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Focasaggia

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
«C - Control - The Money of Soul and Possibility Control» è un anime ricco di azione, molto particolare, che potrebbe risultare ostico a uno spettatore non attento, ma godibile in ogni caso: originale come idee e nella rappresentazione grafica.

Cercando di semplificare la storia essa ruota intorno a Kimimaro Yoga, ragazzo in ristrettezze economiche, che dopo l'incontro con il misterioso Masakaki (una sorta di entità al servizio di un non precisato essere superiore) verrà coinvolto in duelli dal risvolto economico, tenutisi in una sorta di mondo parallelo denominato "distretto finanziario".

Le sfide (chiamate deal) sono alquanto particolari in quanto non soltanto al vincitore spetta un premio ma per utilizzare delle tecniche particolari dovrà puntare soldi propri, il premio che si riceve è proporzionato durante tutto il duello in base ai danni che si provocano considerando l'ammontare dei soldi spesi per creare una particolare tecnica se questa va a segno. In base a particolari accorgimenti quindi si può concludere una sfida sia mandando in bancarotta l'avversario che terminando in una sorta di parità con pochi danni economici, danni che avranno ripercussioni nel mondo finanziario, anche molto gravi, dipenderà sempre dalla perdita economica dello sconfitto. Durante la sfida i duellanti verranno accompagnati da combattenti digitali (denominati Asset), esseri talvolta con forma umana senzienti e misteriosi. La sfida ha un tempo limite e si è obbligati a parteciparvi almeno una volta alla settimana.
No, questo non verrà spiegato adeguatamente durante la visione del'anime, infatti anche lo spettatore più attento e che magari abbia delle basi (o sia esperto) di economia e finanza avrà dei dubbi sul fatto di aver realmente compreso ogni dettaglio di queste sfide. Sicuramente qualche spiegazione aggiuntiva avrebbe giovato.

Come se l'anime volesse spiazzare lo spettatore si crea una confusione iniziale a cui ci si abituerà con il trascorrere degli episodi, parte delle regole delle sfide saranno un poco più chiare, anche se la confusione verrà rinnovata con l'introduzione di nuovi concetti e azioni, mentre le motivazioni che spingono i vari protagonisti saranno al contrario tangibili, facilmente comprensibili e anche interessanti. L'idea di base ricorda una particolare visto in Speed Grapher ovvero il rapporto con somme di denaro tanto ingenti da governare una nazione intera.

Fra i vari personaggi spicca Sōichirō Mikuni carismatico e determinato nel perseguire il suo ideale. Particolari Msyu e Q considerando quanto si scoprirà durante la serie. I dialoghi sono molto curati, particolarmente quelli degli ultimi episodi.

Per quanto riguarda la grafica vi è un utilizzo massiccio di computer graphic, nell'insieme più che stonare crea un effetto brillante molto particolare ad esaltare la parte normalmente animata. Le sfide sono particolarmente curate, dando la giusta enfasi ad alcune delle tecniche mostrate. Considerando lo storico studio di animazione Tatsunoko Production che ha curato e prodotto molti anime partendo dagli anni 60 e 70 come nel caso di "Gatchaman - La battaglia dei pianeti", sembra quasi una sorta di esperimento o forse si è voluto così facendo rafforzare la sensazione di originalità della trama.

L' opening "Matryoshka" viene eseguita dal gruppo musicale NICO Touches the Walls. (Lo stesso della celebre "Hologram" di Fullmetal Alchemist: Brotherhood) risulta molto orecchiabile e ritmata mentre l'ending "RPG" di School Food Punishment è più lenta.

In definitiva, risulta al contempo ostico e piacevole da seguire, da consigliare a chi cerca qualcosa di veramente originale.


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smallus99

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
Uno degli anime che mi ha più incuriosito e affascinato, ma anche lasciato con l'amaro in bocca.
La serie mostra in salsa shonen le contraddizioni del mercato finanziario e della speculazione in borsa, con gli imprenditori che investono il proprio "futuro" per incrementare il capitale.
"[C]:" ci regala una suggestiva allegoria del nostro mondo di tutti i giorni, costruito su una fiducia cieca nel denaro che non offre la minima garanzia di essere un bene sicuro.
Il problema più grande è il fatto che tantissimi spunti e riflessioni siano condensati in pochi episodi lasciando molti interrogativi e aspetti non approfonditi.


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Silvia Zani

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8,5
"C - The Money" è un anime profondamente diverso dalla maggior parte degli altri, in quanto non appartiene a nessun genere predefinito, ma tratta elementi astratti, ed a volte difficili da comprendere, come il presente, il futuro e l'economia, rendendolo inadatto al semplice rilassamento.

Anche se spiegato così può sembrare complicato, in realtà l'anime è davvero super scorrevole (l'ho guardato in una serata) e non stufa, anzi mantiene sempre molto alto l'interesse. Il protagonista è inizialmente un ragazzo abbastanza normale, che desidera una vita tranquilla, che si impegna al massimo sia con il lavoro, che con l'università, in pratica una persona nella quale ci si può quasi impersonare, che si trova catapultato in un mondo parallelo dove viene sottoposto a numerosi dubbi esistenziali e deve impegnarsi per capire ciò che vuole dalla sua vita. L'osservatore critico, durante la visione dell'anime, può riflettere molto, cercando anche lui di comprendere quali siano le scelte migliori da prendere e quale sia il miglior punto di vista, accompagnandosi alla crescita interiore del protagonista: davvero intrigante ed interessante!

Da un punto di vista grafico non è particolarmente entusiasmante: io personalmente ho odiato la grafica del "Distretto finanziario", così come lo stile nel quale sono stati disegnati i personaggi, soprattutto il protagonista, anche se devo ammettere che aiutano nel creare quel sentimento di ansia che si accompagna all'intero anime.

Penso che avrebbero potuto strutturarlo in maniera più chiara, ma alla fine trovo che sia meglio di moltissimi altri anime.


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Fandovair

Episodi visti: 0/11 --- Voto 7
"C - The Money of Soul and Possibility Control" è un'opera complessa ed il recensirla adeguatamente non mi risulta un'operazione estremamente facile.
Partendo dall'apparato tecnico, devo dire che il lavoro svolto è stato soddisfacente. Le animazioni fluide e colorate, un character design ben fatto ed un apparato sonoro che ben si affianca alla qualità dei disegni, con opening e ost non memorabili ma che ben coadiuvano lo svolgimento delle vicende, è già un indice della qualità del prodotto. Un prodotto, che per mio parere personale, è di nicchia, vista la peculiarità dei temi trattati.
Ecco una breve introduzione all'opera, "tramina" che non spoiler nulla :
in un mondo dove la crisi (o meglio le crisi) economica ha mietuto svariate vittime e gran parte della popolazione a stento arriva alla fine del mese, il protagonista, ragazzo di 19 anni studente della facoltà di economia, viene introdotto in una realtà parallela alla nostra, quella dei distretti finanziari, fonte di pronta ed ingente ricchezza, ricchezza che però ha un costo non da sottovalutare, il futuro.

Mi è difficile analizzare in maniera corretta e rigorosa quest'opera, potrebbe essere intesa come grande metafora del gruppo di banche più potenti al mondo che allettano le normali persone, gli inconsapevoli, dandogli un vantaggio momentaneo per poi esigere un prezzo talmente gravoso da prendersi il loro futuro e ci sono tante altre possibili allegorie da analizzare se volete, ma non lo farò in questa sede perché dovrei inevitabilmente spoilerare alcuni particolari-

Fatta questa doverosa premessa, procedo con la spiegazione del mio voto.
I personaggi sono ben fatti, sono veramente pochi quelli ben trattati, ma non abbiamo assistito a grandi stereotipi, la maggiore parte dei personaggi, anche se comparse, hanno un loro perché. Il protagonista, grazie alle sue esperienze, è sottoposto ad un processo evolutivo e si scontra con figure forti, che non cambiano idea e sono disposti a sacrificarsi per essa. Questa è anche un'altra peculiarità di questo anime, differentemente da molti altri prodotti, dove si tende a raggiungere una meta predefinita, un punto finale d'incontro in cui lo spettatore capisce di essere arrivato e può finalmente dire "ah è così allora, questa è la cosa giusta", qui noi assistiamo alla forte componente del relativismo. I personaggi lottano, salvaguardando ciò a cui tengono, nel modo che ritengono opportuno ed anche se il loro obiettivo ultimo magari coincide (anche se altre volte diverge), dovranno battersi ugualmente perché sono diverse le modalità attraverso le quali vogliono raggiungerlo ed alla fine non si avrà la soluzione definitiva, ma solo possibilità.

E' evidente, inoltre, che la componente economica non è usata solo come sfondo delle vicende, ma è una componente che rimane centrale durante tutto il susseguirsi delle vicende, finendo addirittura per diventare tema dei alcune mosse di combattimento.

Il mio voto, infine, rispecchia sia quanto di buono ho detto finora e vuole premiare l'opera per il coraggio, perché i produttori ben sapevano che nonostante i molti scontri e le scene d'azione presenti questo è un prodotto di nicchia, ma vuole indicare anche che l'opera è tutt'altro che perfetta.

Partendo dalla componente di causa effetto che dovrebbe legati i vari sviluppi presenti nella storia, talvolta questi non sono ben espletati e credo che alcuni avvenimenti non hanno alcuna spiegazione, bensì sfruttando la creazione di un mondo fantastico con le sue regole e l'intrecciarsi di ciò a fenomeni economici, i produttori si sono presi la licenza, magari confidando nella difficile comprensione del tutto, per fare passaggi non perfettamente logicamente spiegabili.

Le battaglie, inoltre, per quanto ben animate e godibili, hanno talvolta esiti non razionalmente spiegati o comunque le sue meccaniche e le sue dinamiche non sono sempre chiare e fluenti.

Anche il finale, con tutti i suoi pregi in termini di citazioni e riflessioni (non posso trattenermi dal notare ciò che ho colto come un richiamo alla tematica esplicata dalla famosa frase del Gattopardo : "Affinchè tutto resti uguale tutto deve cambiare") è leggermente forzato secondo me, ma alla fine, se siete alla ricerca di un prodotto che esca un po' dagli schemi, differente ed innovativo, che offra spunti per alcune riflessioni circa il nostro mondo, mondo dominato dalla logica del denaro e dal potere che ne deriva, non posso che consigliarvene la visione.


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Eversor

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
A essere onesti, ci capisco ben poco di economia, e non è che dopo quest'anime tutti i miei dubbi siano stati risolti, anzi… Tuttavia "C-The Money of Soul and Possibility Control" ha sfruttato alla perfezione questo argomento piuttosto noioso e complesso, per rielaborarne una storia magnifica, sia per quanto riguarda la trama sia per l'analisi psicologica dei vari protagonisti. Una storia che tratta temi profondi, e anche abbastanza controversi. I soldi, il modo in cui bisognerebbe sfruttarli… insomma, argomenti spinosi, che sono ( e saranno) la base di infinite discussioni. Ma non in questo momento, perché, per quanto mi riguarda, la serie firmata Noitamina è riuscita a creare un anime sul denaro, senza parlare effettivamente del denaro. C'è, si vede, ma in fin dei conti non è quello l'importante.

In un mondo dove regna il capitalismo, il consumismo e via dicendo, le persone sono spinte ad accumulare sempre più denaro. I soldi rappresentano l'unico simbolo di ricchezza, prestigio e benessere sociale, ma possono costituire la stessa condanna dell'umanità, che tenta di accaparrarsene in quantità sempre maggiori.
Ovviamente ci sono anche coloro che, per sopravvivere, devono lottare a denti stretti; e sono proprio questi che bramano più di tutti la ricchezza. Ecco allora che, in tutto ciò, spunta uno strana carta nera, che permette a determinate persone di ritirare del denaro in ingenti quantità. Ma come si può ottenere tale pecunia? Semplicemente combattendo in una sorta di mondo parallelo, in cui, i vari sfidanti, mettono in palio il proprio patrimonio. In caso di vittoria tale mondo accrediterà sul proprio conto un'ingente quantità di denaro, a patto che il soggetto usi come garanzia il suo stesso futuro.
Un patto ambiguo e sospetto, che, ovviamente, avrà ripercussioni pesanti sui vari contraenti.

Il protagonista è un ragazzo di 19 anni, che frequenta la facoltà di economia, anche, ad essere onesti, non deve essere proprio un grande studioso, visto la sua quasi totale ignoranza sull'argomento. Ma, tralasciando questo piccolo dettaglio, devo ammettere che, Yoga Kimimaro , come protagonista, è proprio un bel soggetto. Una psicologia onesta e pulita, anche se non proprio priva di oscurità. Accetta il patto propostogli dal misterioso Masakaki ed entra nel mondo parallelo per ottenere maggiore denaro. Tuttavia si accorgerà ben presto del lato oscuro di quella dimensione, e cercherà di porre un rimedio a tutto ciò, o comunque a sopravvivere nel modo più onesto possibile.
Una soluzione non buonista, ma nemmeno antieroica, che porranno la figura di Kimimaro al centro delle vicende. Al suo fianco ci sarà Msyu, colei che lo assisterà nei combattimenti: un Asset, ovvero la conformazione allo stato fisico del futuro della persona a cui appartiene. E dunque chi sarà mai tale fanciulla? Una figlia? Una futura moglie? Per tutta la vicenda tale quesito rimarrà in sospeso; la ragazza sembra affezionarsi sempre più al giovane "eroe", ma questo è innamorato già di una sua compagna di classe, Hanabi. Vede la sua "assistente" come una persona importantissima, ma, almeno per una volta, non sembra che si ci saranno sviluppi sentimentali… o così pare.

La grafica è molto bella, con colori brillanti accesi e, soprattutto nel mondo parallelo, una forte propensione all'uso di colori contrastanti e a forte impatto scenico. Luci e ombre si intrecciano indelebilmente, e il sangue fioccherà dalle ferite insieme a una grande quantità di banconote. Un'immagine tanto accattivante quanto interessante.
I design dei personaggi rimane piuttosto anonimo, ma non per questo deludente. Si notano alcuni cali grafici, ma, tutto sommato, possiamo pure chiudere un occhio su tutto ciò, visto che la dinamicità della trama e la forte tensione nelle vicende non permette allo spettatore di avere un attimo di pausa. Si rimane col fiato sospeso dall'inizio alla fine e, per una volta, la scelta di fare solo 11 puntate è un punto a favore della serie. Creare una storia più lunga avrebbe forse affascinato, almeno in teoria, ma poi avrebbe dovuto fare i conti con una trama più diluita e annacquata.
La regia è stata dunque mirabile nel creare un anime così interessante in un numero ridotto di episodi, senza che questi appaiano fin troppo caotici e disordinati.

Il finale di "C-The Money of Soul and Possibility Control" lascia con il fiato sospeso: l'ambiguità volute e l'apparente incompletezza rendono il tutto ancor più intrigante. E' vero che la storia principale si è conclusa nel migliore dei modi e che le domande essenziali sono state risolte, ma non si può che gridare per tutte quelle piccole curiosità che, a quanto pare, sono destinate a rimanere tali. Il protagonista riuscirà a creare la propria famiglia con la donna che ama (Hanabi)? Msyu comparirà veramente nel suo futuro? E in che forma? Tutto ciò rimarrà irrisolto, sebbene alcune oscure frecciatine sembrano essere state mandate nel corso della serie.
Un anime che è rimasto parzialmente nell'anonimato, sebbene, a mio avviso, avrebbe , meritato maggior fama e successo.

Voto finale: 8


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Helki

Episodi visti: 11/11 --- Voto 6
"C - The Money of Soul and Possibility Control" è una serie anime composta da undici episodi.

La storia narra di Kimimaro, un ragazzo che verrà scelto da un assai strano individuo per diventare un "Enterpreneur", ossia un imprenditore; questo strano individuo gli offrirà del denaro da poter spendere liberamente chiedendo come garanzia del prestito nient'altro che il futuro di Kimimaro.

"[C]" si presenta come un buon action dalla trama piena di significato, non sono molti gli anime che trattano l'argomento del denaro ancora meno quelli che ci basano una trama con elementi fantasy sopra.
Per quanto la trama sia intrigante non è priva di difetti, se la parte reale sui soldi da spunti di riflessione la parte fantasy dei combattimenti e delle loro meccaniche risulta poco credibile per voler fare appello al mondo dei soldi dove la matematica fa da padrona (per questa incongruenza il mio voto personale si abbassa non poco, più per dispiacere di un difetto in una così bun'opera che per pignoleria).

I personaggi sono ben caratterizzati sia sotto il punto di vista caratteriale che grafico, in particolare gli "Asset" (gli avatar che i personaggi utilizzeranno per combattere").
La grafica l'ho trovato molto piacevole, un po' sopra la media, riesce a riportare buone atmosfere con delle scelte di colori e luci particolari.

Consigliato se vi piacciono gli action con significati complessi nei loro temi questo è un buon anime per voi, il fatto che siano undici episodi con un finale vero e proprio è solo che un punto a favore.

Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 8


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Rygar

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
"Il denaro è lo sterco del demonio". Così recitano molti ecclesiasti fin dai tempi del medioevo. E con ogni probabilità, hanno ragione loro. E forse, non esiste frase migliore per definire questo piccolo grande prodotto d'animazione: "[C] - The Money of Soul and Possibility Control". Un'opera che fa riflettere su quanto questo strumento economico eroda il tessuto sociale, le relazioni umane, crei fabbisogni fittizi e generi infinita corruzione e degrado umano. In quali altri appellativi, se non come "diabolico" potrebbe essere definito siffatto strumento? Ebbene: l'opera in questione tratta proprio di questo, su quel potere diabolico che il denaro ha su tutto il mondo, capace di distruggere interi stati tramite semplici operazioni finanziarie.

"[C] - The Money of Soul and Possibility Control" è una serie della stagione autunnale 2011 composta da undici episodi di durata canonica. L'opera nasce come prodotto d'animazione.

Trama: Kimimaro è uno studente universitario orfano di padre che vive una vita semplice e modesta. Il ragazzo è infatuato di una sua compagna di classe, ma si rende conto che la ragazza in questione è fidanzata e che il suo partner è sistemato bene economicamente. Un giorno, un figuro tanto losco quanto bizzarro, entra nella vita di Kimimaro, costringendolo ad entrare nel Distretto Finanziario e donandogli una cospicua somma di denaro. Il ragazzo sarà costretto a sostenere dei Deal (ossia combattimenti in cui si scommette un quantitativo di denaro) almeno una volta alla settimana e dovrà sempre vincere. Nel caso di una sconfitta, non solo le finanze di Kimimaro potrebbero essere irrimediabilmente compromesse, ma si perde il proprio futuro. Si, il proprio futuro, perché il denaro prestato non è denaro comune: è denaro Midas, e le battaglie nel Distretto Finanziario oltre a distribuire ricchezza e disperazione, servono alla distribuzione del famigerato denaro Midas nel mondo reale, intendendo imporsi come unica valuta mondiale. Lo scopo del Distretto Finanziario è uno solo, il profitto, non importa quale sia la fonte d'investimento. Riuscirà Kimimaro a fermare l'imminente collasso finanziario, preservando il proprio e altrui futuro dalle grinfie del Distretto Finanziario?

Grafica: il prodotto è molto bello, pur con qualche calo. Le ambientazioni sono estremamente variegate e presentano un grado pregevole di dettaglio, sebbene a volte si noti un certo calo di precisione. Le animazioni sono rapide e fluide. Il character design è molto bello ed elegante. Monster design più che pregevole.

Sonoro: ottimo. L'opening è in stile progressive punk, piuttosto aggressiva. L'ending è un tripudio di sonorità, perfetta. Ottime OST, molto gradevoli. Effetti sonori perfettamente adeguati al contesto. Ottimo doppiaggio (soprattutto nelle parti in inglese).

Personaggi: il cast di [C] è perfetto. Un contrasto voluto tra protagonisti (piuttosto belli) e il resto dei personaggi (spesso brutti) rende l'opera ancora più incisiva e particolare. La caratterizzazione è ottima, con un grande fattore psicologico ed emotivo. L'interazione è semplicemente esplosiva.

Sceneggiatura: se ci fosse stato qualche episodio in più, la serie avrebbe sfiorato l'eccellenza. La gestione temporale è molto buona, discretamente fruibile e presenta un discreto quantitativo di flashback chiarificatori. Il ritmo si attesta su livelli veloci. Le scene d'azione sono presenti in grande quantità. Non manca nemmeno la violenza e la morte. È presente un modesto quantitativo di fanservice. I dialoghi sono ottimi.

Finale: il finale è magnifico nel suo cinismo e nella sua crudeltà. Alla fine il banco vince sempre e non ci si può liberare del male, che muta più della pelle del camaleonte. Il finale è completo, maturo, amaro e nel contempo salvifico per il protagonista, eroe che ha sacrificato se stesso per il futuro del mondo, e nonostante tale sacrificio, le persecuzioni del Distretto Finanziario continueranno ad attanagliarlo.

In sintesi: "[C] - The Money of Soul and Possibility Control" è un signor prodotto, sebbene appaia compresso dall'ingrato formato di undici episodi (quale episodio in più avrebbe senz'altro giovato alla fruibilità dell'opera). L'opera è imponente, allegorica, dal crudele cinismo e dalla grande attualità delle tematiche che tratta, dalla macro e micro economia fino all'inevitabilità del male/denaro, alla sua necessaria convivenza col mondo reale e al fatto che la sua influenza è tale che ha letteralmente drogato il globo ed è impossibile liberarsi di lui. Il denaro è potere. Il denaro è futuro. O più semplicemente, il denaro è una delle più grandi piaghe mai viste nella storia dell'umanità. L'opera è consigliata a chiunque ricerchi un prodotto crudele, cinico, attuale e dalle tematiche raramente trattate in un prodotto d'animazione.


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Nyx

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
Mi aspettavo qualcosa di diverso da quest'opera, non so neanch'io bene cosa. Era facile intuire che si trattasse di un anime atipico, bastava leggerne la trama e guardare qualche screen per accorgersene ma all'atto pratico sono rimasto comunque sorpreso, per certi versi positivamente per altri un po' meno.
Il primo impatto col comparto grafico e la regia lascia abbastanza spiazzati. Graficamente parlando siamo quasi sempre su ottimi livelli ma la regia risulta sin troppo eccentrica per i miei gusti. La caratterizzazione di diversi personaggi è particolarmente ben riuscita e in grado di colpire e catturare lo spettatore.

Qualcuno volle azzardare un paragone con Yu gi oh e... beh, volendogli proprio cercare un'opera vagamente affine solo questo titolo si potrebbe pescare, soprattutto fermandosi ad un'analisi superficiale dei primissimi episodi. Gli scontri, basati sul possesso di alcune particolari carte (di credito) sono l'unico elemento di contatto tra queste due opere e il tutto avviene in un modo e in un contesto completamente diverso quindi a ben vedere si tratta di qualcosa di profondamente diverso. Rispetto a Yu gi oh l'opera si rivela anche decisamente più matura, introspettiva e psicologica e lancia un'importante messaggio di fondo sulla vita e su quanto il denaro influisca con essa, quasi mai in modo positivo. Tutta l'opera ruota intorno al denaro facendolo apparire come la "benzina" capace di muovere il mondo così come la causa di molti mali.

La trama, raccontata per sommi capi, vede delle persone, generalmente con difficoltà finanziarie, sorteggiate casualmente per prender parte ad una sorta di particolare sfida basata su combattimenti tra curiose creature. Questi scontri non si svolgono in un'ambiente virtuale ma in una vera e propria dimensione parallela. Vincendo queste sfide si guadagnano ingenti somme di denaro, perdendole si perde tutto. La posta in palio ad un certo punto non si limita al sol denaro, i partecipanti mettono in gioco il loro stesso futuro con ripercussioni sulle cose e le persone che li circondano nella vita reale.
L'ambiente virtuale dove si svolgono i combattimenti è una sorta di città ricreata in computer graphic in modo molto semplicistico, questa locazione è fine solo agli scontri. Come scritto in precedenza a combattere, assieme agli sfidanti, vi sono delle bizzarre creature in qualche modo collegate con essi. L'esito degli scontri, le modalità di vincita o di sconfitta, dipenderanno da quanto si riuscirà a guadagnare durante il combattimento, sembra una lotta a suon di "titoli di borsa". Abbastanza difficile da comprendere a parole, abbastanza semplice da inquadrare all'atto pratico, seppur la trama abbia sfaccettature piuttosto intricate in alcuni passaggi.

C- The money of soul and Possibility Control può piacere o non piacere ma senza ombra di dubbio sa presentarsi in modo originale ed intrigante si tratta di un buon anime che dovrebbe riuscire a far parlare di se in futuro, specie se decideranno di farne un seguito. Le potenzialità ci sarebbero ma dovrebbero fare molta attenzione a non rovinare quanto di buono fatto sin d'ora, in opere di questo tipo talvolta basta un niente per rovinare tutto.


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eracliano

Episodi visti: 11/11 --- Voto 9
Negli ultimi anni la questione intorno all'aggressivo mondo della finanzia e alla sua potenziale pericolosità è stata oggetto di grandi dibattiti pressoché ovunque nel mondo.
La possibilità di guadagnare (e perdere) immense quantità di denaro in grado di cambiare radicalmente la vita (propria e di chi sta intorno a noi), nel giro di pochissimo tempo, in una sfida senza quartiere a somma zero, è un qualcosa che chi opera in borsa conosce e condivide con chi gioca d'azzardo.
Senza contare che, in un mondo dove il denaro è tutto, chi ne possiede di più immancabilmente finisce con il detenere anche il potere, entrando in un circolo vizioso.
"C - The Money of Soul and Possibility Control" poggia essenzialmente su questa base.

Protagonista delle vicende sarà Kimimaro, un giovane studente che, rimasto orfano di entrambi i genitori, lavora duramente per vincere la propria povertà e riuscire a studiare come i coetanei, ed è in cerca di un futuro migliore che però sembra non arrivare mai. Attorno a lui, una società malata, triste, pessimista.
A mettere in moto gli eventi è l'arrivo di un misterioso figuro che gli offre subito una grande quantità di denaro, chiedendogli in cambio di divenire membro del "distretto finanziario", una sorta di mondo parallelo dove le persone mettono in gioco i propri soldi e il proprio futuro attraverso violenti combattimenti, nei quali sono assistiti da delle specie di creature magiche chiamate "assets".
Vi sono vari livelli di lettura di quest'anime, e altrettanti motivi per cui potrebbe piacere (o non piacere). Si può apprezzarne i combattimenti, molto vari e numerosi; si può apprezzare le riflessioni sul potere (troppa!) che ha il denaro sulle nostre vite nel mondo di oggi, a scapito di quelli che dovrebbero essere i veri rapporti umani; si può, infine, apprezzare l'evoluzione (anche a livello sentimentale) dei rapporti tra le persone (e gli assets) in questo ambiente così strano.
La grafica è in larga parte computerizzata, in particolare per quanto riguarda gli sfondi, e sotto questo aspetto ci sono state alcune cose che non mi sono piaciute particolarmente. Non è che sia da bocciare comunque (Msyu è carinissima!). Nulla da dire invece per quanto riguarda la colonna sonora, ammetto di aver deciso di guardare questo anime perché ero rimasto colpito dall'opening, il che è tutto dire...
Complessivamente assegno un 9.


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npepataecozz

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
L'economia va a rotoli, si sa. Guardare un anime come questo in un periodo del genere è roba da masochisti: ormai dell'andamento dell'inflazione, della circolazione di moneta e dell'andamento dei mercati ne abbiamo le scatole piene, desidereremmo solo una vita tranquilla senza troppi problemi. Un pò come Yoga, il protagonista di questa storia, che inizialmente non ha altra aspirazione se non quella di condurre una vita ordinaria magari accanto alla sua compagna di classe di cui è segretamente innamorato. Il destino, però, non acconterà il giovane in quanto, da un momento all'altro, verrà trascinato in un mondo virtuale, definito "Mercato Finanziario", in cui si guadagna o perde denaro combattendo l'uno contro l'altro con l'ausilio di un avatar.
A prima vista sembra un anime come tanti, con la sola novità che qui la materia del contendere è il denaro. Ma se inizialmente l'impressione è questa [C] si dimostrerà un anime molto diverso e molto più profondo.
Ogni partecipante dispone di una somma base, che può essere incrementata con delle vittorie e decurtata da una sconfitta; se si finiscono i soldi, ahimè, si finisce in bancarotta e si esce dal gioco. Ma non basta: dato che a garanzia dei soldi concessi al partecipante viene chiesto il futuro dello stesso, chi va in bancarotta vede cambiare drasticamente e negativamente il mondo attorno a sè tanto che di fronte ad una prospettiva futura fatta di rimpianti per ciò che si è perso e nessuna possibilità di riscatto per il futuro in molti scelgono il suicidio.
Yoda, pur rivelandosi un ottimo combattente, finirà per disprezzare presto questo meccanismo ma non potrà uscirne; così per non rovinare la vita del suo prossimo cerca di vincere sempre di misura nei suoi incontri, in modo che il danno arrecato al suo avversario sia minimo.
Per chi è un amante degli scontri alla street fighter o alla Yugi-oh, la visione di [C] non arrecherà nessuna soddisfazione. Il fulcro di tutto, infatti, non sono i combattimenti - pochi e poco interessanti - ma è l'introspezione dei vari personaggi e di come costoro gestiscono questa visione del mondo in cui il denaro equivale al futuro mettendo in luce tutta una serie di sfaccettature sui vari aspetti della realtà che analizzate con attenzione lasceranno invece soddisfattissimi chi ha voglia di discutere ogni piccolo dettaglio.
La principale domanda che questo anime ci pone è la seguente: se fossimo costretti a scegliere cosa preferiremmo, salvare il presente, anche a costo di grossi sacrifici, e rifiutare un futuro alternativo, o fare il contrario in quanto il presente è la nostra vita, le nostre abitudini, le nostre amicizie, i nostri amori e quindi va salvaguardato anche se ciò vuol dire non avere nessun futuro? Pur propendendo per una delle due scelte, l'anime non riesce a spegnere completamente il dubbio nello spettatore e questo, senza dubbio, è la sua più grande qualità.
La mia valutazione sarebbe potuta essere molto più alta ma, sinceramente, ho trovato la prima parte davvero noiosissima. Tutti gli aspetti descritti sopra assumeranno la loro forma completa solo nella seconda metà della serie che, invece, m'è piaciuta davvero molto.
Quindi, in definitiva, dò una buona valutazione a questo anime e mi sento di consigliarlo a chi, tra una bolletta da pagare ed un conto da saldare, ha ancora voglia di porsi delle domande.


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Izaya_Orihara

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Da sempre gli anime hanno trattato varie tematiche: amore, amicizia, fiducia... Ne troviamo tantissime. Queste tematiche possono essere espresse eccellentemente da serie che poi potremo considerare "grandi" oppure malamente da anime mediocri. Ciononostante sono sempre le stesse, queste tematiche. Infatti mai, o quasi mai - per la mia cultura mediocre verso questo mondo non ne posso dar certezza -, era stato adottato come tema in un manga/anime "il denaro", nonostante esso sia fonte di grande potere, ma allo stesso tempo fonte di assoluta disperazione. I soldi non fanno la felicità, si ripete in giro a volte per negare l'evidenza che tutti dipendiamo da essi. Invece credo che i soldi siano uno dei fattori più importanti per far nascere la felicità.

Trama: Yoga è un ragazzo qualunque che guadagna soldi tra vari lavori part-time e ha un sogno, più che altro un obiettivo, ovvero garantirsi un buon futuro. Finché non appare un tizio misterioso, Masasaki, che invita il nostro protagonista in un mondo parallelo chiamato Distretto Finanziario. In questo mondo la base di tutto sono i soldi che si vincono o si perdono tramite combattimenti che influiranno anche, se vai in bancarotta, sulla tua vita reale e l'addio conseguente al distretto. I soldi prodotti dal distretto sono infatti collegati con il mondo reale e avranno un ruolo molto importante. Il protagonista lotterà per prevenire un possibile addio al futuro.

Come ho già scritto nell'introduzione - o almeno ho fatto capire -, la serie parla di una tematica che può essere definita molto importante per noi nei giorni nostri, in cui molti paesi o sono già in crisi o ci stanno andando: "il denaro", "i soldi", e proprio per questo può essere considerato un anime molto originale e che si distingue dalla massa. Ha sicuramente molte lacune e cose che lascia in sospeso da come è stato etichettato da molti: i combattimenti non sono moltissimi pur essendo uno shounen, ma credo non siano fattori che determinino il mio voto, in quanto la serie vuol farci capire, anzi fare riflettere, sull'uso del denaro e su vari affluenti, come l'economia mondiale e come sia importante la valuta di una certa moneta. Non a caso, infatti, ogni episodio sarà importante e farà riflettere, parlandoci dei vari affluenti derivanti dal denaro, fino ad arrivare, negli episodi finali, alla crisi economica mondiale. Cito solo alcuni di questi affluenti, quelli che mi sono rimasti più "impressi".

La differenza presente/futuro con sottofondo del denaro, infatti in questa serie troveremo vari personaggi che si divideranno nelle due fazioni. Difficile dire chi ha torto. Che presente è se non c'è futuro?, affermano alcuni. Pensiamo al presente per il momento, al futuro poi si vedrà, citazione usata anche nei giorni nostri da molti e che si può rispecchiare perfettamente nella serie.
A volte il denaro oscura, effettivamente, tutti gli altri valori e piaceri della vita. Vediamo dalla serie che a volte si pensa più al denaro e ai propri interessi che a un familiare morente bisognoso di soldi per essere trasferito di posto e guarito. Questo tema non è mica sconosciuto. Infatti il denaro allucina e fa un lavaggio alla mente. Difficilmente si riesce a uscire dalla sua illusione.

Nonostante la serie sia di genere fantascienza non vuol dire che non riesca a parlare di tematiche realistiche e fa sì che tutto sia più interessante e bello. I personaggi sono caratterizzati a dovere, infatti difficilmente si riesce a dar ragione a uno e all'altro che afferma l'opposto torto. Il protagonista non è molto sempliciotto, anzi, subisce un'evoluzione caratteriale nel corso della serie che reputo effettivamente positiva.
L'apparato tecnico è alquanto mediocre, si salva per l'animazione discreta. Il colore è sempre lo stesso: il giallo. Lo stile dei personaggi è troppo spigoloso e quasi irrealistico, braccia e gambe sono lunghe. L'opening è discreta, così come l'ending, mentre le OST sono sufficienti.
Un anime che consiglio a chi vuol passare una giornata diversa dal solito.


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falcus92

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Avevo letto recensioni in giro per il web che etichettavano "C - Control - The Money of Soul and Possibility Control" un anime poco raccomandabile perché lasciava tanti punti in sospeso e perché era simile a un'insalata russa in cui è possibile inserire qualsiasi cosa. Niente di più sbagliato e per questo, nonostante l'importanza che attribuisco alle recensioni, preferisco "vivere" gli anime in prima persona per riuscire a percepire il messaggio che è celato dietro. Inutile dire che l'opera in questione è per ben 11 episodi una grande allegoria che va analizzata minuto per minuto per comprendere la complessità e la genialità che si cela dietro gli avvenimenti.

La storia narra di un ragazzo, Yoga, che vive in un mondo del tutto singolare. Il Giappone infatti riuscì a salvarsi da una crisi mai vista in precedenza; ciononostante molti problemi hanno afflitto la popolazione. Kimimaro, orfano di madre e padre, ha un sogno, quello di avere un futuro normale e semplice che ha sempre desiderato. Per poter far ciò oltre a studiare fa tantissimi lavoretti part-time. Un giorno, però, davanti a lui si presenta uno strano individuo. Gli promette tanti soldi in cambio della sua partecipazione al distretto finanziario. Dopo qualche dubbio il nostro protagonista accetta. Da questo momento in poi comincerà tutta la storia che ci mostrerà le vicende di Yoga all'interno di questo mondo parallelo a quello reale.

Durante la visione dei primi episodi si percepisce da subito quale sarà il tema principale: i soldi. Pensare di realizzare un anime che ruota intorno a essi è davvero interessante perché si riescono a trattare delle tematiche molto attuali. Come dicevo all'inizio della recensione "C - Control - The Money of Soul and Possibility Control" è un'allegoria della nostra società. Tutto è governato dai soldi, tutto gira intorno a essi e tutto può cambiare da un momento all'altro grazie alla loro influenza. Una banconota è denaro, tante banconote sono potere: se si dovesse scegliere una frase per descrivere quest'anime userei questa, perché è il vero succo di 11 episodi.
I due mondi inoltre descriveranno la differenza tra quello economico e quello reale. In quello economico vigeranno altre leggi e ci saranno continue sfide. Ma qui non si parla di scontri a livello fisico - che comunque non mancheranno nell'anime - bensì di scontri a colpi di moneta, il dover dosare le proprie capacità economiche per poter trarne maggior beneficio senza sbilanciare il mondo.
Inutile dire che ho trovato fantastico l'aver raffigurato in un certo modo tutta l'economia contemporanea.

A livello tecnico c'è qualche imprecisione. Si abbonda con il colore giallo e la sua scala cromatica. Inoltre si farà uso massiccio della computer grafica. Il fatto però che sia stata realizzata in modo decente rende la visione, comunque, piacevole. La regia non è incisiva e tutti gli scontri sia fisici sia non avranno spesso inquadrature fisse e statiche. Le OST sono varie ma non in eccesso. I disegni invece sono un po' sproporzionati a livello del bacino. Insomma, un apparato tecnico che si salva solo per le buone animazioni, ma che risulta veramente mediocre.
Consigliato, anche se il ritmo non è molto veloce. Induce riflessioni sull'utilizzo del denaro e della sua grande forza nel nostro mondo.


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Rieper

Episodi visti: 11/11 --- Voto 5
Attorno al denaro tutto gira, e con quest'affermazione si potrebbe già completare la recensione di un anime come "C - The Money of Soul and Possibility Control". Una volta erano le 4WD, un'altra volta le trottole e poi le carte da gioco; qui i soldi.

Ci troviamo in un Giappone che si è salvato dalla bancarotta grazie all'intervento di un paese straniero, tuttavia la situazione economica generale rimane precaria e si mostra in tutta la sua tragicità dal numero elevato di suicidi e atti criminosi. In questo contesto vive Kiminaro, uno studente universitario con un solo obiettivo: studiare e avere una vita normale (che fa rima con "vita squallida" in questo particolare caso). Anche per lui il problema di mancanza di denaro si fa sentire fortissimo fino a quando un individuo che sembra un incrocio malato tra il cappellaio matto e Willy Wonka non gli offre la possibilità di guadagnare montagne di soldi "combattendo" nel Distretto Finanziario, ovvero un mondo parallelo governato da non si sa bene chi.

Sotto un punto di vista squisitamente narrativo, la trama ha degli spunti originali o quantomeno pensati. Peccato che il tutto si risolva in una serie di combattimenti alla "Pokemon" utilizzando gli Asset, ovvero degli esseri demoniaci (?) che combattono per i loro padroni grazie ai fondi monetari posseduti. C'è un numero consistente di "abilità" da mettere in atto durante il combattimento e tutte saranno contraddistinte da parole che fanno riferimento al sistema finanziario reale come "inflaction". A vederli non sono affatto male, tuttavia la presenza di un'argomentazione economica per fare da scusante a dei semplicissimi combattimenti rende il tutto dannatamente sciocco.

Altra caratteristica sono i dialoghi, troppo complessi e dannatamente noiosi, che cercano di dare un tono serio e alternativo all'opera, che tuttavia sprofonda in una serie incontrollabile di sbadigli. In tutto ciò il protagonista, Kinimaro, è in assoluto il personaggio più ignobile e patetico che si possa creare. Non ha una particolarità caratteriale, pensa solo a studiare e fare lavori part-time; insomma, è una presenza a dir poco sconfortante e deprimente, perfino sul finale non cambia atteggiamento. Lo svolgersi delle vicende gode di alti e bassi, vista soprattutto la presenza di dialoghi soporiferi e di personaggi per niente carismatici, ma anzi anonimi e dimenticabili. In parole semplici questa è un'opera che si salva solo per il numero esiguo di episodi.

Tecnicamente l'anime è particolare, né bello né brutto. Il character desing è altalenante poiché seppur ci sono personaggi creati in maniera buona ce ne sono altri che assomigliano più a delle caricature. Gli sfondi classici sono molto buoni, mentre quelli in grafica computerizzata meno, purtroppo la grafica dei personaggi non si amalgama con quella di un 3D della tipologia seguente. Le animazioni fanno il loro dovere senza eccellere, non è facile dare una valutazione anche per l'uso di CG. Il comparto audio è buono, gli effetti rendono bene, ma le sigle d'apertura e chiusura pur se ben fatte non saranno memorabili.

In definitiva l'anime in questione non è neanche lontanamente un capolavoro come ci si sarebbe aspettati viste le caratteristiche di base. E' un'opera che non lascia niente quando finisce, e questo è un difetto gravissimo per un'opera narrativa. La buona volontà di creare qualcosa di nuovo c'era, tuttavia l'opera si perde già da subito e nel finale permangono decine di domande alle quali probabilmente non riceveremo mai risposta. Concludendo "C - The Money of Soul and Possibility Control" è un'opera tra il discreto e l'anonimo e non mi sento di consigliarla se non in mancanza di altri titoli più meritevoli.


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Musso92

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
"Sai cos'è questo? E' denaro. E se ne accumuli così tanto? E' potere."
Partendo con una fantastica, quanto veritiera citazione tratta da quest'anime, cominciamo appunto a parlare di C, per abbreviare, a mio parere uno dei migliori anime del 2011, insieme "a Steins;Gate" (prodotto sempre da NoitaminA), e forse a "Madoka Magica" - appaiono haters selvatici.
C è tecnicamente uno shonen, che si differenzia da tutti gli altri, principalmente, per i motivi che spingono i vari personaggi ad agire secondo le loro scelte; avranno qualcuno da proteggere, o in nome dell'amicizia, o per amore, direte voi. No, qui si combatte per i soldi, vero e proprio denaro contante, ed è questo che al giorno d'oggi fa più gola di tutti, il Dio Denaro. Andiamo, se poteste scegliere, vorreste dei poteri da shinigami, un frutto del diavolo, o un conto in banca pressoché illimitato? Credo proprio che opterete per la terza, ho ragione? In cambio, vi viene soltanto chiesto il vostro "futuro" come garanzia.
Futuro, parola tanto vaga quanto indispensabile, e se ne renderà conto ben presto anche il protagonista, Yoga Kimimaro, il quale viene invitato nel misterioso "Distretto Finanziario", dove si combatte tramite Asset, ovvero la personificazione del proprio futuro, in forma umanoide o meno, e dall'esito dei questi scontri si decide se aumentare drasticamente il proprio conto bancario, oppure finire in bancarotta ed essere banditi dal distretto, a scapito ovviamente del "futuro" che è stato offerto come garanzia.

Tutto questo fa di C un anime tanto originale quanto avvincente e realistico, visto che tratta spesso e volentieri di economia, o più semplicemente della condizione di vita dei partecipanti, e ciò raramente si vede in un anime, ma soprattutto il discorso del denaro, che sta alla base di tutto, rende perfettamente l'idea della nostra società odierna, dove il denaro è onnipotente, e si fa letteralmente di tutto per averlo, di solito per fini egoistici, o semplicemente per avidità, proprio come è per parecchi personaggi di quest'anime.
Le poche cose che non mi hanno convinto sono i disegni, a volte pessimi, e altre sostituiti da CG, ma più che altro la scarsa lunghezza dell'anime in sé, che dura veramente troppo poco. C'era cosi tanto da potere spiegare, e cosi tanti personaggi da approfondire, che alla fine riusciamo a vedere solo l'essenziale, quando l'intero anime poteva essere allungato di una buona dozzina di episodi, e diventare uno dei migliori del suo genere. Peccato.
Che dire? Voi guardatelo, non ve ne pentirete di certo. E poi sono solo 11 episodi, si guardano anche in una sola giornata volendo.


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Tacchan

Episodi visti: 11/11 --- Voto 9
"C - The Money of Soul and Possibility Control" è un titolo che ho particolarmente apprezzato e, sebbene non sia privo di qualche magagna, mi ha impressionato in modo estremamente positivo. Per prima cosa si dimostra originale nell'argomento trattato, prendendo spunto dall'attuale crisi finanziaria e ricamandoci intorno un gioco finanziario con basi fantascientifiche/fantastiche. Il mondo di Midas è accessibile solo a pochi eletti che avranno la possibilità di mettere in gioco il proprio futuro, spalleggiati dal proprio Asset, il cui aspetto in qualche modo simboleggia il futuro che il distretto finanziario di Midas si prende come garanzia. Affronteranno altri Entre tramite dei Deal, in cui potranno mettere in gioco il loro patrimonio per portare degli attacchi all'avversario nella speranza di mandarlo in bancarotta o, qualora il tempo scadesse, di terminare con un patrimonio superiore.
Quello che accade in questo distretto finanziario ha delle ripercussioni pesanti anche sul mondo reale e la causa di tutto è che il denaro di Midas prende sempre più piede nel mondo reale: pur essendo identico, per le persone comuni, a quello vero, gli Entre lo riconoscono in forma di banconote totalmente nere. Uno sfidante che finisce in bancarotta finisce per perdere il proprio patrimonio, futuro e, di conseguenza, quello della gente che ormai dipende da lui. Alcuni hanno accumulato patrimoni così elevati da influenzare la vita di decine di migliaia di persone.

Con questa premessa, l'anime di focalizza sul modo in cui viene interpretata la possibilità di giocare in Midas e arricchirsi: chi la sfrutta per fini personali, chi con finalità nobili e umanistiche, chi spera di proteggere il presente e chi, come il protagonista, non sa esattamente come dovrebbe comportarsi. I Deal sono rappresentati come degli scontri in cui, più che combattere fisicamente, i partecipanti scelgono strategicamente i poteri investendo sul proprio Asset. All'inizio tali scontri sembrano avere un ruolo piuttosto rilevante, ma con il proseguire della serie perdono la loro centralità a favore della trama vera e propria. Ho particolarmente apprezzato la realizzazione di questi duelli e in particolare adoro le voci digitalizzate, tipo videogame anni '90, con cui sono annunciate le mosse.

Interessante poi l'allegoria relativa al "denaro nero" di Midas che non solo simboleggia lo sporco da cui scaturisce, ma che ne identifica la sua provenienza non legittima e sommersa. Anche la stesse attività speculative del distretto di Midas sono una metafora di come l'economia e la finanza siano sempre più invadenti nella vita reale e come siano in grado di rovinare aziende e persone che con la finanza non hanno nulla a che spartire. I deal possono simboleggiare gli investimenti delle banche e delle finanziarie in prodotti ad altro rischio, come derivati di vario tipo, il cui errore porta a conseguenze distruttive non solo per loro, ma anche per il mondo produttivo e la gente comune. "C - The Money of Soul and Possibility Control" è un anime molto attuale che rivede, in chiave fantasiosa, quanto sta accadendo. Si sviluppa in modo abbastanza intelligente e si conclude lasciando diversi interrogativi, ma a livello logico è risoluto. Il protagonista ha fatto la sua scelta, ha ottenuto il suo risultato, tuttavia non sa esattamente cosa accadrà e gli sceneggiatori danno ben pochi indizi a riguardo. Non viene nemmeno spiegato nulla sul distretto finanziario di Midas, per cui se cercate delle risposte difficilmente sarete soddisfatti. A livello di trama, invece, la fine è risolutiva visto che il protagonista ha fatto il suo iter e la vicenda, per ora, è conclusa. C'è spazio certamente per un seguito, anche se dubito lo vedremo mai.

Curiosa anche la strada che porta alla fine, con azioni e interventi finanziari molto creativi che non stanno in piedi. Per carità, alla fine si sta parlando di una situazione fantastica, ma vengono fatti molti riferimenti all'economia reale e pertanto, fuori da Midas, stupisce la creatività con la quale i personaggi intendano arginare i problemi che hanno, volontariamente o meno, provocato.
La principale magagna di "C - The Money of Soul and Possibility Control" sono comunque i personaggi, che risultavano un po' piatti, di facile lettura e stereotipati. Sono, ed è paradossale, molto più interessanti gli Asset. I principali punti deboli sono il protagonista e il suo antagonista, entrambi decisamente poco originali e già, troppo spesso, visti.

Difetti a parte, mi sono trovato a vedere un titolo originale, ben realizzato, con una magnifica sigla iniziale (davvero splendida), un buon sonoro e una buona trama. Non manca anche un pizzico di romanticismo e comunque l'Asset del protagonista è splendida. Personalmente, se cercate qualcosa di diverso dal solito, lo consiglio vivamente.

dawnraptor

Episodi visti: 11/11 --- Voto 9
<b>**** ATTENZIONE! POSSIBILI SPOILER!!! ****</b>

Lo so, lo dico spesso, ma recensire questo anime è difficile. Forse, più che difficile, complesso, così come è complesso "C", interpretabile su più livelli.
C'è, in prima battuta, il livello superficiale, che vede gli estimatori apprezzarlo per i bei disegni e le belle animazioni, per i combattimenti inusuali e avvincenti, per la musica azzeccata, per i personaggi ben delineati. A questo proposito, si nota che, a parte i personaggi principali, che sono evidentemente lì per farsi amare, quelli di contorno sono molto "normali", se non, francamente, brutti. La gente comune è decisamente comune, ben lontana dall'ideale di bellezza occidentalizzata che furoreggia. E questo, a mio vedere, è decisamente un punto di vantaggio perché aggiunge verosimiglianza.
I miei occhi devono essere poco allenati a distinguere l'animazione tradizionale dalla CG, perché francamente non vedo molto disturbo nella caratterizzazione del mondo virtuale effettuata con questo mezzo.

C'è poi una seconda chiave di lettura, che concerne il significato da attribuire alle azioni che vengono descritte.
Abbiamo due mondi paralleli, uno reale e uno virtuale. Il mondo virtuale si chiama Distretto Finanziario. E, già qui, non si può fare a meno di pensare alla contrapposizione tra l'economia reale e quella virtuale che stiamo vivendo nei nostri giorni.
Si entra nel Distretto Finanziario per ottenere quelli che, in prima battuta, sembrano ingenti e relativamente facili guadagni. Ma, per farlo, si mette in gioco il proprio futuro: infatti, si assiste costantemente all'equazione "Denaro=Futuro" (mi perdoneranno i matematici per la bestialità). Per avere uno, si mette in gioco l'altro. Per guadagnare il primo, si deve derubare qualcun altro del suo secondo, attraverso "affari", condotti obbligatoriamente almeno con cadenza settimanale, durante i quali si rischia, perdendo, di finire in bancarotta o, meglio, di fare fallimento. In questo caso si viene espulsi per sempre dal Distretto Finanziario, ma la cosa peggiore è che si perderà anche qualcosa di importantissimo nella vita reale. E' un risultato terribile, che lascia i falliti distrutti nella vita e nello spirito, conducendoli spesso al suicidio. E, anche qui, non si può non pensare a quel che succede, quotidianamente, in Borsa.

I combattimenti - chiamarli affari non mi sfagiola - vengono condotti con l'aiuto degli "asset", che sono l'incarnazione del futuro di ciascun entre(preneur). Questi asset, o beni all'attivo, o risorse che dir si voglia, vengono messi in gioco a ogni scontro.
Non è che dopo un po' di tempo che Kimimaro, il protagonista, si rende conto di quanto sia terribile il gioco in cui è entrato, e da cui non gli è concesso uscire. Le umane vicende di un suo conoscente, da lui sconfitto, gli faranno toccare con mano la crudeltà di tutto l'apparato. Assistiamo quindi al suo percorso di crescita, che lo porterà dall'essere un piccolo imbranato senza sugo a una posizione molto più matura ed assertiva.

Intanto, si assiste al continuo interscambio tra il mondo reale e quello virtuale: da quest'ultimo arrivano ingenti quantità di denaro "nero", indistinguibile da quello vero se non da chi è stato nel DF. E molti personaggi di spicco del mondo reale sono anche pezzi grossi in quello virtuale: un gran pasticcio! E infatti, il mondo reale sta lentamente andando a rotoli, mentre tutto il suo futuro lentamente si consuma per produrre denaro, denaro e ancora denaro, in questo aiutato da Mikuni. Questi è il classico personaggio che, cercando di fare del bene, produce un gran male. Egli è ferocemente dedito alla protezione del presente ed è disposto, pur di farlo, a distruggere ogni futuro. In fondo, ragiona, senza presente non c'è futuro! Ma se non c'è un futuro per cui vivere, allora, che ne è del presente?
E non è questo ciò che più o meno vediamo ogni giorno anche qui, quando continuiamo a vivere al di sopra dei nostri mezzi, lasciando il debito da pagare alle generazioni future?

Non viene tralasciato neppure il comparto sentimentale, Assistiamo allo sviluppo di una relazione romantica tra nientemeno che Kimimaro e il suo asset. Mah, ecco, questa forse gli autori se la potevano risparmiare, è un po' appiccicata lì. D'accordo che, caso più unico che raro, Kimimaro si preoccupa molto del suo asset, che è obiettivamente una ragazza carina, arrivando perfino a procurarle del cibo di cui è ghiotta, anche se non le è necessario, e proteggendola quanto più possibile. Ma, beh, pare che in ogni anime debba esserci una coppia, e qui abbiamo questa. Pace.

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma mi sono già dilungata troppo. A parte la storia romantica di cui sopra, che comunque non viene molto sviluppata, posso fare appunto solo sul fatto che non venga molto spiegata, o affatto spiegata, l'esistenza del Distretto Finanziario e la sua influenza sul mondo reale. Del resto, 11 puntate non sono molte, ma aggiungendone, probabilmente, si sarebbe perso mordente. Così, invece, non si conosce noia.
Aggiungo solo che [C] è un anime che merita di essere visto per l'argomento trattato e per l'originalità con cui viene trattato. Non fatevi ingannare dalle carte, che non hanno poi un granché d'importanza nella storia. Questa è una battaglia tra il denaro e il futuro, e a tutti piacerebbe sapere chi sarà a vincerla.
Buona visione.


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riskio

Episodi visti: 11/11 --- Voto 5
[C] è un anime sopravvalutato a mio parere. La storia è semplice (classica lotta economica tra i soldi e il futuro) resa più intricata da uno sviluppo forse troppo tecnico. Risulta molto di attualità in quest'ultimo periodo di crisi. Nello svolgimento, la storia lascia parecchi dubbi irrisolti, a meno che non ci sia una seconda serie. Per me, un grande punto a favore di "C" è il fatto che mancano le scene hentai e le donne prosperose che ormai sembrano sempre più regnare nel mondo degli anime, anche se a un certo punto parte una classica "storia d'amore".

Utente8806

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Utente8806

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Non si fa che parlare di crisi, alla TV, sui giornali, per la strada... Questa parola è sulla bocca di tutti. La crisi è economica, ed ecco che chiunque prova a mettere bocca, spesso senza sapere nulla. Praticamente è ormai un semplice argomento da bar, tanto per fare conversazione con gli avventori ciarlando a più non posso. In confronto, quello di [C] è un tentativo molto più interessante: mostrare l'economia sotto forma di anime shounen, con tanto di combattimenti e un po' di sana introspezione psicologica.

In un mondo parallelo, in cui conta solo il denaro (abbastanza simile al nostro, insomma), avvengono dei Deal, che hanno ben poco a che vedere con l'economia vera e propria a favore di combattimenti "spettacolari" tra persone provenienti dal nostro mondo, usando come arma principale gli Asset. Questi sono le personificazioni, in forma antropomorfa e non, del futuro che si offre in cambio dell'accesso al Distretto Finanziario. Così è chiamato questo mondo parallelo, e da esso fluisce nel nostro una grande quantità di denaro nero, il Midas Money.
Ora, nonostante delle premesse non ottime per ceri punti, l'approfondimento sulla psiche dei personaggi è abbastanza interessante, ancora di più se unito al fatto che chi perde nel Distretto Finanziario "perde" anche nella vita reale, con dinamiche variabili. Direi che l'opera ha un graduare ma costante miglioramento, culminante in un gran bel finale, secondo me uno dei pochi a essere davvero ben fatto.

Anche il chara degli Asset è gradevole e interessante, un buon punto a favore. Per non parlare poi del protagonista, che da ragazzino anche un po' insicuro sulle proprie scelte si fa "uomo" con un'idea ben precisa e la convinzione per portarla avanti. Per il suono, voglio fare notare l'opening: innanzitutto la canzone è insolitamente in stile americano, cosa rara visto che spesso i giapponesi scopiazzano ma hanno uno stile loro; in seconda battuta il video che vi è collegato mostra come l'uomo desideri in maniera smaniosa il denaro, anche a costo di spargere sangue, con le immagini di banconote di vari stati e rievocazioni di bombardamenti e della guerra in Vietnam, tra le altre. Anche l'ending è carina, ma... "non è la stessa cosa". Anche animazioni e disegni non sono trascurati, magari si poteva usare meglio la CG in qualche punto ma per il resto siamo a un livello medio-alto. Per quanto non sia il capolavoro del secolo, vi consiglio di guardare [C] anche solo per curiosità.


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Io, Lui, L' Altr

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
"C - The Money of Soul and Possibility Controll", o semplicemente "[C]", è un'anime del 2011 della Tatsunoko Production.

Storia
"[C]" si svolge in Giappone. Il paese ha evitato la bancarotta grazie all'intervento di un fondo sovrano, ma povertà e disoccupazione sono diffusi, per i cittadini la vita è difficile e spesso i soldi non bastano.
Il protagonista è Kimimaro Yoga, studente universitario che vive da solo in un appartamento, in seguito alla morte della madre e alla scomparsa del padre. Il ragazzo svolge due lavori per riuscire a pagarsi gli studi e sogna una vita normale. La sua vita viene sconvolta dall'arrivo di Masakaki, uno strano individuo che ricorda molto la figura del cappellaio matto. Masakaki invita Kimimaro nel Distretto Finanziario, un luogo di cui il ragazzo non aveva mai sentito parlare. Gli viene spiegato che, in tale luogo, le persone ricevono denaro, ma il Distretto prende il loro futuro come garanzia. Dopo l'iniziale rifiuto, Kimimaro diventerà quasi forzatamente un Entrepreuner, ovvero un membro del Distretto, e incontrerà Msyu, la quale è il suo Asset. Gli Asset sono la personificazione del futuro dell'Entrepreuner, e hanno il compito di aiutarlo nei Deal, ovvero dei combattimenti tra Entrepreuner basati sull'investimento di denaro (questo è il primo difetto della serie: i Deal, alla fin fine, sono regolati quasi solo dalla potenza dell'Asset e dalla quantità di soldi che l'Entrepreuner possiede).
Kimimaro scoprirà che il Distretto ha molta più influenza sulla realtà di quanto potesse immaginare, e si troverà costretto a fare una scelta: schierarsi con Souichirou Mikuni e la Gilda dello Storno o con Jennifer Sato. Non posso dire in cosa consiste la differenza tra i due "schieramenti" senza fare spoiler, ma posso dire che è più radicale di quanto ci si possa aspettare.

"[C]" è una serie che in superficie parla di denaro e di come questo influenza la vita delle persone e le persone stesse, ma in realtà parla del futuro, senza pretendere di darvi una forma specifica - gli Asset rimangono in parte avvolti dal mistero -, della distinzione tra presente e futuro e di come le persone possono comportarsi nei confronti di uno e dell'altro, spinte da motivazioni talvolta superficiali e talvolta profonde.
"[C]" cerca di parlare di un argomento difficile, e, per quanto non si possa dire che fallisca nel suo intento, non si può nemmeno dire che stabilisca punteggio pieno. Alcuni punti focali vengono lasciati privi di spiegazione, ci si può ragionare sopra ma secondo me è molto difficile arrivare a una conclusione esatta. Il finale, inoltre, è forse troppo compresso, ma sarebbero bastati anche due soli minuti in più per rispondere a una semplice domanda.

Personaggi
I personaggi sviluppati meglio sono Kimimaro, Mikuni e i rispettivi Asset. Nel caso di Kimimaro abbiamo un'evoluzione a tratti lenta ma costante, che culmina nella sua presa di posizione finale in una situazione che difficilmente ci si potrebbe aspettare guardando i primi episodi, determinata da tutte le esperienze vissute nel Distretto, insieme o contro altri Entrepreuner, che talvolta lasciano in lui non pochi dubbi. Lo sviluppo di Msyu non è troppo originale, ma non si può certo definire mal realizzato.
Mikuni è un personaggio già formato, ma ciò che lo ha portato a essere quello che è non rimarrà avvolto nel mistero. Assisteremo ad alcuni flashback su di lui che chiariranno la sua personalità e contribuiranno a renderlo un personaggio quasi, se non del tutto, perfetto (non nel senso che è perfetto come persona), come se ne vedono pochi.
Q, l'Asset di Mikuni, avrà un ruolo quasi marginale per molti episodi, ma alla fine si rivelerà un personaggio più importante di quanto ci si aspettasse.
Ho nominato solo questi quattro, ma non sono certo gli unici personaggi resi in maniera ottima, con una caratterizzazione eccellente, un comportamento coerente e un ruolo fondamentale.

Audio e colonna sonora
Le musiche si adattano bene alla serie, in particolare gli effetti audio, ma non mi sono sembrate particolarmente belle, così come l'opening e l'ending.

Disegni e animazioni
La serie è caratterizzata da tinte principalmente chiare. I disegni sono realizzati molto bene, le animazioni sono ottime, il chara design rispecchia bene i personaggi, insomma, lo stile grafico è ottimo e particolare, avvincente.

Apprezzamento personale
Altra serie al cui riguardo mi è difficile esprimermi. "[C]" offre senza dubbio numerosi spunti interessanti, probabilmente troppi per una serie così corta, e proprio per questo non riesce a sviluppare al massimo le sue potenzialità, complice l'argomento trattato, astratto e molto complesso, ma riesce lo stesso a dare importanti spunti di riflessione.

Voto complessivo: 8,5
A chi consigliare "[C]"? Sicuramente non a chi cerca un prodotto superficiale. Questa è una serie molto particolare, che tratta insieme due argomenti molto diversi ma strettamente collegati, nella società odierna: il denaro e il futuro.


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Lyer

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
'C - Control - The Money of Soul and Possibility Control' è una serie anime prodotto da "noitaminA" che sopratutto nel 2011 ha dato alla luce molti capolavori dell'animazione. [C] è uno di quelli. E' incentrato su Kimimaro, studente universitario di economia, che ha sempre vissuto contando sulle proprie forze per sostenersi economicamente. Proprio durante un periodo difficile per il ragazzo, gli viene presentata la "possibilità" di cambiare il proprio "futuro", ricevendo l'invito al "Distretto Finanziario" dove scopre un mondo all'ombra di quello reale, che conta su gli Entrè e sui loro rispettivi Asset in "Conflitti d'interesse".

Dunque [C] ha riferimenti alla società nipponica moderna, dove il denaro va e viene, dove la parola progresso della società contiene molti significati, e sta proprio a Kimimaro decidere quale accettare e per quale combattere.
La parte tecnica dell'animazione è buona: colori vivaci, animazione per tratti ottima e per altri dissonante. Ad esempio è possibile notare alcuni personaggi secondari che stonano al massimo nel design stesso. Tuttavia è comunque un fattore necessario a far capire che il mondo di [C] è variegato, tutti possono accedervi, tutti con diversi motivi.
Il sonoro è perfetto, sopratutto nell'pening e nell'ending, sono quelle sigle che non salteresti mai per tutta la visione deglii 11 episodi.

Nel complesso è un'esperienza piacevole, che lascia agli spettatori la cosa più bella che un anime possa lasciare: "riflettere", ovviamente a patto di stare ad ascoltare. [C] è sicuramente un anime breve, ma capace di rimanere impresso per l'originalità e i sentimenti che ci lascia.


 4
__Nergal__

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
In questa epoca, dove tutti i valori della vita stanno piano piano scomparendo, un nuovo idolo compare all'orizzonte, il Dio Denaro.
'C - the money of soul and Possibility Control' non è solo un bell'anime, ma è anche un'ottima riflessione sulla nostra società consumistica, in cui ciò che conta per molta gente è solamente il denaro.

Tutto nasce da una sorta di patto con il diavolo, in questo caso una sorta di fusione tra Il cappellaio matto e Willy Wonka, che una volta presentatosi a casa di Yoga Kimimaro (studente di economia con parecchi problemi di denaro) gli offre la possibilità di entrare nel Distretto Finanziario, a patto che ceda alla banca Midas il suo futuro. Difficile prendere una decisione simile, anche perché nessuno sa cosa lo aspetta nel futuro, di conseguenza nessuno sa cosa sta mettendo in gioco; potrebbe essere una felice famiglia o un bel lavoro, o magari entrambi.

In cambio del denaro della banca Midas, ogni enterpreneur (imprenditore) dovrà sostenere un Deal, una sorta di scontro a suon di denaro combattuto tra due soggetti e i loro rispettivi Asset - una sorta di personificazione del loro futuro.
La trama è veramente interessante, anche perché, con il passare della storia, si delineano dei mutamenti nella società che fanno ben riflettere, seppur estremizzandolo, il concetto della finanzia odierna, in grado di spazzare via, metaforicamente, non letteralmente come qua, intere città e, addirittura, stati. Questo è il principale senso di questa serie, mettere in guarda, mostrare alla gente quanto sia pericolosa l'economia di carta, un'economia che si regge in piedi solo grazie al volere di poche persone che ne tirano le redini, muovendo ingenti capitali per i loro vantaggi, noncuranti delle conseguenze.

Se per quanto riguarda la trama, "C" si presenta come un'ottima serie, lo stesso non si può dire per i personaggi. Kimimaro, il protagonista, è il classico studente stereotipato con tanto di love story con il suo asset; Mikuni invece è il solito finto cattivo, che cerca di essere buono ma il modo in cui ci prova è sbagliato.
Fortunatamente il livello si risolleva se si osservano i personaggi da un lato puramente estetico. Pur non essendo iperrealistici, risultano ben disegnati e ben integrati con gli ampi sfondi in cg, realizzata molto bene che stona solamente nella realizzazione delle automobili, non molto ben integrate nel paesaggio.

Per quanto riguarda la colonna sonora è piuttosto scialba, eccezion fatta per l'ottima opening, il resto si attesta a un livello piuttosto basso.
In conclusione, "C" riesce ad affrontare tematiche importanti e molto attuali creando una storia allo stesso tempo ricca di azione e di critica alla società; scade un po' nel banale nei personaggi ma nel complesso merita decisamente di essere vista.


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HSam

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
"Soldi"... Per molte persone sono frutto di duro lavoro, per altre felicità, per altri ancora una sporca verità che manovra le menti umane. Ma possiamo veramente analizzare il fenomeno, o quantomeno la critica, attraverso la fantasia? L'anime primaverile di noitaminA ci prova in maniera più che profonda e originale, sfornando un'àncora di salvezza capace di ridurre, quanto possibile, il flop della stagione precedente.

E' raro imbattersi in un anime capace di appassionare e intrattenere lo spettatore puntando sul fattore "denaro", la trama infatti si basa sul quanto la moneta possa influenzare la realtà partendo da un approccio, però, totalmente differente. Il protagonista Kimimaro, infatti, sogna la vita "normale": avere una famiglia, un lavoro fisso e vivere serenamente i suoi giorni; ma ciò che lo aspetta è il "distretto finanziario", un vero e proprio mercato parallelo al mondo reale, nel quale è possibile guadagnare ingenti somme di denaro stipulando contratti molto particolari con chi può accederci. Attenzione però, perché in gioco c'è il proprio "futuro".

Partendo da una base di complicata argomentazione, 'C' stupisce in modo completamente inaspettato. Infatti i particolari contratti stipulati nient'altro sono che veri e propri combattimenti, nei quali ogni colpo e ogni mossa speciale vengono "comprati" utilizzando il denaro posseduto, ovviamente la sconfitta equivale a una vera e propria bancarotta.
Sulla base della sua complessità, inizialmente si valuterebbe 'C' come un anime comunemente molto "furbo", che parte da un processo di evoluzione della trama molto lento fino a corrompere lo spettatore attraverso i combattimenti, ma in questo caso entrambi i fattori vengono sviluppati in maniera tanto precisa che è davvero impossibile decidere d'interrompere la visione, sia che il pubblico sia amante dei combattimenti e sia il contrario. Vengono raccontate infatti anche vicende sentimentali in maniera limpida e passionale.

Riuscire a combinare tali fattori è senza dubbio il punto forte della serie, capace con il suo disegno immediato e particolareggiato allo stesso tempo di trattenere lo spettatore con il fiato sospeso in ogni istante. Oltre ai tratti principali della trama, 'C' ci racconta molte storie in una, puntando la lente di ingrandimento su ogni singolo personaggio secondario della serie, senza però caratterizzarlo troppo, in modo da non farci mai sentire a nostro agio per capire chi sia nel giusto o nel torto in ogni momento della serie, ma risolvendo tutti i dubbi negli episodi conclusivi.

In breve, abbiamo colpi di scena consecutivi con una trama capace di miscelare bene il fattore "denaro" e quello "combattimento" senza mai annoiare o essere ripetitiva, un stimolo alla riflessione su ogni critica mossa a favore o contro la natura del denaro e sulle ragioni che ci inducono a continuare a vivere secondo determinati principi. 'C' resterà a mio avviso il primo titolo del suo genere, forse l'unico, capace, nonostante il suo stato confusionario, di catturare una cosi vasta realtà con un contesto tutt'altro che reale, donandoci però una morale immediata e significativa.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
I soldi comprano la felicità? Forse no, ma un po' aiutano e di certo possono aiutare un il protagonista, che è proprio un "poveraccio", egli è solo al mondo, e per mantenersi agli studi lavora come un matto, e sogna un po' di normalità: vorrebbe solo un lavoro fisso, magari statale, e una bella famiglia. Sono sogni non del tutto scontati in una società Giapponese in stagnazione e sull'orlo del default e anche nella nostra società dove i giovani sono la generazione 1000 euro precaria in affitto.
Uno strano uomo vestito da pagliaccio gli propone di entrare nel fantomatico "Distretto Finanziario" e di diventare molto ma molto ricco, solo che da lì, una volta che si entra, non se ne esce più, come in un patto con il diavolo, i soldi ti ipotecano l'anima, o meglio il futuro...

La prospettiva, considerato il quadro generale di crisi internazionale in cui ci troviamo, è molto interessante, l'anime offre notevoli spunti di critica a questa nuova economia speculativa che gioca su strumenti finanziari di realizzazione futura e ipotetica, totalmente dematerializzati e favoriti dalla contrattazione telematica. Il futuro ormai è diventato un gioco, una scommessa.
Così anche nella realtà parallela del "Distretto Finanziario" i prescelti si giocano il loro futuro in scontri personali e con i loro asset, gli asset in inglese sono i beni, e qui l'asset è il bene primario dello sfidante, ne rappresenta l'arma, la possibilità di vittoria ed è lo specchio del suo futuro e delle sue speranze. Come in ogni scontro c'è chi vince a c'è chi perde, al vincitore vanno i soldi dello sconfitto che con essi perde il futuro. Il denaro, quando brucia via, brucia anche le speranze di evoluzione e di miglioramento dell'individuo come della società che va a rotoli.
Ma quali sono le conseguenze dei giochi del distretto sul mondo esterno? Sono devastanti intanto perché continua ad immettere cartamoneta, "midas money", che solo chi è stato nel distretto può distinguere, è moneta nera, dai neri auspici.

Una donna investiga su questo inquietante fenomeno, un giovane imprenditore cerca di arginare i danni del distretto, e c'è chi pensa solo ad arricchirsi sempre di più, nonostante tutto. Invece cosa farà il nostro protagonista, allorquando scoprirà che anche suo padre era stato risucchiato in questo perverso gioco?
L'idea è buona ma il finale forse è troppo affrettato, confusionario, ammetto di averlo rivisto due volte, per comprendere meglio alcuni profili e scoprire che certe cose non vengono spiegate proprio. Ciò nonostante consiglio la visione. Trovo molto suggestiva la sigla di apertura con la sua pioggia di banconote.


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Slanzard

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
Dopo il (meritato) insuccesso commerciale di <i>Fractale</i>, noitaminA ci riprova con un titolo completamente diverso, e come messaggio e come stile narrativo. <i>[C] The Money of Soul and Possibility Control</i> è una serie a prima vista decisamente particolare e probabilmente ispirata alla recente crisi economica, con una (non certo velata) critica all'attuale assetto del mercato azionario mondiale. Insieme al protagonista della storia, Yoga Kimimaro, veniamo introdotti al Distretto Finanziario, mondo parallelo in cui persone appositamente selezionate (il metodo di selezione non verrà mai rivelato), gli entres, si scontrano mettendo in palio il proprio futuro. Al vincitore onore e gloria (e soprattutto tutti i soldi dell'avversario), allo sconfitto... meglio non saperlo. Molte sono le domande che iniziano ad assillare Kimimaro (e lo spettatore con lui). Cos'è in realtà il Distretto Finanziario, qual è il suo scopo, perché esiste? E quali sono le sue influenze sul mondo reale? Cosa sono queste strane banconote nere, le Midas Money, che si stanno progressivamente diffondendo dal Distretto Finanziario nel mondo reale e che solo coloro che hanno accesso a quest'ultimo possono vedere? Cosa significa che per entrare nel Distretto Finanziario bisogna ipotecare il proprio futuro? Quali conseguenza ha, sul mondo reale, fare bancarotta nel Distretto Finanziario? E quali segreti cela l'asset, il collaboratore che il Distretto Finanziario assegna a ciascuno e che si dice essere lo specchio del futuro del suo padrone?
Tante domande, tanti misteri le cui risposte Kimimaro va cercando durante tutto l'arco della serie, trovandone alcune e intuendone altre. Molte domande restano tuttavia insolute o solo vagamente accennate, difficile dire se per precisa scelta degli autori o per incapacità di chiudere in soli 11 episodi tutte le strade secondarie che erano state aperte.

Con il proseguire della serie, man mano che Kimimaro acquisisce una maggior consapevolezza sul Distretto Finanziario e le conseguenze delle sue azioni al suo interno, si va delineando il messaggio di fondo dell'anime, caratterizzato da una contrapposizione tra due degli elementi di maggior importanza del Distretto. Da un lato Mikuni Soichiro, asso del quartiere, capo di una gilda creata allo scopo di minimizzare i danni che le bancarotte all'interno del Distretto hanno sul mondo reale nonché uno degli uomini più ricchi del Giappone; dall'altro una misteriosa detective incaricata di investigare sul Distretto Finanziario. Se il primo punta alla preservazione ad ogni costo del presente incurante delle conseguenze che questo avrà sul futuro - perché in fondo senza presente non può esistere alcun futuro - la seconda si chiede che senso abbia un presente privato del proprio futuro, come quello che si sta andando a creare come conseguenza dell'influenza del Distretto sul mondo reale. Nel mezzo diverse figure più o meno importanti ognuna con un proprio diverso approccio al Distretto; c'è chi si limita a combattere quando deve farlo, chi pensa semplicemente al proprio tornaconto personale, chi si riunisce in gruppi o gilde per ottenere maggior sicurezza rinunciando a grossi guadagni, chi si limita a osservare il corso degli eventi, chi combatte con gioia e chi vorrebbe evitare la battaglia. Sta a Kimimaro la scelta di quale causa abbracciare e l'onere, in ultima istanza, di portarla a compimento; scelta che è in grado di compiere solo grazie all'esperienza acquisita nel Distretto Finanziario, perché è solo nel momento in cui deve scontrarsi con un suo conoscente del mondo reale ch'egli comprende a pieno l'indicibile crudeltà che si cela nel sistema d'ipoteca del futuro. Da quel punto in poi, con il precipitare degli eventi e la sempre maggior influenza che le vicende del Distretto Finanziario acquisiscono sul mondo reale si assiste a un progressivo ma costante incupimento dell'atmosfera complessiva dell'opera.
Il finale non convince del tutto: se la risoluzione ultima degli eventi risulta ben inquadrata nell'atmosfera e nell'ideologia dell'opera, sebbene magari narrata in modo un po' troppo affrettato, la spiegazione fornita sul motivo dell'esistenza del Distretto Finanziario risulta non solo assolutamente priva di senso ma anche decisamente svilente verso tutto quanto narrato in precedenza.

<i>[C] The Money of Soul and Possibility Control</i> è una serie che indubbiamente ha molto da dire (e da dare), riuscendo a toccare numerose tematiche importanti senza banalizzarle. Ciononostante, la serie risulta limitata non solo dall'eccessiva brevità dell'opera, che avrebbe probabilmente giovato di qualche episodio in più per meglio raccontare alcune parti e riuscire a chiudere tutte le sotto-trame aperte, ma anche dalla sua struttura narrativa stile "shounen da combattimento" - e non mi riferisco certo alla presenza dei vari combattimenti tra entres e asset nel Distretto Finanziario, bensì all'evoluzione della trama, dei personaggi, della loro maturazione, delle interrelazioni che tra loro si vengono a formare e alla risoluzione dell'intera vicenda.
Un buon titolo dunque, indubbiamente degno di un paio di visioni, ma incapace di sfruttare tutto il suo potenziale a causa di un paio di difetti strutturali senza i quali, probabilmente, sarebbe entrato di diritto tra le migliori serie degli ultimi anni.


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jimmijax

Episodi visti: 11/11 --- Voto 5
La prima impressione di quest'anime lascia perplessi, l'insalata russa che costella i primi episodi ("Yu-gi-ho" e "Sakura", passando per "Digimon" e tutte le salse che il fenomeno cardgame porta con sé) promette combattimenti vari ai quali non volevo assistere. Ma il "meglio" viene dopo qualche episodio, dove questi ultimi diventano inutili lasciando lo spettatore con un grande punto interrogativo: ma allora 'sti entre e i deal a cosa servono?

Restano i movimenti economici e la scommessa del proprio futuro che viene (non)spiegato tramite sequenze di eventi confuse ed "emotive" per non dire "messe a casaccio".
Inoltre la ripetizione del concetto portante "soul and possibility" diventa un ritornello infinito testimoniando la totale pochezza della sceneggiatura, senza contare i dialoghi del tutto fuori posto - almeno da metà serie in poi - e i personaggi che, sebbene spiegati inizialmente con qualche flashback dai toni triti e ritriti, sono piatti e senz'anima, lo stesso protagonista e il suo entre non danno alcuna emozione.
Posso salvare solo il concetto di "fiducia", l'unico affrontato in maniera più o meno degna.

La noitaminA toppa alla grande con questo aborto animato che non solo non è né carne né pesce, ma non acquista il benché minimo senso tirando per i capelli un'ending che definirla tale diventa un eufemismo risultando, per quanto mi riguarda, la fine di un episodio di metà serie e ci fa chiedere: "ma perché? Perché ho perso tempo con questa robaccia?". (Spero solo che "No.6" non faccia la stessa fine perché i primi due episodi lo fanno sembrare una perla rara).

Metto 5 per non essere troppo cattivo e per premiare una sufficiente scelta estetica e la messa sul piatto di tematiche originali e di spunti economici che ben si legano all'epoca di crisi monetaria che stiamo vivendo (2009-2011); la mia sarà forse una voce fuori dal coro - come il chinotto - ma per me "C" resta un anime da evitare, ma, se proprio non resistete alla curiosità, io vi ho avvertito.

AliDelSole

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AliDelSole

Episodi visti: 11/11 --- Voto 7
Una recensione su questo anime è un po' complessa da scrivere. La storia in sé è originale e davvero bella. L'anime scorre senza una linearità costante, offrendo numerosi flashback che fanno comprendere i molti punti di vista.
Il nome è davvero azzeccato. Mi aspettavo un anime in cui i nemici si affrontavano a suon di colpi scommettendo soldi, invece la parte portante sta nel forte e indissolubile legame tra Money and Possibility, tra il denaro e il futuro.
Presenta tuttavia alcuni lati negativi. Probabilmente tutti derivati dal fatto che 11 puntate sono poche, e quel mondo complesso. Non si "comprende" il meccanismo portante del Distretto. Lo si percepisce come qualcosa di oscuro che sottrae Futuro per denaro.
Tra me e me ho sempre sperato che La Banca avesse più ruolo. Ma basta con gli Spoiler.
"C" è un anime davvero di livello. Si prende 7 in quanto lascia con l'amaro in bocca.


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Uccello Gira-Viti

Episodi visti: 11/11 --- Voto 8
Parte strano, questo "C": nonostante i combattimenti tendi a chiederti se, prima di cominciare a vederlo, non ti sarebbe convenuto farti un'infarinata di economia e roba varia (del tipo che, sì, non ho nemmeno capito cosa si dovrebbe "studiare" per capirlo al meglio), tanto poco è chiaro all'inizio quest'anime. Dopo un po' ti abitui: capisci che ciò che è al centro della trama non sono gli scambi di denaro e le bancherotte, ma qualche cosa di molto più importante: gli effetti che questi hanno sul mondo reale. Infatti in "C", parallelamente al nostro mondo che tutti conosciamo, esiste un enorme "zona" chiamata "Distretto Finanziario", dove, aiutati dagli asset (personificazioni del proprio futuro), ci si scontra in combattimenti all'ultimo sangue dove vengono messi in gioco alti capitali di "denaro Midas", valuta che si mimetizza tra gli Yen, ma che usa come garanzia lo stesso futuro del paese che "sostiene".
Ovviamente, perdendo soldi che hanno come garanzia il futuro, questo stesso futuro viene messo in pericolo, e così, puntata dopo puntata, veniamo immersi in un profondo dilemma che chiama il protagonista a scegliere tra l'avere un futuro o non vivere il presente.

Avidità e denaro, potere e futuro, molti sono i temi trattati da quest'anime che arriva a fare vedere come interi paesi, a causa di piccoli e incredibilmente brevi combattimenti, possano impoverirsi.
L'anime finisce in un modo che, francamente, non mi è chiaro, ma che mi azzardo a definire "positivo", con una nuova speranza di futuro per tutto il Giappone.
Le ottime animazioni e le OST, accostate a un character design non troppo banale, accompagnano quest'anime che sa farsi piacere, presentando tematiche interessanti e non troppo banali. Lo ritengo un ottimo anime per la sua stagione e mi sento di consigliarlo a chiunque sia anche solo un po' interessato.


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Mogget

Episodi visti: 11/11 --- Voto 9
Forse "C" è il miglior anime del 2011 finora. La storia di combattimenti per salvare il proprio conto in banca e cercare così di costruirsi un futuro prospero risulta davvero ben congegnata. Molto bella e toccante trovo la storia della scomparsa di un intero paese causata della perdita di denaro causata dall'uomo, incapace di gestire i propri averi. Una nota di merito a quest'anime sperimentale che tratta la tematica uomo-denaro nel nostro presente ricco di incertezze. Carine trovo entrambe le sigle, anche se mi chiedo se chi soffre di epilessia non abbia avuto giramenti a causa dell'inizio dell'ending.


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japandoll

Episodi visti: 8/11 --- Voto 8
Devo ammettere che solitamente mi stanco presto di questi anime con duelli talmente ripetitivi che ti fanno venire la nausea. "C" invece è molto carino perché oltre ai personaggi che duellano per evitare la bancarotta, e quindi un drastico cambio nel futuro del perdente, mostra di avere una storia che va oltre le solite sfide.
Non lo paragonerei mai ad altri anime come "Yu-gi-oh!" poiché quest'ultimo è privo di una storia che possa appassionare gli spettatori. "C" è un anime complesso e se posso permettermi vorrei proporre una chiave di lettura che dimostri come quest'opera tratti un argomento attuale come la crisi economica. Inoltre, tratta la crisi mondiale e l'attaccamento materiale con cui si affronta la vita. Spero solo che continui così.

Elea V.B.

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Elea V.B.

Episodi visti: 8/11 --- Voto 9
Ok, me lo paragonano a Yu-gi-oh! versione pompata per via delle carte ma... Dai, ragazzi! "C" è qualcosa di totalmente diverso, lo posso assicurare. Per me quest'anime è davvero innovativo. Innanzitutto non parliamo di carte da gioco, ma di carte di credito; poi non ci sono mostri in ballo, ma personificazioni del futuro degli stessi Entré!

La storia in pratica funziona così: se sei hai bisogno di soldi per colpa di una crisi, e vieni estratto, un alquanto strambo tizio ti viene a fare visita, proponendo un modo per ottenere un ingente finanziamento in quanto 'Imprenditore' del misterioso Distretto Finanziario'.
Come sempre però, per ogni finanziamento vi è un'ipoteca.
Questa, infatti, è costituita dal futuro dell'imprenditore stesso (Entré).
Nel momento in cui il soggetto in questione accetta questa specie di patto, viene dotato di una carta di credito che, oltre a essere tale, funziona come pass per un'altra dimensione, il Distretto finanziario appunto, dove si è costretti a combattere con altri Entré in cambio di soldi e perdere un incontro significa tre cose: la bancarotta, l'esilio dal Distretto Finanziario e, molto più importate, una grave perdita nel mondo reale, tale che alcuni addirittura si spingono fino al suicidio.

Non si tratta si un gioco di carte, né una banale sfida, quest'anime mostra come i soldi rovinano il mondo, l'avidità umana che spinge a qualunque cosa in cambio di denaro. Se si perde qui non si esce da un torneo, ma ci si rovina la vita per sempre. Insomma, non è uno scherzo.
Ecco, l'unico motivo per cui non do il 10 sono le animazioni computerizzate troppo evidenti in alcuni punti.
Ad esempio, pur essendo davvero incantevole come ambientazione, il Distretto Finanziario è fin troppo evidente quanto in realtà sia computerizzato; altre volte più che nell'ambientazione, tale difetto si nota molto bene nei gesti e nei movimenti dei personaggi, trovo che questo dettaglio andrebbe curato di più!
Nel complesso "C" è secondo me un bellissimo anime, perfetto per chi cerca qualcosa di strano a mio avviso. Do un 9.00 spaccato.