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Winry.R

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
È una serie ambientata nel Giappone moderno, che però mantiene tutte le atmosfere e le sensazioni di un’epoca antica, tra demoni e tradizioni del folklore giapponese. Il protagonista è Rikuo Nura, un dodicenne apparentemente come tanti che ha in parte sangue di demone (solo sua madre e sua nonna sono umane). Suo nonno è l’attuale Nurarihyon, lo yōkai che comanda la Hyakki Yakō, la “Parata dei Cento Demoni”, e vorrebbe che fosse il nipote a succedergli.

Nonostante il sostegno del nonno e della sua vasta famiglia yōkai, con la quale vive, Rikuo desidera vivere una normale vita umana, anche se la sua parte demoniaca la pensa diversamente. Quando il suo sangue demoniaco prende il sopravvento, Rikuo assume un differente aspetto e una forza degne del ruolo che la sua famiglia yōkai auspica per lui. Ma il ragazzo fa fatica ad accogliere e accettare quella parte di lui, anche se sarà costretto ad affidarvisi in più occasioni per proteggere chi gli è caro.
Tra scontri con demoni ostili alla sua successione come comandante, invadenti compagni di classe appassionati di yōkai e una famiglia movimentata che lo adora, Rikuo affronta un percorso di crescita che lo porta gradualmente ad accettare la sua parte demoniaca e le responsabilità che ne derivano.

Il percorso di crescita di Rikuo è molto interessante e profondo. Come nel Tao (simbolo dello yin e yang, richiamato anche nel colore dei capelli del Rikuo yōkai), vediamo le due vite del ragazzo armonizzarsi gradualmente sia per quanto riguarda la sua vita quotidiana, cercando di trovare un equilibrio tra i suoi amici di scuola umani e la sua famiglia yōkai, sia per quanto riguarda le sue due metà interiori. Questi due mondi nettamente separati all’inizio della serie iniziano gradualmente ad interagire fino a miscelarsi e armonizzarsi.

Il character design è molto curato, soprattutto quello degli yōkai, che sono di tantissimi tipi, attinti dal folklore giapponese: Yuki onna, Kubinashi, Kappa, Karasu Tengu, Kejōrō, Bakeneko, e così via. I principali sono approfonditi abbastanza bene da permetterci di conoscerli e affezionarci. Un po’ meno dedizione è riservata ai personaggi umani, che sono meno sviluppati e svolgono un ruolo quasi secondario, seppure importanti nella dinamica complessiva.

Le musiche sono belle e si armonizzano bene sia ai momenti di azione che a quelli più contemplativi. Per i fan dei combattimenti, gli scontri possono risultare un po’ troppo “chiacchierati”, ma sono comunque ben gestiti.

Nel complesso è un’ottima serie, ha fascino e carattere, e può essere guardata con leggerezza, pur affrontando di riflesso delle tematiche importanti. Assolutamente consigliato!


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MephistNecromancer

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
"Nurarihyon No Mago" narra della storia del giovane Nura Rikuo, erede del Clan Nura, cioè uno dei più forti clan di yokai di tutto il Giappone, e nel complesso di tutte le persone vicine a lui. Rikuo possiede solamente un quarto di sangue yokai e per questo, almeno nella prima serie, decide di non volerci aver niente a che fare. Sfortunatamente per lui, la sua controparte yokai, che esce fuori solamente di notte, la pensa in maniera totalmente opposta, ed è suo unico scopo ereditare il clan ed essere il Terzo Signore della Parata Oscura dei Cento Demoni appartenuta ai suoi familiari.
Intorno al già citato Rikuo umano, personaggio insicuro, pauroso e debole, orbiteranno diversi personaggi sia umani che yokai: i membri dell'autoproclamato Clan di Investigazione Paranormale guidato dall'esagitato Kyotsugu e composto da Shima, giovane calciatore provetto, Kana Ienaga, dolce, indifesa e un po' invertebrata amica di infanzia di Rikuo e altre due ragazze che sinceramente non hanno niente da dire.
Sul lato yokai invece abbiamo i personaggi decisamente più interessanti, tutti appartenenti all'entourage di Nurarihyon, l'arzillo e spilorcio nonno di Rikuo. Fra i più importanti possiamo annoverare Tsurara Oikawa, dolce Yuki Onna fortemente legata a Rikuo, Aotabo, gigantesco monaco buddhista sempre pronto a menare le mani, Kurotabo, misterioso samurai considerato il più bello fra gli yokai, Kubinashi, tenebroso individuo dalla bizzarra particolarità di non possedere un collo, e Kejoro, formosa e affascinante donna vicina a Kubinashi. Fra i personaggi più o meno minori possiamo annoverare Karasu-Tengu, uno dei più importanti esponenti del clan Nura e immancabile ''mammina'' sia di Rihyon che del nipote, e Natto-Kozou, uno strano yokai dalla testa a forma di scopa che è decisamente la mascotte del gruppo.

Questa prima serie si divide in due parti: la prima si concentra maggiormente nell'affrontare le paure e le insicurezze della parte umana di Rikuo e alla sua accettazione del suo sangue yokai. Sin dall'inizio vediamo la grande diffidenza di Rikuo e degli stessi capoclan yokai leali a Rihyon verso il suo destino di Terzo Erede, che culmineranno addirittura in tradimenti.
La seconda invece vede il confronto fra il clan Nura e il clan Tanuki, guidati rispettivamente dalla parte demoniaca di Rikuo, personaggio forte, duro e pronto ad accettare il proprio destino, e Tamazuki, un essere viscido in tutto e per tutto.

Sui lati tecnici abbiamo un disegno davvero pulito e delle animazioni ben fatte; l'autore ha avuto davvero tanta fantasia nel disegnare le forme di yokai più disparate, e le ambientazioni sono giapponesi in tutto e per tutto, un aspetto molto buono. Le musiche invece sono davvero anonime, tranne le opening e le ending, molto carine.

A questa serie possiamo dare un 7 risicato. Da tantissimo tempo volevo vedere questa serie e me ne avevano parlato veramente benissimo, in quanto a intreccio di trama e personaggi. Beh, per la prima serie devo dire che, anche se il mio hype non è stato rispettato, complici le parti centrali un pochino mosce, due episodi di riassunto completamente inutili e l'eccessiva concentrazione sui personaggi del gruppo umano di Rikuo che veramente erano stantii e noiosi, ma grazie alla bellissima gestione delle parti finali della serie, che ho apprezzato veramente, veramente tanto, ed erano ciò per cui avevo hype, posso dare un voto superiore alla sufficienza.
E' una buona prima serie, io ve la consiglio, ma ho finito per non godermela fino in fondo a causa dell'hype eccessivo che mi ero fatto.


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SeiyaJJ

Episodi visti: 24/26 --- Voto 7
Adattamento animato dell'omonimo manga, "Nurarihyon no Mago" è una serie animata di successo prodotta dallo Studio Deen, la cui prima stagione è andata in onda in Giappone dal 3 Giugno al 27 Dicembre 2010 sulle emittenti del gruppo Animax.

Questa recensione si occupa di commentare gli eventi narrati nei 24 episodi della prima stagione, che copre gli archi narrativi basati sul manga a partire dall'inizio della serie fino alla saga di Tamazuki, altrimenti nota come "La parata degli 88 Demoni di Shikoku".

La trama di Nuramago (contrazione del titolo originale, molto utilizzata nel fandom del prodotto) muove i suoi passi da un dato di fatto di cui lo spettatore viene immediatamente messo a parte: il mondo dei mostri - che da adesso in poi chiameremo indistintamente anche con l'appellativo di "youkai" (spirito, demone, mostro) - necessita di una nuova guida, in particolare il suo casato più nobile, il Clan Nura, è in cerca di un nuovo comandante, che sia pronto a sostituire il vecchio Nurarihyon, ormai abbastanza in là con l'età.
Terzo erede designato al trono di sovrano del Clan Nura è Rikuo, nipote dell'appena citato Nurarihyon, un ragazzino delle scuole medie, per tre quarti di sangue umano e per un quarto youkai, che di mostri proprio non ne vuol sentir parlare.
Partendo da questo paradosso, ci ritroviamo proiettati in un mondo di fantasia dove le parole "mostri" e "terrore" assumono spesso dei significati ben più viscerali che non nel linguaggio ordinario; attraverso tranelli e cospirazioni, combattimenti e tetre leggende, lo spettatore imparerà ad amare la storia e i suoi protagonisti.

I personaggi sono sia il punto forte sia il punto debole di Nuramago, specialmente in questo primo adattamento anime.
Rikuo Nura, come anticipato, è il protagonista; ragazzo giovane e insicuro, ha da sempre vissuto in casa con il nonno e con tutti i mostri della famiglia Nura, ai quali è legato da un sincero affetto, ma che non ha intenzione di guidare in quelle che lui ritiene essere delle azioni che vanno contro la bontà del suo lato umano. Lato umano e gentile che di notte, e nelle situazioni d'emergenza, lascia spazio a quello sinistro e impavido del diretto discendente del signore dei mostri.
Ad accompagnare l'occhialuto Rikuo durante le sue giornate da studente delle medie, la sua combriccola di amici della Kiyojuji Paranormal Patrol, squadra all'interno della quale spicca la dolce Kana Ienaga: ragazzina a cui Rikuo tiene particolarmente e che in un certo senso potrebbe ricambiarlo; troviamo poi Yura Keikain: coraggiosa onmyoji, cacciatrice di mostri, che metterà in seria difficoltà il povero Rikuo nel tentativo di non farle scoprire la sua doppia identità; seguono Kiyotsugu e il resto del team, a completare questo gruppo di scapestrati studenti con la passione per il paranormale che renderà alquanto problematiche le uscite notturne del nostro protagonista.
Come detto, Rikuo nasconde un lato oscuro, ed essendo egli il successore al titolo di signore del suo Clan, ha al seguito una folta e fedele schiera di amici anche tra gli youkai, quindi fin da subito faremo la conoscenza di figure quali: Tsurara, nota come la donna delle nevi; il prode Senzacollo; il devoto Corvo Tengu; i simpatici Natto e Kappa; e, chiaramente, nonno Nurarihyon, il più matto di tutti. Questi sono solo alcuni dei tantissimi abitanti di casa Nura.

Come dicevo sopra, se la vivacità di casa Nura con tutti i suoi inquilini mostri, i tanti nemici terrificanti che il giovane Rikuo dovrà affrontare, aggiunti a quelli redenti, donano un'atmosfera ricca e dinamica alla serie, è anche vero che il limitato numero degli episodi non riesce a rendere giustizia alle varie personalità, decisamente meglio sviluppate nel manga.
Il risultato è, dunque, un anime godibile, in pieno stile shounen e condito di quella giusta dose d'ironia e spensieratezza che bene si confà all'età dei protagonisti, ma che, disegni, regia e colonna sonora apprezzabili a parte, appare, a mio avviso, la versione ridotta di un'opera ben più interessante, riscontrando dei passaggi un po' troppo sbrigativi.

E' anche vero, però, che il progetto animato "Nurarihyon no Mago" potrà essere meglio valutato quando il manga, che ad oggi che scrivo, è in corso di pubblicazione, sarà completamente adattato in tutta la sua durata. Per ora è un 6 e mezzo, una buona prima serie.

Utente9394

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Utente9394

Episodi visti: 24/26 --- Voto 8
Vi piacciono le storie di mostri? Vi incuriosiscono le leggende del folklore giapponese? Ebbene, allora questo è l'anime che fa per voi.
Nurarihyon no Mago, letteralmente "Il nipote del Nurarihyon", narra le avventure del dodicenne Rikuo Nura, nipote del leggendario Signore dei Mostri Nurarihyon, lo yōkai (entità soprannaturale) che comanda la Hyakki Yakō, la “Parata dei Cento Demoni”.
Rikuo tuttavia è solo per un quarto yōkai: sua nonna e sua madre sono umane, perciò significa che è in grado di trasformarsi in yōkai soltanto per 1/4 di giornata, nello specifico di notte.
Essendo il nipote del Signore dei Mostri, il suo destino sarebbe quello di ereditare il comando del Clan Nura, e comandare a sua volta la Parata dei Cento Demoni, ma Rikuo non sembra per nulla intenzionato a prendere il posto di suo nonno. Anzi, al contrario, il suo unico desiderio è quello di vivere in totale tranquillità la propria vita, come un comune essere umano, e divertirsi assieme ai compagni di scuola.
Quando però i suoi amici si troveranno in situazioni pericolose, o verranno addirittura presi di mira da clan rivali che contestano l'autorità del clan Nura, Rikuo sarà costretto ad affidarsi alla propria parte yōkai per salvarli dai guai, e pian piano prenderà consapevolezza del proprio compito quale erede del Nurarihyon.

L'anime si compone di 24 episodi e di 2 OAV, e tecnicamente è ben fatto. Le animazioni sono fluide, con un uso sporadico di computer grafica che però non disturba, i colori sono vividi. Anche il comparto delle musiche è buono: per lo più sono tracce discrete che accompagnano le varie situazioni, ma almeno un paio si fanno notare maggiormente e danno quel tocco in più all'atmosfera delle puntate. Le due opening sono di qualità superiore rispetto alle due ending, e si fanno ascoltare piacevolmente. La prima opening è più consona alla storia, la seconda l'ho trovata un po' meno adeguata, ma comunque carina e orecchiabile.
Per quel che riguarda la resa della trama, si assiste nei primi minuti dell'episodio 1 a un'anticipazione, seguita poi negli episodi successivi da un flashback che ripercorre gli eventi partendo più indietro nella storia, per infine ritornare al punto di partenza e chiudere il cerchio con lo sviluppo di quell'anticipazione fatta all'inizio. Una scelta quantomai curiosa che si discosta invece dall'andamento più lineare del manga, e che probabilmente è stata pensata per incuriosire gli spettatori e invogliarli maggiormente a scoprire come si giunge a quella situazione. Ciò è comunque godibile e anzi, annoia meno del semplice sviluppo susseguente degli eventi.
Quest'arco “a cerchio” occupa tutta la prima parte della serie, fino all'episodio centrale, in cui viene fatto una sorta di riassunto.
La seconda parte della serie, subisce a mio avviso un calo di qualità nella trama, con la comparsa di un nuovo nemico e vari episodi “preparatori” a quello che poi sarà il culmine della situazione e la sua risoluzione nell'episodio conclusivo, il 25 - non un episodio regolare, ma il primo dei due OAV, mentre il secondo, specularmente all'episodio 13, è un riassunto.
I combattimenti sono veloci e dinamici, ma poco approfonditi, e la trama in generale pecca di una certa lentezza che può risultare stancante.

I personaggi yōkai sono ben rappresentati e abbastanza aderenti alle reali figure folkloriche a cui sono ispirati - il Nurarihyon, il Karasu Tengu, la Yuki onna, il Kubinashi, Kejōrō, i Bakeneko e così via, nessuno di essi è inventato di sana pianta -, al punto che è impossibile non trovarli simpatici o non esserne minimamente incuriositi. Io stessa, imparando a conoscerli nell'anime, ho poi cominciato a cercare informazioni su di loro e sulle leggende in cui compaiono.
I personaggi umani al contrario risentono dell'approfondimento minore, in particolare l'amica d'infanzia di Rikuo, Kana Ienaga, e la Onmyouji, Maestra delle arti divinatorie dello Yin e Yang, cacciatrice di yōkai, Yura Keikain. Anche la madre di Rikuo resta sullo sfondo e non viene minimamente trattata, così come non viene per niente spiegata l'ossessiva passione di Kiyotsugu per gli yōkai, cosa che per chi non ha letto il manga può risultare campata per aria e quasi una forzatura della trama.
L'epilogo stesso della serie avviene un po' in maniera frettolosa, poco curata, e la serie si conclude lasciando insoddisfatta la curiosità di saperne di più, di scoprire cos'altro accadrà d'ora in avanti. Motivo per cui dopo la visione dell'anime ho cominciato a recuperare il manga.

In definitiva, pur con dei difetti, è comunque una serie molto bella e godibile, ed è un peccato che non sia stata portata avanti oltre i 26 episodi, perché l'avrebbe meritato - contando anche che il manga è tutt'ora in prosecuzione e ha superato i 150 capitoli. Se non si è interessati ai mostri e alle leggende del Giappone medievale può comunque fare nascere una certa curiosità a riguardo, mentre, se lo si è già in partenza, non farà che spingere a volerne sapere di più. Personalmente mi sento di consigliarla a chi è in cerca di qualcosa di divertente e di non troppo impegnativo da guardare.
Il voto finale è 8.


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Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 24/26 --- Voto 8
Un tuffo nel folklore giapponese. Credo che come descrizione questa calzi a pennello, anche perché la uso con chiunque mi chieda di questo anime.
La storia, che segue la prima parte di trama del manga, fino a più o meno il sesto volume, comincia con il presentarci Rikuo Nura, nipote di Nurarihyon, ovvero il signore dei mostri (da qui il titolo stuprato della Panini Comics per il manga). Rikuo è però solo per un quarto mostro, avendo madre e nonna umane al 100%. In più, nonostante quando era piccolo amasse il mondo degli Youkai, ora preferisce celare la sua mostruosità, restando più "attaccato" al mondo normale. Però diversi fatti lo spingono a prendere in mano le redini del suo clan di mostri, per portare l'ordine in una zona in cui il nome del suo casato non incute più il timore di una volta. Dovrà in più anche portare i suoi mostri su di una politica Human Friendly che però non tutti accettano.

Un anime gradevole, dalle belle animazioni, dai personaggi interessanti e con un'atmosfera che mi ha molto affascinato. Nonostante sia diverso dal manga in alcuni punti, generalmente ricalca ambientazioni e trama, senza però essere del tutto uguale. Sarebbe sette e mezzo, ma preferisco alzarlo ad otto.

ningen

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ningen

Episodi visti: 24/26 --- Voto 6
Premetto che non ho letto il manga, quindi non posso fare un paragone fra le due versioni.
Secondo me è un anime discreto ma nulla di più, il problema, secondo me, è la poca azione che c'è nella storia, e la lentezza con cui si sviluppa la trama. Un vero peccato, anche perché l'atmosfera è ben ricreata, ed i personaggi sono molto particolari, eccetto alcuni un po' banali, come ad esempio gli amici di Rikuo. Anche l'aspetto tecnico è di ottima fattura, visto in HD è uno spettacolo.
Peccato per quei difettucci che ne minano la qualità e fanno sopraggiungere un po' di noia, poteva essere decisamente migliore, ed invece mi sembra un'occasione sprecata.


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Mirari

Episodi visti: 24/26 --- Voto 6
Quest'anime è stata una vera delusione. Ho conosciuto Nurarihyon no Mago attraverso il manga, edito dalla Panini, e ho iniziato a seguire l'anime perché la versione cartacea della storia mi era molto piaciuta.

Mentre nei primi episodi l'aspetto grafico è ben curato, anche se non rende in modo ottimale l'atmosfera che si avverte nel manga, mano a mano che si prosegue a visionare gli episodi diventa meno incisivo. La storia, che segue a grandi linee la trama originale, è stata modificata - in peggio - senza, a mio dire, alcun motivo valido. I personaggi yokai sono abbastanza interessanti, ma il gruppetto di umani, compagni di classe del protagonista, è a dir poco banale ed inutile, i suoi componenti sono fogli di carta senza un briciolo d'introspezione, in particolare Kana, che dovrebbe essere considerata un po' di più in quanto amica d'infanzia di Rikuo, il protagonista. Le OST sono molto carine, mentre le opening e le ending sono piuttosto anonime.

L'anime è comunque (appena) sufficiente, ma consiglio di gran lunga il manga, molto più completo ed accattivante.


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Pauzz85

Episodi visti: 17/26 --- Voto 8
Gran bell'anime a mio avviso, formato da 24 episodi e qualche OAV (2, se non sbaglio). Il protagonista è Rikuo, ed è l'erede del titolo di capoclan degli Youkai, ossia i mostri della mitologia giapponese. Scopriamo presto che di clan Youkai ce ne sono altri, e quello del protagonista si chiama clan Nura. Rikuo possiede solamente 1/4 di sangue Youkai, e di conseguenza rivela la sua natura mostruosa solo di notte, mentre di giorno è un comune umano senza poteri. Ben presto si circonda di amici convinti che gli Youkai esistano veramente, e fondano un club di appassionati. Tra essi c'è anche una ragazza, Omnyogi, ossia una cacciatrice di Youkai, in grado di utilizzare figurine di carta per evocare mostri e lanciare incantesimi.

L'anime è molto carino, nonostante i combattimenti non facciano da padroni e durino pochissimo. La narrazione è incentrata più che altro sulla caccia al mostro di turno, o sui rapporti tra i personaggi. Molti Youkai nell'anime compaiono soltanto di sfuggita, e non li vediamo mai combattere, nonostante il loro aspetto sia molto "figo", e mi sarebbe piaciuto vederli in azione.

luca.vascon

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luca.vascon

Episodi visti: 6/26 --- Voto 7
Delizioso e ben realizzato, ancorché non eccezionale.
Il ragazzino con gli occhiali, mite, buono e desideroso di una vita normale è in realtà l'erede alla posizione di Grande Generale dei demoni. Occasionalmente si trasforma nel suo alter ego-demone, affascinante, carismatico, forte quanto spietato, perdendone però memoria al suo risveglio.
Alcuni dei "suoi" non vedono di buon occhio un ragazzino, umano e debole come padrone, da qui l'inizio dei problemi, a cui si aggiunge l'ingresso forzato del nostro eroe nel neonato e scombinato club scolastico dei "cacciatori di youkai" e l'arrivo una giovane cacciatrice, vera e pericolosa.