Shin Getter Robo [re:model]
Nel 2004 viene prodotta questa serie TV di tredici episodi, l'ennesimo remake/reboot della saga di Getter Robot, a testimonianza del successo che quest'opera continua ad avere a distanza di decenni anche dopo la morte del suo creatore, Ken Ishikawa. L'idea era probabilmente quella di creare un anime con uno spirito più vicino a quello del fumetto originale di Ishikawa: protagonisti sanguinari e psicopatici, combattimenti che si trasformano in orge di sangue, epica e adrenalina a bizzeffe. La trama è grossomodo simile, all'inizio, a quella del manga Getter Robot: il professor Saotome costruisce un robot componibile in tre parti, che sfrutta i Raggi Getter come fonte di energia, e dopo svariati tentativi fallimentari trova tre piloti adatti nelle persone di Ryoma Nagara, Hayato Jin e Musashibo Benkei. I nemici da affrontare in questa ennesima incarnazione del Getter Robot non sono però i Dinosauri, bensì gli Oni, come avveniva nel manga Getter Robot G e nell'omonima serie televisiva tratta da questo manga.
L'inizio è scoppiettante, intriso di sangue e violenza, distante anni luce dalle serie infantili degli anni '70: Ryoma è un attaccabrighe brutale e violento, Hayato un ecoterrorista sanguinario, Musashibo Benkei un bonzo tutt'altro che santo; anche il professor Saotome non è uno stinco di santo ed è ossessionato dal progetto Getter, mentre sua figlia, Michiru, qui compare nelle vesti di archeologa con un bel caratterino. I primi tre episodi sono dedicati quasi esclusivamente alla presentazione di ognuno dei piloti e sembrano promettere una trama avvincente, non certo originale e ben nota a chiunque conosca la Getter Saga, ma comunque capace di intrattenere, con il giusto ritmo; a un certo punto, poi, l'espediente dei viaggi nel tempo, ripreso da un altro manga di Ishikawa, Kyomu Senki, catapulta i piloti del Getter Robot fino all'epoca Heian e li fa scontrare nientemeno che con Abe no Seimei (qui malvagio evocatore di oni, ben diverso dallo "zietto" di Abenobashi). La commistione fra elementi storici e mecha non è perfettamente riuscita e la parte ambientata nel passato avrebbe potuto essere gestita meglio, tuttavia costituisce una variazione originale all'interno della saga del Getter Robot.
Lo stile delle animazioni è molto particolare, rozzo, vagamente simile a quello dei fumetti di Nagai e Ishikawa, mentre la colonna sonora rock ad opera degli JAM Project è possente e galvanizzante al punto giusto, dando ai combattimenti quantomeno un accompagnamento musicale di tutto rispetto, a cominciare dalla splendida opening Dragon, udibile anche più volte nel corso delle battaglie.
L'inizio è scoppiettante, intriso di sangue e violenza, distante anni luce dalle serie infantili degli anni '70: Ryoma è un attaccabrighe brutale e violento, Hayato un ecoterrorista sanguinario, Musashibo Benkei un bonzo tutt'altro che santo; anche il professor Saotome non è uno stinco di santo ed è ossessionato dal progetto Getter, mentre sua figlia, Michiru, qui compare nelle vesti di archeologa con un bel caratterino. I primi tre episodi sono dedicati quasi esclusivamente alla presentazione di ognuno dei piloti e sembrano promettere una trama avvincente, non certo originale e ben nota a chiunque conosca la Getter Saga, ma comunque capace di intrattenere, con il giusto ritmo; a un certo punto, poi, l'espediente dei viaggi nel tempo, ripreso da un altro manga di Ishikawa, Kyomu Senki, catapulta i piloti del Getter Robot fino all'epoca Heian e li fa scontrare nientemeno che con Abe no Seimei (qui malvagio evocatore di oni, ben diverso dallo "zietto" di Abenobashi). La commistione fra elementi storici e mecha non è perfettamente riuscita e la parte ambientata nel passato avrebbe potuto essere gestita meglio, tuttavia costituisce una variazione originale all'interno della saga del Getter Robot.
Lo stile delle animazioni è molto particolare, rozzo, vagamente simile a quello dei fumetti di Nagai e Ishikawa, mentre la colonna sonora rock ad opera degli JAM Project è possente e galvanizzante al punto giusto, dando ai combattimenti quantomeno un accompagnamento musicale di tutto rispetto, a cominciare dalla splendida opening Dragon, udibile anche più volte nel corso delle battaglie.
La serie di manga di Getter Saga l'ho seguita con molto piacere e devo dire che appena ho saputo di questo remake ero felicissimo. Appena l'ho visto lo sono stato un po' meno, ma questo non significa che sia brutto anzi tutt'altro, mi sono informato un po' e ho scoperto che è stato realizzato con un budget ridotto e questo ha influito un po' sul mio giudizio, infatti questo anime penso sia da vedere o almeno provateci. Ovvio, non aspettatevi che sia uguale al vecchio Getter Robot, portato in Italia col nome di Space Robot, che magari avete visto nella vostra infanzia.
La trama di questo anime non è nulla di cosi complesso, anche perché rispecchia perfettamente - con vari arrangiamenti ovvio, visto che stiamo parlando di un remake - ciò che era il manga. È incredibile questo, di serie che seguono pari passo il manga da cui provengono ce ne sono poche e sono poche quelle che riescono a farlo bene. Le differenze principali stanno che al posto dell'Impero dei Rettili/Dinosauri qui troviamo degli Oni. Compito dei tre protagonisti è respingere gli attacchi con combattimenti mozzafiato a bordo del Getter Robot costruito dal Professor Saotome. Tutto lineare e perfetto, senza sbavature, del resto non servono soldi per fare una trama che regga.
I personaggi invece hanno una sola nota dolente, o almeno per me. Troviamo un Ryoma Nagare che è un po' un misto fra quello che abbiamo visto in "Shin Getter Robot - The Last Day" e un po' - di carattere, ovvio - simile a quello che abbiamo visto nel manga. Non che non sia "altruista" anche perché i suoi momenti teneri, diciamo così, li ha nelle puntate avanzate. Ma per chi se lo ricorda 100% altruista e anche un po' troppo comico potrebbe rimanerne un po' shockato secondo me visto che qui è veramente scatenato, specie nei combattimenti a mani nude. Poi troviamo un Hayato Jin che su per giù è uguale a quello del manga, con l'unica differenza che qui non guida un movimento di giovani rivoluzionari, bensì un gruppo di terroristi, e si dimostra anche più scaltro e astuto di ciò che ricordavo nel manga. E poi abbiamo Musashi... no, Benkei. Eh sì! Il "rimpiazzo" di Musashi risponde al nome di Musashibo Benkei, che è un monaco che Ryoma incontra ad Hokkaido e che ovviamente diventa il terzo pilota del Getter. Ora, non vorrei dire, ma se avessero tenuto Musashi cosi come lo abbiamo visto nel manga forse sarebbe stato meglio. Michiru Saotome invece è completamente diversa da quella che ricordavo e sin da subito, ve lo assicuro, non vedevo l'ora che si cambiasse inquadratura su un altro personaggio. Il Professor Saotome invece è abbastanza simile a quello del manga anche se, per lo meno a me, e sembrato leggermente psicopatico e troppo fissato col Progetto Getter, quasi fino all'ossessione - no, senza il quasi.
Le OST di questo anime non sono molte e quelle che ci sono si lasciano ascoltare senza troppi problemi, io stesso alcuni motivetti li ho canticchiati anche dopo la visione della serie. Diciamo che sul lato tecnico hanno fatto un lavoro discreto nonostante un budget ridotto, ricordiamolo. Le voci dei personaggi mi sono piaciute fin da subito anche se, come detto prima, udendo quella di Michiru non vedevo l'ora che cambiassero inquadratura o che finisse la scena in cui era presente. Una nota di merito va sicuramente ai mecha che sono, a mio avviso, realizzati tutti molto bene.
Diciamo che questa serie è un remake ben riuscito anche se non posso dargli un voto elevato perché non è proprio un remake con la R maiuscola, ma tutto sommato fa la sua bella figura. Una cosa però, se siete facilmente impressionabili e se preferiti i personaggi buonisti delle serie Getter Robot e Getter Robot G, non guardate questo anime. Perché vi chiederete voi? Perché è pieno di sangue, specie nei combattimenti senza il mecha; sangue e violenza a non finire proprio come nel manga, chi si ricorda certe tavole sa di cosa parlo.
E questa era la recensione di Getter Robo 2004, lo so che non e venuta benissimo ma era da un po' che la volevo scrivere ma non penso di essere riuscito a dire tutto. Come detto all'inizio questo anime non mi sento di bocciarlo nonostante certe scene mi abbiano fatto un po' impressione, ma alla fine penso che questo remake si salvi. Lo consiglio? Assolutamente sì, ovviamente ai fan della serie; a chi volesse cominciare a conoscere Getter Robot invece consiglio la visione delle prime due serie, ossia Getter Robot (Space Robot) e Getter Robot G (Jetta Robot), anche perché, come detto prima, sono le serie con cui tutti credo abbiamo conosciuto la favolosa Getter Saga di Go Nagai e Ken Ishikawa.
La trama di questo anime non è nulla di cosi complesso, anche perché rispecchia perfettamente - con vari arrangiamenti ovvio, visto che stiamo parlando di un remake - ciò che era il manga. È incredibile questo, di serie che seguono pari passo il manga da cui provengono ce ne sono poche e sono poche quelle che riescono a farlo bene. Le differenze principali stanno che al posto dell'Impero dei Rettili/Dinosauri qui troviamo degli Oni. Compito dei tre protagonisti è respingere gli attacchi con combattimenti mozzafiato a bordo del Getter Robot costruito dal Professor Saotome. Tutto lineare e perfetto, senza sbavature, del resto non servono soldi per fare una trama che regga.
I personaggi invece hanno una sola nota dolente, o almeno per me. Troviamo un Ryoma Nagare che è un po' un misto fra quello che abbiamo visto in "Shin Getter Robot - The Last Day" e un po' - di carattere, ovvio - simile a quello che abbiamo visto nel manga. Non che non sia "altruista" anche perché i suoi momenti teneri, diciamo così, li ha nelle puntate avanzate. Ma per chi se lo ricorda 100% altruista e anche un po' troppo comico potrebbe rimanerne un po' shockato secondo me visto che qui è veramente scatenato, specie nei combattimenti a mani nude. Poi troviamo un Hayato Jin che su per giù è uguale a quello del manga, con l'unica differenza che qui non guida un movimento di giovani rivoluzionari, bensì un gruppo di terroristi, e si dimostra anche più scaltro e astuto di ciò che ricordavo nel manga. E poi abbiamo Musashi... no, Benkei. Eh sì! Il "rimpiazzo" di Musashi risponde al nome di Musashibo Benkei, che è un monaco che Ryoma incontra ad Hokkaido e che ovviamente diventa il terzo pilota del Getter. Ora, non vorrei dire, ma se avessero tenuto Musashi cosi come lo abbiamo visto nel manga forse sarebbe stato meglio. Michiru Saotome invece è completamente diversa da quella che ricordavo e sin da subito, ve lo assicuro, non vedevo l'ora che si cambiasse inquadratura su un altro personaggio. Il Professor Saotome invece è abbastanza simile a quello del manga anche se, per lo meno a me, e sembrato leggermente psicopatico e troppo fissato col Progetto Getter, quasi fino all'ossessione - no, senza il quasi.
Le OST di questo anime non sono molte e quelle che ci sono si lasciano ascoltare senza troppi problemi, io stesso alcuni motivetti li ho canticchiati anche dopo la visione della serie. Diciamo che sul lato tecnico hanno fatto un lavoro discreto nonostante un budget ridotto, ricordiamolo. Le voci dei personaggi mi sono piaciute fin da subito anche se, come detto prima, udendo quella di Michiru non vedevo l'ora che cambiassero inquadratura o che finisse la scena in cui era presente. Una nota di merito va sicuramente ai mecha che sono, a mio avviso, realizzati tutti molto bene.
Diciamo che questa serie è un remake ben riuscito anche se non posso dargli un voto elevato perché non è proprio un remake con la R maiuscola, ma tutto sommato fa la sua bella figura. Una cosa però, se siete facilmente impressionabili e se preferiti i personaggi buonisti delle serie Getter Robot e Getter Robot G, non guardate questo anime. Perché vi chiederete voi? Perché è pieno di sangue, specie nei combattimenti senza il mecha; sangue e violenza a non finire proprio come nel manga, chi si ricorda certe tavole sa di cosa parlo.
E questa era la recensione di Getter Robo 2004, lo so che non e venuta benissimo ma era da un po' che la volevo scrivere ma non penso di essere riuscito a dire tutto. Come detto all'inizio questo anime non mi sento di bocciarlo nonostante certe scene mi abbiano fatto un po' impressione, ma alla fine penso che questo remake si salvi. Lo consiglio? Assolutamente sì, ovviamente ai fan della serie; a chi volesse cominciare a conoscere Getter Robot invece consiglio la visione delle prime due serie, ossia Getter Robot (Space Robot) e Getter Robot G (Jetta Robot), anche perché, come detto prima, sono le serie con cui tutti credo abbiamo conosciuto la favolosa Getter Saga di Go Nagai e Ken Ishikawa.
Al solito... solita triste storia per quanto riguarda i remake di vecchi anime tratti da manga di Go Nagai (forse unico che si salva è Mazinkaiser). Ottima partenza e poi via via un peggioramento: primo episodio ottimo, secondo buono, terzo discreto (anche se il personaggio nuovo non è granché) e così via...
Finale discutibile, che strizza l'occhio a Evangelion, che ormai pare essere il Vangelo imprescindibile di tutti i robotici.
Darei 10 se fosse stato composto da un unico episodio, cioè il primo, il problema sono gli altri 12 e il loro costante e progressivo degrado sia per quanto riguarda la sceneggiatura, sia per disegni e animazioni.
Finale discutibile, che strizza l'occhio a Evangelion, che ormai pare essere il Vangelo imprescindibile di tutti i robotici.
Darei 10 se fosse stato composto da un unico episodio, cioè il primo, il problema sono gli altri 12 e il loro costante e progressivo degrado sia per quanto riguarda la sceneggiatura, sia per disegni e animazioni.
Devo ammettere che dopo i primi quattro episodi non ho continuato la visione di buon grado ed il mio giudizio non è certo alto, però mi sono fatto travolgere dall'interpretazione dei tre personaggi. Parlo soprattutto di Ryoma che è l'unico vero protagonista della serie con i suoi "getter tomawahk" e "getter bem" strillati con così tanta grinta, che nessun doppiatore italiano credo, potrà mai emulare.
Trama e sceneggiatura.
Quello che sappiamo dei Getter, dei mecha, dei piloti e del centro ricerche va quasi totalmente azzerato. Se già in Shin Getter c'erano dei riferimenti che non capivamo (almeno per chi come me non legge e segue anche il manga) qui si riparte da zero e cioè con un Dr. Saotome, che esteticamente non c'entra nulla col Saotome che conosciamo delle vecchie serie, che è alla ricerca dei piloti del getter. Anche in questa serie vedremo che i tre piloti faranno la differenza e fin qui nulla di nuovo. Ben presto però si viene proiettati nell'Era Heian (periodo tra l'VIII e il XII secolo dopo Cristo) dove le cose sono estremamente cambiate e la tecnologia non è quella del tempo, in virtù della presenza di navi volanti mitragliatrici, cannoni ecc.
Il tutto viene spiegato come un salto nelle dimensioni ma non in maniera approfondita.
I nostri personaggi ovviamente affronteranno qui degli "Oni" con armi o addirittura a mani nude avendo la meglio come se stessero affrontando dei cuccioli, ossia senza difficoltà. Addirittura Ryoma ne affronta un migliaio, ma ovviamente come lo stile nagaiano vuole gli Oni attaccheranno si e no tre alla volta.
A grandi linee la sceneggiatura e la regia sono scontate anche se la trama tenta nel suo piccolo di differenziarsi, cercando di dare allo spettatore qualcosa di diverso, ma questo tentativo purtroppo è stato inutile.
Caratterizzazione dei Personaggi.
L'incontro dei piloti è quanto di più scontato si possa creare. Specialmente quello di Musashibou Benkei (per non fare torto a nessun pilota della vecchie serie hannno usato nome di uno e cognome dell'altro).
Ci troviamo di fronte ad un Ryoma che è un pazzo scatenato e che combatte con chiunque misurando le sue capacità combattive ed ovviamente è invincibile; Hayato è uno psicopatico ma geniale terrorista che però verso la fine sembra avere del sale nella zucca e pertanto cambia il suo modo di essere, senza però avere un apparente motivo apparente. Musashi, come di consueto, è quello più calmo e rispettoso di tutto e tutti. In questa serie è un "bonzo per caso" e grazie alla caparbietà del suo maestro è temprato e forte. Michiru Saotome, come suo padre del resto, è poco più che una comparsa.
Caratteristiche tecniche.
Il disegno è veramente semplice e, a volte, quasi accennato, molto simile ad alcuni manga di Nagai. Peccato però che questo è un anime e non un manga e che è stato realizzato nel 2004. Si poteva fare molto di più, ma probabilmente è stata una scelta dettata da un budget ridotto.
Le animazioni, allo stesso modo, sono appena accennate e molto simili a quelle di venti anni prima. Non è presente nessun tipo di computer grafica e nessun effetto degno di nota. Il mecha design è diverso anche se il Getter One sembra un gorilla. L'unico che ne ha guadagnato in positivo è il Getter Three, ma comunque nulla di eclatante, specialmente se paragonato alla serie "Shin Getter".
Le voci e l'interpretazione sono ottime. Non a caso l'unico motivo che credo sia valido per vedere questa serie, di soli tredici episodi, è proprio il voler sentire la voce di Ryoma (ma anche quelle degli altri).
La sigla iniziale non è male e la colonna sonora non di particolare rilievo. Gli effetti audio delle esplosioni e tutto il resto ricordano molto le vecchie serie anni Ottanta.
Conclusioni.
In tutta onestà non so se potrebbe piacere ad un pubblico che non è già amante di per sé dei Getter e che quindi è interessato a completare le sue conoscenze. Di certo, paragonandolo ad altre serie precedenti (tipo "Gunbuster", "Godannar", ecc.) e successive ("Sousei no Aquarion", "Gurren Lagann") perderebbe dieci a zero secondo il mio metodo di valutazione. Questo perché non offre nulla di nuovo ed è tecnicamente mediocre. Non ho visto nessuno sforzo da parte degli autori nel voler dare un prodotto più all'altezza possibile e paragonabile ai prodotti dello stesso periodo.
In definitiva, un prodotto appena sufficiente per i nostalgici e per gli amanti di Nagai.
Trama e sceneggiatura.
Quello che sappiamo dei Getter, dei mecha, dei piloti e del centro ricerche va quasi totalmente azzerato. Se già in Shin Getter c'erano dei riferimenti che non capivamo (almeno per chi come me non legge e segue anche il manga) qui si riparte da zero e cioè con un Dr. Saotome, che esteticamente non c'entra nulla col Saotome che conosciamo delle vecchie serie, che è alla ricerca dei piloti del getter. Anche in questa serie vedremo che i tre piloti faranno la differenza e fin qui nulla di nuovo. Ben presto però si viene proiettati nell'Era Heian (periodo tra l'VIII e il XII secolo dopo Cristo) dove le cose sono estremamente cambiate e la tecnologia non è quella del tempo, in virtù della presenza di navi volanti mitragliatrici, cannoni ecc.
Il tutto viene spiegato come un salto nelle dimensioni ma non in maniera approfondita.
I nostri personaggi ovviamente affronteranno qui degli "Oni" con armi o addirittura a mani nude avendo la meglio come se stessero affrontando dei cuccioli, ossia senza difficoltà. Addirittura Ryoma ne affronta un migliaio, ma ovviamente come lo stile nagaiano vuole gli Oni attaccheranno si e no tre alla volta.
A grandi linee la sceneggiatura e la regia sono scontate anche se la trama tenta nel suo piccolo di differenziarsi, cercando di dare allo spettatore qualcosa di diverso, ma questo tentativo purtroppo è stato inutile.
Caratterizzazione dei Personaggi.
L'incontro dei piloti è quanto di più scontato si possa creare. Specialmente quello di Musashibou Benkei (per non fare torto a nessun pilota della vecchie serie hannno usato nome di uno e cognome dell'altro).
Ci troviamo di fronte ad un Ryoma che è un pazzo scatenato e che combatte con chiunque misurando le sue capacità combattive ed ovviamente è invincibile; Hayato è uno psicopatico ma geniale terrorista che però verso la fine sembra avere del sale nella zucca e pertanto cambia il suo modo di essere, senza però avere un apparente motivo apparente. Musashi, come di consueto, è quello più calmo e rispettoso di tutto e tutti. In questa serie è un "bonzo per caso" e grazie alla caparbietà del suo maestro è temprato e forte. Michiru Saotome, come suo padre del resto, è poco più che una comparsa.
Caratteristiche tecniche.
Il disegno è veramente semplice e, a volte, quasi accennato, molto simile ad alcuni manga di Nagai. Peccato però che questo è un anime e non un manga e che è stato realizzato nel 2004. Si poteva fare molto di più, ma probabilmente è stata una scelta dettata da un budget ridotto.
Le animazioni, allo stesso modo, sono appena accennate e molto simili a quelle di venti anni prima. Non è presente nessun tipo di computer grafica e nessun effetto degno di nota. Il mecha design è diverso anche se il Getter One sembra un gorilla. L'unico che ne ha guadagnato in positivo è il Getter Three, ma comunque nulla di eclatante, specialmente se paragonato alla serie "Shin Getter".
Le voci e l'interpretazione sono ottime. Non a caso l'unico motivo che credo sia valido per vedere questa serie, di soli tredici episodi, è proprio il voler sentire la voce di Ryoma (ma anche quelle degli altri).
La sigla iniziale non è male e la colonna sonora non di particolare rilievo. Gli effetti audio delle esplosioni e tutto il resto ricordano molto le vecchie serie anni Ottanta.
Conclusioni.
In tutta onestà non so se potrebbe piacere ad un pubblico che non è già amante di per sé dei Getter e che quindi è interessato a completare le sue conoscenze. Di certo, paragonandolo ad altre serie precedenti (tipo "Gunbuster", "Godannar", ecc.) e successive ("Sousei no Aquarion", "Gurren Lagann") perderebbe dieci a zero secondo il mio metodo di valutazione. Questo perché non offre nulla di nuovo ed è tecnicamente mediocre. Non ho visto nessuno sforzo da parte degli autori nel voler dare un prodotto più all'altezza possibile e paragonabile ai prodotti dello stesso periodo.
In definitiva, un prodotto appena sufficiente per i nostalgici e per gli amanti di Nagai.
Con una voce un po' fuori dal coro, boccio questo remake della serie Getta Robot. La boccio innanzitutto per un motivo: come è possibile che Ryoma, da eroe positivo che era nella prima serie originaria, sia qui una specie di delinquente sanguinario? Ayato, perchè è un pazzo? Perchè la necessità di sparare ettolitri di sangue ovunque, trasformando a tratti la serie in splatter?? Sinceramente non ce n'è motivo, così come non capisco la misticità che viene fuori nel finale, totalmente fuori luogo.
Non scendo con il voto perchè è ben realizzato, ed i robot sono ben disegnati (adoro Jetta 2), ma non fosse per questo il voto sarebbe 3 per me: preferisco ricordarmi la prima e la seconda serie, dove i protagonisti sono buoni e altruisti... non questa dove sono poco di buono, dove lo stesso Saotome è una specie di vecchio pazzo...
Non scendo con il voto perchè è ben realizzato, ed i robot sono ben disegnati (adoro Jetta 2), ma non fosse per questo il voto sarebbe 3 per me: preferisco ricordarmi la prima e la seconda serie, dove i protagonisti sono buoni e altruisti... non questa dove sono poco di buono, dove lo stesso Saotome è una specie di vecchio pazzo...
La prima puntata è FENOMENALE, veramente bellissima.
Poi tristemente cala qualitativamente (animazioni, disegni e storia) molto vistosamente.
Peccato.
Vorrei capire sinceramente il motivo del perché Getter parte sempre con il botto (pure i primi 3 oav di Last Day erano egregi) e poi si affloscia impietosamente...
Poi tristemente cala qualitativamente (animazioni, disegni e storia) molto vistosamente.
Peccato.
Vorrei capire sinceramente il motivo del perché Getter parte sempre con il botto (pure i primi 3 oav di Last Day erano egregi) e poi si affloscia impietosamente...
Remake del manga di Getter Robot, che rinarra per l'ennesima volta la storia del primo robot trasformabile, componibile e via dicendo. Chi ha letto ed apprezzato precedentemente il manga originale di Getter, noterà con piacere come il reclutamento della Squadra Getter sia stato riprodotto (contestualizzato ma sostanzialmente fedele) nei primi episodi. Ryoma ed Hayato sono sono stati presi di peso dal manga, mentre Benkei è una fusione fra il Benkei originale e Musashi. Ottima la colonna sonora, sia strumentale che cantata. La trama è interessante, ma proseguendo la serie va a toccare tematiche culturali tipicamente giapponesi, che non sono conosciute da tutti. L'unico neo, come parere personale, è la tendenza a divinizzare esageratamente le capacità del robot verso la fine (trend tristemente popolare negli ultimi anni), ecco perchè non gli ho dato un 10 pieno.
Un'opera decisamente all'insegna dell'odiens di mercato. Racimola ottimi risultati ai botteghini, ma come pellicola rende molto poco, il leitmotiv è un continuo lottare violento, crudele e urlato col fine di distruggere. La fantascienza, il robotico, il fantastico sono temi fortemente presenti negli oav, ma sono di contorno. Il personaggio principale piace molto per il suo passato che lo costruisce come un personaggio vero, a tratti vivente quando la violenza lo riproduce sullo schermo. Peccato è un lavoro che potrebbe dare di più, tuttavia è da considerare che si indirizza ad un pubblico di adolescenti, poco adatto agli adulti come me. Consigliato.
L'ennesimo remake. E' ciò che avevo pensato a tempi dell'uscita di questa serie. Dopo il deludente MazinKaiser la misura era colma e decisi di snobbare la nuova incarnazione del Getter. Nulla di più sbagliato. Era davvero da molto che non mi divertivo tanto nel guardare una serie robotica, ormai ridotte a puro esercizio di fan service o a riflessioni filosofiche fini a se stesse. Divertimento! E' questo l'ingrediente principale di questa serie. Puro e semplice. Abbandonate le velleità simil-Evangelion della serie Shin c'è spazio per l'azione ma anche una trama che, per quanto semplice ha un suo afflato epico, addirittura esoterico, grazie alla nuova collocazione dei nemici, oltre a essere piena di trovate fantasiose. La realizzazione tecnica non è davvero male, con le sue linee spesse e "pennellate", le animazioni esagerate che ricordano quelle del "matto" Yoshinori Kanada di daitarniana memoria. Belli i combattimenti, presenti in dose massiccia e non limitati all'uso dei robot ma compiuti anche a piedi. Non male il character design, modellato su quelllo originale del manga, cattivo e dinamico. Il mecha design no è propriamente all'altezza. I mostri meccanici spesso peccano di originalità e cura nella caratterizzazione. Il getter stesso ha degli alti e bassi, ma il complesso è comunque niente male. Peccato vi siano dei cali nella qualità generale degli episodi, qua e là. Presenti anche alcune citazioni di altre opere nagaiane come, per citarne alcune, Cutie Honey ( in una password ), Goldrake ( l'estrazione del Double Tomahawk Boomerang) e, ma questa potrebbe essere una mia covinzione, il raggio protonico del Jeeg ( l'ultimo Getter Beam lanciato dal Getter One nell'ultima puntata). In definitiva, la serie merita la visione, senza dubbio!
In un periodo nero sulle uscite dei Classic Robots, l'arrivo di questo ensemble di rivisitazione nagaiana su una delle sue creature meccaniche più celebri, mi ha entusiasmato particolarmente. Vero, forse troppa violenza poteva essere eliminata ma in fondo il manga appariva decisamente più sanguinario quindi direi che si deve superare l'ostacolo dell'eccessività di alcune scene. Per il resto, combattimenti e design, riempiono di gioia tutti coloro che hanno amato serie classiche dei robottoni colorati degli anni settanta.
Consigliato.
Mac Parak
Consigliato.
Mac Parak
Bello, specie per il fatto che la trama si affida molto a quella del vero manga, sebbene con qualche leggero "ammodernamento".
Molto bello il nuovo design dei mech nonché delle get machines; il movimento di alcune parti in primo piano durante l'unione danno un senso di trasformazione molto più realistico che nelle precedenti serie, sebbene come al solito poi ci si renda conto del come fisicamente la trasformazione sia impossibile, tuttavia questo è un tratto distintivo del Getter Robot inserito di proposito dal Maestro Go Nagai. Carino l'alone di mistero attorno al centro di ricerca, ripreso anch'esso per intero dal design originale. Bella la sigla d'apertura, che nel testo cita i tre "Guerrieri del Drago Ruggente" (Hoero Ryuu no Senshi yo), descrizione che trovo molto azzeccata verso lo strano trio Ryoma/Hayato/Benkei (da notare l'unificazione dei personaggi di Musashi e Benkei, che dallo stesso ruolo sono passati all'essere una stessa persona: Musashibou Benkei).
Per il resto... lo sapete già se avete letto il manga: VIOLENZA! VIOLENZA!! VIOLENZA!!!
Spargimenti di sangue stile The End of Evangelion e combattimenti spettacolari alla tipica maniera Getter: Change Getter Two! Drill Missile! Open Get! Change Getter One! Getter Tomahawk! GETTER BEAM!!ù
Che dire, molto ben fatto, unici punti neri la ripetitività delle musiche (il tema di battaglia è sempre la stessa sigla d'apertura, che al quarto episodio torna piuttosto indigesta, e un'animazione forse troppo pulita per lo stile Nagaiano, che presenta comunque le tipiche linee nere enormi. In quanto tratto avrei optato per qualcosa alla Getter The Last Day.
Interessante comunque la trama.
Consiglio caldamente la visione.
Molto bello il nuovo design dei mech nonché delle get machines; il movimento di alcune parti in primo piano durante l'unione danno un senso di trasformazione molto più realistico che nelle precedenti serie, sebbene come al solito poi ci si renda conto del come fisicamente la trasformazione sia impossibile, tuttavia questo è un tratto distintivo del Getter Robot inserito di proposito dal Maestro Go Nagai. Carino l'alone di mistero attorno al centro di ricerca, ripreso anch'esso per intero dal design originale. Bella la sigla d'apertura, che nel testo cita i tre "Guerrieri del Drago Ruggente" (Hoero Ryuu no Senshi yo), descrizione che trovo molto azzeccata verso lo strano trio Ryoma/Hayato/Benkei (da notare l'unificazione dei personaggi di Musashi e Benkei, che dallo stesso ruolo sono passati all'essere una stessa persona: Musashibou Benkei).
Per il resto... lo sapete già se avete letto il manga: VIOLENZA! VIOLENZA!! VIOLENZA!!!
Spargimenti di sangue stile The End of Evangelion e combattimenti spettacolari alla tipica maniera Getter: Change Getter Two! Drill Missile! Open Get! Change Getter One! Getter Tomahawk! GETTER BEAM!!ù
Che dire, molto ben fatto, unici punti neri la ripetitività delle musiche (il tema di battaglia è sempre la stessa sigla d'apertura, che al quarto episodio torna piuttosto indigesta, e un'animazione forse troppo pulita per lo stile Nagaiano, che presenta comunque le tipiche linee nere enormi. In quanto tratto avrei optato per qualcosa alla Getter The Last Day.
Interessante comunque la trama.
Consiglio caldamente la visione.
La trama bene o male è quella del primo episodio del manga pubblicato in Italia, ma qui anziché l'Impero dei Dinosauri, i cattivi di turno sono gli Oni della seconda serie. Ryoma viene curato da Saotome e prende il posto di comando a bordo del Neo Shin Getter Robot, mentre il Getter One viene pilotato dal figlio di Saotome, che però è posseduto dagli Oni.
Per quanto riguarda la trama, invece, non c'è nulla da eccepire, questa volta non ci sarà un bambinetto che deve accaparrarsi il piacere del pubblico infantile, come lo furono negli anni settanta Shiro in Mazinga Z e Grande Mazinga, e Genki in Getter Robot (fortunatamente usato come plot per la serie Last Day).
I primi due episodi convincono sia dal punto di vista tecnico che sceneggiativo, Saotome è uno scienziato bellico (come non lo potrebbe essere uno che studia l'utilizzo di un'energia pulita per creare un robot mutaforma?) e i colori usati ricordano quelli cupi di Last Day (che ci sia lo stesso staff?)
Per quanto riguarda la trama, il fatto che vengano usati gli Oni al posto dell'Impero dei Dinosauri (già sfruttati in Neo Getter Vs Shin Getter) indica che questa è forse la serie "definitiva", le Get-Machines sono avveninirstiche e realistiche (anche se ricordano un po' il Pilder di Mazinkaiser),mentre non capisco "l'esigenza" di creare Musashibo Benkei!?!?!?!?!?!?!? si sono fusi insieme Benkei Kuruma e Musashi Tomoe!?!?!??! Certo che il nuovo personaggio è ben diverso sia da Musashi (pilota del Getter 3 - Bear) che da Benkei (pilota del Getter G - Poseidon), ma a che pro creare un settimo pilota? Se poi farà la fine di Musashi, è uno spreco di idee, perché poi dovranno tirare fuori dal cappello un nuovo pilota x un'eventuale sequel (chi ci mettono Go Ichimonji?). Per come invece si svilupperà la serie, staremo a vedere, per ora promette davvero bene...
Shin Getter One! Switch ON!
Per quanto riguarda la trama, invece, non c'è nulla da eccepire, questa volta non ci sarà un bambinetto che deve accaparrarsi il piacere del pubblico infantile, come lo furono negli anni settanta Shiro in Mazinga Z e Grande Mazinga, e Genki in Getter Robot (fortunatamente usato come plot per la serie Last Day).
I primi due episodi convincono sia dal punto di vista tecnico che sceneggiativo, Saotome è uno scienziato bellico (come non lo potrebbe essere uno che studia l'utilizzo di un'energia pulita per creare un robot mutaforma?) e i colori usati ricordano quelli cupi di Last Day (che ci sia lo stesso staff?)
Per quanto riguarda la trama, il fatto che vengano usati gli Oni al posto dell'Impero dei Dinosauri (già sfruttati in Neo Getter Vs Shin Getter) indica che questa è forse la serie "definitiva", le Get-Machines sono avveninirstiche e realistiche (anche se ricordano un po' il Pilder di Mazinkaiser),mentre non capisco "l'esigenza" di creare Musashibo Benkei!?!?!?!?!?!?!? si sono fusi insieme Benkei Kuruma e Musashi Tomoe!?!?!??! Certo che il nuovo personaggio è ben diverso sia da Musashi (pilota del Getter 3 - Bear) che da Benkei (pilota del Getter G - Poseidon), ma a che pro creare un settimo pilota? Se poi farà la fine di Musashi, è uno spreco di idee, perché poi dovranno tirare fuori dal cappello un nuovo pilota x un'eventuale sequel (chi ci mettono Go Ichimonji?). Per come invece si svilupperà la serie, staremo a vedere, per ora promette davvero bene...
Shin Getter One! Switch ON!