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whitestrider

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Nel lontano 2004 c'era un revival de "I Cavalieri dello Zodiaco" in corso: la saga di "Hades" infatti era appena stata messa in onda (2002), e quindi pareva scontato che venisse realizzato anche un nuovo film originale, dopo tanti anni. Per la prima volta si trattava di un lungometraggio che si inseriva nella storia del manga, ovvero la continuava subito dopo la saga di "Hades".
Troviamo infatti i cinque Bronze Saint tornati sulla Terra dopo la battaglia con Hades e il suo poderoso esercito. Seiya è ancora vivo, ma è ridotto in sedia a rotelle, non parla, non comunica, è praticamente come se fosse morto. Athena/Saori non può far altro che accudire il povero Seiya. Le giornate scorrono placide e tranquille, ma ben presto una nuova minaccia si scorge all'orizzonte: la dea Artemide infatti manda i suoi sicari ad eliminare i Bronze Saint, per vendicare l'affronto nei confronti di Nettuno e di Hades. La dea Athena decide allora di offrire la sua vita e i suoi poteri divini in cambio della vita dei suoi amati cavalieri, che tante volte hanno rischiato la loro per proteggerla e proteggere l'umanità dalle divinità malvagie. Seiya si risveglia dal suo torpore, e vaga alla ricerca di Athena, ma finisce con lo scontrarsi con Tisifone/Shaina e gli altri Bronze Saints "minori". Seiya viene ridotto a uno straccio, e finisce con il vagare di nuovo alla ricerca della sua dea. Nel frattempo gli altri quattro Bronze Saint se la vedono con i potenti cavalieri di Artemide, finendo sconfitti a ripetizione. Seiya ritrova fortuitamente la sua armatura, e cerca di dare man forte ai suoi amici, ma continua ad essere troppo debole per riuscire a impensierire il nemico. Castalia/Marin, la sua vecchia maestra, interviene nello scontro tra lui e Icaro, e riesce ad evitare che il suo discepolo faccia una brutta fine. Marin nel frattempo scopre che Icaro potrebbe essere niente meno che suo fratello, a lungo perduto. Seiya si affretta ad andare a salvare Athena, ma Icaro lo ostacola di nuovo. Dopo varie peripezie Athena rimuove la maledizione di Hades che non gli permetteva di sfruttare la sua forza al 100%, e sconfigge Icaro (che in realtà si chiama Toma, ed è davvero il fratello di Marin). Artemide cerca allora di eliminare l'odiata dea, ma Icaro si frappone tra di loro, chiedendo alla sua padrona di risparmiare la dea. A sorpresa appare un altro dio, Apollo, che afferra Athena e cerca di ucciderla, ma Seiya la protegge subendo il colpo devastante al posto della dea. Apollo sembra potentissimo, ma Seiya non si lascia scoraggiare e, sorretto dal cosmo di Athena, sferra un colpo poderoso in un ultimo assalto disperato, e...
E a quel punto tutto diventa bianco, e la scena si sposta mostrandoci un Seiya privo di memoria che incontra Saori, la quale gli augura di trovare ciò che il ragazzo sta cercando. Titoli di coda, e poi si vede Seiya con il God Cloth di Pegasus scagliarsi contro il dio Apollo e riuscire a ferirlo leggermente al viso. Il film si conclude lì, lasciando presagire un ulteriore film futuro a concludere lo scontro.

Purtroppo il film non ebbe il successo sperato al cinema, e i progetti per un eventuale seguito furono accantonati, nonostante il film sarebbe dovuto essere il primo di una trilogia sulla agognata "Saga di Zeus", che chiaramente avrebbe dovuto scrivere la parola fine una volta per tutte su "Saint Seiya". Come invece sappiamo, Kurumada poi decise di continuare il suo manga due anni dopo, con una nuova saga (non ancora quella di Zeus) che incorpora qualche elemento e personaggio di questo film (che però appare per poco, visto che il focus di "Next Dimension" è il passato, non il presente). "Saint Seiya: Tenkai Hen Joso - Overture" insomma non è più nella continuity ufficiale (come del resto l'anime e il manga di "Lost Canvas"), ma rimane comunque uno dei migliori film, se non il migliore, dedicati alla saga di "Saint Seiya", e comunque di gran lunga migliore del più recente realizzato in CGI dedicato alla saga del "Grande Tempio", che maldestramente aveva provato a modernizzare la serie, senza però riuscirci, ma anzi creando un minestrone indigesto degli elementi peggiori di "Saint Seiya".


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rum42coach

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
"I Cavalieri dello Zodiaco - Le porte del Paradiso" si prospettava come un progetto lungimirante basato su tre lungometraggi dedicati ai cavalieri, nella loro eterna lotta contro gli Dei dell'Olimpo. Per fortuna dopo questo primo film, tra critiche e scarso successo cinematografico, si è ben pensato di cambiare idea e di interrompere qui tale scempio. Altri due film sarebbero stati troppo mortificanti da vedere per qualsiasi fan dei cavalieri, i quali ormai vengono riproposti in ogni veste perché fanno vendere molto grazie alla loro popolarità. Peccato che i tentativi di sfruttare l'opera siano spesso deleteri ed inconcludenti, come in questo caso.

La trama è qualcosa di orribile e contraddittorio, a cominciare da Seiya, inizialmente in sedia a rotelle, rinvigorito misteriosamente e capace poi di camminare per chilometri, combattere ed incassare colpi come se fosse nel pieno delle sue energie. Quasi per tutta la durata del film lo si vede camminare e strisciare a terra verso un obbiettivo impossibile, simile ad uno zombie qui il protagonista di "Saint Seiya". Davvero una brutta fine per lui, personaggio che malgrado i difetti, non era così malvagio prima di guardare e odiarlo in questo film. Non si capisce che fine abbia fatto la sorella ritrovata al termine della saga di Hades... non compare neanche mezzo secondo in tutti gli ottantatré minuti di film! Abominevole contraddizione, sebbene in realtà sembri questo film una spinta decisiva verso l'amore platonico (?) tra Seiya e Saori, in più momenti protagonisti di sguardi languidi e abbracci teneri, per non parlare del loro nudismo improvviso finale. Ridicolo! E che dire degli altri amati cavalieri di bronzo? Hyoga e Shiryu trattati come gregari di poco conto, insetti di scarso valore che hanno poca gioia nel film e tante sofferenze, senza neppure comparire nella battaglia finale in maniera convincente. Un poco meglio Ikki e Shun, uniti stranamente nella lotta comune contro i nemici ma escono di scena dopo i 5 minuti di gloria a loro assegnati. Ah, i cavalieri d'oro ovviamente vengono ridicolizzati pure da morti, stavolta dagli Dei infuriati che non perdonano il torto di essere dalla parte di Atena e dell'umanità. Bella la statua a loro dedicata…mah. Il finale? Indecifrabile e criptico come pochi altri. Non suscita peraltro alcuna curiosità nello spettatore che rimane ulteriormente inorridito da cotanto scempio di sceneggiatura, abbozzando un bel "vaffa" alla misteriosa scena finale tra Saori e Seiya perfetti sconosciuti o quasi.

E i nemici? Tre angeli poco approfonditi e caratterizzati tranne uno, Icaro che sarebbe il fratello maggiore di Castalia, evento strano ma che non suscita alcun interesse nel telespettatore, salvo incredulità a tale espediente narrativo scelto probabilmente per tentare di compiacere ed affezionare qualcuno a questo cavaliere. Artemide divina e ben disegnata, dall'aspetto regale e convincente, però non convince il suo utilizzo all'interno della trama. Infine Apollo, colui che dovrebbe essere il nemico principale del film, si vede 3 minuti di film nei quali non si capisce cosa faccia, che sorte riservi a Seiya ed Atena e se sia sconfitto o meno dal protagonista. Due frasi classiche da cattivo e così finisce il film e, con esso, la sua presenza all'interno dell'opera.

E dire che l'atmosfera della pellicola, specialmente le ambientazioni, cupe nella prima parte ma al tempo stesso profonde ed introspettive, divine ed auliche nella seconda ed ultima parte fanno ben sperare ad un ottima riuscita, salvo essere delusi dal contenuto. Sfruttato tutto male, forse pasticciato e spiegato poco nulla sul perché di questo evento o quell'altro.

L'animazione è buona, presenta alcuni frangenti di ottimo livello, superiore rispetto alla media delle opere tratte dal fumetto d Sain Seiya. Questo è dovuto probabilmente a causa del suo essere recente a dispetto degli altri, più datati. Tuttavia non mancano incongruenze ed elementi animati in maniera insufficiente, insieme a disegni, alcune volte, di basso livello considerato che si tratta di un lungometraggio animato ad alto budget.

Colonna sonora di grande livello che porta ad alti livelli, come suo solito, ogni opera de "I Cavalieri dello Zodiaco", sia se orribile sia se perfetta o quasi. Parte del successo di questa serie in effetti credo sia dovuta anche alla splendida colonna sonora, fatta di melodie sognanti ed armoniose.

In conclusione un film altamente deludente secondo il sottoscritto che non merita di essere visto più di una volta perché, la prima volta, basta e avanza per chiunque, fan della serie compresi. Un mix dannoso di elementi banali, stereotipati e riciclati da precedenti film o dalla serie prodotte precedentemente, non fanno nient'altro che inorridire e indignare tutti coloro che si aspettavano fuoco e fiamme dalla pubblicità e dall'attesa per questo "presunto" capolavoro. Voto 4 ampiamente meritato!


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HypnoDisk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Da alcune tavolozze di Masami Kurumada si decise di lanciare il progetto della saga di Zeus, da sempre nella mente dell'autore di Saint Seiya; questi dovevano essere una serie di film cinematografici, che avrebbero fatto da sequel alla saga di Hades conclusa ormai nel manga dagli anni '90, ma che in anime era ancora in fase di completamento nella serie di OAV. "Tenkai Hen Joso - Overture" (2004) da noi arrivato come "Le porte del paradiso" doveva essere l'introduzione di questa saga, ma il film diretto da Shigeyasu Yamauchi (che aveva sapientemente sviluppato il capitolo Santuario di Hades) non trionfò ai botteghini, e non convinse particolarmente nè il pubblico, nè lo stesso Kurumada, che arrivò a disconoscere il film, ed in seguito a creare il suo "Next Dimension" utilizzando personaggi ed elementi che sono stati usati nel film.

Questo film mi ha sempre affascinato dal lato tecnico, ancora una volta il character design appartiene alla coppia Shingo Araki e Michi Himeno che ha fatto un gran lavoro. Certo, mentirei se dicessi che non vi sono anche pecche nell'animazione. Ad esempio alcuni sfondi e alcuni primi piani mi sono parsi scadenti per un film cinematografico, ma si tratta di piccole lacune. Dal lato sonoro, abbiamo una serie di tracce nuove di zecca create da Seiji Yokoyama, come sempre di grandissima fattura.

Alla prima visione non fui molto colpito dalle nuove tracce, ma questo credo sia dovuto anche al modo in cui esse sono state utilizzate. Al contrario nei capitoli Inferno e Elisio della saga di Hades (creati successivamente al film), dove molte di esse sono state inserite, si sono potute apprezzare molto di più alcune di queste tracce, in quanto usate in momenti topici azzeccatissimi (il sacrificio dei cavalieri d'oro, la battaglia finale con Ade...).

La trama (la cui base sarà usata in seguito e in modo più sapiente nel manga Next Dimension) appare dispersiva, prolissa e anche noiosa, con un Seiya di Pegasus che cammina barcollante per l'intera durata della pellicola, e con tutti i saint che non fanno che ripetere di combattere sempre e comunque per Athena. Poco spazio invece riservato ai comprimari, quali Andromeda e Phoenix, e ancora più Sirio e Crystal che vengono snobbati duramente.

I combattimenti lasciano il tempo che trovano, ma bisogna ammettere che questo film oltre al lato tecnico e sonoro, riserva anche delle chicche; la presenza di Toma di Icaro, Artemide e di Apollo (già visto nel terzo film) è un elemento indubbiamente interessante, e vanno segnalate alcune sequenze epiche, come quella finale in cui Seiya tenta di ferire Apollo per lasciare un segno indelebile dell'esistenza della razza umana (dal momento che probabilmente sarebbe stata sterminata da lì a poco).
Ho apprezzato molto il doppiaggio italiano; per le new entry, segnalo l'ottimo Lorenzo Scattorin su Icaro. In definitiva un film che si apre con grandi pretese, poichè risponde finalmente alle domande senza risposta del finale della saga di Hades, ma che purtroppo non colpisce a lungo andare. Sufficiente.


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alex di gemini

Episodi visti: 1/1 --- Voto 3
Se l'Ultima battaglia era completamente inutile, con Overture si arriva addirittura al pericoloso.
Dato infatti che sconfiggere Hades va bene, ma accopparlo costituisce una colpa, l'ira divina si scatena senza pietà. In questo modo i cavalieri d'oro (ma non Micene) vengono condannati alla dannazione eterna, Athena deve cedere la terra alla dea della luna e tutti i suoi cavalieri dovranno passare al suo servizio, pena la "scomunica". Veniamo a sapere che Pegasus è ancora vivo dopo lo scontro con Hades (evvai) ma è in così debole da risultare patetico, pestato da Asher ,Tisifone e... Haspides in un chiaro atto di bullismo, che non si comprende nemmeno se sia sincero o solo un tentativo di realizzare un falso tradimento verso Athena. Veniamo finalmente a sapere la verità sul fratello di Castalia ma ciò non ci darà la felicità sperata. I cavalieri di Artemide sono teoricamente interessanti, ma si riesce a sprecare pure loro. E dire che sarebbe stato interessante vedere un cavaliere capace di volare e uno in grado di restituire i colpi all'avversario.
Naturalmente le armature saranno fatte di pongo e si romperanno facilmente ma... alla fine Pegasus indosserà una misteriosa V5 nata dal nulla. In tanto sfacelo non mancano nemmeno i sentimenti, con le carezze affettuose di Diana verso il suo cavaliere Touma o il chiarissimo amore di Isabel verso Pegasus.
Ma la cosa più disgustosa sono i dialoghi, in sè molto interessanti ma messi nei punti sbagliati, rompendo il ritmo dei combattimenti, rendendo tutto indigeribile. Per non farsi mancare nulla abbiamo l'arrivo di Apollo finale (ma non era morto nel terzo film??) con un combattimento appena abbozzato e subito abortito.
In tanto sfacelo l'unico che si salva è Andromeda che combatte valorosamente assieme al fratello e alla fine ne riceve pure sincere lodi: dopo la figura della schiappa fatta per ben quattro film è una cosa che scalda il cuore. Non per infierire, ma Overture è un fallimento totale e la dannazione dei cavalieri d'oro imperdonabile E' un manuale di come non si deve realizzare un'opera targata Saint Seiya, un manuale di come, assemblando male ottimi ingredienti si ottenga un prodotto indigeribile.
La grafica è ottima e la colonna sonora buona, ma non riescono a salvare da tanto sfacelo. Non comprendo come si possa sbagliare pure il titolo, ma che porte del paradiso sono??? Certo avrebbe dovuto essere il primo volume di una trilogia dedicata alla lotta contro Zeus il capitolo del paradiso appunto ma che, dati gli scarsi esiti e l'opposizione di Kurumada è stata cancellata. Incomprensibile anche l'atteggiamento del nostro beneamato che, dopo aver disconosciuto il film, sta realizzando (a passo lentissimo) una serie manga che ne costituisce il prequel.
Vorrei dare solo uno ma, in rispetto di grafica e musica e delle buone idee potenziali, do tre.


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Gens Valeria

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
"I Cavalieri dello Zodiaco" (in lingua originale: "Saint Seya") hanno finalmente concluso la quasi interminabile serie con un OAV: "Le porte del Paradiso". Tutto è tranne che un bel finale e un paradiso, direi! Dato l'alta qualità della serie e dei precedenti OAV, non capisco come sia stato possibile un declassamento del genere. Comunque, è un anime consigliato a quelli cui piace il genere combattimento, superpoteri e tanta azione.

La storia riguarda (di nuovo!) più gli Dei che i Cavalieri, e la furbizia di Athena nel precedente OAV si spegne in questo finale: ritorna il fratello(astro) Apollo, ma stavolta decide di combattere e spargere sangue. Mah!
Non contenti, gli autori hanno fatto passare molti cavalieri fedeli ad Athena agli altri Dei, spartendoli tra Apollo e Artedime - ma che c'entra questa poi?.
Unica cosa positiva: per me i disegni sono migliorati, così come gli sfondi. Unica bellezza vera e propria: la canzone finale, che è un bellissimo esempio di end song degli anime.
Il punto di vista è da spettatori nei confronti della storia principale di, sorpresa, Pegasus che riacchiappa la scena, e gli autori spingono ad oltranza la sua componente eroica: si salva dalla paralisi, salva gli amici, salva la sua Dea, salva l'Olimpo. Nemmeno Ercole ci riuscì, come ha fatto lui? Misteri degli Dei...

A mio parere la narrazione è alquanto inorganica, in alcuni punti risulta difficile da capire, soprattutto il perché di chi ha tradito chi e perché e quando e come, ma tutto sommato la storia avanza.
Altro neo è il finale: si preannuncia vago e non consistente, e il sub-finale con Pegasus (Seya) che parla con Isabel non si capisce un granché. Infine, nemmeno i personaggi sono caratterizzati bene.
'Le Porte del Paradiso' è una cattiva conclusione per una serie anime che aveva dato il meglio fino a raggiungere vette di gradimento altissime. Do 5 perché sono pur sempre i 'Cavalieri dello Zodiaco'.


 1
Catulla

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Nel 2004 si tirano le fila e ci si rende conto che il tanto atteso capitolo Sanctuary della saga di Hades aveva deluso tutti i fan, per cui si tenta la fortuna con un nuovo lungometraggio.
L’idea di base non è poi così originale, così come disorientante è la collocazione ideale del film in relazione alla continuità della trama.
Uscito infatti tra il capitolo Sanctuary e Inferno, ma collocandosi logicamente all’epilogo della battaglia contro Hades, il film confonde ancora di più le idee dei fan: un poderoso spoiler sul finale del capitolo Elysion attende chi non abbia preso visione del manga di Kurumada. Dunque la prima pecca sta già nella data d’uscita non in continuità con il filo logico della trama delle altre serie.

Certamente l’apparato visivo delle scene iniziali conforta molto, ma l’attesa iniziale sul livello qualitativo rispetto alle serie della saga di Hades viene tradita con lo svolgersi del lungometraggio.
Il livello tecnico non sempre soddisfacente, unito a una trama sconsolante per la sua incoerenza e la sua svuotata e stereotipata ripetitività, snerva perfino un fan incallito come chi scrive questa recensione.

Come già anticipato, la trama non è nulla di nuovo, anzi peggio. I triti motivi che ci accompagnano dalla prima serie non sono venuti meno. Al contrario sono stati rinforzati dalla scomparsa dei Gold Saints, che con il loro storico fascino potevano quantomeno camuffare l’inutilità dei Bronze.
Un Seiya piagnucoloso senza l’ausilio dei Gold non si può certo sopportare. Il tutto è aggravato dal fatto che la sua lagna si dispiega per buona parte del film. Se nelle serie e nei prodotti d’animazione precedenti ancora il protagonista aveva un minimo di dignità, qua ci si chiede spesso a che cosa possa ormai servire ridotto così.
I suoi compagni non sono da meno. Anche Ikki, che nella serie classica aveva il suo appeal, viene contagiato dall’inettitudine degli altri protagonisti e manda definitivamente a quel paese il suo carisma da quando comincia a soccorrere Shun, che tra l’altro non sa fare altro che cianciare e piagnucolare anche lui.
Ovviamente Saori fa sempre il suo dovere, cioè far sì che si trovi per l’ennesima volta in fin di vita, in maniera anche alquanto tragica e generando situazioni difficili a risolversi.
E poi all’improvviso la svolta: uno strascicante Seiya riacquista tutte le forze, si sente imbattibile, fino a che non viene messo in ridicolo nella sua vanagloria dal primo nemico di turno. Reso un’altra volta un verme strisciante, trova misteriosamente e ulteriormente la forza per rialzarsi e ritornare più forte di prima.
Sì, vero, questi elementi erano presenti nelle serie precedenti, ma non si può certo nascondere il fatto che con il tempo gli aspetti più negativi, stereotipati, quasi grotteschi e caricaturali che li contrassegnavano siano diventati sempre più preponderanti, fino a toccare l’apice dell’assurdo in questo lungometraggio.

Eppure gli spunti per creare nuovi personaggi carismatici c’erano. Toma mescolava il mistero della sua esistenza al fascino della sua forza, alla bellezza della sua armatura. Lui e gli altri due angeli di Artemide potevano essere dei tipi interessanti, che però di fatto, seguendo ed esasperando ancora di più la tendenza dei lungometraggi precedenti, diventano delle vane figure di contorno, quasi dei fantocci, che fanno da sfondo alle ciance dei Bronze. Ogni accenno di caratterizzazione di Toma, dunque, rimane appena percettibile per poi scomparire miseramente nell’evoluzione finale dell’angelo.
E il finale? Meglio non arrivarci. Meglio non assistere a scene che possano provocare la repulsione. Meglio chiudere prima di trovarsi di fronte a nudi improponibili, a dèi che piangono perché si sono fatti la bua a causa di uno stolto umano che ha appena finito di piangere a sua volta perché è stato consolato dalla sua bella che lo ha preso in braccio – sì, Saori almeno ha messo un po’ di forza nelle braccia.
“Un essere umano che sconfessa un dio. Questo è inaudito…”. Quante volte ancora ci sentiremo ripetere una frase del genere? A lungo andare può portare all’esasperazione. Per non parlare del fatto che, se resa con un doppiaggio di livello infimo quale è quello italiano, provoca l’orticaria.
Trama ripetuta fino al parossismo e doppiaggio raccattato alla meglio rendono il tutto praticamente insopportabile, soprattutto se rapportato alla gloria della serie storica.

Il lato tecnico non salva di certo il prodotto visto che, a parte alcune eccezioni riguardanti la fotografia, per il resto è praticamente da buttare. A proposito di quest’ultima, opera di Fukuda Takeshi e Shiratori Tomokazu, non si possono trascurare i bellissimi fondali dell’inizio del film, i cui colori evanescenti e fantasiosi proiettano lo spettatore in un’atmosfera quasi onirica, quasi come se si trovasse nella coscienza ancora intorpidita e in bilico tra la vita e la morte di Seiya. Ciò aveva dato una bella spinta all’inizio del film, che si è mantenuta costante solo per gli scenari riguardanti il deserto che si estende al posto del Santuario, per le sue rovine dai colori accesi e quasi sanguigni e per quella sorta di non-luogo sospeso in una dimensione alternativa che è la reggia di Artemide - sebbene anche in questo caso non si capisce come i protagonisti vi si ritrovino catapultati: il potere di una divinità è imperscrutabile d’altronde.

Il character design, prodotto delle mani storicamente congiunte dei geni di Shingo Araki e di Michi Himeno, registra una tristissima parabola discendente, che aveva avuto inizio con il Sanctuary, per poi toccare il fondo nell’Inferno. A esclusione di pochi fotogrammi la qualità dei disegni è scarsa, irriconoscibile. I tratti sono grossolani, i chiaroscuri spesso assenti. L’animazione è penosa, va quasi a scatti. La camminata dei personaggi sembra simile a qualcosa come l’ancheggio delle marionette o lo sgambettare dei gabbiani. Non parliamo dei combattimenti, veri e propri scontri frontali in senso letterale, incidenti di corpi impattati l’uno contro l’altro come due veicoli incidentati. Dov’è finita la storica fluidità delle animazioni di Araki? Dove sono finiti i raffinati capelli al vento, i volti espressivi e i movimenti aggraziati? Forse lo spirito originario dell’opera si era concluso già con l’avventura delle dodici case, forse sarebbe stato davvero meglio finirla, vista la triste linea discendente della saga di Nettuno.

La regia, di Shigeyasu Yamauchi, è a dir poco penosa. Sembra il lavoro di collage di un bambino cieco da un occhio. Le scene sono giustapposte l’una all’altra senza fluidità, i dialoghi tra i personaggi si svolgono sullo scorrere di inquadrature di menti, di bocche, di spalle, di piedi: vere e proprie lezioni di anatomia. A lungo andare tutto ciò esaspera la visione, visto che non si tratta di una tecnica sporadica, ma della costante del lungometraggio.

Certo, il tutto si risolleva se consideriamo il versante musiche, opera dello storico Seiji Yokoyama. Per fortuna il tempo non ha potuto cancellare una genialità e un’espressività inopinabili. Melodie inconsuete, innovative, esotiche accompagnano eventi e situazioni che purtroppo non possono essere all’altezza della grandiosità del comparto sonoro. Violini e altri archi danno vitalità a una fotografia e a un’ambientazione stupende, conferendo loro la giusta intensità, in una sinestesia di colori e suoni che da sola, senza articolare vane trame insensate, avrebbe lasciato il posto a un bel quadro suonato, un’opera d’arte.

Peccato che Masami Kurumada per il soggetto e Yokote e Yamatoya per la sceneggiatura abbiano aggiunto traversie inutili per protagonisti che non potevano più dare nient’altro. Il parossismo di certi motivi alla lunga porta alla saturazione parodistica del carattere delle proprie creature, facendo traboccare di ridicolo il prodotto che ne consegue.

Consigliare quest’opera è l’ultima cosa che si può fare: la trama è assente, la ripetizione e lo stereotipo l’hanno uccisa sul nascere. Lo spirito originario si è perso, i motivi sono stentatamente stanchi e, se Kurumada indubbiamente possiede un genio, è meglio che adesso si riposi o che si dedichi ad altro.
Il voto finale non può essere alto: è l’esito di un percorso personale di una fan che, avendo rivisto il lungometraggio dopo un anno di stacco – in cui tra l’altro ha potuto visionare ben altre vette dell’animazione giapponese e prendere coscienza di dove stia il vero valore di un’opera - ne è rimasta a dir poco inorridita.


 3
Rimdo

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Sufficienza meritata soltanto per la qualità video. Ma sulla caratterizzazione dei personaggi c'è molto da ridire, i cavalieri dai fisici massicci della serie originale qui sembrano degli stecchini talvolta con la testa troppo grande. Ok seguire le mode, ma nemmeno stravolgere.
La storia lascia molto a desiderare: Pegasus che è così attaccato ad Atena, ancor più che a Tisifone, anzi nemmeno si sentivano più, e i cavalieri che tradiscono Atena alleandosi con Artemide. Avrebbero potuto fare un doppio gioco per stare dalla parte di Atena, ma a che scopo? No, non tiene.
Gran delusione, pure il finale, gli autori potevano tranquillamente farlo schiattare, a quel rammollito di Apollo. E' un personaggio piatto e insulso, che ha il solo vantaggio di avere i poteri di una divinità.
Però registicamente lo trovo stupendo come film, vale la pena di vederlo, ma delude assai sotto gli altri profili.
Sufficienza regalata.

Seiya

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Seiya

Episodi visti: 1/1 --- Voto 2
Le Porte del Paradiso è una (costosa penso) presa per il culo. Un'ora circa di Pegasus che barcolla come un ubriaco, con i bronze saint amici che suoi vengono completamente umiliati da due "angeli" che poi battono casualmente, mentre gli altri saint, e questa è una cosa che ho odiato, sono senza alcun motivo dalla parte nemica. Insomma Asher, che era il più fedele ad Atena, senza una motivazione si vende ad Artemide... Ahahahah!
In più il finale è inesistente, con una cosa alla Evangelion, ma del tutto senza senso.
Manca tutto, perfino i combattimenti tipici della serie. Insomma, Le Porte del Paradiso è un fallimento totale.

Aede

 1
Aede

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Concordo sul fatto che la trama del film faccia acqua da tutte le parti, però mi è piaciuto veramente tanto il dialogo tra Apollo e Pegasus e la questione sull'identità degli dèi e il loro rapporto con l'uomo. Ma a parte questo trovo che questo film, pur nascendo dall'ottimo spunto sopra citato, non sia un gran che. 'Sto Seya che si trascina moribondo ancora prima di aver fatto qualcosa? La carcassa di Sirio cosa mi rappresenta? Inoltre, sarò stupida, ma non ho veramente capito il finale... Qualcuno mi spiega che fine hanno fatto Saori e Seya?


 3
Limbes

Episodi visti: 1/1 --- Voto 3
Miodio! Mettendo da parte tutti i possibili perché che potrebbero spingere alla visione del Tenkai Hen, non ti viene proprio altro da esclamare dopo la fine (?) del film. Miodio! Tuttavia, al di là dell’indecenza del film in sé, fa ancora più specie leggere alcuni degli osanna a esso rivolti. Siamo seri, su.
Ma lasciamo perdere. Anzi, sarebbe meglio lasciare perdere tutto quanto, film in primis. Non che l'universo Saint Seiya in generale sia tutta ’sta bellezza. Da un punto di vista grafico, non c’è un prodotto – uno tra le migliaia dedicati ai bronzini e compagnia briscola – degno di nota, o al massimo di una a piè di pagina. Analizzando invece le storie delle saghe, queste sono come delle equazioni tutte con gli stessi termini fissi e con la stessa soluzione: cambiano via via solo le incognite e magari qualche passaggio di poco conto. A parlare dei personaggi poi si corre il rischio di appallarsi più che a una lezione di semiotica, con tutto il rispetto per quest’ultima.

Ogni cavaliere, almeno quelli che Kurumada, nel sacro furore della sua ispirazione, ha scelto per protagonisti, è come un monolite. Nel senso, è sempre uguale a se stesso, fa sempre le stesse cose, si comporta sempre nello stesso modo e ha sempre gli stessi pensieri dal 1986, rivestendo all’infinito la parte ideata per lui 24 anni fa.
Per dire, pure ai tempi di Omero i vari dèi ed eroi erano sempre immutabili, ma lì comunque i personaggi facevano parte di un preesistente immaginario comune, erano incarnazione di altro e la loro statura mitica li innalzava a uno statuto eterno. E oltretutto d’Iliade una ce n’è.
Qui si parla di Pegasus e co., cioè di personaggi ridotti a macchiette da una reiterazione che frantuma le pelotas.

Passi, tu dici: “Ma cosa mi frega, piglio il Tenkai Hen, mi godo un po’ di robusta ultraviolenza e buonanotte”. Considerazione che funzionerebbe se il comparto tecnico e la “sceneggiatura” accompagnassero i malandati bronzini. Illusion. Per il comparto tecnico, gli autori avranno avuto a disposizione gli spiccioli avanzati dalla produzione di Hades. Se i disegni sono sbilenchi e approssimativi in tutti i campi – lunghi, medi e primi piani – e le animazioni latitano peggio di Messina Denaro, le inquadrature all’inizio sembrano azzeccate, ma poi si capisce che Yamauchi (il regista di ’sto maximum epic fail, n.d.m.) ne ha scelte tre e ci ha fatto tutto il film. Inoltre la computer grafica potrebbe causare la congiuntivite per la sua bruttezza e i colori sono campiti in maniera raffazzonata, con tra l’altro una povertà di valori chiaroscurali, anche nelle armature, imbarazzante, per chi se n’è occupato.
La “sceneggiatura” da parte sua non è pervenuta, soprattutto nei dialoghi. Cioè, per tutto il film non si fa altro che sentire i lamenti di tutti i buoni, i quali al massimo si lasciano andare a qualche canonico slancio verbale prima di essere massacrati di botte e di frignare sconnessamente. Grande da questo punto di vista è Pegasus, o meglio Ivo de Palma, che fa sfoggio della sua ineguagliabile abilità gutturale durante tutto il film.

Tutto si riduce a ciò, e il filo conduttore della “trama” segue il medesimo schema già riciclato delle saghe della serie TV. Per tornare al parallelismo matematico, le incognite del Tenkai Hen sono un’Artemide piuttosto inconsueta rispetto alla sua iconologia classica e gli “angeli” della dèa, nonché un redivivo Apollo che, nella sua qualità di divinità, fa un’apparizione finale alla deus ex machina – Ohhh!
Tutto procede secondo copione e l’articolazione dello schema, in aggiunta, è alquanto sconclusionata: si passa da un luogo a un altro senza riferimenti, è presente la solita illogicità legata alla capacità di ripresa dei bronzini e allo svolgimento dei combattimenti, e alcuni colpi di scena sono buttati così, come coriandoli.
Insomma, le uniche cose salvabili del Tenkai Hen sono i fondali, molto ispirati, evocativi e quasi surreali; la fotografia, la quale ha qualche lampo di classe; e le musiche, piacevoli e non troppo enfatiche. Tre cose, appunto. Tre. Bella Ouverture.


 5
Andromeda

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Con questo quinto film si conclude la serie di OAV realizzati per affiancare e contribuire a risaltare l'anime de I Cavalieri dello Zodiaco. Avendo sentito dire che il lungometraggio in questione non aveva riscosso un giudizio molto positivo fra le masse, la mia opinione era stata già condizionata in partenza e propendeva per coloro che biasimavano l'opera suddetta. Tuttavia, dopo aver visionato il film - che ho seguito in Giapponese con sottotitoli in Inglese, quindi vi avverto subito che alcune parti potrebbero variare dalle scelte dell'adattatore dei dialoghi italiani - non l'ho trovato affatto male.
Lo stile è quello a cui ci ha abituato Shingo Araki nella saga che vede come nemico dichiarato il Signore dell'Oltretomba, Ade, quindi in questo senso non c'è alcuna novità. Da notare, invece, la caratterizzazione delle atmosfere che si qualificano per una luminosità soffusa - soft, come si direbbe oggigiorno -, incantata, quasi paradisiaca, e questo probabilmente non solo per confermare il ritorno a "un mondo pieno di luce", espressione questa con cui si conclude il Chapter Elysion, ma anche per proiettare lo spettatore verso quella che dovrebbe essere la Saga dei Cieli, la serie ambientata nel regno dei cieli, per l'appunto, alla corte del Re degli Dei, Zeus, secondo i progetti del Maestro Kurumada.

Non posso esimermi invece dall'asserire che non ho apprezzato il modo in cui sono stati realizzati gli sfondi, che presentano un tratto eccessivamente moderno, quasi futuristico direi, e questo a discapito dell'anime classico dei nostri beniamini che fu prodotto a partire dai tardi anni '80. La trama è disseminata di particolari di cui non è dato ricevere una spiegazione e anche i personaggi si comportano in maniera decisamente indecifrabile. Prendiamo ad esempio Pegasus, ridotto in uno coma pietoso e per di più su una sedia a rotelle. Tutto a un tratto, come se nulla fosse, riprende coscienza di sé e riacquista miracolosamente l'uso delle gambe. Parte dunque alla volta del Grande Tempio, divenuto nel frattempo residenza temporanea della Dea Artemide, e viene inspiegabilmente attaccato da Tisifone e dai suoi nuovi "scagnozzi", Asher e Idra.
Perde il combattimento, perché è ancora in uno stato di convalescenza, ma riesce successivamente a ritrovare in una spelonca la sua armatura che tuttavia non lo accetta come suo legittimo possessore, in quanto non più avvezzo alla battaglia. Riesce comunque a indossarla e, proseguendo il suo cammino, incontra Crystal e Sirio impegnati nella lotta contro uno degli Angeli al servizio di Artemide. Qui c'è un altro fatto alquanto bizzarro, dacché Sirio e Crystal non solo non gioiscono per il ritorno del loro compagno che è rinsavito misteriosamente, ma non se ne stupiscono affatto, proprio come se fosse la cosa più normale del mondo che uno esca dal coma così facilmente riuscendo nuovamente a camminare dopo aver perso questa facoltà.

Come è possibile tutto ciò? Ma Sirio, perlomeno, non dovrebbe essere lieto per la guarigione di Pegasus? Un tempo non erano forse pappa e ciccia loro due? Eh, da qualche tempo a questa parte Sirio preferisce la compagnia di Crystal a quella di Pegasus, e precisamente da quando si è scontrato con il Cavaliere del Cigno nelle distese perennemente innevate di Asgard nel secondo lungometraggio dedicato ai nostri eroi. Proseguendo con il discorso lasciato in sospeso, continuiamo dicendo che Pegasus lascia dietro di sé i suoi compagni e si affretta a ritrovare lady Isabel, la quale ha accettato spontaneamente di espiare le colpe di cui si sono macchiati i suoi Cavalieri ogniqualvolta avessero osato sfidare una Divinità, offrendo in cambio il proprio sangue a sua sorella Artemide.
Pegasus, che sembra essere unito a lei da un legame che va al di là di quello che comunemente viene definito "rapporto di lavoro", riesce a raggiungerla ma, per tutta risposta, viene colpito a morte dallo scettro della sua Dea.
Fortunatamente non è morto - figuriamoci - e riesce anzi a risollevarsi e a erigersi a difesa dell'umanità contro la venuta di un nemico di vecchia data, Apollo, fratello gemello di Artemide, nonché fratellastro di lady Isabel. Tutto il mondo circostante svanisce, sfuma in una luce accecante al suono di brevi accordi d'organo.

La cosa che mi ha suggestionato maggiormente in questo OAV è stato il triste destino toccato ai nobili, valorosi, nonché intramontabili Cavalieri d'Oro, i quali, per avere osato abbattere il Muro del Pianto permettendo così ai Cavalieri di Bronzo di raggiungere i Campi Elisi e salvare lady Isabel, sono stati costretti a sacrificare la loro vita. E tutto questo a che pro? Per poi essere rinchiusi in una monumentale teca d'ambra in cui sono scolpiti i loro busti per fungere da dimostrazione di che cosa potrebbe accadere a tutti coloro che tentassero di sfidare un Dio? Mi ha commosso, in particolare, la scena in cui si può vedere che da ognuno dei volti scolpiti nell'ambra sgorgano delle lacrime di amarezza.
Che tristezza! Tutto ciò non sarebbe successo se lady Isabel non si fosse messa in testa di salvare la Terra e l'intera umanità da sola. Così aggrava solamente una situazione già di per sé complessa. E poi scusate: non è forse una Dea? Che impari a cavarsela anche da sola, tanto anche se muore avrà sempre l'opportunità di reincarnarsi in un'altra persona, cosa che invece ai Cavalieri che gli stanno tanto a cuore non è concessa.
Come ho detto all'inizio, dunque, questo non è male come OAV, sia per l'accuratezza dei disegni, realizzati dall'indimenticabile Shingo Araki, per il quale questo è stato l'ultimo film riguardante i Cavalieri prima del suo ritiro dal mondo dell'animazione, sia per le musiche, create, come sempre, dal genio affermato di Seiji Yokoyama.
Anche se la trama lascia un po' a desiderare, posso tranquillamente confermare il mio 8.


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amonocrampyton

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Ok disegni e animazione sono eccellenti.... ma la storia ne vogliamo parlare? Prima di tutto oltre a Pegasus gli altri cavalieri suoi compagni sembrano dei fantasmi per le rare occasioni che si riescono a vedere; ma soprattutto il finale non HA ALCUN SENSO! O almeno non segue per niente la logica del mangaka.
"Ispirato liberamente alle 8 tavole disegnate da Masami Kurumada sotto il titolo "Tenkai-Hen: Overture", il film è stato disconosciuto dal mangaka in quanto si discosta dalla trama che aveva in mente. La pellicola doveva essere la prima di una trilogia (per questo motivo chiamata "Overture" o "Prologo"), mai realizzata proprio per i dissidi tra i produttori e l'autore, nonché l'apripista per la nuova saga animata di Zeus. In base anche ai nuovi sviluppi del Next Dimension, che dovrebbe essere la continuazione ufficiale della serie, anche le tavole del Tenkai-Hen sembrano però essere state disconosciute dall'autore stesso. Il film non sembra dunque trovare una collocazione specifica, almeno fino a quando non sarà data ufficialità al seguito." conclusioni.... personalmente non mi piace assolutamente


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Mifune

Episodi visti: 1/1 --- Voto 3
Mi sono accostato a questo film con un po' di aspettativa; avevo letto molte recensioni e leggendo molti voti negativi e molta gente estasiata da questo rivoluzionario film, mi ero quasi convinto di trovarmi davanti ad un capolavoro. Ma io tutta questa rivoluzione non l'ho vista...anzi. i personaggi presentati in questo film sono tutti ridicoli. Anche i vecchi idoli con le loro armature ermafrodite risultano molto sotto tono rispetto agli altri film. OK essendo un film non ci si aspetta una trama troppo complessa o una rivoluzione totale del solito schema narrativo di Saint Seiya, però la struttura narrativa è assurda. I nostri cavalieri sono piccole marionette che si muovono barcollando, che vengono pestate da chiunque. La sceneggiatura è piena di buchi e di discontinuità. Tra una scena e l'altra i personaggi si ritrovano in punti indefiniti del mondo senza dare una motivazione reale a questi spostamenti continui. Tecnicamente non è fatto male anche se il nuovo stile, con aggiunta di CG, a me sinceramente non piace. Le animazioni non sono fatte tanto bene e certi movimenti dei personaggi risultano spastici e irrealistici. Non so, non riesco a salvare nulla di questo mediocre prodotto. Tutto risulta visto e stra visto, la struttura del film, i nemici, i colpi speciali e il sacrificio dei cavalieri che dopo aver inflitto il colpo finale al nemico di turno cadono a terra sfiniti. Il finale poi è da incorniciare tra le peggiori idee della storia dell'animazione giapponese. In definitiva l'episodio che per la prima volta tocca il futuro dei cavalieri dopo le avventure di Hades fa rimpiangere il passato dove forti eroi combattevano concretamente con gli dei. Mi sembra che questo prodotto sia stato fatto senza passione solo per un motivo puramente monetario.

Star Silver

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Star Silver

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Se vogliamo ricondurre il Film alla fine di Hades ci sono alcune incongruenze di trama, ma va anche detto che pure i precedenti 4 Film cinematografici (Eris-Discordia, Balder, Apollo e Lucifero) sono episodi autoconclusivi e del tutto sconnessi con la trama principale. Per me il Tenkai Hen è la MIGLIORE opera di Shingo Araki: grafica perfetta (poesia visiva), animazioni dinamiche e fluide, sfondi elaborati e curati in ogni dettaglio (incluso l'utilizzo della grafica in 3D), trama finalmente un po' più profonda del solito (con il tema prometeico dell'uomo che osa sfidare gli Dei).

Magari la conclusione della serie (la vagheggiata e ancora non realizzata Saga degli Dei olimpici) venisse affidata ad Araki; allora sì, ne vedremmo delle belle! Ma temo che Kurumada voglia fare di testa sua...

Kanon

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Kanon

Episodi visti: 119/1 --- Voto 6
Nel dare un giudizio a questo non film non posso che paragonarlo agli altri lungometraggi. Dei 5 fin'ora usciti credo sia senz'altro il migliore. Vero che i topoi canonici si ripetono anche qua ma in modo più lieve. Non resuscita nessuno, non ci sono le armature d'oro a proteggere i bronzo, e Shun combatte senza frignare. Anche i disegni sono assai migliori degli altri film. Vi è però qualcosa che non torna: le armature! Dove sono le armature divine? E soprattutto chi le ha ricostruite dopo lo scontro con Hades? Non capisco inoltre se il film vada inserito nella continuity o se, come i precedessori, sia una storia a parte. Ciò che importa comunque è che nel vederlo mi sono appassionato e divertito, per cui gli do la sufficienza piena.

ShakaNoAru

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ShakaNoAru

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Ciao a tutti!
Dal punto di vista della trama L' <i>elevarsi a sfidare un dio</i>, è un'idea ambiziosa non c'è che dire, il plot però ahimè è ripetitivo, i disegni tutti splendidi dal punto di vista grafico, i migliori tra tutti gli OAV dei Saints, purtroppo il fatto di mettere della CGI non ha suscitato grande stupore in me... bell'idea, del resto dato che uscito adesso, menomale che l'hanno messa, dal punto di vista dei dialoghi, a parere mio sono favolosi perché profondi, non danteschi come i soliti della serie, che sono belli ma a un certo punto stonano... se si guarda il manga i dialoghi sono normalissimi dialoghi... le inquadrature, i primi piani continui, veramente belli, la leggiadria che han dato agli Angel, esempio Theseus, il fatto di vedere le ali che sparivano e si ricomponevano a suo piacere, la grazia di Odysseus quando sfrutta il Diamond Dust di Hyoga spettacolare, il modo che scende sul ghiaccio, fatto veramente bene.
La storia è centrata su Seiya, Hyoga e Shiryu si vedono poco come Ikki e Shun, hanno una parte marginale... in congfronto a Seiya che tutto il tempo mezzo morto cerca di raggiungere Saori, il modo in cui Seiya vede il suo difendere la dea Atena rapportato A Saori, una sorte di sottomissione ma voluta pienamente...
La parte di Apollo mi è piaciuta tantissimo uno spessore dei dialoghi veramente marcato, lui non si china davanti a un mero umano, lo uccide senza pietà, la frase finale (<i>un uomo che cerca di elevarsi alla pari di un dio è qualcosa che un dio non può permettere... dovrà essere punito</i>) fa capire quanto Apollo si ritenga superiore!
La fine è un po' ambigua... Seiya muore? Saori Kido, vive? Ad Artemis cosa succederà? Il fatto di denudare Seiya e Saori non l'ho visto proprio bene... come il fatto di dare uno sfuggevole sguardo all'armatura di Seiya prima che si sfaldi e che lui finisca nell'oscurità... comunque sia mi è piaciuto dal punto di vista dialoghi e disegni, un po' ripetitivo e alquanto povero di trama... per i megafan come me assicurato, per i novizi oppure gente che vuole vedere un OAV sconsigliato...

Ciao!

PS: Se volete contattarmi la mia mail è [email protected], ben lieto di scambiare opinioni con voi!

sacroleo

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sacroleo

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Consiglio a tutti i fan di vedere il Tenkai.
Fa presagire battaglie tra cavalieri molto al di sopra, graficamente parlando, delle aspettative.
Disegni perfetti bellissimi colori lucenti una definizione d'immagine assoluta... e poi Saori è veramente bellissima in questa versione grafica. L'acqua è magica, in movimento... la terra quasi si fa sentire. Insomma non vedo l 'ora di vedere la saga dei cieli.
Un unico appunto: come per la saga dell'inferno e dell'elysium mancano i suoni dei colpi... per capirci quelli che si sentivano quando Hyoga sparava l' aurora del nord per 3 volte contro Camus alla casa di Dokho.

demone dell'oscurità

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demone dell'oscurità

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Gli unici lati negativi sono la durata, si poteva fare come il 1°, il 2° e il 4° film, di 46 minuti circa, i troppi fermi immagine durante i combattimenti, piu'azione con gli altri che non siano Pegasus o Icarus, e qualche orgoglio qua e la' inseriti di più nella trama per i cavalieri d'oro deceduti, cose che mancano decisamente. Il lato buono più evidenziato è stato quello di dare continuità dopo l'Elisio, ma sarebbe stato meglio che la trama fosse discostata dalla serie animata, come già avvenne per gli altri quattro film, se poi il risultato del 5° film è così avaro di emozioni. L'armatura divina sarebbe stata meglio del nudo di Pegasus e Isabel contro Apollo, anzichè quella sintesi di corazza indossata nella sigla finale. A sorpresa migliori interpreti di questo film sono Castalia e Tisifone, più che un seguito dell'Elisio mi sembra un ritorno alle primissime puntate della classica serie.

Maier

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Maier

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Può un uomo combattere un Dio? E può addirittura sconfiggerlo? Si, d'accordo... Saint Seiya ha sempre la stessa pecca: ripete all'infinito le modalità dei combattimenti. I Saint si salvano sempre all'estremo delle forze, ecc... Ma se conoscete la serie vi appassionerete a questo film che riesce, ancora una volta, a ridare ai Cavalieri di Atena una ragione per combattere. Mio Grande desiderio è vedere realizzato un seguito o una serie su questo soggetto, di certo il più maturo e ambizioso dei soggetti di Saint Seiya. Non può mancare nella collezione di ogni appassionato.

Saga

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Saga

Episodi visti: 99/1 --- Voto 8
Dunque dunque, devo dire che la prima volta che l'ho visto sono rimasto di stucco.. tutto mi aspettavo tranne una roba del genere. Dopo una seconda visione devo però dire che la sorpresa si è trasformata in piacere e il motivo è presto detto.
OK sono d'accordo che ci stanno un sacco di cliché della saga che alla decima riproposizione hanno rotto (I Saint che prendono un fracco di botte - ma non dovrebbero essere oramai potentissimi?- , i soliti "finti-tradimenti" vedasi Saori verso la fine o Shaina, ecc..ecc..), però è anche vero che la trama assume tutto un altro aspetto grazie alle tematiche di fondo che sono (finalmente) molto profonde! Non è il solito combattimento contro il dio malvagio di turno ma a mio avviso propone molto di più... i combattimenti (+ o - apprezzabili) sono un contorno alla trama.
Molto bella la grafica e l'atmosfera in generale che permea i luoghi in cui si svolge la vicenda.

Poi è questione di gusti, personalmente l'idea dare una impronta più matura l'ho apprezzata molto... e poi volete mettere? Un uomo che disconosce un dio!

Julian87

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Julian87

Episodi visti: 5/1 --- Voto 9
Sono rimasto esterrefatto non tanto per la storia, a mio avviso un pò monotona, ma per il finale, non molto discusso e apprezzato. Meraviglioso! Un finale ricco di concetti filosofici esistenziali, ma soprattutto ricco di pathos in quei pochi secondi in cui tutto svanisce e si rivive una nuova vita, all'insegna dei sentimenti che non possono mai cancellare un forte legame. Forza signor Kurumada, non si arrenda!! Aspettiamo però la conclusione della serie Hades...

Koji_77

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Koji_77

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Mah...
La trama ha lo stesso ploto degli oav/file Saint Seiya pertanto ripetitiva è dire poco.
L'osservazione riguardo ad apollo 2 la vendetta è più che giusta apollo era stato sconfitto nel 3° oav no?
Troppa confusione nel racconto non c'è alcun nesso con la serie di hades, anceh in visrtù del fatto che l'anime non è stato finito, ma allora perchè mandare in onda il pezzo successivo, marketing? Volevano invogliare i fun a capire cosa succede in mezzo?
Francamente non capisco. Certo la CDI è figa però.
Povero Pegasus...
Staremo a vedere le opere successive, se ce ne saranno.

Filos

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Filos

Episodi visti: 120/1 --- Voto 1
Questo film è veramente una porcheria (scusate il temrine, ma non so come altro esprimerlo), il peggiore su Saint Seiya, zero trama, brutta grafica, praticamente gli ambienti in CGI non danno nulla, sembrano su un altro piano, e i personaggi si spostano quasi immobili. Per non contare i combattimenti, praticamente sono a senso unico, i cavalieri di Artemis che usano sfere energetiche (dragonball nds), mentre i nostir prodi eroi le prendono in quel posto e crollano a terra. Addirittura l'unica scena in cui è presente sirio lo si vede per terra stremato. E le armature divine che hanno ottenuto dopo la disfatta di Hades le hanno portate dal carrozziere? Altra cosa, ma Apollo non l'avevano già sconfitto nel 3° OAV? Riciclano pure i dei greci adesso?
E poi un Seiya, che combatte dalla mattina alla sera che si mette a filosofeggiare, mi sembra la cosa più ridicola che siano riusciti a fare. Senza contare lo stesso plot di tutti gli OAV, spero che non gli paghino neppure gli sceneggiatori.
E se vi ricordate alla fine della serie di hades, sia i rimanenti Bronze Saint, che Shaina, che Marin erano tutti uniti a proteggere la sorella di Seiya, e appena torna sulla scena, tutti gli danno contro. E la sorella, dov'è sparita? Possibile che solo Atena era a occuparsi di Seiya?

In conclusione: Trama che fa acqua da tutte le parti (armature divine, sorella di Seiya, Apollo II la vendetta, cavalieri amici/nemici, etc etc); Combattimenti che più brutti non si può; Ploto ripetitivo; Discorsi filosofici inutili e sfuorvianti; Manca un Finale; Grafica così così, praticamente Seiya vagheggia per tutto il film senza sapere dove andare. Non potendo dare Zero, do 1.
Un Seiya che col nuovo millennio è andato veramente in proscrizione... hanno rovinato un MITO! E da fan accanito, ne sono rimasto deluso tantissimo.

matte

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matte

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Fan accanito dei Saints, mi sento costretto a dare un votaccio a questo film, e per varie ragioni che spero di chiarire.
Come altri hanno sottolineato, questo pilot si segnala per un miglioramento NETTO della scrittura dei dialoghi e, tuttosommato, nella costruzione della storia - che beneficia di alcuni, timidi, miglioramenti. Tanto per cominciare, come altri rilevavano, c'è meno spazio per spettacolarismi e per "numeri" alla Dragon Ball. Intendiamoci: non che Kurumada abbia fatto "mea culpa", tutt'altro. Semplicemente, l'autore sembra volerci far sentire il dolore fisico degli scontri, in passato abbastanza freddini sotto questo punto di vista: da un certo punto di vista, ci riesce. Compiendo, però, un atto di assoluta discontinuità con il passato, e "rimbrocchendo" di colpo i Santi che, dopo il combattimento con Hades, avrebbero dovuto mostrare poteri decisamente fuori scala - soprattutto, fuori scala rispetto a quanto mostrato. Volendola prendere come scelta narrativa, pur non condividendola, penso la si possa comunque accettare.
Ugualmente apprezzabile il rallentamento della storia: rispetto ai primi OAV, nei quali sembrava di assistere ad un frullato della serie, Kurumada opta per un ritmo più posato, quasi voglia FAR CAPIRE, una volta tanto, quel che sta raccontando. Anche questo si può condividere o meno - sempre di uno shonen, anzi dello shonen per eccellenza stiamo parlando, in fin dei conti (il che significa, a conti fatti, confrontarsi con Bleach, D.Gray man, il buon vecchio Dragon Ball etc...), ma comunque rivela nuovamente una scelta precisa, anche in questo caso rispettabilissima.
Diversamente...
Diversamente, purtroppo, siamo sempre alle solite... e Kurumada ripete all'ennesimo la solita struttura, già vista e rivista sin dalla prima serie e, come se non bastasse, riproposta in altra forma sotto il brand di Bt'X.
Ovvero: Saori si caccia nei guai per il bene dell'umanità, i Saints provano a salvarla, ma solo Seiya è in grado di confrontarsi con il nuovo nemico...
Questo plot lo vedo e lo sento ripetere sin dall'infanzia... sinceramente, passi un film, passino due, passsino pure tre... al quarto mi ero già stufato (sebbene Lucifer, in sé, non sia proprio bruttissimo). Ma il quinto film, uguale a sé stesso, è troppo.
Il vero problema di tutta la più recente animazione - diversamente dal fumetto - inerente i Santi di Atena mi pare ben esemplificata da questo film.
Da un lato, Kurumada cerca di restare fedele ai personaggi che gli hanno dato fama, tanta, e ricchezza- anche di più. Dall'altro, son passati quasi vent'anni, ed il mangaka di allora vuole mostrarsi cresciuto... ma, perdonatemi: Seiya non può dissertare di filosofia. Se maggiore profondità si vuole dare alla storia, questa non può passare per quegli stessi personaggi che, nel corso degli anni, sono stati più volte presi per i fondelli da generazioni di lettori e spettatori... Molto meglio sarebbe stato, dal mio punto di vista, fare una vera e propria tabula rasa prima di ricominciare...
Ma torniamo al commento. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, siamo nuovamente sospesi. Scelta rispettabilissima, già praticata nell'OAV di Hades, è stata quella di rispettare il chara design originale, integrandolo con le mirabilie della moderna CGI (tra l'altro, abbastanza altalenante) e beneficiando l'animazione di un maggior numero e di più curati frames. D'altro canto, vent'anni son vent'anni, e se il vintage è apprezzabile, un minimo sforzo si sarebbe potuto anche fare.
in conclusione, mi vedo costretto ad assegnare un'insufficienza piena alla realizzazione propostaci da TOEI e Kurumada. Con l'augurio, tuttavia, che questo non venga interpretato come un invito a tornare al vecchio stile sparatutto/picchiaduro alla Super Street Fighter 2 Turbo, bensì a decidere più nettamente quale strada prendere: omaggio ai fans più adulti, o tentativo di rompere con il passato.
Purtroppo, non c'è più spazio, nel moderno mercato dell'animazione, per tentativi di sola nostalgia...

kayyam

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kayyam

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Raramente le novità vengono ben accolte, se ne accorse anche Oshii quando cambiò completamente le atmosfere di Patlabor realizzandone il secondo film. Sono sorpreso da questa caterva di voti bassissimi e di giudizi ripetitivi, l'unica spiegazione che mi do è che l'abbiate visto senza sottotitoli. Qui siamo davanti a una completa riscrittura di Saint Seiya: il plot è - sì - lo stesso, ma la rappresentazione muta radicalmente. Lo si vede già dagli scontri, centrati sul confronto fisico piuttosto che su colpi spettacolari. Anche il ritmo non è quello del vecchio cartone d'avventura a cui siamo abituati, tutto è rallentato, stretto su dettagli, riflessi di luce, increspature sull'acqua. I dialoghi sono veramente bellissimi e vanno crescendo sempre più: una grande metafora sul significato del credere. Il finale, poi, apre scenari davvero forti: cosa sono gli dèi? perché, eccetto Athena, odiano gli uomini? I dialoghi, inaspettatamente profondi per una serie come questa che finora ha utilizzato le divinità come cattivi di fine livello, lo dicono a chiare lettere. Ma forse molti preferivano lo stile picchiaduro...

mimmo77

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mimmo77

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Tutti gli OAV dedicati a questo anime fanno decisamente pena, sono tutti uguali ed hanno una trama orribile.
Questo OAV è molto bello dal punto di vista grafico ma ha una trama ridicola. Essenzialmente la trama è sempre uguale a quella degli altri OAV, solo che si sviluppa molto più lentamente, con tutti gli steriotipi ripetuti all'infinito, ma questa volta ha una novità: manca il finale!
Il motivo è semplice: essenzialmente è come le prime tre puntate di una nuova saga successiva a quella di Hades.
C'è da sperare solo che la caratterizzazione dei personaggi migliori, visto che fin troppi personaggi sembrano dei ritardati mentali, Pegasus per prima che sembra che non abbia imparato nulla da tutte le sue esperienze e fa di tutto pur di non usare il cervello in qualsiasi situazione.

leo

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leo

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Fan accanito di Saint Seiya, mi chiedo per quale motivo debbano ostinarsi a fare questi OAV completamente inutili ed estremamente ripetitivi... bella la grafica, il disegno, insulsa la storia, si salva solo perchè toglie i dubbi rigurdanti Hades e apre la strada allo Zeus Chapter, e anche xkè si vede Seiya nudo, potendo così costatare che quel insulso cavaliere ce l'ha decisamente piccolino.
Altro pregio è che finalmente abbiamo un OAV che c'azzecca con la storia della serie tv, gli altri in quel senso erano orripilanti!

Alex

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Alex

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Ciao,
volevo dire che i cavalieri dello zodiaco è una delle serie mie preferite e forse anche la prima che mi ha avvicinato al mondo delle anime. Ho sempre adorato quella forza che ti da e che ti fa nascere dentro quando lotti per qualcosa, ma questa volta sono rimasto un po deluso. E' molto lento e l'audio lo ritengo veramente inadeguato alle situazioni. I disegni sono sicuramente i migliori, e a parte la morale "chi troppo vuole nulla stringe" ovvero pegasus contro un Dio, trovo che Tenkay poteva essere diviso in un due puntate piu accellerate e messo come finale di Hades

Zelgadis

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Zelgadis

Episodi visti: 1/1 --- Voto 3
Possibile che non si sia in grado di proporre altro che la solita vecchia trama trita e ritrita? Tecnicamente è buono, d'accordo, ma va anche considerato che è molto più recente rispetto alle serie tv. Tra l'altro Saint Seiya (che una volta aadoravo) è uno di quegli anime per il quale negli anni ho pesantemente rivisto il mio giudizio. Proprio non riesco a trovare motivi per rivedermi questo film che non ha proprio nulla da esprimere.

shaka

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shaka

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
ciao, inizio col dire che questo film apparentemente è come ho visto da un'altra recensione, cioè la solita guerra contro un dio e pegasus è l'unico che può salvarci(e questo mi da sempre un po' fastidio perchè sembra che ci sia solo lui), ma dietro c'è una morale mai vista: la lotta dell'uomo contro un dio in se confermata dai bellissimi dialoghi nella scena finale.
Mi è piaciuta molto anche la colonna sonora del tenkai, NEVER semplicemente magnifica quando introduce la scena in cui seiya sfiora col suo fulmine il dio apollo e fai presagire la vittoria, sinceramente mi è piaciuta molto la scelta di non inserire il solito duello infinito contro un dio.
kurumada ti sei proprio superato!!!
Adesso aspetto solo la saga dei celi.

Gianfranco

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Gianfranco

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
A me non è piaciuto...
Tecnicamente impeccabile, audio e video sono ai vertici. Quello che non capisco è come si possa riproporre sempre lo stesso sviluppo in ogni OAV che esce. Mi sembra un offesa a chi segue la storia dal principio, un insulto anche agli autori stessi, incapaci di variare qualcosa e dargli un minimo di interesse.
Se non lo avete capito, anche stavolta c'è il solito Dio che vuole mettersi contro Atena (ma nell'Olimpo sono tutti cattivi tranne Atena???), la solita via dolorosa per salvarla (dopo miliardi di combattimenti questi ragazzi non sembrano mai maturare, le prendono ancora tante prima di vincere) ed il solito Pegasus che nel finale espande il proprio cosmo (addirittura mo' compete con un Dio....) ai limiti estremi e ci leva l'ansia della disfatta.
Io ho detto la mia e non mi dilungo, poi giudicate voi...

Kouga

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Kouga

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Questo film chiarisce i dubbi sul finale deciamente "equivoco" del Manga: ma i Saint sono vivi oppure morti? <br> <br> Decisamente vivi, ma in condizioni precarie: Seiya è ridotto ad un vegetale sulla sedia a rotelle, eppure... non sembra esserci pace per i condottieri della Dea Athena: una nuova minaccia giunge dai "piani alti", addirittura dall'Olimpo... <br> <br> Se dovessi giudicare questo lungometraggio SOLO in base al comparto tecnico, sarebbe tra l'8 e il 9, poichè mi pare il film graficamente più riuscito tratto da Saint Seiya. I disegni sono al di sopra della media, e le musiche sono come al solito all'altezza della situazione. Però... <br> <br> La trama lascia allibiti. Si sviluppa lentamente, come per esaltare la spettacolarizzazione tecnica del film, e inoltre sembra bloccarsi proprio sul più bello. Ok, è un prologo, ci sta. Ma a quando una serie tv o un manga che prosegua le vicende narrate dal film? E il seguito di Hades? Saint Seiya è un prodotto stupendo, una licenza favolosa, e il fatto che finalmente (con grande ritardo) sia finalmente giunto anche negli USA, può dare un motivo in più a Toei Animation e a Masami Kurumada per proseguire con la storyline principale. Se a questo film non do un 8 pieno, è solamente per tutti i dubbi e i quesiti che non hanno trovato alcuna risposta.