Wife Eater
Chiho è una giovane vedova che ha perso il marito da circa un anno e chiaramente si sente sola. Kanae è una donna matura, sposata da otto anni a un marito spesso via per lavoro. Satoru è uno scapolo. Chiho si innamora di Satoru e lo invita da lei per aiutarla ad arredare la casa. Satoru ricambia Chiho e accetta di aiutarla. E immancabilmente Kanae, da brava moglie insoddisfatta per le assenze del marito, riesce a fare sesso con Satoru (per aiutarlo, lei dice) prima che questi finisca con Chiho. Questa è la trama di Wife Eater, OAV di due episodi prodotto da Pink Pineapple.
Il primo episodio dà pochissimo spazio al sesso vero e proprio e si concentra piuttosto sulle due donne, Chiho e Kanae, la prima vedova incapace di lasciarsi alle spalle il ricordo del marito, la seconda moglie esperta che vorrebbe vedere felice l'amica; soltanto verso la fine vediamo Satoru e Kanae darci dentro. Nel secondo episodio, invece, troviamo Satoru alle prese nuovamente con Kanae, poi con una ragazza dai capelli viola su un terrazzo, infine con Chiho (ed essendo anche fondate su una reciproca attrazione sentimentale, queste ultime scene sono le più tenere).
I personaggi, come in ogni hentai poco approfonditi, sono basati su stereotipi molto diffusi: la giovane vedova (si pensi a Kyoko Otonashi di Maison Ikkoku), la moglie il cui marito è spesso via per lavoro e che quindi si sente sessualmente insoddisfatta e trascurata, il ragazzo scapolo... difficile, dunque, se non impossibile, affezionarsi a loro, anche se a differenza di tante altre produzioni erotiche non compaiono sullo schermo solo per conoscersi biblicamente gli uni con gli altri. Quanto al character design, ci sono personaggi disegnati meglio (la formosa Kanae, Satoru) e altri peggio (Chiho, ad esempio, è realizzata con uno stile kawaii, con enormi occhi verdi che la rendono tutt'altro che attraente).
In definitiva, Wife Eater è un hentai senza pretese, leggermente diverso dagli altri, che potrebbe risultare una piacevole visione per gli appassionati del genere.
Il primo episodio dà pochissimo spazio al sesso vero e proprio e si concentra piuttosto sulle due donne, Chiho e Kanae, la prima vedova incapace di lasciarsi alle spalle il ricordo del marito, la seconda moglie esperta che vorrebbe vedere felice l'amica; soltanto verso la fine vediamo Satoru e Kanae darci dentro. Nel secondo episodio, invece, troviamo Satoru alle prese nuovamente con Kanae, poi con una ragazza dai capelli viola su un terrazzo, infine con Chiho (ed essendo anche fondate su una reciproca attrazione sentimentale, queste ultime scene sono le più tenere).
I personaggi, come in ogni hentai poco approfonditi, sono basati su stereotipi molto diffusi: la giovane vedova (si pensi a Kyoko Otonashi di Maison Ikkoku), la moglie il cui marito è spesso via per lavoro e che quindi si sente sessualmente insoddisfatta e trascurata, il ragazzo scapolo... difficile, dunque, se non impossibile, affezionarsi a loro, anche se a differenza di tante altre produzioni erotiche non compaiono sullo schermo solo per conoscersi biblicamente gli uni con gli altri. Quanto al character design, ci sono personaggi disegnati meglio (la formosa Kanae, Satoru) e altri peggio (Chiho, ad esempio, è realizzata con uno stile kawaii, con enormi occhi verdi che la rendono tutt'altro che attraente).
In definitiva, Wife Eater è un hentai senza pretese, leggermente diverso dagli altri, che potrebbe risultare una piacevole visione per gli appassionati del genere.