Carletto il principe dei mostri - Invito al paese dei mostri
Parliamo subito dell’opera da opera da cui è tratto “Kaibutsu-kun” (1965 – Shonen Gahosha), in italiano tradotto dai tipi della J-Pop in “il principe dei mostri” e considerato uno shonen in base alla rivista di pubblicazione benché sia un prodotto di un autore che ormai è considerato un classico per bambini: Fujiko Fujio A, autore anche di “Nino il mio amico ninja” (Ninja Hattori-kun – 1964) e "Doraemon".
Ricordiamo che uno dei motivi per cui molti lo considerano uno shonen è che ai tempi i manga erano molto più infantili di oggi e ciò che allora andava bene per un adulto andava bene anche per un bambino perché si era molto più ingenui.
Comunque passiamo al film, la cui trama è molto lineare: arrivano le vacanze e Hitoshi è l’unico del suo gruppo di compagni di classe a dover rimanere a casa, fortunatamente Carletto deve partire per Mostrilandia e lo invita ad accompagnarlo. Purtroppo la legge del regno dei mostri vieta agli esseri umani di mettere piede nel loro paese. Riusciranno i nostri eroi ad imbrogliare il padre di Carletto, ovvero il Re? Riuscirà Hiroshi a sopravvivere con l’aiuto di Carletto e di Frank, Wolf e il conte Dracula? E riuscirà a provare ai suoi compagni di essere stato in vacanza?
La risposta alle domande l’otterrete guardando il lungometraggio di un ora e dieci, animato come si deve ma… con dei combattimenti (sì altrimenti sarebbe una noia) che si sentono animati prima dell’arrivo delle innovazioni di "Hokuto no Ken". Per essere un film del 1981 comunque è guardabile e per alcuni potrebbe essere un tuffo per l’infanzia: ricordo che dopo parecchio tempo un paio di anni fa la serie tv di “Carletto, il principe dei mostri” è stata proposta su Mediaset Italia 2 senza avere purtroppo un riscontro positivo ma per chi si è affezionato a questo personaggio questo lungometraggio potrebbe essere l’occasione per conoscerlo meglio.
Ricordiamo che uno dei motivi per cui molti lo considerano uno shonen è che ai tempi i manga erano molto più infantili di oggi e ciò che allora andava bene per un adulto andava bene anche per un bambino perché si era molto più ingenui.
Comunque passiamo al film, la cui trama è molto lineare: arrivano le vacanze e Hitoshi è l’unico del suo gruppo di compagni di classe a dover rimanere a casa, fortunatamente Carletto deve partire per Mostrilandia e lo invita ad accompagnarlo. Purtroppo la legge del regno dei mostri vieta agli esseri umani di mettere piede nel loro paese. Riusciranno i nostri eroi ad imbrogliare il padre di Carletto, ovvero il Re? Riuscirà Hiroshi a sopravvivere con l’aiuto di Carletto e di Frank, Wolf e il conte Dracula? E riuscirà a provare ai suoi compagni di essere stato in vacanza?
La risposta alle domande l’otterrete guardando il lungometraggio di un ora e dieci, animato come si deve ma… con dei combattimenti (sì altrimenti sarebbe una noia) che si sentono animati prima dell’arrivo delle innovazioni di "Hokuto no Ken". Per essere un film del 1981 comunque è guardabile e per alcuni potrebbe essere un tuffo per l’infanzia: ricordo che dopo parecchio tempo un paio di anni fa la serie tv di “Carletto, il principe dei mostri” è stata proposta su Mediaset Italia 2 senza avere purtroppo un riscontro positivo ma per chi si è affezionato a questo personaggio questo lungometraggio potrebbe essere l’occasione per conoscerlo meglio.