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wildprawn

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
"Itsuka tenma no kuro usagi" è un anime che per me fa fatica a raggiungere la sufficienza.
La trama non racconta qualcosa di originale, metà degli avvenimenti non sono spiegati e molte cose rimangono ignote, come la gestione politica del mondo; quindi nessuna immedesimazione nell'universo narrato.
La storia poi è piena di buchi di trama, è lenta e ciò che succede non ha importanza per la mission principale ma sono solo trovate per "allungare il brodo". Strano perché i passaggi più importanti e dinamici sono stati liquidati in due episodi letteralmente.

Attenzione: questa parte contiene spoiler
Con la sequenza: riafforamento ricordi, villain principale, villain che passa dalla parte dei buoni, binomio amoroso.


I personaggi sono molto molto stereotipati e fissi, nessuna evoluzione ne sul piano caratteriale ne sul piano di abilità e utilità nella storia.

Le uniche scene carine (oltre ad altre poche contate sulla dita di una mano delle quali metà sono nell'ultimo episodio), sono le scene ecchi, se non sopportate l'ecchi non guardate quest'opera.
Se dovessi descriverla in poche parole è puro fan-service campato su aria fritta. C'è amore, combattimento e tutto quello che volete che è basato sul nulla cosmico spiegato male, non evoluto e senza un direzione; l'ho finito solo per curiosità.


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Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Anime fantasy del 2011, in cui il mondo della magia si intreccia a quello sentimentale. Taito è un ragazzo qualunque, che vive una vita qualunque, in un scuola qualunque, eppure c'è qualcosa di speciale in lui: uno strano ricordo di tempi passati, una bambina dai capelli rossi che gli concede il suo amore.
Sarà proprio questo pensiero assillante che tormenterà i suoi sogni, una strana sensazione di tepore e calore. Poi, un giorno, il passato torna a farsi sentire e si presenta a lui Himea, una giovane "vampiressa" (anche se è vissuta per moltissimi anni, presenta un aspetto da ragazzina), che, liberatasi dalla prigione in cui era stata rinchiusa, torna da suo amato Taito. Esatto! Era lei la bambina misteriosa, che, innamoratasi del piccolo umano, l'aveva morso, concedendogli parte dei suoi poteri.
La situazione però non può rimanere tranquilla a lungo, i nemici di Himea cercano in tutti i modi di catturare la potente ragazzina e un'oscura profezia aleggia sopra i nostri protagonisti.
Taito scoprirà di aver ottenuto un potere sorprendente da Himea: ha la possibilità di morire un certo numero di volte, così da renderlo praticamente immortale. Insieme affronteranno nemici potentissimi e insieme cercheranno di ritrovare la storia d'amore che avevano intrapreso molti anni prima.

La trama è carina, ma l'anime in generale risulta abbastanza deludente: pochi colpi di scena, scontri poco emozionanti e un'analisi dei vari personaggi per nulla approfondita. Taito, Himea e tutti gli altri risultano infatti relativamente "piatti", privi di quella caratura tipica dei grandi capolavori. I sentimenti espressi sono banali e la storia non presenta evoluzioni degne di nota.
La grafica e carina e anche le musiche, ma queste non possono elevare di molto il mio giudizio su "Itsuka tenma no kuro usagi". Carino, simpatico, ma nulla di che… un anime mediocre, che, comunque, non significa deludente. Infatti non risulta noioso e le scene si susseguono con linearità, priva di ribaltoni e colpi di scena che, solitamente, lasciano lo spettatore a bocca aperta.

La storia d'amore con Himea appare alquanto banale e il classico scontro con la solita amica d'infanzia (che, come sempre, appare deludente per quest'ultima) non presenta caratteri originalità e ripropone, in maniera anche banale, i classici cliché, che, ultimamente, imperversano nel mondo giapponese.
Taito è un ragazzo che, nonostante abbia acquistato da poco i poteri, sembra capace di superare ogni ostacolo e per raggiungere i propri fini, ci impartisce ripetutamente sermoni ricchi di una morale piuttosto banale.

Sinceramente non so se consigliarvelo o meno. Non è poi così orribile e mostra caratteristiche anche simpatiche, ma forse non sufficienti per riuscire a far apprezzare pienamente quest'opera agli spettatori. Ù
in conclusione reputo "Itsuka tenma no kuro usagi" un anime sufficiente, incapace però di esprimere qualcosa di più di una mediocre storiella fantasy, cadendo così nel dimenticatoio, o meglio, nel cimitero degli anime che non sono stati in grado di ergersi a "capolavoro".

Voto finale: 6


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GeassOfLelouch

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Itsuka Tenma no Kuro Usagi è un anime a sfondo fantastico e "sentimentale" composto da 12 episodi, messo in onda nell'estate del 2011 e prodotto dallo studio Zexcs.
Kurogane Taito è un normale quindicenne liceale ed è molto affezionato alla sua amica e compagna di classe Shigure Haruka che si prende sempre cura di lui e gli vuole molto bene. Ma Taito quando era bimbo, a 6 anni, aveva fatto uno strano patto con una specie di bimba/vampiro, Saito Himea, dicendole di amarla: in seguito era morto all'istante, avvelenato dal suo bacio, e tornato in vita grazie al potere conferitogli dalla piccola Himea Saito.
Quando Kurogane, nove anni dopo quegli strani fatti, si getta e viene investito da un camion per salvare Andou Mirai muore. La sua morte rompe l'incantesimo nel quale Himea era stata rinchiusa: grazie a essa Taito riacquista il potere dell'immortalità, e si ritrova il corpo rigenerato da questi poteri (nonostante abbia la testa mozzata a causa dell'incidente) a sua insaputa pur non spiegandosene il perché. Ed è proprio mentre corre incredulo che sente risuonare dentro di sé il nome di Himea che chiama e finalmente rincontra nel parco giochi dove sigillarono il patto da piccoli.

Queste sono solo le premesse di una serie dai colori intensi e ben localizzati in modo da sbalordire l'utente con inquadrature e frame pieni di accostamenti che non potranno che farci sgranare gli occhi e stupirci. A differenza dei film Ghibli, in cui i colori sembrano dipinti che rispecchiano la realtà, qua sono ben posizionati e le poche ma concentrate gradazioni sono dense in ogni frame e il loro accostamento di contrasto è molto ben studiato.
Per quanto riguarda il sonoro le BGM sono adatte alle scene in cui sono inserite e degna di nota è una in pieno stile Carillon dalle sfumature delicate, nostalgiche, evocative e dolci-amare. La sigla iniziale "Once" a cura di Hitomi Harada è ricca di ritmo serrato e lascia trapelare un certo grado di malinconia mista a rabbia e rimpianto che bene si accostano alle immagini praticamente incentrate sul personaggio di Himea. La sigla finale principale "Utsusemi" (空蟬) di Akiko Shikata è oscura, evocativa, misteriosa e magica: bene si adatta alle immagini che danno un'idea di dannazione eterna. A essa vengono spesso alternate altre due ending di cui "Strawberry Eyes", eseguita da Megumi Takamoto, è stranamente sbarazzina e spensierata, in netto contrasto con la oscura e oppressiva ending precedente.

Ma, purtroppo, a parte il comparto grafico e sonoro, la storia e la trama non sono sviluppate bene anzi, mentre le premesse iniziali lasciavano presagire una serie cupa, sanguinolenta e tormentata, negli ultimi due episodi si risolve tutto in un nulla di fatto. Proprio così perché anche se la trama di fondo è carina, anche se non troppo innovativa, con evocazione di demoni, omicidi e dannazioni, magie e risurrezioni, Dei disposti a concedere poteri sovrumani a caro prezzo per sconosciute ragioni, è tutto sommato lineare ma viene a perdersi e scoppia come una bolla d'aria nel presunto scontro finale.
A quel punto non capisco il motivo di non fare concludere subito la serie, ma di piazzare come botta finale e inutile degenerazione un episodio filler colmo di fanservice alle terme atto solo a mostrare le grazie delle ragazze e le stupide sfide fra i ragazzi. A corredo di questo insulso interammezzo, al termine di esso viene biascicato in pochissimi minuti un accenno di trama ulteriore per una possibile seconda serie. Tutto ciò non può che deludere e tradire gli ottimi spunti iniziali, nonostante l'elemento non necessario del fanservice sia sempre stato onnipresente con inquadrature volte a cogliere mutandine spesso e volentieri, oppure volte focalizzare l'attenzione su determinate parti di costumi da bagno.

Per quanto concerne la profondità psicologica essa è spesso carente dando vita a personaggi stereotipati, chiusi e limitati ad attenersi al loro ruolo. Già perché, a parte alcuni interessanti accenni al passato dei protagonisti, la trama tende a ribadire più volte e si limita ad esporre i sentimenti che ognuno prova per l'altro (Himea ama Taito, Taito ama Himea, Haruka ama Taito, Taito vuole bene ad Haruka, ecc.) che risultano troppo spesso forzosi e usati come palliativo per riempire evidenti falle nella maglia dell'intreccio. I classici stereotipi sono infatti sommariamente riscontrabili come: Taito il buono a nulla a volte determinato, il freddo e sistematico Gekkou, l'esuberante Mirai che non riflette troppo, la dannata e timida ma decisa Himea e la sfrontata Haruka che combatte per il proprio amore. Da ciò ne deriva che le poche tematiche di fondo passano in secondo piano e quasi vengono oscurate da questo pseudo-finale farlocco, nato come tentativo per porre una pezza.
Concludendo allo stato dell'arte non posso che sconsigliare la visione del suddetto anime se non per gli amanti del fanservice e dell'ecchi, visto che la trama di fondo ha tanto, troppo di insoluto. "Itsuka tenma no kuro usagi" un'occasione mancata: peccato perché fino all'episodio 10 era gradevole, coerente e si sarebbe meritato almeno un 7. Voto: 5.


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SkyDrive97

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
<b>Attenzione! Contiene possibili spoiler!</b>

La mia prima recensione, ma guarda proprio che coincidenza? Recensisco proprio "Itsuka tenma no kuro usagi". Che dire di quest'anime? Non ho mai visto un'alterazione di colori cosi belli, vivi in nessuno di tutti gli anime che ho visionato. Parliamo della trama, la trama per molti (anche per me) risulta molto banale, il tipico ragazzo che 8-10 anni prima conosce una ragazza e fa amicizia. Dopo loro si dividono ma lei lascia un segno al ragazzo proprio per non farsi scordare. Gli episodi scorrono in maniera molto fluida, infatti molti pensano che gli episodi siano pochi e infatti qui commettono un errore perché personalmente ogni episodio ha un proprio significato nell'arco della storia con introduzione-svolgimento-finale.

Personaggi: il carattere dei personaggi principali è reso bene, anche se forse quello di Taito è un po' classico. La caratterizzazione è buona, e l'introspezione di Gekkou è, per quanto breve, più che soddisfacente. Mirai è molto superficiale, ma probabilmente è stata messa lì apposta, personaggio semplice tra altri più complessi a livello caratteriale.
Mi è piaciuto il fatto che, in questa serie, non si possa parlare propriamente di "triangolo amoroso", in quanto Taito è chiaramente deciso a restare con Himea, semplicemente non sa come dirlo ad Haruka, l'amica d'infanzia.

Pareri personali: a mio parere quest'anime ha un fattore che gioca metà del suo voto a suo vantaggio, sebbene la trama sia molto monotona la realizzazione grafica è qualcosa di spettacolare, come ho detto in precedenza i colori sono davvero belli e infatti è grazie a essi che sembra di vedere un qualcosa di diverso. I combattimenti sono ben caratterizzati, gli scontri sono molto coinvolgenti, l'audio è discreto e anche la sua longevità. Il mio voto è 8, che a parere mio basta e avanza.


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VerderameAlih

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Iniziato a scatola chiusa: non sapevo che cosa mi attendesse, perciò non avevo nemmeno delle aspettative riguardanti questo titolo.
Durante le prime quattro puntate pensavo continuamente "Ma chi me lo ha fatto fare di iniziarlo?" oppure "Quando, dove, e perché ho iniziato a vedere questa roba trash?" e "Credo che morirò tra atroci dolori se non smetto di guardare questa robaccia il più in fretta possibile". Poi, be', in seguito alla quarta (o quinta?) puntata mi sono accorta che mi stava quasi piacendo. L'elemento più rappresentativo che fa brillare l'anime è sicuramente la parte grafica: insomma, i colori sono straordinari; il caldo e il freddo si mischiano a meraviglia.
Ma la storia d'amore principale, quella tra Taito e Saitohimea, non merita la mia attenzione. Invece la coppia formata da Mirai e Gekkou è molto carina, benché Mirai sia veramente una gran rompiscatole e Gekkou si finga cattivo quando invece non lo è affatto (difatti si preoccupa per quella che lui chiama amorevolmente "rifiuto"; comunque lui chiama chiunque rifiuto, sai che novità).

È bene comunque precisare che ci sono scene e momenti davvero melensi. Non è adatto a coloro che mal sopportano le storie d'amore. Lo sconsiglio vivamente a chi è allergico alle ragazze pucciose, dolci come il miele, e ai sentimentalismi estremi.
Prima che io mi dimentichi di specificarli, voglio aggiungere che, i primi tre episodi, li ho visti praticamente uno alla settimana, se non lasciando passare ancora più tempo: è successo proprio perché l'anime non mi aveva presa neanche minimamente.
Il punto è che con quest'anime invece ero così annoiata e così indifferente che mi sono limitata a guardare un episodio a settimana per puro masochismo, immagino.
Be', detto questo, io direi che dobbiamo prima di tutto andare con ordine.

I disegni: quando ho iniziato a vedere l'anime non li reggevo, o meglio, li detestavo e mi veniva voglia di fare del male - tanto male - a chi ci aveva messo mano. Guardavo Himea e Mirai disegnate in modo così puccioso da fare rivoltare le viscere e dentro di me volevo morire. Però poi, mentre gli episodi si susseguivano, ho imparato a farmeli piacere e ad apprezzarli il minimo indispensabile.
Non sono mai stata una grande fan - e probabilmente non lo sarò mai - dei personaggi femminili disegnati in modo tenero & kawaii, però alla fin fine, episodio dopo episodio, si apprezzano, ecco.

I personaggi. I personaggi principali sono Taito, il protagonista; Himea la vampira; Kurenai Gekkou e la sua Mirai; Kurenai Hinata, il fratello di Gekkou; Haruka, l'amica d'infanzia di Taito che è innamorata perdutamente di lui, così come lo è Himea.
I personaggi sono un po' stereotipati, ma si fanno volere bene alla fine. Il protagonista, nonostante non mi abbia attirata nemmeno durante una singola puntata, è comunque un buon personaggio che fa il suo dovere. Prende l'iniziativa, si getta nelle cose, fa tutto per amore e per proteggere la sua adorata Himea. Himea è innamorata, pronta a tutto per il suo Taito, ma non mi piace molto come personaggio. Il triangolo amoroso HimeaTaitoHaruka è scontato e poco coinvolgente.
Kurenai Gekkou e Mirai sono i personaggi che ho trovato più interessanti, anche se sono stereotipati quanto gli altri. Mirai è una gran rompiscatole: non fa mai silenzio, canticchia, scodinzola come un fedelissimo cagnolino al fianco di Gekkou e chiacchiera fino all'inverosimile. Gekkou si finge cattivo ma non lo è, e si nota chiaramente che prova affetto nei confronti della piccola e rumorosa Mirai, anche se non lo dà a vedere per ovvie ragioni - sapete, no, lui deve recitare la parte dell'uomo dal volto impassibile, non gli chiedete di mostrare apertamente i suoi sentimenti.
Haruka-chan è davvero dolcissima e invidio le sue doti culinarie. Comunque, ci sono ovviamente altri personaggi rilevanti che entrano in gioco successivamente, ma non ne parlerò per non rovinarvi la sorpresa.

Nel complesso sono abbastanza riusciti tutti quanti, i personaggi dell'anime - chi più chi meno, chi mi piace, chi non mi piace e chi mi è indifferente. Però, quando dico "nel complesso", io intendo esattamente questo. Presi singolarmente, a chi si aspetta un anime di alta qualità e personaggi dall'introspezione significativa, appariranno come degli stupidissimi burattini stereotipati al massimo. All'inizio era effettivamente così che la pensavo anche io, ma dopo alla fin fine mi ci sono un po' affezionata come mi succede sempre. Il "cast" non è di qualità elevata, c'è poco da fare. Gli stereotipi ci sono, le banalità pure e anche la melassa in eccesso che talvolta manda a rotoli tutto quanto.
Come trama devo dire che dopo i primi tre/quattro episodi di "assestamento" migliora. Il bello dell'anime è che sa come alternare momenti comici a momenti romantici e, infine, ai combattimenti. Mi piace molto la maniera in cui mescola il tutto creando un prodotto decente in cui ci sono vari ingredienti; io credo che sia importante saper miscelare bene comicità, dramma, amore e un po' di sana azione.
La opening e la ending sono molto belle, mi sono piaciute.
Il miele, il miele... finirà per uccidermi.


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Io, Lui, L' Altr

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
"Itsuka Tenma no Kuro Usagi" è un anime prodotto nel 2011 dallo studio Zexcs con la regia di Takashi Yamamoto, ed è l'adattamento dell'omonimo manga disegnato da Shiori Asahina. Il manga è a sua volta l'adattamento della light novel illustrata da Yuu Kamiya e scritta da Takaya Kagami, già noto per la serie di light novel "Densetsu no Yuusha no Densetsu".

Storia
L'anime parla di Kurogane Taito, studente delle superiori tendenzialmente assonnato, che conduce una vita normale da quando un'incidente gli impedì di praticare il karate, unica cosa in cui eccelleva. Negli ultimi tempi, però, un sogno ricorrente lo perseguita: si trova al parco giochi, ed è ancora un bambino. Con lui c'è una vampira della sua stessa età, o almeno l'impressione è quella, di nome Saitohimea, che, dopo avergli iniettato il suo "veleno", gli parla del loro presunto futuro insieme.
Taito scoprirà presto che quello che faceva non era propriamente un sogno e che lui non è più un umano normale, ritrovandosi coinvolto in un turbine di avvenimenti più grande di lui.
Ho trovato la storia abbastanza originale, ma più dell'originalità è il suo sviluppo quello realizzato molto bene. I vari avvenimenti, infatti, si susseguono abbastanza rapidamente e coinvolgono molto bene lo spettatore. Allo stesso modo la storia d'amore tra Taito e Himea è realizzata molto bene.
L'unico episodio filler è l'ultimo, in cui i protagonisti vanno alle terme e, fondamentalmente, fanno gli idioti. Di questo episodio l'unica parte importante sono gli ultimi tre-cinque minuti. Molti degli interrogativi che sorgono non avranno risposta, questo perché la serie decide di non inventare un finale che nella novel non è ancora arrivato.
Quest'anime può rientrare, tra le altre, anche nella categoria "ecchi" senza particolari problemi. Sarebbe invece eccessivo definirlo "splatter".

Personaggi
Il carattere dei personaggi principali è reso bene, anche se forse quello di Taito è un po' classico. La caratterizzazione è buona, e l'introspezione di Gekkou è, per quanto breve, più che soddisfacente. Mirai è molto superficiale, ma probabilmente è stata messa lì apposta, personaggio semplice tra altri più complessi a livello caratteriale.
Mi è piaciuto il fatto che, in questa serie, non si possa parlare propriamente di "triangolo amoroso", in quanto Taito è chiaramente deciso a restare con Himea, semplicemente non sa come dirlo ad Haruka, l'amica d'infanza.

Audio e colonna sonora
Forse è l'unico punto debole della serie, nel senso che le musiche sono semplicemente buone, senza sconfinare nell'eccellenza. L'opening e le quattro ending sono belle, hanno un bel ritmo, e la prima ending in particolare, secondo me, è molto più bella delle altre.

Disegni e animazioni
Raramente ho visto una realizzazione grafica di questi livelli. Le animazioni e i disegni sono ottimi, ma ancora di più lo sono i colori e i giochi di luce, utilizzati magistralmente, che riescono a rendere molte scene delle vere e proprie opere d'arte, capaci di catturare e incantare lo spettatore.

Longevità
La serie è composta da dodici episodi di ventiquattro minuti l'uno. Il problema è che scorrono via troppo in fretta.

Apprezzamento personale
"Itsuka Tenma no Kuro Usagi" è una serie che mi è piaciuta veramente molto, infatti, alla fine, mi è un po' dispiaciuto essere arrivato così velocemente alla sua "conclusione" - tra virgolette perché è più una prima parte che una storia intera.
Voto complessivo: 9,25
Ottima serie, è consigliata a chi cerca una storia sentimentale e soprannaturale, magari con qualche risvolto comico in alcuni brevi momenti, e a chi semplicemente cerca un anime breve ma intenso.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Questo prodotto attira molto per i suoi fantastici colori, che già a partire dalle copertine della light novel e dalle sue illustrazioni fanno volare l'immaginazione verso mondi magici. Infatti l'unico pregio di quest'anime è stato mantenere intatte le suggestioni cromatiche e se possibile renderle ancora più affascinati, come solo l'animazione può fare. Inoltre ha forse apportato le più belle scene di bacio tra gli anime della stagione estiva 2011, per via appunto del buon uso delle tecniche di animazione e colorazione e del bel character design.

Le lodi si fermano al comparto grafico. Il resto è un pianto, è la solita ambientazione scolastica, la solita sovraesposizione di pantsu, come al solito o c'è l'harem o c'è il triangolo, e qui si opta per la soluzione trilatera. Ovviamente ci possono essere commedie romantiche basaste su triangoli con buona introspezione psicologica, ma non è il caso in specie, qui la vampira Himea e l'amica d'infanzia Haruka si contendono Taito, richiamando, con le loro vocette fini, la sua attenzione, e lui non sa da che parte deve guardare; così molta parte della serie passa con questo dialogo: l'una dice "Taito", e lui "Himea", poi l'altra "Taito", e ancora lui "Haruka"...

Quest'anime non fa un torto a nessun spettatore, né maschile, né femminile, non siamo in presenza del personaggio sfigato che stranamente è attorniato da belle ragazze, queste ultime non mancano e ce ne sono per tutti i gusti, tuttavia anche i personaggi maschili non sono affatto male e hanno un buon physique du rôle.
Ma come andrà a finire? Riuscirà Taito a ottenere abbastanza potere per salvare Himea e Haruka? Chi sceglierà delle due? Qual è il ruolo del consiglio studentesco e qual è il suo rapporto con la chiesa e i militari? Queste e tante altre domande non troveranno risposta, poiché la novel, a cui si ispira l'anime, è ancora in corso e l'anime decide di non creare un finale inventato.


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Dartes

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Itsuka Tenma no Kuro Usagi" è un anime mandato in onda per la prima volta a partire dal Luglio del 2011, prodotto dallo studio d'animazione Zexcs, sotto l'accurata regia di Takashi Yamamoto. L'anime è tratto dall'omonimo manga, che a sua volta è tratto da una light novel ideata da Takaya Kagami e disegnata da Yuu Kamiya. Rientra nella piena tipologia shounen, sotto i più svariati aspetti. Prevalgono i generi fantasy e romantico.

La trama è davvero poco originale, ma ben sviluppata. Narra di Kurogane Taito, giovane matricola della scuola superiore Miyasaka, sempre assonnata e svogliata in tutte le azioni della vita quotidiana (specialmente a scuola). Dopo un infortunio molto grave che gli impedì di praticare il karate, nel quale eccelleva sin dalle scuole elementari, non fece più nulla di particolare, se non di vivere la sua normale vita di studente delle superiori. Successivamente però, incomincia a fare un sogno molto particolare, che lo assilla tutte le notti. Sogna una giovane ragazza vampira (bellissima) di nome Saitohimea che, essendo nell'immaginario ancora bambina come lui - più precisamente di 9 anni -, lo morde, dicendogli strane frasi riguardo al suo futuro con lei. Ben presto scoprirà che non è un ragazzo normale, e che il sogno da lui fatto precedentemente non è del tutto immaginario.

Ho trovato la storia di scarsa originalità, però nel complesso è ben sviluppata e capace di coinvolgere pienamente nel suo turbine di passioni, amori e combattimenti sovrannaturali. Il character design è curato in modo pressoché eccellente, forse risulta essere il principale punto di forza dell'anime in questione. Gli sviluppi della storia lasciano trasparire un velo di "favola" e fantasy davvero piacevole e, in alcuni casi, assai tenero. Sicuramente rientra nel pieno genere già trito e ritrito di "sovrannaturale e storie amorose", però riesce ugualmente a sorprendere e a farsi apprezzare in modo più che buono.

I disegni di Shiori Asahina sono sicuramente del genere che più prediligo; sono tanto belli da rendere ogni immagine mostrataci dalla regia un'opera d'arte: semplice, lineare e magica. Un ruolo fondamentale ce l'ha la regia, che ci mostra strabilianti giochi di luce e scene realmente magnifiche. Sotto il lato tecnico è uno degli anime più belli che abbia mai visto. Le opening e le ending sono nella norma, senza lode né infamia; dopotutto risultano orecchiabili e ben predisposte.
Nel complesso 'Itsuka tenma no kuro usagi' è un anime che è in grado di dare molto, partendo da una storia banale e forse già vista. Consigliato a tutti i tipi di pubblico, ovviamente amanti di fantasy.