Rapunzel - Prima del sì
Attenzione: la recensione contiene spoiler
La nostra Rapunzel è tornata "a casa"?! Chi lo sa? Non è facile dirlo. Una vecchia vita è finita, una nuova comincia. Peccato che la "nuova vita" è più difficile se non addirittura più complicata e forse anche troppo familiare per la nostra Rapunzel. In lei arde ancora il desiderio di libertà e felicità, quei due desideri per i quali ha dovuto combattere; ma sembra che si sia svolta una sola battaglia, la vera guerra sta per cominciare e non sarà affatto piacevole. È come se Madre Gothel abbia deciso di tornare dall'aldilà e di mettere alla prova Rapunzel, per vedere se ce la può fare veramente da sola (mi torna in mente il concetto di Uroboro, simbolo dell'eterno ritorno, tanto decantato da Nietzsche). Ma non si può disperare: l'incoronazione è alle porte e Rapunzel deve assumersi le sue nuove responsabilità di principessa. A complicare la situazione ci si mettono Eugene, con la sua intenzione di chiedere la sua mano durante la sua incoronazione, Cassandra, la dama di corte, e soprattutto il padre, il quale è ancora traumatizzato per la perdita, nonostante Rapunzel sia tornata, ma che, come lui stesso dichiara "quando sei stata rapita, una parte di me è morta, la parte migliore di me", a conferma del fatto che lui non ha superato questa fase e teme che possa ripetersi, soprattutto quando scopre che Rapunzel è uscita dal palazzo senza il permesso, fatto che lo mette nella posizione di vietarle di uscire nuovamente dal palazzo e dal regno stesso. E così Rapunzel si ritrova nuovamente prigioniera, ma questa volta è decisa a seguire la propria via fino in fondo e fare ciò che deve essere fatto, soprattutto visto che, come ha avuto modo di constatare, una nuova minaccia si sta facendo avanti, insidiosa e imprevedibile. Quindi questo cortometraggio segna un punto di svolta nella storia, sotto ogni punto di vista.
La grafica da 3D è passata a un 2D, per dare più una chiave comica, non che il film non ce l'abbia. I personaggi hanno sempre quella loro verve comica, ma continuano a maturare nel corso della vicenda, perché ricordiamoci che Rapunzel è un'anticamera all'insegna della crescita interiore. Possiamo dire che tra i personaggi, per riprendere il film, vi sono più re-imprinting, come a voler sottolineare l'importanza di riscoprirsi e di riscoprire anche gli altri sotto più punti di vista, e questo ci viene sottolineato soprattutto dalla presenza della madre di Rapunzel, Arianna, la quale in confidenza le dona un diario su cui scrivere le pagine della propria vita e prima di tutto il proprio destino; bella però è la citazione "Plus en vous" ("C'è più dentro di te"), ed è proprio questo il climax che fa da ponte tra il film e la serie animata, segno che la vicenda è una sorta di anello di una catena più lunga, lunga quanto i capelli della protagonista e forse di più. La musica è composta di tracce, di cui alcune sono riprese dalla colonna sonora originale del film, per dare una soluzione di continuità con quest'ultimo accanto allo svolgimento della trama.
Possiamo quindi considerare questo cortometraggio come una sorta di ponte tra il film e la serie animata. Voto: 9
La nostra Rapunzel è tornata "a casa"?! Chi lo sa? Non è facile dirlo. Una vecchia vita è finita, una nuova comincia. Peccato che la "nuova vita" è più difficile se non addirittura più complicata e forse anche troppo familiare per la nostra Rapunzel. In lei arde ancora il desiderio di libertà e felicità, quei due desideri per i quali ha dovuto combattere; ma sembra che si sia svolta una sola battaglia, la vera guerra sta per cominciare e non sarà affatto piacevole. È come se Madre Gothel abbia deciso di tornare dall'aldilà e di mettere alla prova Rapunzel, per vedere se ce la può fare veramente da sola (mi torna in mente il concetto di Uroboro, simbolo dell'eterno ritorno, tanto decantato da Nietzsche). Ma non si può disperare: l'incoronazione è alle porte e Rapunzel deve assumersi le sue nuove responsabilità di principessa. A complicare la situazione ci si mettono Eugene, con la sua intenzione di chiedere la sua mano durante la sua incoronazione, Cassandra, la dama di corte, e soprattutto il padre, il quale è ancora traumatizzato per la perdita, nonostante Rapunzel sia tornata, ma che, come lui stesso dichiara "quando sei stata rapita, una parte di me è morta, la parte migliore di me", a conferma del fatto che lui non ha superato questa fase e teme che possa ripetersi, soprattutto quando scopre che Rapunzel è uscita dal palazzo senza il permesso, fatto che lo mette nella posizione di vietarle di uscire nuovamente dal palazzo e dal regno stesso. E così Rapunzel si ritrova nuovamente prigioniera, ma questa volta è decisa a seguire la propria via fino in fondo e fare ciò che deve essere fatto, soprattutto visto che, come ha avuto modo di constatare, una nuova minaccia si sta facendo avanti, insidiosa e imprevedibile. Quindi questo cortometraggio segna un punto di svolta nella storia, sotto ogni punto di vista.
La grafica da 3D è passata a un 2D, per dare più una chiave comica, non che il film non ce l'abbia. I personaggi hanno sempre quella loro verve comica, ma continuano a maturare nel corso della vicenda, perché ricordiamoci che Rapunzel è un'anticamera all'insegna della crescita interiore. Possiamo dire che tra i personaggi, per riprendere il film, vi sono più re-imprinting, come a voler sottolineare l'importanza di riscoprirsi e di riscoprire anche gli altri sotto più punti di vista, e questo ci viene sottolineato soprattutto dalla presenza della madre di Rapunzel, Arianna, la quale in confidenza le dona un diario su cui scrivere le pagine della propria vita e prima di tutto il proprio destino; bella però è la citazione "Plus en vous" ("C'è più dentro di te"), ed è proprio questo il climax che fa da ponte tra il film e la serie animata, segno che la vicenda è una sorta di anello di una catena più lunga, lunga quanto i capelli della protagonista e forse di più. La musica è composta di tracce, di cui alcune sono riprese dalla colonna sonora originale del film, per dare una soluzione di continuità con quest'ultimo accanto allo svolgimento della trama.
Possiamo quindi considerare questo cortometraggio come una sorta di ponte tra il film e la serie animata. Voto: 9
