Boku, Otaryman
"Boku, Otaryman" è un OAV tratto dall'omonimo manga biografico di Yoshitani (questo il nome del protagonista) e narra in maniera umoristica le vicende di un "otaryman" ossia un otaku salaryman (impiegato) con la sua routine quotidiana, la sua difficoltà a relazionarsi e le cose che lo differenziano dalla società "normale".
La trama è tutta qui, la vita dell'otaryman in chiave umoristica, scherzando un po' anche sulla sua solitudine, ma con un fondo di tristezza a fine episodio. Le gag proposte sono carine e secondo me i tempi scelti sono giusti, se fosse durato più episodi avrebbe annoiato, infatti ricicla anche alcune battute. Sicuramente uno specchio su quelli che sono definiti veramente otaku in Giappone e non il termine occidentale di otaku che le persone si auto-affibbiano dopo aver guardato al massimo tre anime: persone con difficoltà a socializzare, la passione per anime, manga e videogiochi, qualche perversione nel cassetto e una vita non proprio entusiasmante, la chiusura verso le mode e la socializzazione per chiudersi in un mondo "tutto loro".
Graficamente non è niente di che, lo stile è semplice adatto a un genere demenziale, poco curato, direi, e non proprio degno di nota.
"Boku, Otaryman" è carino, ma nulla di più. Da guardare tra un anime e un altro giusto per passare un po' di tempo e farsi due risate.
La trama è tutta qui, la vita dell'otaryman in chiave umoristica, scherzando un po' anche sulla sua solitudine, ma con un fondo di tristezza a fine episodio. Le gag proposte sono carine e secondo me i tempi scelti sono giusti, se fosse durato più episodi avrebbe annoiato, infatti ricicla anche alcune battute. Sicuramente uno specchio su quelli che sono definiti veramente otaku in Giappone e non il termine occidentale di otaku che le persone si auto-affibbiano dopo aver guardato al massimo tre anime: persone con difficoltà a socializzare, la passione per anime, manga e videogiochi, qualche perversione nel cassetto e una vita non proprio entusiasmante, la chiusura verso le mode e la socializzazione per chiudersi in un mondo "tutto loro".
Graficamente non è niente di che, lo stile è semplice adatto a un genere demenziale, poco curato, direi, e non proprio degno di nota.
"Boku, Otaryman" è carino, ma nulla di più. Da guardare tra un anime e un altro giusto per passare un po' di tempo e farsi due risate.
La trama di quest'anime gira intorno a Yoshitani, un uomo di 28 anni single, che lui stesso si definisce un "otaryman" (unione tra 'otaku' e 'salaryman').
Commento: questi due episodi sono davvero simpatici. Vediamo il genere di vita degli otaku e appassionati dei giochi, come il protagonista, e i piccoli problemi che li riguardano: come vestirsi, come fare il bucato, ecc., quindi lo possiamo definire uno slice of life demenziale. Questi due episodi sono formati da piccole parti che riguardano il tempo della giornata trascorso dal nostro protagonista. L'idea è davvero bella, lo stile dei personaggi è semplice. Per chi non ha niente da fare e vuole passare 40 minuti a vedere questi due episodi, lo consiglio veramente.
Commento: questi due episodi sono davvero simpatici. Vediamo il genere di vita degli otaku e appassionati dei giochi, come il protagonista, e i piccoli problemi che li riguardano: come vestirsi, come fare il bucato, ecc., quindi lo possiamo definire uno slice of life demenziale. Questi due episodi sono formati da piccole parti che riguardano il tempo della giornata trascorso dal nostro protagonista. L'idea è davvero bella, lo stile dei personaggi è semplice. Per chi non ha niente da fare e vuole passare 40 minuti a vedere questi due episodi, lo consiglio veramente.
"Serie" sperimentale di soli due episodi, in 'Boku Otaryman' (parola composta da otaku e salaryman) il protagonista lavora in un'azienda e si ritrova ad affrontare problemi comuni a tutti i suoi colleghi, ma essendo un otaku, Yoshitani si ritroverà a ingigantire tutto.
La grafica è molto semplice e vengono sperimentati spesso effetti in CG. Divertente il cameo di Evangelion del secondo episodio che ci fa capire il livello di conoscenza dei manga del protagonista. Non si tratta di un capolavoro, ma non è neanche da buttare. E' divertente e vale la pena guardarlo.
La grafica è molto semplice e vengono sperimentati spesso effetti in CG. Divertente il cameo di Evangelion del secondo episodio che ci fa capire il livello di conoscenza dei manga del protagonista. Non si tratta di un capolavoro, ma non è neanche da buttare. E' divertente e vale la pena guardarlo.
