The Fantastic Four
La seconda serie animata dedicata a "I Fantastici 4" risale al 1978, ma rispetto alla prima del 1967, prodotta e diretta da Hanna & Barbera, le cose sono nettamente cambiate. Nonostante la produzione De Pathe-Freleng (che faranno di meglio con le successive due serie ragnesche degli anni '80), la supervisione dei creatori del fumetto Marvel, ovvero Stan Lee e Jack Kirby (in diversi volumi fumettistici, si possono trovare schizzi curati da Jack Kirby in persona), e la riduzione di alcune storie dei fumetti originali, trovo inaccettabile l'assenza nel cast di Johnny Storm, alias la Torcia Umana, rimpiazzato qui dal robottino Herbie. Si, la sua utilità è quella di fare il secondo "sapientone" della squadra, dopo Reed Richards, ma soprattutto litigare con una Cosa qui ridotta a macchietta, anche perché impossibilitata a dare pugni degni di questo nome ai nemici (a causa di un'auto-censura TV americana che vigeva in quegli anni)... però vuoi mettere le scenette fra Herbie e Ben Grimm con quelle fra Johnny Storm e Ben Grimm? Vincono le seconde, per me.
All'epoca della sua prima messa in onda, nelle TV locali degli anni '80, mentre lo guardavo, sentivo l'assenza del biondo testa calda, perché erano troppo freschi i bei ricordi delle puntate classiche di Hanna & Barbera proposte all'interno del programma "Supergulp", e le scuse che i creatori e i produttori della seconda serie accampavano (c'è chi dice che non avevano i diritti di sfruttamento del personaggio Torcia Umana, o che Johnny Storm era un personaggio troppo pericoloso per i bambini degli anni '70/'80, che potevano ustionarsi giocando con i fiammiferi o con gli accendini per imitare la Torcia Umana) non mi convincevano.
Come se non bastasse, questa serie la trovavo piatta sia nelle animazioni che nelle storie, nonostante la presenza della Fantastic Car, in versione tinozza volante, presa direttamente dai fumetti.
Curiosità: fra un dottor Destino che definire graficamente osceno è un eufemismo e i debutti degli Inumani, dell'Uomo Impossibile (un alieno comico, verdastro e combina guai) e dei Terribili Quattro (con l'Uomo Sabbia, che nelle serie successive del quartetto verrà rimpiazzato da Hydro Man, alias l'Uomo Acqua), sbuca (come farà anche nelle due serie animate ragnesche degli anni '80) Magneto, il signore del magnetismo, che si presenta in scena con un costume colorato in maniera assurda.
All'epoca della sua prima messa in onda, nelle TV locali degli anni '80, mentre lo guardavo, sentivo l'assenza del biondo testa calda, perché erano troppo freschi i bei ricordi delle puntate classiche di Hanna & Barbera proposte all'interno del programma "Supergulp", e le scuse che i creatori e i produttori della seconda serie accampavano (c'è chi dice che non avevano i diritti di sfruttamento del personaggio Torcia Umana, o che Johnny Storm era un personaggio troppo pericoloso per i bambini degli anni '70/'80, che potevano ustionarsi giocando con i fiammiferi o con gli accendini per imitare la Torcia Umana) non mi convincevano.
Come se non bastasse, questa serie la trovavo piatta sia nelle animazioni che nelle storie, nonostante la presenza della Fantastic Car, in versione tinozza volante, presa direttamente dai fumetti.
Curiosità: fra un dottor Destino che definire graficamente osceno è un eufemismo e i debutti degli Inumani, dell'Uomo Impossibile (un alieno comico, verdastro e combina guai) e dei Terribili Quattro (con l'Uomo Sabbia, che nelle serie successive del quartetto verrà rimpiazzato da Hydro Man, alias l'Uomo Acqua), sbuca (come farà anche nelle due serie animate ragnesche degli anni '80) Magneto, il signore del magnetismo, che si presenta in scena con un costume colorato in maniera assurda.