Mobile Suit Gundam Hathaway
"Gundam Hathaway's flash" è il primo film di una trilogia programmata dallo studio Sunrise, basata su tre light novel che Tomino scrisse tra il 1989 e il 1990. Si colloca, seguendo la linea temporale dell'Universal Century, dopo Gundam NT, ma si collega al lungometraggio Char's counterattack, prodotto nel 1988, di cui idealmente continua la trama.
La vicenda si svolge nel 105 UC, dodici anni dopo la scomparsa di Char Aznable e Amuro Ray, avvenuta durante una tempesta psichica scatenata da loro stessi, piloti newtype, e portata alle estreme conseguenze dalla tecnologia dello psychoframe che caratterizzava i rispettivi mobile suit Sazabi e Nu Gundam.
Hathaway Noa, all'epoca ancora ragazzino, sembra adesso aver fatto propri i principi della Cometa Rossa, tanto da essere considerato il suo diretto successore, principi che comprendono la lotta alla corruzione del potere e il riconoscimento di maggiori diritti agli spazionoidi (a coloro cioè che sono nati e vivono nelle colonie spaziali, denominate side).
Il film non è, come alcuni potrebbero aspettarsi, un susseguirsi di battaglie tra mobile suit, bensì una riflessione su cos'è moralmente giusto. Hathaway, a capo dell'organizzazione terroristica Mafty, non esita a far assassinare i politici corrotti in nome di ideali ecologici e libertari, ma l'incontro con la bellissima Gigi Andalucia e il colonnello Kenneth Sleg, appartenente alle forze militari federali, lo conducono a una profonda crisi: è accettabile coinvolgere innocenti nella guerriglia tra la propria organizzazione e la federazione terrestre? Un pilota affiliato, Mafty, a bordo del mobile suit Messer, si rammarica e chiede perdono ai civili che potrebbero morire durante il suo attacco.
Il dubbio su ciò che, pur essendo eticamente giusto, provoca la morte di persone incolpevoli, pare destinato a non sciogliersi.
Non è la mostruosità della guerra, questa? Ogni giudizio morale rimane sospeso, nonostante Hathaway si addentri sempre più in se stesso e soffra, sia per quello a cui assiste, e che ha in parte provocato, sia per eventi legati al passato: una promessa, un amore perduto.
Per chi attende nuovi mobile suit e per i collezionisti di gunpla non mancheranno comunque le sorprese: i Gundam RX 105 XJ e RX 104 FF Penelope presentano un mecha design ricercato, complesso, maestoso. L'animazione è fluida, la CG si integra bene al lavoro "artigianale", i primi e primissimi piani sui volti dei personaggi svelano la più piccola emozione.
La Sunrise, col regista Murase (Ergo Proxy, Gangsta, Genocidial organ), ha fatto centro.
Le musiche di Sawano sono una garanzia. Il brano Senkou, eseguito dalla rock band Alexandros, non si può non ascoltare più e più volte.
Nota: la magnificenza dei due Gundam non mi fa dimenticare il primo e iconico RX 78-2 che si può vedere, in tutta la sua splendida sobrietà di linee, a Yokohama.
La vicenda si svolge nel 105 UC, dodici anni dopo la scomparsa di Char Aznable e Amuro Ray, avvenuta durante una tempesta psichica scatenata da loro stessi, piloti newtype, e portata alle estreme conseguenze dalla tecnologia dello psychoframe che caratterizzava i rispettivi mobile suit Sazabi e Nu Gundam.
Hathaway Noa, all'epoca ancora ragazzino, sembra adesso aver fatto propri i principi della Cometa Rossa, tanto da essere considerato il suo diretto successore, principi che comprendono la lotta alla corruzione del potere e il riconoscimento di maggiori diritti agli spazionoidi (a coloro cioè che sono nati e vivono nelle colonie spaziali, denominate side).
Il film non è, come alcuni potrebbero aspettarsi, un susseguirsi di battaglie tra mobile suit, bensì una riflessione su cos'è moralmente giusto. Hathaway, a capo dell'organizzazione terroristica Mafty, non esita a far assassinare i politici corrotti in nome di ideali ecologici e libertari, ma l'incontro con la bellissima Gigi Andalucia e il colonnello Kenneth Sleg, appartenente alle forze militari federali, lo conducono a una profonda crisi: è accettabile coinvolgere innocenti nella guerriglia tra la propria organizzazione e la federazione terrestre? Un pilota affiliato, Mafty, a bordo del mobile suit Messer, si rammarica e chiede perdono ai civili che potrebbero morire durante il suo attacco.
Il dubbio su ciò che, pur essendo eticamente giusto, provoca la morte di persone incolpevoli, pare destinato a non sciogliersi.
Non è la mostruosità della guerra, questa? Ogni giudizio morale rimane sospeso, nonostante Hathaway si addentri sempre più in se stesso e soffra, sia per quello a cui assiste, e che ha in parte provocato, sia per eventi legati al passato: una promessa, un amore perduto.
Per chi attende nuovi mobile suit e per i collezionisti di gunpla non mancheranno comunque le sorprese: i Gundam RX 105 XJ e RX 104 FF Penelope presentano un mecha design ricercato, complesso, maestoso. L'animazione è fluida, la CG si integra bene al lavoro "artigianale", i primi e primissimi piani sui volti dei personaggi svelano la più piccola emozione.
La Sunrise, col regista Murase (Ergo Proxy, Gangsta, Genocidial organ), ha fatto centro.
Le musiche di Sawano sono una garanzia. Il brano Senkou, eseguito dalla rock band Alexandros, non si può non ascoltare più e più volte.
Nota: la magnificenza dei due Gundam non mi fa dimenticare il primo e iconico RX 78-2 che si può vedere, in tutta la sua splendida sobrietà di linee, a Yokohama.