Topolino, Paperino, Pippo: I tre moschettieri
Attenzione: la recensione contiene spoiler
È un altro piccolo capolavoro targato Disney. Una versione alquanto striminzita e decisamente più infantile rispetto all'originale capolavoro monumentale di Alexandre Dumas. Diciamo che aiuta un pubblico più giovane, non proprio esperto di capolavori della letteratura classica, a familiarizzare con un tale ambito, sempre nel rispetto dei criteri Disney. Fatta questa premessa, diciamo che lo stile Disney è quasi sempre una garanzia di gioia, felicità, ilarità, comicità, qualche leggera irriverenza ben collocata e una valanga di gag esilaranti che invogliano il pubblico e lo aiutano a immedesimarsi in qualcosa - sia le vecchie generazioni nostalgiche di un capolavoro come quello de "I Tre Moschettieri" sia le nuove generazioni, affinché imparino ad apprezzare i capolavori della letteratura universale.
I nostri tre protagonisti sono Topolino, Pippo e Paperino, i quali fin da piccoli sognano di diventare moschettieri, e, una volta grandi, grazie alla loro unione e perseveranza, riescono ad essere accettati come moschettieri. Quello che però non sanno è che il loro capitano, Pietro, nasconde un terribile segreto e un piano malvagio per impossessarsi del trono e del regno. I nostri amici dovranno quindi crederci ciecamente, per riuscire a dimostrare di essere all'altezza del proprio ruolo. Dopo diversi tentativi e fallimenti, sembrano sul punto di mollare, ma ancora una volta è Topolino a motivare i suoi amici, dopo che anche loro lo hanno salvato, e grazie alla sua motivazione, al coraggio di Paperino e al genio nascosto di Pippo, riesce a sconfiggere Pietro e i suoi scagnozzi e a salvare la Principessa Minni e la sua damigella di compagnia Paperina. Alla fine i nostri amici vengono nominati "moschettieri della principessa".
Come detto all'inizio, lo stile Disney rende tutto più comico, e questo è importante per un pubblico come quello a cui questo e altri prodotti Disney sono destinati, affinché cominci a familiarizzare con un certo genere letterario ahimè abbastanza arduo, poiché la versione originale sarebbe troppo dura e cruenta, poiché piena di un certo spessore ideologico che qui per convenienza non viene trattato. Qui esalta l'amore e tutti gli stati d'animo e sentimenti ad esso legati, così come quelli negativi, il tutto poi ricorrendo a capolavori della musica classica di artisti come Wagner, Beethoven e altri. La grafica è semplice, pulita senza troppi fronzoli. I personaggi sono simpatici, divertenti, abbastanza imprevedibili, ma questo è il punto forte della Disney, prendere i grandi capolavori e impostarli in chiave parodica e comica per renderli godibili anche senza tanti sforzi.
Una storia semplice, breve ma piena di umorismo, simpatia, euforia, ilarità e gioia. Voto: 8.
È un altro piccolo capolavoro targato Disney. Una versione alquanto striminzita e decisamente più infantile rispetto all'originale capolavoro monumentale di Alexandre Dumas. Diciamo che aiuta un pubblico più giovane, non proprio esperto di capolavori della letteratura classica, a familiarizzare con un tale ambito, sempre nel rispetto dei criteri Disney. Fatta questa premessa, diciamo che lo stile Disney è quasi sempre una garanzia di gioia, felicità, ilarità, comicità, qualche leggera irriverenza ben collocata e una valanga di gag esilaranti che invogliano il pubblico e lo aiutano a immedesimarsi in qualcosa - sia le vecchie generazioni nostalgiche di un capolavoro come quello de "I Tre Moschettieri" sia le nuove generazioni, affinché imparino ad apprezzare i capolavori della letteratura universale.
I nostri tre protagonisti sono Topolino, Pippo e Paperino, i quali fin da piccoli sognano di diventare moschettieri, e, una volta grandi, grazie alla loro unione e perseveranza, riescono ad essere accettati come moschettieri. Quello che però non sanno è che il loro capitano, Pietro, nasconde un terribile segreto e un piano malvagio per impossessarsi del trono e del regno. I nostri amici dovranno quindi crederci ciecamente, per riuscire a dimostrare di essere all'altezza del proprio ruolo. Dopo diversi tentativi e fallimenti, sembrano sul punto di mollare, ma ancora una volta è Topolino a motivare i suoi amici, dopo che anche loro lo hanno salvato, e grazie alla sua motivazione, al coraggio di Paperino e al genio nascosto di Pippo, riesce a sconfiggere Pietro e i suoi scagnozzi e a salvare la Principessa Minni e la sua damigella di compagnia Paperina. Alla fine i nostri amici vengono nominati "moschettieri della principessa".
Come detto all'inizio, lo stile Disney rende tutto più comico, e questo è importante per un pubblico come quello a cui questo e altri prodotti Disney sono destinati, affinché cominci a familiarizzare con un certo genere letterario ahimè abbastanza arduo, poiché la versione originale sarebbe troppo dura e cruenta, poiché piena di un certo spessore ideologico che qui per convenienza non viene trattato. Qui esalta l'amore e tutti gli stati d'animo e sentimenti ad esso legati, così come quelli negativi, il tutto poi ricorrendo a capolavori della musica classica di artisti come Wagner, Beethoven e altri. La grafica è semplice, pulita senza troppi fronzoli. I personaggi sono simpatici, divertenti, abbastanza imprevedibili, ma questo è il punto forte della Disney, prendere i grandi capolavori e impostarli in chiave parodica e comica per renderli godibili anche senza tanti sforzi.
Una storia semplice, breve ma piena di umorismo, simpatia, euforia, ilarità e gioia. Voto: 8.