Akane Maniax
“Akane Maniax” è una serie OVA di tre episodi realizzata nel 2004 dallo Studio Silver e diretto da
Tetsuya Watanabe. L’anime è tratto dall’omonima visual novel sviluppata da Âge e si configura come spin-off di “Kimi ga Nozomu Eien” e prequel di “Muv-Luv”.
La storia si svolge dopo gli eventi della serie principale e vede come protagonista Gouda Joji, un energico ragazzo appassionato di baseball che si trasferisce all’istituto Hakuryou. Qui incontra Akane Suzumiya, di cui si innamora al primo sguardo: assisteremo dunque alle varie peripezie che il ragazzo dovrà attraversare per conquistare la sua amata.
Visto il personaggio femminile su cui è incentrato, l’opera qui analizzata aveva tutte le carte in regola per rivelarsi un prodotto di spessore tanto quanto la serie da cui trae origine. Purtroppo, il lato più serio e profondo viene relegato a pochissimi minuti: le scene che hanno per protagonista la sorella di Haruka, impegnata a riflettere sugli eventi che l’hanno coinvolta e sui suoi veri sentimenti, costituiscono infatti l’unico pregio dell’anime. Per il resto, si è preferito concentrarsi sul lato comico della serie, che purtroppo di divertente ha poco o nulla. Gli episodi sono essenzialmente una parodia di anime mecha (genere che con la serie di appartenenza non c’entra davvero niente, mentre è più pertinente a “Muv-Luv”) in cui un bizzarro e fastidiosissimo protagonista non fa che immaginare di conquistare la sua bella salvandola dalle grinfie di loschi antagonisti che hanno le fattezze dei personaggi di “Kimi ga Nozomu Eien”. Il risultato è un prodotto noioso e inconcludente, il cui finale sembra quasi una presa in giro. A condire il tutto ci pensa una buona dose di fanservice ecchi, propinatoci soprattutto da un’avvenente professoressa che in qualunque altra scuola sarebbe stata licenziata per il suo inappropriato abbigliamento.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, il character design è leggermente differente rispetto a quello della serie precedente (solo per Joji hanno utilizzato dei tratti che ricordano molto i protagonisti dei mecha). Le animazioni e i disegni sono lievemente migliorati, mentre le musiche hanno compiuto qualche passo indietro. Orecchiabili ma nulla più opening ed ending.
In definitiva, “Akane Maniax” è un OVA che, come molti suoi simili, è stato realizzato solo per spremere qualche soldino in più ai fan sfegatati della serie: un’opera in cui un penoso lato comico finisce per oscurare anche quel poco di buono che è presente.
Tetsuya Watanabe. L’anime è tratto dall’omonima visual novel sviluppata da Âge e si configura come spin-off di “Kimi ga Nozomu Eien” e prequel di “Muv-Luv”.
La storia si svolge dopo gli eventi della serie principale e vede come protagonista Gouda Joji, un energico ragazzo appassionato di baseball che si trasferisce all’istituto Hakuryou. Qui incontra Akane Suzumiya, di cui si innamora al primo sguardo: assisteremo dunque alle varie peripezie che il ragazzo dovrà attraversare per conquistare la sua amata.
Visto il personaggio femminile su cui è incentrato, l’opera qui analizzata aveva tutte le carte in regola per rivelarsi un prodotto di spessore tanto quanto la serie da cui trae origine. Purtroppo, il lato più serio e profondo viene relegato a pochissimi minuti: le scene che hanno per protagonista la sorella di Haruka, impegnata a riflettere sugli eventi che l’hanno coinvolta e sui suoi veri sentimenti, costituiscono infatti l’unico pregio dell’anime. Per il resto, si è preferito concentrarsi sul lato comico della serie, che purtroppo di divertente ha poco o nulla. Gli episodi sono essenzialmente una parodia di anime mecha (genere che con la serie di appartenenza non c’entra davvero niente, mentre è più pertinente a “Muv-Luv”) in cui un bizzarro e fastidiosissimo protagonista non fa che immaginare di conquistare la sua bella salvandola dalle grinfie di loschi antagonisti che hanno le fattezze dei personaggi di “Kimi ga Nozomu Eien”. Il risultato è un prodotto noioso e inconcludente, il cui finale sembra quasi una presa in giro. A condire il tutto ci pensa una buona dose di fanservice ecchi, propinatoci soprattutto da un’avvenente professoressa che in qualunque altra scuola sarebbe stata licenziata per il suo inappropriato abbigliamento.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, il character design è leggermente differente rispetto a quello della serie precedente (solo per Joji hanno utilizzato dei tratti che ricordano molto i protagonisti dei mecha). Le animazioni e i disegni sono lievemente migliorati, mentre le musiche hanno compiuto qualche passo indietro. Orecchiabili ma nulla più opening ed ending.
In definitiva, “Akane Maniax” è un OVA che, come molti suoi simili, è stato realizzato solo per spremere qualche soldino in più ai fan sfegatati della serie: un’opera in cui un penoso lato comico finisce per oscurare anche quel poco di buono che è presente.
"Akane Maniax" è stato creato dopo "Kimi ga Nozomu Eien"; nelle intenzioni dei produttori doveva essere uno spin-off dedicato ad Akane, la sorella di Haruka, che nella serie principale aveva un ruolo un po' strano: prima come elemento di disturbo, poi a fare da tramite tra Haruka e Takayuki. L'idea poteva essere buona, ma la realizzazione ha finito per stravolgere il tutto per creare un anime che cade spesso nel demenziale e nel grottesco.
Buona parte dei tre episodi è dedicata ai deliri di Gouda Jouji, un ragazzo che si trasferisce nella classe di Akane e si innamora perdutamente di lei; per tentare di conquistarla fa di tutto, ma l'unica cosa che ottiene è quella di ricoprirsi di ridicolo e di far arrabbiare sempre di più Akane, che non apprezza la sua dichiarazione d'amore né la sua insistenza per tentare di convincerla a mettersi insieme a lui. Jouji però è estremamente testardo, e alla fine i duri e ripetuti allenamenti solitari per migliorarsi nel nuoto suscitano la curiosità di Akane.
Ho trovato troppo esagerate le - lunghissime! - parti dedicate all'ossessione di Jouji per Akane; le scene in cui lui si mette alla guida di un robot sembrano un riferimento a "Neon Genesis Evangelion" o ad altri anime simili, ma la scelta dei produttori di intrecciare i combattimenti dei robottoni con la storia principale mi è sembrata molto infelice. Fuori luogo anche i momenti ecchi che hanno per protagonista la sensuale professoressa dotata di un seno imponente, così come l'indugiare eccessivamente sulle mutandine di Chizuru o sulle forme di Akane contenute a stento dal costume da bagno: momenti ancora più spinti e espliciti erano presenti anche nella serie principale, ma qui siamo nel puro fanservice, che mi sembra fuori luogo quando è inserito in un anime che vorrebbe essere drammatico.
Qualcosa di buono però, se si ha la pazienza di aspettare, si trova: un cameo di Haruka piuttosto intenso, un buon riassunto fatto da Akane della storia d'amore tra Haruka e Takayuki, e lo sfogo di Akane che riesce a parlare dei suoi sentimenti e dei suoi sogni. Le parti serie però si perdono all'interno dei tre episodi, che si fanno notare soprattutto per la loro vena demenziale.
Chi ha apprezzato "Kimi ga Nozomu Eien" farebbe bene a stare alla larga da questi episodi, rischierebbe di rovinare l'atmosfera che si è creata vedendo un buon slice of life dai toni drammatici. Chi invece apprezza le opere demenziali e grottesche si accomodi e si diverta pure, ma sappia che questo spin-off ha ben poco a che vedere con la serie principale.
Buona parte dei tre episodi è dedicata ai deliri di Gouda Jouji, un ragazzo che si trasferisce nella classe di Akane e si innamora perdutamente di lei; per tentare di conquistarla fa di tutto, ma l'unica cosa che ottiene è quella di ricoprirsi di ridicolo e di far arrabbiare sempre di più Akane, che non apprezza la sua dichiarazione d'amore né la sua insistenza per tentare di convincerla a mettersi insieme a lui. Jouji però è estremamente testardo, e alla fine i duri e ripetuti allenamenti solitari per migliorarsi nel nuoto suscitano la curiosità di Akane.
Ho trovato troppo esagerate le - lunghissime! - parti dedicate all'ossessione di Jouji per Akane; le scene in cui lui si mette alla guida di un robot sembrano un riferimento a "Neon Genesis Evangelion" o ad altri anime simili, ma la scelta dei produttori di intrecciare i combattimenti dei robottoni con la storia principale mi è sembrata molto infelice. Fuori luogo anche i momenti ecchi che hanno per protagonista la sensuale professoressa dotata di un seno imponente, così come l'indugiare eccessivamente sulle mutandine di Chizuru o sulle forme di Akane contenute a stento dal costume da bagno: momenti ancora più spinti e espliciti erano presenti anche nella serie principale, ma qui siamo nel puro fanservice, che mi sembra fuori luogo quando è inserito in un anime che vorrebbe essere drammatico.
Qualcosa di buono però, se si ha la pazienza di aspettare, si trova: un cameo di Haruka piuttosto intenso, un buon riassunto fatto da Akane della storia d'amore tra Haruka e Takayuki, e lo sfogo di Akane che riesce a parlare dei suoi sentimenti e dei suoi sogni. Le parti serie però si perdono all'interno dei tre episodi, che si fanno notare soprattutto per la loro vena demenziale.
Chi ha apprezzato "Kimi ga Nozomu Eien" farebbe bene a stare alla larga da questi episodi, rischierebbe di rovinare l'atmosfera che si è creata vedendo un buon slice of life dai toni drammatici. Chi invece apprezza le opere demenziali e grottesche si accomodi e si diverta pure, ma sappia che questo spin-off ha ben poco a che vedere con la serie principale.
"Akane Maniax" tratta in modo allegro e goliardico le vicende del personaggio femminile da cui eredita il titolo, per l'appunto Akane, una liceale apparsa nel ben più noto "Kimi ga nozomu eien", una serie TV dai forti toni drammatici. Chi avrà seguito quella serie animata riconoscerà subito Akane in quanto sorella di Haruka, ma non percepirà certamente la sofferenza e il dolore respirati nella vicenda ove Haruka era protagonista, sentimenti lontani anni luce dall'impronta di questo prodotto.
"Akane maniax" è un terzetto di OAV spensierato e dichiaratamente demenziale, privo di pretese soprattutto dal punto di vista narrativo. È il classico prodotto "spin-off" che viene commercializzato a fine serie per accontentare i fans di nicchia o sfruttare fino all'osso il trend in questione; nel caso di questa trilogia, viene sfruttata la presenza di Haruka e del suo fidanzato, entrambi figure portanti di "Kimi ga nozomu eien", qui semplici comparse relegate a un ruolo di "spalla" quasi ininfluente ai fini della scarna e banale comicità ivi presente.
Essendo concentrata in meno di due ore, l'intera vicenda si traduce in gag raramente divertenti, abbastanza banali e talvolta ridondanti, che di tanto in tanto riescono a strappare qualche sorriso e, in un paio di casi anche qualche sonora risata. Ma a conti fatti è ben poca cosa rispetto a anime prettamente umoristici e decisamente più spassosi (si vedano "GTO" o "Excel saga", pietre miliari del genere).
In questo "Akane maniax", Akane è una studentessa che ha la malaugurata sorte d'incontrare una nuova matricola, un ragazzo di nome Gouda, appena giunto in città e che ha deciso di frequentare il suo stesso liceo. Sebbene ancora scossa dagli eventi dolorosi e drammatici che hanno coinvolto la sua famiglia, Akane sarà investita dalla verve incosciente ed esagitata del nuovo arrivato, che, innamoratosi a prima vista della ragazza, la coinvolgerà nelle sue idiozie e in avventure al limite della follia.
La figura di Gouda ricalca malamente i più classici protagonisti di anime demenziali come Excel di "Excel Saga" o gli irresistibili siparietti di Onizuka in "GTO", senza mai eguagliarli. La grafica molto curata e le animazioni di tutto rispetto non riescono chiaramente a migliorare un canovaccio che di per sé praticamente non esiste, poiché il perno centrale, in tutto e per tutto, è la mera e scarna follia di Gouda stesso, i viaggi mentali e le situazioni fra l'ecchi e le più classiche gag da imbranato cronico che tanto calzano bene a protagonisti maschili come lui. Lo stile deformed contribuisce a rendere alcune situazioni più divertenti e spassose, ma, quando la storia sfiora il passato di Akane e tenta di introdurre una sorta di introspezione abbozzata e completamente fuori luogo, riesce a rovinare tutto ciò che di buono aveva creato.
Tre OAV sono troppo pochi per scrollarsi di dosso il peso di uno dei migliori anime drammatici-slice of life che esistano, e tentare di utilizzare alcuni personaggi di tale anime come comparse pari a pagliacci a costo di realizzare un anime umoristico con gli stessi scenari, gli stessi nomi e lo stesso periodo si è rivelato - a mio avviso - un mezzo fallimento, non tanto per l'inversione di tendenza da dramma a prodotto comico, quanto per l'humor stesso che avrebbe desiderato ispirare e che invece si avverte solo a sprazzi.
Tecnicamente interessante, "Akane Maniax" è molto povero di contenuti.
"Akane maniax" è un terzetto di OAV spensierato e dichiaratamente demenziale, privo di pretese soprattutto dal punto di vista narrativo. È il classico prodotto "spin-off" che viene commercializzato a fine serie per accontentare i fans di nicchia o sfruttare fino all'osso il trend in questione; nel caso di questa trilogia, viene sfruttata la presenza di Haruka e del suo fidanzato, entrambi figure portanti di "Kimi ga nozomu eien", qui semplici comparse relegate a un ruolo di "spalla" quasi ininfluente ai fini della scarna e banale comicità ivi presente.
Essendo concentrata in meno di due ore, l'intera vicenda si traduce in gag raramente divertenti, abbastanza banali e talvolta ridondanti, che di tanto in tanto riescono a strappare qualche sorriso e, in un paio di casi anche qualche sonora risata. Ma a conti fatti è ben poca cosa rispetto a anime prettamente umoristici e decisamente più spassosi (si vedano "GTO" o "Excel saga", pietre miliari del genere).
In questo "Akane maniax", Akane è una studentessa che ha la malaugurata sorte d'incontrare una nuova matricola, un ragazzo di nome Gouda, appena giunto in città e che ha deciso di frequentare il suo stesso liceo. Sebbene ancora scossa dagli eventi dolorosi e drammatici che hanno coinvolto la sua famiglia, Akane sarà investita dalla verve incosciente ed esagitata del nuovo arrivato, che, innamoratosi a prima vista della ragazza, la coinvolgerà nelle sue idiozie e in avventure al limite della follia.
La figura di Gouda ricalca malamente i più classici protagonisti di anime demenziali come Excel di "Excel Saga" o gli irresistibili siparietti di Onizuka in "GTO", senza mai eguagliarli. La grafica molto curata e le animazioni di tutto rispetto non riescono chiaramente a migliorare un canovaccio che di per sé praticamente non esiste, poiché il perno centrale, in tutto e per tutto, è la mera e scarna follia di Gouda stesso, i viaggi mentali e le situazioni fra l'ecchi e le più classiche gag da imbranato cronico che tanto calzano bene a protagonisti maschili come lui. Lo stile deformed contribuisce a rendere alcune situazioni più divertenti e spassose, ma, quando la storia sfiora il passato di Akane e tenta di introdurre una sorta di introspezione abbozzata e completamente fuori luogo, riesce a rovinare tutto ciò che di buono aveva creato.
Tre OAV sono troppo pochi per scrollarsi di dosso il peso di uno dei migliori anime drammatici-slice of life che esistano, e tentare di utilizzare alcuni personaggi di tale anime come comparse pari a pagliacci a costo di realizzare un anime umoristico con gli stessi scenari, gli stessi nomi e lo stesso periodo si è rivelato - a mio avviso - un mezzo fallimento, non tanto per l'inversione di tendenza da dramma a prodotto comico, quanto per l'humor stesso che avrebbe desiderato ispirare e che invece si avverte solo a sprazzi.
Tecnicamente interessante, "Akane Maniax" è molto povero di contenuti.
Il mio commento a caldo, dopo i primissimi minuti di filmato, è stato: "Ma cos'è sta roba?"
Non ero ancora entrato in sintonia con lo spirito goliardico di questi OAV. Mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso.
Dimentichiamoci completamente le atmosfere drammatiche e sentimentali di "Kimi Ga Nozomu Eien" e solo allora saremo pronti a tuffarci nell'esilarante follia di questi episodi.
I due protagonisti principali sono Akane (sorella di Haruka) e Gouda, uno stupidissimo studente neo-arrivato che, manco a dirlo, s'innamora immediatamente di lei e ne combinerà di tutti i colori.
Akane è ancora pervasa da una certa tristezza ripensando agli avvenimenti legati al passato della sorella, ma non le verrà concesso troppo tempo per soffermarcisi sopra, dato che sarà letteralmente investita dall'indicibile idiozia di questo tizio.
Gouda è colmo di fiducia in se stesso, tende a farsi viaggi mentali degni di uno squilibrato e gran parte dell'umorismo della serie parte proprio da questo, coadiuvato da espressioni divertentissime, spesso con l'ausilio del deformed e appoggiandosi volentieri a situazioni di stampo "ecchi". In un certo senso c'è spazio addirittura per fasi "mecha".
Questi OAV sono assolutamente divertentissimi, non ridevo così di gusto da moltissimo tempo, peccato solo che proseguendo la natura demenziale dell'anime va affievolendosi in favore di una pseudo "normalità" e persino di qualche fase decisamente più "introspettiva" al fine di fare luce nei sentimenti di Akane. Ma più che altro ciò finisce per rovinare un pochino l'atmosfera esilarante creata sino a quel punto.
Se solo l'anime avesse mantenuto lo stesso regime di demenza delle fasi iniziali, la mia votazione finale sarebbe stata senza dubbio migliore. La grafica è abbastanza curata, più simile a quella di "Kimi Ga Nozomu Eien- Next Season", ma con stravolgimenti stilistici improvvisi quando meno te l'aspetti.
Non ero ancora entrato in sintonia con lo spirito goliardico di questi OAV. Mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso.
Dimentichiamoci completamente le atmosfere drammatiche e sentimentali di "Kimi Ga Nozomu Eien" e solo allora saremo pronti a tuffarci nell'esilarante follia di questi episodi.
I due protagonisti principali sono Akane (sorella di Haruka) e Gouda, uno stupidissimo studente neo-arrivato che, manco a dirlo, s'innamora immediatamente di lei e ne combinerà di tutti i colori.
Akane è ancora pervasa da una certa tristezza ripensando agli avvenimenti legati al passato della sorella, ma non le verrà concesso troppo tempo per soffermarcisi sopra, dato che sarà letteralmente investita dall'indicibile idiozia di questo tizio.
Gouda è colmo di fiducia in se stesso, tende a farsi viaggi mentali degni di uno squilibrato e gran parte dell'umorismo della serie parte proprio da questo, coadiuvato da espressioni divertentissime, spesso con l'ausilio del deformed e appoggiandosi volentieri a situazioni di stampo "ecchi". In un certo senso c'è spazio addirittura per fasi "mecha".
Questi OAV sono assolutamente divertentissimi, non ridevo così di gusto da moltissimo tempo, peccato solo che proseguendo la natura demenziale dell'anime va affievolendosi in favore di una pseudo "normalità" e persino di qualche fase decisamente più "introspettiva" al fine di fare luce nei sentimenti di Akane. Ma più che altro ciò finisce per rovinare un pochino l'atmosfera esilarante creata sino a quel punto.
Se solo l'anime avesse mantenuto lo stesso regime di demenza delle fasi iniziali, la mia votazione finale sarebbe stata senza dubbio migliore. La grafica è abbastanza curata, più simile a quella di "Kimi Ga Nozomu Eien- Next Season", ma con stravolgimenti stilistici improvvisi quando meno te l'aspetti.