Fruits Basket 1st Season
Prima stagione carina, ma non spaziale: sembra a tutti gli effetti una stagione introduttiva al cast, in cui si incontrano i personaggi principali, più qualche extra, e si indaga un pochino sul loro carattere e sulle storie che li caratterizzano. Ma, a parte un paio di archi narrativi dove sembra essersi praticamente chiuso il cerchio, mancano ancora un mucchio di dettagli su quello che pare il filone principale della storia, ovvero il rapporto fra il clan e il loro "capo", che pare - a dir poco - ambiguo. So ancora troppo poco su molti dei personaggi e giudicare la ragione delle loro azioni è difficile, dunque mi è altrettanto difficile dare un voto al modo in cui sono stati strutturati dall'autore. Per ora mi attesterei sulla sufficienza o poco più, ma preferisco astenermi e rimandare la decisione alle stagioni successive.
Musiche: in un paio di occasioni belle, ma per il resto abbastanza anonime, anche se obbiettivamente la colonna sonora in generale mi sembra strutturata abbastanza bene sia per qualità che tempistica nelle scene. Disegni che rispecchiano almeno in parte lo stile "antiquato" della storia originale e che non sfigurano. Anche se avrei gradito qualcosina in più in un paio di occasioni, però nel complesso non male dai. La storia non è particolarmente piena di eventi, ma non annoia praticamente mai, quindi anche qui non male.
Musiche: in un paio di occasioni belle, ma per il resto abbastanza anonime, anche se obbiettivamente la colonna sonora in generale mi sembra strutturata abbastanza bene sia per qualità che tempistica nelle scene. Disegni che rispecchiano almeno in parte lo stile "antiquato" della storia originale e che non sfigurano. Anche se avrei gradito qualcosina in più in un paio di occasioni, però nel complesso non male dai. La storia non è particolarmente piena di eventi, ma non annoia praticamente mai, quindi anche qui non male.
Fruit Basket (2019) è il rifacimento della fortunata serie del 2001, uno shoujo dai toni mistici e misteriosi che nel suo rifacimento ha puntato molto sul lato psicologico e l'analisi emotiva dei personaggi. Devo confessare che non ho mai visto per intero la serie originale, i disegni non mi convincevano, ma il tratto del remake mi ha davvero catturato e mi ci sono tuffata e devo dire che a conti fanti è davvero un bel prodotto, seppur con lo scotto del personaggio femminile shojo classico ad incrinare un po' la magia.
La trama poggia su una leggenda popolare (cinese) calata nella realtà urbana e moderna in modo amalgamato e strutturato. Si parla della leggenda dei segni zodiacali e dell'inganno del Topo, geloso della bellezza del Gatto, a discapito di quest'ultimo; il mito è rivisto ad uso e consumo della narrazione, si parla di un Kami qui (un dio) ad aver radunato gli animali zodiacali e non dell'Imperatore di Giada, inoltre non c'è la faccenda del Coniglio che prese il posto del Gatto, ma per il resto tutto torna.
Venendo alla storia, che ruota intorno ad un'immancabile fanciulla shoujo style 101, vede la Famiglia Soma ha tra i suoi membri i 12 segni zodiacali, ossia umani posseduti dall'animale zodiacale, questi specialissimi membri sono legati al Capofamiglia in modo indissolubile, per via del patto ancestrale fatto secoli or sono. Problema di questi incredibili soggetti è che hanno un temperamento dettato dal loro segno e se abbracciano un umano del genere opposto assumono la forma della creatura che rappresentano. Tohru Honda, la classica liceale con sfighe di classe apocalisse che però ha una forza d'animo e una bontà incrollabili, incontra in modo accidentale due membri della leggenderia famiglia Soma, scoprendo in due minuti e mezzo il loro segreto e per ancora più discutibili ragioni finisce per vivere con loro al livello di ospite/domestica/tuttofare. La prima stagione ci permette di conoscere quasi tutti i 12 segni zodiacali e vedere la nobile protagonista vincere il cuore di tutti loro, in modo diverso e delicato, ma con l'ineluttabile esito di adorazione. Tra i segni ovviamente alcuni hanno un ruolo più importante nella faccenda, Tohru vive con Shigure (il cane), elemento machiavellico della trama, un adulto che manipola chiunque per i propri fini, che non né chiari né facilmente deducibile, più due compagni di scuola: Yuki (il topo) scaltro ed affascinante e Kyo (il gatto) reietto della famiglia, disprezzato da tutti e che vive nell'odio per il topo che l'ha condannato a essere il "mostro".
Gli episodi si dipanano in modo scorrevole, c'è una giusta andatura narrativa, le cose non vengono affrettate, lo spettatore ha tempo di ambientarsi e analizzare, il lato divertente e frivolo della misteriosa famiglia lascia presto il posto a toni più cupi e distorti. C'è qualcosa di contorto nei loro legami, ognuno porta con sé ferite dell'animo, il più delle volte riconducibili al loro obbligato rapporto con Akito, il capofamiglia dei Soma, ineluttabile legge superiore a cui non ci si può opporre. Tramite Tohru lo spettatore scopre la doppia faccia della famiglia Soma, ed i drammi dei suoi membri, l'analisi psicologica ha davvero tocchi notevoli, ben strutturati e senza forzare la mano.
Elegante il modo in cui viene inserito il problema del portatore dello spirito del Gatto e la sua "vera forma", il ruolo del padre adottivo di Kyo e la sua determinazione a cambiare le cose sono davvero una mossa narrativa intrigante, cosa che alleggerisce dalla banalità di aver sempre la ragazza angelo di turno a fare miracoli, un miracolo guidato ha molto più senso, anche se in tutta onestà questo tira fuori anche la pecca della serie: Tohru.
La ragazzina adorabile, amata da tutti, in grado di amare tutti, dall'animo buono e candido, in grado di capire ogni sorta di dissidio, perché temprata da un passato di sofferenze e perdite è così perfetta da essere fastidiosa. La storia narrata si è presa con così tanta attenzione la briga di essere realista con i suoi personaggi, dando loro pregi e difetti, che sa di caduta di stile l'avere la protagonista statica nella sua angelica perfezione.
Tohru è come una costante immutabile, la sua dolcezza per tutti, sempre pronta ad assistere nel modo giusto al momento giusto, è sfiancante, il modo in cui finisce nel triangolo amoroso o circa tale con Kyo e Yuki è ottuso al punto da dare fastidio, stiamo parlando di ragazzi di 17-18 anni quanto si può tirare la storiella del non notare un emerito cavolo e fare la polla ad ogni piè sospinto? Il tutto da ancora più fastidio perché ci sono personaggi adulti nella trama e questi hanno un'attenta dimostrazione di valutazione emotiva matura in molte faccende, ma si sa shoujo e personaggio femminile "scemotto" sono una combo dovuta.
Insomma per tirare le somme la prima stagione, tolte le pecche sopracitate, è un piacevole connubio di elemento fantastico e analisi psicologia di personalità a confronto, qualcosa che ho davvero apprezzato. Un preparativo buono a quello che dovrebbe essere la seconda stagione, ossia l'analisi della maledizione dei segni zodiacali e alla prigionia amata ed odiata causata da Akito, loro unico dio.
Il comparto tecnico è molto buono, i disegni sono eleganti e fluidi, il tratto pulito e le animazioni piacevoli, un salto notevole dalla versione 2001. L'opera di restyling si è notata eccome.
Anche il comparto sonoro è molto buono e sia openings che endings meritano.
Poteva essere un 8 volendo, ma Tohru uccide un po' la profondità della faccenda.
La trama poggia su una leggenda popolare (cinese) calata nella realtà urbana e moderna in modo amalgamato e strutturato. Si parla della leggenda dei segni zodiacali e dell'inganno del Topo, geloso della bellezza del Gatto, a discapito di quest'ultimo; il mito è rivisto ad uso e consumo della narrazione, si parla di un Kami qui (un dio) ad aver radunato gli animali zodiacali e non dell'Imperatore di Giada, inoltre non c'è la faccenda del Coniglio che prese il posto del Gatto, ma per il resto tutto torna.
Venendo alla storia, che ruota intorno ad un'immancabile fanciulla shoujo style 101, vede la Famiglia Soma ha tra i suoi membri i 12 segni zodiacali, ossia umani posseduti dall'animale zodiacale, questi specialissimi membri sono legati al Capofamiglia in modo indissolubile, per via del patto ancestrale fatto secoli or sono. Problema di questi incredibili soggetti è che hanno un temperamento dettato dal loro segno e se abbracciano un umano del genere opposto assumono la forma della creatura che rappresentano. Tohru Honda, la classica liceale con sfighe di classe apocalisse che però ha una forza d'animo e una bontà incrollabili, incontra in modo accidentale due membri della leggenderia famiglia Soma, scoprendo in due minuti e mezzo il loro segreto e per ancora più discutibili ragioni finisce per vivere con loro al livello di ospite/domestica/tuttofare. La prima stagione ci permette di conoscere quasi tutti i 12 segni zodiacali e vedere la nobile protagonista vincere il cuore di tutti loro, in modo diverso e delicato, ma con l'ineluttabile esito di adorazione. Tra i segni ovviamente alcuni hanno un ruolo più importante nella faccenda, Tohru vive con Shigure (il cane), elemento machiavellico della trama, un adulto che manipola chiunque per i propri fini, che non né chiari né facilmente deducibile, più due compagni di scuola: Yuki (il topo) scaltro ed affascinante e Kyo (il gatto) reietto della famiglia, disprezzato da tutti e che vive nell'odio per il topo che l'ha condannato a essere il "mostro".
Gli episodi si dipanano in modo scorrevole, c'è una giusta andatura narrativa, le cose non vengono affrettate, lo spettatore ha tempo di ambientarsi e analizzare, il lato divertente e frivolo della misteriosa famiglia lascia presto il posto a toni più cupi e distorti. C'è qualcosa di contorto nei loro legami, ognuno porta con sé ferite dell'animo, il più delle volte riconducibili al loro obbligato rapporto con Akito, il capofamiglia dei Soma, ineluttabile legge superiore a cui non ci si può opporre. Tramite Tohru lo spettatore scopre la doppia faccia della famiglia Soma, ed i drammi dei suoi membri, l'analisi psicologica ha davvero tocchi notevoli, ben strutturati e senza forzare la mano.
Elegante il modo in cui viene inserito il problema del portatore dello spirito del Gatto e la sua "vera forma", il ruolo del padre adottivo di Kyo e la sua determinazione a cambiare le cose sono davvero una mossa narrativa intrigante, cosa che alleggerisce dalla banalità di aver sempre la ragazza angelo di turno a fare miracoli, un miracolo guidato ha molto più senso, anche se in tutta onestà questo tira fuori anche la pecca della serie: Tohru.
La ragazzina adorabile, amata da tutti, in grado di amare tutti, dall'animo buono e candido, in grado di capire ogni sorta di dissidio, perché temprata da un passato di sofferenze e perdite è così perfetta da essere fastidiosa. La storia narrata si è presa con così tanta attenzione la briga di essere realista con i suoi personaggi, dando loro pregi e difetti, che sa di caduta di stile l'avere la protagonista statica nella sua angelica perfezione.
Tohru è come una costante immutabile, la sua dolcezza per tutti, sempre pronta ad assistere nel modo giusto al momento giusto, è sfiancante, il modo in cui finisce nel triangolo amoroso o circa tale con Kyo e Yuki è ottuso al punto da dare fastidio, stiamo parlando di ragazzi di 17-18 anni quanto si può tirare la storiella del non notare un emerito cavolo e fare la polla ad ogni piè sospinto? Il tutto da ancora più fastidio perché ci sono personaggi adulti nella trama e questi hanno un'attenta dimostrazione di valutazione emotiva matura in molte faccende, ma si sa shoujo e personaggio femminile "scemotto" sono una combo dovuta.
Insomma per tirare le somme la prima stagione, tolte le pecche sopracitate, è un piacevole connubio di elemento fantastico e analisi psicologia di personalità a confronto, qualcosa che ho davvero apprezzato. Un preparativo buono a quello che dovrebbe essere la seconda stagione, ossia l'analisi della maledizione dei segni zodiacali e alla prigionia amata ed odiata causata da Akito, loro unico dio.
Il comparto tecnico è molto buono, i disegni sono eleganti e fluidi, il tratto pulito e le animazioni piacevoli, un salto notevole dalla versione 2001. L'opera di restyling si è notata eccome.
Anche il comparto sonoro è molto buono e sia openings che endings meritano.
Poteva essere un 8 volendo, ma Tohru uccide un po' la profondità della faccenda.
Devo dire che questo anime mi è piaciuto molto, la trama non è complicata ma è comunque bella.
Mi piace il fatto che siano stati approfonditi tutti i personaggi forse alcune cose si svolgono troppo velocemente ma sta bene così. Tōru è diventata un po' lo psicologo dei Sōma infatti aiuta chiunque le stia accanto, è molto gentile e sembra una ragazza che, anche avendo 100 problemi, non si arrende mai e questo è dovuto anche a sua madre.
Ogni episodio della serie mostra un argomento diverso e cerca di far passare diversi messaggi: infatti con ogni personaggio possiamo vedere storie diverse e, grazie a Tōru, come affrontarle. Per alcuni può sembrare noioso infatti non lo consiglierei proprio a tutti, ma vale la pena cominciarlo e dargli una possibilità, è una serie piena di significato.
Trama: 8
Personaggi: 9
Animazioni: 7
Mi piace il fatto che siano stati approfonditi tutti i personaggi forse alcune cose si svolgono troppo velocemente ma sta bene così. Tōru è diventata un po' lo psicologo dei Sōma infatti aiuta chiunque le stia accanto, è molto gentile e sembra una ragazza che, anche avendo 100 problemi, non si arrende mai e questo è dovuto anche a sua madre.
Ogni episodio della serie mostra un argomento diverso e cerca di far passare diversi messaggi: infatti con ogni personaggio possiamo vedere storie diverse e, grazie a Tōru, come affrontarle. Per alcuni può sembrare noioso infatti non lo consiglierei proprio a tutti, ma vale la pena cominciarlo e dargli una possibilità, è una serie piena di significato.
Trama: 8
Personaggi: 9
Animazioni: 7
La giovane Toru Honda, rimasta orfana e senza casa, viene ospitata dalla famiglia Soma, famiglia di un suo compagno di classe, che nasconde un incredibile segreto che la protagonista non tarderà a scoprire.
Di questo anime avevo letto molto bene e le mie aspettative erano buone, ma ahimè devo dire che non sono state mantenute affatto. Il tutto, pur essendo molto curato, non risulta trasmettere le emozioni e l'interesse che dovrebbe, e, pur approfondendo e caratterizzando bene i personaggi, alcuni dei quali anche originali, rimane superficiale e insipido. Anche la storia mi è sembrata abbastanza monotona e che a volte non avesse una direzione ben stabilita.
Il comparto tecnico risulta avere animazioni essenziali, cosa normale e non importante per un anime di questo tipo, ma a sfigurare sotto questo aspetto sono le sigle, niente affatto indimenticabili e inspirate, che non mi hanno colpito.
Devo dire che ho finito i venticinque episodi a volte a fatica, e che certamente non guarderò la seconda serie.
Di questo anime avevo letto molto bene e le mie aspettative erano buone, ma ahimè devo dire che non sono state mantenute affatto. Il tutto, pur essendo molto curato, non risulta trasmettere le emozioni e l'interesse che dovrebbe, e, pur approfondendo e caratterizzando bene i personaggi, alcuni dei quali anche originali, rimane superficiale e insipido. Anche la storia mi è sembrata abbastanza monotona e che a volte non avesse una direzione ben stabilita.
Il comparto tecnico risulta avere animazioni essenziali, cosa normale e non importante per un anime di questo tipo, ma a sfigurare sotto questo aspetto sono le sigle, niente affatto indimenticabili e inspirate, che non mi hanno colpito.
Devo dire che ho finito i venticinque episodi a volte a fatica, e che certamente non guarderò la seconda serie.
Prima stagione carina! Ottima qualità grafica e musiche molto azzeccate. Mi ha emozionato svariate volte in tutti i sensi. Quando mi ha reso triste e quando mi ha fatto scoppiare in risate! Dialoghi veramente stupendi. L'unica pecca è che alcune volte passano da un momento a diversi giorni dopo saltando quello che c'è nel mezzo, peccato perché se fosse stata più dettagliata non credo che sarebbe venuto a noia. Anche i personaggi principali tutti con personalità diverse mi sono piaciuti un sacco... consiglio di vederlo.