By the Grace of the Gods
Ryoma Takebayashi è un classico colletto bianco giapponese di mezza età, un lavoratore sottopagato e sfruttato, il quale muore improvvisamente e si ritrova al cospetto di tre divinità provenienti da un altro mondo. Le tre divinità gli spiegano la situazione, dopodiché lo benedicono e lo fanno reincarnare in un nuovo mondo fantasy sotto forma di bambino con i ricordi sia del passato che delle divinità stesse. Ryoma vive spensierato nella foresta, allenandosi e dedicandosi a tutto ciò che non poteva fare nella sua vecchia vita, divenendo così un domatore di slime. In seguito ad un fortuito incontro, inizia il suo viaggio con una simpatica famiglia benestante, si registra alla gilda degli avventurieri e va all'avventura...
La trama è semplicissima e lineare; essa racconta a mo' di fiaba le vicende del giovane Ryoma alla scoperta di quel nuovo mondo sconosciuto al di fuori della foresta nella quale ha vissuto da solo con i suoi slime per diversi anni. Il protagonista ha svariate capacità magiche e fisiche e, senza volerlo, si mette in mostra attirando le simpatie di molti. Lo svolgimento è tranquillo e del tutto prevedibile ma allo stesso tempo soave, gentile e simpatico.
I design dei personaggi sono molto belli e ben curati, rendendoli ben distinguibili e riconoscibili; la caratterizzazione di quelli secondari è discreta e sufficiente, mentre quelli del protagonista e della coprotagonista sono leggermente migliori e approfonditi. Tutti i personaggi presentati hanno un po' di spazio, chi più e chi meno, e sono tutti presentati e caratterizzati con leggerezza in positivo. Per il tipo di narrazione vanno bene, ognuno ha almeno una piccola caratteristica che lo distingue.
Il comparto tecnico nel complesso è davvero buono sotto ogni punto di vista.
In conclusione, un bell'isekai tranquillo, dolce e fiabesco, anch'esso si inserisce in una nicchia del genere che nell'ultimo periodo conta diversi esponenti, come ad esempio "Kuma Kuma Kuma Bear". Consiglio la visione con riserva, tranne che agli appassionati al genere isekai come me, ai quali lo consiglio vivamente, poiché diverso dai classici canonici. Spero presto in una seconda stagione, assolutamente doverosa.
La trama è semplicissima e lineare; essa racconta a mo' di fiaba le vicende del giovane Ryoma alla scoperta di quel nuovo mondo sconosciuto al di fuori della foresta nella quale ha vissuto da solo con i suoi slime per diversi anni. Il protagonista ha svariate capacità magiche e fisiche e, senza volerlo, si mette in mostra attirando le simpatie di molti. Lo svolgimento è tranquillo e del tutto prevedibile ma allo stesso tempo soave, gentile e simpatico.
I design dei personaggi sono molto belli e ben curati, rendendoli ben distinguibili e riconoscibili; la caratterizzazione di quelli secondari è discreta e sufficiente, mentre quelli del protagonista e della coprotagonista sono leggermente migliori e approfonditi. Tutti i personaggi presentati hanno un po' di spazio, chi più e chi meno, e sono tutti presentati e caratterizzati con leggerezza in positivo. Per il tipo di narrazione vanno bene, ognuno ha almeno una piccola caratteristica che lo distingue.
Il comparto tecnico nel complesso è davvero buono sotto ogni punto di vista.
In conclusione, un bell'isekai tranquillo, dolce e fiabesco, anch'esso si inserisce in una nicchia del genere che nell'ultimo periodo conta diversi esponenti, come ad esempio "Kuma Kuma Kuma Bear". Consiglio la visione con riserva, tranne che agli appassionati al genere isekai come me, ai quali lo consiglio vivamente, poiché diverso dai classici canonici. Spero presto in una seconda stagione, assolutamente doverosa.