Denny
A volte le creazioni intellettuali nascono per sbaglio. Un giovane fumettista americano era al tavolo da lavoro, ma non riusciva a trovare, da diverso tempo, idee. La moglie entrò all’improvviso nella stanza e urlò: “Tuo figlio è un disastro”. E lui, senza pensare, rispose :”Chi? Parli di Dennis?”. In quell'attimo una lampadina si accese nella sua mente e iniziò a disegnare le avventure di Dennis minaccia.
Denny è un bambinetto biondo di circa dieci anni. Vive con i genitori, il suo immenso cane bianco e una grande banda di amici. Il problema è che ha come un bisogno irrefrenabile di combinare guai, nei modi più impensati. E senza sensi di colpa per le persone danneggiate o dubbi se stia facendo le cose giuste o meno. E la vittima è spesso il vicino, l’attempato, ma non troppo, signor Wilson.
Detto così può sembrare un "Pierino" americano, come in effetti é. Ma può essere considerato anche come una versione annacquata, parodistica dei "Peantus". Margareth sembra infatti una versione annacquata di Lucy, per non parlare della moralità e degli spunti interessanti presenti nei vari episodi e che lo rendono un cartone interessante anche per un pubblico non infantile. Grafica e regia tipiche di fine anni 80. Ottima e simpatica la sigla della D’Avena. Certo, dopo tanti anni non sono riuscito a dimenticare questa serie che vedevo alle medie inferiori, e meno ancora certe scene toccanti per cui un sette lo posso dare.
Denny è un bambinetto biondo di circa dieci anni. Vive con i genitori, il suo immenso cane bianco e una grande banda di amici. Il problema è che ha come un bisogno irrefrenabile di combinare guai, nei modi più impensati. E senza sensi di colpa per le persone danneggiate o dubbi se stia facendo le cose giuste o meno. E la vittima è spesso il vicino, l’attempato, ma non troppo, signor Wilson.
Detto così può sembrare un "Pierino" americano, come in effetti é. Ma può essere considerato anche come una versione annacquata, parodistica dei "Peantus". Margareth sembra infatti una versione annacquata di Lucy, per non parlare della moralità e degli spunti interessanti presenti nei vari episodi e che lo rendono un cartone interessante anche per un pubblico non infantile. Grafica e regia tipiche di fine anni 80. Ottima e simpatica la sigla della D’Avena. Certo, dopo tanti anni non sono riuscito a dimenticare questa serie che vedevo alle medie inferiori, e meno ancora certe scene toccanti per cui un sette lo posso dare.
