Naruto Shippuuden: La torre perduta
È più di mio gusto rispetto al precedente ("La volontà del fuoco") ma non abbastanza quanto il successivo.
Ho trovato il villain molto interessante per le tecniche, e sarà che son stata per la maggior parte del tempo a pensare a come sia potuta accadere la rovina del regno della regina Sara (escluso quindi l'ausilio di Naruto e compagni), ma non ho trovato il film così pessimo, mi ha intrigato, anche se usa il solito schema del pazzoide assetato di potere che sfrutta un nobile: oltretutto, tutta questa messinscena viene resa in un modo per me molto teatrale, e quindi interessante, di nuovo.
Non ho apprezzato invece Minato e colleghi per la scarsa presenza nella loro missione.
A parte questi difetti, il finale è toccante (anche se speravo di rivedere la regina magari riconoscere Naruto). Lo metto tra i film che ho piacere di rivedere.
Ho trovato il villain molto interessante per le tecniche, e sarà che son stata per la maggior parte del tempo a pensare a come sia potuta accadere la rovina del regno della regina Sara (escluso quindi l'ausilio di Naruto e compagni), ma non ho trovato il film così pessimo, mi ha intrigato, anche se usa il solito schema del pazzoide assetato di potere che sfrutta un nobile: oltretutto, tutta questa messinscena viene resa in un modo per me molto teatrale, e quindi interessante, di nuovo.
Non ho apprezzato invece Minato e colleghi per la scarsa presenza nella loro missione.
A parte questi difetti, il finale è toccante (anche se speravo di rivedere la regina magari riconoscere Naruto). Lo metto tra i film che ho piacere di rivedere.
"The Lost Tower" è il quarto film della serie animata "Naruto Shippuden", la cui trama non va a condizionare la storia principale.
Questo film vede protagonista il nuovo team 7 (Naruto, Sakura, Sai e Yamato-sensei) che viene incaricato di catturare Mukade, un ninja traditore che principalmente si rifugia nelle rovine di Rouran, una città con due imponenti torri situata in mezzo al deserto. I nostri protagonisti verranno divisi da un imprevisto molto particolare, infatti Naruto e Yamato si ritroveranno catapultati indietro nel tempo; continua quindi la caccia al ninja traditore attraverso il passato.
Per prima cosa possiamo notare il solito buon comparto tecnico che lo studio ci offre, ovvero disegni e animazioni sempre ben realizzati proposti con una discreta colonna sonora che convince.
Purtroppo non si possono usare gli stessi termini anche per la sceneggiatura: di primo impatto pare una semplice trama, però dimostra in seguito uno sviluppo assolutamente mediocre. Una classica trama da due soldi, si può dire, scontata e per di più irritante, se si fa caso a lacune, o errori forse, che il film ci sbatte in faccia senza pietà. Difficile da non notare il nostro Quarto Hokage Minato, padre di Naruto, che lui ormai dovrebbe riconoscere (dato che il film si colloca dopo la saga di Pain), anche se indossa una maschera Anbu, ma che appunto ne resta ignaro come per magia, addirittura dopo aver notato il rasengan, tecnica tramandata dal Quarto a Jiraya e di seguito a Naruto. Che dire, il protagonista lo hanno reso un po' più stupido del solito; invece che si può dire sulla tecnica ninja che fa viaggiare indietro nel tempo? E' un'assurdità, dato che nella trama principale una tecnica del genere non viene neanche menzionata per scherzo, ma anche perché tali tecniche potrebbero risolvere la trama di "Naruto" in un episodio invece che in seicento e più.
Si potrebbe chiudere un occhio, visto che, essendo un film, non coinvolge la trama principale, però nel totale questo film non sta in piedi per niente, offrendo solamente qualche bella animazione negli scontri e piccole gag che strappano fortunatamente qualche risata. Mi sembra ovvio che principalmente non consiglierei questo film, dicendo che forse è meglio se vi spostate ad altri titoli di questa serie che non sono per niente male.
Questo film vede protagonista il nuovo team 7 (Naruto, Sakura, Sai e Yamato-sensei) che viene incaricato di catturare Mukade, un ninja traditore che principalmente si rifugia nelle rovine di Rouran, una città con due imponenti torri situata in mezzo al deserto. I nostri protagonisti verranno divisi da un imprevisto molto particolare, infatti Naruto e Yamato si ritroveranno catapultati indietro nel tempo; continua quindi la caccia al ninja traditore attraverso il passato.
Per prima cosa possiamo notare il solito buon comparto tecnico che lo studio ci offre, ovvero disegni e animazioni sempre ben realizzati proposti con una discreta colonna sonora che convince.
Purtroppo non si possono usare gli stessi termini anche per la sceneggiatura: di primo impatto pare una semplice trama, però dimostra in seguito uno sviluppo assolutamente mediocre. Una classica trama da due soldi, si può dire, scontata e per di più irritante, se si fa caso a lacune, o errori forse, che il film ci sbatte in faccia senza pietà. Difficile da non notare il nostro Quarto Hokage Minato, padre di Naruto, che lui ormai dovrebbe riconoscere (dato che il film si colloca dopo la saga di Pain), anche se indossa una maschera Anbu, ma che appunto ne resta ignaro come per magia, addirittura dopo aver notato il rasengan, tecnica tramandata dal Quarto a Jiraya e di seguito a Naruto. Che dire, il protagonista lo hanno reso un po' più stupido del solito; invece che si può dire sulla tecnica ninja che fa viaggiare indietro nel tempo? E' un'assurdità, dato che nella trama principale una tecnica del genere non viene neanche menzionata per scherzo, ma anche perché tali tecniche potrebbero risolvere la trama di "Naruto" in un episodio invece che in seicento e più.
Si potrebbe chiudere un occhio, visto che, essendo un film, non coinvolge la trama principale, però nel totale questo film non sta in piedi per niente, offrendo solamente qualche bella animazione negli scontri e piccole gag che strappano fortunatamente qualche risata. Mi sembra ovvio che principalmente non consiglierei questo film, dicendo che forse è meglio se vi spostate ad altri titoli di questa serie che non sono per niente male.
A parte poche eccezioni, ai film di "Naruto" si può attribuire sempre il solito aggettivo: filler. Questa parola non è per forza di cose un carattere negativo, esistono molti esempi nel mondo degli anime che possono fregiarsi di questo attributo positivamente.
Invece, questo film rappresenta l'essenza più negativa del termine: incongruente, noioso, stereotipato e senza senso.
La trama è già tutto un programma: Naruto, Yamato, Sakura e Sai sono sulle tracce di un ninja traditore di nome Mukade, che già dimostra i segni di una poverissima caratterizzazione con un aspetto insulso, che raggiungono presso le rovine di Rouran, una città abbandonata in mezzo al deserto. Scoprono, però, che il villain non si è fermato per caso in quel luogo sperduto, ma lo ha fatto con una motivazione ben precisa: sciogliere il sigillo di una vena di chakra chiusa anni prima dal Quarto Hokage. Nel tentativo di fermarlo, Naruto e Yamato vengono inghiottiti dal potente dilagare del chakra ormai libero. Sakura li piange e perciò dovrebbero essere in punto di morte, però non è così! In realtà la vena di chakra li ha portati (rullo di tamburi)... indietro nel tempo di venti anni, quando ancora la città era abitata!
Eh sì, lo zoccolo più duro dei fan di Naruto si starà domandando come sia possibile tornare indietro aprendo una vena di chakra: se fosse stato così semplice ritornare al passato, perché non farlo per impedire l'attacco di Madara con la Volpe? Troppe domande per un film che si prefigura l'obiettivo di far incontrare Naruto con il padre (ops, spoiler!), arrivato alla splendente Rouran di un tempo (insieme al padre di Shino, a quello di Choji e a Kakashi ancora ragazzino), per salvare la Regina Sara dalle mire di Mukade, che ha cambiato nome e assiste la ragazza in qualità di primo ministro, nascondendo le sue vere intenzioni.
Quindi assisteremo almeno a qualche scenetta simpatica fra Yamato e il precedente Hokage e a momenti di pura commozione fra quest'ultimo e Naruto? Ma certo che no: Yamato gironzolerà per tutta Rouran, o almeno si presuppone, visto che lo rivedremo solo negli ultimi dieci minuti di film. Minato e compagnia decideranno allegramente di scaricare le loro responsabilità sulle "salde" spalle di Naruto, chiedendogli di occuparsi lui della protezione della regina, che sarà invece la coprotagonista della storia, al posto di tante occasioni mancate. Tralasciando il chiaro atteggiamento lavativo, che Naruto è felicissimo di assecondare, è il personaggio totalmente fastidioso di Sara a rubare la scena come peggiore personaggio di tutto il film: incarna il più basilare degli stereotipi, la classica Hime-sama, e lo fa talmente bene da risultare antipatica sin dai primi minuti. Non solo tratta male Naruto nonostante le abbia salvato la vita, non solo si comporta da regnante superficiale che fatica a rendersi conto dei problemi dei suoi sudditi, ma interpreta perfettamente il ruolo del soprammobile in ogni parte del film: il nemico le lancia contro delle marionette che si muovono a una lentezza stratosferica e da cui potrebbe fuggire facilmente? Lei piange e si dispera come la migliore inetta della città. Un classico personaggio femminile alla Kishimoto, insomma.
Se da un lato abbiamo questa "meraviglia", dall'altro lato ritroviamo Naruto regredito al livello di ingenuo senza un pizzico di sale in zucca: questo film avviene dopo la saga di Pain, lo si intuisce perché Naruto parla di Jiraiya passato a miglior vita, per cui dovrebbe sapere che aspetto abbia suo padre e chi sia effettivamente. Ovviamente questa incongruenza verrà ignorata, aprendo il campo a una marea di indizi non afferrati dal baldo ninja e, per amore di esasperazione, verranno tutti espressi dallo stesso Naruto: nota che Minato è uguale a uno degli Hokage scolpito sulla parete, non capisce perché faccia tutto quello che gli ordina senza controbattere e pensa che lui non possa conoscere il rasengan, perché è una tecnica del Quarto che solo lui e Jiraiya hanno imparato. Neanche quando vede l'uomo adoperarla coglie il riferimento che, per il pubblico, è già diventato frustrante e irritante!
Una trama così lacunosa da far infuriare non si risolleva grazie all'ottimo comparto grafico, che mostra il meglio di sé durante lo scontro finale. I personaggi fanno intravedere nitidamente i fili con cui gli sceneggiatori li manovrano e questi ultimi cercano di mandare avanti le loro marionette verso la conclusione, passando oltre le palesi incongruenze.
Cos'altro si potrebbe aggiungere, se non ammirare la significativa partecipazione di Kakashi alla missione di Minato, consistente nella semplice applicazione di sigilli bomba da far esplodere? Ah, giusto.
Due per il film più filler che autore collegato alla serie di "Naruto" sia stato in grado di concepire.
Invece, questo film rappresenta l'essenza più negativa del termine: incongruente, noioso, stereotipato e senza senso.
La trama è già tutto un programma: Naruto, Yamato, Sakura e Sai sono sulle tracce di un ninja traditore di nome Mukade, che già dimostra i segni di una poverissima caratterizzazione con un aspetto insulso, che raggiungono presso le rovine di Rouran, una città abbandonata in mezzo al deserto. Scoprono, però, che il villain non si è fermato per caso in quel luogo sperduto, ma lo ha fatto con una motivazione ben precisa: sciogliere il sigillo di una vena di chakra chiusa anni prima dal Quarto Hokage. Nel tentativo di fermarlo, Naruto e Yamato vengono inghiottiti dal potente dilagare del chakra ormai libero. Sakura li piange e perciò dovrebbero essere in punto di morte, però non è così! In realtà la vena di chakra li ha portati (rullo di tamburi)... indietro nel tempo di venti anni, quando ancora la città era abitata!
Eh sì, lo zoccolo più duro dei fan di Naruto si starà domandando come sia possibile tornare indietro aprendo una vena di chakra: se fosse stato così semplice ritornare al passato, perché non farlo per impedire l'attacco di Madara con la Volpe? Troppe domande per un film che si prefigura l'obiettivo di far incontrare Naruto con il padre (ops, spoiler!), arrivato alla splendente Rouran di un tempo (insieme al padre di Shino, a quello di Choji e a Kakashi ancora ragazzino), per salvare la Regina Sara dalle mire di Mukade, che ha cambiato nome e assiste la ragazza in qualità di primo ministro, nascondendo le sue vere intenzioni.
Quindi assisteremo almeno a qualche scenetta simpatica fra Yamato e il precedente Hokage e a momenti di pura commozione fra quest'ultimo e Naruto? Ma certo che no: Yamato gironzolerà per tutta Rouran, o almeno si presuppone, visto che lo rivedremo solo negli ultimi dieci minuti di film. Minato e compagnia decideranno allegramente di scaricare le loro responsabilità sulle "salde" spalle di Naruto, chiedendogli di occuparsi lui della protezione della regina, che sarà invece la coprotagonista della storia, al posto di tante occasioni mancate. Tralasciando il chiaro atteggiamento lavativo, che Naruto è felicissimo di assecondare, è il personaggio totalmente fastidioso di Sara a rubare la scena come peggiore personaggio di tutto il film: incarna il più basilare degli stereotipi, la classica Hime-sama, e lo fa talmente bene da risultare antipatica sin dai primi minuti. Non solo tratta male Naruto nonostante le abbia salvato la vita, non solo si comporta da regnante superficiale che fatica a rendersi conto dei problemi dei suoi sudditi, ma interpreta perfettamente il ruolo del soprammobile in ogni parte del film: il nemico le lancia contro delle marionette che si muovono a una lentezza stratosferica e da cui potrebbe fuggire facilmente? Lei piange e si dispera come la migliore inetta della città. Un classico personaggio femminile alla Kishimoto, insomma.
Se da un lato abbiamo questa "meraviglia", dall'altro lato ritroviamo Naruto regredito al livello di ingenuo senza un pizzico di sale in zucca: questo film avviene dopo la saga di Pain, lo si intuisce perché Naruto parla di Jiraiya passato a miglior vita, per cui dovrebbe sapere che aspetto abbia suo padre e chi sia effettivamente. Ovviamente questa incongruenza verrà ignorata, aprendo il campo a una marea di indizi non afferrati dal baldo ninja e, per amore di esasperazione, verranno tutti espressi dallo stesso Naruto: nota che Minato è uguale a uno degli Hokage scolpito sulla parete, non capisce perché faccia tutto quello che gli ordina senza controbattere e pensa che lui non possa conoscere il rasengan, perché è una tecnica del Quarto che solo lui e Jiraiya hanno imparato. Neanche quando vede l'uomo adoperarla coglie il riferimento che, per il pubblico, è già diventato frustrante e irritante!
Una trama così lacunosa da far infuriare non si risolleva grazie all'ottimo comparto grafico, che mostra il meglio di sé durante lo scontro finale. I personaggi fanno intravedere nitidamente i fili con cui gli sceneggiatori li manovrano e questi ultimi cercano di mandare avanti le loro marionette verso la conclusione, passando oltre le palesi incongruenze.
Cos'altro si potrebbe aggiungere, se non ammirare la significativa partecipazione di Kakashi alla missione di Minato, consistente nella semplice applicazione di sigilli bomba da far esplodere? Ah, giusto.
Due per il film più filler che autore collegato alla serie di "Naruto" sia stato in grado di concepire.
Mamma mia, che brutto questo film, davvero, una volta finita la visione, si rimane basiti.
Eppure ero molto fiducioso in "La torre perduta", forse perché il precedente film era stato carino, e forse perché è presente il personaggio del quarto, che sembra una figura carismatica. Invece "La torre perduta" è un film di una banalità sconcertante, per giunta ricade negli stereotipi ormai stra-abusati dei film precedenti: il cattivo che deve essere sconfitto, la tipa antipatica che però alla fine è buona e aiuta Naruto, i comprimari completamente inutili - non si salva manco il quarto che fa la figura dell'idiota, più che del figo.
Oltretutto è fastidiosissimo sentire ad ogni dialogo con Naruto da parte del quarto personaggio, che Naruto è l'unico che può sconfiggere il nemico, che solo lui può aiutarci e roba di questo tipo.
Ovviamente, troviamo i soliti combattimenti a colpi di rasengan tutto il tempo, e vedrete solo quello, visto che tutti gli altri non faranno una beneamata cippa. Ovviamente il finale è di un ovvio pazzesco, che, anche se non vi dico nulla, avrete intuito già come finirà, e come verrà ucciso il nemico - indovinate? A proposito del nemico (l'unico che c'è), è di una piattezza immensa, oltre a essere veramente ridicolo, il peggior villain della storia.
A mio avviso è il film peggiore che possiate vedere, ve l'assicuro!
Eppure ero molto fiducioso in "La torre perduta", forse perché il precedente film era stato carino, e forse perché è presente il personaggio del quarto, che sembra una figura carismatica. Invece "La torre perduta" è un film di una banalità sconcertante, per giunta ricade negli stereotipi ormai stra-abusati dei film precedenti: il cattivo che deve essere sconfitto, la tipa antipatica che però alla fine è buona e aiuta Naruto, i comprimari completamente inutili - non si salva manco il quarto che fa la figura dell'idiota, più che del figo.
Oltretutto è fastidiosissimo sentire ad ogni dialogo con Naruto da parte del quarto personaggio, che Naruto è l'unico che può sconfiggere il nemico, che solo lui può aiutarci e roba di questo tipo.
Ovviamente, troviamo i soliti combattimenti a colpi di rasengan tutto il tempo, e vedrete solo quello, visto che tutti gli altri non faranno una beneamata cippa. Ovviamente il finale è di un ovvio pazzesco, che, anche se non vi dico nulla, avrete intuito già come finirà, e come verrà ucciso il nemico - indovinate? A proposito del nemico (l'unico che c'è), è di una piattezza immensa, oltre a essere veramente ridicolo, il peggior villain della storia.
A mio avviso è il film peggiore che possiate vedere, ve l'assicuro!