku. Questo periodo di stati in perenne conflitto, segnato da battaglie e carestie, appare qui ancora più cupo e misterioso per la presenza di demoni che infestano una terra macchiata dal sangue e contaminata dal dolore che la guerra porta con sé. Inuyasha si rivela una sorta di isekai, senza però cadere nei cliché tipici del genere, soprattutto quello contemporaneo. Il contesto medievale, denso di atmosfera e dettagli fantastici, fornisce uno sfondo ideale per l'evoluzione delle relazioni tra i personaggi e per i loro scontri.
Se da un lato questa splendida ambientazione funge da cornice perfetta, dall'altro appare remota non solo nel tempo, ma anche nello spazio. Ogni volta che si torna al presente di Kagome, un mondo quasi privo di forze malvagie, ci si chiede se quell’epoca Sengoku narrata negli eventi principali non sia collocata in un universo alternativo. Tuttavia, questi dubbi e incertezze non vengono risolti, e l'alone di mistero che ne deriva conferisce alla storia un fascino unico, capace di catturare e trasportare gradualmente il lettore in quell’era lontana. Di fatto, il mistero è una delle chiavi per apprezzare appieno Inuyasha in tutti i suoi aspetti. Anche il presupposto stesso – un viaggio alla ricerca della Sfera dei Quattro Spiriti – solleva interrogativi costanti, coinvolgendo lo spettatore in un’avventura densa di tensione e scoperte inattese.
Inuyasha esibisce le caratteristiche tipiche degli shōnen contemporanei e precedenti più acclamati: la spedizione alla ricerca di un oggetto arcano che esaudisce i desideri, mostrando una notevole influenza del maestro Akira Toriyama e del suo capolavoro, Dragon Ball. Il tema della ricerca è ricorrente in molti shōnen, ma è in questo viaggio malinconico che Inuyasha si distingue, poiché le relazioni interpersonali conferiscono al sentimento un ruolo centrale. Sebbene alcune di queste relazioni possano sembrare prevedibili, il triangolo amoroso che coinvolge Inuyasha, mezzo demone e protagonista indiscusso, dona un carattere particolare all'opera. Inuyasha è, infatti, costantemente in bilico tra il suo primo e sofferto amore e un nuovo sentimento, più fresco e luminoso. È proprio nella dimensione passionale che la storia trova il suo fondamento narrativo, crea un'aura di mistero e stimola la curiosità del lettore, che si interroga costantemente su un possibile epilogo della vicenda.
Anche se lo sviluppo dei personaggi sembra appiattirsi verso il finale, che può apparire prevedibile e forse non approfondito come avrebbe potuto essere, si trova nell'antagonista Naraku una delle migliori caratterizzazioni dell’opera. È raro trovare “cattivi” negli anime, e in generale nella narrativa televisiva e letteraria, che suscitino una tale avversione da far davvero desiderare al pubblico la loro sconfitta. Inuyasha, infatti, al di là di alcuni nemici minori di breve durata, ha un solo avversario principale, ma indiscutibilmente ben realizzato. Questo rappresenta un elemento unico e prezioso, considerando la grande quantità di archi narrativi e antagonisti spesso superficiali e stereotipati che popolano molte opere analoghe. Naraku è controverso, innamorato, doppiogiochista e, a tratti, persino debole; tanto vile da evitare lo scontro diretto con Inuyasha e sufficientemente codardo da temere costantemente il glaciale e pretenzioso fratello di Inuyasha, Sesshōmaru. Anche Sesshōmaru, demone completo, è ossessionato dalla spada del padre, ereditata dal fratello; nel suo cammino lungo sentieri impervi, affronta un percorso di ricerca interiore e trasformazione.
Tuttavia, l'opera di Rumiko Takahashi non è priva di difetti: nonostante le ottime premesse riguardo ai talenti dei coprotagonisti, i combattimenti ruotano quasi esclusivamente intorno a Inuyasha, il quale diventa progressivamente troppo potente rispetto ai compagni, relegati spesso al ruolo di spettatori. Un esempio evidente è la protagonista Kagome, che, pur dotata di poteri straordinari, finisce frequentemente per incarnare la "damigella in pericolo."
La narrazione non sfugge comunque ai luoghi comuni delle serie coeve, come dialoghi talvolta ridondanti o funzionali solo a riempire spazio. Tuttavia, vista la classicità di questi elementi nei moderni shōnen, è un dettaglio da contestualizzare. Ad ogni modo, l'introduzione di un'ambientazione oscura e la centralità di un romanticismo complesso e non banale rendono questo anime un'eccellenza nel genere.
Valutazione finale di Inuyasha
• Ambientazione: 10
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per ulteriori chiarimenti e ragionamenti riguardo a quanto trattato.
• Trama: 10
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per ulteriori chiarimenti e spiegazioni a riguardo.
• Animazioni e disegno: 7,5
Le animazioni sono discrete per il periodo, ma non eccezionali. Riflettono gli standard del tempo, ma non si distinguono per originalità o scorrevolezza.
• Personaggi: 9,5
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per ulteriori chiarimenti e discussioni al riguardo.
• Soundtrack: 10
La musica si integra perfettamente con le scene, con opening e ending che rimangono indimenticabili, aiutando ad amplificare l'impatto emotivo dell'opera.
• Ritmo: 7
La serie ha delle parti in cui tende a rallentare, in particolare negli episodi filler, ma la trama principale conserva un buon ritmo. Non penso sia fattibile assegnare un punteggio più basso considerato il contesto degli shōnen attuali.
• Dialoghi: 8
I dialoghi sono generalmente ben elaborati e caratterizzano efficacemente i personaggi, anche se in alcune situazioni possono sembrare ripetitivi o forzati.
• Conclusione: 7
Il finale fornisce una conclusione abbastanza gratificante per la storia centrale, ma lascia aperte alcune questioni che potrebbero non appagare del tutto i fan più devoti. Talvolta appare frettolosa.
• Effetto emotivo: 10
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per maggiori chiarimenti e motivazioni a riguardo.
• Contesto storico e culturale: 9
Si esorta a consultare l'intera recensione sopra riportata per ulteriori chiarimenti e motivazioni al riguardo.
Punti bonus/malus
I punti bonus/malus daranno un’aggiunta di +/- 0,25 per ogni aspetto e si basano su considerazioni specifiche del genere. La presenza di una caratteristica particolarmente positiva aggiunge 0,25 punti, mentre la sua mancanza o carenza comporta una sottrazione di 0,25 punti.
• Antagonista (più o meno avvincente): +0,25
Il nemico di Inuyasha, Naraku, è ben sviluppato e intrigante, con tratti che lo rendono articolato e interessante.
• Innovazione del genere: +0,25
Seppur l'opera si basi su archetipi consolidati nel genere, riesce a combinare in maniera interessante fantasy, romanticismo e temi più complessi, evitando di diventare scontata.
• (Assenza di) Fan service: +0,25
Il fan service è minimalista, evitando di appesantire la trama con eccessi che riducono la qualità dell'opera, rappresentando un aspetto positivo.
Voto finale: 9,55
Il racconto segue un turbolento e fantastico viaggio indietro nel tempo, nel Giappone feudale, precisamente nell'era Sengoku. Questo periodo di stati in perenne conflitto, segnato da battaglie e carestie, appare qui ancora più cupo e misterioso per la presenza di demoni che infestano una terra macchiata dal sangue e contaminata dal dolore che la guerra porta con sé. Inuyasha si rivela una sorta di isekai, senza però cadere nei cliché tipici del genere, soprattutto quello contemporaneo. Il contesto medievale, denso di atmosfera e dettagli fantastici, fornisce uno sfondo ideale per l'evoluzione delle relazioni tra i personaggi e per i loro scontri.
Se da un lato questa splendida ambientazione funge da cornice perfetta, dall'altro appare remota non solo nel tempo, ma anche nello spazio. Ogni volta che si torna al presente di Kagome, un mondo quasi privo di forze malvagie, ci si chiede se quell’epoca Sengoku narrata negli eventi principali non sia collocata in un universo alternativo. Tuttavia, questi dubbi e incertezze non vengono risolti, e l'alone di mistero che ne deriva conferisce alla storia un fascino unico, capace di catturare e trasportare gradualmente il lettore in quell’era lontana. Di fatto, il mistero è una delle chiavi per apprezzare appieno Inuyasha in tutti i suoi aspetti. Anche il presupposto stesso – un viaggio alla ricerca della Sfera dei Quattro Spiriti – solleva interrogativi costanti, coinvolgendo lo spettatore in un’avventura densa di tensione e scoperte inattese.
Inuyasha esibisce le caratteristiche tipiche degli shōnen contemporanei e precedenti più acclamati: la spedizione alla ricerca di un oggetto arcano che esaudisce i desideri, mostrando una notevole influenza del maestro Akira Toriyama e del suo capolavoro, Dragon Ball. Il tema della ricerca è ricorrente in molti shōnen, ma è in questo viaggio malinconico che Inuyasha si distingue, poiché le relazioni interpersonali conferiscono al sentimento un ruolo centrale. Sebbene alcune di queste relazioni possano sembrare prevedibili, il triangolo amoroso che coinvolge Inuyasha, mezzo demone e protagonista indiscusso, dona un carattere particolare all'opera. Inuyasha è, infatti, costantemente in bilico tra il suo primo e sofferto amore e un nuovo sentimento, più fresco e luminoso. È proprio nella dimensione passionale che la storia trova il suo fondamento narrativo, crea un'aura di mistero e stimola la curiosità del lettore, che si interroga costantemente su un possibile epilogo della vicenda.
Anche se lo sviluppo dei personaggi sembra appiattirsi verso il finale, che può apparire prevedibile e forse non approfondito come avrebbe potuto essere, si trova nell'antagonista Naraku una delle migliori caratterizzazioni dell’opera. È raro trovare “cattivi” negli anime, e in generale nella narrativa televisiva e letteraria, che suscitino una tale avversione da far davvero desiderare al pubblico la loro sconfitta. Inuyasha, infatti, al di là di alcuni nemici minori di breve durata, ha un solo avversario principale, ma indiscutibilmente ben realizzato. Questo rappresenta un elemento unico e prezioso, considerando la grande quantità di archi narrativi e antagonisti spesso superficiali e stereotipati che popolano molte opere analoghe. Naraku è controverso, innamorato, doppiogiochista e, a tratti, persino debole; tanto vile da evitare lo scontro diretto con Inuyasha e sufficientemente codardo da temere costantemente il glaciale e pretenzioso fratello di Inuyasha, Sesshōmaru. Anche Sesshōmaru, demone completo, è ossessionato dalla spada del padre, ereditata dal fratello; nel suo cammino lungo sentieri impervi, affronta un percorso di ricerca interiore e trasformazione.
Tuttavia, l'opera di Rumiko Takahashi non è priva di difetti: nonostante le ottime premesse riguardo ai talenti dei coprotagonisti, i combattimenti ruotano quasi esclusivamente intorno a Inuyasha, il quale diventa progressivamente troppo potente rispetto ai compagni, relegati spesso al ruolo di spettatori. Un esempio evidente è la protagonista Kagome, che, pur dotata di poteri straordinari, finisce frequentemente per incarnare la "damigella in pericolo."
La narrazione non sfugge comunque ai luoghi comuni delle serie coeve, come dialoghi talvolta ridondanti o funzionali solo a riempire spazio. Tuttavia, vista la classicità di questi elementi nei moderni shōnen, è un dettaglio da contestualizzare. Ad ogni modo, l'introduzione di un'ambientazione oscura e la centralità di un romanticismo complesso e non banale rendono questo anime un'eccellenza nel genere.
Valutazione finale di Inuyasha
• Ambientazione: 10
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per ulteriori chiarimenti e ragionamenti riguardo a quanto trattato.
• Trama: 10
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per ulteriori chiarimenti e spiegazioni a riguardo.
• Animazioni e disegno: 7,5
Le animazioni sono discrete per il periodo, ma non eccezionali. Riflettono gli standard del tempo, ma non si distinguono per originalità o scorrevolezza.
• Personaggi: 9,5
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per ulteriori chiarimenti e discussioni al riguardo.
• Soundtrack: 10
La musica si integra perfettamente con le scene, con opening e ending che rimangono indimenticabili, aiutando ad amplificare l'impatto emotivo dell'opera.
• Ritmo: 7
La serie ha delle parti in cui tende a rallentare, in particolare negli episodi filler, ma la trama principale conserva un buon ritmo. Non penso sia fattibile assegnare un punteggio più basso considerato il contesto degli shōnen attuali.
• Dialoghi: 8
I dialoghi sono generalmente ben elaborati e caratterizzano efficacemente i personaggi, anche se in alcune situazioni possono sembrare ripetitivi o forzati.
• Conclusione: 7
Il finale fornisce una conclusione abbastanza gratificante per la storia centrale, ma lascia aperte alcune questioni che potrebbero non appagare del tutto i fan più devoti. Talvolta appare frettolosa.
• Effetto emotivo: 10
Si incoraggia a consultare l'intera recensione sopra per maggiori chiarimenti e motivazioni a riguardo.
• Contesto storico e culturale: 9
Si esorta a consultare l'intera recensione sopra riportata per ulteriori chiarimenti e motivazioni al riguardo.
Punti bonus/malus
I punti bonus/malus daranno un’aggiunta di +/- 0,25 per ogni aspetto e si basano su considerazioni specifiche del genere. La presenza di una caratteristica particolarmente positiva aggiunge 0,25 punti, mentre la sua mancanza o carenza comporta una sottrazione di 0,25 punti.
• Antagonista (più o meno avvincente): +0,25
Il nemico di Inuyasha, Naraku, è ben sviluppato e intrigante, con tratti che lo rendono articolato e interessante.
• Innovazione del genere: +0,25
Seppur l'opera si basi su archetipi consolidati nel genere, riesce a combinare in maniera interessante fantasy, romanticismo e temi più complessi, evitando di diventare scontata.
• (Assenza di) Fan service: +0,25
Il fan service è minimalista, evitando di appesantire la trama con eccessi che riducono la qualità dell'opera, rappresentando un aspetto positivo.
Voto finale: 9,55
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Da grande amante degli anime e ne ho visti veramente tanti, dai più “popolari” a quelli un po’ meno conosciuti, ma questo credo resterà sempre il mio preferito.
Non è esente da difetti, sia chiaro, non è tanto (per me) un problema la lunghezza, perché se mi affeziono a un anime o una serie, è come un'avventura che vivi ogni giorno con dei tuoi amici, e la lunghezza allontana solo il momento “traumatico” del vederla finire. Il difetto è che alcune puntate sono giusto dei riempitivi e fanno perdere un po’ la bellezza dell’anime, che senza di esse sarebbe stato perfetto. Ma sul piatto della bilancia questo è un difetto più che trascurabile e non va ad intaccare il giudizio finale.
I pregi sono molteplici.
- Il primo è il fatto che il bene e il male siano presenti in ogni persona, dalla più pura e buona al più malvagio, questo anime non vuole venderti il protagonista come il buono senza macchia, anzi! Mostra Inuyasha anche nei suoi lati più egoisti e malvagi. Mostra anche Kagome, personaggio più buono della serie, con la macchia oscura che le sporca l’anima, il tormento di essere sempre la seconda scelta, e che più volte si è trovata in pericolo perché Inuyasha aveva scelto Kikyo.
La stessa Kikyo sempre buona e altruista con tutti, che chiederà ad Inuyasha addirittura di morire insieme a lei per stare sempre insieme nel mondo dei morti. Così è anche per Sango e Miroku e ogni altro personaggio che avrà sempre un lato buono ed un lato “malvagio” o comunque, egoista, anche mettendo a rischio i propri compagni.
- Altro pregio è quello della caratterizzazione dei personaggi e la loro crescita: conosciamo un Inuyasha egoista che non farebbe mai nulla senza avere qualcosa in cambio, una Kagome fifona, una Sango molto schiva e con solo un obiettivo in testa, un Miroku maniaco sessuale, un Sesshomaru che odia tutto e tutti e ambisce solo al potere e una Kikyo mossa solo dal rancore che prova per Inuyasha. Tutti quali piano, e in modo naturale e non assolutamente forzato a parer mio, muteranno questi lati caratteriali e matureranno come persone. Basti vedere il rapporto tra Sango e Miroku, tra Inuyasha e Kagome e, soprattutto, tra Sesshomaru e la piccola Rin. Nota di merito al rapporto Sesshomaru-Rin che è l’unico rapporto libero e senza un minimo di tossicità all’interno della serie. Nessuno dei due ha mai provato a cambiare l’altro o a dirgli che tipo di persona diventare, e nonostante questo si sono sempre rispettati e sono sempre stati insieme, a mani basse il rapporto più maturo di tutta la serie.
- L’intreccio delle storie all’interno di questa serie è veramente degno di nota: ogni personaggio ha un passato e un motivo per cui vuole sconfiggere Naraku, e ogni personaggio oltre a far parte della storia del gruppo, ha una sua storia personale e dei sentimenti ben denotati e caratterizzati.
- La capacità di farti riflettere: questo può essere anche solo un pensiero personale, ma a me moltissime situazioni han fatta commuovere all’inverosimile e riflettere tantissimo sulla mia vita, o anche semplicemente, su come mi sarei comportata io nei loro panni. Ad esempio quanti hanno detestato Kikyo nella prima stagione, eppure ogni volta mi fermavo a pensare che se fossi stata in lei, probabilmente, avrei fatto la stessa cosa.
- La visione della morte: ha la capacità di farti riflettere sulla morte e di farti piangere fiumi di lacrime anche per la morte dei nemici, che non nominerò, ma chiunque abbia visto il Final Act sa di cosa parlo. Ed ogni volta che muore un personaggio, buono o cattivo che sia, esso verrà rispettato ed onorato dai nostri personaggi, in un modo così compassionevole e toccante che io ho visto ben poche volte in film/anime/serie tv.
- Battaglie sempre molto entusiasmanti e le tecniche delle spade costruite e spiegate benissimo.
Se continuassi ad elencare i pregi di questo anime penso che finirei dopodomani, e no, non ci sono cresciuta insieme, e no, non sono semplicemente affezionata alla mia infanzia. Credo che se fosse stato animato in questi ultimi anni anziché così tanto tempo fa, avrebbe un successo planetario alla stregua di "Attack on Titan" (altro anime che amo, premetto) ma purtroppo molte persone non lo guardano e si privano di questo immenso piacere solo perché “è troppo vecchio”, a chiunque legga questa recensione consiglio di non farsi influenzare dalla cosa. Musiche e animazioni sono veramente belle.
Consiglio a chiunque di guardarlo almeno una volta nella vita.
Se dovessi giudicare obiettivamente direi che è iniziato benissimo (fino alla terza stagione) poi ha iniziato un po’ a calare la qualità ed è stato troppo diluito, fino a rimontare con la saga dei Sette mercenari, per poi perdere ancora fino al Final Act che dalla prima all’ultima puntata è da 10 e lode. Nel complesso il mio voto è un 10.
Da grande amante degli anime e ne ho visti veramente tanti, dai più “popolari” a quelli un po’ meno conosciuti, ma questo credo resterà sempre il mio preferito.
Non è esente da difetti, sia chiaro, non è tanto (per me) un problema la lunghezza, perché se mi affeziono a un anime o una serie, è come un'avventura che vivi ogni giorno con dei tuoi amici, e la lunghezza allontana solo il momento “traumatico” del vederla finire. Il difetto è che alcune puntate sono giusto dei riempitivi e fanno perdere un po’ la bellezza dell’anime, che senza di esse sarebbe stato perfetto. Ma sul piatto della bilancia questo è un difetto più che trascurabile e non va ad intaccare il giudizio finale.
I pregi sono molteplici.
- Il primo è il fatto che il bene e il male siano presenti in ogni persona, dalla più pura e buona al più malvagio, questo anime non vuole venderti il protagonista come il buono senza macchia, anzi! Mostra Inuyasha anche nei suoi lati più egoisti e malvagi. Mostra anche Kagome, personaggio più buono della serie, con la macchia oscura che le sporca l’anima, il tormento di essere sempre la seconda scelta, e che più volte si è trovata in pericolo perché Inuyasha aveva scelto Kikyo.
La stessa Kikyo sempre buona e altruista con tutti, che chiederà ad Inuyasha addirittura di morire insieme a lei per stare sempre insieme nel mondo dei morti. Così è anche per Sango e Miroku e ogni altro personaggio che avrà sempre un lato buono ed un lato “malvagio” o comunque, egoista, anche mettendo a rischio i propri compagni.
- Altro pregio è quello della caratterizzazione dei personaggi e la loro crescita: conosciamo un Inuyasha egoista che non farebbe mai nulla senza avere qualcosa in cambio, una Kagome fifona, una Sango molto schiva e con solo un obiettivo in testa, un Miroku maniaco sessuale, un Sesshomaru che odia tutto e tutti e ambisce solo al potere e una Kikyo mossa solo dal rancore che prova per Inuyasha. Tutti quali piano, e in modo naturale e non assolutamente forzato a parer mio, muteranno questi lati caratteriali e matureranno come persone. Basti vedere il rapporto tra Sango e Miroku, tra Inuyasha e Kagome e, soprattutto, tra Sesshomaru e la piccola Rin. Nota di merito al rapporto Sesshomaru-Rin che è l’unico rapporto libero e senza un minimo di tossicità all’interno della serie. Nessuno dei due ha mai provato a cambiare l’altro o a dirgli che tipo di persona diventare, e nonostante questo si sono sempre rispettati e sono sempre stati insieme, a mani basse il rapporto più maturo di tutta la serie.
- L’intreccio delle storie all’interno di questa serie è veramente degno di nota: ogni personaggio ha un passato e un motivo per cui vuole sconfiggere Naraku, e ogni personaggio oltre a far parte della storia del gruppo, ha una sua storia personale e dei sentimenti ben denotati e caratterizzati.
- La capacità di farti riflettere: questo può essere anche solo un pensiero personale, ma a me moltissime situazioni han fatta commuovere all’inverosimile e riflettere tantissimo sulla mia vita, o anche semplicemente, su come mi sarei comportata io nei loro panni. Ad esempio quanti hanno detestato Kikyo nella prima stagione, eppure ogni volta mi fermavo a pensare che se fossi stata in lei, probabilmente, avrei fatto la stessa cosa.
- La visione della morte: ha la capacità di farti riflettere sulla morte e di farti piangere fiumi di lacrime anche per la morte dei nemici, che non nominerò, ma chiunque abbia visto il Final Act sa di cosa parlo. Ed ogni volta che muore un personaggio, buono o cattivo che sia, esso verrà rispettato ed onorato dai nostri personaggi, in un modo così compassionevole e toccante che io ho visto ben poche volte in film/anime/serie tv.
- Battaglie sempre molto entusiasmanti e le tecniche delle spade costruite e spiegate benissimo.
Se continuassi ad elencare i pregi di questo anime penso che finirei dopodomani, e no, non ci sono cresciuta insieme, e no, non sono semplicemente affezionata alla mia infanzia. Credo che se fosse stato animato in questi ultimi anni anziché così tanto tempo fa, avrebbe un successo planetario alla stregua di "Attack on Titan" (altro anime che amo, premetto) ma purtroppo molte persone non lo guardano e si privano di questo immenso piacere solo perché “è troppo vecchio”, a chiunque legga questa recensione consiglio di non farsi influenzare dalla cosa. Musiche e animazioni sono veramente belle.
Consiglio a chiunque di guardarlo almeno una volta nella vita.
Se dovessi giudicare obiettivamente direi che è iniziato benissimo (fino alla terza stagione) poi ha iniziato un po’ a calare la qualità ed è stato troppo diluito, fino a rimontare con la saga dei Sette mercenari, per poi perdere ancora fino al Final Act che dalla prima all’ultima puntata è da 10 e lode. Nel complesso il mio voto è un 10.
Tecnicamente parlando «Inuyasha» è un anime di basso livello. La scusa dell'anno di uscita non è plausibile, i combattimenti in anime come «Yu Yu Hakusho» oppure i primi in «One Piece» o «Naruto», per esempio, sono di gran lunga animati meglio. I "fight" mancano di effetti, coordinazione di colonna sonora e suspence, insomma quasi un disastro. Fortunatamente l'anime si salva con il contenuto (si tratta di un'opera non adatta a dodicenni che vogliono solo l'azione), forte in caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della trama. Non ho ancora finito «Inuyasha», ma appena inizio a vederlo non mi stacco più e vedo un episodio dopo l'altro (60 episodi visti in 5 giorni), quindi posso dire che l'anime prende facilmente.
Comparto grafico: 5
Trama: 9
Personaggi: 9
Facendo una media il mio voto è 7,5 circa.
Comparto grafico: 5
Trama: 9
Personaggi: 9
Facendo una media il mio voto è 7,5 circa.
"InuYasha" è un anime davvero bello e ben fatto; la trama è molto ben costruita ed articolata con moltissime sotto trame anch'esse ben scritte, tutto gira intorno alla sfera dei quattro spiriti, InuYasha e soprattutto il cattivo della serie ovvero il grande Naraku, capace di tenere col fiato sospeso e di intrecciare al meglio la trama.
È una storia di amore e odio, combattimenti e in un tripudio di sentimenti, vi sono momenti molto seri ma anche momenti comici, essi sono tutti soppesati accuratamente sostenendo una narrazione inizialmente lenta ma che poi si fa sostenuta episodio dopo episodio.
I personaggi hanno tutti un bel character design molto bello, curato, singolare e originale; ogni personaggio, che sia principale o secondario, ha un ottimo background, una sua personalità, un suo pensiero e un suo io, molti di essi crescono e maturano insieme superando le avversità che si trovano sul loro cammino compiendo una vera e propria evoluzione, psicologica e affettiva. Personaggi davvero ben fatti e curati. Menzione onorevole va fatta ai personaggi di Naraku e di Sesshōumaru che, secondo me, sono i meglio riusciti (nonché i miei personaggi preferiti).
Il comparto tecnico è molto buono, buone le animazioni, molto spettacolari nei vari combattimenti sebbene in alcuni momenti calino, ottimo il comparto audio con colonne sonore adatte ai vari momenti e temi specifici per alcuni personaggi, esse riescono a rendere al meglio ogni situazione.
L'opera è anche completamente doppiata in italiano
In conclusione un ottimo anime che merita di essere visto.
È una storia di amore e odio, combattimenti e in un tripudio di sentimenti, vi sono momenti molto seri ma anche momenti comici, essi sono tutti soppesati accuratamente sostenendo una narrazione inizialmente lenta ma che poi si fa sostenuta episodio dopo episodio.
I personaggi hanno tutti un bel character design molto bello, curato, singolare e originale; ogni personaggio, che sia principale o secondario, ha un ottimo background, una sua personalità, un suo pensiero e un suo io, molti di essi crescono e maturano insieme superando le avversità che si trovano sul loro cammino compiendo una vera e propria evoluzione, psicologica e affettiva. Personaggi davvero ben fatti e curati. Menzione onorevole va fatta ai personaggi di Naraku e di Sesshōumaru che, secondo me, sono i meglio riusciti (nonché i miei personaggi preferiti).
Il comparto tecnico è molto buono, buone le animazioni, molto spettacolari nei vari combattimenti sebbene in alcuni momenti calino, ottimo il comparto audio con colonne sonore adatte ai vari momenti e temi specifici per alcuni personaggi, esse riescono a rendere al meglio ogni situazione.
L'opera è anche completamente doppiata in italiano
In conclusione un ottimo anime che merita di essere visto.
"Inuyasha"... Quest'opera ha avuto un successo notevole in Italia, complice anche la reputazione dell'autrice Rumiko Takaashi, già famosa per aver tirato fuori dalla sua eccelsa mente "Lamù, la ragazza dello spazio", "Maison Ikkoku", "Ranma 1/2" ed, ultimo in ordine di tempo, "Rinne".
"Inuyasha" nasce prima come manga e in seguito viene poi trasposto in anime a cui si aggiungono quattro lungometraggi e un OAV. Tutti i diritti per quel che riguarda l'anime vengono assegnati a quella che all'epoca dei fatti era la Dynamic Italia, attualmente conosciuta come Dynit. Per il manga, invece, ha seguito la pubblicazione di 56 volumi la Star Comics, che ha concluso tale pubblicazione nel 2009.
Parlando dell'anime, si nota fin dai primi episodi che la caratterizzazione dei personaggi è strutturata in modo molto profondo e l'intera storia alterna in modo magistrale momenti sentimentalmente coinvolgenti e battaglie e avventure mozzafiato. Tanti antagonisti e altrettanti alleati fanno sì che non ci sia mai un momento di noia e rendono il power up del protagonista sempre motivato e intrecciato ad eventi precisi. E' un avventura da seguire perché a me ha emozionato parecchio ed indubbiamente tra gli appassionati del genere va assolutamente recuperato e terminato.
"Inuyasha" nasce prima come manga e in seguito viene poi trasposto in anime a cui si aggiungono quattro lungometraggi e un OAV. Tutti i diritti per quel che riguarda l'anime vengono assegnati a quella che all'epoca dei fatti era la Dynamic Italia, attualmente conosciuta come Dynit. Per il manga, invece, ha seguito la pubblicazione di 56 volumi la Star Comics, che ha concluso tale pubblicazione nel 2009.
Parlando dell'anime, si nota fin dai primi episodi che la caratterizzazione dei personaggi è strutturata in modo molto profondo e l'intera storia alterna in modo magistrale momenti sentimentalmente coinvolgenti e battaglie e avventure mozzafiato. Tanti antagonisti e altrettanti alleati fanno sì che non ci sia mai un momento di noia e rendono il power up del protagonista sempre motivato e intrecciato ad eventi precisi. E' un avventura da seguire perché a me ha emozionato parecchio ed indubbiamente tra gli appassionati del genere va assolutamente recuperato e terminato.
"InuYasha" è un titolo che in Italia ha fatto molto parlare di sé grazie al successo ottenuto con l'Anime Night di MTV dal 2001, MTV che ha poi continuato a proporlo con discontinuità, spesso con le stesse puntate propinate cento volte e che ormai sapevo a memoria, senza andare avanti con le stagioni finché avevo deciso di mollarlo dopo averlo seguito con discontinuità per qualche anno. Dopotutto, una serie di 167 episodi è difficile da seguire se non la si manda in onda in ordine cronologico.
Con tanta forza di volontà, quest'anno l'ho ricominciata da capo, con doppiaggio in italiano come mi aveva abituato la tv prima dell'avvento di internet a banda larga e dei fansub. Doppiaggio che inoltre non è per nulla fatto male e fa rimpiangere poco l'originale.
Veniamo al giudizio però: "InuYasha" è un anime che era partito da Dio, trama avvincente, ambientazioni, poteri e personaggi ancora originali per gli anni 2000, abituati a grandi saghe come "Dragon Ball" e "Saint Seiya" (tra le mie preferite), ma dove di fatto si andava avanti a cazzottoni duri e puri. Una ventata di originalità che all'inizio ti cattura subito: Kagome, una ragazza del presente, finisce nell'era Sengoku e libera Inuyasha, un mezzo demone che in passato voleva usare la sfera dei quattro spiriti, un oggetto mistico dai grandi poteri, per diventare un demone completo (oppure umano completo per vivere con la donna dei suoi sogni. Su questo dubbio amletico ce la menano per diversi anni). Nel liberarlo la sfera va in pezzi e insieme dovranno quindi recuperare insieme a nuovi compagni tutti i pezzi, finiti in giro per la regione e presi da diversi demoni che, utilizzandola, diventano più potenti. A cercare di ricomporre la sfera c'è anche Naraku, mezzo demone antagonista principale della serie.
Inizialmente la cosa è interessante: il gruppo di avventurieri trova un demone, lo uccide e recupera un pezzo, poi trova un demone leggermente più forte, lo uccide e recupera un pezzo. E via così. Si fa davvero presto a stufarsi di questa trama che ciclicamente si ripete e sono davvero pochi i momenti che si differenziano, con qualche power-up di Inuyasha o intromissione di Naraku, che per la stragrande maggioranza della serie rifiuta lo scontro col gruppo e al massimo manda qualche scagnozzo, per poi ripresentarsi molte puntate più in la, rifiutare lo scontro col gruppo e al massimo mandare qualche scagnozzo.
Tantissime le puntate inutili, tantissime le puntate autoconcludenti, trama orizzontale che fatica troppo ad avanzare, combattimenti molto prevedibili, scarsi colpi di scena, forse un pelino più accentuati sul finale. Ecco. Il finale. La serie impiega 167 episodi per NON finire. Dopo la fatica che ho fatto (perché è stata dura) a guardarlo tutto di fila, tocca anche vedere un secondo anime da ventisei episodi (che costituisce di fatto la settima stagione) per sapere come va a finire la faccenda.
Inconcludente. Sufficienza pienamente meritata ma nulla di più.
Con tanta forza di volontà, quest'anno l'ho ricominciata da capo, con doppiaggio in italiano come mi aveva abituato la tv prima dell'avvento di internet a banda larga e dei fansub. Doppiaggio che inoltre non è per nulla fatto male e fa rimpiangere poco l'originale.
Veniamo al giudizio però: "InuYasha" è un anime che era partito da Dio, trama avvincente, ambientazioni, poteri e personaggi ancora originali per gli anni 2000, abituati a grandi saghe come "Dragon Ball" e "Saint Seiya" (tra le mie preferite), ma dove di fatto si andava avanti a cazzottoni duri e puri. Una ventata di originalità che all'inizio ti cattura subito: Kagome, una ragazza del presente, finisce nell'era Sengoku e libera Inuyasha, un mezzo demone che in passato voleva usare la sfera dei quattro spiriti, un oggetto mistico dai grandi poteri, per diventare un demone completo (oppure umano completo per vivere con la donna dei suoi sogni. Su questo dubbio amletico ce la menano per diversi anni). Nel liberarlo la sfera va in pezzi e insieme dovranno quindi recuperare insieme a nuovi compagni tutti i pezzi, finiti in giro per la regione e presi da diversi demoni che, utilizzandola, diventano più potenti. A cercare di ricomporre la sfera c'è anche Naraku, mezzo demone antagonista principale della serie.
Inizialmente la cosa è interessante: il gruppo di avventurieri trova un demone, lo uccide e recupera un pezzo, poi trova un demone leggermente più forte, lo uccide e recupera un pezzo. E via così. Si fa davvero presto a stufarsi di questa trama che ciclicamente si ripete e sono davvero pochi i momenti che si differenziano, con qualche power-up di Inuyasha o intromissione di Naraku, che per la stragrande maggioranza della serie rifiuta lo scontro col gruppo e al massimo manda qualche scagnozzo, per poi ripresentarsi molte puntate più in la, rifiutare lo scontro col gruppo e al massimo mandare qualche scagnozzo.
Tantissime le puntate inutili, tantissime le puntate autoconcludenti, trama orizzontale che fatica troppo ad avanzare, combattimenti molto prevedibili, scarsi colpi di scena, forse un pelino più accentuati sul finale. Ecco. Il finale. La serie impiega 167 episodi per NON finire. Dopo la fatica che ho fatto (perché è stata dura) a guardarlo tutto di fila, tocca anche vedere un secondo anime da ventisei episodi (che costituisce di fatto la settima stagione) per sapere come va a finire la faccenda.
Inconcludente. Sufficienza pienamente meritata ma nulla di più.
All'inizio, per Inuyasha ho provato un rapporto di odio amore. In certi momenti la storia mi intrigava moltissimo, in altri mi sembrava un colossale già visto, un insieme di Ranma per l'aspetto dei personaggi, del primo Dragonball per le ambientazioni e il tipo di combattimenti. Per non parlare della ricerca in stile sette sfere o sette zaffiri di Odino. Ma poi c'è stato soltanto amore, perché ho capito quanto questa serie sia splendida e originale. Anzi, mi vengono i brividi, non mi sembra vero che l'Autrice di questa serie piena di horror, di combattimenti sia la stessa di Lamù. Trovo che sia proprio Inuyasha la consacrazione definitiva dell'autrice e del suo genio poliedrico.
I suoi colpi di scena, la crescita dei personaggi più importanti, le rivalità e le unioni che li contraddistinguono, quel cuore che solo Rumiko sa mettere, oltre alle splendide colonne sonore e le sigle dell'anime. Queste e tante altre cose hanno contraddistinto Inuyasha ai miei occhi. Da una parte, infatti, la serie trova un vero motore nei rapporti tra personaggi. La rivalità tra Inu e Shessohomaru, tra Inu e Koga, il triangolo amoroso Inu, Koga Kagome e tra Inu Kagome e Kikyo. Il legame forte e allo stesso tempo debole tra Miroku e Sango. La difficile decisione che Kagome dovrà prendere tra passato e presente. E, soprattutto, la feroce figura di Naraku, un antagonista unico nel mondo degli anime costituiscono tantissimi temi che danno una benzina infinita a questa storia. Una storia in cui anche i personaggi che ho detestato come Koga e Naraku sono riusciti a tenere desta la mia attenzione. E a permettermi di sopportare uno dei difetti della saga, quello di durare troppo a lungo (forse). In effetti non posso negare che vi ci siano alcune cose che non tornano in questa serie. Oltre alla lunghezza forse eccessiva, ai vari episodi filler che spesso si sono rivelati inutili e che sempre risultano inferiori a quelli derivanti dal manga,vi è il fatto che i personaggi del gruppo di Inuyasha si perdano per strada. Mi spiego, dopo le prime due stagioni solo Inu continua a crescere, gli altri membri del gruppo smettono di evolversi e continuano, tutto sommato a non cambiare e a restare sempre uguali. Cosa sarebbe costato permettere a Sango e a Miroku di dichiararsi? Shippo si perde per strada e diventa inutile. Per non parlare di Kagome che deevolve. Dalla ragazza coraggiosa ben descritta dalla locandina del primo film diventa la paurosa della locandina del secondo. Non fa nulla e aspetta che Inu o Koga vengano a salvarla. Per non parlare del fatto che non pensi a suo padre morto o non venga minimamente toccata dai quattrocento morti a puntata, ma resti sempre spensierata. La regia e la grafica, dai colori chiari, sono ottime e le musiche e le sigle da urlo.
Non potendo dare il massimo dei voti per i motivi sopraddetti, posso tranquillamente dare 9
I suoi colpi di scena, la crescita dei personaggi più importanti, le rivalità e le unioni che li contraddistinguono, quel cuore che solo Rumiko sa mettere, oltre alle splendide colonne sonore e le sigle dell'anime. Queste e tante altre cose hanno contraddistinto Inuyasha ai miei occhi. Da una parte, infatti, la serie trova un vero motore nei rapporti tra personaggi. La rivalità tra Inu e Shessohomaru, tra Inu e Koga, il triangolo amoroso Inu, Koga Kagome e tra Inu Kagome e Kikyo. Il legame forte e allo stesso tempo debole tra Miroku e Sango. La difficile decisione che Kagome dovrà prendere tra passato e presente. E, soprattutto, la feroce figura di Naraku, un antagonista unico nel mondo degli anime costituiscono tantissimi temi che danno una benzina infinita a questa storia. Una storia in cui anche i personaggi che ho detestato come Koga e Naraku sono riusciti a tenere desta la mia attenzione. E a permettermi di sopportare uno dei difetti della saga, quello di durare troppo a lungo (forse). In effetti non posso negare che vi ci siano alcune cose che non tornano in questa serie. Oltre alla lunghezza forse eccessiva, ai vari episodi filler che spesso si sono rivelati inutili e che sempre risultano inferiori a quelli derivanti dal manga,vi è il fatto che i personaggi del gruppo di Inuyasha si perdano per strada. Mi spiego, dopo le prime due stagioni solo Inu continua a crescere, gli altri membri del gruppo smettono di evolversi e continuano, tutto sommato a non cambiare e a restare sempre uguali. Cosa sarebbe costato permettere a Sango e a Miroku di dichiararsi? Shippo si perde per strada e diventa inutile. Per non parlare di Kagome che deevolve. Dalla ragazza coraggiosa ben descritta dalla locandina del primo film diventa la paurosa della locandina del secondo. Non fa nulla e aspetta che Inu o Koga vengano a salvarla. Per non parlare del fatto che non pensi a suo padre morto o non venga minimamente toccata dai quattrocento morti a puntata, ma resti sempre spensierata. La regia e la grafica, dai colori chiari, sono ottime e le musiche e le sigle da urlo.
Non potendo dare il massimo dei voti per i motivi sopraddetti, posso tranquillamente dare 9
InuYasha è un bellissimo anime che consiglio vivamente. Innanzitutto è molto ben disegnato non soltanto nei personaggi ma anche le ambientazioni. Ha delle bella storia d'amore, è appassionante, divertente e con un lieto fine non aperto. Cosa chiedere di più? Neo di tutto è la lunghezza e i troppi episodi "inutili" ecco perché 9 e non 10. La caratterizzazione dei personaggi è molto ben fatta si vede la crescita e l'evoluzione dei personaggi e delle varie storie d'amore. Devo dire che non solo i comparti dei buoni sono ottimi ma anche i cattivi sono davvero ottimi con cambi di fronte e molti di essi con una parte di luce nell'oscurità, Naraku escluso. L'unico personaggio fastidioso credo sia Koga e i suoi "fratelli".
I combattimenti sono sempre molto serrati e ben animati e mostrano le evoluzioni che si vedono anche nella trama.
Le opening e le ending sono davvero quasi tutte molto belle, così come le musiche d'atmosfera.
Quindi direi che è assolutamente un anime che merita di essere visto. Abbiate pazienza se vi prenderà e vorrete sapere cosa succede più avanti perché a scoprirlo ci vorrà un bel po.
I combattimenti sono sempre molto serrati e ben animati e mostrano le evoluzioni che si vedono anche nella trama.
Le opening e le ending sono davvero quasi tutte molto belle, così come le musiche d'atmosfera.
Quindi direi che è assolutamente un anime che merita di essere visto. Abbiate pazienza se vi prenderà e vorrete sapere cosa succede più avanti perché a scoprirlo ci vorrà un bel po.
Bellissimo!! Gli dó 9 solo perché conoscendo Rumiko mi aspettavo di più... Dopo Lamú, Maison Ikkoku e Ranma 1/2 (che consiglio a tutti di vedere) Inuyasha si allontana dallo standard innovativo dell'autrice... rimane comunque una bellissima serie, tra azione e romanticismo! Il personaggio principale ha un carattere forte e simpatico, un tipo orgoglioso ma molte volte confuso, più che un mezzodemone ha l'80% delle caratteriatiche umane. Kagome non mi è piaciuta molto, se non fosse per la sua dote indispensabile gruppo sarebbe una semplice studentessa innamorata, al contrario di Akane (di Ranma 1/2). Sango invece, ha un carattere molto più spillato e attivo, ma sono le mie considerazioni quindi assolutamente soggettive.
Immancabile la presenza del "Maniaco" che in Inuyasha è Miroku, questo bonzo sciupafemmine che rallegra l'anime.
Il personaggio che più mi è piaciuto è stato Seshomaru! Affascinante e misterioso fratello di Inuyasha. Non è cattivp come vuol sembrare, e lo capirete alla fine dell'anime dove molti "cattivi" e nemici di Inuyasha rivelano aspetti del loro carattere che vi commuoveranno!
I doppiatori sono fantastici!!! Vi piacerà sicuramente!!! guardatelo senza farvi scoraggiare da tutte le avventure (tal volta ripetitive) contro i demoni!! Il finale è da restare a bocca aperta!!!
Immancabile la presenza del "Maniaco" che in Inuyasha è Miroku, questo bonzo sciupafemmine che rallegra l'anime.
Il personaggio che più mi è piaciuto è stato Seshomaru! Affascinante e misterioso fratello di Inuyasha. Non è cattivp come vuol sembrare, e lo capirete alla fine dell'anime dove molti "cattivi" e nemici di Inuyasha rivelano aspetti del loro carattere che vi commuoveranno!
I doppiatori sono fantastici!!! Vi piacerà sicuramente!!! guardatelo senza farvi scoraggiare da tutte le avventure (tal volta ripetitive) contro i demoni!! Il finale è da restare a bocca aperta!!!
"Inuyasha" è un anime eccezionale, il primo anime che mi sono guardato del tutto per "mia scelta", dopo, ovviamente, quelli trasmessi dalla Mediaset. Devo dire che, nonostante palesi imperfezioni e una trama molto diluita, resta il mio anime preferito, quello che mi è più caro.
La storia è molto avvincente e i personaggi sono originali. E' un anime in cui episodi sentimentali e combattimenti entusiasmanti si intrecciano con humor, malinconia e rancore.
I personaggi principali sono: Inuyasha, un mezzo-demone cane sigillato a un albero secolare cinquant'anni prima che cominci l'avventura; Kagome, una studentessa delle medie che riesce a viaggiare nel tempo fino all'Epoca Sengoku; Kikyo, la sacerdotessa che sigillò Inuyasha; Miroku, un monaco pervertito (è un grande); Sango, una sterminatrice di demoni; Shippo, un cucciolo di demone volpe; Sesshomaru, il fratellastro di Inuyasha, che brama il possesso dell'eredità del padre.
Cercando di riunire i frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti si accorgeranno di avere tutti un nemico comune, ossia Naraku, che mira a contaminare di impurità la sfera seminando odio e rancore nei cuori dei nostri eroi.
Vi sono moltissimi personaggi secondari, tutti molto originali. Si nota l'impronta della Takahashi, soprattutto qualche affinità con "Ranma 1/2". Tuttavia, a differenza di quanto sostiene qualcuno, la storia non è affatto una "riproduzione", poiché le trame sono completamente diverse, così come i temi trattati.
Dando una valutazione oggettiva, sono convinto che si debba valutare elemento per elemento.
Trama: molto avvincente, anche se risulta troppo diluita. Valutazione: 8.
Personaggi: originali e interessanti. Valutazione: 9.
Temi: l'anime fa leva sui sentimenti umani in modo sublime. Valutazione: 9.
Azione: combattimenti entusiasmanti e molto eleganti; purtroppo ci sono ripetizioni e tempi morti. Valutazione: 7.
Ambientazione: tra due epoche, l'era contemporanea e l'Epoca Sengoku, quindi un'ambientazione molto varia e affascinante. Valutazione: 8.
Dalla media di questi voti, l'anime si meriterebbe una valutazione oggettiva di 8,2.
Tuttavia, sono rimasto molto deluso dai "bastonatori", che, a mio parere, hanno criticato giustamente le imperfezioni dell'anime, ma non hanno saputo apprezzare i suoi veri punti di forza. Credo siano stati un po' troppo duri e questo ha influito negativamente sulla media generale delle valutazioni. Dunque ritengo opportuno inserire una influenza un po' soggettiva e la mia valutazione sarà 9.
La storia è molto avvincente e i personaggi sono originali. E' un anime in cui episodi sentimentali e combattimenti entusiasmanti si intrecciano con humor, malinconia e rancore.
I personaggi principali sono: Inuyasha, un mezzo-demone cane sigillato a un albero secolare cinquant'anni prima che cominci l'avventura; Kagome, una studentessa delle medie che riesce a viaggiare nel tempo fino all'Epoca Sengoku; Kikyo, la sacerdotessa che sigillò Inuyasha; Miroku, un monaco pervertito (è un grande); Sango, una sterminatrice di demoni; Shippo, un cucciolo di demone volpe; Sesshomaru, il fratellastro di Inuyasha, che brama il possesso dell'eredità del padre.
Cercando di riunire i frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti si accorgeranno di avere tutti un nemico comune, ossia Naraku, che mira a contaminare di impurità la sfera seminando odio e rancore nei cuori dei nostri eroi.
Vi sono moltissimi personaggi secondari, tutti molto originali. Si nota l'impronta della Takahashi, soprattutto qualche affinità con "Ranma 1/2". Tuttavia, a differenza di quanto sostiene qualcuno, la storia non è affatto una "riproduzione", poiché le trame sono completamente diverse, così come i temi trattati.
Dando una valutazione oggettiva, sono convinto che si debba valutare elemento per elemento.
Trama: molto avvincente, anche se risulta troppo diluita. Valutazione: 8.
Personaggi: originali e interessanti. Valutazione: 9.
Temi: l'anime fa leva sui sentimenti umani in modo sublime. Valutazione: 9.
Azione: combattimenti entusiasmanti e molto eleganti; purtroppo ci sono ripetizioni e tempi morti. Valutazione: 7.
Ambientazione: tra due epoche, l'era contemporanea e l'Epoca Sengoku, quindi un'ambientazione molto varia e affascinante. Valutazione: 8.
Dalla media di questi voti, l'anime si meriterebbe una valutazione oggettiva di 8,2.
Tuttavia, sono rimasto molto deluso dai "bastonatori", che, a mio parere, hanno criticato giustamente le imperfezioni dell'anime, ma non hanno saputo apprezzare i suoi veri punti di forza. Credo siano stati un po' troppo duri e questo ha influito negativamente sulla media generale delle valutazioni. Dunque ritengo opportuno inserire una influenza un po' soggettiva e la mia valutazione sarà 9.
La storia incentrata sul mezzo-demone Inuyasha e l'adolescente Kagome Higurashi inizia in maniera molto bizzarra: ella cadendo nel pozzo del tempio dove abita si ritrova catapultata a 500 anni di distanza ed è qui che inizia tutto...una sorta di storia che intreccia vari filoni: sentimentale, di battaglie e anche storico visto che è ambientato nell'era Sengoku.
È un anime che ho iniziato a guardare da piccola, ma sul quale non mi sono incentrata più di tanto finché non presi la decisione di guardarlo fino alla fine. La decisione venne presa essenzialmente sul fatto che volevo sapere come sarebbe andata a finire la storia tra Kagome ed Inuyasha, ma man mano che l'anime prendeva vita sullo schermo ho iniziato ad affezionarmi subito ad ogni singolo personaggio.
La cosa che mi ha sorpreso di più, leggendo successivamente il manga, è che non ci sono molte differenze ad esclusione di qualche dettaglio...
Per quanto riguarda le musiche sia iniziali che finali di tutte le stagioni dell'anime, sono molto belle per non parlare delle animazioni che vengono presentate con esse, principalmente "change the world" che mi ha colpita maggiormente.
Oltre alle musiche, c'è da parlare anche delle animazioni generali della serie tv. Esse sono state realizzate, secondo il mio parere in modo molto simile ai disegni del manga... a differenza invece di alcuni anime nei quali i personaggi sono stati realizzati in maniera migliore o peggiore rispetto ai manga, come per esempio in "Itazura na Kiss" nel quale il personaggio maschile (Naoki) è stato fatto migliore nella serie animata e peggiore nei disegni del manga, ovviamente sto mettendo in discussione solo l'aspetto fisico e non quello caratteriale. Invece sembra che Inuyasha rispecchi in tutto e per tutto il personaggio cartaceo.
Gli aspetti fisici di tutti i personaggi sono facilmente riconducibili all'autrice in quanto la Takahashi in ogni suo lavoro riporta sempre alla memoria del lettore tutti i personaggi dei manga che ha creato. Prendiamo per esempio l'ultimo suo lavoro chiamato "Rinne", in questo manga se vengono ben guardati i disegni si possono notare le uguaglianze che ci sono con gli altri personaggi come Ranma, Lamù, Kyoko e lo stesso Inuyasha. A molti potrebbe sembrare una cosa noiosa il fatto che i personaggi si somiglino in maniera elevata, ma per certi versi può essere considerato anche un marchio della stessa Takahashi.
Ritornando all'anime di Inuyasha, volevo dire che è stato uno di quelli che mi ha interessato di più (almeno per quelli che ho visto finora). La crescita che subisce Inuyasha durante tutto l'anime è davvero palpabile: ho provato qualche volta a confrontare il primo episodio con gli ultimi e si nota un distacco notevole, egli impara durante tutta la storia ad accettarsi così com'è senza rinnegare la sua parte umana che lo rende "più forte" a differenza di tutti gli altri demoni e questo lo deve in parte anche a Kagome che gli ha insegnato a fidarsi delle persone e a credere in loro, ed è grazie a lei che lui riesce ad instaurare un rapporto di amicizia nei confronti del resto del gruppo. La storia d'amore tra i due protagonisti mi ha lasciata con il fiato sospeso fino all'ultima stagione perché, come anche succede in altri suoi manga, la Takahashi non mette i puntini sulle "i" fino a quando non si concluderà tutta la storia. Ella mette in risalto non solo l'amore romantico, ma anche l'amore che c'è tra un fratello e una sorella e qui sto parlando proprio della coraggiosa sterminatrice di demoni, Sango, la quale si spinge in ogni dove e fa qualsiasi cosa pur di salvare il suo adorato fratello, che si ritroverà invischiato in questa intricata storia a causa dello spettacolare e ingegnoso "cattivo della situazione", Naraku.
Devo ammettere che seppur lui abbia fatto la parte del cattivo, è stato il mio cattivo preferito.
E infine giungiamo agli epici ed immancabili triangoli d'amore! Ebbene c'è dà dire che Kikyou l'ho amata e odiata al tempo stesso. L'ho odiata perché stava sempre in mezzo alla coppia e in quanto tale mi mettevo nei panni della povera studentessa; però nonostante ciò, ci sono stati dei momenti in cui ho provato compassione per lei e infatti ci sono state scene in cui mi ha fatto anche emozionare.
Il lupo Kouga invece è il personaggio del triangolo che amo di più perché grazie a lui ci sono state delle irresistibili dispute tra lui ed il "cagnolino" davvero esilaranti. Era come guardare due bimbi che litigano per una caramella!
Per concludere Shippo è stato anche un bel personaggio e credo che mi mancheranno anche tutti i litigi che avvenivano tra lui ed Inuyasha…come mi mancheranno anche Miroku, Sesshomaru (personaggio spettacolare e misterioso), Miouga e molti altri…
In sintesi è stato un anime che mi ha fatto ridere, "piangere", tenuta sulle spine ed affascinata e lo guarderei altre 100 volte, quindi lo consiglio a tutti coloro che sono interessati a questi generi ed è per questo che ho dato a questo anime un bel 10.
Ultima cosa: ho adorato dal primo momento le orecchie di Inuyasha e credo di non essere stata l'unica…
È un anime che ho iniziato a guardare da piccola, ma sul quale non mi sono incentrata più di tanto finché non presi la decisione di guardarlo fino alla fine. La decisione venne presa essenzialmente sul fatto che volevo sapere come sarebbe andata a finire la storia tra Kagome ed Inuyasha, ma man mano che l'anime prendeva vita sullo schermo ho iniziato ad affezionarmi subito ad ogni singolo personaggio.
La cosa che mi ha sorpreso di più, leggendo successivamente il manga, è che non ci sono molte differenze ad esclusione di qualche dettaglio...
Per quanto riguarda le musiche sia iniziali che finali di tutte le stagioni dell'anime, sono molto belle per non parlare delle animazioni che vengono presentate con esse, principalmente "change the world" che mi ha colpita maggiormente.
Oltre alle musiche, c'è da parlare anche delle animazioni generali della serie tv. Esse sono state realizzate, secondo il mio parere in modo molto simile ai disegni del manga... a differenza invece di alcuni anime nei quali i personaggi sono stati realizzati in maniera migliore o peggiore rispetto ai manga, come per esempio in "Itazura na Kiss" nel quale il personaggio maschile (Naoki) è stato fatto migliore nella serie animata e peggiore nei disegni del manga, ovviamente sto mettendo in discussione solo l'aspetto fisico e non quello caratteriale. Invece sembra che Inuyasha rispecchi in tutto e per tutto il personaggio cartaceo.
Gli aspetti fisici di tutti i personaggi sono facilmente riconducibili all'autrice in quanto la Takahashi in ogni suo lavoro riporta sempre alla memoria del lettore tutti i personaggi dei manga che ha creato. Prendiamo per esempio l'ultimo suo lavoro chiamato "Rinne", in questo manga se vengono ben guardati i disegni si possono notare le uguaglianze che ci sono con gli altri personaggi come Ranma, Lamù, Kyoko e lo stesso Inuyasha. A molti potrebbe sembrare una cosa noiosa il fatto che i personaggi si somiglino in maniera elevata, ma per certi versi può essere considerato anche un marchio della stessa Takahashi.
Ritornando all'anime di Inuyasha, volevo dire che è stato uno di quelli che mi ha interessato di più (almeno per quelli che ho visto finora). La crescita che subisce Inuyasha durante tutto l'anime è davvero palpabile: ho provato qualche volta a confrontare il primo episodio con gli ultimi e si nota un distacco notevole, egli impara durante tutta la storia ad accettarsi così com'è senza rinnegare la sua parte umana che lo rende "più forte" a differenza di tutti gli altri demoni e questo lo deve in parte anche a Kagome che gli ha insegnato a fidarsi delle persone e a credere in loro, ed è grazie a lei che lui riesce ad instaurare un rapporto di amicizia nei confronti del resto del gruppo. La storia d'amore tra i due protagonisti mi ha lasciata con il fiato sospeso fino all'ultima stagione perché, come anche succede in altri suoi manga, la Takahashi non mette i puntini sulle "i" fino a quando non si concluderà tutta la storia. Ella mette in risalto non solo l'amore romantico, ma anche l'amore che c'è tra un fratello e una sorella e qui sto parlando proprio della coraggiosa sterminatrice di demoni, Sango, la quale si spinge in ogni dove e fa qualsiasi cosa pur di salvare il suo adorato fratello, che si ritroverà invischiato in questa intricata storia a causa dello spettacolare e ingegnoso "cattivo della situazione", Naraku.
Devo ammettere che seppur lui abbia fatto la parte del cattivo, è stato il mio cattivo preferito.
E infine giungiamo agli epici ed immancabili triangoli d'amore! Ebbene c'è dà dire che Kikyou l'ho amata e odiata al tempo stesso. L'ho odiata perché stava sempre in mezzo alla coppia e in quanto tale mi mettevo nei panni della povera studentessa; però nonostante ciò, ci sono stati dei momenti in cui ho provato compassione per lei e infatti ci sono state scene in cui mi ha fatto anche emozionare.
Il lupo Kouga invece è il personaggio del triangolo che amo di più perché grazie a lui ci sono state delle irresistibili dispute tra lui ed il "cagnolino" davvero esilaranti. Era come guardare due bimbi che litigano per una caramella!
Per concludere Shippo è stato anche un bel personaggio e credo che mi mancheranno anche tutti i litigi che avvenivano tra lui ed Inuyasha…come mi mancheranno anche Miroku, Sesshomaru (personaggio spettacolare e misterioso), Miouga e molti altri…
In sintesi è stato un anime che mi ha fatto ridere, "piangere", tenuta sulle spine ed affascinata e lo guarderei altre 100 volte, quindi lo consiglio a tutti coloro che sono interessati a questi generi ed è per questo che ho dato a questo anime un bel 10.
Ultima cosa: ho adorato dal primo momento le orecchie di Inuyasha e credo di non essere stata l'unica…
Prima di iniziare la recensione voglio fare una premessa: Inuyasha, fra quelli che ho visto, è sicuramente l'anime che ho apprezzato maggiormente per la sua capacità di coinvolgere e per le molte caratteristiche che lo rendono un anime "completo" e adatto ad ogni tipo di spettatore, dal romantico all'amante delle battaglie, dal bambino che si sta affacciando per la prima volta al mondo degli anime al ragazzo che cerca una visione più impegnativa. Inuyasha è senza dubbio un'ottima serie, dotata di un protagonista apprezzabile e ben caratterizzato, di un antagonista che a parer mio è uno dei migliori dell'animazione giapponese (SPOILER: ovviamente si tratta di Naraku) e di molti altri ottimi personaggi, Miroku e Sango su tutti. L'anime rappresenta inoltre l'epoca "Sengoku" e la mitologia giapponese in maniera piuttosto fedele e dettagliata.
Alla luce di quanto scritto finora, certamente qualcuno si starà chiedendo... Perchè dare solo 8? Semplicemente perchè l'anime ha tre grosse pecche che gli impediscono di raggiungere l'eccellenza totale.
1) Chi ha visto "Ranma 1/2", serie che era stata creata prima di Inuyasha da Takahashi Rumiko, non può non notare la somiglianza, sia grafica che caratteriale, fra i personaggi dei due anime (Ranma-Inuyasha, Akane-Kagome, Ryoga-Koga, in questo caso perfino il nome è simile!). Di questa dèfaillance mi sono accorto da poco poichè Ho appena iniziato la visione di Ranma 1/2.
2) L'inadeguatezza di alcuni fra i personaggi principali, Kagome, Shippo e Kirara su tutti, la prima a causa del suo pessimo carattere da bambina viziata, decisamente inaccettabile per una coprotagonista, gli ultimi due a causa della loro scarsa utilità (Shippo e Kirara infatti, sono solo mascotte "pucciose" che non hanno praticamente nessun ruolo pur essendo fra i personaggi principali)
3)Le situazioni che si creano risultano spesso ripetitive e snervanti <b>ATTENZIONE SPOILER</b>(Inuyasha e Kagome iniziano a piacersi fin da subito ma vengono puntualmente interrotti ogni qual volta uno dei due si decida ad esternare i propri sentimenti, spesso a farlo è Koga, il personaggio che odio di più in tutta la serie; come se non bastasse tale situazione si estende anche a Sango e Miroku, anch'essi innamorati ma in disaccordo a causa dell'indole pervertita del bonzo).<b>FINE SPOILER</b>
Bene, se prima qualcuno si sarà chiesto come mai io avessi deciso di dare solo 8, forse ora, alla luce dei difetti elencati, qualcuno potrebbe pensare che questa serie meriti un voto più basso. A parer mio non è così perchè si sta comunque parlando di un anime veramente bello e completo, ricco di spunti interessanti, di personaggi apprezzabilissimi (fra quelli che non ho citato ci sono anche l'ambiguo e potente Sesshomaru e la piccola Rin),capace di commuovere e di coinvolgere chiunque. Altro punto forte sono le musiche e le ottime caratterizzazioni che si estendono anche alle spade che spesso sembrano essere dotate di volontà propria <b>ATTENZIONE SPOILER</b> (riguardo alle spade ho apprezzato molto il fatto che vengano forgiate da artigli e denti di demoni che conferiscono alle armi grandi poteri). <b>FINE SPOILER</b>
Insomma, il mio voto strettamente personale e soggettivo alla serie è un bel 10; volendo essere più oggettivi e considerando i difetti (che come ho già detto non compromettono nulla) il voto che mi sento di dare è 8.
Insomma, se vi ritenete dei veri appassionati di anime, guardate Inuyasha, non ve ne pentirete di sicuro.
Alla luce di quanto scritto finora, certamente qualcuno si starà chiedendo... Perchè dare solo 8? Semplicemente perchè l'anime ha tre grosse pecche che gli impediscono di raggiungere l'eccellenza totale.
1) Chi ha visto "Ranma 1/2", serie che era stata creata prima di Inuyasha da Takahashi Rumiko, non può non notare la somiglianza, sia grafica che caratteriale, fra i personaggi dei due anime (Ranma-Inuyasha, Akane-Kagome, Ryoga-Koga, in questo caso perfino il nome è simile!). Di questa dèfaillance mi sono accorto da poco poichè Ho appena iniziato la visione di Ranma 1/2.
2) L'inadeguatezza di alcuni fra i personaggi principali, Kagome, Shippo e Kirara su tutti, la prima a causa del suo pessimo carattere da bambina viziata, decisamente inaccettabile per una coprotagonista, gli ultimi due a causa della loro scarsa utilità (Shippo e Kirara infatti, sono solo mascotte "pucciose" che non hanno praticamente nessun ruolo pur essendo fra i personaggi principali)
3)Le situazioni che si creano risultano spesso ripetitive e snervanti <b>ATTENZIONE SPOILER</b>(Inuyasha e Kagome iniziano a piacersi fin da subito ma vengono puntualmente interrotti ogni qual volta uno dei due si decida ad esternare i propri sentimenti, spesso a farlo è Koga, il personaggio che odio di più in tutta la serie; come se non bastasse tale situazione si estende anche a Sango e Miroku, anch'essi innamorati ma in disaccordo a causa dell'indole pervertita del bonzo).<b>FINE SPOILER</b>
Bene, se prima qualcuno si sarà chiesto come mai io avessi deciso di dare solo 8, forse ora, alla luce dei difetti elencati, qualcuno potrebbe pensare che questa serie meriti un voto più basso. A parer mio non è così perchè si sta comunque parlando di un anime veramente bello e completo, ricco di spunti interessanti, di personaggi apprezzabilissimi (fra quelli che non ho citato ci sono anche l'ambiguo e potente Sesshomaru e la piccola Rin),capace di commuovere e di coinvolgere chiunque. Altro punto forte sono le musiche e le ottime caratterizzazioni che si estendono anche alle spade che spesso sembrano essere dotate di volontà propria <b>ATTENZIONE SPOILER</b> (riguardo alle spade ho apprezzato molto il fatto che vengano forgiate da artigli e denti di demoni che conferiscono alle armi grandi poteri). <b>FINE SPOILER</b>
Insomma, il mio voto strettamente personale e soggettivo alla serie è un bel 10; volendo essere più oggettivi e considerando i difetti (che come ho già detto non compromettono nulla) il voto che mi sento di dare è 8.
Insomma, se vi ritenete dei veri appassionati di anime, guardate Inuyasha, non ve ne pentirete di sicuro.
"Inuyasha" è un'opera che ha riscosso un enorme successo planetario, grazie anche all'eccelso genio di Rumiko Takahashi, autrice di altre bellissime opere come Maison Ikkoku, Ranma e Lamù. L'avevo sempre in un certo senso snobbato, ma curioso di sapere il motivo dei tanti voti alti che molti utenti hanno dato, ho deciso di vederlo.
Trama: la storia si svolge nell'epoca Sengoku, dove Inuyasha ruba la sfera dei quattro spiriti (capace di far aumentare la potenza e le abilità di un individuo), venendo però scoperto e fermato dalla sacerdotessa Kikyo, che lo ferisce a morte e lo sigilla a un albero sacro, bruciando la sfera insieme al suo stesso corpo per evitare che cada in mani sbagliate. Kagome, una studentessa che vive in un tempio di famiglia, viene però risucchiata in un pozzo annesso alla casa e trasportata nell'epoca Sengoku, dove scopre di essere la reincarnazione di Kikyo. In seguito all'attacco di un millepiedi è costretta a liberare Inuyasha dal sigillo, ancora volenteroso di possedere la sfera che, però, viene frantumata da Kagome nel tentativo di sconfiggere un demone. I due partiranno così alla ricerca dei frammenti per ricomporre la sfera.
Personaggi: i personaggi a mio avviso sono per la maggior parte anonimi e troppo stereotipati, anche se non mancano le eccezioni. Viene comunque creato un gruppo che riesce a intrattenere e divertire, rendendo almeno inizialmente piacevole la visione dell'anime. Dico inizialmente perché 167 episodi sono veramente troppi, contando anche quanti episodi inutili che non portano nulla di nuovo alla vicenda ci sono.
Musiche: davvero ben fatte, adatte all'ambiente e all'atmosfera evocata dall'anime.
I personaggi che, come ho detto prima, invece sono appena sufficienti, non sono comunque niente di così negativo o malvagio.
In definitiva non mi sento di bocciare o promuovere definitavamente quest'anime: è sicuramente ben fatto e piacevole, ma se la narrazione fosse stata più veloce e priva di punti noiosi causati da puntate alquanto inutili, sarebbe stato un altro discorso. Consigliato solo a chi cerca uno shounen lungo sulla via dei vari Naruto, Dragon Ball, ecc. Sul resto passateci oltre, ci sono titoli molto più validi.
Trama: la storia si svolge nell'epoca Sengoku, dove Inuyasha ruba la sfera dei quattro spiriti (capace di far aumentare la potenza e le abilità di un individuo), venendo però scoperto e fermato dalla sacerdotessa Kikyo, che lo ferisce a morte e lo sigilla a un albero sacro, bruciando la sfera insieme al suo stesso corpo per evitare che cada in mani sbagliate. Kagome, una studentessa che vive in un tempio di famiglia, viene però risucchiata in un pozzo annesso alla casa e trasportata nell'epoca Sengoku, dove scopre di essere la reincarnazione di Kikyo. In seguito all'attacco di un millepiedi è costretta a liberare Inuyasha dal sigillo, ancora volenteroso di possedere la sfera che, però, viene frantumata da Kagome nel tentativo di sconfiggere un demone. I due partiranno così alla ricerca dei frammenti per ricomporre la sfera.
Personaggi: i personaggi a mio avviso sono per la maggior parte anonimi e troppo stereotipati, anche se non mancano le eccezioni. Viene comunque creato un gruppo che riesce a intrattenere e divertire, rendendo almeno inizialmente piacevole la visione dell'anime. Dico inizialmente perché 167 episodi sono veramente troppi, contando anche quanti episodi inutili che non portano nulla di nuovo alla vicenda ci sono.
Musiche: davvero ben fatte, adatte all'ambiente e all'atmosfera evocata dall'anime.
I personaggi che, come ho detto prima, invece sono appena sufficienti, non sono comunque niente di così negativo o malvagio.
In definitiva non mi sento di bocciare o promuovere definitavamente quest'anime: è sicuramente ben fatto e piacevole, ma se la narrazione fosse stata più veloce e priva di punti noiosi causati da puntate alquanto inutili, sarebbe stato un altro discorso. Consigliato solo a chi cerca uno shounen lungo sulla via dei vari Naruto, Dragon Ball, ecc. Sul resto passateci oltre, ci sono titoli molto più validi.
Ci sono pochissime cose da dire riguardo all'anime di InuYasha: per il mio parere è uno dei più begli anime e manga che abbia mai letto e visto, il chara design è perfetto (per i miei gusti naturalmente), poi il rapporto che si basa sui protagonisti è magico, e, cosa più importante, Inuyasha fa anche ridere, e non poco ma tanto. Insomma io con InuYasha ci sono cresciuta, l'avrò rivisto dalla prima puntata fino all'ultima oltre le venti volte, lo conosco a memoria.
In poche parole quest'anime merita un 10 pieno.
Se ci fossero voti oltre al 10 sicuramente gli avrei dato 100.
In poche parole quest'anime merita un 10 pieno.
Se ci fossero voti oltre al 10 sicuramente gli avrei dato 100.
Come molti iniziai a vedere Inuyasha grazie ad MTV ma sopratutto perché era confezionato con altri prodotti di pregio nel palinsesto e diventava come le patatine con il cheeseburger. Portandosi dietro una pesante eredità (si diceva infatti che la mancanza di un finale soddisfacente in "Ranma 1/2" era dovuto alla volontà della sua autrice di buttarsi anima e corpo su questo nuovo progetto), si presenta con una trama non originalissima ma accettabile, disegni buoni e anche l'animazione è sufficiente.
La storia parte con un buon ritmo ma viene, al termine della prima serie, portata pian pian a ritmi da bocciofila; infatti svelato il cattivo principale, Naraku, si passa le giornate in giro per il Giappone a chiederci dove sia - questo per circa tutto il resto della serie. Questo nemico, che appare, più che immortale, paraculo, sarà la spina nel fianco non dei nostri eroi ma del telespettatore; lui, come lo stuolo di insulse emanazioni e lacchè vari, che, nonostante siano nulli ai fini della trama, ci metteranno puntate o intere serie a schiattare.
L'approfondimento dei personaggi è un'enorme pecca, o meglio, un'occasione sprecata; infatti Inuyasha risulta vagamente caratterizzato e possiede, anche se non profondissima, un'evoluzione all'interno della storia; non si può dire altrettanto della coprotagonista che risulta un personaggio incredibilmente passivo per tutta la serie, ricordo che tirare frecce sacre a casaccio non è indice di carattere.
Il fratellastro di Inuyasha aveva potenzialità per diventare un ottimo personaggio, ma si è deciso di utilizzarlo una puntata ogni dieci per farne un cameo.
Voto 4, trovo l'anime noioso e incredibilmente ripetitivo.
La storia parte con un buon ritmo ma viene, al termine della prima serie, portata pian pian a ritmi da bocciofila; infatti svelato il cattivo principale, Naraku, si passa le giornate in giro per il Giappone a chiederci dove sia - questo per circa tutto il resto della serie. Questo nemico, che appare, più che immortale, paraculo, sarà la spina nel fianco non dei nostri eroi ma del telespettatore; lui, come lo stuolo di insulse emanazioni e lacchè vari, che, nonostante siano nulli ai fini della trama, ci metteranno puntate o intere serie a schiattare.
L'approfondimento dei personaggi è un'enorme pecca, o meglio, un'occasione sprecata; infatti Inuyasha risulta vagamente caratterizzato e possiede, anche se non profondissima, un'evoluzione all'interno della storia; non si può dire altrettanto della coprotagonista che risulta un personaggio incredibilmente passivo per tutta la serie, ricordo che tirare frecce sacre a casaccio non è indice di carattere.
Il fratellastro di Inuyasha aveva potenzialità per diventare un ottimo personaggio, ma si è deciso di utilizzarlo una puntata ogni dieci per farne un cameo.
Voto 4, trovo l'anime noioso e incredibilmente ripetitivo.
Allora, Inuyasha era iniziato da 10, poi ha avuto una grande discesa, la trama si è iniziata ad assottigliare, si è passati da una sola tecnica di Tessaiga a non so quante, addirittura a un vero e proprio cyborg come il componente della squadra dei 7. "Ma non dimentichiamo che la trama si svolge nell'era sengoku". Da bellissimi scontri come quelli con Yura e i fratelli Raiju, s'è passati a una noiosa trama amorosa con la comparsa di personaggi noiosi e carini. I disegni sono buoni e sono andati a migliorare ma, come ho detto, lo stesso non vale per la storia. Il voto 4 credo sia appropriato
Chi non ha mai sognato di vedere avverare tutti i suoi desideri più reconditi? Chi non ha mai bramato di possedere ricchezza, forza, amore, fortuna? Perché, in fondo, possiamo metterla come vogliamo, raccontarci delle comode bugie, dire che noi siamo diversi e stupidaggini varie, ma la verità è una: la razza umana è un branco di lupi, che farebbe qualsiasi cosa per ottenere ciò che vuole.
Lo sa bene la "Regina del manga", Rumiko Takahashi, che proprio in "InuYasha" costruisce una storia incentrata su un oggetto tanto misterioso quanto potente e inarrivabile: la Sfera dei Quattro Spiriti (Shikon, in originale). La sua importanza si capisce già dalla prima scena: il mezzo-demone InuYasha scappa con la sfera in mano, quando viene raggiunto dalla freccia di una misteriosa donna e imprigionato a un albero per sempre. Cinquecento anni dopo, Kagome Higurashi, giovane studentessa delle medie, cade nel pozzo di casa sua - antico tempio Shinto - e si ritrova catapultata nell'Epoca Sengoku (1478-1605). Qui scopre di possedere, all'interno del suo corpo, la famosa Sfera. Come mai è lei a possederla? Perché anche Inuyasha sembra essere disposto a tutto per ottenerla? E chi è questa fantomatica Kikyo con la quale viene confusa da tutti? Sono solo alcuni degli interrogativi che lo spettatore si porrà già dopo avere visto la prima puntata di questo impareggiabile capolavoro - l'ennesimo - della Takahashi sensei.
Fatta questa premessa, avrete tutti capito che il principale pregio di quest'opera è indubbiamente la trama. La suspense del primo episodio non è nulla rispetto a ciò che vi aspetta in seguito, in un continuo susseguirsi di colpi di scena che fanno divorare allo spettatore 167 episodi in pochissimi giorni. E non è già questa una piccola rivoluzione? In un clima di nulla imperante, in cui siamo stati abituati a shounen (come "Dragonball" o "One Piece") praticamente privi di una trama, dove i protagonisti si picchiavano continuamente per qualsiasi idiozia, non siamo solo per questo di fronte a un piccolo capolavoro? In "InuYasha", infatti, è presenta una complessa trama di fondo e gli stessi combattimenti, che pure ci sono, durano una o al massimo due puntate. Ciò fa sì che lo spettatore non venga ammorbato da saghe infinite e tutte uguali tra loro. Ma la brevità degli scontri permette anche di presentare un numero molto elevato di personaggi.
E passiamo a quella che è indubbiamente la punta di diamante di tutte le opere takahashiane: i personaggi, appunto. Tutti ben caratterizzati, con una loro psicologia molto profonda e un'evoluzione graduale durante tutto il dipanarsi della storia. Osservate un personaggio qualsiasi nella prima puntata e poi tirate le somme alla fine della serie (anche questa, non necessariamente il "Final Act"): noterete due persone completamente diverse. Ciò è evidente non solo con riguardo ai due protagonisti, InuYasha e Kagome, ma anche ai comprimari e persino ai nemici. Eh sì, perché qui non solo i "buoni", ma anche i "cattivi" non sono dei trogloditi capaci unicamente di darsele di santa ragione senza neanche un perché. Inoltre, la caratterizzazione è così buona da rendere riconoscibile persino il personaggio più secondario che compare in un solo episodio.
Da un punto di vista tecnico, nulla da ridire nemmeno riguardo a grafica e musiche.
La grafica è molto avanzata per l'epoca, anche se oggi risente del tempo che è passato. In ogni caso, lo stile è persino più curato di quello della Takahashi dei primissimi volumi del manga. Inoltre, alcuni effetti - come il risveglio di InuYasha, o il potenziamento di Tessaiga, o le tecniche - sono resi in maniera intelligente e visivamente d'impatto.
Musiche: vista la lunghezza della serie, le opening e le ending sono moltissime. E qui c'è una chicca, perché la versione in lingua inglese della prima opening, Change the World, è realizzata da Massimiliano Alto, prima voce di InuYasha. Anche le canzoni d'accompagnamento della serie, le trovo tutte azzeccatissime: danno pathos nei momenti più tragici, allegria in quelli più leggeri, ecc.
Esaminati tutti i lati positivi di questo meraviglioso anime, passiamo ai tasti dolenti.
Il primo riguarda - in parte - il doppiaggio. In effetti, ne esiste uno per la prima stagione e un altro per gli episodi che vanno dalla seconda alla fine della sesta. La scelta, credo dettata da motivazioni legali, la trovo del tutto sbagliata. Ritengo infatti che con il cambio di voci la qualità del doppiaggio si sia nettamente abbassata (con la sola eccezione di Shippo), soprattutto con riferimento proprio al nostro protagonista.
Il secondo lato negativo riguarda la quantità impressionante di filler. Ora, per la verità, quelli di carattere comico sono anche molto piacevoli da vedere (tranne "L'Invicinbile Shippo", con quei tre volpacchiotti odiosi e insopportabili), ma quelli d'azione non si possono proprio guardare: allungano il brodo in maniera decisamente noiosa, senza aggiungere nulla alla trama principale o alla caratterizzazione dei personaggi. Va però aggiunto, a mo' di attenuante, che tali episodi riempitivi sono stati creati perché la serie aveva raggiunto il manga: probabilmente non si poteva fare diversamente.
Concludendo, do un 9 pieno (potessi darei 9 e mezzo) a "InuYasha". Finalmente uno shounen con una solida trama, personaggi intelligenti e profondi oltre a un sapiente mix di momenti tragici, di azione, ma anche di comicità che allenta la tensione e aiuta a farsi tante, tante sane risate. Non do il 10 pieno per quei due piccoli difetti di cui parlavo prima e perché, nel complesso, sto ritenendo il manga di qualità superiore.
"InuYasha" è consigliatissimo a chiunque voglia vedere qualcosa di diverso che solletichi, una volta tanto, la sua intelligenza e non i suoi bassi istinti.
Lo sa bene la "Regina del manga", Rumiko Takahashi, che proprio in "InuYasha" costruisce una storia incentrata su un oggetto tanto misterioso quanto potente e inarrivabile: la Sfera dei Quattro Spiriti (Shikon, in originale). La sua importanza si capisce già dalla prima scena: il mezzo-demone InuYasha scappa con la sfera in mano, quando viene raggiunto dalla freccia di una misteriosa donna e imprigionato a un albero per sempre. Cinquecento anni dopo, Kagome Higurashi, giovane studentessa delle medie, cade nel pozzo di casa sua - antico tempio Shinto - e si ritrova catapultata nell'Epoca Sengoku (1478-1605). Qui scopre di possedere, all'interno del suo corpo, la famosa Sfera. Come mai è lei a possederla? Perché anche Inuyasha sembra essere disposto a tutto per ottenerla? E chi è questa fantomatica Kikyo con la quale viene confusa da tutti? Sono solo alcuni degli interrogativi che lo spettatore si porrà già dopo avere visto la prima puntata di questo impareggiabile capolavoro - l'ennesimo - della Takahashi sensei.
Fatta questa premessa, avrete tutti capito che il principale pregio di quest'opera è indubbiamente la trama. La suspense del primo episodio non è nulla rispetto a ciò che vi aspetta in seguito, in un continuo susseguirsi di colpi di scena che fanno divorare allo spettatore 167 episodi in pochissimi giorni. E non è già questa una piccola rivoluzione? In un clima di nulla imperante, in cui siamo stati abituati a shounen (come "Dragonball" o "One Piece") praticamente privi di una trama, dove i protagonisti si picchiavano continuamente per qualsiasi idiozia, non siamo solo per questo di fronte a un piccolo capolavoro? In "InuYasha", infatti, è presenta una complessa trama di fondo e gli stessi combattimenti, che pure ci sono, durano una o al massimo due puntate. Ciò fa sì che lo spettatore non venga ammorbato da saghe infinite e tutte uguali tra loro. Ma la brevità degli scontri permette anche di presentare un numero molto elevato di personaggi.
E passiamo a quella che è indubbiamente la punta di diamante di tutte le opere takahashiane: i personaggi, appunto. Tutti ben caratterizzati, con una loro psicologia molto profonda e un'evoluzione graduale durante tutto il dipanarsi della storia. Osservate un personaggio qualsiasi nella prima puntata e poi tirate le somme alla fine della serie (anche questa, non necessariamente il "Final Act"): noterete due persone completamente diverse. Ciò è evidente non solo con riguardo ai due protagonisti, InuYasha e Kagome, ma anche ai comprimari e persino ai nemici. Eh sì, perché qui non solo i "buoni", ma anche i "cattivi" non sono dei trogloditi capaci unicamente di darsele di santa ragione senza neanche un perché. Inoltre, la caratterizzazione è così buona da rendere riconoscibile persino il personaggio più secondario che compare in un solo episodio.
Da un punto di vista tecnico, nulla da ridire nemmeno riguardo a grafica e musiche.
La grafica è molto avanzata per l'epoca, anche se oggi risente del tempo che è passato. In ogni caso, lo stile è persino più curato di quello della Takahashi dei primissimi volumi del manga. Inoltre, alcuni effetti - come il risveglio di InuYasha, o il potenziamento di Tessaiga, o le tecniche - sono resi in maniera intelligente e visivamente d'impatto.
Musiche: vista la lunghezza della serie, le opening e le ending sono moltissime. E qui c'è una chicca, perché la versione in lingua inglese della prima opening, Change the World, è realizzata da Massimiliano Alto, prima voce di InuYasha. Anche le canzoni d'accompagnamento della serie, le trovo tutte azzeccatissime: danno pathos nei momenti più tragici, allegria in quelli più leggeri, ecc.
Esaminati tutti i lati positivi di questo meraviglioso anime, passiamo ai tasti dolenti.
Il primo riguarda - in parte - il doppiaggio. In effetti, ne esiste uno per la prima stagione e un altro per gli episodi che vanno dalla seconda alla fine della sesta. La scelta, credo dettata da motivazioni legali, la trovo del tutto sbagliata. Ritengo infatti che con il cambio di voci la qualità del doppiaggio si sia nettamente abbassata (con la sola eccezione di Shippo), soprattutto con riferimento proprio al nostro protagonista.
Il secondo lato negativo riguarda la quantità impressionante di filler. Ora, per la verità, quelli di carattere comico sono anche molto piacevoli da vedere (tranne "L'Invicinbile Shippo", con quei tre volpacchiotti odiosi e insopportabili), ma quelli d'azione non si possono proprio guardare: allungano il brodo in maniera decisamente noiosa, senza aggiungere nulla alla trama principale o alla caratterizzazione dei personaggi. Va però aggiunto, a mo' di attenuante, che tali episodi riempitivi sono stati creati perché la serie aveva raggiunto il manga: probabilmente non si poteva fare diversamente.
Concludendo, do un 9 pieno (potessi darei 9 e mezzo) a "InuYasha". Finalmente uno shounen con una solida trama, personaggi intelligenti e profondi oltre a un sapiente mix di momenti tragici, di azione, ma anche di comicità che allenta la tensione e aiuta a farsi tante, tante sane risate. Non do il 10 pieno per quei due piccoli difetti di cui parlavo prima e perché, nel complesso, sto ritenendo il manga di qualità superiore.
"InuYasha" è consigliatissimo a chiunque voglia vedere qualcosa di diverso che solletichi, una volta tanto, la sua intelligenza e non i suoi bassi istinti.
Posso dire di essere una grandissima appassionata di quest'anime, che, tra le altre cose, è il primo che ho iniziato a guardare. Narra la storia del mezzo demone "Inuyasha" che, accompagnato da Cagome e da altri compagni di viaggio, cercherà di uccidere il demone Naraku per un torto subito 50 anni prima.
Ogni singolo compagno di viaggio del nostro protagonista ha un conto in sospeso con Naraku (eccezion fatta per Shippo) ragion per cui uniranno le forze per poterlo sconfiggere. Inuyasha e Cagome s'incontreranno fin dal primo episodio, e i due sembreranno non andare d'accordo, ma ben presto il carattere del protagonista cambierà, anche se faticherà ad ammetterlo.
I nemici non mancheranno, i nostri personaggi non hanno idea di dove si nasconda Naraku, e girano per il mondo in cerca di una sua traccia. Mentre girano alla sua ricerca dovranno sconfiggere demoni minori, o burattini di Naraku, ovvero le sue pedine, demoni o umani a cui fa promesse affinché eliminino i nostri eroi.
Le immagini e la grafica sono buone fin dall'inizio, ma non c'è alcun dubbio sul fatto che, con il proseguire della storia, miglioreranno togliendo un po quella spigolosità nei volti.
La trama non è troppo complessa, ma il numero di personaggi principali fa sì che diventi un po' più corposa, poiché ognuno di loro ha una storia alle spalle. In particolare, attira l'attenzione la vita di Cagome, lei infatti vive ai giorni nostri nell'odierno Giappone, ma un giorno, mentre è vicino al pozzo mangia-ossa nel tempio di famiglia, un demone la afferra e la trascina dentro, oltre il pozzo, e si ritrova nell'epoca Sengoku (epoca davvero esistita in Giappone circa 500 anni prima), ed è in quest'epoca che tutte le avventure si svolgono. La ragazza, che va al liceo, dovrà dividersi tra ricerche e combattimenti nel passato e la scuola nel suo presente - impresa alquanto ardua - dando vita, talvolta, a scene comiche e divertenti, che saranno anche presenti durante il viaggio alla ricerca di Naraku.
Il doppiaggio è ben effettuato e i doppiatori dei personaggi principali non sono mai stati modificati, anche se nell'ultima stagione alcuni personaggi più o meno noti hanno cambiato improvvisamente voce. Fortunatamente, però, la voce del protagonista e dei suoi compagni di viaggio non è stata cambiata.
Le sigle di apertura e di chiusura nel complesso mi sono sempre piaciute molto, anche se gli autori le hanno cambiate talmente tante volte che non ho idea di quante siano: anche all'interno della stessa stagione le sigle cambiavano, soprattutto quella finale.
Comunque nel suo complesso "Inuyasha" è un anime ben fatto ed equilibrato che racchiude in sé più generi: storia, avventura, sentimenti e altro ancora in modo perfettamente conciliato e collegato, poiché a mio avviso nulla è lasciato al caso, ogni avvenimento ha un perché e una conseguenza, e anche gli episodi in cui non avviene nulla di significativo, alla fine, hanno il loro peso sulla storia e sull'intreccio. Quindi lo consiglio vivamente a tutti, poiché non orientato esclusivamente verso un genere a discapito di un altro, e consiglio anche di guardare diversi episodi prima di accantonarlo, poiché ci mette un po' a decollare la storia e ad entrare nel vivo.
Detto questo auguro una buona visione a tutti, sperando che apprezziate questo che ritengo uno splendido anime.
Ogni singolo compagno di viaggio del nostro protagonista ha un conto in sospeso con Naraku (eccezion fatta per Shippo) ragion per cui uniranno le forze per poterlo sconfiggere. Inuyasha e Cagome s'incontreranno fin dal primo episodio, e i due sembreranno non andare d'accordo, ma ben presto il carattere del protagonista cambierà, anche se faticherà ad ammetterlo.
I nemici non mancheranno, i nostri personaggi non hanno idea di dove si nasconda Naraku, e girano per il mondo in cerca di una sua traccia. Mentre girano alla sua ricerca dovranno sconfiggere demoni minori, o burattini di Naraku, ovvero le sue pedine, demoni o umani a cui fa promesse affinché eliminino i nostri eroi.
Le immagini e la grafica sono buone fin dall'inizio, ma non c'è alcun dubbio sul fatto che, con il proseguire della storia, miglioreranno togliendo un po quella spigolosità nei volti.
La trama non è troppo complessa, ma il numero di personaggi principali fa sì che diventi un po' più corposa, poiché ognuno di loro ha una storia alle spalle. In particolare, attira l'attenzione la vita di Cagome, lei infatti vive ai giorni nostri nell'odierno Giappone, ma un giorno, mentre è vicino al pozzo mangia-ossa nel tempio di famiglia, un demone la afferra e la trascina dentro, oltre il pozzo, e si ritrova nell'epoca Sengoku (epoca davvero esistita in Giappone circa 500 anni prima), ed è in quest'epoca che tutte le avventure si svolgono. La ragazza, che va al liceo, dovrà dividersi tra ricerche e combattimenti nel passato e la scuola nel suo presente - impresa alquanto ardua - dando vita, talvolta, a scene comiche e divertenti, che saranno anche presenti durante il viaggio alla ricerca di Naraku.
Il doppiaggio è ben effettuato e i doppiatori dei personaggi principali non sono mai stati modificati, anche se nell'ultima stagione alcuni personaggi più o meno noti hanno cambiato improvvisamente voce. Fortunatamente, però, la voce del protagonista e dei suoi compagni di viaggio non è stata cambiata.
Le sigle di apertura e di chiusura nel complesso mi sono sempre piaciute molto, anche se gli autori le hanno cambiate talmente tante volte che non ho idea di quante siano: anche all'interno della stessa stagione le sigle cambiavano, soprattutto quella finale.
Comunque nel suo complesso "Inuyasha" è un anime ben fatto ed equilibrato che racchiude in sé più generi: storia, avventura, sentimenti e altro ancora in modo perfettamente conciliato e collegato, poiché a mio avviso nulla è lasciato al caso, ogni avvenimento ha un perché e una conseguenza, e anche gli episodi in cui non avviene nulla di significativo, alla fine, hanno il loro peso sulla storia e sull'intreccio. Quindi lo consiglio vivamente a tutti, poiché non orientato esclusivamente verso un genere a discapito di un altro, e consiglio anche di guardare diversi episodi prima di accantonarlo, poiché ci mette un po' a decollare la storia e ad entrare nel vivo.
Detto questo auguro una buona visione a tutti, sperando che apprezziate questo che ritengo uno splendido anime.
Pur essendo manifestamente rivolto a un pubblico piuttosto giovane, quest'anime, grazie alla curiosa ambientazione e ad alcuni spaccati dei personaggi, non manca di affascinare anche fasce di età piuttosto alte. Si caratterizza per una eccellente colonna sonora, per delle animazioni molto buone (anche se non eccelse, in particolare nella seconda serie) e per dei fondali realizzati ad arte e in colori vivaci. Anche le sigle sono degne di nota.
Il doppiaggio è sostanzialmente buono, anche se rovinato da un doppio cambiamento del cast, che ha travolto sempre quasi tutti i personaggi, a volte quasi stravolgendoli.
La trama, che inizialmente procede a ritmo serrato, finisce purtroppo per sfilacciarsi dopo la terza serie, appesantita dall'aggiunta di troppi riempitivi, che vanno a rovinare una storia già fin troppo lunga e ripetitiva nella versione originale a fumetti, per trovarsi invece compattata e riassunta nello sprint finale della settima e ultima serie.
Ne risentono purtroppo anche i personaggi, che rischiano troppo spesso di scadere nello stereotipo, e se ne salvano solo a tratti.
Nonostante queste note negative, per me la serie rimane comunque piacevole, e ottima dal punto di vista ricreativo, che credo fosse il suo boot principale. Non manca, peraltro, di proporre velati spunti di riflessione tutt'altro che insignificanti: certo, serve a volte uno sguardo piuttosto attento per scovarli, perché il più delle volte sono volutamente soltanto accennati; starà poi allo spettatore - compatibilmente con la sua sensibilità e la sua età - decidere se volersi soffermare a riflettere, o se sorvolare sulle grandi questioni per limitarsi a gustare le singole avventure.
Personalmente ho sempre trovato tutti questi spunti delicati nascosti fra le righe molto più interessanti della trama in sé: l'accettazione di sé, la difficoltà ad intessere legami sinceri, l'anelito alla libertà, la vita e l'adolescenza come viaggio, la salvezza dell'anima in questo Mondo e nell'Aldilà, la vera capacità di tendere la mano al prossimo, il bianco e il nero in lotta nell'anima di ciascuno di noi.
La cosa che ho più apprezzato è proprio che per la maggior parte degli interrogativi che emergono, velati, dalla storia, non vengono fornite risposte preconfezionate: l'unica proposta che l'anime si permette di fare insistentemente è quella di credere nell'amicizia. Per tutto il resto, sta alla sensibilità di ognuno di noi scovare le risposte, sempre ammesso che esistano.
Una cosa simile vale per i personaggi: non sono mai tinteggiati fin nei loro più reconditi recessi, pur essendo abbastanza ben caratterizzati. Questo lascia molto spazio a chi fruisce la storia per "ricostruirsi" il personaggio, dandogli spessore, giocando a cercare di conoscerlo e di comprenderlo anche quando la storia non fornisce tutte le spiegazioni necessarie sui suoi modi di fare. Sono personaggi che si prestano ottimamente a questo "gioco" InuYasha, Kikyo, Sesshomaru, Miroku, Kagura e Naraku. Molto poco si può dire invece di Kagome, piuttosto scialba come coprotagonista, e assolutamente indegna della parte che doveva competerle.
In ultimo, visto che ho due figli in quarta e quinta elementare, volevo permettermi di lasciare il mio parere anche come genitore: ho trovato la saga molto divertente da vedere con i bambini, e grazie a essa ho trovato spunti per introdurre loro argomenti anche piuttosto delicati, come la vita oltre la morte (grazie al personaggio di Kikyo), l'accettazione del diverso (la natura semi-demoniaca del protagonista), le incomprensioni fra i due sessi e il diverso modo che questi hanno di vivere i legami amorosi (Kagome e Inuyasha) e, non ultime, le differenze culturali fra popoli con tradizioni diverse, e la loro evoluzione nel corso delle epoche storiche. I miei bambini hanno adorato tutto questo!
Il doppiaggio è sostanzialmente buono, anche se rovinato da un doppio cambiamento del cast, che ha travolto sempre quasi tutti i personaggi, a volte quasi stravolgendoli.
La trama, che inizialmente procede a ritmo serrato, finisce purtroppo per sfilacciarsi dopo la terza serie, appesantita dall'aggiunta di troppi riempitivi, che vanno a rovinare una storia già fin troppo lunga e ripetitiva nella versione originale a fumetti, per trovarsi invece compattata e riassunta nello sprint finale della settima e ultima serie.
Ne risentono purtroppo anche i personaggi, che rischiano troppo spesso di scadere nello stereotipo, e se ne salvano solo a tratti.
Nonostante queste note negative, per me la serie rimane comunque piacevole, e ottima dal punto di vista ricreativo, che credo fosse il suo boot principale. Non manca, peraltro, di proporre velati spunti di riflessione tutt'altro che insignificanti: certo, serve a volte uno sguardo piuttosto attento per scovarli, perché il più delle volte sono volutamente soltanto accennati; starà poi allo spettatore - compatibilmente con la sua sensibilità e la sua età - decidere se volersi soffermare a riflettere, o se sorvolare sulle grandi questioni per limitarsi a gustare le singole avventure.
Personalmente ho sempre trovato tutti questi spunti delicati nascosti fra le righe molto più interessanti della trama in sé: l'accettazione di sé, la difficoltà ad intessere legami sinceri, l'anelito alla libertà, la vita e l'adolescenza come viaggio, la salvezza dell'anima in questo Mondo e nell'Aldilà, la vera capacità di tendere la mano al prossimo, il bianco e il nero in lotta nell'anima di ciascuno di noi.
La cosa che ho più apprezzato è proprio che per la maggior parte degli interrogativi che emergono, velati, dalla storia, non vengono fornite risposte preconfezionate: l'unica proposta che l'anime si permette di fare insistentemente è quella di credere nell'amicizia. Per tutto il resto, sta alla sensibilità di ognuno di noi scovare le risposte, sempre ammesso che esistano.
Una cosa simile vale per i personaggi: non sono mai tinteggiati fin nei loro più reconditi recessi, pur essendo abbastanza ben caratterizzati. Questo lascia molto spazio a chi fruisce la storia per "ricostruirsi" il personaggio, dandogli spessore, giocando a cercare di conoscerlo e di comprenderlo anche quando la storia non fornisce tutte le spiegazioni necessarie sui suoi modi di fare. Sono personaggi che si prestano ottimamente a questo "gioco" InuYasha, Kikyo, Sesshomaru, Miroku, Kagura e Naraku. Molto poco si può dire invece di Kagome, piuttosto scialba come coprotagonista, e assolutamente indegna della parte che doveva competerle.
In ultimo, visto che ho due figli in quarta e quinta elementare, volevo permettermi di lasciare il mio parere anche come genitore: ho trovato la saga molto divertente da vedere con i bambini, e grazie a essa ho trovato spunti per introdurre loro argomenti anche piuttosto delicati, come la vita oltre la morte (grazie al personaggio di Kikyo), l'accettazione del diverso (la natura semi-demoniaca del protagonista), le incomprensioni fra i due sessi e il diverso modo che questi hanno di vivere i legami amorosi (Kagome e Inuyasha) e, non ultime, le differenze culturali fra popoli con tradizioni diverse, e la loro evoluzione nel corso delle epoche storiche. I miei bambini hanno adorato tutto questo!
Che dire d'Inuyasha. Secondo me c'è da dire che la Takahashi in confronto a quanto realizzato con Ranma 1/2 ha fatto un lavoro migliore, non tanto dal punto di vista dello stile di disegno, ma da quello della storia dell'anime. Si vede che le commedie le riescono poco, chissà.
Comunque venendo alla recensione si può dire che Inuyasha è uno dei migliori shounen degli ultimi anni, la storia per me è ben articolata e accattivante e attira quasi subito lo spettatore. Soprattutto la storia d'amore tra Kagome e Inuyasha è sicuramente un'innovazione nel classico canone shounen.
Le note negative però sono i troppi episodi e la presenza di filler. Per quanto riguarda gli scontri, beh, ricordano molto quelli di Dragon Ball, ma sicuramente sono privi di quella fantasia troppo spinta che caratterizza gli scontri di DB, cioè super saiyan, kamehameha, distruzioni di pianeti etc.
In definitiva Inuyasha è sicuramente consigliato anche per chi non ama le serie lunghe, perché, se avrete un po di pazienza nel seguirlo, vi assicuro che vi prenderà in tutta la sua bellezza.
Comunque venendo alla recensione si può dire che Inuyasha è uno dei migliori shounen degli ultimi anni, la storia per me è ben articolata e accattivante e attira quasi subito lo spettatore. Soprattutto la storia d'amore tra Kagome e Inuyasha è sicuramente un'innovazione nel classico canone shounen.
Le note negative però sono i troppi episodi e la presenza di filler. Per quanto riguarda gli scontri, beh, ricordano molto quelli di Dragon Ball, ma sicuramente sono privi di quella fantasia troppo spinta che caratterizza gli scontri di DB, cioè super saiyan, kamehameha, distruzioni di pianeti etc.
In definitiva Inuyasha è sicuramente consigliato anche per chi non ama le serie lunghe, perché, se avrete un po di pazienza nel seguirlo, vi assicuro che vi prenderà in tutta la sua bellezza.
Dall'autrice di Ranma e Lamù, una serie ambientata in un'epoca remota in cui la gente doveva difendersi da demoni e spiriti malvagi. La trama dell'anime è incentrata sul desiderio di vendetta da parte del protagonista e di alcune persone che incontrerà lungo il suo cammino nei confronti di un demone più che malvagio, che con i suoi inganni ha distrutto le vite di molte persone e portato via i loro cari.
Inuyasha è metà demone e metà uomo e si vede costretto a chiedere l'aiuto di Kagome, una ragazza dei nostri giorni, per potere compiere la sua vendetta.
Qualitativamente la serie è ottima. I personaggi sono molto ben curati e hanno una personalità che evolve in modo interessante puntata dopo puntata. Anche se il taglio dell'anime è per lo più leggero e comico-demenziale, ci sono molti momenti in cui i sentimenti vengono esaltati e non si può non provare la stessa rabbia o lo stesso sconforto dei protagonisti. Per me sarebbe stato un 9 se la serie fosse stata costituita da un numero ragionevole di episodi. Invece purtroppo è diventata un'infima sbrodolata commerciale dove le stesse situazioni seppur con personaggi diversi sono ripetute più volte fino alla noia assoluta.
L'ho abbandonato perdendo ogni interesse e curiosità a vedere un eventuale finale, cominciando a dubitare che ce ne fosse uno. In ogni caso è stata per me una piacevole e apprezzabile visione.
Inuyasha è metà demone e metà uomo e si vede costretto a chiedere l'aiuto di Kagome, una ragazza dei nostri giorni, per potere compiere la sua vendetta.
Qualitativamente la serie è ottima. I personaggi sono molto ben curati e hanno una personalità che evolve in modo interessante puntata dopo puntata. Anche se il taglio dell'anime è per lo più leggero e comico-demenziale, ci sono molti momenti in cui i sentimenti vengono esaltati e non si può non provare la stessa rabbia o lo stesso sconforto dei protagonisti. Per me sarebbe stato un 9 se la serie fosse stata costituita da un numero ragionevole di episodi. Invece purtroppo è diventata un'infima sbrodolata commerciale dove le stesse situazioni seppur con personaggi diversi sono ripetute più volte fino alla noia assoluta.
L'ho abbandonato perdendo ogni interesse e curiosità a vedere un eventuale finale, cominciando a dubitare che ce ne fosse uno. In ogni caso è stata per me una piacevole e apprezzabile visione.
Ho iniziato a vedere quest'anime sotto consiglio di alcune mie amiche che ne erano molto appassionate. Posso affermare di avere fatto benissimo a fidarmi del loro consiglio, l'ho trovato davvero un anime fatto benissimo.
La storia è molto avvincente e in alcune scene diventa forse un po' triste, ma solo per poco. Infatti ci sono dei personaggi molto simpatici che riescono benissimo a sdrammatizzarlo, così che non sia mai pesante.
I disegni sono fatti benissimo. Le scene d'azione risultano sempre ben strutturate. La parte del viso che mi ha colpito di più sono gli occhi, sono sempre bellissimi e riescono sempre a trasmettere le emozioni dei personaggi.
Le vicende non sono mai ripetitive e anche se sono presente alcune storie d'amore non sono mai scontate o sdolcinate.
Per questi motivi il mio voto finale non può essere altro che un 10 pieno.
La storia è molto avvincente e in alcune scene diventa forse un po' triste, ma solo per poco. Infatti ci sono dei personaggi molto simpatici che riescono benissimo a sdrammatizzarlo, così che non sia mai pesante.
I disegni sono fatti benissimo. Le scene d'azione risultano sempre ben strutturate. La parte del viso che mi ha colpito di più sono gli occhi, sono sempre bellissimi e riescono sempre a trasmettere le emozioni dei personaggi.
Le vicende non sono mai ripetitive e anche se sono presente alcune storie d'amore non sono mai scontate o sdolcinate.
Per questi motivi il mio voto finale non può essere altro che un 10 pieno.
Per anni ho seguito Inuyasha, che finalmente dopo così tanto tempo si è concluso. Se c'è una pecca che ha questo anime è proprio il prolungamento eccessivo della trama che, secondo me, poteva essere un pò, accorciata; solo per questo motivo non ho dato come voto 10 a quest'anime, perchè poi mi piace in tutto.
Non manca niente nell'anime di Inuyasha: c'è azione, suspense, orrore, sentimento, dolore, amore, odio, rabbia e tutto combacia in modo da formare quello che secondo me è il capolavoro della grande artista Rumiko Takahashi. Niente in questo anime viene lasciato al caso, neppure le bellissime colonne sonore che fanno da sfondo o, per meglio dire, sono anch'esse parte integrante dell'anime.
Un'altra cosa importante è come tutte le storie di tutti i personaggi presenti nell'anime vengano sviluppate in modo sublime, come se anche questi fossero protagonisti e non solo semplici comparse; l'anime di Inuyasha non è solo la storia della vita di Inuyasha, ma anche di quelle di Kagome, Kikyo, Miroku e Sango, di Shippo, Kohaku, Sesshomaru, Naraku e di ogni personaggio che fa la sua comparsa in quest'anime. Questo è uno dei maggiori punti a favore di "Inuyasha", che lo rendono un grande anime, maggiore rispetto a tanti altri.
Non manca niente nell'anime di Inuyasha: c'è azione, suspense, orrore, sentimento, dolore, amore, odio, rabbia e tutto combacia in modo da formare quello che secondo me è il capolavoro della grande artista Rumiko Takahashi. Niente in questo anime viene lasciato al caso, neppure le bellissime colonne sonore che fanno da sfondo o, per meglio dire, sono anch'esse parte integrante dell'anime.
Un'altra cosa importante è come tutte le storie di tutti i personaggi presenti nell'anime vengano sviluppate in modo sublime, come se anche questi fossero protagonisti e non solo semplici comparse; l'anime di Inuyasha non è solo la storia della vita di Inuyasha, ma anche di quelle di Kagome, Kikyo, Miroku e Sango, di Shippo, Kohaku, Sesshomaru, Naraku e di ogni personaggio che fa la sua comparsa in quest'anime. Questo è uno dei maggiori punti a favore di "Inuyasha", che lo rendono un grande anime, maggiore rispetto a tanti altri.
L'ultima serie tratta da un fumetto di Rumiko Takahashi è un'avventura dai risvolti horror che esplora il rapporto fra i sessi e diventa una'emozionante riflessione sul valore intrinseco della comunicazione e del sentimento
La bellezza delle serie animate giapponesi sta nella loro capacità di veicolare intelligenti riflessioni sulla realtà autoctona all'interno di strutture di genere ben codificate. Se la serie in questione è poi realizzata a partire da un fumetto di Rumiko Takashi, si può star certi che l'insieme sarà assolutamente significativo. L'autrice in questione, nata il 10 ottobre del 1957, è infatti alla base di anime molto amati anche in Italia, quali Lamù, Cara dolce Kyoko e Ranma 1/2. A queste serie dobbiamo ora aggiungere Inuyasha, diretta da Masashi Ikeda, prodotta dalla Sunrise (la casa di Gundam) e distribuita nel nostro paese dalla Dynamic Italia.
La storia, ambientata nell'epoca Sengoku (1482-1564), ha per protagonista l'eponimo personaggio, nato da madre umana e padre demone: l'aspetto un po' buffo (sulla sua chioma argentea svettano due orecchie canine) non deve trarre in inganno perché Inuyasha è molto potente, nonché determinato a impadronirsi della mistica Sfera dei Quattro Spiriti, che gli consentirà di diventare un demone completo. La sacerdotessa Kikyo, però, prima di morire, lo inchioda con una freccia sacra a un albero. Cinquant'anni dopo Kagome Igurashi, giunta in quei luoghi dalla nostra epoca attraverso un pozzo presente nel tempio shintoista della sua famiglia, libera il mezzo-demone e si vede ben presto costretta ad allearsi con lui per recuperare i frammenti della Sfera, da lei incautamente ridotta in pezzi.
Questo è il pretesto per un racconto fluviale che vede la strana coppia alleata contro demoni sempre più pericolosi e pronti a tutto pur di impadronirsi per primi dei magici frammenti.
Il target giovanile della serie tv, pubblicizzata come un vero evento (è la prima volta che la Sunrise produce una serie tratta dai fumetti della Takahashi), ha mitigato parecchio l'atmosfera horror del manga, in favore di un taglio maggiormente avventuroso ed epico, che lascia risaltare soprattutto le battaglie e il misticismo del Giappone d'epoca, piuttosto che le atmosfere spaventose. Il successo di pubblico è stato comunque molto ampio sin dall'inizio e in effetti la cosa non stupisce: chiunque conosca le opere della Takahashi sa infatti che contesti e stili hanno un'importanza relativa dinanzi al tema più caro all'autrice, maestra nell'esplorazione del rapporto fra i due sessi, che nelle sue mani diventa una riflessione sul valore intrinseco della comunicazione e del sentimento.
Con innata sensibilità e senza alcun pregiudizio, l'artista giapponese ci ha infatti abituato negli anni a storie complesse, dove risaltano i ruoli dell'uomo e della donna nella società che cambia e le difficoltà di relazione imposte dal retaggio culturale: non si tratta solo di repressione dell'Io, ma di un'educazione che dai tempi remoti impone ruoli ben specifici, messi in discussione dall'autrice, in ossequio a una visione femminile (e non banalmente femminista) che le è propria.
In tal senso Inuyasha è una serie che mette in scena la riscoperta di un amore impossibile, quello che lega il mezzo-demone protagonista alla sua storica nemesi Kikyo, paradigma di tutti i rapporti irrealizzati e difficili fra l'uomo e la donna. Opposti i fronti - l'uno demone, l'altra sacerdotessa -, diversi i caratteri - Inuyasha, lo si scopre nel prosieguo della serie, ha un'indole molto infantile, mentre Kikyo è determinata e salda nel suo ruolo -, i due sono rivali per un disegno immutabile, imposto dal destino. Il loro (ri)avvicinamento avviene per l'interposizione di Kagome, che di Kikyo è la reincarnazione, e che, nel suo essere donna di un altro tempo, il nostro, ribadisce la necessità di tornare alle origini del Giappone per rinegoziare i rapporti di forza fra i due sessi, rovesciandoli rispetto al modello imposto dalla storia e dall'evoluzione sociale: come da tradizione nelle storie dell'autrice, infatti, è la ragazza a imporsi come il personaggio più volitivo e determinato del duo, tanto da piegare ben presto il carattere solitario e rissoso del compagno.
Tutto questo non esclude comunque una convivenza non facile tra i due, perlomeno all'inizio: non manca infatti la classica ironia che ha reso celebri le storie della Takahashi, fatta di sublimi battibecchi fra i due protagonisti, che riecheggiano un modello già visto in altre serie (tornano alla mente anche i litigi fra Koji e Sayaka in Mazinga Z).
In quest'ottica tematica i demoni finiscono dunque per assumere valenza metaforica, e danno concretezza ai timori tipici del rapporto uomo/donna, oppure pongono al centro dell'attenzione i non meno significativi legami familiari: buon esempio è lo straordinario arco narrativo nel quale Inuyasha affronta il fratellastro Sesshomaru, un demone completo, per il possesso della spada paterna Tessaiga. Per ingannare il fratello minore, Sesshomaru utilizza uno spirito che ha le sembianze della madre di Inuyasha. Fatto che, inevitabilmente, porterà quest'ultimo a indagare l'intimità del rapporto che lo legava alla genitrice e che lui aveva preferito rimuovere.
Il desiderio di Inuyasha di diventare un demone completo e il disprezzo che inizialmente lo oppone agli umani corteggia dunque l'indecisione tipica dell'universo maschile, diviso fra le proprie spinte individualistiche e la maturità imposta dalle responsabilità e dal ruolo sociale. Pertanto Inuyasha è l'ultimo anti-eroe della Takahashi, dopo l'Ataru Moroboshi di Lamù e il Godai di Cara dolce Kyoko, e probabilmente costituisce il modello perfezionato dell'ideale paradigma: perché è realmente un eroe, forte e temibile esteriormente, ma per vincere deve imparare a superare delle debolezze che sono interiori. Sono quelle dell'indifferenza verso il prossimo e gli affetti personali.
Kagome dal canto suo, in quanto ragazza emancipata ed energica, refrattaria agli insegnamenti della tradizione (non ha alcun interesse per le parole del nonno, sacerdote del tempio di famiglia) ha in mente un ideale d'uomo che è sublimazione irrealistica e priva di difetti, l'esatto opposto di Inuyasha, insomma. L'avventura acquisisce senso anche per lei, perché la mette di fronte alla complessità dell'animo umano e le fa capire come la costruzione di un rapporto sentimentale possa portare a risultati inediti, imperfetti ma veri, in grado di riempire la vita.
Il viaggio assume così una caratura iniziatica, dove ogni avventura arricchisce l'esperienza comune: non meno importanti risultano poi i vari comprimari che i due protagonisti annettono alla causa nel prosieguo della narrazione. La stessa nemesi definitiva compare solo a metà della prima serie, si tratta di Naraku, un demone frutto della sintesi di mille spiriti maligni, generato da desideri perversi come la bramosia e la concupiscenza, che nell'ombra manovra umani e demoni con le armi dell'inganno e della doppiezza: una antitesi vivente a quei sentimenti di comunione cari all'autrice, nonché il vero responsabile della mancata realizzazione dell'amore fra Inuyasha e Kikyo.
Per tutto questo Inuyasha a mio parere risulta fra le migliori serie prodotte in Giappone negli ultimi anni. Diversamente da altri prodotti spesso tirati in ballo come esempio di perfezione tecnica, è poco appariscente: le animazioni e i disegni, per quanto ben fatti e spettacolari, sono nella media di questi anni, il carachter design rispetta quello dell'autrice, con i personaggi dagli occhi grandi e le tipiche pupille verticali, e il ritmo si prende i suoi giusti tempi. Non è un vuoto esercizio di tecnica, dunque, ma un racconto profondo e vero, capace di rinnovare il classico piacere della narrazione.
TV e DVD
Già trasmessa interamente da Mtv, tutta la serie di 167 episodi è stata raccolta dalla Dynamic Italia in DVD. La quinta uscita, con la quale la serializzazione è ripresa dopo una pausa dovuta al cambio di gestione ai vertici dell'azienda bolognese, ha compreso anche il box cartonato per raccogliere l'intera raccolta. Contestualmente però la qualità video ha segnato un lieve calo, mentre poco si può eccepire all'audio, che comprende anche una traccia in DTS, certamente in grado di valorizzare la splendida colonna sonora. A tal proposito segnalo che l'edizione nostrana è caratterizzata dalla cover in inglese della bella sigla di testa "Change the World", cantata da Massimiliano Alto, l'ottimo doppiatore di Inuyasha - esiste anche il CD single, prodotto sempre dalla Dynamic. Per motivi ignoti, questa cover non si trova comunque in tutte le uscite. Gli extra, invece, comprendono le anticipazioni originali giapponesi di ogni episodio, art gallery, trailers, spot tv e, soprattutto, le utilissime schede che permettono di approfondire i riferimenti al Giappone antico, molto frequenti nell'opera.
Per quanto riguarda la seconda stagione e le successive, sempre di 26 episodi, purtroppo il cast di doppiaggio è stato letteralmente stravolto, e sebbene la Dynamic abbia scelto delle voci somiglianti alle precedenti, il cambiamento non è indolore. Peraltro, nel primo dei 6 DVD previsti della 2a stagione, sempre accompagnato dal box in cartone, oltre a trailer, spot televisivi, art gallery e schede informative sono disponibili fra gli extra un'intervista a Francesco Pezzulli, la nuova voce di Inuyasha, e al grande Fabrizio Mazzotta, direttore di doppiaggio, nonché storica voce italiana di tanti personaggi animati classici. Le caratteristiche audio del DVD restano inalterate, mentre si nota una rinnovata cura per l'immagine e i menù animati.
La bellezza delle serie animate giapponesi sta nella loro capacità di veicolare intelligenti riflessioni sulla realtà autoctona all'interno di strutture di genere ben codificate. Se la serie in questione è poi realizzata a partire da un fumetto di Rumiko Takashi, si può star certi che l'insieme sarà assolutamente significativo. L'autrice in questione, nata il 10 ottobre del 1957, è infatti alla base di anime molto amati anche in Italia, quali Lamù, Cara dolce Kyoko e Ranma 1/2. A queste serie dobbiamo ora aggiungere Inuyasha, diretta da Masashi Ikeda, prodotta dalla Sunrise (la casa di Gundam) e distribuita nel nostro paese dalla Dynamic Italia.
La storia, ambientata nell'epoca Sengoku (1482-1564), ha per protagonista l'eponimo personaggio, nato da madre umana e padre demone: l'aspetto un po' buffo (sulla sua chioma argentea svettano due orecchie canine) non deve trarre in inganno perché Inuyasha è molto potente, nonché determinato a impadronirsi della mistica Sfera dei Quattro Spiriti, che gli consentirà di diventare un demone completo. La sacerdotessa Kikyo, però, prima di morire, lo inchioda con una freccia sacra a un albero. Cinquant'anni dopo Kagome Igurashi, giunta in quei luoghi dalla nostra epoca attraverso un pozzo presente nel tempio shintoista della sua famiglia, libera il mezzo-demone e si vede ben presto costretta ad allearsi con lui per recuperare i frammenti della Sfera, da lei incautamente ridotta in pezzi.
Questo è il pretesto per un racconto fluviale che vede la strana coppia alleata contro demoni sempre più pericolosi e pronti a tutto pur di impadronirsi per primi dei magici frammenti.
Il target giovanile della serie tv, pubblicizzata come un vero evento (è la prima volta che la Sunrise produce una serie tratta dai fumetti della Takahashi), ha mitigato parecchio l'atmosfera horror del manga, in favore di un taglio maggiormente avventuroso ed epico, che lascia risaltare soprattutto le battaglie e il misticismo del Giappone d'epoca, piuttosto che le atmosfere spaventose. Il successo di pubblico è stato comunque molto ampio sin dall'inizio e in effetti la cosa non stupisce: chiunque conosca le opere della Takahashi sa infatti che contesti e stili hanno un'importanza relativa dinanzi al tema più caro all'autrice, maestra nell'esplorazione del rapporto fra i due sessi, che nelle sue mani diventa una riflessione sul valore intrinseco della comunicazione e del sentimento.
Con innata sensibilità e senza alcun pregiudizio, l'artista giapponese ci ha infatti abituato negli anni a storie complesse, dove risaltano i ruoli dell'uomo e della donna nella società che cambia e le difficoltà di relazione imposte dal retaggio culturale: non si tratta solo di repressione dell'Io, ma di un'educazione che dai tempi remoti impone ruoli ben specifici, messi in discussione dall'autrice, in ossequio a una visione femminile (e non banalmente femminista) che le è propria.
In tal senso Inuyasha è una serie che mette in scena la riscoperta di un amore impossibile, quello che lega il mezzo-demone protagonista alla sua storica nemesi Kikyo, paradigma di tutti i rapporti irrealizzati e difficili fra l'uomo e la donna. Opposti i fronti - l'uno demone, l'altra sacerdotessa -, diversi i caratteri - Inuyasha, lo si scopre nel prosieguo della serie, ha un'indole molto infantile, mentre Kikyo è determinata e salda nel suo ruolo -, i due sono rivali per un disegno immutabile, imposto dal destino. Il loro (ri)avvicinamento avviene per l'interposizione di Kagome, che di Kikyo è la reincarnazione, e che, nel suo essere donna di un altro tempo, il nostro, ribadisce la necessità di tornare alle origini del Giappone per rinegoziare i rapporti di forza fra i due sessi, rovesciandoli rispetto al modello imposto dalla storia e dall'evoluzione sociale: come da tradizione nelle storie dell'autrice, infatti, è la ragazza a imporsi come il personaggio più volitivo e determinato del duo, tanto da piegare ben presto il carattere solitario e rissoso del compagno.
Tutto questo non esclude comunque una convivenza non facile tra i due, perlomeno all'inizio: non manca infatti la classica ironia che ha reso celebri le storie della Takahashi, fatta di sublimi battibecchi fra i due protagonisti, che riecheggiano un modello già visto in altre serie (tornano alla mente anche i litigi fra Koji e Sayaka in Mazinga Z).
In quest'ottica tematica i demoni finiscono dunque per assumere valenza metaforica, e danno concretezza ai timori tipici del rapporto uomo/donna, oppure pongono al centro dell'attenzione i non meno significativi legami familiari: buon esempio è lo straordinario arco narrativo nel quale Inuyasha affronta il fratellastro Sesshomaru, un demone completo, per il possesso della spada paterna Tessaiga. Per ingannare il fratello minore, Sesshomaru utilizza uno spirito che ha le sembianze della madre di Inuyasha. Fatto che, inevitabilmente, porterà quest'ultimo a indagare l'intimità del rapporto che lo legava alla genitrice e che lui aveva preferito rimuovere.
Il desiderio di Inuyasha di diventare un demone completo e il disprezzo che inizialmente lo oppone agli umani corteggia dunque l'indecisione tipica dell'universo maschile, diviso fra le proprie spinte individualistiche e la maturità imposta dalle responsabilità e dal ruolo sociale. Pertanto Inuyasha è l'ultimo anti-eroe della Takahashi, dopo l'Ataru Moroboshi di Lamù e il Godai di Cara dolce Kyoko, e probabilmente costituisce il modello perfezionato dell'ideale paradigma: perché è realmente un eroe, forte e temibile esteriormente, ma per vincere deve imparare a superare delle debolezze che sono interiori. Sono quelle dell'indifferenza verso il prossimo e gli affetti personali.
Kagome dal canto suo, in quanto ragazza emancipata ed energica, refrattaria agli insegnamenti della tradizione (non ha alcun interesse per le parole del nonno, sacerdote del tempio di famiglia) ha in mente un ideale d'uomo che è sublimazione irrealistica e priva di difetti, l'esatto opposto di Inuyasha, insomma. L'avventura acquisisce senso anche per lei, perché la mette di fronte alla complessità dell'animo umano e le fa capire come la costruzione di un rapporto sentimentale possa portare a risultati inediti, imperfetti ma veri, in grado di riempire la vita.
Il viaggio assume così una caratura iniziatica, dove ogni avventura arricchisce l'esperienza comune: non meno importanti risultano poi i vari comprimari che i due protagonisti annettono alla causa nel prosieguo della narrazione. La stessa nemesi definitiva compare solo a metà della prima serie, si tratta di Naraku, un demone frutto della sintesi di mille spiriti maligni, generato da desideri perversi come la bramosia e la concupiscenza, che nell'ombra manovra umani e demoni con le armi dell'inganno e della doppiezza: una antitesi vivente a quei sentimenti di comunione cari all'autrice, nonché il vero responsabile della mancata realizzazione dell'amore fra Inuyasha e Kikyo.
Per tutto questo Inuyasha a mio parere risulta fra le migliori serie prodotte in Giappone negli ultimi anni. Diversamente da altri prodotti spesso tirati in ballo come esempio di perfezione tecnica, è poco appariscente: le animazioni e i disegni, per quanto ben fatti e spettacolari, sono nella media di questi anni, il carachter design rispetta quello dell'autrice, con i personaggi dagli occhi grandi e le tipiche pupille verticali, e il ritmo si prende i suoi giusti tempi. Non è un vuoto esercizio di tecnica, dunque, ma un racconto profondo e vero, capace di rinnovare il classico piacere della narrazione.
TV e DVD
Già trasmessa interamente da Mtv, tutta la serie di 167 episodi è stata raccolta dalla Dynamic Italia in DVD. La quinta uscita, con la quale la serializzazione è ripresa dopo una pausa dovuta al cambio di gestione ai vertici dell'azienda bolognese, ha compreso anche il box cartonato per raccogliere l'intera raccolta. Contestualmente però la qualità video ha segnato un lieve calo, mentre poco si può eccepire all'audio, che comprende anche una traccia in DTS, certamente in grado di valorizzare la splendida colonna sonora. A tal proposito segnalo che l'edizione nostrana è caratterizzata dalla cover in inglese della bella sigla di testa "Change the World", cantata da Massimiliano Alto, l'ottimo doppiatore di Inuyasha - esiste anche il CD single, prodotto sempre dalla Dynamic. Per motivi ignoti, questa cover non si trova comunque in tutte le uscite. Gli extra, invece, comprendono le anticipazioni originali giapponesi di ogni episodio, art gallery, trailers, spot tv e, soprattutto, le utilissime schede che permettono di approfondire i riferimenti al Giappone antico, molto frequenti nell'opera.
Per quanto riguarda la seconda stagione e le successive, sempre di 26 episodi, purtroppo il cast di doppiaggio è stato letteralmente stravolto, e sebbene la Dynamic abbia scelto delle voci somiglianti alle precedenti, il cambiamento non è indolore. Peraltro, nel primo dei 6 DVD previsti della 2a stagione, sempre accompagnato dal box in cartone, oltre a trailer, spot televisivi, art gallery e schede informative sono disponibili fra gli extra un'intervista a Francesco Pezzulli, la nuova voce di Inuyasha, e al grande Fabrizio Mazzotta, direttore di doppiaggio, nonché storica voce italiana di tanti personaggi animati classici. Le caratteristiche audio del DVD restano inalterate, mentre si nota una rinnovata cura per l'immagine e i menù animati.
InuYasha è una delle storie più belle che abbia mai visto, e secondo me ha il cattivo più “cattivo” che il mondo dell’animazione abbia mai avuto. InuYasha è un opera lunghissima, forse troppo, e questa rappresenta la sua unica pecca. Per il resto sto parlando di un anime che reputo fantastico, con combattimenti incredibili, tecniche impensabili e disegni che adoro.
Il finale può lasciare qualche malumore, ma tutto sommato è giusto così. Sicuramente il manga dà più soddisfazione, ma è altrettanto vero che l’anime è curato nei minimi dettagli, fedele all’originale e ben studiato nei colori e nelle linee. Lo ritengo un ottimo lavoro, da consigliare a coloro che amano storie ricche di sentimenti e avventure, ma anche d'intrighi e di tanto folclore. E' un anime completo.
Insomma Inuyasha mi piace tantissimo, lo considero un opera in grado di affascinare chiunque, lo consiglio caldamente e lo reputo a dir poco “perfetto”, a casa ho tutta la serie manga (prima edizione), tutte le serie anime e tutti e quattro i film. Spero esca un quinto film per concludere definitivamente la storia. Comunque questa serie per me merita un bel 10. A presto.
Il finale può lasciare qualche malumore, ma tutto sommato è giusto così. Sicuramente il manga dà più soddisfazione, ma è altrettanto vero che l’anime è curato nei minimi dettagli, fedele all’originale e ben studiato nei colori e nelle linee. Lo ritengo un ottimo lavoro, da consigliare a coloro che amano storie ricche di sentimenti e avventure, ma anche d'intrighi e di tanto folclore. E' un anime completo.
Insomma Inuyasha mi piace tantissimo, lo considero un opera in grado di affascinare chiunque, lo consiglio caldamente e lo reputo a dir poco “perfetto”, a casa ho tutta la serie manga (prima edizione), tutte le serie anime e tutti e quattro i film. Spero esca un quinto film per concludere definitivamente la storia. Comunque questa serie per me merita un bel 10. A presto.
InuYasha è una serie anime di 167 episodi tratta dall'omonimo manga di Rumiko Takahashi alias principessa dei manga.
Parlando della trama, il giorno del suo 15° compleanno, una fanciulla di nome Kagome, trascinata nel pozzo del suo tempio shintoista, finisce nell'era feudale Sengoku, dove incontra il demone-cane sigillato, InuYasha. Quest'ultimo è stato sigillato dalla donna che amava, Kikyo, a causa del possesso della Sfera dei Quattro Spiriti, gioiello bramato da tutti i demoni.
In questa serie, secondo il mio parere, la Takahashi ha creato il suo capolavoro più affascinante riuscendo a mettere insieme un'atmosfera fantasy, che si respira, la quale, condita da comicità, azione, horror e sentimento, tiene sempre incollato lo spettatore davanti allo schermo.
Tecnicamente ritengo l'anime impeccabile, con disegni disegni e animazioni di Y. Hishinuma che mi sono piaciuti molto. Inoltre le continue sotto-trame, generalmente legate a Naraku, le trovo sempre coinvolgenti e ben inserite con la situazione principale, mai si rendono noiose o banali.
Il doppiaggio della prima serie è molto coinvolgente, dalla seconda il cast cambia a parte Naraku e Miroku, ma si è comunque svolto un lavoro eccellente, seppure il primo resta indiscusso.
A differenza delle precedenti opere della Takahashi che fondamentalmente non avevano un vero filone narrativo da seguire, e quindi potevano risultare un po' noiose, InuYahsa invece verte sempre sulla storia principale, che si arricchisce man mano con gli episodi facendo risultare, a mio avviso, la storia sempre più bella e variegata di misteri e particolari, fino ad arrivare al 167° e ultimo episodio, che però non rappresenta la fine.
Per terminare la storia bisogna vedersi anche la settima stagione, intitolata InuYasha: The Final Act. Tutte le serie a mio giudizio sono riuscite e non annoiano mai grazie anche ai ritmi accelerati della serie animata, a dispetto di quanto dicono molti, a parte la quarta serie costituita da una miriade di pallosissimi e inutile filler aggiunti nell'anime,t aluni osceni, qualcosa come 16 su 26 puntate. La quarta perciò risulta la più debole e lenta delle serie.
Do il massimo del voto, perché questo, per me, nel campo degli shounen è un anime con la A maiuscola, reputato dal sottoscritto la più bella opera della principessa dei manga. Nota di lode finale va alle splendine canzoni che accompagnano l'anime. Per me è assolutamente da vedere, ma InuYasha è un'anime che o lo ami o lo odi, anche se indubbiamente chiunque rimarrebbe affascinato dalla storia iniziale.
Parlando della trama, il giorno del suo 15° compleanno, una fanciulla di nome Kagome, trascinata nel pozzo del suo tempio shintoista, finisce nell'era feudale Sengoku, dove incontra il demone-cane sigillato, InuYasha. Quest'ultimo è stato sigillato dalla donna che amava, Kikyo, a causa del possesso della Sfera dei Quattro Spiriti, gioiello bramato da tutti i demoni.
In questa serie, secondo il mio parere, la Takahashi ha creato il suo capolavoro più affascinante riuscendo a mettere insieme un'atmosfera fantasy, che si respira, la quale, condita da comicità, azione, horror e sentimento, tiene sempre incollato lo spettatore davanti allo schermo.
Tecnicamente ritengo l'anime impeccabile, con disegni disegni e animazioni di Y. Hishinuma che mi sono piaciuti molto. Inoltre le continue sotto-trame, generalmente legate a Naraku, le trovo sempre coinvolgenti e ben inserite con la situazione principale, mai si rendono noiose o banali.
Il doppiaggio della prima serie è molto coinvolgente, dalla seconda il cast cambia a parte Naraku e Miroku, ma si è comunque svolto un lavoro eccellente, seppure il primo resta indiscusso.
A differenza delle precedenti opere della Takahashi che fondamentalmente non avevano un vero filone narrativo da seguire, e quindi potevano risultare un po' noiose, InuYahsa invece verte sempre sulla storia principale, che si arricchisce man mano con gli episodi facendo risultare, a mio avviso, la storia sempre più bella e variegata di misteri e particolari, fino ad arrivare al 167° e ultimo episodio, che però non rappresenta la fine.
Per terminare la storia bisogna vedersi anche la settima stagione, intitolata InuYasha: The Final Act. Tutte le serie a mio giudizio sono riuscite e non annoiano mai grazie anche ai ritmi accelerati della serie animata, a dispetto di quanto dicono molti, a parte la quarta serie costituita da una miriade di pallosissimi e inutile filler aggiunti nell'anime,t aluni osceni, qualcosa come 16 su 26 puntate. La quarta perciò risulta la più debole e lenta delle serie.
Do il massimo del voto, perché questo, per me, nel campo degli shounen è un anime con la A maiuscola, reputato dal sottoscritto la più bella opera della principessa dei manga. Nota di lode finale va alle splendine canzoni che accompagnano l'anime. Per me è assolutamente da vedere, ma InuYasha è un'anime che o lo ami o lo odi, anche se indubbiamente chiunque rimarrebbe affascinato dalla storia iniziale.
Inuyasha è il classico anime avventuroso avente come scopo la cattura dell'attenzione dello spettatore, il quale dovrebbe immergersi in quel mondo fantastico pieno di sorprese.
L'anime in questione con me soloparzialmente ci è riuscito e con parzialmente intendo i primi e gli ultimi episodi. Quelli in mezzo riuscivano a metterti la sabbia negli occhi. (La saga dei 7 per me non finiva proprio più).
Uno dei difetti è la lunghezza eccessiva, infatti c'è il rischio di annoiarsi durante la visione. La formazione di un eroe non è molto innovativo come tema, difatti è un fattore presente in "pochi" anime come Dragon Ball, Naruto, Bleach, Ranma e... Finirei domani se dovessi continuare.
I fattori che salvano quest'anime dalla fossa sono la musica -le mie preferite sono le sigle finali - e alcune scene toccanti che mi hanno trasmesso emozioni, come <b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> le morti di Kagura e Kikyo (non sono sadico però mi hanno emozionato).
Insomma, il voto sarebbe un 6 e mezzo, ma solo per il fatto di averlo seguito così a lungo metto 7.
L'anime in questione con me soloparzialmente ci è riuscito e con parzialmente intendo i primi e gli ultimi episodi. Quelli in mezzo riuscivano a metterti la sabbia negli occhi. (La saga dei 7 per me non finiva proprio più).
Uno dei difetti è la lunghezza eccessiva, infatti c'è il rischio di annoiarsi durante la visione. La formazione di un eroe non è molto innovativo come tema, difatti è un fattore presente in "pochi" anime come Dragon Ball, Naruto, Bleach, Ranma e... Finirei domani se dovessi continuare.
I fattori che salvano quest'anime dalla fossa sono la musica -le mie preferite sono le sigle finali - e alcune scene toccanti che mi hanno trasmesso emozioni, come <b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> le morti di Kagura e Kikyo (non sono sadico però mi hanno emozionato).
Insomma, il voto sarebbe un 6 e mezzo, ma solo per il fatto di averlo seguito così a lungo metto 7.
InuYasha è una delle serie più lunghe mai create. Ben 167 episodi. Ambientata nel periodo Sengoku, la vicenda ruota attorno alla sfera dei sette spiriti, oggetto che conferisce poteri straordinari a chi la possiede. Il mezzo demone Inuyasha, protagonista insieme a Kagome, a Sango, a Miroku e a Shippo, dovrà recuperarla prima che il cattivo Naraku se ne impadronisca.
Lo ammetto, InuYasha è la mia serie preferita e, al di là di qualche "difettuccio", non posso fare a meno di sottolineare quanto siano stati bravi secondo me i creatori dell'anime. Le musiche di Kaoru Wada per me sono bellissime, così come i disegni e i colori. InuYasha con il suo bel caratterino è sicuramente ben realizzato, ma anche i suoi compagni di viaggio non sono da meno.
Inuyasha è consigliato a tutti i fan di Rumiko Takahashi.
Lo ammetto, InuYasha è la mia serie preferita e, al di là di qualche "difettuccio", non posso fare a meno di sottolineare quanto siano stati bravi secondo me i creatori dell'anime. Le musiche di Kaoru Wada per me sono bellissime, così come i disegni e i colori. InuYasha con il suo bel caratterino è sicuramente ben realizzato, ma anche i suoi compagni di viaggio non sono da meno.
Inuyasha è consigliato a tutti i fan di Rumiko Takahashi.
La serie di Inuyasha è ambientata nel periodo Sengoku dove Inuyasha e Kagome insieme ai loro amici cercano di ricostruire la sfera del quattro spiriti evitando che finisca nelle mani del perfido Naruko, il cui obiettivo è il dominio del mondo intero.
La trama in grandi linee la potete trovare in un sacco di siti per cui non mi dilungherò.
Si tratta di una serie fantasy, dove si alternano sia umani sia demoni di varia natura e dove spesso ci sono scene violente di massacri.
La trama contrappone le forze del bene capeggiate da Inuyasha a quelle oscure guidata da Naraku in uno scenario dove gli uomini sono spesso inutili e giusto di contorno.
Inuyasha, Kagome, Shippo, Kirara, Sango e Miroku sono il gruppo che presto si forma per combattere e sconfiggere Naraku.
I primi si basano sull'amicizia e sull'altruismo, mentre il secondo tende sempre a sfruttare tutti e a creare rancori e dissidi pur di raggiungere i suoi scopi.
La serie è molto lunga, divisa in Italia in sei stagioni dove ci sono spesso episodi filler; vengono presentati diversi personaggi secondari piu' o meno importanti.
Dato che il manga non era stato completato ai tempi della messa in onda in Giappone, questa serie non ha un vero finale; i produttori non hanno rischiato e hanno preferito aspettare un epilogo da parte di Rumiko Takahashi.
A tal fine dovrete vedere la serie conclusiva di 26 episodi prodotta nel 2009 e chiamata Inuyasha: The Final Act.
La musica ha un ruolo fondamentale, le sigle iniziali e finali sono discrete e le bgm spesso sono belle e adeguete alle situazioni.
Wada Kaoru ha fatto un buon lavoro secondo me.
Sia il regista che il caracter design sono nomi poco noti e abbastanza giovani.
A mio parere la serie è discreta considerando il tipo di produzione e la lunghezza, più adatta ad un pubblico adolescenziale.
Quasi tutti gli episodi che si svolgono nel presente sono quasi inutili e fra i peggiori ed anche il ruolo dei familiari di Kagome è abbastanza insignificante. Stessa considerazione per le amiche di scuola di Kagome.
La caratterizzazione dei personaggi principali è abbastanza buona, ognuno con una sua storia che viene svelata nel corso degli eventi.
Consiglio la visione a chi piacciono l'azione, la frenesia, i combattimenti, un pizzico di romanticismo plateale.
Fra le opere tratte dai manga delle Takahashi non è la migliore e neppure la peggiore.
Ottimo il doppiaggio italiano, numerosi i riferimenti alla cultura giapponese come da tradizione della Takahashi.
E' un po' lunga, la qualità scade nell'ultima parte della serie, eppure non vi annoierete.
Si tratta pur sempre di un anime fondamentale degli ultimi anni, per cui ne consiglio la visione.
La trama in grandi linee la potete trovare in un sacco di siti per cui non mi dilungherò.
Si tratta di una serie fantasy, dove si alternano sia umani sia demoni di varia natura e dove spesso ci sono scene violente di massacri.
La trama contrappone le forze del bene capeggiate da Inuyasha a quelle oscure guidata da Naraku in uno scenario dove gli uomini sono spesso inutili e giusto di contorno.
Inuyasha, Kagome, Shippo, Kirara, Sango e Miroku sono il gruppo che presto si forma per combattere e sconfiggere Naraku.
I primi si basano sull'amicizia e sull'altruismo, mentre il secondo tende sempre a sfruttare tutti e a creare rancori e dissidi pur di raggiungere i suoi scopi.
La serie è molto lunga, divisa in Italia in sei stagioni dove ci sono spesso episodi filler; vengono presentati diversi personaggi secondari piu' o meno importanti.
Dato che il manga non era stato completato ai tempi della messa in onda in Giappone, questa serie non ha un vero finale; i produttori non hanno rischiato e hanno preferito aspettare un epilogo da parte di Rumiko Takahashi.
A tal fine dovrete vedere la serie conclusiva di 26 episodi prodotta nel 2009 e chiamata Inuyasha: The Final Act.
La musica ha un ruolo fondamentale, le sigle iniziali e finali sono discrete e le bgm spesso sono belle e adeguete alle situazioni.
Wada Kaoru ha fatto un buon lavoro secondo me.
Sia il regista che il caracter design sono nomi poco noti e abbastanza giovani.
A mio parere la serie è discreta considerando il tipo di produzione e la lunghezza, più adatta ad un pubblico adolescenziale.
Quasi tutti gli episodi che si svolgono nel presente sono quasi inutili e fra i peggiori ed anche il ruolo dei familiari di Kagome è abbastanza insignificante. Stessa considerazione per le amiche di scuola di Kagome.
La caratterizzazione dei personaggi principali è abbastanza buona, ognuno con una sua storia che viene svelata nel corso degli eventi.
Consiglio la visione a chi piacciono l'azione, la frenesia, i combattimenti, un pizzico di romanticismo plateale.
Fra le opere tratte dai manga delle Takahashi non è la migliore e neppure la peggiore.
Ottimo il doppiaggio italiano, numerosi i riferimenti alla cultura giapponese come da tradizione della Takahashi.
E' un po' lunga, la qualità scade nell'ultima parte della serie, eppure non vi annoierete.
Si tratta pur sempre di un anime fondamentale degli ultimi anni, per cui ne consiglio la visione.
Un anime che risponde molto ai canoni della nostra cara Rumiko, visti i caratteri inconfondibili dei personaggi, ed è un'opera molto particolare, visto che l'intento dell'autrice è quello di recuperare, tramite questo lavoro, anche delle antiche tradizioni, che sono sempre state immancabili nelle sue opere, ma dove nelle precedenti ciò avveniva solo come corollario, qui ne trova la sua giusta dimensione, sia nei particolari, che nei personaggi e nella narrazione, l'unico problema è stato forse il lungo periodo di gestazione dell'opera che si sta concludendo proprio in questi mesi, un tempo un prodotto simile sarebbe stato concluso in meno tempo, sicuramente.
La cosa che solitamente rimprovero ai grandi autori, quindi a Kurumada, a Ikeda, a Nagai, a Toriyama e appunto alla Takahashi è quello forse che nell'ultimo decennio si sono parecchio "tirati la calzetta", nel senso che per fare una tavola o affini per poi rieditarlo in anime si prendono un sacco di tempo e di pause, evidentemente vogliono essere considerati i "mentori", "i maestri insostituibili", "i santoni", "gli imprescindibili", "le colonne portanti dell'intera arte giapponese degli ultimi 50 anni", hanno ben ragione di dirlo, ma non devono essere loro a dirlo, deve essere il pubblico. Qui il discorso è praticamente lo stesso.
Si tengono impegnati come supervisori di chissà quali spin off su serie famose o presunte famose, quando scendono in campo fanno delle sparate orrende su degli artisti emergenti e pensano sempre di essere loro coloro che non faranno fallire l'animazione e i manga giapponesi nonostante la crisi.
Ed invece è alquanto errato pensarlo.
Inuyasha ha il pregio di far fronte a crisi di creatività grazie ad un "nutrimento narrativo" più marcato sulle tradizioni giapponesi, fatti di templi antichi, maledizioni dovute a demoni pericolosissimi e armi dal potere arcano e tramandate di generazioni, prendendo quindi più spunto da pochi particolari presenti in Ranma 12.
Qui si viaggia tra realtà e leggenda, tra razionale e ciò che non lo è affatto, ma la trama dell'amore crescente ed inossidabile nel tempo è il piatto forte, il cavallo di battaglia che l'autrice ci serve come morale sulla nsotra tavola tutte le volte che conclude una serie importante.
L'opera rientra in questi canoni perchè l'autrice è stata capace di mantenersi sulla tradizione più "conosciuta", ma non venitemi a dire che è il capolavoro dell'autrice, perchè su un complimento simile ci ha già pensato quando creò Maison Ikkoku, successivamente ha saputo mantenersi il successo negli anni con lo stile, ne va dato atto, ma nessuna delle opere successive è stata all'altezza di Kyoko e Godai.
Un anime sicuramente da vedere, per come è ben strutturato, ma non paragonatelo alle altre opere di Rumiko, perchè non è affato così.
La cosa che solitamente rimprovero ai grandi autori, quindi a Kurumada, a Ikeda, a Nagai, a Toriyama e appunto alla Takahashi è quello forse che nell'ultimo decennio si sono parecchio "tirati la calzetta", nel senso che per fare una tavola o affini per poi rieditarlo in anime si prendono un sacco di tempo e di pause, evidentemente vogliono essere considerati i "mentori", "i maestri insostituibili", "i santoni", "gli imprescindibili", "le colonne portanti dell'intera arte giapponese degli ultimi 50 anni", hanno ben ragione di dirlo, ma non devono essere loro a dirlo, deve essere il pubblico. Qui il discorso è praticamente lo stesso.
Si tengono impegnati come supervisori di chissà quali spin off su serie famose o presunte famose, quando scendono in campo fanno delle sparate orrende su degli artisti emergenti e pensano sempre di essere loro coloro che non faranno fallire l'animazione e i manga giapponesi nonostante la crisi.
Ed invece è alquanto errato pensarlo.
Inuyasha ha il pregio di far fronte a crisi di creatività grazie ad un "nutrimento narrativo" più marcato sulle tradizioni giapponesi, fatti di templi antichi, maledizioni dovute a demoni pericolosissimi e armi dal potere arcano e tramandate di generazioni, prendendo quindi più spunto da pochi particolari presenti in Ranma 12.
Qui si viaggia tra realtà e leggenda, tra razionale e ciò che non lo è affatto, ma la trama dell'amore crescente ed inossidabile nel tempo è il piatto forte, il cavallo di battaglia che l'autrice ci serve come morale sulla nsotra tavola tutte le volte che conclude una serie importante.
L'opera rientra in questi canoni perchè l'autrice è stata capace di mantenersi sulla tradizione più "conosciuta", ma non venitemi a dire che è il capolavoro dell'autrice, perchè su un complimento simile ci ha già pensato quando creò Maison Ikkoku, successivamente ha saputo mantenersi il successo negli anni con lo stile, ne va dato atto, ma nessuna delle opere successive è stata all'altezza di Kyoko e Godai.
Un anime sicuramente da vedere, per come è ben strutturato, ma non paragonatelo alle altre opere di Rumiko, perchè non è affato così.
Dal genio di Rumiko Takahashi nasce “Inuyasha”, manga dal quale viene estrapolato l’anime che la Sunrise produce sotto la sua supervisione. La storia narra le avventure, ambientate nel periodo Sengoku (Giappone medievale), di Inuyasha e Kagome alla ricerca dei frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti. La trama, quindi, può sembrare molto lineare, ma le vicende si intersecano ad arte tra loro e ne escono fuori altrettanto interessanti sottotrame.
I personaggi sono ben delineati nella loro personalità: Inuyasha è un mezzo-demone un po’ burbero, ma molto altruista e premuroso; Kagome è una studentessa in grado di viaggiare tra le dimensioni temporali; Shippo è una volpe-bimbo molto simpatico e sarà la mascotte del gruppo che s'infoltirà di puntata in puntata.
Nel corso del viaggio di Inuyasha e Kagome, incontreremo tanti amici che renderanno la visione dell’anime molto gradevole, grazie non solo ai duelli e agli scontri legati alla ricerca dei frammenti della sfera, ma anche per le buffe gag che fanno da contorno a tutta la storia. Questo è un anime composto da molti personaggi, tutti molto importanti per lo sviluppo dell’intera trama, ma non voglio dire altro.
L’antagonista principale di Inuyasha e compagni è Naraku, anch’egli mezzo-demone che vuole conquistare l’intera sfera dei quattro spiriti per accrescere il suo potere e usarlo per soggiogare il mondo alle oscure forze del male. L’obiettivo di Inuyasha sarà, dunque, sconfiggere Naraku e impedire il suo malvagio fine.
Per quanto riguarda il lato squisitamente tecnico, i disegni sono ben fatti e le animazioni sono davvero fluide e presentano colorazioni che ricreano perfettamente un’atmosfera quasi fiabesca.
Inuyasha è un anime che non stanca mai lo spettatore, nonostante in certi punti della storia ci troviamo ad assistere a episodi “filler”, ma comunque sempre di alto livello contenutistico. I 167 episodi sono tanti, ma occorrono tutti per dare una giusta spiegazione a ogni evento narrato, non per altro per il finale della storia è stata progettata una serie conclusiva intitolata “The Final Act”.
Un’opera di rara completezza, voto 9!
I personaggi sono ben delineati nella loro personalità: Inuyasha è un mezzo-demone un po’ burbero, ma molto altruista e premuroso; Kagome è una studentessa in grado di viaggiare tra le dimensioni temporali; Shippo è una volpe-bimbo molto simpatico e sarà la mascotte del gruppo che s'infoltirà di puntata in puntata.
Nel corso del viaggio di Inuyasha e Kagome, incontreremo tanti amici che renderanno la visione dell’anime molto gradevole, grazie non solo ai duelli e agli scontri legati alla ricerca dei frammenti della sfera, ma anche per le buffe gag che fanno da contorno a tutta la storia. Questo è un anime composto da molti personaggi, tutti molto importanti per lo sviluppo dell’intera trama, ma non voglio dire altro.
L’antagonista principale di Inuyasha e compagni è Naraku, anch’egli mezzo-demone che vuole conquistare l’intera sfera dei quattro spiriti per accrescere il suo potere e usarlo per soggiogare il mondo alle oscure forze del male. L’obiettivo di Inuyasha sarà, dunque, sconfiggere Naraku e impedire il suo malvagio fine.
Per quanto riguarda il lato squisitamente tecnico, i disegni sono ben fatti e le animazioni sono davvero fluide e presentano colorazioni che ricreano perfettamente un’atmosfera quasi fiabesca.
Inuyasha è un anime che non stanca mai lo spettatore, nonostante in certi punti della storia ci troviamo ad assistere a episodi “filler”, ma comunque sempre di alto livello contenutistico. I 167 episodi sono tanti, ma occorrono tutti per dare una giusta spiegazione a ogni evento narrato, non per altro per il finale della storia è stata progettata una serie conclusiva intitolata “The Final Act”.
Un’opera di rara completezza, voto 9!
L’autrice del manga da cui è tratto quest'anime, Rumino Takahashi, stessa autrice di Ranma e molti altri manga, ha creato una storia davvero particolare e interessante, ma forse troppo lunga per i miei gusti, perché io prediligo gli anime da una trentina di puntate.
L’eccessiva lunghezza dell’anime fa sì che la ripetitività di alcune situazioni annoi molto lo spettatore: quante volte ho creduto la fine vicina invece si annullava tutto e tutto riprendeva daccapo.
La storia si svolge in modo parallelo sia nell'epoca moderna che nell'epoca Sengoku, corrispondente al nostro Medioevo.
Nel mondo moderno vive la nostra eroina Kagome, studentessa delle medie che tramite il pozzo dei desideri che si trova nel tempio shintoista di famiglia viene appunto trasportata nell'epoca Senkogu, dove trova il protagonista della storia, Inuyasha, il quale dopo aver rubato in tempi immemori la Sfera dei Quattro Spiriti venne sigillato all’albero sacro per mezzo di una freccia da Kikyo, una sacerdotessa.
Man mano che la storia si sviluppa i nostri eroi, tra mille insidie e nuovi nemici, cercano di portare a termine la loro missione, ma ovviamente non vi scrivo qual è per non rovinarvi la trama. Durante questo viaggio conosceranno personaggi davvero particolari: mezzi demoni, orchi, monaci e cacciatori di demoni.
L’intreccio d’amore tra Inuyasha e Kagome assomiglia vagamente alla storia d’amore tra Akane e Ranma, con l’unica differenza che l’aspetto drammatico spadroneggia in alcuni momenti, mentre tale aspetto è invece quasi assente nella storia tra Akane e Ranma.
I disegni sono discreti, le musiche sono interessanti, davvero bella, secondo me, la prima colonna sonora della versione italiana cantata da Max Alto.
In Italia fu trasmesso tutto da MTV, ma io personalmente ho acquistato il DVD box poiché non riesco ad aspettare tanto per vedere il seguito, quindi ho preferito vedere tutto insieme.
Sicuramente un anime che va visto poiché è fatto abbastanza bene.
Buona visione.
L’eccessiva lunghezza dell’anime fa sì che la ripetitività di alcune situazioni annoi molto lo spettatore: quante volte ho creduto la fine vicina invece si annullava tutto e tutto riprendeva daccapo.
La storia si svolge in modo parallelo sia nell'epoca moderna che nell'epoca Sengoku, corrispondente al nostro Medioevo.
Nel mondo moderno vive la nostra eroina Kagome, studentessa delle medie che tramite il pozzo dei desideri che si trova nel tempio shintoista di famiglia viene appunto trasportata nell'epoca Senkogu, dove trova il protagonista della storia, Inuyasha, il quale dopo aver rubato in tempi immemori la Sfera dei Quattro Spiriti venne sigillato all’albero sacro per mezzo di una freccia da Kikyo, una sacerdotessa.
Man mano che la storia si sviluppa i nostri eroi, tra mille insidie e nuovi nemici, cercano di portare a termine la loro missione, ma ovviamente non vi scrivo qual è per non rovinarvi la trama. Durante questo viaggio conosceranno personaggi davvero particolari: mezzi demoni, orchi, monaci e cacciatori di demoni.
L’intreccio d’amore tra Inuyasha e Kagome assomiglia vagamente alla storia d’amore tra Akane e Ranma, con l’unica differenza che l’aspetto drammatico spadroneggia in alcuni momenti, mentre tale aspetto è invece quasi assente nella storia tra Akane e Ranma.
I disegni sono discreti, le musiche sono interessanti, davvero bella, secondo me, la prima colonna sonora della versione italiana cantata da Max Alto.
In Italia fu trasmesso tutto da MTV, ma io personalmente ho acquistato il DVD box poiché non riesco ad aspettare tanto per vedere il seguito, quindi ho preferito vedere tutto insieme.
Sicuramente un anime che va visto poiché è fatto abbastanza bene.
Buona visione.
Inuyasha è un anime tratto dal manga di Rumiko Takashi, ed essendo questo lunghissimo come tutte le opere dell'autrice, anche l'adattamento animato è di conseguenza composto da un numero eccessivo di episodi, e come già sottolineato da altri utenti è forse questo il motivo che lo rende così noioso.
Inuyasha è comunque l'opera che insieme a Ranma 12 mi ha guidato verso la strada dei manga e dell'animazione giapponese, e per questo motivo non potevo non recensirlo.
Inuyasha narra dei viaggi del mezzo demone Inuyasha e del suo gruppo, il cui compito è recuperare la Sfera degli Shikon. Detta così la trama appare molto semplice, ma nel corso dell'anime questa verrà approfondita.
Personalmente, mi sono innamorato di quest'anime a prima vista, probabilmente per la colonna sonora molto curata, della compositrice Kaoru Wada, unita alle scene d'azione davvero ben realizzate.
Il prodotto è comunque adatto a un pubblico giovane, per questo motivo per quanto riguarda la trama è molto leggero da guardare, ma pesante per la narrazione degli eventi.
Inuyasha è comunque l'opera che insieme a Ranma 12 mi ha guidato verso la strada dei manga e dell'animazione giapponese, e per questo motivo non potevo non recensirlo.
Inuyasha narra dei viaggi del mezzo demone Inuyasha e del suo gruppo, il cui compito è recuperare la Sfera degli Shikon. Detta così la trama appare molto semplice, ma nel corso dell'anime questa verrà approfondita.
Personalmente, mi sono innamorato di quest'anime a prima vista, probabilmente per la colonna sonora molto curata, della compositrice Kaoru Wada, unita alle scene d'azione davvero ben realizzate.
Il prodotto è comunque adatto a un pubblico giovane, per questo motivo per quanto riguarda la trama è molto leggero da guardare, ma pesante per la narrazione degli eventi.
Ottimo anime in cui horror, azione, mistero, drammaticità, romanticismo e comicità si fondono in un perfetto connubio che fa della serie un affascinante viaggio fantasy. Colpisce soprattutto per l'ambientazione in cui mostri, demoni e mezzi demoni si combattono tra di loro il potere. Inoltre ad abbellire l'opera c'è la storia d'amore tra Kykyo e Inuyasha, oltre a quella che va nascendo tra Kagome e lo stesso demone.
In conclusione Inuyasha è un'opera che consiglio a tutti di vedere perché la sua atmosfera fantasy e misteriosa riesce a immergerti in un mondo fantastico.
Bellissimo!
In conclusione Inuyasha è un'opera che consiglio a tutti di vedere perché la sua atmosfera fantasy e misteriosa riesce a immergerti in un mondo fantastico.
Bellissimo!
InuYasha è un anime (e anche UN manga) stupendo e che non mi stanco mai di rivedere. Credo sia assieme a Dragon Ball Z la serie che amo di più in assoluto. Bellissima la storia e davvero belli i personaggi. L'ho seguito tutto e a me non ha mai stancato la sua longevità, anzi, non vedo l'ora di vedere il finale trasposto in anime (di cui ho già visto i primi 13 episodi) anche se l'ho già letto in versione cartacea. La bravura e la fantasia della Takahashi nel creare scontri e situazioni è davvero stupefacente. L'anime è bellissimo e molto scorrevole (a differenza di quanto si potrebbe credere) e sono fantastiche le musiche di Kaoru Wada. Purtroppo l'anime comincia a rovinarsi e a perdere colpi dalla terza serie a causa dei riempitivi aggiunti, per poi sprofondare nella quarta serie, tuttavia si riprende bene nelle ultime due.
Non sono affatto d'accordo con chi dice che questo anime diventi noioso, lento e "alla Dragon Ball". Se si evitano i riempitivi (che poi sono solo una trentina, in confronto invece a quelli di Naruto, Bleach e Dragon Ball che raggiungono e superano il centinaio) si può godere perfettamente di tutto l'anime prima di vedersi la serie Kanketsu-hen (The Final Act) con il finale. Inoltre trovo che con la sesta serie, a partire dall'episodio 141, cioè dalla divisione del bambino, Inuyasha ritorni davvero al suo "splendore" originale. Ciò che faceva sprofondare quest'opera nell'Ade infatti era proprio l'interruzione che lascia tutto in sospeso. Per fortuna ora che stanno facendo la settima stagione (per altro molto corta) non ci sono più scuse. Ora Inuyasha è un anime completo.
Vorrei anche fare un'annotazione riguardo al cambio del produttore dell'anime: Masashi Ikeda ha prodotto i primi quarantaquattro episodi e, se ci fate caso, questi episodi hanno più fascino rispetto ai successivi. Bisogna però anche dire che Yasunao Aoki (che ha prodotto i restanti) è stato più fedele al manga ma ha solo avuto la sfortuna di raggiungerlo.
Per chi ha intenzione di guardarlo, arrivati alla terza serie (è lì che iniziano i filler), basta evitare i seguenti episodi:
Terza serie: 59,65,68,72,75-78
(gli episodi 75-77 sono quelli del clan delle pantere, secondo me, gli unici filler degni di nota, che volendo possono essere guardati)
Quarta serie: 79, 89-101 (assolutamente da evitare questi episodi perché possono far crollare la stima per questo cartone, anzi credo che molti abbiano abbandonato la visione proprio guardando questi ultimi)
Quinta serie: 129-130
Sesta serie: 133-140 (anche questi filler sono assolutamente da evitare. Si salva un po' solo lo speciale di Sesshomaru).
E infine gli episodi 162-163.
Lo consiglio caldamente a tutti.
Non sono affatto d'accordo con chi dice che questo anime diventi noioso, lento e "alla Dragon Ball". Se si evitano i riempitivi (che poi sono solo una trentina, in confronto invece a quelli di Naruto, Bleach e Dragon Ball che raggiungono e superano il centinaio) si può godere perfettamente di tutto l'anime prima di vedersi la serie Kanketsu-hen (The Final Act) con il finale. Inoltre trovo che con la sesta serie, a partire dall'episodio 141, cioè dalla divisione del bambino, Inuyasha ritorni davvero al suo "splendore" originale. Ciò che faceva sprofondare quest'opera nell'Ade infatti era proprio l'interruzione che lascia tutto in sospeso. Per fortuna ora che stanno facendo la settima stagione (per altro molto corta) non ci sono più scuse. Ora Inuyasha è un anime completo.
Vorrei anche fare un'annotazione riguardo al cambio del produttore dell'anime: Masashi Ikeda ha prodotto i primi quarantaquattro episodi e, se ci fate caso, questi episodi hanno più fascino rispetto ai successivi. Bisogna però anche dire che Yasunao Aoki (che ha prodotto i restanti) è stato più fedele al manga ma ha solo avuto la sfortuna di raggiungerlo.
Per chi ha intenzione di guardarlo, arrivati alla terza serie (è lì che iniziano i filler), basta evitare i seguenti episodi:
Terza serie: 59,65,68,72,75-78
(gli episodi 75-77 sono quelli del clan delle pantere, secondo me, gli unici filler degni di nota, che volendo possono essere guardati)
Quarta serie: 79, 89-101 (assolutamente da evitare questi episodi perché possono far crollare la stima per questo cartone, anzi credo che molti abbiano abbandonato la visione proprio guardando questi ultimi)
Quinta serie: 129-130
Sesta serie: 133-140 (anche questi filler sono assolutamente da evitare. Si salva un po' solo lo speciale di Sesshomaru).
E infine gli episodi 162-163.
Lo consiglio caldamente a tutti.
Certo che bisogna prendersi qualche mese di ferie per visionare per intero questa saga animata! InuYasha lo vidi su Mtv e fu una specie di impresa seguirlo così, stando dietro alla sua programmazione. Infatti ad un certo punto finii per saltare alcune puntate, per infine abbandonarlo.
Di recente, dopo aver saputo che è stata finalmente varata la serie conclusiva, no ho approfittato per tuffarmi in un riassunto veloce di quanto già visto e per continuare la visione dell'anime fin dove è arrivato da noi in Italia. Perché farsi tutta questa violenza? Si chiederà qualcuno... Perchè, pur ammettendo le molte diluizioni della trama, nonché gli occasionali cali, InuYasha lo ritengo un prodotto che ha dei bellissimi spunti, passaggi molto ispirati e molti elementi degni di nota.
La storia narra le avventure picaresche di Kagome, una normale studentessa che un giorno si ritrova a varcare la soglia tra il suo mondo ed un altro fantastico, una sorta di Giappone feudale infarcito di demoni e creature soprannaturali. Ciò è stato possibile grazie ad potente artefatto, la "Sfera dei Quattro Spiriti", un oggetto bramato da ogni essere demoniaco, in quanto in grado di fornire un potere inimmaginabile a chi ne entra in possesso. Una volta giunta in questo mondo fantastico, la ragazza finirà per liberare un mezzo demone, Inuyasha, dalla prigionia imposta da una freccia sacra scoccata da Kykio, una sacerdotessa che ha dato tutta se stessa in passato proprio per adempiere a questo compito.
Si verrà presto a sapere che i due, la sacerdotessa Kykio ed il demone-cane InuYasha, in passato erano innamorati, e sembra che questo rapporto sia stato infranto dal mezzo demone a causa della brama di potere riguardante la sfera magica.
Inizialmente la trama sembra proprio lacunosa per quel che riguarda il "tradimento" del mezzo demone, diciamo che non se ne capiscono davvero le dinamiche... C'è qualcosa che non quadra. Infatti io avevo fatto presto ad etichettare questa introduzione come strutturata male. Dopo un buon numero di episodi però, il mistero verrà svelato, ed ogni dubbio fugato. Allora ci renderemo conto del fatto che la cosa è voluta e studiata.
Nel frattempo Kagome e InuYasha partiranno alla ricerca dei frammenti, dispersi per ogni dove, della Sfera dei Quattro Spiriti, infranta per sbaglio da Kagome con una freccia sacra (lei sembra infatti discendere in qualche modo da Kykio, e possedere gli stessi poteri).
Tale viaggio si rivelerà irto di insidie, colpi di scena ed incontri a volte piacevoli, e molte altre no. Il tutto ruoterà in realtà intorno al triangolo amoroso tra Kagome, InuYasha e Kykio; nonché la rivalità di Inuyasha col suo fratellastro, Sesshomaru, un demone puro che vuole entrare in possesso della distruttiva spada brandita dal demone-cane, ed ereditata dal loro padre. Col procedere degli episodi si uniranno alla comitiva altri personaggi, tutti con le loto motivazioni e caratteristiche peculiari.
Il fine ultimo della macrotrama sarà però al ricerca dello sfuggente demone Naraku, unica e vera fonte di tutti i mali dei protagonisti di questo anime.
Il difetto più grosso di Inuyasha è la ripetitività, si assiste spesso ai soliti combattimenti che ripropongono lo stesso schema, ed alla lunga forse finiscono per annoiare. Diciamo pure che uno snellimento in tal senso avrebbe solo fatto bene all'opera.
Bello l'approfondimento psicologico di molti personaggi, magari a tratti stereotipati, ma comunque gradevoli e simpatici.
Gli episodi più spensierati sono quelli in cui Kagome è costretta a lasciare l'epoca Sengoku, per tornare nel suo mondo reale, spesso perchè ha fatto troppi giorni da assenza a scuola o perchè deve sostenere qualche test. In tali frangenti questo diventa in pratica un canonico anime scolastico, in cui scenette comiche ed equivoci sono all'ordine del giorno, sopratutto a causa dell'inesperienza di InuYasha, alla sua rozzezza e paradigmaticità non adatte a questa realtà per lui così atipica.
Tecnicamente ritengo Inuyasha ben fatto, con animazioni fluide e varie. Ottime le musiche poi, in alcuni casi sono a dir poco eccezionali, soprattutto alcune ending.
Concludo consigliando InuYasha a chi gradisce questo genere di storie molto varie, in cui c'è un buonissimo connubio tra elementi avventurosi ed altri sentimentali e notevolmente drammatici. Per questo credo che sia adatto un po' a tutti, a patto di riuscire a sostenere la visione di tutti questi episodi. Belli anche gli OAV, consiglio soprattutto la visione de "La Spada Del Dominatore Del Mondo", che svela alcuni interessanti retroscena riguardanti i natali di InuYasha.
Di recente, dopo aver saputo che è stata finalmente varata la serie conclusiva, no ho approfittato per tuffarmi in un riassunto veloce di quanto già visto e per continuare la visione dell'anime fin dove è arrivato da noi in Italia. Perché farsi tutta questa violenza? Si chiederà qualcuno... Perchè, pur ammettendo le molte diluizioni della trama, nonché gli occasionali cali, InuYasha lo ritengo un prodotto che ha dei bellissimi spunti, passaggi molto ispirati e molti elementi degni di nota.
La storia narra le avventure picaresche di Kagome, una normale studentessa che un giorno si ritrova a varcare la soglia tra il suo mondo ed un altro fantastico, una sorta di Giappone feudale infarcito di demoni e creature soprannaturali. Ciò è stato possibile grazie ad potente artefatto, la "Sfera dei Quattro Spiriti", un oggetto bramato da ogni essere demoniaco, in quanto in grado di fornire un potere inimmaginabile a chi ne entra in possesso. Una volta giunta in questo mondo fantastico, la ragazza finirà per liberare un mezzo demone, Inuyasha, dalla prigionia imposta da una freccia sacra scoccata da Kykio, una sacerdotessa che ha dato tutta se stessa in passato proprio per adempiere a questo compito.
Si verrà presto a sapere che i due, la sacerdotessa Kykio ed il demone-cane InuYasha, in passato erano innamorati, e sembra che questo rapporto sia stato infranto dal mezzo demone a causa della brama di potere riguardante la sfera magica.
Inizialmente la trama sembra proprio lacunosa per quel che riguarda il "tradimento" del mezzo demone, diciamo che non se ne capiscono davvero le dinamiche... C'è qualcosa che non quadra. Infatti io avevo fatto presto ad etichettare questa introduzione come strutturata male. Dopo un buon numero di episodi però, il mistero verrà svelato, ed ogni dubbio fugato. Allora ci renderemo conto del fatto che la cosa è voluta e studiata.
Nel frattempo Kagome e InuYasha partiranno alla ricerca dei frammenti, dispersi per ogni dove, della Sfera dei Quattro Spiriti, infranta per sbaglio da Kagome con una freccia sacra (lei sembra infatti discendere in qualche modo da Kykio, e possedere gli stessi poteri).
Tale viaggio si rivelerà irto di insidie, colpi di scena ed incontri a volte piacevoli, e molte altre no. Il tutto ruoterà in realtà intorno al triangolo amoroso tra Kagome, InuYasha e Kykio; nonché la rivalità di Inuyasha col suo fratellastro, Sesshomaru, un demone puro che vuole entrare in possesso della distruttiva spada brandita dal demone-cane, ed ereditata dal loro padre. Col procedere degli episodi si uniranno alla comitiva altri personaggi, tutti con le loto motivazioni e caratteristiche peculiari.
Il fine ultimo della macrotrama sarà però al ricerca dello sfuggente demone Naraku, unica e vera fonte di tutti i mali dei protagonisti di questo anime.
Il difetto più grosso di Inuyasha è la ripetitività, si assiste spesso ai soliti combattimenti che ripropongono lo stesso schema, ed alla lunga forse finiscono per annoiare. Diciamo pure che uno snellimento in tal senso avrebbe solo fatto bene all'opera.
Bello l'approfondimento psicologico di molti personaggi, magari a tratti stereotipati, ma comunque gradevoli e simpatici.
Gli episodi più spensierati sono quelli in cui Kagome è costretta a lasciare l'epoca Sengoku, per tornare nel suo mondo reale, spesso perchè ha fatto troppi giorni da assenza a scuola o perchè deve sostenere qualche test. In tali frangenti questo diventa in pratica un canonico anime scolastico, in cui scenette comiche ed equivoci sono all'ordine del giorno, sopratutto a causa dell'inesperienza di InuYasha, alla sua rozzezza e paradigmaticità non adatte a questa realtà per lui così atipica.
Tecnicamente ritengo Inuyasha ben fatto, con animazioni fluide e varie. Ottime le musiche poi, in alcuni casi sono a dir poco eccezionali, soprattutto alcune ending.
Concludo consigliando InuYasha a chi gradisce questo genere di storie molto varie, in cui c'è un buonissimo connubio tra elementi avventurosi ed altri sentimentali e notevolmente drammatici. Per questo credo che sia adatto un po' a tutti, a patto di riuscire a sostenere la visione di tutti questi episodi. Belli anche gli OAV, consiglio soprattutto la visione de "La Spada Del Dominatore Del Mondo", che svela alcuni interessanti retroscena riguardanti i natali di InuYasha.
InuYasha è un anime che fin dal principio catturò la mia attenzione, in un periodo in cui non sapevo nemmeno lontanamente immaginare cosa fosse un manga.
La storia racconta di una ragazza, Kagome, che, attraversato il portale nel pozzo di casa sua (un tempio scintoista), capita nell’era Sengoku, dove incontra InuYasha, un mezzo demone. Insieme partono alla ricerca della sfera dei quattro spiriti, combattendo contro Naraku, che tutti gli aiutanti del protagonista odiano.
Sesshomaru è il fratello di InuYasha, che odia per due motivi:
Primo: è un demone impuro.
Secondo: il padre ha lasciato in eredità a lui la portentosa spada Tessaiga.
La spada ereditata da Sesshomaru è invece Tenseiga, capace di ridare la vita, che usa su una ragazzina, che diventerà sua seguace.
Poi Naraku si circonda da una moltitudine di demoni in modo da non combattere mai di persona.
I disegni sono fatti benissimo, come le animazioni, che poi perdono qualità con il procedere della trama.
Gli antagonisti principali perdono di importanza, si ripetono sempre le stesse scene, antagonisti compaiono e ricompaiono, un macello insomma.
Io ho amato quest’anime fino ai sette mercenari, poi lo seguivo solo più per passare il tempo. Non ho visto il finale, ma mi sembra di aver capito che in 167 episodi non finisca.
Un disastro.
Nonostante tutto do 7 come voto, perché agli albori era una bella storia, e penso che togliergli due voti per il finale basti.
E’ consigliato ai ragazzi, a cui piacciono le storie lunghe, che non si concludono mai, a quelli che non fanno troppo caso alla precisione della trama, a quelli che non si accorgono della monotonia di quest’anime.
La storia racconta di una ragazza, Kagome, che, attraversato il portale nel pozzo di casa sua (un tempio scintoista), capita nell’era Sengoku, dove incontra InuYasha, un mezzo demone. Insieme partono alla ricerca della sfera dei quattro spiriti, combattendo contro Naraku, che tutti gli aiutanti del protagonista odiano.
Sesshomaru è il fratello di InuYasha, che odia per due motivi:
Primo: è un demone impuro.
Secondo: il padre ha lasciato in eredità a lui la portentosa spada Tessaiga.
La spada ereditata da Sesshomaru è invece Tenseiga, capace di ridare la vita, che usa su una ragazzina, che diventerà sua seguace.
Poi Naraku si circonda da una moltitudine di demoni in modo da non combattere mai di persona.
I disegni sono fatti benissimo, come le animazioni, che poi perdono qualità con il procedere della trama.
Gli antagonisti principali perdono di importanza, si ripetono sempre le stesse scene, antagonisti compaiono e ricompaiono, un macello insomma.
Io ho amato quest’anime fino ai sette mercenari, poi lo seguivo solo più per passare il tempo. Non ho visto il finale, ma mi sembra di aver capito che in 167 episodi non finisca.
Un disastro.
Nonostante tutto do 7 come voto, perché agli albori era una bella storia, e penso che togliergli due voti per il finale basti.
E’ consigliato ai ragazzi, a cui piacciono le storie lunghe, che non si concludono mai, a quelli che non fanno troppo caso alla precisione della trama, a quelli che non si accorgono della monotonia di quest’anime.
<b>Attenzione spoilers!</b>
Tratto dal manga di Rumiko Takahashi la storia racconta le avventure del mezzodemone Inuyasha e della studentessa Kagome che dopo essere tornata indietro nel tempo fino nell'epoca Sengoku (durante la quale gli uomini vivono a stretto contatto con i demoni) attraverso un pozzo magico e aver liberato grazie ai suoi poteri di sacerdotessa Inuyasha dal sonno che lo imprigionava da anni, parte con il mezzodemone alla ricerca dei frammenti della sfera degli Shikon che ha il potere di accrescere enormemente i poteri di un individuo. Durante il loro viaggio alla coppia Kagome ed Inuyasha si aggiungeranno il monaco-maniaco Miroku, la sterminatrice di demoni Sango con il suo demone gatto Kirara e il giovane demone volpe Shippo. Il gruppo di amici per completare la sfera dovrà affrontare numerosi demoni e nemici fra cui il più temibile e potente è Naraku che desidera per se il potere della Sfera. Durante la narrazione vengono presentati numerosi altri personaggi fra cui Sesshomaru, il fratello demone di Inuyasha, Koga, un demone lupo innamorato di Kagome che si contenderà con il mezzodemone il cuore della studentessa, e Kikyo sacerdotessa ritornata in vita e per cui Inuyasha provava un forte sentimento.
L'opera è molto avvincente perchè combina al suo interno splendidi combattimenti, durante i quali i personaggi utilizzano magici oggetti e poteri, parti in cui si focalizza l'attenzione sui sentimenti di amicizia, amore, odio, rivalità che legano i vari personaggi; ciò la rende interessante agli amanti di qualunque genere.
I disegni sono molto ben fatti, come del resto l'intera opera, in grado di far emozionare ed appassionare chi la vede.
Veramente belle sono inoltre le sigle di apertura e di chiusura sia per le immagini che per la musica.
Per quanto mi riguarda Inuyasha è stato l'anime che mi ha fatto avvicinare all'animazione giapponese e ritengo che sia un'opera stupenda a cui sono particolarmente affezionata.
Tratto dal manga di Rumiko Takahashi la storia racconta le avventure del mezzodemone Inuyasha e della studentessa Kagome che dopo essere tornata indietro nel tempo fino nell'epoca Sengoku (durante la quale gli uomini vivono a stretto contatto con i demoni) attraverso un pozzo magico e aver liberato grazie ai suoi poteri di sacerdotessa Inuyasha dal sonno che lo imprigionava da anni, parte con il mezzodemone alla ricerca dei frammenti della sfera degli Shikon che ha il potere di accrescere enormemente i poteri di un individuo. Durante il loro viaggio alla coppia Kagome ed Inuyasha si aggiungeranno il monaco-maniaco Miroku, la sterminatrice di demoni Sango con il suo demone gatto Kirara e il giovane demone volpe Shippo. Il gruppo di amici per completare la sfera dovrà affrontare numerosi demoni e nemici fra cui il più temibile e potente è Naraku che desidera per se il potere della Sfera. Durante la narrazione vengono presentati numerosi altri personaggi fra cui Sesshomaru, il fratello demone di Inuyasha, Koga, un demone lupo innamorato di Kagome che si contenderà con il mezzodemone il cuore della studentessa, e Kikyo sacerdotessa ritornata in vita e per cui Inuyasha provava un forte sentimento.
L'opera è molto avvincente perchè combina al suo interno splendidi combattimenti, durante i quali i personaggi utilizzano magici oggetti e poteri, parti in cui si focalizza l'attenzione sui sentimenti di amicizia, amore, odio, rivalità che legano i vari personaggi; ciò la rende interessante agli amanti di qualunque genere.
I disegni sono molto ben fatti, come del resto l'intera opera, in grado di far emozionare ed appassionare chi la vede.
Veramente belle sono inoltre le sigle di apertura e di chiusura sia per le immagini che per la musica.
Per quanto mi riguarda Inuyasha è stato l'anime che mi ha fatto avvicinare all'animazione giapponese e ritengo che sia un'opera stupenda a cui sono particolarmente affezionata.
Mah, mah, e poi mah..
Guardando l'anime e il manga in questione, viene da chiedersi:
Perchè non si tratta di una JUMPATA?
No, perchè, visti i ''contenuti'', sembra proprio un Anime tratto da un manga pubblicato da Shonen Jump!
Unica differenza, l'autrice: quella Rumiko Takahashi tanto amata per il suo stile e le sue storie, quanto bastonata appunto per il suo stesso stile e la sua prolissità delle storie...
E, purtroppo, quando la sensei ha deciso di lavorare a questo, nelle intenzioni, progetto ambizioso, è riuscita solamente a dare il peggio di sé...
Partendo dal presuposto che il manga di base non è 'sto capolavoro come altri intendono, Inuyasha ha una trama veramente noiosa e ripetitiva nei suoi 167 episodi...
Iniziamo dai protagonisti: Kagome e il demone-cane...
Lei dolce, lui irascibile.
Non vi ricordano la coppia Ranma-Akane? Già, perchè, almeno per i personaggi principali, la Takahashi ha preso lo stampo da quelli di Ranma 1/2! Per cui, li vedremo quasi sempre passare il tempo a bisticciare e a riconciliarsi... Per carità...
Gli altri sarebbero interessanti, ma anche questi rappresentano i soliti stereotipi dei soliti shonen...
Il monaco maniaco Miroku, il nanetto Shippo che dovrebbe fungere da macchietta comica...
Altri personaggi potenzialmente interessanti, come Sesshomaru, il ''fratellino'' di Inu, all'improvviso vengono messi nelle retrovie per l'apparizione del Villain principale, Naraku. Stranamente immortale, non si decide a passar a miglior vita.
Ovviamente i personaggi sopra elencati (e altri che non ho voglia di citare) riappaiono negli episodi a venire. Episodi, ad eccezione di quelli d'apertura, tutti maledettamente ripetitivi.
Arrivo in un villaggio-Sketch comico di qualcuno dei personaggi-Apparizione di un demone-Inuyasha che lo sconfigge dopo aver fatto cadere tutti i santi dal cielo (tra l'altro, ma la sa usare quella spada? O__o)-In marcia per la propria strada...
Viaggio nato dato dalla necessita' di trovare questi frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti...
Mmmh, cosa mi ricorda? Un certo anime con un certo bambino con la coda?
Puo' darsi di si ^____^
In poche parole, anime tratto da un manga ove la Takahashi ha solamente creato un'opera da gettare in pasto al mercato commerciale, nata senza sprazzi di originalità.
Si salva solo per una discreta realizzazione tecnica e le musiche (pochine).
Ma non basta!
Speriamo che la sensei dia alle stampe un'opera che sia veramente SUA, non un calderone di stereotipi già introdotti da altri e mescolati alla rinfusa.
Anime e manga sopravvalutati!
P.S:Lo 0 negli episodi è per il fatto che li ho visti quasi tutti, ma a sforzo :asd:
Guardando l'anime e il manga in questione, viene da chiedersi:
Perchè non si tratta di una JUMPATA?
No, perchè, visti i ''contenuti'', sembra proprio un Anime tratto da un manga pubblicato da Shonen Jump!
Unica differenza, l'autrice: quella Rumiko Takahashi tanto amata per il suo stile e le sue storie, quanto bastonata appunto per il suo stesso stile e la sua prolissità delle storie...
E, purtroppo, quando la sensei ha deciso di lavorare a questo, nelle intenzioni, progetto ambizioso, è riuscita solamente a dare il peggio di sé...
Partendo dal presuposto che il manga di base non è 'sto capolavoro come altri intendono, Inuyasha ha una trama veramente noiosa e ripetitiva nei suoi 167 episodi...
Iniziamo dai protagonisti: Kagome e il demone-cane...
Lei dolce, lui irascibile.
Non vi ricordano la coppia Ranma-Akane? Già, perchè, almeno per i personaggi principali, la Takahashi ha preso lo stampo da quelli di Ranma 1/2! Per cui, li vedremo quasi sempre passare il tempo a bisticciare e a riconciliarsi... Per carità...
Gli altri sarebbero interessanti, ma anche questi rappresentano i soliti stereotipi dei soliti shonen...
Il monaco maniaco Miroku, il nanetto Shippo che dovrebbe fungere da macchietta comica...
Altri personaggi potenzialmente interessanti, come Sesshomaru, il ''fratellino'' di Inu, all'improvviso vengono messi nelle retrovie per l'apparizione del Villain principale, Naraku. Stranamente immortale, non si decide a passar a miglior vita.
Ovviamente i personaggi sopra elencati (e altri che non ho voglia di citare) riappaiono negli episodi a venire. Episodi, ad eccezione di quelli d'apertura, tutti maledettamente ripetitivi.
Arrivo in un villaggio-Sketch comico di qualcuno dei personaggi-Apparizione di un demone-Inuyasha che lo sconfigge dopo aver fatto cadere tutti i santi dal cielo (tra l'altro, ma la sa usare quella spada? O__o)-In marcia per la propria strada...
Viaggio nato dato dalla necessita' di trovare questi frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti...
Mmmh, cosa mi ricorda? Un certo anime con un certo bambino con la coda?
Puo' darsi di si ^____^
In poche parole, anime tratto da un manga ove la Takahashi ha solamente creato un'opera da gettare in pasto al mercato commerciale, nata senza sprazzi di originalità.
Si salva solo per una discreta realizzazione tecnica e le musiche (pochine).
Ma non basta!
Speriamo che la sensei dia alle stampe un'opera che sia veramente SUA, non un calderone di stereotipi già introdotti da altri e mescolati alla rinfusa.
Anime e manga sopravvalutati!
P.S:Lo 0 negli episodi è per il fatto che li ho visti quasi tutti, ma a sforzo :asd:
Tratta dal celebre manga di Rumiko Takahashi, la serie Inuyasha vanta, a partire dal 2000, una schiera di fans sempre più folta negli anni, soprattutto in patria, dove ogni film che abbia a che fare con essa sbanca sempre al botteghino, ma allo stesso modo nel resto del mondo, dove ogni creazione della "Principessa dei Manga" ha sempre destato il meritato clamore.
Un appassionato di anime che si possa considerare tale non potrà non aver sentito nominare almeno una volta il mezzo-demone cane, di circa duecento anni, nonchè protagonista della storia, la quale eredita il titolo proprio da lui.
Si tratta di una storia appartenente al filone degli shonen più rinomati in assoluto, grazie ad una narrazione lineare ma godibile, divertente e coinvolgente; si tratta anche di uno dei più longevi, ma principalmente per via di un numero non indifferente di filler presenti nella trama.
Probabilmente Inuyasha è tra gli shonen che più soddisfano tecnicamente: se nella maggior parte dei titoli di questo genere l'elevata numerosità delle puntate comporta un abbassamento del livello realizzativo, in quest'opera i fondali, come i personaggi, e a ruota libera le animazioni, non risultano mai poco precisi e non calano mai di qualità, anzi, migliorano col susseguirsi delle stagioni televisive.
Inoltre Inuyasha è da annoverare per alcuni dei migliori repertori musicali mai sentiti, opera del compositore Kaoru Wada, sempre ispiratissimo.
La serie, divisa in sei stagioni, si fa apprezzare da qualunque fascia di età, sia per i contenuti, abbastanza "nella norma", sia per l'atmosfera sempre deliziosa, sia ovviamente per il carisma dei personaggi, buoni o cattivi che siano.
Da ricordare che la sesta serie dell'anime si conclude senza una fine vera e propria delle vicende, lasciando col fiato sospeso i sostenitori e spianando quindi la strada al capitolo conclusivo, "Inuyasha: The Final Act", di soli ventisei episodi: il finale coi fiocchi? Speriamo di sì.
Un appassionato di anime che si possa considerare tale non potrà non aver sentito nominare almeno una volta il mezzo-demone cane, di circa duecento anni, nonchè protagonista della storia, la quale eredita il titolo proprio da lui.
Si tratta di una storia appartenente al filone degli shonen più rinomati in assoluto, grazie ad una narrazione lineare ma godibile, divertente e coinvolgente; si tratta anche di uno dei più longevi, ma principalmente per via di un numero non indifferente di filler presenti nella trama.
Probabilmente Inuyasha è tra gli shonen che più soddisfano tecnicamente: se nella maggior parte dei titoli di questo genere l'elevata numerosità delle puntate comporta un abbassamento del livello realizzativo, in quest'opera i fondali, come i personaggi, e a ruota libera le animazioni, non risultano mai poco precisi e non calano mai di qualità, anzi, migliorano col susseguirsi delle stagioni televisive.
Inoltre Inuyasha è da annoverare per alcuni dei migliori repertori musicali mai sentiti, opera del compositore Kaoru Wada, sempre ispiratissimo.
La serie, divisa in sei stagioni, si fa apprezzare da qualunque fascia di età, sia per i contenuti, abbastanza "nella norma", sia per l'atmosfera sempre deliziosa, sia ovviamente per il carisma dei personaggi, buoni o cattivi che siano.
Da ricordare che la sesta serie dell'anime si conclude senza una fine vera e propria delle vicende, lasciando col fiato sospeso i sostenitori e spianando quindi la strada al capitolo conclusivo, "Inuyasha: The Final Act", di soli ventisei episodi: il finale coi fiocchi? Speriamo di sì.
Sembra una versione più ovvia di Ranma. Non è niente di eccezionale, ma nemmeno da snobbare completamente. Il doppiaggio italiano non è male, a differenza di moltissimi (quasi tutti) altri doppiaggi che hanno rovinato serie complete. La trama è un pò ovvia, con i buoni che devono recuperare i frammenti di un potente talismano che tutti vogliono in giro per il mondo, incontrano il cattivo di turno che vuole la sfera per conquistare il mondo/resuscitare i suoi cari/un raptus di follia eccetera, lo sconfiggono, e poi affrontano il mostro di fine livello, che ovviamente è il più forte e il più bono. Oh, c' è anche il fratello cattivo come in ogni anime che si rispetti, e il protagonista lo odia senza che lui glie lo debba nemmeno suggerire! Che dire... È da vedere se non altro per curiosità.
E' un anime fantastico secondo me! Dai la trama sarà una tra le tante ma il personaggio di Kagome mi piace troppo: siamo nell'era nostrana e precisamente in casa Higurashi! All'interno della casa c'è anche un pozzo, chiamato il pozzo maledetto che porta al periodo Sengoku (Giappone feudale per chi non lo sapesse). Kagome Higurashi, una ragazza di 15 anni che va al liceo pubblico della città sta cercando di riprendere il suo gatto caduto dentro al pozzo e sta per riprenderlo quando... un demone la trascina all'interno del pozzo. Lì si ritrova in una dimensione parallela piena di foreste e di boschi. Gli abitanti di quel luogo la portano subito dalla divina Kaede la sacerdotessa di quel luogo e mostrano la ragazza. Kaede vede una somiglianza estrema tra lei e sua sorella Kikyio morta 50 anni fa. Purtroppo però il demone che aveva trascinato Kagome lì ritorna e lei lo sconfigge grazie alla sua forza spirituale. Dai! Già questo avrebbe dovuto farvi cambiare idea no?
Inuyasha è stato uno dei pochi anime che mi ha davvero conquistato, fino al punto di accendermi di passione. Sono la prima ad ammettere che non è l'anime migliore che ho visto, ma posso dire che è sicuramente il primo a cui mi sono davvero affezionata, forse perchè Inuyasha è un mondo fatto di storia, magia, amore e amicizia. Il manga è, se possibile, una buona base rispetto alla trama generale, ma posso dire con sicurezza che non ha nulla a che vedere con il livello dell'anime, realizzato in modo discreto a livello grafico e molto attento all'efficacia delle situazioni e dei particolari. L'ambientazione dell'anime è meravigliosa, perchè sembra davvero di scoprirlo insieme a Kagome il mondo magico al di là del pozzo, dove tutto sembra più straordinario e pericoloso. I paesaggi mi danno davvero l'idea di vivere in un'epoca lontana e distante, come i costumi, le musiche, le vicende. Eppure al tempo stesso la trama principale risulta ben articolata, per lo meno nelle primissime serie. Ritengo sia una pecca di Inuyasha l'eccessiva lunghezza, dovuta ad un numero esagerato di episodi riempitivi e ad un manga svolto a metà nell'azione. Per quanto riguarda gli episodi realmente attinenti alla storia, sono ben strutturati, avvincenti e anche dovutamente tristi, con il solo rischio di diventare ripetitivi con il crescere dell'opera. I personaggi sono forse il successo maggiore della serie, perchè sono ben caratterizzati: adoro il rapporto complesso fra Kagome e Inuyasha, anche se avrei preferito vedere una scelta decisiva da parte del mezzo demone; la coppia Sango- Miroku è ben costruita, nonostante le scene siano in definitiva sempre le stesse, perchè risultano divertenti sempre e comunque; Shippo è forse un personaggio inutile, mentre Sesshomaru è assolutamente il più fascinoso, per non parlare dei suoi fidi compagni d'avventura, che lo rendono complicato e umano al punto giusto, nella sua crudeltà. Inuyasha è l'eroe spavaldo e coraggioso, pregnato di superbia e orgoglio, che cerca di mascherare il suo gran cuore ritenendolo motivo di biasimo. Fa paura e tenerezza al tempo stesso e questo lo rende un vero e proprio cucciolone !Kagome e Kikio, che dire? Io sono di parte e preferisco di gran lunga la giovane giapponesina dei nostri tempi rispetto alla fredda e antipaticissima sacerdotessa santificata. Solo, avrei preferito vedere Kagome un po' più all'opera negli scontri o nelle vicende, perchè non amo che cerchi sempre l'aiuto di Inuyasha in ogni situazione. In definitiva ho riso con questo anime, mi sono emozionata, mi sono commossa, mi sono arrabbiata e talvolta annoiata, non lo definirei un totale capolavoro, ma penso valga assolutamente la pena di vederlo e attendo impaziente una futura realizzazione della settima serie, che porterebbe a compimento la trama del manga, ormai concluso in Giappone.
Un sentimento che trascende il tempo. Può essere sintetizzato in questa frase (che dà il titolo ad uno dei lungometraggi ispirati alla serie), lo spirito di questo splendido anime. Un amore che va oltre gli inganni, oltre le apparenze che travalica il tempo stesso. Così descritto potrebbe apparire il solito anime romantico e stucchevole ma lasciarsi traviare da tale sospetto sarebbe un errore. La storia è molto più complessa e non mancherà di appassionare chi oltre ad una buona dose di zucchero ha bisogno di azione e risate. Oltre ai protagonisti, Inuyasha e Kagome, ci saranno infatti ad affiancarli, Miroku ,Sango, e Shippo. Tutti insieme affronteranno innumerevoli avventure tra gag comiche (le più riuscite sono indubbiamente quelle di Sango e Miroku), duelli all'ultimo sangue e sentimenti a profusione. Non manca il bello e dannato, Sesshomaru, dagli intenti imperscrutabili, che girovaga per il Giappone del 1600 con la dolce Rin (suscita molta curiosità il loro rapporto) e il fedele e vile Jacken (in assoluto il personaggio macchietta più riuscito). Il resto è lasciato al fascino dell'epoca Senkogu tra suggestioni, misteri e creature fantastiche.
Sul piano tecnico siamo su buoni livelli. Il character design è decisamente superiore al manga e in generale riuscito.Le animazioni idem(anche se le ultime serie sebbene più recenti fanno un po' rimpiangere le prime in quanto a qualità). I bgm indubbiamente evocativi, anche se un tantino ripetitivi. Le songs introduttive e di chiusura, molto gradevoli nella prima serie, scemeranno qualitativamente strada facendo. Per quanto riguarda la storia l'unica critica che mi sento di muovere sta nelle eccessive puntate "inutili", da quelle con protagonista Shippo, personaggio minore per non dire insignificante a quelle ambientate nel presente(i personaggi attraverso un pozzo si muovono tra epoca sengoku e l'oggi) assolutamente snaturanti la storia(chi è interessato a Inuyasha ama la magia che lo pervade, difficilmente può sentirsi attratto dal classico shojo-love studentesco,impostazione che finisce per avere l'anime in quei frangenti...).
In generale un anime consigliatissimo.
Sul piano tecnico siamo su buoni livelli. Il character design è decisamente superiore al manga e in generale riuscito.Le animazioni idem(anche se le ultime serie sebbene più recenti fanno un po' rimpiangere le prime in quanto a qualità). I bgm indubbiamente evocativi, anche se un tantino ripetitivi. Le songs introduttive e di chiusura, molto gradevoli nella prima serie, scemeranno qualitativamente strada facendo. Per quanto riguarda la storia l'unica critica che mi sento di muovere sta nelle eccessive puntate "inutili", da quelle con protagonista Shippo, personaggio minore per non dire insignificante a quelle ambientate nel presente(i personaggi attraverso un pozzo si muovono tra epoca sengoku e l'oggi) assolutamente snaturanti la storia(chi è interessato a Inuyasha ama la magia che lo pervade, difficilmente può sentirsi attratto dal classico shojo-love studentesco,impostazione che finisce per avere l'anime in quei frangenti...).
In generale un anime consigliatissimo.
Inuyasha, come da buona serie trasposta da un manga originario, vanta una lunga serie di puntate al suo seguito, nonché vari OAV.
L'anime molto apprezzabile da un punto di vista grafico, riesce a catalizzare sin da subito l'attenzione sulle vicende dell'omonimo protagonista mezzodemone, spalleggiato da una studentessa (Kykyo), catapultata nell'epoca SonGoku da una sorta di "pozzo magico".
Con lo svolgersi della trama si viene a conoscenza, a poco a poco, delle origini e del passato dei due, che sono costretti ad intraprendere un lungo viaggio per raccogliere tutti i frammenti della Sfera dei Quattro spiriti, potente oggetto in grado di potenziare i demoni che ne vengono in possesso.
I due durante il loro cammino si imbattono in svariati individui e situazioni, che variano dal comico, al romantico, all'action.
Durante tutte queste avventure i due scoprono di provare un sentimento l'uno nei riguardi dell'altro. Questo sentimento che cresce sempre più conduce i due ed il manipolo di fidati amici al seguito in situazioni spesso pericolose.
Nonostante la miriade di episodi, a volte non necessariamente interessantissimi, la linea guida della trama è molto interessante e riesce a tener incollati al video per ore. Graficamente è un buon prodotto, non eccelso, ma di buona qualità;mentre l'audio e la colonna sonora non sono sempre delle migliori. Gli argomenti trattati sono abbastanza banali (scelta dovuta anche al contesto di svolgimento della trama) ma riescono comunque ad interessare, sempre per via della trama avvincente.
In definitiva Inuyasha è un buon prodotto che non lascia adito a molti secondi "fini" o interpretazioni; è semplice e conciso, con sprazzi di azione e sentimento. Quello che colpisce della serie è la trama e la storia che assume le tinte di un giallo con lo scorrere delle puntate.
L'anime molto apprezzabile da un punto di vista grafico, riesce a catalizzare sin da subito l'attenzione sulle vicende dell'omonimo protagonista mezzodemone, spalleggiato da una studentessa (Kykyo), catapultata nell'epoca SonGoku da una sorta di "pozzo magico".
Con lo svolgersi della trama si viene a conoscenza, a poco a poco, delle origini e del passato dei due, che sono costretti ad intraprendere un lungo viaggio per raccogliere tutti i frammenti della Sfera dei Quattro spiriti, potente oggetto in grado di potenziare i demoni che ne vengono in possesso.
I due durante il loro cammino si imbattono in svariati individui e situazioni, che variano dal comico, al romantico, all'action.
Durante tutte queste avventure i due scoprono di provare un sentimento l'uno nei riguardi dell'altro. Questo sentimento che cresce sempre più conduce i due ed il manipolo di fidati amici al seguito in situazioni spesso pericolose.
Nonostante la miriade di episodi, a volte non necessariamente interessantissimi, la linea guida della trama è molto interessante e riesce a tener incollati al video per ore. Graficamente è un buon prodotto, non eccelso, ma di buona qualità;mentre l'audio e la colonna sonora non sono sempre delle migliori. Gli argomenti trattati sono abbastanza banali (scelta dovuta anche al contesto di svolgimento della trama) ma riescono comunque ad interessare, sempre per via della trama avvincente.
In definitiva Inuyasha è un buon prodotto che non lascia adito a molti secondi "fini" o interpretazioni; è semplice e conciso, con sprazzi di azione e sentimento. Quello che colpisce della serie è la trama e la storia che assume le tinte di un giallo con lo scorrere delle puntate.
Mi aggiungo alla schiera di bastonatori della serie.
Penso che per "InuYasha" valga più o meno la stessa cosa che dissi qualche tempo fa per "Ranma 1/2", con la differenza che la serie in questione risulta già come incipit decisamente meno originale.
I personaggi sono semplicemente delle riproposizioni di modelli Takahashiani che ormai mi sono andati pesantemente a noia e che, di conseguenza, convincono meno degli originali, dai quali prendono spunto (è inutile negare che Inuyasha sia identico a Ranma, fatta eccezione per la chioma bianca, e lo stesso vale per molti altri).
A differenza di "Ranma", ho preso le distanze da "InuYasha" già dopo la prima stagione e, solo sporadicamente, sono stato spettatore di qualche puntata sparsa, solo per ravvisare di quanto la qualità generale calasse.
Quindi, un titolo minato dagli stessi difetti di "Ranma", ma elevati al quadrato a causa del suo eccessivo aspetto derivativo e di una trama già abbastanza opinabile in partenza.
Tra l'altro, l'anime si prende sempre in maniera troppo seriosa e tralascia l'unico aspetto (l'umorismo) che rendeva guardabile "Ranma" anche negli episodi più avanzati.
Forse a qualcuno questo continuo confronto con "Ranma" sembrerà fuori luogo, ma, per quanto mi riguarda, almeno quest'ultimo si differenzia sostanzialmente per più di un'aspetto dalle opere precedenti dell'autrice, riuscendo a guadagnarsi una sua personalità, mentre "InuYasha" si presenta così simile nel character design al predecessore (pur essendo realizzato undici anni dopo) che perde anche quel briciolo di originalità in suo possesso, rivelandosi un prodotto senz'anima.
Si potrebbe parlare anche del cambiamento nello staff del doppiaggio ma, mi pare di aver già infierito abbastanza!
Penso che per "InuYasha" valga più o meno la stessa cosa che dissi qualche tempo fa per "Ranma 1/2", con la differenza che la serie in questione risulta già come incipit decisamente meno originale.
I personaggi sono semplicemente delle riproposizioni di modelli Takahashiani che ormai mi sono andati pesantemente a noia e che, di conseguenza, convincono meno degli originali, dai quali prendono spunto (è inutile negare che Inuyasha sia identico a Ranma, fatta eccezione per la chioma bianca, e lo stesso vale per molti altri).
A differenza di "Ranma", ho preso le distanze da "InuYasha" già dopo la prima stagione e, solo sporadicamente, sono stato spettatore di qualche puntata sparsa, solo per ravvisare di quanto la qualità generale calasse.
Quindi, un titolo minato dagli stessi difetti di "Ranma", ma elevati al quadrato a causa del suo eccessivo aspetto derivativo e di una trama già abbastanza opinabile in partenza.
Tra l'altro, l'anime si prende sempre in maniera troppo seriosa e tralascia l'unico aspetto (l'umorismo) che rendeva guardabile "Ranma" anche negli episodi più avanzati.
Forse a qualcuno questo continuo confronto con "Ranma" sembrerà fuori luogo, ma, per quanto mi riguarda, almeno quest'ultimo si differenzia sostanzialmente per più di un'aspetto dalle opere precedenti dell'autrice, riuscendo a guadagnarsi una sua personalità, mentre "InuYasha" si presenta così simile nel character design al predecessore (pur essendo realizzato undici anni dopo) che perde anche quel briciolo di originalità in suo possesso, rivelandosi un prodotto senz'anima.
Si potrebbe parlare anche del cambiamento nello staff del doppiaggio ma, mi pare di aver già infierito abbastanza!
L'anime è "ganzo", peccato che in Italia siano arrivato ad oggi solo 85 episodi, su 167.
Il "cartone", secondo me, è fatto molto bene.
Il gruppetto di personaggi mi è piaciuto:
Inuyasha è sensibile (quasi mai, però), testardo e violento.
Kagome è sensibile, intelligente e simpatica.
Shippo è "piccolo" e dolce.
Miroku è "pervertito", ma anche simpatico.
Sango è violenta (solo quando ce ne è bisogno) e sensibile.
Naraku è codardo, forte e "schifoso".
Kagura è potente e, una volta, "ribelle".
Sesshomaru è capace, e senza scrupoli.
Jaken non è tanto potente ma, a volte, può essere anche simpatico.
Inuyasha, secondo me, è più bello di Dragon Ball. Non so come finisce, ma spero che Inuyasha e Kagome si fidanzino.
Odio, però, quando Kagome dice "a cuccia" perché in quel momento Inuyasha diventa debole.
Odio anche Koga, perchè "si mette in mezzo" tra Kagome e Inuyasha.
Il "cartone", secondo me, è fatto molto bene.
Il gruppetto di personaggi mi è piaciuto:
Inuyasha è sensibile (quasi mai, però), testardo e violento.
Kagome è sensibile, intelligente e simpatica.
Shippo è "piccolo" e dolce.
Miroku è "pervertito", ma anche simpatico.
Sango è violenta (solo quando ce ne è bisogno) e sensibile.
Naraku è codardo, forte e "schifoso".
Kagura è potente e, una volta, "ribelle".
Sesshomaru è capace, e senza scrupoli.
Jaken non è tanto potente ma, a volte, può essere anche simpatico.
Inuyasha, secondo me, è più bello di Dragon Ball. Non so come finisce, ma spero che Inuyasha e Kagome si fidanzino.
Odio, però, quando Kagome dice "a cuccia" perché in quel momento Inuyasha diventa debole.
Odio anche Koga, perchè "si mette in mezzo" tra Kagome e Inuyasha.
Inuyasha è un anime stupendo in tutti i sensi, dalla storia alle animazione molto fluide e ben realizzate. Sopratutto le animazioni sono molte, al contrario di mooooolti altri anime, dove i personaggi muovono solo la bocca e il resto rimane fotogramma unico per tutta la puntata.
Inuyasha ha una trama spettacolare i un mondo di guerra, pace odio e amore, ed il fatto che sia molto longevo per me è un bene anzi vorrei non finisse mai.
Inuyasha ha una trama spettacolare i un mondo di guerra, pace odio e amore, ed il fatto che sia molto longevo per me è un bene anzi vorrei non finisse mai.
Secondo me Inuyasha è un manga davvero stupendo, coinvolgente e molto interessante. Poi è fatto davvero bene, la storia dei vari personaggi l'ambientazione in cui si sviluppa sono ben strutturate, sempre con quel pizzico di romanticismo e amore in un mondo di avventura e magia. Inoltre penso che questo manga metta in risalto parecchi problemi che l'umanità ha affrontato, le guerre, le carestie, i capitalisti che cercavano di arricchirsi a spese dei poveri contadini e anche il razzismo.
Non che esistano i mezzo demoni o i demoni, ma comunque l'ostilità nei confronti di quelle creature a metà come Inuyasha da parte degli umani era comunque una forma di razzismo. E penso che il messaggio principale di questo manga sia quello di non giudicare qualcuno per la razza a cui appartiene, perchè nessuno è inferiore o superiore agli altri. Siamo tutti sulla "stessa barca" e ognuno ha diritto a vivere una vita tranquilla senza essere giudicato per il suo modo di vivere per le sue abitudine e per il suo stile. Per quanto riguarda i personaggi non ho nulla da ridire, perchè sono semplicemente fantastici. Sono ben caratterizzati e risultano a dir poco perfetti. L'autrice è riuscita a mettere insime, amore, guerra, magia, dramma e comicità creando così un piccolo capolavoro che di giorno in giorno mi affascina sempre di più...
Non che esistano i mezzo demoni o i demoni, ma comunque l'ostilità nei confronti di quelle creature a metà come Inuyasha da parte degli umani era comunque una forma di razzismo. E penso che il messaggio principale di questo manga sia quello di non giudicare qualcuno per la razza a cui appartiene, perchè nessuno è inferiore o superiore agli altri. Siamo tutti sulla "stessa barca" e ognuno ha diritto a vivere una vita tranquilla senza essere giudicato per il suo modo di vivere per le sue abitudine e per il suo stile. Per quanto riguarda i personaggi non ho nulla da ridire, perchè sono semplicemente fantastici. Sono ben caratterizzati e risultano a dir poco perfetti. L'autrice è riuscita a mettere insime, amore, guerra, magia, dramma e comicità creando così un piccolo capolavoro che di giorno in giorno mi affascina sempre di più...
Sto anche collezionando il manga e devo dire che è stupendo. A differenza della altre opere della Takashi non si basa solo sul piano romantico e la trama è alquanto complessa. I personaggi sono indimenticabili e particolari ed è facilissimo affezionarsi all'anime come pure ai suoi protagonisti. Personalmente credo che i più riusciti siano Miroku e Inuyasha infatti Rumiko ha una spiccata tendenza a creare dei personaggi maschili che risultano simpatici sotto qualunque angolazione. Ammetto che all'inizio lo ritenevo un manga brutto e crudo ma solo perché ero piccola e non sopportavo il sangue. Adesso invece lo sopporto diciamo ^-^.
Non gli ho dato 10 perché ritengo che alcuni personaggi siano troppo inquietanti, ma per il resto è ok.
Non gli ho dato 10 perché ritengo che alcuni personaggi siano troppo inquietanti, ma per il resto è ok.
Ed eccomi qui a scrivere la mia prima recensione negativa. Il motivo principale è semplice ed esprimibile in due parole: Loop Takahashi.
La trama di quest’anime può essere paragonato a una circolo, sempre le stesse situazioni, sempre gli stessi comportamenti da parte degli stessi personaggi, ogni volta sembra di aver fatto chissà quali passi in avanti nello svolgimento, per poi accorgersi mestamente alla fine della mini-saga di essere ancora al punto di partenza, se non addirittura più indietro. Altri prima di me hanno gia descritto abbondantemente e con dovizia di particolari il loop Takahashi, quindi taglierò su questo punto. Un altro punto a sfavore è l’eccessiva piattezza dei personaggi: si passa da un Inuyasha che dopo 160 puntate non ha ancora capito che tirando fuori Tessaiga alla ‘cazzo di cane’, brandendola a caso contro ogni nemico urlando DANNATO le prende e basta, Kagome che urla ‘Inuyasha’, Miroku che oltre a palpare il culo a Sango o chiedere di fare un figlio con la prima giovane decente che passa non è in grado di fare niente, ecc… Ed evitiamo di parlare di Shippo, la cui utilità nella storia sto ancora cercando di capire, se non quella di creare filler su filler sulle sue cotte infantili o sulle sue terribili battaglie contro mostri di inconcepibile inettitudine, episodi talmente emozionanti e coinvolgenti da rivaleggiare con le puntate che vede coinvolta la squadra dei giovani imbeci… emh detective in Detective Conan… oppure l’intento era di piazzarci un personaggio kawai per accattivare il target delle neoadolescenti a cui è dedicata l’opera?….se davvero questo era l’intento allora avrei preferito un gia testato simil-Mokona anziché una volpe la cui miglior qualità è scartavetrare i cosiddetti tanto da far invidia ai passati Altair di Danguard e Patty di Holly&Benji(per citare due dei personaggi più odiosi mai concepiti dall’animazione giapponese).
Ma la palma di personaggio più odioso della serie non può che andare a Kagome!
Scena tipica dell’anime:
Inuyasha incontra Kikyo per tentare di sconfiggere Naraku o per assicurarsi che Naraku non l’abbia uccisa,
Kagome dice che non è gelosa e che Inuyasha può fare quello che vuole,
Inuyasha torna da Kagome,
Kagome è gelosa e non gli parla,
Inuyasha non capisce,
Kagome si incazza ma dice che va tutto bene,
Inuyasha non capisce e si irrita,
Kagome si arrabbia ancora di più,
i 2 litigano,
Kagome urla “a cuccia”,
Inuyasha vola a terra,
Kagome se ne va con l’aria di chi pensa ‘ti sta bene’,
Inuyasha a terra non capisce cosa sia successo e cosa abbia fatto di male,
Kagome dice ‘Inuyasha sei uno stupido’,
il resto del gruppo guarda Inuyasha con gli occhi sbarrati dicendogli che è uno stupido.
Occasionalmente Kagome tornerà nella sua epoca, per poi ritornare nel Sengoku, da sola o con Inuyasha, entro pochissimo tempo.
Ho visto questa scena talmente tante volte da aver perso il conto, e ogni volta l’irritazione verso Kagome e la sua immensa ipocrisia cresceva…poi mi accorsi di aver gia visto queste situazioni…bastava cambiare i nomi di Inuyasha e Kagome in Ranma e Akane: IDENTICI, identiche le situazioni, identica la psicologia, identica l’idiozia.
Tuttavia in un anime comico-demenziale come Ranma 1/2 sono accettabili, ma in un anime pseudo-serio quale dovrebbe essere Inuyasha NO!
Il tutto viene condito con una marea di personaggi stilizzati e senza uno spessore psicologico degno di nota che appariranno, se ne andranno, torneranno, se ne riandranno, ritorneranno nuovamente in ciclo infinito per la gioia degli spettatori.
L’unico personaggio degno di nota a mio avviso è Kikyo, uno dei miei personaggi preferiti, e forse parzialmente Sesshomaru.
E dopo ben 167 puntate, delle quali almeno gli ultimi 3/4 visti più per inerzia che per altro ci si aspetta il finale, o almeno qualcosa di simile, conoscendo la Takahashi, ignorando anche il fatto che il probabile finale risulta palese fin dal 10° episodio se non prima, gli autori hanno la geniale idea di non metterlo: niente finale riempitivo, niente finale definitivo, niente finale aperto, niente di niente…un “noi andremo avanti per sconfiggere Naraku” e via, 167*24 minuti di tempo buttati nel cesso per non avere nemmeno un finale, forse l’unica cosa che poteva vagamente spingere a continuare la visione puntata dopo puntata (vabbe che se non fosse passato sull’anime night l’avrei interrotto con ancora gli episodi a doppia cifra). E la cosa agghiacciante è che l’anime copre solo la prima metà del manga.
Tecnicamente l’anime non è male, e le sigle sono molto belle, tranne forse 2-3… ma questo non è sufficiente a salvarlo…
Mi pare non ci sia altro da aggiungere, alla prima serie avrei dato 7.5, abbassiamo pure a 5 considerando la serie nella sua interezza…a gia dimenticavo Kagome e Shippo --> 4 Vabbeh dai forse così è troppo severo, diamo 5 per Kikyo.
Anzi no, non si può rovinare in questo modo un anime più che sufficiente. 4
La trama di quest’anime può essere paragonato a una circolo, sempre le stesse situazioni, sempre gli stessi comportamenti da parte degli stessi personaggi, ogni volta sembra di aver fatto chissà quali passi in avanti nello svolgimento, per poi accorgersi mestamente alla fine della mini-saga di essere ancora al punto di partenza, se non addirittura più indietro. Altri prima di me hanno gia descritto abbondantemente e con dovizia di particolari il loop Takahashi, quindi taglierò su questo punto. Un altro punto a sfavore è l’eccessiva piattezza dei personaggi: si passa da un Inuyasha che dopo 160 puntate non ha ancora capito che tirando fuori Tessaiga alla ‘cazzo di cane’, brandendola a caso contro ogni nemico urlando DANNATO le prende e basta, Kagome che urla ‘Inuyasha’, Miroku che oltre a palpare il culo a Sango o chiedere di fare un figlio con la prima giovane decente che passa non è in grado di fare niente, ecc… Ed evitiamo di parlare di Shippo, la cui utilità nella storia sto ancora cercando di capire, se non quella di creare filler su filler sulle sue cotte infantili o sulle sue terribili battaglie contro mostri di inconcepibile inettitudine, episodi talmente emozionanti e coinvolgenti da rivaleggiare con le puntate che vede coinvolta la squadra dei giovani imbeci… emh detective in Detective Conan… oppure l’intento era di piazzarci un personaggio kawai per accattivare il target delle neoadolescenti a cui è dedicata l’opera?….se davvero questo era l’intento allora avrei preferito un gia testato simil-Mokona anziché una volpe la cui miglior qualità è scartavetrare i cosiddetti tanto da far invidia ai passati Altair di Danguard e Patty di Holly&Benji(per citare due dei personaggi più odiosi mai concepiti dall’animazione giapponese).
Ma la palma di personaggio più odioso della serie non può che andare a Kagome!
Scena tipica dell’anime:
Inuyasha incontra Kikyo per tentare di sconfiggere Naraku o per assicurarsi che Naraku non l’abbia uccisa,
Kagome dice che non è gelosa e che Inuyasha può fare quello che vuole,
Inuyasha torna da Kagome,
Kagome è gelosa e non gli parla,
Inuyasha non capisce,
Kagome si incazza ma dice che va tutto bene,
Inuyasha non capisce e si irrita,
Kagome si arrabbia ancora di più,
i 2 litigano,
Kagome urla “a cuccia”,
Inuyasha vola a terra,
Kagome se ne va con l’aria di chi pensa ‘ti sta bene’,
Inuyasha a terra non capisce cosa sia successo e cosa abbia fatto di male,
Kagome dice ‘Inuyasha sei uno stupido’,
il resto del gruppo guarda Inuyasha con gli occhi sbarrati dicendogli che è uno stupido.
Occasionalmente Kagome tornerà nella sua epoca, per poi ritornare nel Sengoku, da sola o con Inuyasha, entro pochissimo tempo.
Ho visto questa scena talmente tante volte da aver perso il conto, e ogni volta l’irritazione verso Kagome e la sua immensa ipocrisia cresceva…poi mi accorsi di aver gia visto queste situazioni…bastava cambiare i nomi di Inuyasha e Kagome in Ranma e Akane: IDENTICI, identiche le situazioni, identica la psicologia, identica l’idiozia.
Tuttavia in un anime comico-demenziale come Ranma 1/2 sono accettabili, ma in un anime pseudo-serio quale dovrebbe essere Inuyasha NO!
Il tutto viene condito con una marea di personaggi stilizzati e senza uno spessore psicologico degno di nota che appariranno, se ne andranno, torneranno, se ne riandranno, ritorneranno nuovamente in ciclo infinito per la gioia degli spettatori.
L’unico personaggio degno di nota a mio avviso è Kikyo, uno dei miei personaggi preferiti, e forse parzialmente Sesshomaru.
E dopo ben 167 puntate, delle quali almeno gli ultimi 3/4 visti più per inerzia che per altro ci si aspetta il finale, o almeno qualcosa di simile, conoscendo la Takahashi, ignorando anche il fatto che il probabile finale risulta palese fin dal 10° episodio se non prima, gli autori hanno la geniale idea di non metterlo: niente finale riempitivo, niente finale definitivo, niente finale aperto, niente di niente…un “noi andremo avanti per sconfiggere Naraku” e via, 167*24 minuti di tempo buttati nel cesso per non avere nemmeno un finale, forse l’unica cosa che poteva vagamente spingere a continuare la visione puntata dopo puntata (vabbe che se non fosse passato sull’anime night l’avrei interrotto con ancora gli episodi a doppia cifra). E la cosa agghiacciante è che l’anime copre solo la prima metà del manga.
Tecnicamente l’anime non è male, e le sigle sono molto belle, tranne forse 2-3… ma questo non è sufficiente a salvarlo…
Mi pare non ci sia altro da aggiungere, alla prima serie avrei dato 7.5, abbassiamo pure a 5 considerando la serie nella sua interezza…a gia dimenticavo Kagome e Shippo --> 4 Vabbeh dai forse così è troppo severo, diamo 5 per Kikyo.
Anzi no, non si può rovinare in questo modo un anime più che sufficiente. 4
Di sicuro questo anime era partito bene, certo c'erano le classiche situazioni che molto spesso troviamo nei fantasy, ovvero la ragazzina delle medie che scopre di avere dei poteri e va in un mondo incantato e pericoloso per combattere, però il contesto era molto avvincente. Così è stato per tutta la prima serie e al massimo per la seconda, poi, ad un tratto (anche se dovevo immaginarlo visto che è tratto da un manga della Takahashi) tutto l'anime diventa di una noiosità stucchevole. Tutto diventa iper-ripetitivo:
- I protagonisti arrivano in un villaggio;
- Gli abitanti del villaggio sembrano brave persone, ma invece c'è un demone che trama alle loro spalle;
- Miroku fa il maniaco;
- Sango si arrabbia;
- Inuyasha pensa a kykyo;
- A kagome non va giù e litiga con Inuyasha;
- Scoprono il demone e lo sconfiggono;
- Si riparte;
Questo poteva andar bene per la prima serie, ma poi diventa una tortura, neanche l'arrivo di altri nemici riesce a discostare questa sequenza di episodi. Alcuni personaggi di gran fascino come Sesshomaru, vengono impietosamente messi ai margini, questo per dar spazio alle sempre stra citate situazioni. Insomma un anime che aveva un enorme potenziale, gettato alle ortiche.
- I protagonisti arrivano in un villaggio;
- Gli abitanti del villaggio sembrano brave persone, ma invece c'è un demone che trama alle loro spalle;
- Miroku fa il maniaco;
- Sango si arrabbia;
- Inuyasha pensa a kykyo;
- A kagome non va giù e litiga con Inuyasha;
- Scoprono il demone e lo sconfiggono;
- Si riparte;
Questo poteva andar bene per la prima serie, ma poi diventa una tortura, neanche l'arrivo di altri nemici riesce a discostare questa sequenza di episodi. Alcuni personaggi di gran fascino come Sesshomaru, vengono impietosamente messi ai margini, questo per dar spazio alle sempre stra citate situazioni. Insomma un anime che aveva un enorme potenziale, gettato alle ortiche.
Ho dato la sufficienza solo per la novita' che rappresenta la prima serie (intrigante la sceneggiatura, disegni buoni anche se troppo shojo, divertente il rapporto tra Inuyasha e il resto della combriccola). Le altre serie sono soporifere e non sono in grado di aggiungere novita': sempre gli stessi nemici, la sfera che non si ricompone mai, demoni fatti a pezzi e il noiosissimo tira e molla di Kagome, Inuyasha e Kikyo (troppi episodi per una serie).
Un discreto anime, carino da guardare ma nulla di più o almeno a me non mi ha incuriosito molto da seguirlo episodio dopo episodio e non mi ha dato un grande impatto. Sinceramente non mi comprei mai i DVD o il manga di questa serie, mi accontento di vedermi una volta ogni tanto qualche episodio in TV ma nulla di più. Altra cosa deludente di questo anime che uno che lo segue sempre arriva che si vede più di 160 episodi per poi trovarsi con l'anime senza un finale visto che tutt'ora il manga non è ancora finito, tipico delle serie TV della Takahashi. Si dovrebbe sperare in futuro che magari daranno una degna fine a questo anime con dei film o OAV o chissà con un'altra serie TV.
VOTO 6
VOTO 6
[<b>MODERATORE: Grazie mille delle recensioni, ma ti prego di scrivere con più cura: metti le lettere accentate, maiuscole, punteggiatura (punti esclamativi), ecc..., fatico a correggere le tue recensioni. Ciao e grazie!</b>]
il problema è che in patria ha avuto molto successo e la casa di produzione ne ha aproffittato per allungare la storia con episodi fotocopie a riempire i tempi morti tra l'uscita di un volume e l'altro, cosa che capita pure a One Piece (anche se alcuni di quelli "riempitivi" sono carini e originali).
In generale è una serie carina resa pesante solo dalla lunghezza.
La storia è simile a molte altre, ma il tocco di Rumiko la rende aprrezzabile a piu' livelli e a un pubblico molto ampio!
I personaggi hanno una caratterizzazione discreta, tipica dell' autrice (sia grafica che caratteriale) e forse per questo "sanno di gia visto" (INUYASA/RANMA, SANGO/UKYO per fare un esempio).
Vorrei soffermarmi su 2 particolari che ritengo importanti:
il triangolo Kagome/Inuyasa/Kikyo e Naraku!
Il primo all' apparenza molto simile ad altri rappresentati dall'autrice, si sviluppa in maniera diversa tanto che spesso sempra Kagome il LATO DI TROPPO! (solo nei primi episodi di Lamu' abbiamo visto una cosa simile, poi tutti ci siamo innamorati dell'aliena e tifevamo per lei) dovuto anche alla mancanza di carisma della ragazza!
Naraku è un cattivo onnipresente, sopratutto nel fumetto, furbo e freddo calcolatore tanto da far pensare che niente di cio che succede sia lasciato al caso. Pure le vittorie (momentanee) di Inuyasa e Co., cosa che alla lunga puo' dare fastidio!!
Ben assortiti i comprimari (Sesshomaru in primis!) .
Il 7 e dovuto anche al fatto che la Dynamic prima e la Dynit poi hanno fatto un lavoro discreto di doppiaggio (anche se preferisco quello della prima serie: DeBortoli e Max Alto sono grandissimi! Senza contare i vari Guest star).
il problema è che in patria ha avuto molto successo e la casa di produzione ne ha aproffittato per allungare la storia con episodi fotocopie a riempire i tempi morti tra l'uscita di un volume e l'altro, cosa che capita pure a One Piece (anche se alcuni di quelli "riempitivi" sono carini e originali).
In generale è una serie carina resa pesante solo dalla lunghezza.
La storia è simile a molte altre, ma il tocco di Rumiko la rende aprrezzabile a piu' livelli e a un pubblico molto ampio!
I personaggi hanno una caratterizzazione discreta, tipica dell' autrice (sia grafica che caratteriale) e forse per questo "sanno di gia visto" (INUYASA/RANMA, SANGO/UKYO per fare un esempio).
Vorrei soffermarmi su 2 particolari che ritengo importanti:
il triangolo Kagome/Inuyasa/Kikyo e Naraku!
Il primo all' apparenza molto simile ad altri rappresentati dall'autrice, si sviluppa in maniera diversa tanto che spesso sempra Kagome il LATO DI TROPPO! (solo nei primi episodi di Lamu' abbiamo visto una cosa simile, poi tutti ci siamo innamorati dell'aliena e tifevamo per lei) dovuto anche alla mancanza di carisma della ragazza!
Naraku è un cattivo onnipresente, sopratutto nel fumetto, furbo e freddo calcolatore tanto da far pensare che niente di cio che succede sia lasciato al caso. Pure le vittorie (momentanee) di Inuyasa e Co., cosa che alla lunga puo' dare fastidio!!
Ben assortiti i comprimari (Sesshomaru in primis!) .
Il 7 e dovuto anche al fatto che la Dynamic prima e la Dynit poi hanno fatto un lavoro discreto di doppiaggio (anche se preferisco quello della prima serie: DeBortoli e Max Alto sono grandissimi! Senza contare i vari Guest star).
Mi unisco ai critici. Devo doverosamente premettere di non essere mai stata una fan della Takahashi, e questo Inuyasha, di gran lunga il suo lavoro peggiore, non mi aveva particolarmente impressionato già dalla prima stagione né per la trama né per i personaggi, con una menzione in negativo per la protagonista femminile, Kagome: non credo si sia mai vista un'eroina tanto scialba, noiosa e inutile in un'opera di tale successo commerciale.
Se questa serie non fosse stata trasmessa in TV non mi sarebbe mai venuto in mente nemmeno di darle uno sguardo, ma dato che ha fatto appunto parte dell'anime night per anni ho finito per guardicchiarla in attesa dei successivi e più intriganti titoli, dopotutto 20 minuti passano in fretta e c’era sempre la speranza che potesse dimostrarsi più interessante di quanto le premesse lasciassero supporre.
Al contrario, col passare delle stagioni la sensazione di star perdendo tempo si faceva sempre più forte, al punto che ho iniziato a saltare dapprima i singoli episodi, poi intere mini-saghe e infine l'ho droppato definitivamente riprendendolo solo in occasione dello pseudo-finale, giusto per arrabbiarmi per le molte ore sprecate dietro a un prodotto che non merita assolutamente la fama e il successo che ha.
Ripetitivo e inconcludente: queste sono le uniche due parole necessarie per descrivere Inuyasha. Una storia già di per sé non molto brillante che si dilunga in modo scandaloso senza arrivare mai ad una vera svolta: tra tutti gli episodi che ho visto nel corso delle varie serie (non saprei indicarne il numero preciso) ce ne saranno stati non più di una ventina con un minimo di sostanza, i restanti formano uno sterminato esercito di inutili sottosaghe riempitive, che oltretutto sono l'una la fotocopia dell'altra.
Si sa che le opere della Takahashi sono costituite da episodi autoconclusivi, ripetitivi e virtualmente infiniti, in cui i passi avanti nella vicenda principale, quando e se presenti, sono infinitesimali, ma mentre la trama di base dei vari Ranma, Lamù e Maison Ikkoku consentiva un simile svolgimento (anche se, per quanto mi riguarda, l'allungamento del brodo si è sempre protratto ben oltre il tollerabile), lo spunto fantasy/avventuroso alla base di Inuyasha viene non mortificato, ma definitivamente ucciso da questa narrazione: è semplicemente ridicolo che una storia semplice e lineare dopo aver tracciato un percorso ben preciso davanti a sé compia solo un paio di passi su quel percorso, preferendo invece divagare, tornare indietro e poi divagare di nuovo - peraltro sempre per gli stessi fillerosi sentieri che ben presto ci ritroveremo a conoscere a memoria -, senza mai proporre sviluppi apprezzabili.
I termini "ripetitivo" e "inconcludente" possono essere riproposti anche nella descrizione dei personaggi. Dire che i protagonisti principali sono macchiette significa fare quasi un complimento! La loro caratterizzazione consiste in un paio di frasi e/o atteggiamenti tipici per ognuno da ripetere una volta a puntata e, proprio come la trama, si dimostrano incapaci di qualsivoglia tipo di evoluzione. E anche se in alcuni momenti può sembrare che i rapporti tra loro siano destinati a cambiare, state tranquilli, dall’episodio successivo tornerà tutto come prima! I vari coprotagonisti non sono da meno: figure statiche e monodimensionali che non sembrano avere alcuno scopo se non quello di arricchire la già vasta gamma di cliché da riproporre fino allo sfinimento (non cercate di farmi credere che gente come Koga serva effettivamente a qualcosa!). Il malvagio Naraku? Ha il pregio di voler uccidere i protagonisti, ma necessita di un po' più di screen time perché si possa esprimere un giudizio sulla sua figura. Gli unici personaggi in grado di suscitare un minimo di interesse sono, paradossalmente, quelli il cui ruolo è limitato a sporadiche quanto inutili comparsate... ma forse non è poi così paradossale dato che questo anime si basa sulla continua riproposizione di ciò che è superfluo! Sto parlando naturalmente di Sesshomaru e Kikyo: il primo è puro fanservice dall'entrata in scena di Rin, la seconda, le cui potenzialità erano notevoli, viene presto svilita, relegata al ruolo di terzo incomodo nella soporifera love story tra il botolo ringhioso e la lagnosa Kagome, ma nonostante questo le loro apparizioni hanno comunque l'effetto di un raggio di sole nelle tenebre. Se poi fossero davvero indispensabili per la storia il mio apprezzamento nei loro confronti crescerebbe ancor di più, ma non si può avere tutto.
In ogni caso, la vera, memorabile perla regalataci da questa serie è la fregatura finale: lo spettatore non solo non vedrà la fine ufficiale della storia (comprensibile, visto che il manga è tutt'ora in corso di pubblicazione), ma nemmeno qualcosa di vagamente simile a una chiusura, l’ultima puntata è un episodio come tanti altri, lascia tutto in sospeso e tanti saluti. Chi non è stato invogliato a procurarsi il manga (io!) trasformerà la sensazione di aver perso tempo in una certezza definitiva.
Cosa si salva, dunque? La realizzazione tecnica, le musiche e il doppiaggio italiano, ottimo il primo, non così male come si dice il secondo (la De Bortoli era troppo per un personaggio patetico come Kagome!); ma a me non importa poi molto della realizzazione se la serie grida a gran voce: "Drop me!".
In definitiva: trama ultra-diluita e ripetitiva, personaggi banali, niente finale… un 5 è perfino troppo!
Se questa serie non fosse stata trasmessa in TV non mi sarebbe mai venuto in mente nemmeno di darle uno sguardo, ma dato che ha fatto appunto parte dell'anime night per anni ho finito per guardicchiarla in attesa dei successivi e più intriganti titoli, dopotutto 20 minuti passano in fretta e c’era sempre la speranza che potesse dimostrarsi più interessante di quanto le premesse lasciassero supporre.
Al contrario, col passare delle stagioni la sensazione di star perdendo tempo si faceva sempre più forte, al punto che ho iniziato a saltare dapprima i singoli episodi, poi intere mini-saghe e infine l'ho droppato definitivamente riprendendolo solo in occasione dello pseudo-finale, giusto per arrabbiarmi per le molte ore sprecate dietro a un prodotto che non merita assolutamente la fama e il successo che ha.
Ripetitivo e inconcludente: queste sono le uniche due parole necessarie per descrivere Inuyasha. Una storia già di per sé non molto brillante che si dilunga in modo scandaloso senza arrivare mai ad una vera svolta: tra tutti gli episodi che ho visto nel corso delle varie serie (non saprei indicarne il numero preciso) ce ne saranno stati non più di una ventina con un minimo di sostanza, i restanti formano uno sterminato esercito di inutili sottosaghe riempitive, che oltretutto sono l'una la fotocopia dell'altra.
Si sa che le opere della Takahashi sono costituite da episodi autoconclusivi, ripetitivi e virtualmente infiniti, in cui i passi avanti nella vicenda principale, quando e se presenti, sono infinitesimali, ma mentre la trama di base dei vari Ranma, Lamù e Maison Ikkoku consentiva un simile svolgimento (anche se, per quanto mi riguarda, l'allungamento del brodo si è sempre protratto ben oltre il tollerabile), lo spunto fantasy/avventuroso alla base di Inuyasha viene non mortificato, ma definitivamente ucciso da questa narrazione: è semplicemente ridicolo che una storia semplice e lineare dopo aver tracciato un percorso ben preciso davanti a sé compia solo un paio di passi su quel percorso, preferendo invece divagare, tornare indietro e poi divagare di nuovo - peraltro sempre per gli stessi fillerosi sentieri che ben presto ci ritroveremo a conoscere a memoria -, senza mai proporre sviluppi apprezzabili.
I termini "ripetitivo" e "inconcludente" possono essere riproposti anche nella descrizione dei personaggi. Dire che i protagonisti principali sono macchiette significa fare quasi un complimento! La loro caratterizzazione consiste in un paio di frasi e/o atteggiamenti tipici per ognuno da ripetere una volta a puntata e, proprio come la trama, si dimostrano incapaci di qualsivoglia tipo di evoluzione. E anche se in alcuni momenti può sembrare che i rapporti tra loro siano destinati a cambiare, state tranquilli, dall’episodio successivo tornerà tutto come prima! I vari coprotagonisti non sono da meno: figure statiche e monodimensionali che non sembrano avere alcuno scopo se non quello di arricchire la già vasta gamma di cliché da riproporre fino allo sfinimento (non cercate di farmi credere che gente come Koga serva effettivamente a qualcosa!). Il malvagio Naraku? Ha il pregio di voler uccidere i protagonisti, ma necessita di un po' più di screen time perché si possa esprimere un giudizio sulla sua figura. Gli unici personaggi in grado di suscitare un minimo di interesse sono, paradossalmente, quelli il cui ruolo è limitato a sporadiche quanto inutili comparsate... ma forse non è poi così paradossale dato che questo anime si basa sulla continua riproposizione di ciò che è superfluo! Sto parlando naturalmente di Sesshomaru e Kikyo: il primo è puro fanservice dall'entrata in scena di Rin, la seconda, le cui potenzialità erano notevoli, viene presto svilita, relegata al ruolo di terzo incomodo nella soporifera love story tra il botolo ringhioso e la lagnosa Kagome, ma nonostante questo le loro apparizioni hanno comunque l'effetto di un raggio di sole nelle tenebre. Se poi fossero davvero indispensabili per la storia il mio apprezzamento nei loro confronti crescerebbe ancor di più, ma non si può avere tutto.
In ogni caso, la vera, memorabile perla regalataci da questa serie è la fregatura finale: lo spettatore non solo non vedrà la fine ufficiale della storia (comprensibile, visto che il manga è tutt'ora in corso di pubblicazione), ma nemmeno qualcosa di vagamente simile a una chiusura, l’ultima puntata è un episodio come tanti altri, lascia tutto in sospeso e tanti saluti. Chi non è stato invogliato a procurarsi il manga (io!) trasformerà la sensazione di aver perso tempo in una certezza definitiva.
Cosa si salva, dunque? La realizzazione tecnica, le musiche e il doppiaggio italiano, ottimo il primo, non così male come si dice il secondo (la De Bortoli era troppo per un personaggio patetico come Kagome!); ma a me non importa poi molto della realizzazione se la serie grida a gran voce: "Drop me!".
In definitiva: trama ultra-diluita e ripetitiva, personaggi banali, niente finale… un 5 è perfino troppo!
Finito! Al momento in cui scrivo, 22:03, Inuyasha è finito su MTV. Mi sono innamorato di questo cartone sin dal primo momento che l'ho visto specialmente perchè ci sono cose che in altri lavori della Takahashi non ci sono:la serietà nei combattimenti e dei nemici (in Ranma erano prese in giro), ma soprattutto, il SANGUE! C'è molto sangue qui tanto da farmi dubitare che fosse veramente della Takahashi e non di Go Nagai. Ricorda vagamente Dragon Ball e Ushio e Tora (l'inizio), ma è cento volte meglio di DB. C'è un difetto ENORME che non dico, ma chi, come me, ha visto TUTTI gli episodi non impiegherà molto a capire qual'è.
La trama non è delle più avvincenti, ma il risultato è comunque gradevole. I protagonisti ispirano subito simpatia anche per le loro vicende personali. Magnifico il personaggio di Sesshomaru. La pecca è che vi sono delle parti estramente coinvolgenti mescolate con altre eccessivamente infantili. Buona l'evoluzione caratteriale ed emotiva dei personaggi.
Un anime che comincia in maniera molto intrigante e che va avanti nei successivi episodi in maniera da catturare l'attenzione dello spettatore, questo fino a poco più di 40 episodi (come avete visto ne ho visti 167)
Dopo di questi la trama comincia a diventare trita e ritrita, purtroppo le idee sono quelle ed il plot sarà lo stesso per tutte le stagioni a venire.
In italia la 1 stagione finisce all 26ma puntata ma in giappone mi pare intorno alla 42.
Tornando alla trama diventa ripetitiva perchè ci troviamo davanti a naraku (antagonista di Inuyasha, non vi spiego la trama perchè è gia stato fatto più volte da altri) che diventa più forte e quando Inuyasha diventa più forte il tipo scappa per diventare ancora più forte, così facendo Inuyasha deve fare altrettanto, ditemi voi se vedere 167 episodi così non diventa ripetitivo.
In più ci sono personaggi che muoiono, poi non sono morti, ma rimuoiono e poi non sono propriamente morti...
Gli altri personaggi che sono da riempimento a paret Kagome che farà i soliti "scath" con Inuyasha e saranno gli stessi per tutta la serie ed i film.
Il disegno è buono, le animazioni non sono male, ovviamente la traduzione/doppiaggio lascia veramente a desiderare.
Buona visione a tutti
Dopo di questi la trama comincia a diventare trita e ritrita, purtroppo le idee sono quelle ed il plot sarà lo stesso per tutte le stagioni a venire.
In italia la 1 stagione finisce all 26ma puntata ma in giappone mi pare intorno alla 42.
Tornando alla trama diventa ripetitiva perchè ci troviamo davanti a naraku (antagonista di Inuyasha, non vi spiego la trama perchè è gia stato fatto più volte da altri) che diventa più forte e quando Inuyasha diventa più forte il tipo scappa per diventare ancora più forte, così facendo Inuyasha deve fare altrettanto, ditemi voi se vedere 167 episodi così non diventa ripetitivo.
In più ci sono personaggi che muoiono, poi non sono morti, ma rimuoiono e poi non sono propriamente morti...
Gli altri personaggi che sono da riempimento a paret Kagome che farà i soliti "scath" con Inuyasha e saranno gli stessi per tutta la serie ed i film.
Il disegno è buono, le animazioni non sono male, ovviamente la traduzione/doppiaggio lascia veramente a desiderare.
Buona visione a tutti
E' vero Inuyasha non porta alcuna novita nel mondo degli anime e nemmeno vuole porsi come pietra migliare della creativita' orientale.
Il suo compito sembra esaurirsi nel portare serenita e ironia.
Se non e' originale e' pero estremamente ben fatto, ben disegnato ed animato, con trovate semplici e personaggi e sitazioni adatti a coinvolgervi nella storia.
Un anime old style in cui i piccoli sentimenti valgono piu ' dei lunghi combattimenti.
Alcuni episodi sono assolutamente ininfluenti alla trama generale ma la sensazione complessiva che se ne trae e' di una anime che cerchi di raccontarsi senza prendersi per forza sul serio.
Il suo compito sembra esaurirsi nel portare serenita e ironia.
Se non e' originale e' pero estremamente ben fatto, ben disegnato ed animato, con trovate semplici e personaggi e sitazioni adatti a coinvolgervi nella storia.
Un anime old style in cui i piccoli sentimenti valgono piu ' dei lunghi combattimenti.
Alcuni episodi sono assolutamente ininfluenti alla trama generale ma la sensazione complessiva che se ne trae e' di una anime che cerchi di raccontarsi senza prendersi per forza sul serio.
Inuyasha è un anime realizzato molto molto bene. La trama è stupenda. Meriterebbe certamente un 10 ma c'è un però: è troppo lungo. La trama (quella che intendo io come trama vera e propria) è, come ho detto prima, magnifica, purtroppo però è spesso annacquata con episodi inutili. Daccordo che ogni tanto servono per calare il patos, ma sono veramente un po' troppi. Ci sono intere serie come la 3 e la 4 dove gli episodi utili si contano sulla punta delle dita. Le serie migliori sono indubbiamente le prime, metà della 5a e la sesta e ultima dova finalemente la storia si riprende decisamente. Peccato che, dato che non è finito ancora il manga, non dovrebbe finire in nessun modo soddisfacente!! Una storia così si può far finire in mille modi magnifici!!! FATELO FINIRE!!!!!
Decisamente un buon manga, ma incredibilmente lungo e a tratti pure soporifero. Non mancano poi le puntate flachback ,che non fanno altro che allungare il brodo.
Alcuni personaggi poi sono spesso ignorati, ad esempio Kirara nonostante mostri un'intelligenza pari (se non superiore) a quella di altri personaggi meno importanti.
Poi i demoni tendono a rassomigliarsi (in massa vermiformi e soli giganteschi energumeni).
Consigliato a chi ha una pazienza da Sampei e moooltissimo tempo libero.
Altrimenti optate per un Gdr, lo completerete 2° volta prima dell'ultima puntata; ammesso e non concesso che ci sarà un ultima puntata.
Peccato prometteva bene, comunque gradevoli le prime serie.
Alcuni personaggi poi sono spesso ignorati, ad esempio Kirara nonostante mostri un'intelligenza pari (se non superiore) a quella di altri personaggi meno importanti.
Poi i demoni tendono a rassomigliarsi (in massa vermiformi e soli giganteschi energumeni).
Consigliato a chi ha una pazienza da Sampei e moooltissimo tempo libero.
Altrimenti optate per un Gdr, lo completerete 2° volta prima dell'ultima puntata; ammesso e non concesso che ci sarà un ultima puntata.
Peccato prometteva bene, comunque gradevoli le prime serie.
Mi piange il cuore ma devo dare 6 a questa serie che, anche se mi ha appassionato tantissimo, ha finito per diventare solo un accozzaglia di storie intrecciate senza capo ne coda. L'ho amata all'inizio, i personaggi erano straordinari, la storia originale e appassionante, ma la sua lunghezza l'ha reso noioso e difficile da seguire, insomma, è diventata una di quelle opere solo per appassionati della Takahashi.
Allora inizio col dire che guardavo registravo e riguardavo le prime serie di InuYasha. Poi mi sono stufato perchè è veramente infinito (per chi non lo sapesse l'anime non finisce, il manga sta per finire).
I personaggi sono caratterizzati anche se in certi momenti risultano essere stereotipi.
Anche gli schieramenti non sono così delimitati (buoni/ cattivi) come in molti anime. Al contrario ci sono molti personaggi nel "limbo". Uno su tutti Sesshomaru.
Un definitiva è un bell'anime, ma potrebbe annoiare chi, come me, non ha molta pazienza.
I personaggi sono caratterizzati anche se in certi momenti risultano essere stereotipi.
Anche gli schieramenti non sono così delimitati (buoni/ cattivi) come in molti anime. Al contrario ci sono molti personaggi nel "limbo". Uno su tutti Sesshomaru.
Un definitiva è un bell'anime, ma potrebbe annoiare chi, come me, non ha molta pazienza.
Si tratta di una buona serie, a mio parere la migliore tra quelle tratte dalle opere di Rumiko Takahashi, che coniuga gli elementi degli shonen sulle arti marziali (azione, eroismo, ecc.) alcuni elementi più tipici degli shojo (sentimento, amore, amicizia) e una buona dose di umorismo tipico delle opere della takahashi. Sicuramente presenta dei limiti: una trama un pò troppo "diluita", una storia tirata un pò troppo per le lunghe, una qualità altalenante e alcuni personaggi un pò troppo stereotipati. Il tutto è però conpensato da una trama di fondo sufficientemente avvincente, una buona dose di novità rispetto ad altri anime dello stesso genere ed un nemico (Naraku) carismatico come pochi altri. Insomma una serie che nonostante non raggiunga l'eccellenza mi sento diconsigliare.
P.S. Non so esattamente quanti episodi ho visto, avendo visto quasi tutti quelli delle prime 4 serie (cicli di puntate trasmessi da Mtv) ho scritto 100
P.S. Non so esattamente quanti episodi ho visto, avendo visto quasi tutti quelli delle prime 4 serie (cicli di puntate trasmessi da Mtv) ho scritto 100
Storia affascinante, un bel gruppo di personaggi che dava questo anime un ottimo potenziale.
Ma l'eccessiva lunghezza l'ha reso monotono e ripetitivo, e ne ha fatto perdere il vero significato.
L'allungamento della serie è esagerato e poco supportato, solo un aggiunta continua di nuovi personaggi per farla continuare.
Comunque a parte ciò rimane un buon prodotto, a tratti godibile, e lo stile di Rumiko Takahashi lo rende perlomeno sufficiente.
Ma in confronto alle sue opere precedenti manca troppo d'ironia, solo brevemente accennata, che era uno dei punti forti delle opere della Principessa dei manga.
Un peccato che sia caduto così.
Ma l'eccessiva lunghezza l'ha reso monotono e ripetitivo, e ne ha fatto perdere il vero significato.
L'allungamento della serie è esagerato e poco supportato, solo un aggiunta continua di nuovi personaggi per farla continuare.
Comunque a parte ciò rimane un buon prodotto, a tratti godibile, e lo stile di Rumiko Takahashi lo rende perlomeno sufficiente.
Ma in confronto alle sue opere precedenti manca troppo d'ironia, solo brevemente accennata, che era uno dei punti forti delle opere della Principessa dei manga.
Un peccato che sia caduto così.
Trasposizione animata del manga della Takahashi, "Inuyasha" ha in incipit intrigante, con personaggi sembrano essere ottimo terreno su cui far sviluppare le vicende : un mezzo-demone diviso tra il desiderio di avvicinarsi all'umanità e quello di abbandonarla del tutto; una ragazza che scopre essere a reincarnazione di una sacerdotessa che riesce a viaggiare avanti ed indietro nel tempo; la sacerdotessa stessa blocccata a metà tra la vita e a morte da un incantesimo... tutto questo unito da complessi e intricati legami sentimentali..
La serie è colma di colpi di scena, rivelazioni che spesso cambiano completamente le carte in tavola e tocca tematiche complesse e coinvolgenti...
Ma, ahimè, come molte altre serie di successo il fulcro iniziale si disperde rapidamente in un profluvio di puntate!
La trama inizia ad agonizzare sotto il peso di un intreccio confuso e composito di continue nuove aggiunte; i personaggi principali, per lasciare spazio a quelli secondari, diventano delle macchiette fini a se stesse, mentre il lettore annaspa implorando una conlusione definitiva di qualche tipo...
Ottime sigle iniziali e conclusive, ottime colone sonore, ma bisogna constatare che la trama diventa rapidamente un ripetitivo circolo di "lotta con il nemico -> rafforzamento dei protagonisti -> arrivo di nuovi nemici più forti" che ricorda tristemente serie sul genere di `Dragon Ball´
La serie è colma di colpi di scena, rivelazioni che spesso cambiano completamente le carte in tavola e tocca tematiche complesse e coinvolgenti...
Ma, ahimè, come molte altre serie di successo il fulcro iniziale si disperde rapidamente in un profluvio di puntate!
La trama inizia ad agonizzare sotto il peso di un intreccio confuso e composito di continue nuove aggiunte; i personaggi principali, per lasciare spazio a quelli secondari, diventano delle macchiette fini a se stesse, mentre il lettore annaspa implorando una conlusione definitiva di qualche tipo...
Ottime sigle iniziali e conclusive, ottime colone sonore, ma bisogna constatare che la trama diventa rapidamente un ripetitivo circolo di "lotta con il nemico -> rafforzamento dei protagonisti -> arrivo di nuovi nemici più forti" che ricorda tristemente serie sul genere di `Dragon Ball´
Io ormai che sono tanti anni che seguo InuYasha sono fermamente convinta, che sia un anime stupendo, però, la nuova serie, mi sta molto deludendo, io mi aspettavo proprio qualcosa di migliore.
In questa serie, ci fanno vedere, solo i combattimenti, fra InuYasha, e i rimenenti componenti della squadra dei sette, non ne possiamo più, non ce ne frega niente, di come Naraku, voglia sconfiggere i loro nemici, vogliamo vedere, gli sviluppi, nella storia d'amore fra InuYasha e Kagome, soprattutto, voglio che lui si renda conto, che Kikyo non vale niente, e che gli dica addio per sempre.
Se volete sapere la trama, voi che non l'avete mai visto, ve la racconterò.
La storia di InuYasha inizia con Kagome, una ragazza di 15 anni che vive in un tempio scintoista insieme a suo nonno, sua madre e al suo fratellino minore. Nel tempio si trovano un albero sacro e un pozzo maledetto, avvolti da una strana leggenda riguardante la sfera dei quattro spiriti.
Proprio il giorno del suo compleanno, Kagome che insegue il suo gatto, si reca nel luogo del tempio dove è custodito il pozzo maledetto ed improvvisamente dal pozzo fuoriescono le mani di un mostro per metà donna e per metà millepiedi che la trascinano in un mondo parallelo. Kagome riesce a liberarsi, grazie a un misterioso potere che gli si è irradiato dalle mani. Uscita dal pozzo si trova in un posto mai visto prima, il tempio è sparito e al suo posto vi sono campagne e foreste, mentre rimane al suo posto l'albero sacro. Kagome a questo punto incontra InuYasha, proprio inchiodato da una freccia all'albero sacro, InuYasha è uno strano individuo, con i capelli lunghi e bianchi, una casacca rossa e con delle strane orecchie da cane (infatti InuYasha significa "cane spirito divino") perché è in realtà un mezzo demone, figlio di un demone cane e di una donna umana. Nel posto arrivano gli abitanti del villaggio che guardano stupefatti Kagome e dopo averla legata la portano al cospetto di Kaede, sorella della defunta sacerdotessa Kikyo. Kagome assomiglia in maniera impressionante alla sacerdotessa e Kaede riconosce in lei la reincarnazione di Kikyo, defunta cinquantanni prima. Kagome però, viene attaccata dal mostro millepiede che l'aveva trascinata nel pozzo, pertanto la ragazza fugge nel bosco per mettersi in salvo, arrivando in prossimità dell'albero sacro. Qui InuYasha la implora di liberarlo dalla freccia che lo inchioda all'albero, al fine di poterla aiutare, nonostante gli uomini del villaggio e Kaede, cercano di dissuaderla, Kagome libera InuYasha, che nel giro di breve tempo riesce a sconfiggere il mostro. Da Kagome fuoriesce la sfera dei quattro spiriti, l'oggetto del quale il mostro voleva impossessarsi, che aumente il potere del demone che ne viene in possesso. In seguito Kagome capisce che anche InuYasha vuole impadronirsi della sfera, ed è per questo motivo che era stato imprigionato dalla sacerdotessa Kikyo, ma Kaede provvede subito a tenerlo a bada formulando delle parole magiche che se pronunciate lo avrebbero scaraventato a terra: la parola in questione è "a cuccia!", proprio come si fa per un cane. I demoni però ormai, hanno percepito Kagome ed ogni volta un demone nuovo li attacca.
Fra Kagome e InuYasha inizialmente non vi è un gran rapporto di amicizia e i due litigano in continuazione. Col passare degli episodi, i due impareranno ad amarsi, ma fra loro due, ci sarà sempre in mezzo Kikyo, emeritissima rompi --------, che ogni volta, che i due si avvicineranno, lei distruggerà completamente il momento; perchè dovete sapere, prima che Kikyo sigillasse InuYasha all'albero, i due erano innamorati, finchè un demone di nome Naraku, non li inganno entrambi, e lei schiaglio una freccia magica, verso InuYasha credendo che lui volesse rubare la sfera dei quattro spiriti, invece la stava solo proteggendo da dei demoni. Lei una volta che si rese conto del suo imperdonabile sbaglio, credendo che lui fosse morto, decise di uccidersi, raggiungendolo nel regno dei morti, invece lui essendo solo un mezzo demone, sopravvisse, e restò col passare degli anni, nelle sue sembianse di diciottene, come se il tempo, non fosse mai passato.
Ma ora basta, altrimenti, non avrebbe il minimo senso che voi guardiate il cartone.
Firmato Fede
In questa serie, ci fanno vedere, solo i combattimenti, fra InuYasha, e i rimenenti componenti della squadra dei sette, non ne possiamo più, non ce ne frega niente, di come Naraku, voglia sconfiggere i loro nemici, vogliamo vedere, gli sviluppi, nella storia d'amore fra InuYasha e Kagome, soprattutto, voglio che lui si renda conto, che Kikyo non vale niente, e che gli dica addio per sempre.
Se volete sapere la trama, voi che non l'avete mai visto, ve la racconterò.
La storia di InuYasha inizia con Kagome, una ragazza di 15 anni che vive in un tempio scintoista insieme a suo nonno, sua madre e al suo fratellino minore. Nel tempio si trovano un albero sacro e un pozzo maledetto, avvolti da una strana leggenda riguardante la sfera dei quattro spiriti.
Proprio il giorno del suo compleanno, Kagome che insegue il suo gatto, si reca nel luogo del tempio dove è custodito il pozzo maledetto ed improvvisamente dal pozzo fuoriescono le mani di un mostro per metà donna e per metà millepiedi che la trascinano in un mondo parallelo. Kagome riesce a liberarsi, grazie a un misterioso potere che gli si è irradiato dalle mani. Uscita dal pozzo si trova in un posto mai visto prima, il tempio è sparito e al suo posto vi sono campagne e foreste, mentre rimane al suo posto l'albero sacro. Kagome a questo punto incontra InuYasha, proprio inchiodato da una freccia all'albero sacro, InuYasha è uno strano individuo, con i capelli lunghi e bianchi, una casacca rossa e con delle strane orecchie da cane (infatti InuYasha significa "cane spirito divino") perché è in realtà un mezzo demone, figlio di un demone cane e di una donna umana. Nel posto arrivano gli abitanti del villaggio che guardano stupefatti Kagome e dopo averla legata la portano al cospetto di Kaede, sorella della defunta sacerdotessa Kikyo. Kagome assomiglia in maniera impressionante alla sacerdotessa e Kaede riconosce in lei la reincarnazione di Kikyo, defunta cinquantanni prima. Kagome però, viene attaccata dal mostro millepiede che l'aveva trascinata nel pozzo, pertanto la ragazza fugge nel bosco per mettersi in salvo, arrivando in prossimità dell'albero sacro. Qui InuYasha la implora di liberarlo dalla freccia che lo inchioda all'albero, al fine di poterla aiutare, nonostante gli uomini del villaggio e Kaede, cercano di dissuaderla, Kagome libera InuYasha, che nel giro di breve tempo riesce a sconfiggere il mostro. Da Kagome fuoriesce la sfera dei quattro spiriti, l'oggetto del quale il mostro voleva impossessarsi, che aumente il potere del demone che ne viene in possesso. In seguito Kagome capisce che anche InuYasha vuole impadronirsi della sfera, ed è per questo motivo che era stato imprigionato dalla sacerdotessa Kikyo, ma Kaede provvede subito a tenerlo a bada formulando delle parole magiche che se pronunciate lo avrebbero scaraventato a terra: la parola in questione è "a cuccia!", proprio come si fa per un cane. I demoni però ormai, hanno percepito Kagome ed ogni volta un demone nuovo li attacca.
Fra Kagome e InuYasha inizialmente non vi è un gran rapporto di amicizia e i due litigano in continuazione. Col passare degli episodi, i due impareranno ad amarsi, ma fra loro due, ci sarà sempre in mezzo Kikyo, emeritissima rompi --------, che ogni volta, che i due si avvicineranno, lei distruggerà completamente il momento; perchè dovete sapere, prima che Kikyo sigillasse InuYasha all'albero, i due erano innamorati, finchè un demone di nome Naraku, non li inganno entrambi, e lei schiaglio una freccia magica, verso InuYasha credendo che lui volesse rubare la sfera dei quattro spiriti, invece la stava solo proteggendo da dei demoni. Lei una volta che si rese conto del suo imperdonabile sbaglio, credendo che lui fosse morto, decise di uccidersi, raggiungendolo nel regno dei morti, invece lui essendo solo un mezzo demone, sopravvisse, e restò col passare degli anni, nelle sue sembianse di diciottene, come se il tempo, non fosse mai passato.
Ma ora basta, altrimenti, non avrebbe il minimo senso che voi guardiate il cartone.
Firmato Fede
Secondo me inuyasha è un manga splendido, di questo cartone mi piace soprattutto il rapporto che c'è fra Kagome e Inuyasha. Il personaggio che mi piace di più, anzi i personaggi che mi piacciono di più sono Inuyasha, Sesshomaru e anche Naraku, sotto forma di uomo, non è male! La cosa che mi fa più ridere è il rapporto che c'è tra Miroku e Sango. Sono molto belli anche i costumi e le scenografie ambientate sia nei giorni nostri che nell' epoca Sengoku. Secondo me Inuyasha ha qualcosa di speciale, ti coinvolge nella storia e ti fa sognare ogni volta che lo vedi!!! Nene
Ho visto voti 4 che non stanno ne in cielo ne in terra. Dal canto mio, do il voto minimo ad un anime che avrà tutti i difetti del mondo ma:
- è tecnicamente ottimo
- ha dei momenti interessanti (comici/teneri/esaltanti)
- sostiene una narrazione per 167 episodi (non li ho visti tutti ma presumo sia così)
Non è tanto comune vedere un'opera giapponese di questo respiro di cui sia possibile guardare diversi episodi di fila senza annoiarsi a morte. Chi ha avuto la sfortuna di vedere almeno una decina di episodi di Ken Shiro o Dragonbal tutti di seguito sa a cosa mi riferisco: tempi della narrazione lentissimi, flashback continui, azione scarsissima, personaggi che non fanno altro che parlare, parlare, parlare di cose ovvie, trite e ritrite (queste cose andavano di voga nei fumetti della Marvel negli anni 50!!!). Insomma, il manuale del peggio dell'animazione e/o del cinema giapponese.
Inuyasha è tutto di un'altra pasta. Certo, è un po' infantile. Kagome e il suo bel demone non combinano mai nulla, Miroku e Sango qualcosina di più (ma se non fosse per il monaco che le palpa il sedere... hai voglia). Del resto, è un tema tipico dell'autrice di Ranma, dal quale proviene l'ispirazione di molti personaggi di Inuyasha.
Ad ogni modo, Inuyasha ti prende ed è piuttosto buono per spegnere il cervello e per divertirsi quei venti minuti a puntata, anche se certamente non è nei 10 migliori di tutti i tempi.
- è tecnicamente ottimo
- ha dei momenti interessanti (comici/teneri/esaltanti)
- sostiene una narrazione per 167 episodi (non li ho visti tutti ma presumo sia così)
Non è tanto comune vedere un'opera giapponese di questo respiro di cui sia possibile guardare diversi episodi di fila senza annoiarsi a morte. Chi ha avuto la sfortuna di vedere almeno una decina di episodi di Ken Shiro o Dragonbal tutti di seguito sa a cosa mi riferisco: tempi della narrazione lentissimi, flashback continui, azione scarsissima, personaggi che non fanno altro che parlare, parlare, parlare di cose ovvie, trite e ritrite (queste cose andavano di voga nei fumetti della Marvel negli anni 50!!!). Insomma, il manuale del peggio dell'animazione e/o del cinema giapponese.
Inuyasha è tutto di un'altra pasta. Certo, è un po' infantile. Kagome e il suo bel demone non combinano mai nulla, Miroku e Sango qualcosina di più (ma se non fosse per il monaco che le palpa il sedere... hai voglia). Del resto, è un tema tipico dell'autrice di Ranma, dal quale proviene l'ispirazione di molti personaggi di Inuyasha.
Ad ogni modo, Inuyasha ti prende ed è piuttosto buono per spegnere il cervello e per divertirsi quei venti minuti a puntata, anche se certamente non è nei 10 migliori di tutti i tempi.
Non c'e niente da dire di questo anime solo che e bellissimissimo e chi e appasionato del genere demoni e cose del genere dovrebbe guardare. L'unica cosa che penalizzo che è estremamente lungo e quando una cosa è troppo lunga perde tutto il suo valore però per InuYasha faccio una piccola eccezzione e bellissimo cosi' com'è, e poi se fosse stato troppo corto mi sarei sentita male perchè un anime del genere che mi ha preso talmente tanto se finiva dopo 13episodi come alcuni ti lasciava di sicuro a bocca asciutta. E' fantastico non m stancherò mai di dirlo. L'autrice di InuYasha è la stessa di Ranma 1/2 infatti ci sono dei triangoli amorosi come quello Inuyasha, Kagome e Koga che assomiglia molto a quello tra Ranma, Akane e Ryoga, però il genere e diversissimo... ragazzi GuArDaTeLoOoooooOOooo
Per chi non lo conosce: Kagome Higurashi è un'energica ragazza di quindici anni che vive in un tempio scintoista insieme alla madre, al fratello Sota ed al nonno. Nel tempio si trovano un capanno con un antico pozzo, in cui Kagome non si avventura mai per paura, e un albero, il Goshinboku, vecchio di centinaia di anni. Il giorno del suo quindicesimo compleanno, Kagome è costretta ad entrare nel capanno per recuperare il suo gatto, Buyo, che si era avventurato all'interno. All'interno Kagome risveglia un demone dalla forma di millepiedi e la faccia da donna che la trascina dentro il pozzo. Kagome riesce a divincolarsi ed a sfuggire al demone ma uscendo dal pozzo, si accorge però di non essere più all'interno del capanno, ma in un bosco. Nel bosco riconosce il Goshinboku e, pensando di essere vicina a casa, le corre incontro. Arrivata ai piedi dell'albero, trova un essere, all'apparenza un ragazzo, sigillato all'albero con una freccia piantata nel petto. Avvicinatasi al corpo, scopre che l'essere non è totalmente umano, poichè possiede delle orecchie da cane, e di li a poco viene catturata da alcuni cacciatori del vicino paese Musashi, e portata davanti all'anziana sacerdotessa del villaggio, Kaede. Guardandola bene, Kaede si stupisce della somiglianza di Kagome con la sua defunta sorella Kikyo, anch'ella sacerdotessa, e si convince che Kagome ne sia la reincarnazione. Nella capanna di Kaede, Kagome viene a conoscenza di trovarsi nel periodo Sengoku, il medioevo giapponese, e chi sia in realtà l'essere sigillato sull'albero. Kaede spiega infatti che l'essere si chiamava Inuyasha, ed era un cattivo mezzo-demone sigillato con una freccia magica cinquanta anni prima da sua sorella Kikyo, perchè Inuyasha voleva impadronirsi di una gemma, la sfera dei quattro spiriti, in grado donare infiniti poteri e immortalità a chi la usa. In seguito, la stessa Kikyo perì per le ferite riportate nel combattimento con Inuyasha, ma prima di morire decise che il suo corpo sarebbe stato fatto bruciare insieme alla sfera, in modo da evitare in futuro il ripetersi di una simile catastrofe. La sfera, infatti, è portatrice di sventura, poichè decine di guerre si erano combattute in passato per averla. Mentre continuano a parlare, riappare il demone millepiedi, che insegue Kagome con l'intento di strapparle la sfera dei quattro spiriti, contenuta a sua insaputa, all'interno del suo corpo. Kagome fugge verso il bosco in cui è sigillato Inuyasha, attratta da una strana luminescenza. Il grido di aiuto di Kagome risveglia Inuyasha, che crede di trovarsi davanti Kikyo. Si accorge dall'odore di Kagome che la ragazza non è Kikyo, e gli chiede di essere liberato dalla freccia che lo blocca all'albero. Nel frattempo il demone-millepiedi è riuscito ad impadronirsi della sfera ferendo Kagome, e sta rapidamente aumentando la sua forza. Kagome, per non morire, libera Inuyasha dalla freccia. Una volta libero, Inuyasha uccide con un solo colpo il millepiedi, e attacca poi Kagome, che si è nel frattempo ripresa la sfera. Interviene quindi Kaede, che tramite un rosario magico e una parola pronunciata da Kagome, riesce ad ammansirlo. Al ritorno al villaggio, Kagome viene rapita da una banda di samurai disertori, il cui capo è controllato da un demone corvo, anch'egli alla ricerca della sfera. Inuyasha salva Kagome ma il corvo riesce a rubare la sfera, la ingoia e vola via. Mentre Inuyasha attacca il corvo, Kagome tenta due volte di colpire con una freccia il demone-corvo. Al secondo tentativo Kagome fa centro, ma la freccia colpisce anche la sfera, riducendola in mille pezzi che si disperdono nel cielo. Iniziano così le avventure di Inuyasha e Kagome, alla ricerca dei frammenti della sfera...
COME ANIME E' BELLO ANKE SE STA COMINCIANDO A STANCARE, dato che non finisce più sono andata a vedermi su YouTube gli ultimi episodi e delusioneeee non finisceee...!!!
COME ANIME E' BELLO ANKE SE STA COMINCIANDO A STANCARE, dato che non finisce più sono andata a vedermi su YouTube gli ultimi episodi e delusioneeee non finisceee...!!!
E' l'anime più bello in assoluto, parla di un mezzo demone che e alla ricerca della sfera dei quatro spiriti che lo aiuteranno a diventare un demone completo, ma un giorno una sacerdotessa lo sigilla ad un albero e lei muore. 50anni dopo una ragazza di nome Kagome atraversa il pozzo mangia ossa e si ritova nell'epoca sengoku, vede inuyasha sigillato incuriosita e perchè era anche in pericolo libera InuYasha che sconfigge il demone e ritenta di riconquistare la sfera ma Kagome per sbaglio la rompe quindi i frammenti si spargano per tutto il mondo. Ce la faranno Inuyasha e Kagome a recuperarli tutti????
L'Anime di Inuyasha è senza dubbio un' anime leggendario ed affascinante. La trama, che secondo me è il suo punto più forte, è geniale ed intricata (anche se eccessivamente lunga), ricca di colpi di scena e vicende molto complesse. Tuttavia, se confrontato al manga, è decisamente molto meno avvincente, poichè sono presenti infinite censure riguardanti specialmente la violenza, ci sono episodi e scene aggiuntive decisamente banali e sgradevoli, ed è pieno di frasi riassuntive che ripetono in continuazione la trama del cartone. Il doppiaggio della prima stagione (Episodi 1-26) era assolutamente favoloso (CVD), e personalmente lo adoravo parecchio, ma poi è stato cambiato (ETS), e questo nuovo doppiaggio (che certamente durerà per tutti gli episodi) non mi piace quasi per niente. In complesso è un'anime abbastanza carino, ma diciamo che potevano farlo molto meglio.
Un applauso per Rumino Takahashi, una delle artiste che amo di più. Questo anime, Inuyasha, è sicuramente uno dei più belli che "la principessa dei manga" abbia mai realizzato. Sì, la chiamano principessa dei manga, perchè la Takahashi è una delle poche disegnatrici che è riuscita a creare storie sempre brillanti riscuotendo grande successo. Ma adesso parliamo di Inuyasha. Una storia avvincente, adatta sia ai ragazzi (battaglie e sangue sono frequenti nell' anime) sia alle ragazze. Ci sono storie d'amore, come quella di Inu e Kagome e quella di Sango e Miroku. E poi ci sn tantissimi triangoli d'amore, dove la Takahashi ci fa ridere tantissimo!!
Inuyasha è un anime con molte lezioni di vita, ma non è pesante, fa anche ridere tantissimo (molto spesso). La storia è gestita benissimo (almeno secondo me), poichè presenta scene di suspence, battaglie più o meno cruente, in mezzo alle quali la disegnatrice ha inserito alcuni episodi; che magari non fanno andare avanti la storia, ma che rallentano il ritmo troppo frenetico delle battaglie e ci aiutano a chiarire le idee sulla storia principale.
Insomma che dire di più?? Un anime di successo, che si fa amare, un anime davvero bello, che ci insegna che essere diversi non è un handicap, ma è un grande dono, da custodire con il cuore e di cui non vergognarsi.
Mai.
Un bacio a tutti gli amanti di Inuyasha e a chi si sta avvicinando al meraviglioso mondo dei manga ^__^!!
-°*Marianna*°-
Inuyasha è un anime con molte lezioni di vita, ma non è pesante, fa anche ridere tantissimo (molto spesso). La storia è gestita benissimo (almeno secondo me), poichè presenta scene di suspence, battaglie più o meno cruente, in mezzo alle quali la disegnatrice ha inserito alcuni episodi; che magari non fanno andare avanti la storia, ma che rallentano il ritmo troppo frenetico delle battaglie e ci aiutano a chiarire le idee sulla storia principale.
Insomma che dire di più?? Un anime di successo, che si fa amare, un anime davvero bello, che ci insegna che essere diversi non è un handicap, ma è un grande dono, da custodire con il cuore e di cui non vergognarsi.
Mai.
Un bacio a tutti gli amanti di Inuyasha e a chi si sta avvicinando al meraviglioso mondo dei manga ^__^!!
-°*Marianna*°-
Questo anime è formidabile!! Lo so, potrebbe sembrare peggio di beautiful, ma vi assicuro ke è davvero bello!! Anke io all'inizio avevo giudicato male questo fantastico anime, ma giorno dopo giorno ho imparato ad amarlo, come ho imparato ad amare tutti i personaggi:
°Inuyasha
(mezzo demone cane,vuole la sfera dei 4 spiriti per diventare un demone comleto)
°Kagome (reincarnazione della sacerdotessa kikio, una ragazza generosa, e pura di spirito. Riesce a senrire la presenza di frammenti della sfera);
° Miroku
( un monaco, davvero carino:P. Miroku è afflitto da una maledizione ke gli ha mandato Naraku: il Kazaana sulla mano destra, un vortice ke risucchia qualsiasi demone, ma ke potrà portarlo alla morte. Il kazaana infatti un giorno o l'altro potrà risucchiarlo. Per questo il monaco cerca sempre una ragazza ke faccia una bambino insieme a lui, in modo ke il suo erede si vendiki di Naraku. Questo comportamento gli ha dato il soprannome di monaco maniaco!! E le puntate dove Miroku fa ingelosire Sango sono davvero esilaranti!!)
°Sango
(Una bellissima stermina-demoni, la sua famiglia è stata sterminata da Naraku. Il suo fratellino Koaku è sotto l'influsso di Naraku, mantenuto in vita da un frammento della sfera dei 4 spiriti. E' COTTA DI MIROKU, MA NN LO AMMETTERA' MAI!!)
°Shippo
(E' un demone volpe davvero tenero!! Si unisce al gruppo di Inuyasha per vendicare la morte di suo padre)
°Kouga
(Appartiene ad una tribù di demoni lupo. Vuole uccidere Naraku per vendicare la morte della sua famiglia. Ha un debole per kagome e finisce sempre per litigare con Inuyasha, sono davvero comici!!)
°Sesshamaru
(Misterioso e pieno di sè, Sesshamaru è il fratello di Inuyasha. Possiede Tenseiga, una delle 2 spade costruite da Totosai con le zanne di suo padre. Vuole impossessarsi di Tessaiga la spada di Inuyasha)
°Naraku
(il cattivo della situazione, vuole la sfera dei 4 spiriti per dominare il mondo.
E' nato da Onigumo, un brigante curato da kikio, il quale ha unito il suo corpo a quello di moltissimi demoni per divenire invincibile, e per poter avere la sacerdotessa.
NN combatte mai personalmente. Manda sempre un burattino,Kagura o Koaku)
°Kikio
(Sacerdotessa, lei custodiva la sfera dei 4 spiriti. Kikio si era innamorata di Inuyasha ke ricambiava. Ma Naraku li costrinse a litigare.
Così Kikio morì e Inuyasha fu imprigionato ad un albero per tantissimi anni, fino a ke nn fu liberato da kagome. Kikio però viene riportata in vita sotto forma di spettro, e continuerà fino alla fine, a reclamare l'amore di Inuyasha, il quale però, avrà già dato il suo cuore a Kagome...ahh ke romanticii!!)
Poi ci sono tantissimi altri personaggi, ma non posso stare qua ad elencarveli tutti ^__^
Anzi, credo di aver superato il limite di 150 caratteri!! Spero che tanti di voi, dopo aver letto un po' la storia di questi personaggi, si avvicinino al mondo di Rumino Takahashi, e comincino ad apprezzare anche questo splendido capolavoro anime!!
°Inuyasha
(mezzo demone cane,vuole la sfera dei 4 spiriti per diventare un demone comleto)
°Kagome (reincarnazione della sacerdotessa kikio, una ragazza generosa, e pura di spirito. Riesce a senrire la presenza di frammenti della sfera);
° Miroku
( un monaco, davvero carino:P. Miroku è afflitto da una maledizione ke gli ha mandato Naraku: il Kazaana sulla mano destra, un vortice ke risucchia qualsiasi demone, ma ke potrà portarlo alla morte. Il kazaana infatti un giorno o l'altro potrà risucchiarlo. Per questo il monaco cerca sempre una ragazza ke faccia una bambino insieme a lui, in modo ke il suo erede si vendiki di Naraku. Questo comportamento gli ha dato il soprannome di monaco maniaco!! E le puntate dove Miroku fa ingelosire Sango sono davvero esilaranti!!)
°Sango
(Una bellissima stermina-demoni, la sua famiglia è stata sterminata da Naraku. Il suo fratellino Koaku è sotto l'influsso di Naraku, mantenuto in vita da un frammento della sfera dei 4 spiriti. E' COTTA DI MIROKU, MA NN LO AMMETTERA' MAI!!)
°Shippo
(E' un demone volpe davvero tenero!! Si unisce al gruppo di Inuyasha per vendicare la morte di suo padre)
°Kouga
(Appartiene ad una tribù di demoni lupo. Vuole uccidere Naraku per vendicare la morte della sua famiglia. Ha un debole per kagome e finisce sempre per litigare con Inuyasha, sono davvero comici!!)
°Sesshamaru
(Misterioso e pieno di sè, Sesshamaru è il fratello di Inuyasha. Possiede Tenseiga, una delle 2 spade costruite da Totosai con le zanne di suo padre. Vuole impossessarsi di Tessaiga la spada di Inuyasha)
°Naraku
(il cattivo della situazione, vuole la sfera dei 4 spiriti per dominare il mondo.
E' nato da Onigumo, un brigante curato da kikio, il quale ha unito il suo corpo a quello di moltissimi demoni per divenire invincibile, e per poter avere la sacerdotessa.
NN combatte mai personalmente. Manda sempre un burattino,Kagura o Koaku)
°Kikio
(Sacerdotessa, lei custodiva la sfera dei 4 spiriti. Kikio si era innamorata di Inuyasha ke ricambiava. Ma Naraku li costrinse a litigare.
Così Kikio morì e Inuyasha fu imprigionato ad un albero per tantissimi anni, fino a ke nn fu liberato da kagome. Kikio però viene riportata in vita sotto forma di spettro, e continuerà fino alla fine, a reclamare l'amore di Inuyasha, il quale però, avrà già dato il suo cuore a Kagome...ahh ke romanticii!!)
Poi ci sono tantissimi altri personaggi, ma non posso stare qua ad elencarveli tutti ^__^
Anzi, credo di aver superato il limite di 150 caratteri!! Spero che tanti di voi, dopo aver letto un po' la storia di questi personaggi, si avvicinino al mondo di Rumino Takahashi, e comincino ad apprezzare anche questo splendido capolavoro anime!!
Di solito quando ci sono molti comenti non sto' a scrivere, questa volto sto' a scrivere un mio commento all'anime.
Troppo lungo.
Come opera è davvero aprezzabile, il comparto musicale è uno dei migliori di sempre, la realizzazione è buona, il tratto della Takahashi viene ammorbidito e per me migliora, anche se dalla terza che ho semivisto mi pare calato.
Ai fan questo tirare all'infinito puo' piacere ma per un pubblico generale è un'agonia, la trama si evolve alla velocità di una lumaca, centinaia di episodi che faranno sembrare l'anime piu' realistico ma che stancono e non aggiungono niente, di fatti ho deciso di smettere di seguirlo.
L'edizione italiana la trovo molto buona, i primi 26 episodi doppiati da Max Alto e Federica De Bortoli (Inuyasha e Kagome) sono davvero aprezzabilissimi, in seguito i doppiatori cambiano, Francesco Pezzulli e Maria Letizia Scifoni e non mi lamenterei piu' di tanto, bravissimi e devo dire che a livello di voci li trovo piu' adatti.
Bella anche l'interpretazione di Max Alto nella sigla di apertura "Change the world", purtroppo le uniche cose che salvo, essendo un cartone che alla lunga stanca.
Troppo lungo.
Come opera è davvero aprezzabile, il comparto musicale è uno dei migliori di sempre, la realizzazione è buona, il tratto della Takahashi viene ammorbidito e per me migliora, anche se dalla terza che ho semivisto mi pare calato.
Ai fan questo tirare all'infinito puo' piacere ma per un pubblico generale è un'agonia, la trama si evolve alla velocità di una lumaca, centinaia di episodi che faranno sembrare l'anime piu' realistico ma che stancono e non aggiungono niente, di fatti ho deciso di smettere di seguirlo.
L'edizione italiana la trovo molto buona, i primi 26 episodi doppiati da Max Alto e Federica De Bortoli (Inuyasha e Kagome) sono davvero aprezzabilissimi, in seguito i doppiatori cambiano, Francesco Pezzulli e Maria Letizia Scifoni e non mi lamenterei piu' di tanto, bravissimi e devo dire che a livello di voci li trovo piu' adatti.
Bella anche l'interpretazione di Max Alto nella sigla di apertura "Change the world", purtroppo le uniche cose che salvo, essendo un cartone che alla lunga stanca.
Se dovessi mettere a confronto i pregi e i difetti che Inuyasha si porta dietro sin dall'inizio... 150 caratteri non basterebbero. I personaggi hanno spessore e quel pizzico di carisma che serve, pur non spiccando completamente (parlo piu che altro di quelli secondari), ci sono alcune e voglio sottolineare alcune puntate che meritano di essere visionate, soprattutto nella prima serie... ma la vera pecca risiede nello spreco di tempo impiegato nel creare innumerevoli episodi inutili ai fini della trama che metteranno a dura prova il vostro sistema nervoso. Sembra che la trama non abbia mai risvolti, si uniscono continuamente personaggi a cui si dedicano una serie di punate tanto per allungare il brodo e sviare da quella che dovrebbe essere la reale trama di fondo. Piu' di un 6 non posso attribuirgli. Un cosiglio: se proprio volete vederlo guardate la prima serie e poi passate a qualcosa di piu interessante.(Full Metal Alchemist per esempio)
Non sò di preciso quanti episodi ho visto ma vi giuro che sono parecchi.
Inuyasha è solo bellissimo forse assomiglia a una telenovela più che ad un anime ma questo attira anche il pubblico femminile.
Una lode alla regina dei manga per questo cartone come sempre ricco di personaggi fantastici, ora ogni mio qualsiasi commento potrebbe sembrare banale anche perchè mi sembra che Kouga abbia ormai detto tutto nella sua precedente recensione io dico solo di guardarlo, guardarlo fino a scoppiare perchè vi posso assicurare che di cartoni così ce ne sono pochi.
Inuyasha è solo bellissimo forse assomiglia a una telenovela più che ad un anime ma questo attira anche il pubblico femminile.
Una lode alla regina dei manga per questo cartone come sempre ricco di personaggi fantastici, ora ogni mio qualsiasi commento potrebbe sembrare banale anche perchè mi sembra che Kouga abbia ormai detto tutto nella sua precedente recensione io dico solo di guardarlo, guardarlo fino a scoppiare perchè vi posso assicurare che di cartoni così ce ne sono pochi.
Quando è iniziata la 5° serie mi sono detta, con molto sciarm all'inglese e flemma d'acciaio...CHE PPALLE!
Intendiamoci, la prima serie mi è piaciuta tantissimo, anche perchè sembrava che si dovesse concludere di lì a poco...5 serie mi sembra francamente un po' troppo...
Ho amato alla follia le prime puntate, molto carine le successive, dalla terza serie in poi sembrava che non sapessero dove andare a parare... e così via.
Per quanto mi riguarda ho visto le due puntate conclusive per sincerarmi che succedesse davvero qualcosa di concreto alla fine di tutta la storia... delusioneeee...
Comunque consiglio a tutti la prima serie: una chicca imperdibile... meno male che adesso MTV lo ha sospeso...
Intendiamoci, la prima serie mi è piaciuta tantissimo, anche perchè sembrava che si dovesse concludere di lì a poco...5 serie mi sembra francamente un po' troppo...
Ho amato alla follia le prime puntate, molto carine le successive, dalla terza serie in poi sembrava che non sapessero dove andare a parare... e così via.
Per quanto mi riguarda ho visto le due puntate conclusive per sincerarmi che succedesse davvero qualcosa di concreto alla fine di tutta la storia... delusioneeee...
Comunque consiglio a tutti la prima serie: una chicca imperdibile... meno male che adesso MTV lo ha sospeso...
Kagome Higurashi è una vivace ragazzinache abita in Giappone ai giorni d'oggi, va alle medie ed è figlia di un custode di un tempio scintoista molto antico e ricco di storia. La sua vita scorreva normale e pacifica finchè, nel giorno del suo 15° compleanno, uno spettro l'ha trascinata nel pozzo proibito del tempo facendole fare un salto temporalre fino all'epoca Sengoku! Laggiù la ragazza ha incontrato un mezzodemone di nome Inuyasha, immobilizzato da Kikio con un sigillo magico, il cui scopo è ottenere la sfera dei4 spiriti che stranamente è nel corpo di Kagome. Questa sfera era stata cremata insieme al corpo della sacerdotessa Kikio dopo la sua morte, in modo che nessuno potesse sfruttare i suoi poteri per scopi malvagi. Adesso però è riapparsa nell'epoca Sengoku proprio grazie all'arrivo di Kagome! E' risaputo che la sfera abbia il potere di aumentare la forza malefica dei demoni e degli umani; infatti Inuyasha ha intenzione di diventare un demne completo utilizzandone il potere. Kagome, che è la reincarnazione di Kikio, finisce per avere il compito di proteggere la sfera da coloro che hanno cattive intenzioni!Kagome risvrglia Inuyasha riuscendolo a farsi aiutare da quest'ultimo "ricattandolo". Ma in una battaglia contro uno spirito la sfera si rompe in mille frammenti! La sacerdotessa di un villaggio Kaede, sorella di Kikio da a Kagome e inuyasha il compito di cercare e raccogliere i frammenti della sfera. Si uniscono a loro Shippo, un cucciolo di demone volpe; Sango, una sterminatrice di demoni; Miroku, un monaco potentissimo e " maniaco" insieme ad un altro demone: Kirara.
Scopriranno alla fine di avere tutti un nenici in comune: NARAKU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ciao ciao by giuky-chan (W RYAN)eh!eh! scusatemi
Scopriranno alla fine di avere tutti un nenici in comune: NARAKU!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ciao ciao by giuky-chan (W RYAN)eh!eh! scusatemi
E' troppo lungooooooooooo... ma quanto lo vogliono portare avanti?? E' un gran bell'anime (anche il manga è spettacolare), le uniche pecche sono appunto la lunghezza e soprattutto l'eterna indecisione di InuYasha (ma daiiiii, possibile che ogni volta che vede o sente l'odore di Kikyo perde la testa e se ne frega perfino di Kagome!!!!! Anche quando Kikyo ha provato ad uccidere Kagome InuYasha non ha mosso un dito!!!!!! ASSURDOOOOO). Inoltre sono quasi più le volte che InuYasha si scambia gesti affettuosi con quella sacerdotessa prepotente che con la mitica Kagome... che mezzodemone odioso!!! Guardatelo comunque...almeno per prendere a male parole quella orribile Kikyo!!!!
Senza dubbio unn bel anime ma va col tempo via via perdendo di serietà (basti sapere che seshomaro si porta dietro una bambina) consigliato a chi ama le serie lunghe e dispersive, prettamente sconsigliato a chi non ama le serie troppo lunghe; nel contesto cmq penso che chinque non possa fare a meno di rimanere affascinato dagli elementi di questa serie e soppratutto dal protagonista; nel totale l'opera è bella all'impatto ma scade man mano che la si segue. Vedere per credere.
Dunque comincio col dire che il 50 è abbastanza indicativo perchè non sono sicurissimo dell'effettivo numero di episodi visti. Allora, recensire questo anime è abbastanza difficile per quanto mi riguarda, per la realizzazione tecnica meriterebbe certamente di più e la trama di fondo è molto buona, ma (si lo so è già stato detto miliardi di volte...) man mano che si va avanti con le serie si moltiplicano gli episodi "riempitivi" e "ripetitivi", con trama gia vista e rivista in altre decine di episodi e più o meno rimaneggiata, per non parlare poi della storia d'amore tra Inuyasha e Kagome che, (e questa è una cosa che contesto al manga) si è sviluppata decisamente troppo in fretta, insomma un episodio si vorrebbero scannare e quello dopo sono belli innamorati... Per quanto mi riguarda la serie migliore è la prima anche se devo dire di non essere andato troppo oltre nella visione degli episodi. Complessivamente devo dire che Inuyasha è una bella serie, godibile e piacevolissima da vedere salvo qualche rallentamento di troppo alla trama, sicuramente prima o poi andrò avanti nella visione degli episodi, tuttavia non me la sento di darle un voto superiore all'8 proprio per i difetti di cui sopra.
P.s.= Una cosa che mi fa storcere il naso riguardo all'edizione italiana: il cambio di doppiatori tra la 1^ e la 2^ serie se non sbaglio, una cosa davvero fastidiosissima...
P.s.= Una cosa che mi fa storcere il naso riguardo all'edizione italiana: il cambio di doppiatori tra la 1^ e la 2^ serie se non sbaglio, una cosa davvero fastidiosissima...
Credo di essere una delle poche adaver visto anche gli episodi puramente in giapponese, proprio un appassioneta di questo anime. Effettivamente la storia inizialmente ti cattura, ti stuzzica la curiosità e soprattutto se tra i due protagonisti succederà qualche cosa. Ma con l' andar della puntate si verifica lasolita ripetizione di eventi e rircostanze. Mancala novità!... per quanto Inuyasha e Kagome.... l' unico bacio che vedrete sarà in "Il castello al di là dello Specchio".
Allora incominciamo col dire che InuYasha è la mia vita e non potrei vivere senza! Ho visto tutte le puntate di tutte le serie e quindi io darei un giudizio positivo o negativo avendo visto almeno 140 puntate, vero? (questo e per chi dà commenti e ha visto solo fino alla 4 serie!!) Inuyasha ha una storia bellissima che a perer mio non dovrebbe finire mai! L'unica cosa che vorrei è che la bellissima storia d'amore tra Inuyasha (mezzo-demone cane con grandi poteri e BELLISSIMO!!!) e Kagome (studentessa proveniente dalla Tokyo del 2000 e possiede poteri mistici) progredisse, infatti la loro è una storia fantastica che pero' non va avanti!... uffa ci si mette di mezzo sempre quella simpaticona di Kykio!(@#£$ @#@) Poi le musiche sono fantastiche, ovvero quelle della prima serie e quelle della 5-6-7 serie tutte bellissime, quindi per chi da giudizi affrettati ci pensi 2 volte e si veda tutta la serie di INUYASHA!
W Inuyasha 4ever un saluto a tutte le fan di Kagome e Inuyasha!
W Inuyasha 4ever un saluto a tutte le fan di Kagome e Inuyasha!
Eccomi qui a dare il mio parere su quello che dovrebbe essere un capolavoro di animazione, il dovrebbe è d'obbligo perche così non è stato.
Ma andiamo per ordine, la serie è di quelle molto lunghe (troppo....) tanto che avevo comiciato a considerarla come un altro RANMA (l'infinito...) alla fine in jap hanno concluso la serie ed hanno iniziato co gli oav (sono 4 fino ad ora). Non mi dilungherò nel raccontarvi la trama ma piuttosto nel dirvi che intorno a questa ruotano una decina di personaggi principali (tra buoni,neutrali e cattivi) tutti ottimamente caratterizzati, i disegni le animazioni e le colonne sonore sono ottime. Quindi cosa è che manca..... Manca la la storia.... Dopo l'eccellente avvio della prima stagione si va verso il ristagno e la maggior parte degli alrti episodi si riduce a questa sequenza
1) In un mondo pieno di demoni ne spunta fuori uno inaspettatamente (????)
2) Rapiscono puntualmente quella paralitica di Kagome
3) InuYasha impiega un po per realizzare l'accaduto
4) Scontro con il cattivo dove solo dopo 5 minuti InuYasha realizza che deve usare la spada
5) Vincono i buoni e quel c......e viene messo a Cuccia!
FINE......
Ma andiamo per ordine, la serie è di quelle molto lunghe (troppo....) tanto che avevo comiciato a considerarla come un altro RANMA (l'infinito...) alla fine in jap hanno concluso la serie ed hanno iniziato co gli oav (sono 4 fino ad ora). Non mi dilungherò nel raccontarvi la trama ma piuttosto nel dirvi che intorno a questa ruotano una decina di personaggi principali (tra buoni,neutrali e cattivi) tutti ottimamente caratterizzati, i disegni le animazioni e le colonne sonore sono ottime. Quindi cosa è che manca..... Manca la la storia.... Dopo l'eccellente avvio della prima stagione si va verso il ristagno e la maggior parte degli alrti episodi si riduce a questa sequenza
1) In un mondo pieno di demoni ne spunta fuori uno inaspettatamente (????)
2) Rapiscono puntualmente quella paralitica di Kagome
3) InuYasha impiega un po per realizzare l'accaduto
4) Scontro con il cattivo dove solo dopo 5 minuti InuYasha realizza che deve usare la spada
5) Vincono i buoni e quel c......e viene messo a Cuccia!
FINE......
Inu Yasha in pratica è una serie bellissima, ma nella serie Tv perde moltissimo in quando la trama si dilunga ancor più che nel manga stesso, dove già sono presenti episodi incentrati sempre e solo sul gruppetto base anche in avventure inutili ai fini della trama, tralasciando invece gli altri numerosi personaggi interessanti (che come la Takahashi pochi riescono a creare). Tra questi l'esempio più lampante è Sesshomaru, relegato a comparsate infime nonostante gli ottimi spunti che potrebbe offrire. La nostra amata autrice ha il pregio di sviluppare sempre trame lunghe e di rispolverare sempre alcune scene valide durante tutta la storia...... ma queste sono armi a doppio taglio, inoltre il suo talento per la comicità demenziale in questa serie ne esce spesso sacrificato dall'atmosfera cupa dell'epoca Sengoku, che lo fa sembrare un medieval-fantasy. Dopo la serie della Sirena, mi sorprende che cerchi ancora di destreggiarsi nel campo Horror e che insista con gli elementi tradizionali Giapponesi. In quanto grande fan di Ranma 1/2 spero che in questo dilungamento Inu Yasha possa risollevarsi. Era partito discretamente sia nella versione cartacea che video.
L'unica davvero degna si essere vista è la prima serie, che è pure l'unica a contenere elementi davvero interessanti, quali i sentimenti fra Kagome e InuYasha, la personalità di quest'ultimo, il dividersi della ragazza fra il mondo reale e quello dell'epoca Sengoku.
Sono ancora presenti inoltre notevoli elementi drammatici che lo rendono secondo me adatto ad un pubblico più maturo.
Col susseguirsi delle serie il tutto si riduce invece ad un banalissimo anime fantasy, con ricerche e combattimenti, senza infamia nè lode.
Sono ancora presenti inoltre notevoli elementi drammatici che lo rendono secondo me adatto ad un pubblico più maturo.
Col susseguirsi delle serie il tutto si riduce invece ad un banalissimo anime fantasy, con ricerche e combattimenti, senza infamia nè lode.
Ah, questo é uno dei miei preferiti, lo stile di disegno poco impegnato e più familiare, il cast doppiatoriale di prim'ordine,ll tema dell'avventura attraverso i secoli, i demoni e gli spiriti maligni e i protagonisti simpatici ne fanno un'Anime di tutto rispetto, l'unica pecca é che si puntualizza troppo sui tempi morti (non condensando l'azione) che però é necessario, d'altronde senza sentimento e humour, l'Anime verrebbe subito a noia.
All'inizio mi aveva veramente preso,con una storia intrigante e con molti intrecci,poi pero alla lunga diventa troppo ripetitivo,e sembra sempre uguale.Inoltre la storia si sviluppa troppo lentamente,e da quasi l'impressione che volessero farlo durare cosi tanto apposta,e senza particolari idee e innovazioni per la trama.Tecnicamante e realizzato piuttosto benino,e i personaggi sono molto ben caratterizzati,risultando molto divertenti...diciamo che ho visto di meglio.
Scusatemi se cito la recensione di Chiba "Il mio primo impatto con quest'anime non è stato dei migliori. Lo giudicavo un anime per bambini, con trama banale e scontata..." Ecco io ho avuto lo stesso primo impatto, poi ho capito che era proprio un anime per bambini con una trama banale e scontata :P
Lo seguo su MTV più per noia e per aspettare il resto degli anime, ma mi sono stancato dei soliti manga/anime della Takahashi infiniti e con milioni di personaggi.
E poi altro che caratterizzati, i personaggi sono sempre le solite macchiette. Va bene che tutto quello che fa la Takahashi viene preso per oro colato, ma non sarebbe ora di provare a fare qualcosa di diverso?
La realizzazione tecnica e le musiche sono apprezzabili (anche se dopo la prima parte c'è un leggero calo); alla fine si può anche staccare il cervello e goderselo senza pretese.
L'edizione italiana è ottima nella prima parte, poi è cambiato il cast ed è diventata pessima (spesso si sentono doppiatori ripetersi in tanti personaggi minori, cose che si vedevano agli albori quando in 2 o 3 doppiavano tutti i personaggi).
Alla fine come al solito la serie finirà senza che le vicende arrivino ad una conclusione (se va bene sarà rinviata ad un successivo film come per Lamu, se va male non la vedremo mai come per Ranma). Della serie allunghiamo il brodo finché fa cassetta...
Non riesco proprio a dargli la sufficienza (voto 5) e data l'edizione italiana lo abbasso ancora di un altro punto.
Lo seguo su MTV più per noia e per aspettare il resto degli anime, ma mi sono stancato dei soliti manga/anime della Takahashi infiniti e con milioni di personaggi.
E poi altro che caratterizzati, i personaggi sono sempre le solite macchiette. Va bene che tutto quello che fa la Takahashi viene preso per oro colato, ma non sarebbe ora di provare a fare qualcosa di diverso?
La realizzazione tecnica e le musiche sono apprezzabili (anche se dopo la prima parte c'è un leggero calo); alla fine si può anche staccare il cervello e goderselo senza pretese.
L'edizione italiana è ottima nella prima parte, poi è cambiato il cast ed è diventata pessima (spesso si sentono doppiatori ripetersi in tanti personaggi minori, cose che si vedevano agli albori quando in 2 o 3 doppiavano tutti i personaggi).
Alla fine come al solito la serie finirà senza che le vicende arrivino ad una conclusione (se va bene sarà rinviata ad un successivo film come per Lamu, se va male non la vedremo mai come per Ranma). Della serie allunghiamo il brodo finché fa cassetta...
Non riesco proprio a dargli la sufficienza (voto 5) e data l'edizione italiana lo abbasso ancora di un altro punto.
Se volete conoscere la trama, vi lascerò alla lettura della dettagliatissima recensione di "Kouga", leggetela!
Per il resto, ho cercato di analizzare l'opera in ogni suo aspetto (come certamente merita), anche quello che può sembrare più insignificante e mi sento di poter affermare con onestà, che si tratta della serie tv animata più bella che abbia mai visto. Pensate stia esagerando? Ora vi spiego.
La storia è ben articolata e facile da seguire, l'ho trovata originale non solo perchè dà la possibilità di affrontare temi diversi e importanti, ma anche per l'uso che viene fatto dell'elemento "tempo". Vedere Kagome che attraverso il pozzo mangia ossa e tornare indietro nel tempo fino all'epoca Sengoku (1482-1564), mi ha ricordato per un attimo Alice nel Paese delle meraviglie. L'inizio stesso della storia si apre in un preciso punto della linea temporale per poi proseguire e, ogni tanto, tornare indietro con la narrazione.
E' quindi sempre presente l'attenzione sulle similitudini e la diversità tra la moderna Tokio e l'epoca feudale dell'antico Giappone (ottima ambientazione per duelli, battaglie, mostri e demoni, insomma per la componente avventurosa e fantastica della storia). Gli aspetti della tradizione giapponese, come pure i dettagli storici, sono veramente ben curati.
Il tempio Shintoista, in cui vive la nostra coprotagonista, è di richiamo per alcuni aspetti della trama: i luoghi, la natura e i suoi segreti, l'albero divino(Goshinboku), i demoni dalle sembianze di animali; si tratta quindi di un richiamo alla religione e alla spiritualità, due componeneti, queste, sempre presenti, come pure i sentimenti (amore, amicizia)e l'introspezione compiuta sul carattere e la personalità di ogni singolo personaggio.
La R.Takahashi, considerata ormai la regina dei manga, è infatti un'ottima scrutatrice dell'animo umano, sempre attenta ai disagi del mondo femminile.
Ogni protagonista è alla ricerca di sè stesso e del proprio posto nel mondo. Credo che il successo di quest'opera sia dovuto, oltre alla sua completezza e giusta miscelazione dei tanti aspetti che la compongono(avventura, azione, fantasia, sentimento ed ironia, che rendono, secondo me, unico questo prodotto),anche ad una sua peculiare qualità: i personaggi imparano,apprendono da ciò che accade loro personalmente e non, si evolvono, crescono e maturano, dando quasi l'impressione che si tratti di persone reali.
Inuyasha impara a placare il suo spirito inquieto, ad avere fiducia negli altri e in Kagome, scoprendo l'importanza dell'amicizia e dell'amore, di tutti quei sentimenti che caratterizzano la sua parte umana; eliminarla per diventare un demone completo, non significa in realtà acquisire più forza fisica, ma vuol dire cancellare per sempre i sentimenti umani che lo hanno tormentato sin da bambino(la tristezza, la rabbia, la solitudine, il senso di abbandono, la mancanza di una famiglia in grado di accettarlo). Inuyasha, nel gruppo, trova l'affetto, il sostegno, la comprensione(una nuova famiglia insomma); ciò gli darà maggior sicurezza e forza d'animo che gli permetterà di affrontare qualsiasi avversità o battaglia.
Trovo geniale l'aver racchiuso in un'unico essere, come Inuyasha, il bene ma allo stesso tempo anche il male della parte oscura del proprio Sè. Non solo, anche il modo in cui si può lottare (e vincere) contro sè stessi per tenere a freno il demone che ci cela nel proprio Io.
Il nostro eroe rappresenta, inoltre, il modo in cui si può riuscire ad accettare sè stessi e a farsi accettare dagli altri nonostante la diversità. Gli altri in questo caso sono: Miroku, un monaco che, oltre a possedere un debole per le donne, si rivela essere una persona riflessiva e molto saggia, del cui parere ci si può sempre fidare; Sango, una sterminatrice di demoni che, oltre ad essere molto utile in battaglia, sostiene ad ogni costo il legame con fratello; Shippo, cucciolo di demone volpe rimasto orfano e adottato dal gruppo; Kirara, la fedele compagna nonchè amica di Sango, a dimostrazione del fatto che tra esseri umani e demoni vi può essere comprensione; Kagome, studentessa dell'epoca moderna, ma anche reincarnazione di una sacerdotessa dai potenti poteri mistici, molto matura per la sua età e alle prese con il suo primo e complicato amore, un tipo di amore, il suo, altruistico e comprensivo, a differenza di Kikyou che rappresenta invece un tipo di amore più egoistico e possessivo; Kikyou, una sacerdotessa ormai morta di cui è rimasto solo il rancore, il rimpianto e l'odio legati alla sua anima, personaggio complesso, imprevedibile ma affascinante, che con il passare del tempo si trasforma: non è nè un'amica nè una nemica, cerca forse di portare a termine il compito da sacerdotessa che ha fallito quando era in vita? In eterno conflitto fra il ruolo che la caratterizza come guerriera e il desiderio opposto di vivere come una semplice donna, quindi sempre in lotta con un destino che sembra ormai già scritto; Naraku, nemico numero uno, un mezzo-demone alle prese con la sua natura, la sua bramosia di potere e i sentimenti derivanti dalla sua parte umana, rappresenta in sostanza come un semplice essere umano possa diventare un malvagio demone, per scelta, sia nell'animo che nel corpo.
Gli argomenti maggiormente affrontati nell'anime sono: i diversi rapporti fra fratelli, fra genitori e figli, la bontà e la cattiveria sia degli esseri umani che dei demoni, i diversi tipi di amore fra uomo e donna, i diversi modi con cui combattere le avversità della vita, nonchè ulitimo, ma non meno importante, il tema della reincarnazione e/o rinascita, quasi a voler significare che c'è sempre una seconda occasione, basta saperla cogliere!
In ogni episodio nulla è lasciato al caso, tutto è curato con attenzione ed è funzionale al tipo di messaggio(sempre diverso) che si vuole lasciare allo spettatore.
Per concludere, è doveroso citare la bellissima musica che accompagna quest'anime; ogni protagonista viene introdotto nella scena da un motivo musicale che lo accompagna e lo caratterizza. Le note sono talmente ben composte all'unisono con le immagini che sembra quasi di vederle rappresentate in video( anche le opening e le ending sono degne di nota).
Consiglio, quindi, a tutti coloro che non l'avessero ancora visto, di affrettarsi a farlo e......buona visione!
Per il resto, ho cercato di analizzare l'opera in ogni suo aspetto (come certamente merita), anche quello che può sembrare più insignificante e mi sento di poter affermare con onestà, che si tratta della serie tv animata più bella che abbia mai visto. Pensate stia esagerando? Ora vi spiego.
La storia è ben articolata e facile da seguire, l'ho trovata originale non solo perchè dà la possibilità di affrontare temi diversi e importanti, ma anche per l'uso che viene fatto dell'elemento "tempo". Vedere Kagome che attraverso il pozzo mangia ossa e tornare indietro nel tempo fino all'epoca Sengoku (1482-1564), mi ha ricordato per un attimo Alice nel Paese delle meraviglie. L'inizio stesso della storia si apre in un preciso punto della linea temporale per poi proseguire e, ogni tanto, tornare indietro con la narrazione.
E' quindi sempre presente l'attenzione sulle similitudini e la diversità tra la moderna Tokio e l'epoca feudale dell'antico Giappone (ottima ambientazione per duelli, battaglie, mostri e demoni, insomma per la componente avventurosa e fantastica della storia). Gli aspetti della tradizione giapponese, come pure i dettagli storici, sono veramente ben curati.
Il tempio Shintoista, in cui vive la nostra coprotagonista, è di richiamo per alcuni aspetti della trama: i luoghi, la natura e i suoi segreti, l'albero divino(Goshinboku), i demoni dalle sembianze di animali; si tratta quindi di un richiamo alla religione e alla spiritualità, due componeneti, queste, sempre presenti, come pure i sentimenti (amore, amicizia)e l'introspezione compiuta sul carattere e la personalità di ogni singolo personaggio.
La R.Takahashi, considerata ormai la regina dei manga, è infatti un'ottima scrutatrice dell'animo umano, sempre attenta ai disagi del mondo femminile.
Ogni protagonista è alla ricerca di sè stesso e del proprio posto nel mondo. Credo che il successo di quest'opera sia dovuto, oltre alla sua completezza e giusta miscelazione dei tanti aspetti che la compongono(avventura, azione, fantasia, sentimento ed ironia, che rendono, secondo me, unico questo prodotto),anche ad una sua peculiare qualità: i personaggi imparano,apprendono da ciò che accade loro personalmente e non, si evolvono, crescono e maturano, dando quasi l'impressione che si tratti di persone reali.
Inuyasha impara a placare il suo spirito inquieto, ad avere fiducia negli altri e in Kagome, scoprendo l'importanza dell'amicizia e dell'amore, di tutti quei sentimenti che caratterizzano la sua parte umana; eliminarla per diventare un demone completo, non significa in realtà acquisire più forza fisica, ma vuol dire cancellare per sempre i sentimenti umani che lo hanno tormentato sin da bambino(la tristezza, la rabbia, la solitudine, il senso di abbandono, la mancanza di una famiglia in grado di accettarlo). Inuyasha, nel gruppo, trova l'affetto, il sostegno, la comprensione(una nuova famiglia insomma); ciò gli darà maggior sicurezza e forza d'animo che gli permetterà di affrontare qualsiasi avversità o battaglia.
Trovo geniale l'aver racchiuso in un'unico essere, come Inuyasha, il bene ma allo stesso tempo anche il male della parte oscura del proprio Sè. Non solo, anche il modo in cui si può lottare (e vincere) contro sè stessi per tenere a freno il demone che ci cela nel proprio Io.
Il nostro eroe rappresenta, inoltre, il modo in cui si può riuscire ad accettare sè stessi e a farsi accettare dagli altri nonostante la diversità. Gli altri in questo caso sono: Miroku, un monaco che, oltre a possedere un debole per le donne, si rivela essere una persona riflessiva e molto saggia, del cui parere ci si può sempre fidare; Sango, una sterminatrice di demoni che, oltre ad essere molto utile in battaglia, sostiene ad ogni costo il legame con fratello; Shippo, cucciolo di demone volpe rimasto orfano e adottato dal gruppo; Kirara, la fedele compagna nonchè amica di Sango, a dimostrazione del fatto che tra esseri umani e demoni vi può essere comprensione; Kagome, studentessa dell'epoca moderna, ma anche reincarnazione di una sacerdotessa dai potenti poteri mistici, molto matura per la sua età e alle prese con il suo primo e complicato amore, un tipo di amore, il suo, altruistico e comprensivo, a differenza di Kikyou che rappresenta invece un tipo di amore più egoistico e possessivo; Kikyou, una sacerdotessa ormai morta di cui è rimasto solo il rancore, il rimpianto e l'odio legati alla sua anima, personaggio complesso, imprevedibile ma affascinante, che con il passare del tempo si trasforma: non è nè un'amica nè una nemica, cerca forse di portare a termine il compito da sacerdotessa che ha fallito quando era in vita? In eterno conflitto fra il ruolo che la caratterizza come guerriera e il desiderio opposto di vivere come una semplice donna, quindi sempre in lotta con un destino che sembra ormai già scritto; Naraku, nemico numero uno, un mezzo-demone alle prese con la sua natura, la sua bramosia di potere e i sentimenti derivanti dalla sua parte umana, rappresenta in sostanza come un semplice essere umano possa diventare un malvagio demone, per scelta, sia nell'animo che nel corpo.
Gli argomenti maggiormente affrontati nell'anime sono: i diversi rapporti fra fratelli, fra genitori e figli, la bontà e la cattiveria sia degli esseri umani che dei demoni, i diversi tipi di amore fra uomo e donna, i diversi modi con cui combattere le avversità della vita, nonchè ulitimo, ma non meno importante, il tema della reincarnazione e/o rinascita, quasi a voler significare che c'è sempre una seconda occasione, basta saperla cogliere!
In ogni episodio nulla è lasciato al caso, tutto è curato con attenzione ed è funzionale al tipo di messaggio(sempre diverso) che si vuole lasciare allo spettatore.
Per concludere, è doveroso citare la bellissima musica che accompagna quest'anime; ogni protagonista viene introdotto nella scena da un motivo musicale che lo accompagna e lo caratterizza. Le note sono talmente ben composte all'unisono con le immagini che sembra quasi di vederle rappresentate in video( anche le opening e le ending sono degne di nota).
Consiglio, quindi, a tutti coloro che non l'avessero ancora visto, di affrettarsi a farlo e......buona visione!
Mi si punge sul vivo. Io adoro questa serie, ed è da qui che nasce il mio nick. Inuyasha è una serie ormai longeva in Giappone, e a cui la Principessa dei Manga, Rumiko Takahashi, ha dedicato quasi 8 anni... ebbene sì. Inuyasha vede la luce nel lontano Ottobre del 1997, in pochi ai tempi credevano che la nuova serie della "Divina" potesse abissare il successo di Ranma 12, ma col tempo s'accorsero di sbagliarsi. Dopo una storia con ritmi più scanzonati, abbiamo sempre un filo che ci riconduce alle origini: un ragazzo alla costante ricerca di una normalità, o in questo di una "stabilità" perchè è metà di una cosa e metà di un'altra: Ranma che ricerca la Nan-Nichuan per non trasformarsi più in ragazza ed Inuyasha cerca la Shikon No Tama per annullare il suo lato umano di cui si vergogna e diventare infine uno Youkai ( demone completo ), abbandonando il suo stato di Hanyou ( mezzo-demone ) che lo ha fatto odiare nel corso della sua infanzia da entrambe le fazioni a cui appartiene: uomini e demoni. Entrambi conoscono una ragazza a cui saranno legati indisollubilmente dal destino inizialmente contro la loro volontà, il primo perchè le è stata promessa in sposa da un accordo preso prima della loro nascita dai rispettivi padri ( Akane ), il secondo perchè lei è l'unica in grado di ritrovare i frammenti sparsi per il mondo feudale della Sfera da lei stessa distrutta ( Kagome ). Entrambi litigano con illa rispettiva partner, partendo da uno stato di odio reciproco fino a consolidare un rapporto costernato di gelosie, dispetti e litigi, sinonimi del più puro e giovanile dei sentimenti: i primi amori adolescenziali. Ma se non mancano gag comiche e ingredienti salienti, tipici della grande Rumiko, la faccenda si fa più seria. A bramare il gioiello mistico in grado di conferire incredibili poteri a chi la possiede, non vi sono solo Inuyasha e Kagome, ma un nemico che ha tramato alle spalle del nostro protagonista, portandogli via l'unica persona che abbia veramente amato, la sacerdotessa Kikyo nonchè antenata di Kagome e sigillato il nostro mezzo-demone al Goshinboku, l'albero millenario. Mettendo i due innamorati che volevano purificare la sfera per coronare il loro sogno d'amore l'uno contro l'altra, Naraku, mezzo-demone nato dalla fusione di demoni minori e i resti del brigante umano Onigumo, riesce nel suo scopo ritrovandosi ad un passo dalla sfera stessa... ma qualcosa non va come voleva, e Kikyo crema il suo corpo insieme alla sfera anzichè sporcarla con il sangue del rancore e dell'odio, intingendola di malvagità. Con la venuta di Kagome dal futuro tramite un pozzo che ricollega la Tokyo moderna alla Sengoku Jidai, l'epoca di Inuyasha, si verrà a scoprire che la Sfera stessa si è riformata all'interno del suo corpo. Per Inuyasha recuperare tutti i frammenti del gioiello ritorna utile e vantaggioso: riuscire a diventare un demone completo e battere colui che ha ucciso Kikyo. La cattiveria di Naraku non si ferma qui... i nemici che si è fatto lungo il suo cammino però sono molti: come il monaco Miroku, simpatico bonzo pervertito che ha ereditato la maledizione del Kazaana ( foro del vento ), un vortice sulla mano destra in grado di risucchiare tutto e tutti, e che col tempo ingrandendosi a dismisura finirebbe col risucchiare anche lui... la Youkai-Taijiya ( sterminatrice di demoni ) Sango, che cerca Naraku per vendicare il padre e gli amici uccisi da lui e far riacquistare la memoria al fratellino Kohaku, marionetta nelle mani del nemico, sino a personaggi carismatici e maggiormente apprezzati dai fan come Sesshomaru, fratellastro maggiore di Inuyasha che disprezza il consanguigno, per via della sua metà umana e perchè detiene l'eredità lasciatogli dal padre tanto ambita da lui: la spada demoniaca, Tessaiga, e Kouga il principe degli Ookami Youkai ( demoni lupo ), in rivalità con Inuyasha per l'amore di Kagome ( questo ricorda molto il triangolo RanmaAkaneRyoga ). Il primo odia Naraku perchè è stato usato da lui e in più questi ha osato rapirgli Rin, unica umana ad aver trattato con umanità il nostro glaciale principe dei demoni in un momento di disfatta fisica e psicologica verso Inuyasha, il secondo invece deve vendicare la sua tribù usata ed uccisa barbaramente da Kagura, la strega del vento al servizio di Naraku stesso. Al servizio di Naraku? Sì, avete letto bene... perchè Naraku, difficilmente si scopre in prima persona per battere i nostri, bensì ricorre a fantasmi, demoni, divinità e zombie da mandare contro ai nostri amici. Insomma, questo a grandi linee è il mondo di Inuyasha, che tra combattimenti, gag umoristiche, emozioni, sentimenti e divertimento tiene attaccati agli schermi migliaia di telespettatori. A distanza di più di un anno, finalmente la seconda stagione approda in Italia con un nuovo cast di doppiatori e che ha sollevato critiche e putiferi a distanza di solo due episodi. C'è da dire che un vero fan di Inuyasha, va ben oltre questo e con dedizione aspetta con ansia che in Italia arrivino anche i due special tv, e i tre film cinematografici, che ormai da tre anni, hanno il vizio di presentarsi sottoforma di regali di Natale, per i fan giapponesi nelle sale nipponiche. In particolar modo, il secondo film pare essere il più atteso: questo perchè figura il favoloso bacio tra Inuyasha e Kagome... Inuyasha è una serie per tutti, c'è sentimento e dolcezza per le fanciulle e combattimenti in quantità per i ragazzi, bei personaggi: carismatici, ben delineati e l'uno diverso dall'altra, ci conducono ormai da più di 145 episodi e 35 tankoboun del manga originale alla ricerca dei frammenti della leggendaria Sfera dei Quattro Spiriti: riusciremo a ricomporla? Ai posteri l'arcano mistero...