Akina to Onsen de H Shiyo!
Nel primo episodio di Issho ni H Shiyo!, avevamo lasciato Akina Miyazawa, capitano del club di softball della sua scuola, e il suo amico d'infanzia intenti a conoscersi in senso biblico. Nel successivo OAV Akina to Onsen de H Shiyo! scopriamo che sono diventati una coppia vera e propria e che hanno deciso di staccare dagli impegni e di concedersi un po' di relax alle Chichino Hot Spring, una stazione termale di cui la ragazza ha vinto i biglietti (e che nel nome omaggia lo studio che ha realizzato l'hentai, ChiChinoya); ma, purtroppo per lei, l'appetito sessuale del fidanzato renderà tutt'altro che rilassante quella breve vacanza.
Ancora una volta, lo studio ChiChinoya ricorre a una visuale in prima persona coincidente con quella dell'anonimo e muto protagonista maschile, comune nell'ambito delle visual novel e degli eroge ma atipica nell'animazione hentai: il risultato è una maggiore immedesimazione dello spettatore nella vicenda narrata, o meglio nella sequenza di scene di sesso che si susseguono sullo schermo, passando dalla vasca termale al tavolo del ping pong, dove Akina subisce una sconfitta e deve sottostare a una penitenza facilmente immaginabile, fino alla camera da letto, dove i due concludono la loro giornata dandoci ancora una volta dentro e vola qualche frasetta romantica.
Il comparto tecnico è sufficiente e fa il suo dovere, la protagonista femminile è abbastanza carina e il doppiaggio si limita unicamente alla voce di lei. Si tratta dunque di un hentai molto semplice, dalla trama elementare, ma forse è proprio questa sua semplicità a renderlo tutto sommato una gradevole visione, soprattutto per gli amanti del vanilla, ossia di quel genere hentai basato su storie molto ordinarie, senza sesso di gruppo, stupri, tentacle rape e similia, in cui spesso predominano toni romantici e sentimentali, come appunto nel caso di Akina to Onsen de H Shiyo!
Ancora una volta, lo studio ChiChinoya ricorre a una visuale in prima persona coincidente con quella dell'anonimo e muto protagonista maschile, comune nell'ambito delle visual novel e degli eroge ma atipica nell'animazione hentai: il risultato è una maggiore immedesimazione dello spettatore nella vicenda narrata, o meglio nella sequenza di scene di sesso che si susseguono sullo schermo, passando dalla vasca termale al tavolo del ping pong, dove Akina subisce una sconfitta e deve sottostare a una penitenza facilmente immaginabile, fino alla camera da letto, dove i due concludono la loro giornata dandoci ancora una volta dentro e vola qualche frasetta romantica.
Il comparto tecnico è sufficiente e fa il suo dovere, la protagonista femminile è abbastanza carina e il doppiaggio si limita unicamente alla voce di lei. Si tratta dunque di un hentai molto semplice, dalla trama elementare, ma forse è proprio questa sua semplicità a renderlo tutto sommato una gradevole visione, soprattutto per gli amanti del vanilla, ossia di quel genere hentai basato su storie molto ordinarie, senza sesso di gruppo, stupri, tentacle rape e similia, in cui spesso predominano toni romantici e sentimentali, come appunto nel caso di Akina to Onsen de H Shiyo!