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Gabe the third

Episodi visti: 52/52 --- Voto 6,5
Si possono creare diverse versioni basate su personaggi leggendari come appunto Robin Hood. Si può parlare ad esempio della più famosa versione animata Disney del '73 oppure della assai discutibile versione live action con un improbabile Kevin Costner del '91; versioni che in un modo o nell'altro riescono a far parlare di sé. Ma ora proviamo a parlare di una trasposizione anime del '90 ideata da Kōichi Mashimo, che col passare del tempo sembra non essere più ricordata. Varrà la pena riscoprirla?

Robert Huntington, dopo aver perso la sua dimora bruciata per ordine del perfido barone Alwine, è costretto a fuggire nella foresta di Sherwood assieme ai cugini Will, Winnifred e Barbara. Qui il giovane farà la conoscenza di una banda di giovani banditi guidata dal burbero Little John, col quale nascerà una rivalità che si alterna delle volte ad amicizia, del tanto saggio quanto bizzarro frate Tuck e infine della bella Lady Marian Lancaster. Robin con i suoi nuovi alleati affronterà più volte il barone Alwine e il vescovo di Herefort, proteggendo i vari innocenti dai loro continui soprusi e angherie.

Gli episodi proposti scorrono in modo molto semplice e senza grandi complicazioni, grazie anche a un cast di personaggi che in qualche modo riescono ad emozionare. Infatti, una buona parte dei personaggi riesce ad avere una buona caratterizzazione ma anche un buono sviluppo ed evoluzione, come il caso di: Lady Marian, che, passando da damigella in pericolo, diventa una ragazza molto più coraggiosa e indipendente; Little John, che, per quanto il più delle volte sia antipatico, riesce anche a regalare momenti che vi faranno davvero sorridere; Gilbert, personaggio assai "oscuro" ma anche molto carismatico, così come anche Cleo, afflitta da un gran dolore che si riesce a comprendere, ma che però è stato gestito in un modo frettoloso, e che meritava forse più spazio. Ma anche il villan Lord Alwine (ispirato allo sceriffo di Nottingham) sa proprio farsi valere come tale: cinico, avido, opportunista ma soprattutto dotato di un'intelligenza a dir poco spaventosa, e questa sua intelligenza riesce a mettere in seria difficoltà più volte il protagonista. Ma, parlando del protagonista, iniziano purtroppo le note dolenti: se conoscete il personaggio leggendario di Robin Hood, il brigante che si mette contro la legge, rubando ai ricchi per dare ai poveri, sappiate allora che qui non succede nulla di tutto ciò, perché il Robin Hood di questa versione è fin troppo buonista, tanto da non voler derubare proprio nessuno, né ha voglia di sporcarsi le mani, manco per una buona causa, e peggio ancora ha il vizio di fare troppo spesso la morale agli altri personaggi su quanto rubare sia sbagliato. Decisamente pesante alla lunga, e anche il suo doppiatore italiano Ivo de Palma gli dà una voce troppo adulta e inadatta al personaggio, che è praticamente un fanciullo di dodici/tredici anni circa, e non è una scusa il fatto che, se gli dai una voce più adulta, allora così il personaggio è più tosto.

Altri difetti riguardano la mala gestione degli elementi magici, come la croce di cui è in possesso Marian. In alcuni episodi questa croce sembra essere dotata di poteri magici, e a tratti catastrofici, ma altre volte non fa nulla, e a ciò non viene mai data nessuna spiegazione al riguardo, così come anche del misterioso "tesoro del bosco" non viene spiegata la sua origine.
Verso metà della serie poi la situazione sembra andare fuori controllo. Se nella prima metà il tema è proteggere gli innocenti dalle ingiustizie a dalle tirannie dei potenti, ed era equilibrato, ecco che nella seconda metà vengono fuori improvvisamente temi sulla protezione dell'ambiente e della natura, e per quanto sia un tema sempre importante e giusto, l'ho trovato però fin troppo forzato, e non capisco perché inserirlo così all'improvviso, causando una brusca deviazione alla trama principale. Non va tanto meglio negli ultimi episodi, che si rivelano fin troppo sbrigativi e caotici, e non danno la giusta attenzione agli ultimi arrivati come il conte John (ovvero Giovanni Senzaterra), portando a un finale che non ha tanto sapore alla fine, e avrei preferito che ci fossa stata più calma nel gestire gli ultimi episodi.

Siamo di fronte a una serie che, nonostante possa godere di un buon cast di personaggi, buona parte almeno, e che all'inizio sembra partire bene, si porta però alla fine dietro un bel po' di difetti che le impediscono di essere qualcosa di "intramontabile", ma destinato a essere perso nel tempo. Certo si lascia guardare, ma è fin troppo evidente che alla fine ti vien da dire: "C'è di meglio in giro".


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Marco23111988

Episodi visti: 52/52 --- Voto 7
Robert Huntington, meglio conosciuto come Robin Hood, è costretto ad abbandonare il suo castello, distrutto dal potente barone di Nottingham, Alwien. Costretto alla fuga, insieme ai suoi migliori amici Will, Winnifred e Barbara, si rifugia nella foresta di Sherwood. Qui i nostri eroi faranno amicizia con Frate Tuck, e tra Robin e Little John scoppierà la rivalità. In seguito Robin salverà la bellissima Lady Marion del casato dei Lancaster, presa prigioniera del potente Barone Alwien.

L'animazione è buona, anche se in alcuni momenti discontinua (in alcuni momenti è spettacolare, in altri decisamente infantile e approssimativa), adoro poi la soundtrack di questo anime: i suoni, le musiche durante le vicende, tutto meraviglioso. Le storie sono piacevoli e per nulla impegnative, adattissime a tutte le età ma appassionanti e piene di umorismo, dramma e intrigo. Il doppiaggio italiano però potrebbe essere migliore, Robin è un ragazzino di undici/dodici anni, eppure ha la voce di un ventenne, lo stesso vale per i suoi compagni.
I nemici, cioè il barone Alwien, il vescovo Herfort e il conte John, sono carismatici, a tratti Alwien è pure inquietante, mentre ride pare quasi un indemoniato; devo dire che il migliore è il conte John, adoro che sembri una brava persona, il sovrano che tutti noi vorremmo, mentre in realtà, beh, non dico altro. Peccato che sia stato così poco sfruttato. Devo dire che è Marion ad avere l'evoluzione migliore, da donzella in pericolo a 'cazzuta' combattente; altro bel personaggio è il capitano della guardie Gilbert.

Al di là della nostalgia, però, che difetti ha questo anime? Un bel po', alcuni magari non sono veri difetti ma cose che, onestamente, crescendo hanno iniziato a darmi abbastanza fastidio; però uno o due problemi seri questo anime ce li ha, a mio avviso.

Il vero problema è l'aspetto magico, Marion è in possesso di una croce d'oro che serve per arrivare al segreto del bosco, ma veramente non si capisce come funziona, o come mai solo a un certo punto della serie porti finalmente a questo segreto. Poi, in alcuni casi, la croce usa la magia per salvare la principessa da situazioni disperate, ma in altre non fa nulla, non si capisce.

Poi, se siete appassionati del personaggio di Robin Hood, è meglio che cerchiate altrove: il Robin Hood di questo anime, mi dispiace, non è semplicemente Robin Hood, nel senso che è veramente troppo buono, in certi episodi è abbastanza fastidioso poi il suo modo di fare, tipo quando gli viene raccontato il perché i bimbi della foresta vivono lì come delinquenti, sa solo fare la morale, che è sbagliato rubare, anche se sono orfani, rimasti senza casa, a cui hanno portato via tutto. Giustamente uno gli rinfaccia: "Ma che ne sai? Sei un nobile", e io mi permetto di aggiungere "pure caduto in disgrazia, abbassa la cresta, amico". E non è una scusa che questo anime sia per bambini, anche i classici Disney sono per bambini, ma il "Robin Hood" della Disney era comunque un brigante, rubava ai ricchi per aiutare i poveri, e va bene, ma era sempre un ladro. Qui, davvero mi dispiace, ma è davvero troppo moralista e bacchettone in certi momenti. Poi, tra le altre cose, questo anime ha un messaggio ambientalista, e non ho mai capito perché la morale la facciano al protagonista, che è buono come il pane; in un episodio, per esempio, una donna fa al protagonista un discorso sul rispetto della natura, e io non capisco perché proprio a lui e non, per esempio, a Little John o Alwien... boh, a me sembra un po' inutile questo discorso nei confronti di uno che è anche troppo buono e non ha mai fatto nulla di male contro la natura, anche quando viene trovato il tesoro del bosco, che succede un cataclisma, tutti i personaggi in scena se ne fregano ed è lui che deve chiedere scusa al bosco. Gli altri, che hanno in mente solo di uccidere, prendersi il tesoro e distruggere il bosco, facciano pure quello che vogliono.

Anche il personaggio di Cleo mi piace fino a un certo punto, ha una bella storia, ma in certi momenti non la capisco, è comprensibile il suo odio per Robin, ma secondo me dovrebbe anche tenere conto che, in fondo, suo fratello era pur sempre al servizio del barone Alwien ed è risaputo che il barone e Robin Hood sono acerrimi nemici, quindi non capisco più di tanto il suo stupore per il fatto che Robin abbia ucciso il fratello, nonostante il suo cuore sia nobile e coraggioso.

Mi dispiace, solitamente non sono uno che odia i protagonisti, ma in questo caso ammetto di trovarlo abbastanza insopportabile, e dire che è il Robin Hood con cui sono cresciuto.

Rimane un buon prodotto per i bambini, un anime che ricorderò sempre con nostalgia e che ha comunque un sacco di bei momenti, anche inquietanti (tipo gli spettri in agguato). L'ho rivalutato in negativo perché sono pur sempre un appassionato di cartoni animati e anime che cerca di essere critico sulle cose, ma è consigliatissimo a chi è bambino.