Hoshizora e kakaru hashi
Classico anime da prendere senza troppe pretese, una commedia/pseudo harem in cui non c'è una vera e propria storia, e tutto il "peso" ricade sui personaggi, portando la serie sì ad essere godibile, ma anche ad annoiare per la propria superficialità e banalità in alcuni tratti.
Nel complesso l'opera la reputo comunque sufficiente, va detto con molta fatica, anche perché il livello proposto negli ultimi episodi è stato parecchio basso, ma nonostante ciò, per la maggior parte delle puntate mi sono abbastanza divertito e il clima di spensieratezza l'ho trovato piuttosto godibile.
Come detto nel complesso sufficiente, da prendere per quello che è.
Voto finale: 6
Nel complesso l'opera la reputo comunque sufficiente, va detto con molta fatica, anche perché il livello proposto negli ultimi episodi è stato parecchio basso, ma nonostante ciò, per la maggior parte delle puntate mi sono abbastanza divertito e il clima di spensieratezza l'ho trovato piuttosto godibile.
Come detto nel complesso sufficiente, da prendere per quello che è.
Voto finale: 6
Serie anime di dodici episodi di durata canonica.
Trama: Inizia tutto con Hoshino Kazuma che, insieme al fratellino Ayumu, si trasferisce nel paesino di Yamabiko, tra campagna e montagna, per vedere se le condizioni del fratellino migliorano, vista la salute cagionevole. I due saranno ospitati da un'amica di famiglia e padrona di una pensione e vivranno li da ora in avanti.
Detto questo, concentriamoci su Kazuma, vero protagonista della vicenda che, iniziando la scuola, incomincerà a fare amicizia con varie ragazze della classe, che ha conosciuto in precedenza tramite vari episodi imbarazzanti, e l'unico amico maschio Daigo, che si dimostrerà l'anima del gruppo per quanto riguarda la comicità. Beh, quello a cui assisteremo è la formazione di un harem intorno a Kazuma, dove la maggioranza delle ragazze, se non provano qualcosa di profondo per il ragazzo, hanno un infatuazione per lui; nei vari episodi assisteremo alla scelta che farà Kazuma e chi sarà la fortunata vincitrice del suo cuore.
Nel mezzo di questo filone principale ci saranno tante gag divertenti e molto fanservice, sia maschile che femminile (è la prima volta che mi capita) e devo dire che mi sono divertito molto nel vederle, alcune situazioni erano davvero imbarazzanti.
Come finale, devo dire che era piuttosto scontato: le puntate precedenti, dove sono eliminate le varie pretendenti, fanno intuire chi sarà la fortunata, anche se uno si aspetta comunque un bel colpo di scena. Quest'ultimo purtroppo non arriva, ma viene reso interessante il modo in cui avviene e la situazione che viene sfruttata per la dichiarazione, che ho trovato molto coraggiosa e insolita. Unica pecca della serie, a mio avviso, è che la trama è già striminzita di suo, e non viene sviluppata più di tanto; inoltre, risulta molto intuibile come finirà il tutto. Ciononostante, la serie è riuscita ad intrattenermi e non mi sono annoiato; c'è da premettere che non bisogna avere troppe pretese nei confronti della serie.
Ho trovato le animazioni, in particolar modo i paesaggi, molto accurati e vivi nei colori; per di più è evidente come si cerchi di far vedere come, nonostante la presenza dell'uomo, la natura sia molto rigogliosa e imponente, come se l'essere umano non l'avesse minimamente intaccata con il suo sviluppo.
Poi anche gli occhi dei personaggi sono disegnati con colori molto vivaci ed allegri.
Ho apprezzato anche le due sigle, molto orecchiabili e cantabili (soprattutto l'ending, con i vari ritornelli, ti rimane in testa).
Guardando i pregi e difetti della serie, come voto finale do un 7, in quanto la serie, nonostante le sue carenze, è riuscita a non annoiarmi ed inoltre non l'ho trovata pesante, bensì molto divertente.
La consiglio ha chi non ha troppe pretese nel guardare una serie anime, altrimenti non fa per voi (cercate qualcos'altro da guardare).
Con questo vi dico...
Buona visione!
Trama: Inizia tutto con Hoshino Kazuma che, insieme al fratellino Ayumu, si trasferisce nel paesino di Yamabiko, tra campagna e montagna, per vedere se le condizioni del fratellino migliorano, vista la salute cagionevole. I due saranno ospitati da un'amica di famiglia e padrona di una pensione e vivranno li da ora in avanti.
Detto questo, concentriamoci su Kazuma, vero protagonista della vicenda che, iniziando la scuola, incomincerà a fare amicizia con varie ragazze della classe, che ha conosciuto in precedenza tramite vari episodi imbarazzanti, e l'unico amico maschio Daigo, che si dimostrerà l'anima del gruppo per quanto riguarda la comicità. Beh, quello a cui assisteremo è la formazione di un harem intorno a Kazuma, dove la maggioranza delle ragazze, se non provano qualcosa di profondo per il ragazzo, hanno un infatuazione per lui; nei vari episodi assisteremo alla scelta che farà Kazuma e chi sarà la fortunata vincitrice del suo cuore.
Nel mezzo di questo filone principale ci saranno tante gag divertenti e molto fanservice, sia maschile che femminile (è la prima volta che mi capita) e devo dire che mi sono divertito molto nel vederle, alcune situazioni erano davvero imbarazzanti.
Come finale, devo dire che era piuttosto scontato: le puntate precedenti, dove sono eliminate le varie pretendenti, fanno intuire chi sarà la fortunata, anche se uno si aspetta comunque un bel colpo di scena. Quest'ultimo purtroppo non arriva, ma viene reso interessante il modo in cui avviene e la situazione che viene sfruttata per la dichiarazione, che ho trovato molto coraggiosa e insolita. Unica pecca della serie, a mio avviso, è che la trama è già striminzita di suo, e non viene sviluppata più di tanto; inoltre, risulta molto intuibile come finirà il tutto. Ciononostante, la serie è riuscita ad intrattenermi e non mi sono annoiato; c'è da premettere che non bisogna avere troppe pretese nei confronti della serie.
Ho trovato le animazioni, in particolar modo i paesaggi, molto accurati e vivi nei colori; per di più è evidente come si cerchi di far vedere come, nonostante la presenza dell'uomo, la natura sia molto rigogliosa e imponente, come se l'essere umano non l'avesse minimamente intaccata con il suo sviluppo.
Poi anche gli occhi dei personaggi sono disegnati con colori molto vivaci ed allegri.
Ho apprezzato anche le due sigle, molto orecchiabili e cantabili (soprattutto l'ending, con i vari ritornelli, ti rimane in testa).
Guardando i pregi e difetti della serie, come voto finale do un 7, in quanto la serie, nonostante le sue carenze, è riuscita a non annoiarmi ed inoltre non l'ho trovata pesante, bensì molto divertente.
La consiglio ha chi non ha troppe pretese nel guardare una serie anime, altrimenti non fa per voi (cercate qualcos'altro da guardare).
Con questo vi dico...
Buona visione!
Generalmente guardo con molta attenzione e passione gli anime di genere "Harem". Forse, per questo motivo quando mi imbatto in un titolo mediocre e senza pretese, come questo, non riesco a giudicarlo con bonaria gentilezza. Quindi, per concludere il preambolo, ho trovato questo titolo abbastanza uno schifo.
La trama è la solita, un ragazzo si trasferisce in campagna con il fratello ed incontra un numero imbarazzante di ragazze carine, tutte incredibilmente interessate a lui. Le varie pretendenti questa volta sono Ibuki, tipica tsundere piatta, Ui, ragazza con il complesso del fratello con l'unica caratterizzazione è l'inesauribile fame e Modoka, che nonostante anche lei sia il solito stereotipo di ragazza "tranquilla e dolce", era sicuramente la meno peggio. Poi ci sono altre 3 ragazze più o meno inutili che possiamo classificare come "Ragazza buona e prosperosa", "Ragazza quasi ritardata altrettanto prosperosa ma con gli occhi di ghiaccio" e "Bambina inutile". In più c'è il fratello del protagonista, del quale non ho capito lo scopo.
Però, non è tutto schifo. La narrazione è abbastanza fluida e la trama si può seguire, non ha incongruenze e non si perde in sottotrame inutili, come sappiamo succede fin troppo spesso in questi anime di "nicchia" ma volenterosi di raccontare mille storie.
Per quanto riguarda il comparto tecnico il disegno è il classico da harem, così come il design dei personaggi, quindi se la cava senza infamia e senza lode dando ben poche gioie per gli occhi, ma quasi nessun fastidio. Le animazioni sono ridotte al minimo indispensabile, ma non sono mai macchinose, così come le musiche, quasi del tutto indifferenti.
Lo consiglio? Direi proprio di no. E' abbastanza noioso e senza picchi di interesse, il più condito da dei personaggi quasi del tutto insopportabili.
La trama è la solita, un ragazzo si trasferisce in campagna con il fratello ed incontra un numero imbarazzante di ragazze carine, tutte incredibilmente interessate a lui. Le varie pretendenti questa volta sono Ibuki, tipica tsundere piatta, Ui, ragazza con il complesso del fratello con l'unica caratterizzazione è l'inesauribile fame e Modoka, che nonostante anche lei sia il solito stereotipo di ragazza "tranquilla e dolce", era sicuramente la meno peggio. Poi ci sono altre 3 ragazze più o meno inutili che possiamo classificare come "Ragazza buona e prosperosa", "Ragazza quasi ritardata altrettanto prosperosa ma con gli occhi di ghiaccio" e "Bambina inutile". In più c'è il fratello del protagonista, del quale non ho capito lo scopo.
Però, non è tutto schifo. La narrazione è abbastanza fluida e la trama si può seguire, non ha incongruenze e non si perde in sottotrame inutili, come sappiamo succede fin troppo spesso in questi anime di "nicchia" ma volenterosi di raccontare mille storie.
Per quanto riguarda il comparto tecnico il disegno è il classico da harem, così come il design dei personaggi, quindi se la cava senza infamia e senza lode dando ben poche gioie per gli occhi, ma quasi nessun fastidio. Le animazioni sono ridotte al minimo indispensabile, ma non sono mai macchinose, così come le musiche, quasi del tutto indifferenti.
Lo consiglio? Direi proprio di no. E' abbastanza noioso e senza picchi di interesse, il più condito da dei personaggi quasi del tutto insopportabili.
Trasferirsi in campagna è sicuramente l'incubo di ogni ragazzo di città, a meno che non abitate in Giappone come accade in Hoshizora e kakaru hashi, anime del 2011 tratto da un'eroge.
Trama: Kazuma Hoshino è un ragazzo appena trasferito in campagna a causa dalla cagionevole salute del fratellino. Durante il viaggio Kazuma si perde in un bosco ed incontra Ui Nakatsugawa, che lo aiuta a trovare la via d'uscita, ma improvvisamente Kazuma bacia accidentalmente Ui, la scena è stata vista da Ibuki Hinata, la migliore amica della ragazza, che inizia a chiamare pervertito il nostro ragazzo.
Lato grafico: Graficamente molto bello, colori chiari e vivaci, animazioni molto carine.
Musiche: Opening molto tranquilla e orecchiabile, ending molto allegra e simpatica più un'altra molto carina, OST piacevoli.
Personaggi: Molto simpatici, dalla golosona Ui alla tsundere Ibuki, dalla vivace Koyori alla amica d'infanzia androfobica Madoka. Un personaggio da tenere d'occhio è Daigo, che aiuta molto Kazuma alla scelta della ragazza
Personaggi preferiti: Daigo e Madoka
Personaggi meno piaciuti: Ayumu
Opinione finale: Hoshizora si tratta di un classico harem, piuttosto piacevole e divertente, è presente il fanservice ma non è eccessivo, il finale è prevedibile dopo aver visto il penultimo episodio. Consigliato a chi vuole vedere una serie carina e per farsi delle risate
Trama: Kazuma Hoshino è un ragazzo appena trasferito in campagna a causa dalla cagionevole salute del fratellino. Durante il viaggio Kazuma si perde in un bosco ed incontra Ui Nakatsugawa, che lo aiuta a trovare la via d'uscita, ma improvvisamente Kazuma bacia accidentalmente Ui, la scena è stata vista da Ibuki Hinata, la migliore amica della ragazza, che inizia a chiamare pervertito il nostro ragazzo.
Lato grafico: Graficamente molto bello, colori chiari e vivaci, animazioni molto carine.
Musiche: Opening molto tranquilla e orecchiabile, ending molto allegra e simpatica più un'altra molto carina, OST piacevoli.
Personaggi: Molto simpatici, dalla golosona Ui alla tsundere Ibuki, dalla vivace Koyori alla amica d'infanzia androfobica Madoka. Un personaggio da tenere d'occhio è Daigo, che aiuta molto Kazuma alla scelta della ragazza
Personaggi preferiti: Daigo e Madoka
Personaggi meno piaciuti: Ayumu
Opinione finale: Hoshizora si tratta di un classico harem, piuttosto piacevole e divertente, è presente il fanservice ma non è eccessivo, il finale è prevedibile dopo aver visto il penultimo episodio. Consigliato a chi vuole vedere una serie carina e per farsi delle risate
Vi piacciono gli anime originali, che sviluppano una trama e che offrono personaggi particolari, insomma, qualsiasi cosa che li distingua un attimo dalla marea di anime harem? Benissimo, allora evitate questa serie come la peste bovina!
Penso che sia veramente la più scontata, piatta e a tratti profondamente noiosa accozzaglia di episodi mai vista. Un ragazzo di città si trasferisce in campagna (novità assoluta!) per migliorare la salute cagionevole del suo fratellino, il quale è certamente vittima di un errore all'anagrafe, in quanto la sua appartenenza al genere maschile è solo cartacea. Cosa confermata dalla vocetta irritante come poche e dal frequente cross dressing cui viene sottoposto. Vogliamo parlare della preponderante parte femminile? Prendete tutti gli stereotipi che avete mai visto, che sia la sacerdotessa, la protagonista imbranata che darebbe sui nervi anche a un monaco zen, la ragazza alta e introversa, l'amica della protagonista innamorata anche lei ma che si sacrifica, la ragazzina maschiaccio tsundere (sì, ha anche il dentino appuntito, se ve lo stavate chiedendo), la senpai materna (e tettona) che dà il consiglio giusto al momento giusto.
Parliamo di situazioni: giornata al mare per mostrare le ragazze in costume? C'è. Le terme con i tentativi falliti di spiare le ragazze e partita di ping-pong tra maggiorate? Che ve lo dico a fare. Gruppo studio per gli esami? Sì. Parco divertimenti? Ovvio. Festival dello sport? Aggiudicato. Sagra estiva e abiti da cerimonia? Certo. Magari il protagonista ha anche fatto una promessa da bambino a una delle ragazze e, come da copione, non si ricorda nulla? Mi piacerebbe dire che è uno scherzo, ma c'è anche questo. Un po' di fanservice qua e là, forse per svegliare lo spettatore ogni tanto. E, basta così. Potrei continuare ancora, ma sarebbe come raccontarvi la trama di un film hard, chissà come potrà mai andare a finire!
Penso che sia veramente la più scontata, piatta e a tratti profondamente noiosa accozzaglia di episodi mai vista. Un ragazzo di città si trasferisce in campagna (novità assoluta!) per migliorare la salute cagionevole del suo fratellino, il quale è certamente vittima di un errore all'anagrafe, in quanto la sua appartenenza al genere maschile è solo cartacea. Cosa confermata dalla vocetta irritante come poche e dal frequente cross dressing cui viene sottoposto. Vogliamo parlare della preponderante parte femminile? Prendete tutti gli stereotipi che avete mai visto, che sia la sacerdotessa, la protagonista imbranata che darebbe sui nervi anche a un monaco zen, la ragazza alta e introversa, l'amica della protagonista innamorata anche lei ma che si sacrifica, la ragazzina maschiaccio tsundere (sì, ha anche il dentino appuntito, se ve lo stavate chiedendo), la senpai materna (e tettona) che dà il consiglio giusto al momento giusto.
Parliamo di situazioni: giornata al mare per mostrare le ragazze in costume? C'è. Le terme con i tentativi falliti di spiare le ragazze e partita di ping-pong tra maggiorate? Che ve lo dico a fare. Gruppo studio per gli esami? Sì. Parco divertimenti? Ovvio. Festival dello sport? Aggiudicato. Sagra estiva e abiti da cerimonia? Certo. Magari il protagonista ha anche fatto una promessa da bambino a una delle ragazze e, come da copione, non si ricorda nulla? Mi piacerebbe dire che è uno scherzo, ma c'è anche questo. Un po' di fanservice qua e là, forse per svegliare lo spettatore ogni tanto. E, basta così. Potrei continuare ancora, ma sarebbe come raccontarvi la trama di un film hard, chissà come potrà mai andare a finire!
Peccato, "Hoshizora e kakaru hashi" è una serie che non ha una storia, però era interessante, seppure è stata rovinata per le scontatezze finali.
<b>Premetto che ci saranno spoiler.</b>
Allora Kazuma è un ragazzo di città che decide di trasferirsi in campagna perché il fratello Ayumi è cagionevole di salute e ha bisogno di aria salutare. La storia prende il via mentre i due fratelli arrivano e per sbaglio prendono l'autobus che li porta all'altro capo della città. Lì una scimmietta ruba il cappellino di Ayumi e il fratello maggiore decide di riprenderlo. Ci riesce ma si perde in un bosco. Viene aiutato da una ragazza che si trovava lì per caso: Ui. Nel modo di attraversare il fiume Kazuma cade e finisce sopra Ui baciandola. Alla scena assiste Ibuki, l'amica d'infanzia di Ui, che comincia del dare del pervertito al povero Kazuma.
La storia poi passa alla vita quotidiana , dalla scuola alle classiche uscite. Qui vengono introdotti nuovi personaggi come Tsumugi, Koyori, Senka e soprattutto un personaggio maschile secondario interessante quale Daigo. Ricordate "Akikan"? Il personaggio maschile secondario faceva le gag perché era sempre messo da parte e non considerato. Qui invece è interessante Daigo perché entra quasi nell'harem e prenderà più volte decisioni per il gruppo. Il leader è lui e non Kazuma. Una delle note positive.
Ma perché la sufficienza? I paesaggi e il disegno sono buoni. Ma il fatto che la storia sia lineare e scontata alla fine mi ha fatto disperare. Partiamo dal fatto che, nonostante i cliché, sia interessante il modo in cui viene posta tutta la situazione. Il vero motivo del voto è dovuto al finale. Cavolo, mi aspetto un finale shock! Non una scelta decisa dalla prima puntata. Vuol dire che mi hai fatto vedere roba inutile per 12 puntate! Io per esempio tifavo per Senka, ma niente, gli sceneggiatori hanno deciso il destino dalla prima puntata e quindi non poteva cambiare. Peccato. Un potenziale buono, nonostante la mancanza di storia, è stato rovinato da scelte sbagliate dell'autore.
<b>Premetto che ci saranno spoiler.</b>
Allora Kazuma è un ragazzo di città che decide di trasferirsi in campagna perché il fratello Ayumi è cagionevole di salute e ha bisogno di aria salutare. La storia prende il via mentre i due fratelli arrivano e per sbaglio prendono l'autobus che li porta all'altro capo della città. Lì una scimmietta ruba il cappellino di Ayumi e il fratello maggiore decide di riprenderlo. Ci riesce ma si perde in un bosco. Viene aiutato da una ragazza che si trovava lì per caso: Ui. Nel modo di attraversare il fiume Kazuma cade e finisce sopra Ui baciandola. Alla scena assiste Ibuki, l'amica d'infanzia di Ui, che comincia del dare del pervertito al povero Kazuma.
La storia poi passa alla vita quotidiana , dalla scuola alle classiche uscite. Qui vengono introdotti nuovi personaggi come Tsumugi, Koyori, Senka e soprattutto un personaggio maschile secondario interessante quale Daigo. Ricordate "Akikan"? Il personaggio maschile secondario faceva le gag perché era sempre messo da parte e non considerato. Qui invece è interessante Daigo perché entra quasi nell'harem e prenderà più volte decisioni per il gruppo. Il leader è lui e non Kazuma. Una delle note positive.
Ma perché la sufficienza? I paesaggi e il disegno sono buoni. Ma il fatto che la storia sia lineare e scontata alla fine mi ha fatto disperare. Partiamo dal fatto che, nonostante i cliché, sia interessante il modo in cui viene posta tutta la situazione. Il vero motivo del voto è dovuto al finale. Cavolo, mi aspetto un finale shock! Non una scelta decisa dalla prima puntata. Vuol dire che mi hai fatto vedere roba inutile per 12 puntate! Io per esempio tifavo per Senka, ma niente, gli sceneggiatori hanno deciso il destino dalla prima puntata e quindi non poteva cambiare. Peccato. Un potenziale buono, nonostante la mancanza di storia, è stato rovinato da scelte sbagliate dell'autore.
Sono convinto che chiunque di voi, nella sventura di doversi trasferire in uno sperduto paese di campagna, lasciandosi alle spalle le comodità metropolitane, maledirebbe l'ingratitudine della sorte.
Sempre che non siate giapponesi, ovviamente, nel qual caso la bilancia della fortuna penderebbe decisamente dalla vostra parte: le aree rurali del bucolico entroterra del Paese del Sol Levante pullulano infatti di affascinanti ragazze, rigorosamente sexy e rigorosamente single.
Se inoltre, come accade a Kazuma Hoshino, protagonista dell'anime "Hoshizora e Kakaru Hashi", l'esilio forzato è dovuto ai problemi di salute del vostro androgino fratellino, le probabilità che queste bellezze locali si invaghiscano del premuroso 'oni-chan' salgono alle stelle. Come tessere del domino, sedotte dal vostro involontario fascino, cadranno tutte ai vostri piedi, sicché - beati voi! - non vi rimarrà che l'imbarazzo della scelta: ognuna diversa per statura, colore dei capelli, misura di reggiseno e personalità - dal maschiaccio all'introversa, dalla timida alla sportiva, dalla maggiorata provocante alla senpai dall'istinto materno - sarà impossibile non trovare fra di loro un'anima gemella con cui condividere una relazione amorosa.
Non sono necessari particolari sforzi ermeneutici per decifrare la natura di "Hoshizora e Kakaru Hashi", harem in piena regola la cui formula narrativa non si discosta molto dalle strade ampiamente battute da questo genere di animazione: un protagonista imbranato catapultato in un ambiente sconosciuto stracolmo di fanciulle ammiccanti, la scelta di una 'route' che lo porterà a innamorarsi di una di loro - con inevitabile disperazione delle altre - e il sospirato 'happy ending' finale.
L'originalità è chiaramente messa al bando, le situazioni proposte sanno di già visto, eppure, se come il sottoscritto non disdegnate questo tipo di commedia, potreste ugualmente trovare gradevole la visione del sopracitato anime, caratterizzato peraltro da qualche spunto degno di nota.
Da ammirare innanzitutto la sincera passione per la campagna e per le tradizioni a essa collegate, come traspare in maniera sintomatica dalla maniacale realizzazione dei fondali, nei quali, ai margini degli spazi plasmati dalle attività umane, emerge tumultuosa una natura lussureggiante e incontaminata.
Poi c'è il cast, ben assortito e privo di personalità inutilmente eccentriche, che in Ui, Madoka e Ibuki ha le sue attrici più carismatiche, personaggi energici e prorompenti capaci di rubare la scena all'anonimo protagonista maschile, di cui però - caso più unico che raro - ho approvato appieno le scelte sentimentali.
Infine, non va trascurato l'ottimo lavoro fatto sul comparto tecnico, decisamente di buona fattura, a testimonianza di una produzione accurata e attenta ai particolari, e di una regia che, scansando le secche del fanservice più fastidioso, ci presenta un prodotto elegante e dai toni pacati.
In dodici puntate segnate da ritmi piuttosto blandi - senza però evidenti cadute di tono - "Hoshizora e Kakaru Hashi" ci rende partecipi di una garbata storia d'amore, forse scontata nelle sue dinamiche, tuttavia estremamente coinvolgente, in un affascinante scorcio di Giappone dove, nelle notti estive più limpide, è ancora possibile stupirsi di fronte al ponte che conduce al cielo stellato.
Sempre che non siate giapponesi, ovviamente, nel qual caso la bilancia della fortuna penderebbe decisamente dalla vostra parte: le aree rurali del bucolico entroterra del Paese del Sol Levante pullulano infatti di affascinanti ragazze, rigorosamente sexy e rigorosamente single.
Se inoltre, come accade a Kazuma Hoshino, protagonista dell'anime "Hoshizora e Kakaru Hashi", l'esilio forzato è dovuto ai problemi di salute del vostro androgino fratellino, le probabilità che queste bellezze locali si invaghiscano del premuroso 'oni-chan' salgono alle stelle. Come tessere del domino, sedotte dal vostro involontario fascino, cadranno tutte ai vostri piedi, sicché - beati voi! - non vi rimarrà che l'imbarazzo della scelta: ognuna diversa per statura, colore dei capelli, misura di reggiseno e personalità - dal maschiaccio all'introversa, dalla timida alla sportiva, dalla maggiorata provocante alla senpai dall'istinto materno - sarà impossibile non trovare fra di loro un'anima gemella con cui condividere una relazione amorosa.
Non sono necessari particolari sforzi ermeneutici per decifrare la natura di "Hoshizora e Kakaru Hashi", harem in piena regola la cui formula narrativa non si discosta molto dalle strade ampiamente battute da questo genere di animazione: un protagonista imbranato catapultato in un ambiente sconosciuto stracolmo di fanciulle ammiccanti, la scelta di una 'route' che lo porterà a innamorarsi di una di loro - con inevitabile disperazione delle altre - e il sospirato 'happy ending' finale.
L'originalità è chiaramente messa al bando, le situazioni proposte sanno di già visto, eppure, se come il sottoscritto non disdegnate questo tipo di commedia, potreste ugualmente trovare gradevole la visione del sopracitato anime, caratterizzato peraltro da qualche spunto degno di nota.
Da ammirare innanzitutto la sincera passione per la campagna e per le tradizioni a essa collegate, come traspare in maniera sintomatica dalla maniacale realizzazione dei fondali, nei quali, ai margini degli spazi plasmati dalle attività umane, emerge tumultuosa una natura lussureggiante e incontaminata.
Poi c'è il cast, ben assortito e privo di personalità inutilmente eccentriche, che in Ui, Madoka e Ibuki ha le sue attrici più carismatiche, personaggi energici e prorompenti capaci di rubare la scena all'anonimo protagonista maschile, di cui però - caso più unico che raro - ho approvato appieno le scelte sentimentali.
Infine, non va trascurato l'ottimo lavoro fatto sul comparto tecnico, decisamente di buona fattura, a testimonianza di una produzione accurata e attenta ai particolari, e di una regia che, scansando le secche del fanservice più fastidioso, ci presenta un prodotto elegante e dai toni pacati.
In dodici puntate segnate da ritmi piuttosto blandi - senza però evidenti cadute di tono - "Hoshizora e Kakaru Hashi" ci rende partecipi di una garbata storia d'amore, forse scontata nelle sue dinamiche, tuttavia estremamente coinvolgente, in un affascinante scorcio di Giappone dove, nelle notti estive più limpide, è ancora possibile stupirsi di fronte al ponte che conduce al cielo stellato.
"Voglio andare a vivere in campagna..." Anzi no.
"Devo andare a vivere in campagna..." Riprendendo un po' il testo di una nostrana canzone, è questo il tema che ritroviamo in questo Hoshizora e kakaru hashi (o al secolo A Bridge to the starry skies, per mettere un titolo meno criptico), dove abbiamo il buon Kazuma che si trasferisce dalla città in un ridente paesino, luogo più salubre per il fratellino Ayumu di salute cagionevole.
Ma in questo paesino Kazuma aveva passato una volta le vacanze estive da piccolo e aveva stretto amicizia con una bambina del luogo. Sarà ancora lì? La ritroverà?
Il primo impatto con questo "Hoshizora" è inaspettatamente positivo a dispetto del passaggio in sordina che questo anime ha avuto rispetto ai suoi colleghi di stagione TV. Meritò di ciò va dato senz'altro alla cura con cui sono realizzati gli scenari: sfondi bellissimi, dettagliati e curati in ogni punto - l'acqua che scorre con i suoi riflessi e giochi di luce è una delle migliori che io abbia visto, anche meglio di quella di Aria - the animation. Bucolici scenari e lussureggianti foreste sono dei veri e propri quadri da esposizione. Iperbolicamente il disegno dei personaggi appare di caratura inferiore, sebbene si noti anche qui una certa cura.
Ma cos'è dunque Hoshizora e Kakaru Hashi? Una commedia sentimentale dai protagonisti liceali (ma l'ambientazione della scuola in questo caso non è poi tanto dominante), in cui in qualche modo a momenti si crea un harem e dove ci sono dei momenti di fanservice.
E forse questo è il principale limite di Hoshizora e Kakaru Hashi: viaggiare sempre sui binari già tracciati dal genere senza prendere autonomamente una sua via. Gag, situazioni e personaggi in pratica ricalcano fedelmente famosi - e magari abusati - cliché del genere con una carrellata praticamente completa: l'escursione alla spiaggia, la visita alle terme, il festival scolastico, l'appuntamento della domenica.
Tuttavia, anche se i binari sono già stati posati, possiamo dire che il treno viaggi abbastanza bene: i momenti divertenti sono in effetti abbastanza divertenti, i personaggi sono simpatici (a parte il loli-fratellino Ayumu su cui sorvolerei), i momenti sentimentali non scadono nello sdolcinato, il fanservice non è invadente o "eccessivo".
Definirei Hoshizora e Kakaru Hashi un anime ben confezionato e piuttosto garbato nel suo svolgimento. Mi viene da spezzare in suo favore una lancia in più per via di alcuni cameo che in cui appaiono degli "intrusi" provenienti dal mio adorato Koihime Musou.
Forse come anime non avrà molte pretese o ambizioni ma sicuramente potranno venire in mente produzioni ambiziose risolte poi in tonfi belli grossi. Non è il caso di quest'anime che, pur con dei limiti, assolve bene al suo compito.
"Devo andare a vivere in campagna..." Riprendendo un po' il testo di una nostrana canzone, è questo il tema che ritroviamo in questo Hoshizora e kakaru hashi (o al secolo A Bridge to the starry skies, per mettere un titolo meno criptico), dove abbiamo il buon Kazuma che si trasferisce dalla città in un ridente paesino, luogo più salubre per il fratellino Ayumu di salute cagionevole.
Ma in questo paesino Kazuma aveva passato una volta le vacanze estive da piccolo e aveva stretto amicizia con una bambina del luogo. Sarà ancora lì? La ritroverà?
Il primo impatto con questo "Hoshizora" è inaspettatamente positivo a dispetto del passaggio in sordina che questo anime ha avuto rispetto ai suoi colleghi di stagione TV. Meritò di ciò va dato senz'altro alla cura con cui sono realizzati gli scenari: sfondi bellissimi, dettagliati e curati in ogni punto - l'acqua che scorre con i suoi riflessi e giochi di luce è una delle migliori che io abbia visto, anche meglio di quella di Aria - the animation. Bucolici scenari e lussureggianti foreste sono dei veri e propri quadri da esposizione. Iperbolicamente il disegno dei personaggi appare di caratura inferiore, sebbene si noti anche qui una certa cura.
Ma cos'è dunque Hoshizora e Kakaru Hashi? Una commedia sentimentale dai protagonisti liceali (ma l'ambientazione della scuola in questo caso non è poi tanto dominante), in cui in qualche modo a momenti si crea un harem e dove ci sono dei momenti di fanservice.
E forse questo è il principale limite di Hoshizora e Kakaru Hashi: viaggiare sempre sui binari già tracciati dal genere senza prendere autonomamente una sua via. Gag, situazioni e personaggi in pratica ricalcano fedelmente famosi - e magari abusati - cliché del genere con una carrellata praticamente completa: l'escursione alla spiaggia, la visita alle terme, il festival scolastico, l'appuntamento della domenica.
Tuttavia, anche se i binari sono già stati posati, possiamo dire che il treno viaggi abbastanza bene: i momenti divertenti sono in effetti abbastanza divertenti, i personaggi sono simpatici (a parte il loli-fratellino Ayumu su cui sorvolerei), i momenti sentimentali non scadono nello sdolcinato, il fanservice non è invadente o "eccessivo".
Definirei Hoshizora e Kakaru Hashi un anime ben confezionato e piuttosto garbato nel suo svolgimento. Mi viene da spezzare in suo favore una lancia in più per via di alcuni cameo che in cui appaiono degli "intrusi" provenienti dal mio adorato Koihime Musou.
Forse come anime non avrà molte pretese o ambizioni ma sicuramente potranno venire in mente produzioni ambiziose risolte poi in tonfi belli grossi. Non è il caso di quest'anime che, pur con dei limiti, assolve bene al suo compito.
'Hoshizora e kakaru hashi' è il classico esempio di serie "harem" con uno stuolo di raggazz(in)e che si innamorano del ragazzotto di città costretto a trasferirsi in campagna assieme al fratellino che ha problemi di salute (in effetti è magrolino e cagionevole). Evidentemente l'aria di campagna fa bene a tutti perché, ad aspettarlo, il protagonista trova un gruppo di signorine che, come al solito, svaria dalla loli munita di coppa A fino alla senpai maggiorata con coppa G. Tutte a diverso titolo si innamoreranno di Kazuma Hoshino, che avrà il suo bel da fare per districarsi da situazioni spesso molto imbarazzanti.
Perché do come voto 8 allora, se è tutto un po' già visto? Attenti perché quest'anime presenta degli elementi particolari che lo rendono moderno per usare un aggettivo calzante - non per nulla è del 2011. Infatti, a differenza degli altri "harem" dove nel 90% dei casi passi 12-13 puntate senza che accada nulla e ti chiedi se forse al protagonista non piacciano di più i bodybuilders o i bagnini, qui la storia si apre con un bacio che condizionerà tutta la serie, che si sviluppa tra tentativi di corteggiamento molto spregiudicati, doppi sensi ai limiti dell'ecchi e sequenze estremamente divertenti ma molto "spinte", come quella dell'amico del protagonista che nel bagno pubblico gli mostra una magia. <b>
C'è il fratellino che ha fattezze e movenze un po' effeminate che alla fine però...(guardate i titoli di coda dell'ultimo episodio), ci sono ragazze respinte e disperate, insomma elementi di modernità e normalità come ci possono essere una serie animata che resta tuttavia molto attuale. Mi sento di consigliarla perché le puntate scorrono via veloci anche grazie a un disegno molto fluido, colorato e luminoso, a un ottimo doppiaggio e a sigle che si lasciano ascoltare senza essere tuttavia dei capolavori.
Perché do come voto 8 allora, se è tutto un po' già visto? Attenti perché quest'anime presenta degli elementi particolari che lo rendono moderno per usare un aggettivo calzante - non per nulla è del 2011. Infatti, a differenza degli altri "harem" dove nel 90% dei casi passi 12-13 puntate senza che accada nulla e ti chiedi se forse al protagonista non piacciano di più i bodybuilders o i bagnini, qui la storia si apre con un bacio che condizionerà tutta la serie, che si sviluppa tra tentativi di corteggiamento molto spregiudicati, doppi sensi ai limiti dell'ecchi e sequenze estremamente divertenti ma molto "spinte", come quella dell'amico del protagonista che nel bagno pubblico gli mostra una magia. <b>
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> Il secchio di legno che usano per lavarsi che si mantiene in equilibrio sul... senza toccarlo... a dimostrazione del suo stato di eccitazione per le ragazze che si stanno lavando nella sezione a loro destinata <b>[FINE SPOILER]</b>.C'è il fratellino che ha fattezze e movenze un po' effeminate che alla fine però...(guardate i titoli di coda dell'ultimo episodio), ci sono ragazze respinte e disperate, insomma elementi di modernità e normalità come ci possono essere una serie animata che resta tuttavia molto attuale. Mi sento di consigliarla perché le puntate scorrono via veloci anche grazie a un disegno molto fluido, colorato e luminoso, a un ottimo doppiaggio e a sigle che si lasciano ascoltare senza essere tuttavia dei capolavori.
'Hoshizora e kakaru hashi' è una serie che fa il suo dovere: non introduce niente di particolarmente innovativo, ma ripropone con dolcezza, buonumore e bei disegni la classica storia del ragazzo trasferito che fa innamorare di sé praticamente tutte le ragazze che conosce, ovviamente una più bella dell'altra. Il nostro protagonista è il classico bravo ragazzo, che va a vivere in campagna affinché l'aria pura aiuti il fratellino a guarire. Gli eventi narrati sono quasi tutti già visti in altre serie, ma come già detto la storia si fa guardare molto volentieri, anche perché tutti i personaggi inseriti risultano simpatici, e alla fine si è un po' curiosi di arrivare alla fine, per sapere se il nostro figaccione di turno sceglierà la ragazza che noi preferiamo.
Diciamo che il suo vero interesse lo si nota solo al penultimo episodio, il che è buono, spesso lo si intuisce anche prima, e la storia perde un po' di interesse. Al solito, agli amanti del genere scolastico/sentimentale, non posso che consigliarlo, la serie è breve ma abbastanza intensa, poco fanservice, e questo è un pregio, tanti buoni sentimenti.
Diciamo che il suo vero interesse lo si nota solo al penultimo episodio, il che è buono, spesso lo si intuisce anche prima, e la storia perde un po' di interesse. Al solito, agli amanti del genere scolastico/sentimentale, non posso che consigliarlo, la serie è breve ma abbastanza intensa, poco fanservice, e questo è un pregio, tanti buoni sentimenti.
Se qualcuno ancora non conoscesse il significato di anime di genere "harem" e avesse intenzione di capire di cosa si tratti, questo 'Hoshizora e Kakaru Hashi' potrebbe rappresentare la definizione che stava cercando.
A causa della salute cagionevole del suo fratellino Kazuma è costretto a trasferirsi in un paesino di campagna. Qui fa subito amicizia con tutte le ragazze più carine del posto che, in men che non si dica, s'innamorano di lui. Tra queste troviamo: un'amante della natura caratterizzata da una fame portentosa; l'amica d'infanzia (Kazuma era già stato in questo paese da fanciullo); la ragazza vivace con poco seno; la ragazza sexy e gioviale; la ragazza sexy e taciturna. Ognuna di esse avrà la possibilità di manifestare, in un modo o nell'altro, i propri sentimenti; Kazuma però ha già una sua "favorita" che verrà svelata, ovviamente, nel corso dell'ultimo episodio.
C'è dell'altro da segnalare? A mio avviso assolutamente niente. Tutta la trama si svolge con Kazuma "principe azzurro" impegnato a conquistare "involontariamente" (altra caratteristica di un harem che si rispetti) i cuori delle varie fanciulle dando vita a situazioni a volte divertenti a volte meno.
In quanto prototipo del genere harem, 'Hoshizora e Kakaru Hashi' andrebbe giudicato come un vero capolavoro: dotato di una grafica di ottimo livello, caratterizzato da un apprezzatissimo scarso uso del fanservice e costruito sull'altalenarsi di situazioni che risultano abbastanza piacevoli, potrebbe essere considerato come un prodotto di prima fascia. Ma il condizionale, ahimè, non è stato usato a casaccio; sarebbe stato,' infatti, un capolavoro solo se fosse stato prodotto venti-trenta anni fa.
Oggi la letteratura harem non è certo agli albori, ma gode di un numero impressionante di rappresentazioni a cui questo 'Hoshizora e Kakaru Hashi' non aggiunge nulla di nuovo. Le situazioni sono sempre le stesse, i personaggi si basano su stereotipi triti e ritriti, l'ambientazione puzza di già visto e rivisto. Per essere un titolo del 2011 tutto ciò è quantomeno sconcertante.
Ciò che salva questo titolo dalla mia bocciatura sono due considerazioni: la prima riguarda il già citato scarso ricorso al fanservice, il che, di questi tempi, è un merito non trascurabile; la seconda va ricercata nella presenza di un finale compiuto, e anche questo è un elemento da non trascurare data la cattiva abitudine di molti anime di lasciare tutto in sospeso.
In definitiva la mia valutazione raggiunge la sufficienza e mi sento di consigliare quest'anime agli amanti del genere; ma sinceramente mi sarei aspettato qualcosa di più, specie in tema di originalità. E' un po' come la saga di 'Higurashi' senza che, però, venga ucciso nessuno.
A causa della salute cagionevole del suo fratellino Kazuma è costretto a trasferirsi in un paesino di campagna. Qui fa subito amicizia con tutte le ragazze più carine del posto che, in men che non si dica, s'innamorano di lui. Tra queste troviamo: un'amante della natura caratterizzata da una fame portentosa; l'amica d'infanzia (Kazuma era già stato in questo paese da fanciullo); la ragazza vivace con poco seno; la ragazza sexy e gioviale; la ragazza sexy e taciturna. Ognuna di esse avrà la possibilità di manifestare, in un modo o nell'altro, i propri sentimenti; Kazuma però ha già una sua "favorita" che verrà svelata, ovviamente, nel corso dell'ultimo episodio.
C'è dell'altro da segnalare? A mio avviso assolutamente niente. Tutta la trama si svolge con Kazuma "principe azzurro" impegnato a conquistare "involontariamente" (altra caratteristica di un harem che si rispetti) i cuori delle varie fanciulle dando vita a situazioni a volte divertenti a volte meno.
In quanto prototipo del genere harem, 'Hoshizora e Kakaru Hashi' andrebbe giudicato come un vero capolavoro: dotato di una grafica di ottimo livello, caratterizzato da un apprezzatissimo scarso uso del fanservice e costruito sull'altalenarsi di situazioni che risultano abbastanza piacevoli, potrebbe essere considerato come un prodotto di prima fascia. Ma il condizionale, ahimè, non è stato usato a casaccio; sarebbe stato,' infatti, un capolavoro solo se fosse stato prodotto venti-trenta anni fa.
Oggi la letteratura harem non è certo agli albori, ma gode di un numero impressionante di rappresentazioni a cui questo 'Hoshizora e Kakaru Hashi' non aggiunge nulla di nuovo. Le situazioni sono sempre le stesse, i personaggi si basano su stereotipi triti e ritriti, l'ambientazione puzza di già visto e rivisto. Per essere un titolo del 2011 tutto ciò è quantomeno sconcertante.
Ciò che salva questo titolo dalla mia bocciatura sono due considerazioni: la prima riguarda il già citato scarso ricorso al fanservice, il che, di questi tempi, è un merito non trascurabile; la seconda va ricercata nella presenza di un finale compiuto, e anche questo è un elemento da non trascurare data la cattiva abitudine di molti anime di lasciare tutto in sospeso.
In definitiva la mia valutazione raggiunge la sufficienza e mi sento di consigliare quest'anime agli amanti del genere; ma sinceramente mi sarei aspettato qualcosa di più, specie in tema di originalità. E' un po' come la saga di 'Higurashi' senza che, però, venga ucciso nessuno.
A mio parere "Hoshizora e kakaru hashi" non è niente di così speciale, la solita storia di un ragazzo che si è appena trasferito e che viene subito circondato da ragazze carine e ben equipaggiate, se capite cosa intendo.
Kazuma, il protagonista, si è appena trasferito in campagna perché suo fratello minore, Ayumu, ha problemi di salute e spera che l'aria pulita migliori le sue condizioni. Mentre stavano aspettando il bus che li avrebbe portati nella locanda dove sono ospitati, una scimmia ruba il cappello di Ayumu e Kazuma per riprenderlo si perde nel bosco. Fortunatamente incontra Ui, una ragazza del posto che gli spiega che strada deve prendere per tornare alla fermata del bus. Ma mentre attraversavano un fiume Kazuma cade e finisce giusto sopra Ui e per sbaglio la bacia (mi chiedo come possa succedere); ad assistere alla scena c'è Ibuki, la migliore amica della ragazza, così Kazuma si prende, oltre che un calcio in faccia, anche del pervertito.
Il resto della storia è la solita sfilza di scene ridicole, in compenso la grafica è molto carina, come sempre in questo tipo di anime d'altronde. Diciamo che già dal primo episodio si sa come andrà a finire, quindi direi che un 6 per la grafica e la colonna sonora carina se lo può permettere ma niente di più. In conclusione se non avete nient'altro di meglio da fare, e solo in questo caso, vi consiglio di vederlo.
Kazuma, il protagonista, si è appena trasferito in campagna perché suo fratello minore, Ayumu, ha problemi di salute e spera che l'aria pulita migliori le sue condizioni. Mentre stavano aspettando il bus che li avrebbe portati nella locanda dove sono ospitati, una scimmia ruba il cappello di Ayumu e Kazuma per riprenderlo si perde nel bosco. Fortunatamente incontra Ui, una ragazza del posto che gli spiega che strada deve prendere per tornare alla fermata del bus. Ma mentre attraversavano un fiume Kazuma cade e finisce giusto sopra Ui e per sbaglio la bacia (mi chiedo come possa succedere); ad assistere alla scena c'è Ibuki, la migliore amica della ragazza, così Kazuma si prende, oltre che un calcio in faccia, anche del pervertito.
Il resto della storia è la solita sfilza di scene ridicole, in compenso la grafica è molto carina, come sempre in questo tipo di anime d'altronde. Diciamo che già dal primo episodio si sa come andrà a finire, quindi direi che un 6 per la grafica e la colonna sonora carina se lo può permettere ma niente di più. In conclusione se non avete nient'altro di meglio da fare, e solo in questo caso, vi consiglio di vederlo.
"Hoshizora e kakaru hashi" per me è un anime molto bello. Parla di Kazuma Hoshino, che si è trasferito con suo fratello più piccolo. Mentre aspettano l'autobus una scimmia ruba il cappello al fratello di Kazuma, il quale insegue la scimmia per prenderlo; e incontra una ragazza, Ui Nakatsugawa, che lo aiuta a ritornare indietro. Ma, mentre Kazuma cerca di arrivare con un salto sull'altra sponda del fiume, inciampa e finisce per baciare Ui. Ibuki Hinata, la migliore amica di Ui, vede la scena e tira un calcio a Kazuma. Poi Kazuma ritorna dal fratello, arriva l'autobus e vanno nella loro nuova casa. Questo era il resoconto del primo episodio, gli altri guardateli voi: non ve ne pentirete. La sigla iniziale è abbastanza carina e orecchiabile, la grafica per me è bellissima.