Shokupan Mimi
"Shokupan Mimi è una fettina di pancarrè a cui piace essere alla moda". Nel primo episodio, la nostra piccola protagonista viene descritta in questa maniera.
Una micro-serie anime che vanta sedici micro-episodi, della lunghezza di circa 30 secondi per episodio. L'anime racconta le varie pazzie della nostra protagonista Shokupan Mimi, una fettina di pancarrè che si farà aiutare dai suoi amici per riuscire a conquistare un cornetto. Gli amici della nostra fettina di pane in cassetta sono principalmente un pomodorino di nome Pucchipomo-chan, un piccolo pezzo di burro che si chiama Butter-chan e una fettina molto carina di prosciutto chiamata Hammy, la cui particolarità è l'amore verso il gossip. La cosa carina di questo anime sono le idee della nostra Shokupan Mimi, che possono sembrare tanto geniali quanto pazze e bizzarre. La sua prima idea che ci viene raccontata è che lei vuole essere alla moda e, ovviamente, per essere alla moda dobbiamo essere abbronzati (così lei ci dice). Allora cosa potrebbe fare lei se non farsi "biscottare" in un tostapane?
Da quanto detto prima si può capire che l'anime è stato fatto principalmente per un pubblico composto per la maggior parte di bambini, ma aldilà dell'età non possiamo rimanere impassibili davanti a questa fettina di pane così carina. La maggior parte degli episodi saranno incentrati su argomenti di cucina e di moda, ma secondo me i più divertenti sono quelli dedicati alla cucina. Una delle scene più divertenti è quando il piccolo pomodorino finirà per sbaglio in una torta di ichigo.
Prima di vedere questo micro-anime dobbiamo sapere che andiamo incontro a qualcosa che supera i livelli massimi della 'pucciosità'. Grazie alle avventure della nostra amica Shokupan Mimi riusciamo sempre ad essere di buon umore.
Non si può non dire che lo stile di disegno tende molto a farci notare solamente i particolari importanti dei vari episodi, ma, anche se è così, non si può dire nemmeno che questo stile non si adatta perfettamente al tipo di anime. La cosà che mi ha entusiasmato di più è stato il doppiaggio, che è assolutamente perfetto; soprattutto la voce che è stata data alla nostra protagonista le si addice moltissimo.
Non posso che terminare la mia recensione col dire che questo anime è consigliatissimo a tutti. Consiglio la visione soprattutto se ci troviamo in un momento di particolare disagio. Ma non vi demoralizzate, la nostra Shokupan Mimi vi aiuterà a riprendervi.
Auguro una buona visione a tutti!
Una micro-serie anime che vanta sedici micro-episodi, della lunghezza di circa 30 secondi per episodio. L'anime racconta le varie pazzie della nostra protagonista Shokupan Mimi, una fettina di pancarrè che si farà aiutare dai suoi amici per riuscire a conquistare un cornetto. Gli amici della nostra fettina di pane in cassetta sono principalmente un pomodorino di nome Pucchipomo-chan, un piccolo pezzo di burro che si chiama Butter-chan e una fettina molto carina di prosciutto chiamata Hammy, la cui particolarità è l'amore verso il gossip. La cosa carina di questo anime sono le idee della nostra Shokupan Mimi, che possono sembrare tanto geniali quanto pazze e bizzarre. La sua prima idea che ci viene raccontata è che lei vuole essere alla moda e, ovviamente, per essere alla moda dobbiamo essere abbronzati (così lei ci dice). Allora cosa potrebbe fare lei se non farsi "biscottare" in un tostapane?
Da quanto detto prima si può capire che l'anime è stato fatto principalmente per un pubblico composto per la maggior parte di bambini, ma aldilà dell'età non possiamo rimanere impassibili davanti a questa fettina di pane così carina. La maggior parte degli episodi saranno incentrati su argomenti di cucina e di moda, ma secondo me i più divertenti sono quelli dedicati alla cucina. Una delle scene più divertenti è quando il piccolo pomodorino finirà per sbaglio in una torta di ichigo.
Prima di vedere questo micro-anime dobbiamo sapere che andiamo incontro a qualcosa che supera i livelli massimi della 'pucciosità'. Grazie alle avventure della nostra amica Shokupan Mimi riusciamo sempre ad essere di buon umore.
Non si può non dire che lo stile di disegno tende molto a farci notare solamente i particolari importanti dei vari episodi, ma, anche se è così, non si può dire nemmeno che questo stile non si adatta perfettamente al tipo di anime. La cosà che mi ha entusiasmato di più è stato il doppiaggio, che è assolutamente perfetto; soprattutto la voce che è stata data alla nostra protagonista le si addice moltissimo.
Non posso che terminare la mia recensione col dire che questo anime è consigliatissimo a tutti. Consiglio la visione soprattutto se ci troviamo in un momento di particolare disagio. Ma non vi demoralizzate, la nostra Shokupan Mimi vi aiuterà a riprendervi.
Auguro una buona visione a tutti!
'Shokupan Mimi' è una particolarissima e stravagante serie, composta da sedici episodi di trenta secondi circa l'uno. Si tratta di un prodotto assolutamente unico nel suo genere, che non può che stupire qualsiasi spettatore.
Non c'è una trama continua, nel senso che ogni episodio è slegato dal precedente e dal successivo e si sviluppa liberamente, sempre ammesso che si possa parlare di trama, con un mini-anime come questo. Difatti, le vicende che ci sono presentate puntano l'attenzione sulle avventure di Mimi, una fetta di pane (esatto, una fetta di pane!) che vuole essere alla moda e che, per raggiungere il suo obiettivo, si mette a dieta, si abbronza (in un tostapane) e via dicendo, seguendo i luoghi comuni della bellezza moderna. Ciò che fa specie e colpisce è il fatto che spessissimo vediamo questa fetta di pane nutrirsi di verdura e hamburger, essere beccata dagli uccellini oppure ficcarsi in una piastra per toast al fine di dimagrire, cose che donano al tutto un'ambigua sfumatura di macabro che va ad accostarsi a una realtà altrimenti fatta di rose, fiori e luci. Devo dire in tutta sincerità che questa associazione a volte si rivela assai disarmonica, eppure inspiegabilmente l'ho apprezzata. Rimango dell'opinione che dipenda moltissimo dai gusti di una persona, ma credo che questo binomio di generi, fluff e macabro, renda 'Shokupan Mimi' più versatile di quanto si possa pensare.
Lo stile, sia dei personaggi sia degli sfondi, è assolutamente infantile ed elementare, e punta moltissimo sull'intenerimento dello spettatore e sul cosiddetto "fattore kawaii", con figure tondeggianti, vocine acute e colori chiari e luminosi. L'animazione è parimenti rudimentale, senza alcun effetto speciale di sorta e caratterizzata da un enorme vanto della semplicità.
'Shokupan Mimi' è una serie brevissima - in totale sono solo otto minuti di visione! -, leggerissima e senza pretese, che si lascia guardare molto facilmente e che, quindi, è consigliabile a quasi ogni tipologia di spettatore - che non si aspetti troppo. Il 'quasi' è d'obbligo poiché tutto lo zucchero e il bianco panna che quest'anime contiene potrebbero irritare una persona normalmente tesa agli shounen d'azione o, comunque, a prodotti piuttosto dinamici e/o forti, categoria di cui faccio parte - ed ecco spiegato il 6: non posso sopportare oltre una certa soglia di kawaii.
Ad ogni modo, l'idea di per sé è così originale che il prodotto meriterebbe una possibilità anche solo per questo, nella mia opinione.
Non c'è una trama continua, nel senso che ogni episodio è slegato dal precedente e dal successivo e si sviluppa liberamente, sempre ammesso che si possa parlare di trama, con un mini-anime come questo. Difatti, le vicende che ci sono presentate puntano l'attenzione sulle avventure di Mimi, una fetta di pane (esatto, una fetta di pane!) che vuole essere alla moda e che, per raggiungere il suo obiettivo, si mette a dieta, si abbronza (in un tostapane) e via dicendo, seguendo i luoghi comuni della bellezza moderna. Ciò che fa specie e colpisce è il fatto che spessissimo vediamo questa fetta di pane nutrirsi di verdura e hamburger, essere beccata dagli uccellini oppure ficcarsi in una piastra per toast al fine di dimagrire, cose che donano al tutto un'ambigua sfumatura di macabro che va ad accostarsi a una realtà altrimenti fatta di rose, fiori e luci. Devo dire in tutta sincerità che questa associazione a volte si rivela assai disarmonica, eppure inspiegabilmente l'ho apprezzata. Rimango dell'opinione che dipenda moltissimo dai gusti di una persona, ma credo che questo binomio di generi, fluff e macabro, renda 'Shokupan Mimi' più versatile di quanto si possa pensare.
Lo stile, sia dei personaggi sia degli sfondi, è assolutamente infantile ed elementare, e punta moltissimo sull'intenerimento dello spettatore e sul cosiddetto "fattore kawaii", con figure tondeggianti, vocine acute e colori chiari e luminosi. L'animazione è parimenti rudimentale, senza alcun effetto speciale di sorta e caratterizzata da un enorme vanto della semplicità.
'Shokupan Mimi' è una serie brevissima - in totale sono solo otto minuti di visione! -, leggerissima e senza pretese, che si lascia guardare molto facilmente e che, quindi, è consigliabile a quasi ogni tipologia di spettatore - che non si aspetti troppo. Il 'quasi' è d'obbligo poiché tutto lo zucchero e il bianco panna che quest'anime contiene potrebbero irritare una persona normalmente tesa agli shounen d'azione o, comunque, a prodotti piuttosto dinamici e/o forti, categoria di cui faccio parte - ed ecco spiegato il 6: non posso sopportare oltre una certa soglia di kawaii.
Ad ogni modo, l'idea di per sé è così originale che il prodotto meriterebbe una possibilità anche solo per questo, nella mia opinione.
"Shokupan Mimi" è una serie anime composta da 16 episodi della durata di trenta secondi ciascuno.
La protagonista indiscussa è proprio Mimi, ovvero una fetta di pancarré, che è contornata da diversi amici come il panetto di burro Butter-chan, Hammy il prosciutto appassionato di pettegolezzi (abbiamo un prosciutto curioso!) e infine Puchitoma-chan, il piccolo pomodoro.
Il sogno di Mimi-chan, la fetta di pancarré più kawaii che ci sia, è quella di diventare popolare ed essere alla moda, perciò nel corso degli episodi si ritroverà al centro di numerose avventure, spesso assieme ai suoi amici, che le concederanno il loro supporto.
La nostra frivola Mimi vorrà farsi bella per il suo innamorato, vorrà preparare una torta alle fragole, vorrà truccarsi per essere alla moda, vorrà tentare di dimagrire, vorrà provare ad abbronzarsi e, molto spesso, tutto ciò darà effetti piuttosto disastrosi che ci strapperanno un grosso sorriso. Perché vedere la dolce Mimi mentre è alle prese con queste catastrofiche esperienze è davvero divertente, anche se le scene sono molto brevi risultano comunque efficaci.
Contrariamente a quanto si evince attraverso il suo aspetto esteriore tipicamente tenero, Mimi-chan in alcune situazioni getta la maschera da brava e dolce fetta di pancarré, e possiamo scoprire il suo più torbido e orripilante segreto, ovvero che è dedita al masochismo: le piace farsi tostare fino a bruciarsi, gettarsi a capofitto in una pentola di olio bollente che ha la funzione di vera e propria piscina in cui sguazzare allegramente, lasciarsi pressare da una piastra con il chiaro intento di dimagrire e grattugiarsi volontariamente.
La cosa straordinariamente comica è che la nostra prode eroina continua a sorridere e a emettere una serie di gridolini stupra-orecchie, anche se ha appena subito un'ustione di quarto grado e dovrebbe essere trasportata in ospedale.
I disegni sono perfetti per questo genere di anime, si adattano molto bene ed evidenziano il lato dolcissimo di Mimi, rendendo sia lei sia i suoi amici ancora più kawaii di quanto già lo siano attraverso il doppiaggio che a tratti, per alcuni personaggi, può forse risultare fastidioso a qualcuno.
"Shokupan Mimi" risulterà una serie anime assai piacevole per tutti coloro che sanno apprezzare le scene semplici e immediate, ma anche per chi desidera osservare una frivola fetta di pancarré dedita a insane pratiche autolesioniste, nonché chiaramente affetta da manie di protagonismo e da personalità multiple.
La protagonista indiscussa è proprio Mimi, ovvero una fetta di pancarré, che è contornata da diversi amici come il panetto di burro Butter-chan, Hammy il prosciutto appassionato di pettegolezzi (abbiamo un prosciutto curioso!) e infine Puchitoma-chan, il piccolo pomodoro.
Il sogno di Mimi-chan, la fetta di pancarré più kawaii che ci sia, è quella di diventare popolare ed essere alla moda, perciò nel corso degli episodi si ritroverà al centro di numerose avventure, spesso assieme ai suoi amici, che le concederanno il loro supporto.
La nostra frivola Mimi vorrà farsi bella per il suo innamorato, vorrà preparare una torta alle fragole, vorrà truccarsi per essere alla moda, vorrà tentare di dimagrire, vorrà provare ad abbronzarsi e, molto spesso, tutto ciò darà effetti piuttosto disastrosi che ci strapperanno un grosso sorriso. Perché vedere la dolce Mimi mentre è alle prese con queste catastrofiche esperienze è davvero divertente, anche se le scene sono molto brevi risultano comunque efficaci.
Contrariamente a quanto si evince attraverso il suo aspetto esteriore tipicamente tenero, Mimi-chan in alcune situazioni getta la maschera da brava e dolce fetta di pancarré, e possiamo scoprire il suo più torbido e orripilante segreto, ovvero che è dedita al masochismo: le piace farsi tostare fino a bruciarsi, gettarsi a capofitto in una pentola di olio bollente che ha la funzione di vera e propria piscina in cui sguazzare allegramente, lasciarsi pressare da una piastra con il chiaro intento di dimagrire e grattugiarsi volontariamente.
La cosa straordinariamente comica è che la nostra prode eroina continua a sorridere e a emettere una serie di gridolini stupra-orecchie, anche se ha appena subito un'ustione di quarto grado e dovrebbe essere trasportata in ospedale.
I disegni sono perfetti per questo genere di anime, si adattano molto bene ed evidenziano il lato dolcissimo di Mimi, rendendo sia lei sia i suoi amici ancora più kawaii di quanto già lo siano attraverso il doppiaggio che a tratti, per alcuni personaggi, può forse risultare fastidioso a qualcuno.
"Shokupan Mimi" risulterà una serie anime assai piacevole per tutti coloro che sanno apprezzare le scene semplici e immediate, ma anche per chi desidera osservare una frivola fetta di pancarré dedita a insane pratiche autolesioniste, nonché chiaramente affetta da manie di protagonismo e da personalità multiple.
Una serie anime avente per protagonista una fetta di pancarré la potevano creare solo i Giapponesi.
"Shokupan Mimi", basata sul manga yonkoma omonimo, è infatti un anime di sedici mini episodi, solo trenta secondi l'uno, aventi per protagonista principale Mimi, una fetta di pancarré, e i suoi amici: un panetto di burro, Butter-chan, del prosciutto, Hammy-chan, un pomodoro, e un cornetto.
Mimi cerca di essere alla moda per piacere al suo innamorato, Cornetto, e per farlo si abbronza nel tostapane, o cerca di dimagrire mettendosi sotto la piastra. Insomma, questo è il tipo di "avventure" che vivono lei e i suoi amici.
Si tratta di un anime demenziale, ma molto kawaii, e tutto sommato divertente. Non aspettatevi grasse risate, più che altro qualche sorriso, anche perché si tratta di gag veloci, quasi delle freddure; d'altronde in trenta secondi non si può fare molto.
Superfluo parlare dell'aspetto tecnico, che è minimalista ed essenziale. Ottimo invece è il doppiaggio, che conferisce molta simpatia ai vari personaggi.
Ma perché guardare un anime del genere? Perché per guardarlo tutto bastano otto minuti, è un motivo più che sufficiente. Non è detto che vi piaccia, ma non avrete perso tempo prezioso, per preparare un vero sandwich con delle fette di pane ci vuole più tempo.
"Shokupan Mimi", basata sul manga yonkoma omonimo, è infatti un anime di sedici mini episodi, solo trenta secondi l'uno, aventi per protagonista principale Mimi, una fetta di pancarré, e i suoi amici: un panetto di burro, Butter-chan, del prosciutto, Hammy-chan, un pomodoro, e un cornetto.
Mimi cerca di essere alla moda per piacere al suo innamorato, Cornetto, e per farlo si abbronza nel tostapane, o cerca di dimagrire mettendosi sotto la piastra. Insomma, questo è il tipo di "avventure" che vivono lei e i suoi amici.
Si tratta di un anime demenziale, ma molto kawaii, e tutto sommato divertente. Non aspettatevi grasse risate, più che altro qualche sorriso, anche perché si tratta di gag veloci, quasi delle freddure; d'altronde in trenta secondi non si può fare molto.
Superfluo parlare dell'aspetto tecnico, che è minimalista ed essenziale. Ottimo invece è il doppiaggio, che conferisce molta simpatia ai vari personaggi.
Ma perché guardare un anime del genere? Perché per guardarlo tutto bastano otto minuti, è un motivo più che sufficiente. Non è detto che vi piaccia, ma non avrete perso tempo prezioso, per preparare un vero sandwich con delle fette di pane ci vuole più tempo.
"Shokupan Mimi" è una serie di 15 episodi della durata di 30 secondi ciascuno.
In ogni episodio seguiamo le avventure di Mimi, una fetta di pane in cassetta che dimostra di avere idee tanto geniali quanto idiote allo stesso tempo. Nelle sue avventure, Mimi viene spesso accompagnata e aiutata dal migliore amico, Butter-chan, dalla voce che è un misto tra l'irritante e il puccioso. Ma non è finita qui! A dar manforte alla nostra protagonista, nel combinare i guai, ci sono Hammy, la fetta di prosciutto amante del gossip, e Puchitoma-chan, il piccolo pomodoro che finirà addirittura dentro una torta di fragole.
Naturalmente la serie è rivolta a un pubblico di giovane età e gli episodi quindi sono semplici ma immediati. Un tema ricorrente è la bellezza. Mimi deve farsi bella per il suo amato, una brioche affascinata dalle fette di pane sottili, quindi ci dà dentro di tostapane. Non mancano comunque episodi incentrati sulla cucina e sulla moda, sempre simpatici e carini. E' inutile negarlo, ogni volta Mimi ci strappa una sorriso.
Grazie ai colori sgargianti e allo stile dei disegni, "Shokupan Mimi" è un trionfo di "pucciosità" assoluta, da consigliare a chi adora tutto ciò che è "kawaii" e a chi vuole passare 8 minuti della sua giornata a "squittire" davanti al pc.
In ogni episodio seguiamo le avventure di Mimi, una fetta di pane in cassetta che dimostra di avere idee tanto geniali quanto idiote allo stesso tempo. Nelle sue avventure, Mimi viene spesso accompagnata e aiutata dal migliore amico, Butter-chan, dalla voce che è un misto tra l'irritante e il puccioso. Ma non è finita qui! A dar manforte alla nostra protagonista, nel combinare i guai, ci sono Hammy, la fetta di prosciutto amante del gossip, e Puchitoma-chan, il piccolo pomodoro che finirà addirittura dentro una torta di fragole.
Naturalmente la serie è rivolta a un pubblico di giovane età e gli episodi quindi sono semplici ma immediati. Un tema ricorrente è la bellezza. Mimi deve farsi bella per il suo amato, una brioche affascinata dalle fette di pane sottili, quindi ci dà dentro di tostapane. Non mancano comunque episodi incentrati sulla cucina e sulla moda, sempre simpatici e carini. E' inutile negarlo, ogni volta Mimi ci strappa una sorriso.
Grazie ai colori sgargianti e allo stile dei disegni, "Shokupan Mimi" è un trionfo di "pucciosità" assoluta, da consigliare a chi adora tutto ciò che è "kawaii" e a chi vuole passare 8 minuti della sua giornata a "squittire" davanti al pc.
Shokupan Mimi è una serie di 15 micro-episodi da meno di un minuto ciascuno che narra le gesta di una fetta di pane in cassetta (presumibilmente femmina, date le sue peculiari manie), la quale, con l'aiuto dei suoi amici pomodoro e burro, cerca di conquistare un nerboruto cornetto. Se la sinossi vi ha fatto pensare a un anime stupido e infantile aspettate di leggere il resto.
A distinguere questo progetto da altre bizzarrie "made in Japan" è l'involontaria piega macabra che assumono i siparietti comici. Con ciò non mi riferisco solo alla vaga somiglianza della Mimi del titolo a Kyubey, ma anche alla sua dieta a base di hamburger e dei suoi stessi amici vegetali (!) e alla sua malsana passione per farsi tostare, pressare, grattugiare o friggere in olio bollente. Il tutto è inserito in una cornice prettamente kawaii, fatta di colori pastello, bocche "a tre" e poche frasi squittite dalle seiyuu coinvolte.
È difficile restare indifferenti di fronte a Shokupan Mimi, e altrettanto impegnativo valutarlo: tutto dipende da cosa recepisce lo spettatore. Se siete dei serissimi appassionati di anime non troverete alcuna attrattiva in un titolo tanto folle, spartano e zuccheroso. Se, invece, vivete di "Nyan Cat", "Afro Ken" e budini danzanti, non potete lasciarvelo sfuggire. La ragione prevale sul cuore e mi costringe ad assegnare un 6 per la scarsità di realizzazione e contenuti; questo non esclude che per la seconda categoria descritta il voto potrebbe ribaltarsi in un bel 9.
A distinguere questo progetto da altre bizzarrie "made in Japan" è l'involontaria piega macabra che assumono i siparietti comici. Con ciò non mi riferisco solo alla vaga somiglianza della Mimi del titolo a Kyubey, ma anche alla sua dieta a base di hamburger e dei suoi stessi amici vegetali (!) e alla sua malsana passione per farsi tostare, pressare, grattugiare o friggere in olio bollente. Il tutto è inserito in una cornice prettamente kawaii, fatta di colori pastello, bocche "a tre" e poche frasi squittite dalle seiyuu coinvolte.
È difficile restare indifferenti di fronte a Shokupan Mimi, e altrettanto impegnativo valutarlo: tutto dipende da cosa recepisce lo spettatore. Se siete dei serissimi appassionati di anime non troverete alcuna attrattiva in un titolo tanto folle, spartano e zuccheroso. Se, invece, vivete di "Nyan Cat", "Afro Ken" e budini danzanti, non potete lasciarvelo sfuggire. La ragione prevale sul cuore e mi costringe ad assegnare un 6 per la scarsità di realizzazione e contenuti; questo non esclude che per la seconda categoria descritta il voto potrebbe ribaltarsi in un bel 9.