Il gatto con gli stivali
"Il gatto con gli stivali" è un film d'animazione in 3D prodotto dalla DreamWorks. Il film è un prequel del film "Shrek 2" e racconta la storia di come il Gatto con gli stivali ha incontrato Kitty Zampe di Velluto e Humpty Dumpty, e come ha ottenuto i suoi famosi stivali.
l film per me ha una trama non accattivante; segue una struttura narrativa classica e prevedibilissima, con un eroe che affronta una serie di sfide per raggiungere il suo obiettivo. Una trama prevedibile e che non offre nulla di nuovo ma proprio nulla. Inoltre certe gag certe situazioni non sono nulla di ché. La sceneggiatura del film è abbastanza banale, ed è uno di quei film che visto una volta non ti viene più voglia di rivederlo.
I personaggi poi non sono ben sviluppati. Il Gatto con gli stivali è un personaggio divertente e piacevole da vedere, ma dopo un po' stufa. Kitty Zampe di Velluto è una gatta ladra sexy, ma è un personaggio piatto e bidimensionale. Humpty Dumpty è un personaggio comico, ma è un po' troppo sopra le righe. E anche altri personaggi secondari non sono nulla di rilevante. Inoltre alcuni dialoghi nella parte centrale del film gli ho trovati addirittura "cringe", e mi hanno fatto storcere il naso.
Graficamente questo film ha un bel comparto tecnico, buona grafica e ambientazioni, ma anche in questo caso non offre nulla di nuovo, è una grafica simil Shrek, non c'è nulla di rilievo e di innovativo, una grafica CGI molto bella ma usata e sfruttata praticamente da tutti. Il secondo film, "Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio" del 2022, per me è stato un miglioramento rispetto a questo primo, su tutti i fronti. Il film ha una trama più originale e coinvolgente, e i personaggi sono più sviluppati e divertenti.
In conclusione "Il gatto con gli stivali" è un film d'animazione non brutto, ma che non mi ha conquistato per diversi motivi. Secondo me il secondo film è molto meglio di questo primo film che pecca in diverse cose e che alla fine mi è piaciuto poco.
Voto 5,5. Un film non brutto ma neppure bello.
l film per me ha una trama non accattivante; segue una struttura narrativa classica e prevedibilissima, con un eroe che affronta una serie di sfide per raggiungere il suo obiettivo. Una trama prevedibile e che non offre nulla di nuovo ma proprio nulla. Inoltre certe gag certe situazioni non sono nulla di ché. La sceneggiatura del film è abbastanza banale, ed è uno di quei film che visto una volta non ti viene più voglia di rivederlo.
I personaggi poi non sono ben sviluppati. Il Gatto con gli stivali è un personaggio divertente e piacevole da vedere, ma dopo un po' stufa. Kitty Zampe di Velluto è una gatta ladra sexy, ma è un personaggio piatto e bidimensionale. Humpty Dumpty è un personaggio comico, ma è un po' troppo sopra le righe. E anche altri personaggi secondari non sono nulla di rilevante. Inoltre alcuni dialoghi nella parte centrale del film gli ho trovati addirittura "cringe", e mi hanno fatto storcere il naso.
Graficamente questo film ha un bel comparto tecnico, buona grafica e ambientazioni, ma anche in questo caso non offre nulla di nuovo, è una grafica simil Shrek, non c'è nulla di rilievo e di innovativo, una grafica CGI molto bella ma usata e sfruttata praticamente da tutti. Il secondo film, "Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio" del 2022, per me è stato un miglioramento rispetto a questo primo, su tutti i fronti. Il film ha una trama più originale e coinvolgente, e i personaggi sono più sviluppati e divertenti.
In conclusione "Il gatto con gli stivali" è un film d'animazione non brutto, ma che non mi ha conquistato per diversi motivi. Secondo me il secondo film è molto meglio di questo primo film che pecca in diverse cose e che alla fine mi è piaciuto poco.
Voto 5,5. Un film non brutto ma neppure bello.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Tratto dalla tetralogia di Shrek, a sua volta riadattamento e "amalgamento" di diverse fiabe e favole della tradizione europea, "Il Gatto con gli Stivali" è una sorta di spin-off della suddetta serie, nella quale vediamo il nostro amico felino ingaggiare scontri e battaglie alternate a fughe e inseguimenti, in particolare delle fiabe dell'Oca d'Oro, Jack e Il Fagiolo Magico, e - appunto - "Il Gatto con gli Stivali".
Questa commedia è in sé caratterizzata da un certo alone di mistero, sensualità e passione, forse per la presenza dell'elemento musicale, ambientale spagnolo/latino-americano che conferisce a questa un certa vibrazione, intensità e dinamismo, soprattutto per il doppiaggio di Antonio Banderas e di Salma Hayek, rispettivamente nei panni del Gatto con gli Stivali e Kitty Softpaws e da una certa dose di pazzia per via del personaggio Humpfry Dumpfry doppiato da Zach Gafilianakis nell'originale inglese*.
I personaggi e di conseguenza anche la trama, qui vengono approfonditi tramiti i flashback. Nella sua semplicità, questa fa "schiudere" (per restare nell'ambito della trama stessa) i messaggi fondamentali, ovvero quanto e cosa si è disposti a rischiare per ottenere ciò che si desidera, cosa è importante e soprattutto che si è sempre in tempo per rimediare ai propri errori/sbagli dopo aver capito cosa conta nella vita.
*La colonna sonora dà alla trama quasi la sua essenza facendola diventare un ballo. Una storia all'insegna della riconciliazione.
Tratto dalla tetralogia di Shrek, a sua volta riadattamento e "amalgamento" di diverse fiabe e favole della tradizione europea, "Il Gatto con gli Stivali" è una sorta di spin-off della suddetta serie, nella quale vediamo il nostro amico felino ingaggiare scontri e battaglie alternate a fughe e inseguimenti, in particolare delle fiabe dell'Oca d'Oro, Jack e Il Fagiolo Magico, e - appunto - "Il Gatto con gli Stivali".
Questa commedia è in sé caratterizzata da un certo alone di mistero, sensualità e passione, forse per la presenza dell'elemento musicale, ambientale spagnolo/latino-americano che conferisce a questa un certa vibrazione, intensità e dinamismo, soprattutto per il doppiaggio di Antonio Banderas e di Salma Hayek, rispettivamente nei panni del Gatto con gli Stivali e Kitty Softpaws e da una certa dose di pazzia per via del personaggio Humpfry Dumpfry doppiato da Zach Gafilianakis nell'originale inglese*.
I personaggi e di conseguenza anche la trama, qui vengono approfonditi tramiti i flashback. Nella sua semplicità, questa fa "schiudere" (per restare nell'ambito della trama stessa) i messaggi fondamentali, ovvero quanto e cosa si è disposti a rischiare per ottenere ciò che si desidera, cosa è importante e soprattutto che si è sempre in tempo per rimediare ai propri errori/sbagli dopo aver capito cosa conta nella vita.
*La colonna sonora dà alla trama quasi la sua essenza facendola diventare un ballo. Una storia all'insegna della riconciliazione.
