Asterix e la pozione magica
Questo capitolo rappresenta un caso a parte delle avventure di Asterix.
Qui i nostri amici devono aiutare un villaggio della vicina Britannia a combattere i Romani, i quali hanno già conquistato gran parte del paese. Beltorax, cugino di Astérix, si propone di chiedergli aiuto e quindi i nostri amici partono alla volta della vicina Britannia e tra una peripezia ed un'altra giungono al villaggio, ma senza pozione. Qui, comunque, riescono a motivare la tribù a battersi contro i Romani anche senza la pozione.
La grafica è sempre uguale a quella degli episodi precedenti. La colonna sonora è passata da lingua francese a lingua inglese, quasi a voler sottolineare fare da contorno alla relazione tra Gallia e Britannia (rispettivamente Francia e Gran Bretagna), le quali si sono combattute e riappacificate nei secoli. Lo humour misto alla follia rimane sempre la chiave vincente della storia.
Tuttavia, questa diventa più seria poiché si tratta di una questione di lottare per la propria libertà ed indipendenza. Vi è comunque un primo prototipo di scambi culturali della storia.
Qui i nostri amici devono aiutare un villaggio della vicina Britannia a combattere i Romani, i quali hanno già conquistato gran parte del paese. Beltorax, cugino di Astérix, si propone di chiedergli aiuto e quindi i nostri amici partono alla volta della vicina Britannia e tra una peripezia ed un'altra giungono al villaggio, ma senza pozione. Qui, comunque, riescono a motivare la tribù a battersi contro i Romani anche senza la pozione.
La grafica è sempre uguale a quella degli episodi precedenti. La colonna sonora è passata da lingua francese a lingua inglese, quasi a voler sottolineare fare da contorno alla relazione tra Gallia e Britannia (rispettivamente Francia e Gran Bretagna), le quali si sono combattute e riappacificate nei secoli. Lo humour misto alla follia rimane sempre la chiave vincente della storia.
Tuttavia, questa diventa più seria poiché si tratta di una questione di lottare per la propria libertà ed indipendenza. Vi è comunque un primo prototipo di scambi culturali della storia.