Megane na kanojo
Ragazze con gli occhiali. E' il titolo dell'anime in questione, ma anche il nome della fissazione di cui soffro: mi piacciono le ragazze con gli occhiali. E' un dato di fatto che gli occhiali, utilissimi strumenti di correzione visiva, donino qualcosa in più al volto di una ragazza. Ad alcune è il sex appeal, il fascino, ad altre uno sguardo più intelligente, ad altre un aria più misteriosa… La cosa cambia di ragazza in ragazza, ma gli occhiali fanno la differenza.
E questo è principalmente il motivo che mi ha spinto fin da subito a guardare questa miniserie anime, e non mi ha per niente deluso. "Megane na Kanoj"o è basata sul manga omonimo di un solo volume, ed è composta da quattro brevi episodi (circa tredici minuti l'uno incluse le sigle), totalmente scollegati tra loro ma che hanno come unico punto in comune quello di avere per protagoniste delle ragazze con gli occhiali. Le quattro ragazze sono molto diverse tra loro, e diverse sono le situazioni che affrontano nell'episodio a loro dedicato, ma in qualche modo c'entra sempre l'amore e il romanticismo. Le quattro storie sono molto carine e dolci, tenere. Narrano di amori che nascono, sentimenti che maturano pian piano, batticuori…
C'è anche un lato divertente, con piccole gag e personaggi in stile deformed.
E' una serie breve e molto piacevole. Avrei voluto più episodi.
E questo è principalmente il motivo che mi ha spinto fin da subito a guardare questa miniserie anime, e non mi ha per niente deluso. "Megane na Kanoj"o è basata sul manga omonimo di un solo volume, ed è composta da quattro brevi episodi (circa tredici minuti l'uno incluse le sigle), totalmente scollegati tra loro ma che hanno come unico punto in comune quello di avere per protagoniste delle ragazze con gli occhiali. Le quattro ragazze sono molto diverse tra loro, e diverse sono le situazioni che affrontano nell'episodio a loro dedicato, ma in qualche modo c'entra sempre l'amore e il romanticismo. Le quattro storie sono molto carine e dolci, tenere. Narrano di amori che nascono, sentimenti che maturano pian piano, batticuori…
C'è anche un lato divertente, con piccole gag e personaggi in stile deformed.
E' una serie breve e molto piacevole. Avrei voluto più episodi.
Diciamoci la verità , quanti di voi si ricordano una protagonista principale di una serie anime o manga con gli occhiali? Non che queste manchino, anzi sono una presenza quasi fissa nelle storie ad ambientazione scolastica, ma esse sono sempre in posizione secondaria, a volte di puro ornamento.
Questi 4 OAV vorrebbero rimediare al misfatto, puntando l'indice verso i pregiudizi che hanno reso fino ad ora gli occhiali come sinonimo di secchione e sfigato; oggi invece sono un accessorio fashion e, come illustra con orgoglio la senpai delle prima delle brevi storie di questa serie, da indossare a testa alta senza ricorrere al sotterfugio delle lenti a contatto.
Ecco quindi 4 storie di genere prettamente slice of life incentrate sulle vicende amorose di quattro "meganekko" (come vengono etichettate, ma non in senso dispregiativo, le persone occhialute): una senpai tsundere del club di letteratura, una idol, una fidanzatina inesperta e una liceale che vuole cambiare modo di vivere.
Si tratta di quattro racconti molto brevi che cercano di mostrare uno spaccato di vita normale ma denso di tutti i problemi che l'adolescenza può creare. Niente di nuovo, quindi, se non che ogni storia coglie a pretesto il rapporto che hanno le protagoniste con il loro essere "quattrocchi". "Megame na kanojo" è una serie che si vede nel breve volgersi di una metà pomeriggio, un onesto passatempo per chi ama questo genere e non si aspetta niente di speciale.
A parte i fondali davvero ben fatti, i disegni si uniformano alla semplicità delle storie, rimanendo piuttosto essenziali specie nel chara design. A dire la verità le ragazze sembrano piuttosto simili, se non per il taglio di capelli. La colonna sonora, anch'essa piuttosto anonima, vede però un'opening e un'ending simpatiche e frizzantine.
Che dire in conclusione su questa serie? Può essere una simpatica ricreazione dopo una giornata pesante o dopo la visione di una serie molto drammatica, da vedere per chi non si perde mai le storie sentimentali, ma anche per chi gli occhiali li porta e per questo si è sentito sempre un po' discriminato. La sua rivincita, almeno nell'animazione, parte da qui!
Questi 4 OAV vorrebbero rimediare al misfatto, puntando l'indice verso i pregiudizi che hanno reso fino ad ora gli occhiali come sinonimo di secchione e sfigato; oggi invece sono un accessorio fashion e, come illustra con orgoglio la senpai delle prima delle brevi storie di questa serie, da indossare a testa alta senza ricorrere al sotterfugio delle lenti a contatto.
Ecco quindi 4 storie di genere prettamente slice of life incentrate sulle vicende amorose di quattro "meganekko" (come vengono etichettate, ma non in senso dispregiativo, le persone occhialute): una senpai tsundere del club di letteratura, una idol, una fidanzatina inesperta e una liceale che vuole cambiare modo di vivere.
Si tratta di quattro racconti molto brevi che cercano di mostrare uno spaccato di vita normale ma denso di tutti i problemi che l'adolescenza può creare. Niente di nuovo, quindi, se non che ogni storia coglie a pretesto il rapporto che hanno le protagoniste con il loro essere "quattrocchi". "Megame na kanojo" è una serie che si vede nel breve volgersi di una metà pomeriggio, un onesto passatempo per chi ama questo genere e non si aspetta niente di speciale.
A parte i fondali davvero ben fatti, i disegni si uniformano alla semplicità delle storie, rimanendo piuttosto essenziali specie nel chara design. A dire la verità le ragazze sembrano piuttosto simili, se non per il taglio di capelli. La colonna sonora, anch'essa piuttosto anonima, vede però un'opening e un'ending simpatiche e frizzantine.
Che dire in conclusione su questa serie? Può essere una simpatica ricreazione dopo una giornata pesante o dopo la visione di una serie molto drammatica, da vedere per chi non si perde mai le storie sentimentali, ma anche per chi gli occhiali li porta e per questo si è sentito sempre un po' discriminato. La sua rivincita, almeno nell'animazione, parte da qui!
