Happy Go Lucky Days
Questo lungometraggio è composto da tre storie, la prima a tema saffico, la seconda più tendente al tema omosessuale e la terza etero. Il filo conduttore è l'erotismo, ma mai esplicito, anzi. E' un erotismo molto mentale, fatto di nuove scoperte e sentimenti.
Fra le tre vicende narrate mi è piaciuta tantissimo la prima, in cui due ragazze, entrambe ex di una terza ragazza, si conoscono al matrimonio della loro ex amata e si mettono assieme a loro volta. E' bellissima la realizzazione dei dialoghi e delle situazioni, ironiche, tenere e piccanti.
Il secondo è stato quello meno interessante, mentre ho trovato degno di nota il terzo, che è anche il più lungo, dove un ragazzo e una ragazza delle medie studiano assieme e scoprono il sesso guardando il video erotico che la cugina di lui ha fatto qualche tempo prima (e per la quale è stata cacciata di casa e vive dal cugino). Questo video segnerà la loro relazione fino a sfociare, alla fine delle scuole medie, in qualcosa di più.
Unica nota negativa del terzo episodio è il comportamento totalmente distaccato e algido dei due protagonisti. Sembra quasi non provino emozioni. Quella parte è forse la meno apprezzata.
Tecnicamente è davvero molto carino, semplicissimo con tratti quasi in stile Studio Ghibli (e questo contrasta non poco con il tema erotico).
Un'opera godibilissima e piacevole. Assolutamente consigliato
Fra le tre vicende narrate mi è piaciuta tantissimo la prima, in cui due ragazze, entrambe ex di una terza ragazza, si conoscono al matrimonio della loro ex amata e si mettono assieme a loro volta. E' bellissima la realizzazione dei dialoghi e delle situazioni, ironiche, tenere e piccanti.
Il secondo è stato quello meno interessante, mentre ho trovato degno di nota il terzo, che è anche il più lungo, dove un ragazzo e una ragazza delle medie studiano assieme e scoprono il sesso guardando il video erotico che la cugina di lui ha fatto qualche tempo prima (e per la quale è stata cacciata di casa e vive dal cugino). Questo video segnerà la loro relazione fino a sfociare, alla fine delle scuole medie, in qualcosa di più.
Unica nota negativa del terzo episodio è il comportamento totalmente distaccato e algido dei due protagonisti. Sembra quasi non provino emozioni. Quella parte è forse la meno apprezzata.
Tecnicamente è davvero molto carino, semplicissimo con tratti quasi in stile Studio Ghibli (e questo contrasta non poco con il tema erotico).
Un'opera godibilissima e piacevole. Assolutamente consigliato
In poco meno di un'ora "Happy-Go-Lucky Days" ci propone tre storie con protagonisti diversi ma collegate da due temi, sessualità e scuola, mostrati sotto punti di vista che cambiano a seconda dei personaggi.
In particolare il sesso viene affrontato sia approcciandosi all'omosessualità, sia alla sua scoperta da parte degli adolescenti, proponendo uno spaccato della società moderna fatta di queste situazioni che evadono dalla classica storia d'amore proposta da sempre. Storie raccontate in modo molto leggero al punto da far strappare qualche sorriso per la loro dolcezza, ma che in realtà contengono una forte carica emotiva, se ci si mette nei panni dei protagonisti. Storie forse troppo brevi per sviscerare argomenti così complessi anche se bastano per intrattenere chi ricerca del romanticismo, magari un po' diverso dal solito. La scuola non è un semplice sfondo a questi racconti, ma è il luogo che porta alla scoperta dell'altro e di se stessi, proprio da buona "galeotta" per tutti i ragazzi che ci passano.
La prima vicenda racconta la storia di due ragazze, ormai donne, che si incontrano per caso al matrimonio di una comune amica. Tutto normale tranne che entrambe sono state innamorate di lei (al liceo una, all'università l'altra) e da questo fortuito incontro nasce una relazione lesbica poggiata sul ricordo di quella ragazza che al tempo le aveva così ferite. Nella seconda un professore di un istituto maschile riceve all'improvviso una dichiarazione d'amore da parte di un suo ex studente, così da influenzare il rapporto che avrà con il suo lavoro, con i suoi colleghi, con la sua famiglia e con i suoi futuri studenti. La terza storia (divisa in due parti) parla di una coppia di giovani studenti delle elementari-medie che scoprono il sesso con tutte le titubanze della pubertà. Insomma la scuola, più o meno indirettamente, scatena la consapevolezza di essere omosessuale tra due donne, la necessità proibita di amore tra professore e studenti, l'approccio precoce alla sessualità tra due poco più che bambini.
Dal punto di vista tecnico il film non regala virtuosismi delle animazioni visto che presenta scene piuttosto statiche, il tratto è netto e gli sfondi ben curati. I vari protagonisti sono molto espressivi grazie ad un character design che enfatizza molto gli stati d'animo, merito forse di questi occhioni a volte esagerati. Una nota di merito va alla caratterizzazione di una delle protagoniste della prima storia che mi ha colpito molto sia per il design, sia per la maturità. Le musiche accompagnano tranquillamente la narrazione senza niente di esaltante.
Il pregio maggiore di questo film è quello di raccontare delle storie che affrontano la sessualità in maniera non convenzionale per quella che è la società o lo stereotipo dell'amore proposto consuetamente, un rapporto con l'altro che di sicuro provoca del turbamento ai personaggi, con una leggerezza che fa scivolar via tutte le apprensioni, come se fosse un giorno di scuola come un altro. Se la brevità dei racconti che preclude un approfondimento delle varie situazioni può essere un difetto, in realtà rende lo spettatore complice di queste vicende (un po' sconce) empatizzando a sufficienza con almeno uno dei protagonisti. Un'oretta che scorre veloce, che fa pensare all'ingenuità nei nostri cuori.
In particolare il sesso viene affrontato sia approcciandosi all'omosessualità, sia alla sua scoperta da parte degli adolescenti, proponendo uno spaccato della società moderna fatta di queste situazioni che evadono dalla classica storia d'amore proposta da sempre. Storie raccontate in modo molto leggero al punto da far strappare qualche sorriso per la loro dolcezza, ma che in realtà contengono una forte carica emotiva, se ci si mette nei panni dei protagonisti. Storie forse troppo brevi per sviscerare argomenti così complessi anche se bastano per intrattenere chi ricerca del romanticismo, magari un po' diverso dal solito. La scuola non è un semplice sfondo a questi racconti, ma è il luogo che porta alla scoperta dell'altro e di se stessi, proprio da buona "galeotta" per tutti i ragazzi che ci passano.
La prima vicenda racconta la storia di due ragazze, ormai donne, che si incontrano per caso al matrimonio di una comune amica. Tutto normale tranne che entrambe sono state innamorate di lei (al liceo una, all'università l'altra) e da questo fortuito incontro nasce una relazione lesbica poggiata sul ricordo di quella ragazza che al tempo le aveva così ferite. Nella seconda un professore di un istituto maschile riceve all'improvviso una dichiarazione d'amore da parte di un suo ex studente, così da influenzare il rapporto che avrà con il suo lavoro, con i suoi colleghi, con la sua famiglia e con i suoi futuri studenti. La terza storia (divisa in due parti) parla di una coppia di giovani studenti delle elementari-medie che scoprono il sesso con tutte le titubanze della pubertà. Insomma la scuola, più o meno indirettamente, scatena la consapevolezza di essere omosessuale tra due donne, la necessità proibita di amore tra professore e studenti, l'approccio precoce alla sessualità tra due poco più che bambini.
Dal punto di vista tecnico il film non regala virtuosismi delle animazioni visto che presenta scene piuttosto statiche, il tratto è netto e gli sfondi ben curati. I vari protagonisti sono molto espressivi grazie ad un character design che enfatizza molto gli stati d'animo, merito forse di questi occhioni a volte esagerati. Una nota di merito va alla caratterizzazione di una delle protagoniste della prima storia che mi ha colpito molto sia per il design, sia per la maturità. Le musiche accompagnano tranquillamente la narrazione senza niente di esaltante.
Il pregio maggiore di questo film è quello di raccontare delle storie che affrontano la sessualità in maniera non convenzionale per quella che è la società o lo stereotipo dell'amore proposto consuetamente, un rapporto con l'altro che di sicuro provoca del turbamento ai personaggi, con una leggerezza che fa scivolar via tutte le apprensioni, come se fosse un giorno di scuola come un altro. Se la brevità dei racconti che preclude un approfondimento delle varie situazioni può essere un difetto, in realtà rende lo spettatore complice di queste vicende (un po' sconce) empatizzando a sufficienza con almeno uno dei protagonisti. Un'oretta che scorre veloce, che fa pensare all'ingenuità nei nostri cuori.