Komatta Jii-san
“Komatta Jii-San” è una serie composta da tredici corti della durata di un minuto l’uno, sigla compresa, di stampo comico romantico.
La serie ci presenta la quotidianità di due anziani, in ogni episodio si vedrà uno specifico evento autoconclusivo, quindi non sarà presente una trama di fondo che collegherà tutti gli avvenimenti, se non il grande amore che unisce i due personaggi.
Il focus sarà il marito, che se ne inventerà una più del diavolo per esprimere l’immenso amore che prova ancora per la moglie, utilizzando qualunque stratagemma, dal più birichino al più innocente, e che spesso strapperà qualche risata o almeno un sorriso allo spettatore, ma tutti riusciranno nell’intento di scaldare il cuore dello spettatore.
Parlando del lato tecnico, il lato grafico sarà prevalentemente spoglio e povero di dettagli, con un design che mi ha ricordato alla lontana una storia per bambini, quindi molto colorato e acceso, concentrandosi più sulla figura dei due personaggi, piuttosto che dell’ambiente circostante, scelta che solitamente non apprezzo, ma capisco essere molto funzionale alla fruizione dell’opera, dovendosi concentrare principalmente sui dialoghi dei nostri attempati protagonisti o sullo specifico gesto che sottostà alla gag di turno, piuttosto che sull’ambiente circostante, quindi è la scelta più ovvia e azzeccata per questo tipo di prodotto.
Per il sonoro, partendo dalla sigla di chiusura, essendo l’unica presente, inizialmente l’ho trovata poco piacevole, ma, man mano che si aggiungevano gli episodi, mi è entrata in testa, ed ora è diventato un vero tormentone, adatta ad ogni situazione leggera e semi-comica, quindi molto centrata rispetto al contesto della serie.
Oltre ad essa bisogna fare un vero plauso ai veri “mattatori” e fulcro indiscusso nella visione degli episodi, cioè i seiyuu, specialmente l’interprete del marito Hino Satoshi, che sarà bravissimo a ricalcare i tempi comici e specialmente a modulare la voce in base al contesto e al momento catartico dell’intero episodio.
Altra nota positiva sono le varie esclamazioni della signora anziana, interpretata da Minase Inori, che rimarrà stupefatta ed esclamerà ogni volta qualcosa che personalmente mi faceva abbastanza ridere, oltre alla gag in sé; infine il narratore, svolto da Morikawa Toshiyuki, che, con un tono molto piatto e apatico, riuscirà a ben sostenere l’intera visione e a fare da introduzione o delle volte da conclusione alla scena, mantenendo o a volte rafforzando il momento comico/romantico che l’episodio ci ha appena mostrato.
In conclusione, “Komatta Jii-San” è una serie che riesce per gran parte dei suoi episodi a fare centro, presentando molte situazione comiche, che permettono di alleggerire l’animo dello spettatore e di essere da complemento al vero spettacolo della serie, cioè al sentimento d’amore che unisce i nostri due protagonisti e che sono abbastanza convinto riuscirebbe ad allietare anche il cuore più arido.
La serie ci presenta la quotidianità di due anziani, in ogni episodio si vedrà uno specifico evento autoconclusivo, quindi non sarà presente una trama di fondo che collegherà tutti gli avvenimenti, se non il grande amore che unisce i due personaggi.
Il focus sarà il marito, che se ne inventerà una più del diavolo per esprimere l’immenso amore che prova ancora per la moglie, utilizzando qualunque stratagemma, dal più birichino al più innocente, e che spesso strapperà qualche risata o almeno un sorriso allo spettatore, ma tutti riusciranno nell’intento di scaldare il cuore dello spettatore.
Parlando del lato tecnico, il lato grafico sarà prevalentemente spoglio e povero di dettagli, con un design che mi ha ricordato alla lontana una storia per bambini, quindi molto colorato e acceso, concentrandosi più sulla figura dei due personaggi, piuttosto che dell’ambiente circostante, scelta che solitamente non apprezzo, ma capisco essere molto funzionale alla fruizione dell’opera, dovendosi concentrare principalmente sui dialoghi dei nostri attempati protagonisti o sullo specifico gesto che sottostà alla gag di turno, piuttosto che sull’ambiente circostante, quindi è la scelta più ovvia e azzeccata per questo tipo di prodotto.
Per il sonoro, partendo dalla sigla di chiusura, essendo l’unica presente, inizialmente l’ho trovata poco piacevole, ma, man mano che si aggiungevano gli episodi, mi è entrata in testa, ed ora è diventato un vero tormentone, adatta ad ogni situazione leggera e semi-comica, quindi molto centrata rispetto al contesto della serie.
Oltre ad essa bisogna fare un vero plauso ai veri “mattatori” e fulcro indiscusso nella visione degli episodi, cioè i seiyuu, specialmente l’interprete del marito Hino Satoshi, che sarà bravissimo a ricalcare i tempi comici e specialmente a modulare la voce in base al contesto e al momento catartico dell’intero episodio.
Altra nota positiva sono le varie esclamazioni della signora anziana, interpretata da Minase Inori, che rimarrà stupefatta ed esclamerà ogni volta qualcosa che personalmente mi faceva abbastanza ridere, oltre alla gag in sé; infine il narratore, svolto da Morikawa Toshiyuki, che, con un tono molto piatto e apatico, riuscirà a ben sostenere l’intera visione e a fare da introduzione o delle volte da conclusione alla scena, mantenendo o a volte rafforzando il momento comico/romantico che l’episodio ci ha appena mostrato.
In conclusione, “Komatta Jii-San” è una serie che riesce per gran parte dei suoi episodi a fare centro, presentando molte situazione comiche, che permettono di alleggerire l’animo dello spettatore e di essere da complemento al vero spettacolo della serie, cioè al sentimento d’amore che unisce i nostri due protagonisti e che sono abbastanza convinto riuscirebbe ad allietare anche il cuore più arido.