Ben-Tou
"Ben-Tou" (ベン・トー) è un anime andato in onda nel 2011 e composto da 12 episodi.
L'anime mette al centro della storia, come da titolo, i ben-tou. Il bento è comunemente un contenitore usato per tenere in caldo i pasti "da asporto", generalmente preparati in casa oppure comprati...
I ben-tou sono sempre confezionati in modo da essere esteticamente ineccepibili e sono accessori essenziali nella cucina giapponese. Quest'opera si basa, appunto, sui ben-tou e non come sfondo o semplice sfumatura di trama, no no: mette al centro di tutto, tanto da atterrare, avete letto bene, atterrare persone con una spallata, o calcio in faccia che sia e creare vere e proprie risse per aggiudicarsi la prelibatezza di turno, alla quale tutti ambiscono... a metà prezzo, si, perché in Giappone è solito dimezzare il prezzo di questo, come di altri prodotti, a scadenza giornaliera, quindi freschi, che altrimenti sarebbero buttati via, anche del 50%
Messo in chiaro che questo è un anime dove se ne danno di continuo, senza esclusioni di colpi, andiamo avanti: l'opera prevede l'articolarsi di una trama, che è evidentemente ispirata al più classico dei genere commediale a cui siamo abituati, con protagonisti pronti a districarsi tra scuola, amicizie e ogni tanto, perché no, fare un bella rissa per il pranzo o la cena che sia.
L'opera si sviluppa come se l'aggiudicarsi il ben-tou di turno pestandosi a più non posso, sia una specie di sport nazionale e naturalmente, come in ogni sport che si rispetti, abbiamo i novellini: il nostro protagonista, Yō Satō e i campioni assoluti, la nostra protagonista, Sen Yarizui, talmente "accanita" con i pestaggi per aggiudicarsi il ben-tou migliore da fondare anche un club, per "allenare" le nuove reclute... è doverosa, ora, una menzione d'onore alla ragazza per esser stata capace di tappezzare quasi tutte le mura del club con i bollini del 50% di sconto dei ben-tou guadagnati in battaglia. Non potevano di certo mancare la conquista del territorio di "gioco", in questo caso i conbini (i minimarket) alle fazioni avversarie al fine di raggiungere la vittoria, insomma, vere e proprie guerre a suon di scazzottate nei supermercati.
Si poteva avere un' idea migliore di questa per la sceneggiatura di un anime? non credo! La storia si evolve tra lezioni, scuola "attività" di club e mazzate neanche il ben-tou fosse gratis, arricchito con l'interazione tra i personaggi e il susseguirsi di fatti che riescono anche a ridisegnare il ruolo che finora aveva caratterizzato un personaggio, ma non sto qui a dire troppo...
È un'opera con una trama da dover seguire per ricollegare e capire i ruoli dei vari personaggi, insomma, è una trama non buttata li a caso... non farò qui un riassunto, per non rovinare eventualmente la visione a qualcuno, quindi posso soltanto dire che è una trama solida che fila liscia e appassiona per tutti i 12 episodi, senza problemi.
Personaggi ben caratterizzati, ce ne sono abbastanza, se non principali, quasi, che articolano trame e storie a sé, che riescono a ricollegarsi alla time-line principale, al fine di caratterizzarla al meglio.
Disegni e scenari ben fatti, dettagliati e giusti dai combini alla scuola passando per i parchi dove la nostra "combriccola" si ferma a mangiare dopo le "ben-tou war".
Opening ed ending facilmente ricordabili e ben ritmate, insomma belle e azzeccate per un anime così movimentato.
Che dire di più, scazzottarsi per un ben-tou? Se a metà prezzo, giustamente, sì.
L'anime mette al centro della storia, come da titolo, i ben-tou. Il bento è comunemente un contenitore usato per tenere in caldo i pasti "da asporto", generalmente preparati in casa oppure comprati...
I ben-tou sono sempre confezionati in modo da essere esteticamente ineccepibili e sono accessori essenziali nella cucina giapponese. Quest'opera si basa, appunto, sui ben-tou e non come sfondo o semplice sfumatura di trama, no no: mette al centro di tutto, tanto da atterrare, avete letto bene, atterrare persone con una spallata, o calcio in faccia che sia e creare vere e proprie risse per aggiudicarsi la prelibatezza di turno, alla quale tutti ambiscono... a metà prezzo, si, perché in Giappone è solito dimezzare il prezzo di questo, come di altri prodotti, a scadenza giornaliera, quindi freschi, che altrimenti sarebbero buttati via, anche del 50%
Messo in chiaro che questo è un anime dove se ne danno di continuo, senza esclusioni di colpi, andiamo avanti: l'opera prevede l'articolarsi di una trama, che è evidentemente ispirata al più classico dei genere commediale a cui siamo abituati, con protagonisti pronti a districarsi tra scuola, amicizie e ogni tanto, perché no, fare un bella rissa per il pranzo o la cena che sia.
L'opera si sviluppa come se l'aggiudicarsi il ben-tou di turno pestandosi a più non posso, sia una specie di sport nazionale e naturalmente, come in ogni sport che si rispetti, abbiamo i novellini: il nostro protagonista, Yō Satō e i campioni assoluti, la nostra protagonista, Sen Yarizui, talmente "accanita" con i pestaggi per aggiudicarsi il ben-tou migliore da fondare anche un club, per "allenare" le nuove reclute... è doverosa, ora, una menzione d'onore alla ragazza per esser stata capace di tappezzare quasi tutte le mura del club con i bollini del 50% di sconto dei ben-tou guadagnati in battaglia. Non potevano di certo mancare la conquista del territorio di "gioco", in questo caso i conbini (i minimarket) alle fazioni avversarie al fine di raggiungere la vittoria, insomma, vere e proprie guerre a suon di scazzottate nei supermercati.
Si poteva avere un' idea migliore di questa per la sceneggiatura di un anime? non credo! La storia si evolve tra lezioni, scuola "attività" di club e mazzate neanche il ben-tou fosse gratis, arricchito con l'interazione tra i personaggi e il susseguirsi di fatti che riescono anche a ridisegnare il ruolo che finora aveva caratterizzato un personaggio, ma non sto qui a dire troppo...
È un'opera con una trama da dover seguire per ricollegare e capire i ruoli dei vari personaggi, insomma, è una trama non buttata li a caso... non farò qui un riassunto, per non rovinare eventualmente la visione a qualcuno, quindi posso soltanto dire che è una trama solida che fila liscia e appassiona per tutti i 12 episodi, senza problemi.
Personaggi ben caratterizzati, ce ne sono abbastanza, se non principali, quasi, che articolano trame e storie a sé, che riescono a ricollegarsi alla time-line principale, al fine di caratterizzarla al meglio.
Disegni e scenari ben fatti, dettagliati e giusti dai combini alla scuola passando per i parchi dove la nostra "combriccola" si ferma a mangiare dopo le "ben-tou war".
Opening ed ending facilmente ricordabili e ben ritmate, insomma belle e azzeccate per un anime così movimentato.
Che dire di più, scazzottarsi per un ben-tou? Se a metà prezzo, giustamente, sì.
Serie anime di dodici episodi di durata canonica.
La serie inizia con il nostro protagonista Sato che rimane coinvolto in una lotta tra gli "wolves" dei bento e incontra Yarizui (che scoprirà essere una senpai della sua scuola), entrando a far parte del club del metà prezzo insieme alla sua neo amica Oshiroi; ed è qui che inizia la sua avventura per affermarsi come wolve.
Bisogna dire che la serie è ricca di momenti divertenti, soprattutto tra Shiraume (amica d'infanzia di Oshiroi, per cui ha una cotta) e Sato, dove il tutto finisce sempre con lui malmenato da lei per qualunque cosa riguardi Oshiroi, anche la più banale e idiota. Oltre a questi momenti divertenti, che ci accompagnano per la prima parte della serie, assistiamo alla crescita del nostro protagonista per affermarsi tra gli wolves (che avviene quando si ottiene un soprannome) e le varie sfide che affronta durante il suo percorso. Nella seconda parte si viene a perdere la comicità presente nella prima e un po' intacca la serie perché diventa seria, e il risultato non è proprio il massimo perché questa serie non ha, a mio avviso, una vera e propria storia (con un significato dietro).
Molto presenti i momenti di fanservice che sono apprezzati nella maggior parte dei casi, ma in un episodio mi hanno dato fastidio per l'eccesso.
Animazioni: Sui personaggi non ho da dire granché, disegni nella media, invece ho molto apprezzato le ambientazioni, in particolare la parete della stanza del club del metà prezzo, tappezzata dei bolli del metà prezzo applicati sui bento, e la stanza del club dei videogame della cugina di Sato, tappezzata sulle pareti e sul soffitto di poster di giochi.
Musica: opening ed ending orecchiabili, anche se ho apprezzato di più la opening (più energica e in tema con la serie), anche le OST non sono niente male, con una menzione particolare alla OST che accompagna Shiraume ogni volta che parla con Sato (fa capire la rabbia selvaggia che ha la ragazza nei confronti del protagonista per quanto riguarda il tema Oshiroi).
Questa serie è da guardare se si vuole qualcosa che non richieda una particolare attenzione ad ogni minimo particolare e se si vuole fare qualche risata. Come voto complessivo do 7, in quanto dietro non c'è una vera e propria storia e il finale non mi ha convinto molto.
Buona visione!
La serie inizia con il nostro protagonista Sato che rimane coinvolto in una lotta tra gli "wolves" dei bento e incontra Yarizui (che scoprirà essere una senpai della sua scuola), entrando a far parte del club del metà prezzo insieme alla sua neo amica Oshiroi; ed è qui che inizia la sua avventura per affermarsi come wolve.
Bisogna dire che la serie è ricca di momenti divertenti, soprattutto tra Shiraume (amica d'infanzia di Oshiroi, per cui ha una cotta) e Sato, dove il tutto finisce sempre con lui malmenato da lei per qualunque cosa riguardi Oshiroi, anche la più banale e idiota. Oltre a questi momenti divertenti, che ci accompagnano per la prima parte della serie, assistiamo alla crescita del nostro protagonista per affermarsi tra gli wolves (che avviene quando si ottiene un soprannome) e le varie sfide che affronta durante il suo percorso. Nella seconda parte si viene a perdere la comicità presente nella prima e un po' intacca la serie perché diventa seria, e il risultato non è proprio il massimo perché questa serie non ha, a mio avviso, una vera e propria storia (con un significato dietro).
Molto presenti i momenti di fanservice che sono apprezzati nella maggior parte dei casi, ma in un episodio mi hanno dato fastidio per l'eccesso.
Animazioni: Sui personaggi non ho da dire granché, disegni nella media, invece ho molto apprezzato le ambientazioni, in particolare la parete della stanza del club del metà prezzo, tappezzata dei bolli del metà prezzo applicati sui bento, e la stanza del club dei videogame della cugina di Sato, tappezzata sulle pareti e sul soffitto di poster di giochi.
Musica: opening ed ending orecchiabili, anche se ho apprezzato di più la opening (più energica e in tema con la serie), anche le OST non sono niente male, con una menzione particolare alla OST che accompagna Shiraume ogni volta che parla con Sato (fa capire la rabbia selvaggia che ha la ragazza nei confronti del protagonista per quanto riguarda il tema Oshiroi).
Questa serie è da guardare se si vuole qualcosa che non richieda una particolare attenzione ad ogni minimo particolare e se si vuole fare qualche risata. Come voto complessivo do 7, in quanto dietro non c'è una vera e propria storia e il finale non mi ha convinto molto.
Buona visione!
"Ben-To" è una serie anime di dodici episodi.
Trama: la vita può essere difficile per chi ha pochi, per questo motivo i bento in sconto a fine giornata diventano premi ambiti dando vita a reali battaglie a suon di pugni e calci per accaparrarseli.
La trama è piuttosto insolita e alla quale non avrei dato un centesimo, invece "Ben-To" si rivela un'opera di discreto spessore, risollevando parecchio quelle che erano le mie aspettative.
Una simpatica commedia ecchi che riesce a intrattenere per tutti gli episodi, ma che non vi eviterà di chiedervi: "Cosa diavolo ho guardato!?".
Dal punto di vista tecnico abbiamo una buona opera, soprattutto per quanto riguarda l'animazione, le battaglie nei konbini sono animate molto bene senza personaggi che subisco deformazioni assurde (cosa che succede in opere ben più famose).
Ci troveremo ad osservare personaggi simpatici (anche se non stilisticamente eccezionali), i quali renderanno le battaglie importanti non solo per la necessità di mangiare ma anche per la gloria e poter apprezzare di più il cibo.
"un pasto guadagnato e sudato ha un sapore migliore" è un buon messaggio e riassume gli ideali di questo anime.
Consigliato se siete in cerca di una visione leggera ma non noiosa, le risate non mancheranno e avremo pure un po' fanservice.
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 6
Trama: la vita può essere difficile per chi ha pochi, per questo motivo i bento in sconto a fine giornata diventano premi ambiti dando vita a reali battaglie a suon di pugni e calci per accaparrarseli.
La trama è piuttosto insolita e alla quale non avrei dato un centesimo, invece "Ben-To" si rivela un'opera di discreto spessore, risollevando parecchio quelle che erano le mie aspettative.
Una simpatica commedia ecchi che riesce a intrattenere per tutti gli episodi, ma che non vi eviterà di chiedervi: "Cosa diavolo ho guardato!?".
Dal punto di vista tecnico abbiamo una buona opera, soprattutto per quanto riguarda l'animazione, le battaglie nei konbini sono animate molto bene senza personaggi che subisco deformazioni assurde (cosa che succede in opere ben più famose).
Ci troveremo ad osservare personaggi simpatici (anche se non stilisticamente eccezionali), i quali renderanno le battaglie importanti non solo per la necessità di mangiare ma anche per la gloria e poter apprezzare di più il cibo.
"un pasto guadagnato e sudato ha un sapore migliore" è un buon messaggio e riassume gli ideali di questo anime.
Consigliato se siete in cerca di una visione leggera ma non noiosa, le risate non mancheranno e avremo pure un po' fanservice.
Voto personale: 6
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 6
In linea di massima, "Ben-Tou" è un anime leggero, largamente apprezzabile, con una quantità di fan-service che è moderata e non da nemmeno eccessivamente fastidio e lascia ampiamente spazio all'aspetto comico e frivolo della serie.
Ripeto, la serie è leggera; ogni episodio si sussegue con questo tono più o meno ironicamente inconsistente, la trama non si evolve - tant'è che per quanto dodici episodi siano pochi non c'è nemmeno un vero e proprio climax - se non vagamente, i personaggi non si evolvono e si trascinano dietro quest'aria di piattezza e staticità come nella stragrandissima maggioranza delle commedie pseudo-romantiche formato anime.
Nonostante questo penso che "Ben-Tou" si lasci guardare tranquillamente e che non sia nè eccessivamente frivolo nè noioso, vale la pena (specialmente se siete appassionati del genere, cosa che io non sono) dare un'occhiata.
C'è anche da dire che il design dei personaggi non è eccessivamente innovativo nè caratteristico, fatto anche supportato dalla grafica molto canonica per il 2011, insomma, non stupitevi di qualche deja vu sparso qua e là.
Ripeto, la serie è leggera; ogni episodio si sussegue con questo tono più o meno ironicamente inconsistente, la trama non si evolve - tant'è che per quanto dodici episodi siano pochi non c'è nemmeno un vero e proprio climax - se non vagamente, i personaggi non si evolvono e si trascinano dietro quest'aria di piattezza e staticità come nella stragrandissima maggioranza delle commedie pseudo-romantiche formato anime.
Nonostante questo penso che "Ben-Tou" si lasci guardare tranquillamente e che non sia nè eccessivamente frivolo nè noioso, vale la pena (specialmente se siete appassionati del genere, cosa che io non sono) dare un'occhiata.
C'è anche da dire che il design dei personaggi non è eccessivamente innovativo nè caratteristico, fatto anche supportato dalla grafica molto canonica per il 2011, insomma, non stupitevi di qualche deja vu sparso qua e là.
Leggenda vuole che nella terra del Sol Levante esistano dei pranzi pronti acquistabili nei vari supermercati o alimentari di ogni dove. Tali prelibatezze sono molto celebri per i nostri amici nipponici, tanto da essere conosciuti e consumati da tutti. L'impiegato durante le pause pranzo, lo studente durante la ricreazione, tutti sembrano subire il fascino dei "bentou".
Da questa premessa si sviluppa "Ben-Tou", un anime del 2011 formato dai soliti dodici episodi. La nostra storia ha come protagonista You Satou, uno studente appena iscrittosi alle superiori. Dopo un lungo e faticoso giorno di scuola il nostro amico decide di acquistare un bentou a metà prezzo (tattica utilizzata dai venditori per smerciare gli alimenti rimasti invenduti durante il giorno); sfortunatamente, in men che non si dica, si scatena una rissa e il povero You si ritrova subito messo al tappeto. Quello che ha appena ricevuto è il battesimo del fuoco: è uso tra i ragazzi, infatti, affrontarsi in mega risse per ottenere i tanto desiderati bentou. E' proprio a questo punto che il nostro giovane protagonista incontra la sua senpai Sen Yarizui, presidentessa del Club di alimenti a metà prezzo, che in qualche modo lo inizierà e addestrerà ai bizzarri combattimenti.
Il nonsense e le situazioni assurde e surreali sono la caratteristica principale, e insieme la vera forza, di quest'anime. Voi riuscite a immaginare di dover combattere per acquistare un alimento a metà prezzo? Io no di sicuro. Ricordo che, dopo aver visto la prima puntata, risi a crepapelle per la demenza della situazione, però al tempo stesso mi resi conto di quanto fosse geniale come trovata. Nonostante ciò in "Ben-Tou" c'è molta azione, i combattimenti sono fatti eccezionalmente e inaspettatamente bene, i ragazzi se le danno veramente di santa ragione. Il dinamismo e le animazioni non sono davvero niente male, gli scontri sono resi in maniera incredibile. Apprezzabile il character design, pulito e gradevole. Da segnalare è anche la presenza di un po' di fanservice. Parliamoci chiaro, c'è qualcosa di ecchi che però non diventa mai preponderante, ma che comunque fa da cornice all'intera trasposizione.
Detto ciò mi sento assolutamente di consigliare questo anime: parliamoci chiaro, non siano certamente di fronte a un capolavoro, ma è ugualmente un prodotto godibilissimo. Si tratta di quei dodici episodi che ti riempiono una serata e che ti strappano pure qualche risata.
Da questa premessa si sviluppa "Ben-Tou", un anime del 2011 formato dai soliti dodici episodi. La nostra storia ha come protagonista You Satou, uno studente appena iscrittosi alle superiori. Dopo un lungo e faticoso giorno di scuola il nostro amico decide di acquistare un bentou a metà prezzo (tattica utilizzata dai venditori per smerciare gli alimenti rimasti invenduti durante il giorno); sfortunatamente, in men che non si dica, si scatena una rissa e il povero You si ritrova subito messo al tappeto. Quello che ha appena ricevuto è il battesimo del fuoco: è uso tra i ragazzi, infatti, affrontarsi in mega risse per ottenere i tanto desiderati bentou. E' proprio a questo punto che il nostro giovane protagonista incontra la sua senpai Sen Yarizui, presidentessa del Club di alimenti a metà prezzo, che in qualche modo lo inizierà e addestrerà ai bizzarri combattimenti.
Il nonsense e le situazioni assurde e surreali sono la caratteristica principale, e insieme la vera forza, di quest'anime. Voi riuscite a immaginare di dover combattere per acquistare un alimento a metà prezzo? Io no di sicuro. Ricordo che, dopo aver visto la prima puntata, risi a crepapelle per la demenza della situazione, però al tempo stesso mi resi conto di quanto fosse geniale come trovata. Nonostante ciò in "Ben-Tou" c'è molta azione, i combattimenti sono fatti eccezionalmente e inaspettatamente bene, i ragazzi se le danno veramente di santa ragione. Il dinamismo e le animazioni non sono davvero niente male, gli scontri sono resi in maniera incredibile. Apprezzabile il character design, pulito e gradevole. Da segnalare è anche la presenza di un po' di fanservice. Parliamoci chiaro, c'è qualcosa di ecchi che però non diventa mai preponderante, ma che comunque fa da cornice all'intera trasposizione.
Detto ciò mi sento assolutamente di consigliare questo anime: parliamoci chiaro, non siano certamente di fronte a un capolavoro, ma è ugualmente un prodotto godibilissimo. Si tratta di quei dodici episodi che ti riempiono una serata e che ti strappano pure qualche risata.
"Ben-Tou" è una commedia uscita nel 2011 e mostra molto bene come da una storia semplice e, diciamolo, piuttosto demenziale, si riesca comunque a ricavarne un anime di tutto rispetto. È vero, lo ammetto, all'inizio stavo quasi per abbandonarlo, non tanto perché era noioso o monotono, anzi… semplicemente mi sembrava un pochino troppo buffa come storia. Ebbene, mi son dovuto ricredere: la qualità è molto maggiore rispetto le premesse e, sebbene lo sfondo su cui agiscono le vicende non è certamente da alta commedia, l'anime riesce comunque ad apparire come un'opera buona e, in alcuni casi, anche "seria".
You Satou è un giovane studente appena trasferitosi alle superiori, ma la sua carriera scolastica non inizierà nel migliore dei modi. Infatti, senza neanche ricordarsi il motivo, si ritrova disteso a terra, sanguinante, sopra uno scomodo pavimento di un mini-market. Eh? Come c'è arrivato? Che cosa stava facendo? Proprio non se lo ricordava, ma una cosa era certa…aveva molta fame.
Sconsolato si rialza, ma è troppo debole e sviene nuovamente, attirando l'attenzione della gente che, preoccupata, chiama l'ambulanza. Il risveglio in ospedale è piuttosto traumatico, i dolori sono quasi passati, ma la memoria non sembra tornare. Vuoto totale sulla giornata di ieri e ancora di più su ciò che è successo al supermercato. Tutto è disperso nelle tenebre della memoria, tranne una fugace apparizione: una ragazza dai capelli azzurro chiari che, dietro la vetrina del negozio, mormora qualcosa di incomprensibile, guardandolo con occhi affascinanti, d'un rosso intenso.
Insomma, l'inizio è certamente esplosivo, anche se non si riesce a capire cosa sta succedendo in maniera precisa, ma non preoccupatevi, tutto apparirà chiaro tra poco. La ragazza del giorno prima si chiama Sen Yarizui e frequenta la stessa scuola di Satou, anche se è più grande di un anno. Cosa mai avrà voluto dirgli? Una confessione amorosa? Dal tono con cui lo accoglie il giorno seguente a scuola non sembrerebbe.
Stanco e sconsolato per la sua prima giornata alle superiori, You si dirige verso il supermercato, al fine di comprare qualcosa da mangiare per cena. Entra nel piccolo locale e si dirige verso il bancone delle offerte, su cui sono disposti alcuni bento (sorta di vassoio contenitore con coperchio di varie forme e materiali contenente un pasto in singola porzione) a metà prezzo. Ecco! Proprio quello che cercava, un buon bento, economico, ma comunque nutriente. Peccato che appena si avvicina alle confezioni esplode la guerra: ragazzi, donne, adulti che si scontrano in una vera e propria battaglia di pugni per prendere la merce scontata, e tra tutti, sorprendentemente, compare la giovane Sen Yarizui, meglio conosciuta come "Strega di ghiaccio", che, con mosse agili, stende uno dopo l'altro tutti i pretendenti…compreso You.
Ecco cos'era successo, ecco come aveva perso la memoria. Ma cosa sarà questa guerra? Be', per scoprire la risposta basta guardare "Ben-Tou".
Bene, passiamo ora all'analisi generale dell'anime. "Ben-Tou" si presenta come una commedia ma, come si è potuto capire dalla trama, l'azione non viene certo risparmiata, anzi, le scazzottate saranno molto diffuse in tutte e 12 le puntate. Se da un lato il fattore "Ecchi" rende tutta la vicenda un po' più piccante, dall'altro lato l'analisi interiore dei personaggi trasforma un anime demenziale in qualcosa di più.
Niente cliché, o meglio, ci sono ma non proprio in maniera così pesante e, nonostante alcuni "nemici" possano sembrare buffi o banali, in realtà nascondo sentimenti forti e profondi che, in un secondo momento, mutano l'immagine che ci eravamo fatti di loro. Voglio insistere proprio su questo punto, al fine di mostrare come "Ben-Tou" non sia una semplice commedia demenziale, dove una lotta in un supermercato sia l'unico punto importante dell'anime. Al contrario, sebbene la battaglia per il bento sia certamente il fulcro di tutta la vicenda, questo non viene ridicolizzato, ma, per certi versi, sembra assumere le forme di uno Shounen, dove i vari sfidanti duellano fino all'ultimo sangue, esprimendo i loro sentimenti e le loro passioni.
You è un ragazzo sciocco, simpatico e sempliciotto, ma nasconde qualcosa di più, e proprio questa sua parte nascosta permette al personaggio di non cadere nella più completa banalità lo stesso vale per molti altri personaggi che, nel corso delle varie puntate, andranno ad aggiungersi al gruppetto principale.
Un'altra questione importante è quella del possibile amore tra Satou e Yarizui: i due si osservano con occhi diversi dal solito, ma mai verrà espresso chiaramente qualcosa a riguardo, scegliendo la via della battaglia, piuttosto che quella del sentimentalismo, che comunque non scompare.
Anche il possibile triangolo amoroso tra You, Sen e la cugina del ragazzo, la bionda e affascinante Ayame Shaga, sebbene sembri quasi per scoppiare, alla fine non verrà trattato… mantenendo così una sorta di coerenza per tutto lo svolgimento dell'anime.
La grafica è ottima e devo fare i complimenti sia alla regia, capace di rendere ancora più appassionante la storia, grazie a salti nel tempo, flashback e via dicendo, che rendono tutta la vicenda più movimentata e fluida. In secondo luogo le musiche che, a mio avviso, sono a dir poco eccezionali: allegre quando si deve gioire, simpatiche quando si deve ridere ed epiche quando bisogna "gasarsi" per un combattimento al supermercato.
Insomma, sia la storia sia la parte grafica rendono onore a "Ben-Tou" che, sebbene non possa essere considerato un vero e proprio capolavoro, diverte e fa divertire, appassionando ed emozionando. Non delude e, al contrario, stupisce tutti coloro che si aspettavano un anime che potesse offrire solo una semplice risa. Spero che facciano una seconda serie, anche se la vedo dura, ma, per ora, mi accontento di questa, avendola apprezzata appieno ed essendomela gustata in tutti i suoi bento.
Voto finale: 7…e mezzo!
You Satou è un giovane studente appena trasferitosi alle superiori, ma la sua carriera scolastica non inizierà nel migliore dei modi. Infatti, senza neanche ricordarsi il motivo, si ritrova disteso a terra, sanguinante, sopra uno scomodo pavimento di un mini-market. Eh? Come c'è arrivato? Che cosa stava facendo? Proprio non se lo ricordava, ma una cosa era certa…aveva molta fame.
Sconsolato si rialza, ma è troppo debole e sviene nuovamente, attirando l'attenzione della gente che, preoccupata, chiama l'ambulanza. Il risveglio in ospedale è piuttosto traumatico, i dolori sono quasi passati, ma la memoria non sembra tornare. Vuoto totale sulla giornata di ieri e ancora di più su ciò che è successo al supermercato. Tutto è disperso nelle tenebre della memoria, tranne una fugace apparizione: una ragazza dai capelli azzurro chiari che, dietro la vetrina del negozio, mormora qualcosa di incomprensibile, guardandolo con occhi affascinanti, d'un rosso intenso.
Insomma, l'inizio è certamente esplosivo, anche se non si riesce a capire cosa sta succedendo in maniera precisa, ma non preoccupatevi, tutto apparirà chiaro tra poco. La ragazza del giorno prima si chiama Sen Yarizui e frequenta la stessa scuola di Satou, anche se è più grande di un anno. Cosa mai avrà voluto dirgli? Una confessione amorosa? Dal tono con cui lo accoglie il giorno seguente a scuola non sembrerebbe.
Stanco e sconsolato per la sua prima giornata alle superiori, You si dirige verso il supermercato, al fine di comprare qualcosa da mangiare per cena. Entra nel piccolo locale e si dirige verso il bancone delle offerte, su cui sono disposti alcuni bento (sorta di vassoio contenitore con coperchio di varie forme e materiali contenente un pasto in singola porzione) a metà prezzo. Ecco! Proprio quello che cercava, un buon bento, economico, ma comunque nutriente. Peccato che appena si avvicina alle confezioni esplode la guerra: ragazzi, donne, adulti che si scontrano in una vera e propria battaglia di pugni per prendere la merce scontata, e tra tutti, sorprendentemente, compare la giovane Sen Yarizui, meglio conosciuta come "Strega di ghiaccio", che, con mosse agili, stende uno dopo l'altro tutti i pretendenti…compreso You.
Ecco cos'era successo, ecco come aveva perso la memoria. Ma cosa sarà questa guerra? Be', per scoprire la risposta basta guardare "Ben-Tou".
Bene, passiamo ora all'analisi generale dell'anime. "Ben-Tou" si presenta come una commedia ma, come si è potuto capire dalla trama, l'azione non viene certo risparmiata, anzi, le scazzottate saranno molto diffuse in tutte e 12 le puntate. Se da un lato il fattore "Ecchi" rende tutta la vicenda un po' più piccante, dall'altro lato l'analisi interiore dei personaggi trasforma un anime demenziale in qualcosa di più.
Niente cliché, o meglio, ci sono ma non proprio in maniera così pesante e, nonostante alcuni "nemici" possano sembrare buffi o banali, in realtà nascondo sentimenti forti e profondi che, in un secondo momento, mutano l'immagine che ci eravamo fatti di loro. Voglio insistere proprio su questo punto, al fine di mostrare come "Ben-Tou" non sia una semplice commedia demenziale, dove una lotta in un supermercato sia l'unico punto importante dell'anime. Al contrario, sebbene la battaglia per il bento sia certamente il fulcro di tutta la vicenda, questo non viene ridicolizzato, ma, per certi versi, sembra assumere le forme di uno Shounen, dove i vari sfidanti duellano fino all'ultimo sangue, esprimendo i loro sentimenti e le loro passioni.
You è un ragazzo sciocco, simpatico e sempliciotto, ma nasconde qualcosa di più, e proprio questa sua parte nascosta permette al personaggio di non cadere nella più completa banalità lo stesso vale per molti altri personaggi che, nel corso delle varie puntate, andranno ad aggiungersi al gruppetto principale.
Un'altra questione importante è quella del possibile amore tra Satou e Yarizui: i due si osservano con occhi diversi dal solito, ma mai verrà espresso chiaramente qualcosa a riguardo, scegliendo la via della battaglia, piuttosto che quella del sentimentalismo, che comunque non scompare.
Anche il possibile triangolo amoroso tra You, Sen e la cugina del ragazzo, la bionda e affascinante Ayame Shaga, sebbene sembri quasi per scoppiare, alla fine non verrà trattato… mantenendo così una sorta di coerenza per tutto lo svolgimento dell'anime.
La grafica è ottima e devo fare i complimenti sia alla regia, capace di rendere ancora più appassionante la storia, grazie a salti nel tempo, flashback e via dicendo, che rendono tutta la vicenda più movimentata e fluida. In secondo luogo le musiche che, a mio avviso, sono a dir poco eccezionali: allegre quando si deve gioire, simpatiche quando si deve ridere ed epiche quando bisogna "gasarsi" per un combattimento al supermercato.
Insomma, sia la storia sia la parte grafica rendono onore a "Ben-Tou" che, sebbene non possa essere considerato un vero e proprio capolavoro, diverte e fa divertire, appassionando ed emozionando. Non delude e, al contrario, stupisce tutti coloro che si aspettavano un anime che potesse offrire solo una semplice risa. Spero che facciano una seconda serie, anche se la vedo dura, ma, per ora, mi accontento di questa, avendola apprezzata appieno ed essendomela gustata in tutti i suoi bento.
Voto finale: 7…e mezzo!
La fame è una brutta bestia e rende le persone irascibili, e, se a ciò aggiungiamo che stiamo vivendo momenti di grave crisi economica, capirete bene quanto può essere importante riuscire ad aggiudicarsi la porzione di cibo messa in offerta a metà prezzo.
Suvvia! Chi di voi non ha mai massacrato di botte il vicino di "carrello" che tenta di soffiarvi l'ultima confezione in offerta presente in tutto l'ipermercato? Siate sinceri! In questi casi occorre avere polso e non andarci troppo per il sottile, donne, uomini, giovani o vecchi non ha importanza! Se tentano di soffiarvi il cibo messo a metà prezzo nessuna pietà, vanno considerati acerrimi nemici e dovranno passare sul nostro cadavere per accaparrarsi le pietanze in offerta!
Questo (più o meno) è l'assurdo plot narrativo di "Ben-To", divertentissima commedia ecchi dai risvolti 'picchierecci' nient'affatto malvagi. La questione, seppur esilarante, verrà trattata in modo piuttosto serio, tanto da formare veri e propri gruppi, delle specie di bande all'assalto dei "metà prezzo" dei vari supermercati del posto. Costoro verranno persino suddivisi in una sorta di gerarchia d'importanza, innanzitutto saranno differenziati tra "dog" e "wolves". I primi sono al gradino più basso della scala gerarchica, sono coloro che prendono parte alle paurose risse davanti al bancone della merce a metà prezzo ma difficilmente otterranno qualcosa, mentre i wolves sono i pretendenti più forti e degni di rispetto; i più noti otterranno anche un soprannome a contraddistinguerli, una sorta di "nome di battaglia", anche se spesso dietro tali nomi si celano storie tutt'altro che epocali, ma anzi... decisamente divertenti.
Il protagonista principale è un giovane di nome Satou, apparentemente innocuo, ma che, col tempo, saprà farsi onore e tutto sostanzialmente per interesse della senpai, già wolf di rinomata fama (e fame, viste le circostanze). Sotto questo punto di vista troviamo una certa affinità con "History Strongest Disciples Kenichi", visto che anche in quel contesto il protagonista decideva di diventare più forte per interesse della bella di turno, ma un altro titolo al quale potremmo accostare "Ben-To" risponde al nome di "Air Master", questa volta per via degli scontri con abbondante utilizzo di evoluzioni aeree e con diverse lottatrici di sesso femminile. A differenza di "Air Master" però la componente ecchi in questo caso ha una rilevanza nettamente maggiore (un ottimo ecchi, salvo sporadiche fasi) e non solo, anche la parte comica è decisamente meglio riuscita, più incisiva e divertente. Altro punto a favore di "Ben-To" è la colonna sonora, davvero degna di nota, comprendente brani di pregevole fattura prelevati da tantissimi generi musicali diversi: spaziamo dalla techno alla musica tribale, al jazz fino alla musica classica, e chi più ne ha più ne metta.
Nel suo genere "Ben-To" spicca sotto molteplici punti di vista, per com'è stato ben sfruttato l'ecchi, per i combattimenti e non per ultime le fasi comiche. Il suo punto debole va cercato nella brevità e in un finale poco incisivo, che proprio non riesce a valorizzare nessun aspetto dell'anime, né quello comico, né quello "serioso", né quello "romantico", se non in minima parte. Tuttavia, se siete amanti dell'ecchi, dei combattimenti e volete farvi tante risate, vi consiglio senza indugio questo titolo folle e originale, che, se fosse stato concluso in modo più approfondito, avrebbe meritato una valutazione media di certo superiore.
Suvvia! Chi di voi non ha mai massacrato di botte il vicino di "carrello" che tenta di soffiarvi l'ultima confezione in offerta presente in tutto l'ipermercato? Siate sinceri! In questi casi occorre avere polso e non andarci troppo per il sottile, donne, uomini, giovani o vecchi non ha importanza! Se tentano di soffiarvi il cibo messo a metà prezzo nessuna pietà, vanno considerati acerrimi nemici e dovranno passare sul nostro cadavere per accaparrarsi le pietanze in offerta!
Questo (più o meno) è l'assurdo plot narrativo di "Ben-To", divertentissima commedia ecchi dai risvolti 'picchierecci' nient'affatto malvagi. La questione, seppur esilarante, verrà trattata in modo piuttosto serio, tanto da formare veri e propri gruppi, delle specie di bande all'assalto dei "metà prezzo" dei vari supermercati del posto. Costoro verranno persino suddivisi in una sorta di gerarchia d'importanza, innanzitutto saranno differenziati tra "dog" e "wolves". I primi sono al gradino più basso della scala gerarchica, sono coloro che prendono parte alle paurose risse davanti al bancone della merce a metà prezzo ma difficilmente otterranno qualcosa, mentre i wolves sono i pretendenti più forti e degni di rispetto; i più noti otterranno anche un soprannome a contraddistinguerli, una sorta di "nome di battaglia", anche se spesso dietro tali nomi si celano storie tutt'altro che epocali, ma anzi... decisamente divertenti.
Il protagonista principale è un giovane di nome Satou, apparentemente innocuo, ma che, col tempo, saprà farsi onore e tutto sostanzialmente per interesse della senpai, già wolf di rinomata fama (e fame, viste le circostanze). Sotto questo punto di vista troviamo una certa affinità con "History Strongest Disciples Kenichi", visto che anche in quel contesto il protagonista decideva di diventare più forte per interesse della bella di turno, ma un altro titolo al quale potremmo accostare "Ben-To" risponde al nome di "Air Master", questa volta per via degli scontri con abbondante utilizzo di evoluzioni aeree e con diverse lottatrici di sesso femminile. A differenza di "Air Master" però la componente ecchi in questo caso ha una rilevanza nettamente maggiore (un ottimo ecchi, salvo sporadiche fasi) e non solo, anche la parte comica è decisamente meglio riuscita, più incisiva e divertente. Altro punto a favore di "Ben-To" è la colonna sonora, davvero degna di nota, comprendente brani di pregevole fattura prelevati da tantissimi generi musicali diversi: spaziamo dalla techno alla musica tribale, al jazz fino alla musica classica, e chi più ne ha più ne metta.
Nel suo genere "Ben-To" spicca sotto molteplici punti di vista, per com'è stato ben sfruttato l'ecchi, per i combattimenti e non per ultime le fasi comiche. Il suo punto debole va cercato nella brevità e in un finale poco incisivo, che proprio non riesce a valorizzare nessun aspetto dell'anime, né quello comico, né quello "serioso", né quello "romantico", se non in minima parte. Tuttavia, se siete amanti dell'ecchi, dei combattimenti e volete farvi tante risate, vi consiglio senza indugio questo titolo folle e originale, che, se fosse stato concluso in modo più approfondito, avrebbe meritato una valutazione media di certo superiore.
Credo di poter dire che "Ben-Tou" è il miglior anime, poco impegnativo e senza pretese che abbia mai visto: 12 puntate, tanta azione, un po' di "scolastico" e qualche scena ecchi hanno reso la sua visione davvero leggera e piacevole. Quando una puntata si tira dietro la successiva significa che ci siamo fatti prendere, ed è proprio questo che mi è accaduto.
La trama non esiste, lo scopo è combattere per ottenere un ben-tou (pasto) a metà prezzo, tutto qua, ma i personaggi con le loro personalità e le loro problematiche rendono ogni puntata divertente.
Penso che la realizzazione sia ottima sotto tutti i punti di vista, grafica, caratterizzazione, musiche, ambienti (i supermercati e addirittura la sfida in piscina). Diciamo che un pizzico di sentimentalismo ci poteva stare, dato che il nostro buon pervertito qualcosa in fondo la spera.
Sono sicuro che chiunque voglia un anime leggero da finire in pochi giorni, per spezzare con opere più serie ed elaborate, non possa evitare "Ben-tou". Qualche puntata in più e una trama di sottofondo sicuramente mi avrebbero portato a dare 8; una mezza occasione persa, ma non fa niente.
La trama non esiste, lo scopo è combattere per ottenere un ben-tou (pasto) a metà prezzo, tutto qua, ma i personaggi con le loro personalità e le loro problematiche rendono ogni puntata divertente.
Penso che la realizzazione sia ottima sotto tutti i punti di vista, grafica, caratterizzazione, musiche, ambienti (i supermercati e addirittura la sfida in piscina). Diciamo che un pizzico di sentimentalismo ci poteva stare, dato che il nostro buon pervertito qualcosa in fondo la spera.
Sono sicuro che chiunque voglia un anime leggero da finire in pochi giorni, per spezzare con opere più serie ed elaborate, non possa evitare "Ben-tou". Qualche puntata in più e una trama di sottofondo sicuramente mi avrebbero portato a dare 8; una mezza occasione persa, ma non fa niente.
"Ben-Tou" non pretende di competere con lavori del calibro di "Ikkitousen", "Queen's Blade", "Sekirei" e altri ma scivola via piacevole facendoti passare qualcosa più d'un paio d'ore senza pensare, le figure dei protagonisti non eccellono ma neanche sono scontate, la grafica è curata quel che basta. Devo dire che la storia mi ha riportato indietro negli anni, quando giravamo il mondo in autostop e ci si arrangiava a mangiare qualsiasi cosa di poco costo ma che almeno avesse qualche caloria. All'università giravamo con una bicicletta rubata e persino la mensa universitaria la si usava poco.
La trama, anche se originale, è assurda e il finale incompleto. Tutto ruota intorno a una surreale lotta fra contendenti (studenti ovviamente, ma non solo) di bentou a metà prezzo in vari supermarket. Se non fosse per le molteplici gag divertenti sarebbe da sconsigliare dall'inizio alla fine. In pratica da vedere solo per farsi quattro risate. La parte ecchi è praticamente inesistente e gli episodi sono praticamente simili al 90%. Anche i personaggi non riescono a distinguersi gli uni dagli altri in modo particolare. I protagonisti sono essenzialmente sullo stesso piano dei caratteri secondari, monotoni e privi di personalità. Ho cercato, disperatamente, di dare un senso al fatto di avere visto tutti gli episodi e alla fine ho tratto la conclusione che forse si voleva trasmettere la morale (comunque scontata) che "l'unione fa la forza!", visto che nessuno dei personaggi emerge dalla trama e che nell'ultimo combattimento riescono a ottenere "la vittoria" lottando insieme.
La crisi economica ha ormai raggiunto livelli planetari: anche in Giappone stipendi sempre più bassi associati a un livello d'imposizione sempre più alto hanno ridotto notevolmente il potere d'acquisto della gente che adesso deve stare sempre più attenta nella gestione del proprio portafoglio se vuole arrivare alla fine del mese. Gli effetti più pericolosi sono quelli che riguardano la qualità dell'alimentazione: chi ha studiato economia sa benissimo che se cala il potere d'acquisto il prosciutto di Parma va sostituito con la mortadella, che è un bene inferiore in termini sia di qualità sia di prezzo. Ciò, alla lunga, può avere effetti pericolosi per la salute, in quanto il nostro corpo ha bisogno di una certa varietà del cibo che s'ingerisce ma ciò può risultare eccessivamente costoso. Allora non resta che aspettare le famose "offerte speciali" in cui prodotti di qualità migliore vengono venduti, per una certa quantità, a prezzi più bassi. E, in riferimento al Giappone, cosa c'è di meglio di un buonissimo bentou a metà prezzo?
La famosa legge della domanda e dell'offerta, però, pone un ulteriore problema: la domanda di questi prodotti è decisamente maggiore rispetto all'offerta. Non tutti i consumatori, dunque, potranno essere soddisfatti: così questa soluzione ai mali dell'economia moderna trova un limite nella capacità di accaparramento di ognuno.
In poche parole: sulla base di quale criterio verranno scelti i fortunati vincitori di tali prelibatezze? Il sistema scelto è riassumibile in tre parole: "mazzate alla cieca".
"Ben-tou" è, per l'appunto, un "fight club" dei supermercati, i cui clienti se le danno di santa ragione per accaparrarsi uno dei pochi bentou offerti a metà prezzo. In questo contesto viene raccontata la storia di Satou, un vero e proprio eroe dei nostri tempi, che scopre casualmente l'esistenza di questo mondo e decide di farne parte ingaggiando numerose battaglie al fine di appagare i desideri del suo stomaco.
Quando ho cominciato la visione di questo anime non nutrivo grandissime aspettative; non conoscendo la trama mi aspettavo una noiosissima serie di cucina o simili. "Ben-tou", però, si è rivelata una graditissima sorpresa in quanto riesce a divertire spesso in maniera incontrollabile, grazie a una sceneggiatura riuscitissima e per la presenza di alcuni personaggi (Satou in primis) dotati di una vena comica spassosissima.
Peccato, però, che proprio questi fattori che tanto avevo apprezzato si ridimensionano bruscamente negli ultimi tre-quattro episodi in cui l'elemento comico viene sostituito da quello legato ai combattimenti che, sebbene ben fatti, non hanno lo stesso grado d'interesse. Alcuni personaggi introdotti sul finire, poi, risultano troppo fiacchi e anonimi, e introducono degli elementi vagamente yuri di cui nessuno sentiva il bisogno.
Nonostante tutto questo, però, "Ben-tou" resta un ottimo prodotto per chi ama un tipo di comicità un po' demenziale. Non importa quanto ridicola possa sembrarvi l'idea di gang che lottano per accaparrarsi un piatto di pasta: questo titolo, pur non eccellendo nel suo complesso, è certamente meritevole di essere visto.
Ora vi lascio e vi auguro una buona visione. Il mio stomaco sta cominciando a brontolare e il giorno paga è ancora lontano.
La famosa legge della domanda e dell'offerta, però, pone un ulteriore problema: la domanda di questi prodotti è decisamente maggiore rispetto all'offerta. Non tutti i consumatori, dunque, potranno essere soddisfatti: così questa soluzione ai mali dell'economia moderna trova un limite nella capacità di accaparramento di ognuno.
In poche parole: sulla base di quale criterio verranno scelti i fortunati vincitori di tali prelibatezze? Il sistema scelto è riassumibile in tre parole: "mazzate alla cieca".
"Ben-tou" è, per l'appunto, un "fight club" dei supermercati, i cui clienti se le danno di santa ragione per accaparrarsi uno dei pochi bentou offerti a metà prezzo. In questo contesto viene raccontata la storia di Satou, un vero e proprio eroe dei nostri tempi, che scopre casualmente l'esistenza di questo mondo e decide di farne parte ingaggiando numerose battaglie al fine di appagare i desideri del suo stomaco.
Quando ho cominciato la visione di questo anime non nutrivo grandissime aspettative; non conoscendo la trama mi aspettavo una noiosissima serie di cucina o simili. "Ben-tou", però, si è rivelata una graditissima sorpresa in quanto riesce a divertire spesso in maniera incontrollabile, grazie a una sceneggiatura riuscitissima e per la presenza di alcuni personaggi (Satou in primis) dotati di una vena comica spassosissima.
Peccato, però, che proprio questi fattori che tanto avevo apprezzato si ridimensionano bruscamente negli ultimi tre-quattro episodi in cui l'elemento comico viene sostituito da quello legato ai combattimenti che, sebbene ben fatti, non hanno lo stesso grado d'interesse. Alcuni personaggi introdotti sul finire, poi, risultano troppo fiacchi e anonimi, e introducono degli elementi vagamente yuri di cui nessuno sentiva il bisogno.
Nonostante tutto questo, però, "Ben-tou" resta un ottimo prodotto per chi ama un tipo di comicità un po' demenziale. Non importa quanto ridicola possa sembrarvi l'idea di gang che lottano per accaparrarsi un piatto di pasta: questo titolo, pur non eccellendo nel suo complesso, è certamente meritevole di essere visto.
Ora vi lascio e vi auguro una buona visione. Il mio stomaco sta cominciando a brontolare e il giorno paga è ancora lontano.
Si dovrà combattere per ottenere i bentou metà prezzo.
Quando lessi la prima volta questa frase sulla trama pensai che ormai gli autori di questa serie non sapessero più che inventarsi per fare soldi. E invece dopo avere guardato questa serie anime il mio giudizio è cambiato. Ora penso che non sia mai fine all'originalità, qualità incarnata da "Ben-Tou". Risate a non finire grazie ai vari personaggi, tra cui spicca Hana Oshiroi, la ragazza dalle fantasie anormali.
I combattimenti tra studenti affamati sono molto belli e accompagnati da una musica molto azzeccata che toglie il fiato allo spettatore. Non mancano certamente seni forse un po' troppo gonfiati e scene ecchi forse troppo frequenti, ma nel complesso l'anime è un buon modo per svagarsi.
Molto bella trov la sigla di apertura e molto bella la presentazione dei titoli. Voto complessivo: 7,5.
Quando lessi la prima volta questa frase sulla trama pensai che ormai gli autori di questa serie non sapessero più che inventarsi per fare soldi. E invece dopo avere guardato questa serie anime il mio giudizio è cambiato. Ora penso che non sia mai fine all'originalità, qualità incarnata da "Ben-Tou". Risate a non finire grazie ai vari personaggi, tra cui spicca Hana Oshiroi, la ragazza dalle fantasie anormali.
I combattimenti tra studenti affamati sono molto belli e accompagnati da una musica molto azzeccata che toglie il fiato allo spettatore. Non mancano certamente seni forse un po' troppo gonfiati e scene ecchi forse troppo frequenti, ma nel complesso l'anime è un buon modo per svagarsi.
Molto bella trov la sigla di apertura e molto bella la presentazione dei titoli. Voto complessivo: 7,5.
Originale e divertente, "Ben-Tou" è un anime fatto per strappare una risata al pubblico e compie perfettamente il suo compito. Già la trama volutamente demenziale strappa qualche sorriso, avremo infatti degli studenti che per risparmiare i loro pochi soldi si azzufferanno per i migliori pranzi precotti a metà prezzo. Ma ciò che è veramente geniale di quest'anime è il fatto che, oltre a combattere fra di loro, gli studenti abbiano creato un vero e proprio codice d'onore costruito tutto intorno alla lotta per i bentou.
I personaggi sono egualmente simpatici come la trama, saranno infatti capaci di gag davvero spassose e sapranno farsi amare da chi guarderà quest'anime. Anche se a volte potranno risultare un po' piatti, questa piattezza ben si adatterà alle scene demenziali e in ogni caso non sarà eccessiva. La colonna sonora è energica e sa dare la carica, lanciando quasi lo spettatore sul campo di battaglia. La grafica è davvero buona risultando piacevole alla vista, così come i personaggi che presentano molti dettagli essendo particolarmente curati.
Uniche scelte un po' azzardate sono la presenza di alcune scene di fanservice per nulla necessarie in quest'opera e il finale un po' troppo aperto che fa sperare in una nuova serie. In un campo in cui molte volte si ha l'impressione "dell'averlo già visto", "Ben- tou" sa imporsi come una divertente novità dalla piacevole visione.
I personaggi sono egualmente simpatici come la trama, saranno infatti capaci di gag davvero spassose e sapranno farsi amare da chi guarderà quest'anime. Anche se a volte potranno risultare un po' piatti, questa piattezza ben si adatterà alle scene demenziali e in ogni caso non sarà eccessiva. La colonna sonora è energica e sa dare la carica, lanciando quasi lo spettatore sul campo di battaglia. La grafica è davvero buona risultando piacevole alla vista, così come i personaggi che presentano molti dettagli essendo particolarmente curati.
Uniche scelte un po' azzardate sono la presenza di alcune scene di fanservice per nulla necessarie in quest'opera e il finale un po' troppo aperto che fa sperare in una nuova serie. In un campo in cui molte volte si ha l'impressione "dell'averlo già visto", "Ben- tou" sa imporsi come una divertente novità dalla piacevole visione.
Capita che nonostante gli stereotipi, i cliché e i soliti temi, una serie riesca se non a sfondare almeno a farsi notare in positivo da molti. E' il caso di "Ben-Tou", ovvero se vuoi approfittare delle offerte al supermarket preparati a prenderle o a darle... le legnate.
Satou è uno studente come tanti e come tanti deve farsi i conti nel portafoglio se vuole mangiare, perché abita nel dormitorio della scuola in cui studia. Un giorno viene attirato da del bentou a metà prezzo in un supermarket ma, prima che possa metterci le mani sopra, si ritrova scaraventato a terra e pestato ferocemente. Il povero Satou non sapeva che per acquistare il bentou scontato bisogna combattere e vincere, e ci sono gang di ragazzi che come lui intendono mangiare e risparmiare. Il giovane si alleerà con Yarizui, una ragazza dalle incredibili doti combattive, che gli insegnerà come funziona questa assurda lotta, essendo nel giro da più tempo.
Ecco la trama è tutta qui, c'è poco da aggiungere se non che i combattimenti e l'attenzione per i dettagli sono due caratteristiche alle quali gli autori hanno fatto molta attenzione. La tematica di fondo è talmente folle e non-sense per certi versi da saltare subito all'occhio. L'originalità è il punto di forza di questo semplicissimo anime che ben si distingue da altre serie come per esempio "Ikkitousen", dove tutto gira attorno alle inquadrature e alla distruzione delle vesti di giovani e fin troppo prosperose fanciulle. Già perché in "Ben-Tou" la componente ecchi è assai frivola e si concentra essenzialmente in una quindicina di minuti in totale. Non ci sono mutandine al vento, né seni in bella vista o cose del genere. I combattimenti sono poi assai dinamici e fluidi, capaci di trasmettere il reale effetto di un calcio sul grugno di un poveraccio affamato.
L'aspetto grafico è abbastanza curato tanto nella conformazione dei personaggi quanto nell'uso dei colori. Nota di merito va alla riproduzione dei supermarket e delle canzoncine pubblicitarie al loro interno (che anche se poche risultano simpatiche). Perfino i bentou sono riprodotti maniacalmente bene, e d'altronde per un anime che ne prende il nome c'era da aspettarselo.
La sigla d'apertura è molto energica e azzeccata, mentre quella finale è calma e rilassata. Gli effetti sonori fanno il loro dovere, pur non variando granché e concentrandosi principalmente sul brontolio dello stomaco e sulle scazzottate nei combattimenti.
Insomma negli ultimi tempi il fattore originalità sembrava una lontana e fumosa utopia, ma poi con "Ben-Tou" mi sono dovuto ricredere. Non si tratta di un anime da ricordare negli annali o da catalogare come anime dell'anno poiché il finale è relativamente deludente e l'introduzione della solita coppia di gemelle ninfomani/lesbiche/incestuose, nonché di un'altra ragazza dell'altra sponda che si lascia odiare dall'inizio alla fine, relegano quest'opera ad anime di buon livello e nulla più in ambito generale. Non fosse stato per queste piccole aggiunte poco gradite e per il finale semi-aperto mal assemblato, sicuramente avrebbe guadagnato un punto in più da parte del sottoscritto che, nonostante ciò, ne consiglia la visione.
Satou è uno studente come tanti e come tanti deve farsi i conti nel portafoglio se vuole mangiare, perché abita nel dormitorio della scuola in cui studia. Un giorno viene attirato da del bentou a metà prezzo in un supermarket ma, prima che possa metterci le mani sopra, si ritrova scaraventato a terra e pestato ferocemente. Il povero Satou non sapeva che per acquistare il bentou scontato bisogna combattere e vincere, e ci sono gang di ragazzi che come lui intendono mangiare e risparmiare. Il giovane si alleerà con Yarizui, una ragazza dalle incredibili doti combattive, che gli insegnerà come funziona questa assurda lotta, essendo nel giro da più tempo.
Ecco la trama è tutta qui, c'è poco da aggiungere se non che i combattimenti e l'attenzione per i dettagli sono due caratteristiche alle quali gli autori hanno fatto molta attenzione. La tematica di fondo è talmente folle e non-sense per certi versi da saltare subito all'occhio. L'originalità è il punto di forza di questo semplicissimo anime che ben si distingue da altre serie come per esempio "Ikkitousen", dove tutto gira attorno alle inquadrature e alla distruzione delle vesti di giovani e fin troppo prosperose fanciulle. Già perché in "Ben-Tou" la componente ecchi è assai frivola e si concentra essenzialmente in una quindicina di minuti in totale. Non ci sono mutandine al vento, né seni in bella vista o cose del genere. I combattimenti sono poi assai dinamici e fluidi, capaci di trasmettere il reale effetto di un calcio sul grugno di un poveraccio affamato.
L'aspetto grafico è abbastanza curato tanto nella conformazione dei personaggi quanto nell'uso dei colori. Nota di merito va alla riproduzione dei supermarket e delle canzoncine pubblicitarie al loro interno (che anche se poche risultano simpatiche). Perfino i bentou sono riprodotti maniacalmente bene, e d'altronde per un anime che ne prende il nome c'era da aspettarselo.
La sigla d'apertura è molto energica e azzeccata, mentre quella finale è calma e rilassata. Gli effetti sonori fanno il loro dovere, pur non variando granché e concentrandosi principalmente sul brontolio dello stomaco e sulle scazzottate nei combattimenti.
Insomma negli ultimi tempi il fattore originalità sembrava una lontana e fumosa utopia, ma poi con "Ben-Tou" mi sono dovuto ricredere. Non si tratta di un anime da ricordare negli annali o da catalogare come anime dell'anno poiché il finale è relativamente deludente e l'introduzione della solita coppia di gemelle ninfomani/lesbiche/incestuose, nonché di un'altra ragazza dell'altra sponda che si lascia odiare dall'inizio alla fine, relegano quest'opera ad anime di buon livello e nulla più in ambito generale. Non fosse stato per queste piccole aggiunte poco gradite e per il finale semi-aperto mal assemblato, sicuramente avrebbe guadagnato un punto in più da parte del sottoscritto che, nonostante ciò, ne consiglia la visione.
Una bella sorpresa questa serie. Leggendo la trama e la premessa mi ero rassegnato a una delusione lunga 12 episodi, al contrario "Ben-tou" riesce a catturare l'attenzione dello spettatore anche se con alcuni, inevitabili, cali di ritmo.
La storia, la si potrebbe riassumere come la versione giapponese di "Fight club". Studenti delle superiori si menano come dei fabbri la sera nei supermercati per accaparrarsi le poche confezioni del prelibato bentou che vengono messe a metà prezzo prima che scadano e vengano ritirate. Tutti sono spinti dalla fame e dalla poca disponibilità di danaro, ma vige un grande rispetto, tanto che i più forti si definiscono wolves, hanno dei nomi da battaglia e sono temuti dagli avversari, e tutti sono tenuti a rispettare delle regole ferree.
Uno dei punti di forza della serie sta nei personaggi, che sono tutti belle e prosperose ragazze che girano intorno a You Satou come nel più classico degli harem scolastici, ma qui non ci sono storie d'amore e attrazioni fatali. Satou viene picchiato a sangue da tutti e tutte, dalla sua senpai Sen Yarizui, classica tsundere, a sua cugina, la prosperosa e maliziosa Shaga Ayame. Quando dopo 4-5 episodi la trama inizia a farsi noiosa e ripetitiva ecco la trovata: inserire nuovi personaggi a ogni episodio, nuovi nemici-amici-rivali e virare decisamente sull'ecchi-yuri con scene che vedono coinvolte la presidentessa del consiglio studentesco Shiraume Ume e la pervertita autrice di novelle erotiche yaoi, Oshiroi Hana, davvero degne di nota.
Mi sono piaciuti molto anche personaggi secondari come la tenera e sfortunata Inoue Asebi (che bello se facessero uno spin-off dedicatole) e la coppia di conturbanti gemelline Sawagi Kyou.
Inoltre: ottime sono le musiche, presenti costantemente all'interno degli episodi, dalle musichette dei supermercati alla romanza italiana che parte nelle scene d'amore. Il doppiaggio è eccellente, con la voce di Asebi che è eccezionale e quella di Hana che raggiunge picchi da ultrasuoni. I disegni sono luminosissimi, coloratissimi e molto belli da vedere, le scene di lotta disegnate benissimo ed è presente tanto, tanto fanservice. "Ben-Tou" è una serie per svagarsi e che non va presa troppo sul serio.
La storia, la si potrebbe riassumere come la versione giapponese di "Fight club". Studenti delle superiori si menano come dei fabbri la sera nei supermercati per accaparrarsi le poche confezioni del prelibato bentou che vengono messe a metà prezzo prima che scadano e vengano ritirate. Tutti sono spinti dalla fame e dalla poca disponibilità di danaro, ma vige un grande rispetto, tanto che i più forti si definiscono wolves, hanno dei nomi da battaglia e sono temuti dagli avversari, e tutti sono tenuti a rispettare delle regole ferree.
Uno dei punti di forza della serie sta nei personaggi, che sono tutti belle e prosperose ragazze che girano intorno a You Satou come nel più classico degli harem scolastici, ma qui non ci sono storie d'amore e attrazioni fatali. Satou viene picchiato a sangue da tutti e tutte, dalla sua senpai Sen Yarizui, classica tsundere, a sua cugina, la prosperosa e maliziosa Shaga Ayame. Quando dopo 4-5 episodi la trama inizia a farsi noiosa e ripetitiva ecco la trovata: inserire nuovi personaggi a ogni episodio, nuovi nemici-amici-rivali e virare decisamente sull'ecchi-yuri con scene che vedono coinvolte la presidentessa del consiglio studentesco Shiraume Ume e la pervertita autrice di novelle erotiche yaoi, Oshiroi Hana, davvero degne di nota.
Mi sono piaciuti molto anche personaggi secondari come la tenera e sfortunata Inoue Asebi (che bello se facessero uno spin-off dedicatole) e la coppia di conturbanti gemelline Sawagi Kyou.
Inoltre: ottime sono le musiche, presenti costantemente all'interno degli episodi, dalle musichette dei supermercati alla romanza italiana che parte nelle scene d'amore. Il doppiaggio è eccellente, con la voce di Asebi che è eccezionale e quella di Hana che raggiunge picchi da ultrasuoni. I disegni sono luminosissimi, coloratissimi e molto belli da vedere, le scene di lotta disegnate benissimo ed è presente tanto, tanto fanservice. "Ben-Tou" è una serie per svagarsi e che non va presa troppo sul serio.
"Ben-Tou" è sopratutto una parodia degli anime di arti marziali "serie", quelli dove samurai tutti d'un pezzo sacrificano se stessi per percorrere la dura strada del dovere e dell'onore.
I protagonisti di "Ben-Tou" seguono anch'essi la via del guerriero - onore, integrità, umanità - ma il loro obbiettivo è la conquista dei pranzi precotti che i supermarket mettono in svendita a metà prezzo poco prima della chiusura. L'obbiettivo della lotta è modesto ma comunque i nostri eroi applicano un preciso codice d'onore, che per rigore non ha nulla da invidiare al Bushido.
Questo codice viene gradualmente insegnato al protagonista Satou (nome di battaglia 'Il Pervertito') dalla presidentessa del club del Metà Prezzo, Sen Yarizoui (nome di battaglia 'La Strega di Ghiaccio').
Quali sono le regole dei guerrieri del metà prezzo, che si autodefiniscono gli Okami (Lupi)? Poche e semplici, ma assolute. La lotta deve iniziare solo dopo che il commesso del market ha messo tutti i bollini del metà prezzo; si deve prendere solo la quantità di cibo che si intende mangiare in serata; il lottatore che ha arraffato il bentou non può più essere attaccato. Queste le regole: per il resto botte da orbi, senza esclusione di colpi.
Naturalmente gli Okami hanno dei nemici naturali: i Cani, lottatori che rispettano le regole ma attaccano in gruppo, cercando di arraffare i bentou facendo gioco di squadra; e i Porci, lottatori che non rispettano il codice d'onore e razziano gli scaffali senza ritegno.
Il pericolo maggiore per i nostri eroi, però, sono gli Okami impazziti, ossia quei lottatori individuali che lottano non per la conquista del bentou a metà prezzo ma per la vittoria fine a se stessa: sono i più pericolosi perché non rispettano l'avversario e puntano solo a umiliarlo per esibire la propria potenza.
Sotto la guida della senpai 'Strega di Ghiaccio', Satou 'Il Pervertito' diventa un Okami ortodosso, magari non proprio invincibile ma leale e rispettoso del codice d'onore. Assieme alla 'Strega' e ad altri Okami famosi - 'La Bellezza del lago', 'il Mago', 'Il Monaco' per citarne alcuni - combatterà contro alcuni lottatori impazziti, decisi a imporre con violenza cieca e sleale la propria supremazia sui supermarket della città. Vincerà? E, sopratutto, riuscirà a conquistare l'amore della 'Strega di Ghiaccio' ? Guardare per sapere.
Messa così, "Ben-Tou" sarebbe una serie satirica di grande forza e impatto: ottime sono anche la colonna sonora e la regia delle scene di combattimento. Purtroppo il filone narrativo principale - le battaglie per il Metà Prezzo e la loro filosofia - è stato inquinato da una serie di sotto-trame ecchi piuttosto banali, che invece di arricchire la trama principale la appesantiscono, rendendo francamente noiosi alcuni episodi, sopratutto l'8 e il 9. La mia impressione è che gli ideatori della serie abbiano avuto un'ottima idea di base e che, però, la produzione li abbia costretti a inserire elementi pseudo-erotici in funzione di fanservice. Pessima trovata perché, con tutta evidenza, gli sceneggiatori non sono riusciti nell'impresa di amalgamare con efficacia il filone "kombat" con il filone ecchi. Un vero peccato perché, se lasciati alla loro ispirazione originaria, gli autori avrebbero probabilmente creato un gioiellino di serie. A ogni modo, buona visione a tutti.
I protagonisti di "Ben-Tou" seguono anch'essi la via del guerriero - onore, integrità, umanità - ma il loro obbiettivo è la conquista dei pranzi precotti che i supermarket mettono in svendita a metà prezzo poco prima della chiusura. L'obbiettivo della lotta è modesto ma comunque i nostri eroi applicano un preciso codice d'onore, che per rigore non ha nulla da invidiare al Bushido.
Questo codice viene gradualmente insegnato al protagonista Satou (nome di battaglia 'Il Pervertito') dalla presidentessa del club del Metà Prezzo, Sen Yarizoui (nome di battaglia 'La Strega di Ghiaccio').
Quali sono le regole dei guerrieri del metà prezzo, che si autodefiniscono gli Okami (Lupi)? Poche e semplici, ma assolute. La lotta deve iniziare solo dopo che il commesso del market ha messo tutti i bollini del metà prezzo; si deve prendere solo la quantità di cibo che si intende mangiare in serata; il lottatore che ha arraffato il bentou non può più essere attaccato. Queste le regole: per il resto botte da orbi, senza esclusione di colpi.
Naturalmente gli Okami hanno dei nemici naturali: i Cani, lottatori che rispettano le regole ma attaccano in gruppo, cercando di arraffare i bentou facendo gioco di squadra; e i Porci, lottatori che non rispettano il codice d'onore e razziano gli scaffali senza ritegno.
Il pericolo maggiore per i nostri eroi, però, sono gli Okami impazziti, ossia quei lottatori individuali che lottano non per la conquista del bentou a metà prezzo ma per la vittoria fine a se stessa: sono i più pericolosi perché non rispettano l'avversario e puntano solo a umiliarlo per esibire la propria potenza.
Sotto la guida della senpai 'Strega di Ghiaccio', Satou 'Il Pervertito' diventa un Okami ortodosso, magari non proprio invincibile ma leale e rispettoso del codice d'onore. Assieme alla 'Strega' e ad altri Okami famosi - 'La Bellezza del lago', 'il Mago', 'Il Monaco' per citarne alcuni - combatterà contro alcuni lottatori impazziti, decisi a imporre con violenza cieca e sleale la propria supremazia sui supermarket della città. Vincerà? E, sopratutto, riuscirà a conquistare l'amore della 'Strega di Ghiaccio' ? Guardare per sapere.
Messa così, "Ben-Tou" sarebbe una serie satirica di grande forza e impatto: ottime sono anche la colonna sonora e la regia delle scene di combattimento. Purtroppo il filone narrativo principale - le battaglie per il Metà Prezzo e la loro filosofia - è stato inquinato da una serie di sotto-trame ecchi piuttosto banali, che invece di arricchire la trama principale la appesantiscono, rendendo francamente noiosi alcuni episodi, sopratutto l'8 e il 9. La mia impressione è che gli ideatori della serie abbiano avuto un'ottima idea di base e che, però, la produzione li abbia costretti a inserire elementi pseudo-erotici in funzione di fanservice. Pessima trovata perché, con tutta evidenza, gli sceneggiatori non sono riusciti nell'impresa di amalgamare con efficacia il filone "kombat" con il filone ecchi. Un vero peccato perché, se lasciati alla loro ispirazione originaria, gli autori avrebbero probabilmente creato un gioiellino di serie. A ogni modo, buona visione a tutti.
Al momento ho visto solo 4 episodi della serie 'Ben-tou', ma credo siano abbastanza per stilarne una recensione. 'Ben-to' è un anime del 2011 prodotto dall'un po' anonimo David Production Studio e derivante dall'omonima light novel. Trama: la storia parla di un ragazzo chiamato Yō Satō che vive da solo per varie ragioni, i genitori però gli concedono una paghetta mensile piuttosto bassa, talmente bassa che il povero protagonista non può nemmeno permettersi una cena decente la sera. Ed è per questo motivo che inizia a combattere per i preziosi bento a metà prezzo. Dico combattere perché appena il commesso di turno ha finito di attaccare gli adesivi con la scritta metà prezzo, i partecipanti alla sfida iniziano un vero e proprio combattimento senza regole. Successivamente Yo e Hana Oshiroi (una ragazza con qualche rotella fuori posto che accompagnerà Yo nelle sue "avventure") si uniscono al club scolastico del metà prezzo, con a capo la strega di ghiaccio, una ragazza che addestrerà i due a riuscire a vincere nelle sfide per conquistare i bento.
Lo trovo un anime interessante devo dire, con scene di combattimento davvero ben fatte e personaggi ben caratterizzati, anche se alcuni un po' stereotipati. Una cosa che mi ha colpito molto in questa serie è il comparto musicale, ad esempio, quando i personaggi si trovano all'interno di un supermercato, si sente in sottofondo un simpatico ritornello che varia da negozio a negozio, ma appena inizia il combattimento la musica cambia e parte un pezzo molto più movimentato. Unendo questo particolare alle bellissime scene di combattimento si ottengono momenti davvero epici - per quanto possano essere "epiche" delle persone che combattono per ottenere un bento da circa 3 euro.
Come voto darei un 8, nella speranza poi che non deluda le mie aspettative e continui su questa via. A mio parere è un anime consigliatissimo a chi cerca qualcosa di diverso rispetto alla media degli altri anime.
Lo trovo un anime interessante devo dire, con scene di combattimento davvero ben fatte e personaggi ben caratterizzati, anche se alcuni un po' stereotipati. Una cosa che mi ha colpito molto in questa serie è il comparto musicale, ad esempio, quando i personaggi si trovano all'interno di un supermercato, si sente in sottofondo un simpatico ritornello che varia da negozio a negozio, ma appena inizia il combattimento la musica cambia e parte un pezzo molto più movimentato. Unendo questo particolare alle bellissime scene di combattimento si ottengono momenti davvero epici - per quanto possano essere "epiche" delle persone che combattono per ottenere un bento da circa 3 euro.
Come voto darei un 8, nella speranza poi che non deluda le mie aspettative e continui su questa via. A mio parere è un anime consigliatissimo a chi cerca qualcosa di diverso rispetto alla media degli altri anime.