Ayane-chan High Kick
L'idea, in sé, è interessante, ma come si dice sempre: "le grande idee hanno bisogno di tempo per maturare bene". Qui invece è stato concesso poco tempo in tutto e per tutto.
Cosa significa questo? Significa che la trama è troppo corta. Quanto meno si sarebbe potuto e dovuto concedere più tempo per approfondire anche il passato dei personaggi e quindi la loro personalità, carattere e psicologia, a mio avviso componenti fondamentali di ogni buona storia che si rispetti e che invece anche qui trova poco spazio. A tutto ciò aggiungiamo l'atmosfera decisamente goliardica che si aiuta a stemperare la tensione e che fa ridere senza alcun dubbio, ma che non permette allo spettatore di capire bene la situazione se non per sentirsi più leggero. La scelta poi di fare un film con il tema dello sport è bello, ma come ogni storia sulla crescita personale avrebbe dovuto darsi più largo respiro.
La condizione personale sia nella vita privata che in quella pubblica qui è minimizzata, non approfondita. Soprattutto sia per quanto riguarda la protagonista che le sue antagoniste, ma anche il suo allenatore, la sua famiglia e via discorrendo. La colonna sonora è minimizzata a qualche sonorità e questo non dà la giusta carica alla trama e alle situazioni poste in essere, se non in casi limitati alle scene di combattimento. Non si avvertono né la tensione né la suspense che ci si aspetterebbe di percepire in un film ad alto contenuto di violenza e/o di arti marziali, soprattutto perché in virtù del fatto che il film è troppo corto le scene sono state sicuramente velocizzate per risparmiare e limitare la durata della storia nel tempo prefissato dalla produzione. La grafica è abbastanza piacevole, ma non è chissà che cosa. I temi trattati sono quasi del tutto scontati, ma non approfonditi come ci si sarebbe aspettati. Il sogno di diventare qualcuno ha anche delle caratteristiche che devono essere approfondite. Qui non si vede nulla di tutto ciò.
Possiamo classificare questo anime movie come una semplice commedia sullo sport di stampo demenziale. Peccato, l'idea era buona, ma lo sviluppo è minimo.
Cosa significa questo? Significa che la trama è troppo corta. Quanto meno si sarebbe potuto e dovuto concedere più tempo per approfondire anche il passato dei personaggi e quindi la loro personalità, carattere e psicologia, a mio avviso componenti fondamentali di ogni buona storia che si rispetti e che invece anche qui trova poco spazio. A tutto ciò aggiungiamo l'atmosfera decisamente goliardica che si aiuta a stemperare la tensione e che fa ridere senza alcun dubbio, ma che non permette allo spettatore di capire bene la situazione se non per sentirsi più leggero. La scelta poi di fare un film con il tema dello sport è bello, ma come ogni storia sulla crescita personale avrebbe dovuto darsi più largo respiro.
La condizione personale sia nella vita privata che in quella pubblica qui è minimizzata, non approfondita. Soprattutto sia per quanto riguarda la protagonista che le sue antagoniste, ma anche il suo allenatore, la sua famiglia e via discorrendo. La colonna sonora è minimizzata a qualche sonorità e questo non dà la giusta carica alla trama e alle situazioni poste in essere, se non in casi limitati alle scene di combattimento. Non si avvertono né la tensione né la suspense che ci si aspetterebbe di percepire in un film ad alto contenuto di violenza e/o di arti marziali, soprattutto perché in virtù del fatto che il film è troppo corto le scene sono state sicuramente velocizzate per risparmiare e limitare la durata della storia nel tempo prefissato dalla produzione. La grafica è abbastanza piacevole, ma non è chissà che cosa. I temi trattati sono quasi del tutto scontati, ma non approfonditi come ci si sarebbe aspettati. Il sogno di diventare qualcuno ha anche delle caratteristiche che devono essere approfondite. Qui non si vede nulla di tutto ciò.
Possiamo classificare questo anime movie come una semplice commedia sullo sport di stampo demenziale. Peccato, l'idea era buona, ma lo sviluppo è minimo.
Due sono i modi per realizzare una storia originale: il primo è realizzare qualcosa di veramente originale, il secondo è riutilizzare in maniera realmente originale elementi triti e ritriti. Ed il caso in questione è un esempio da manuale del secondo tipo.
La protagonista è una giovane liceale, dai capelli rossi e il carattere impetuoso e un po' pasticcione, innamorata del wrestling. Nonostante i molti tentativi non riesce a superare l’esame pratico per diventare una professionista ma, proprio nell’incontro che segna l’ennesima sconfitta viene notata da un abile allenatore, deciso a farla diventare una stella del kick boxing. Tale disciplina non le piace affatto ma, complice anche l’aiuto di un amica, finisce per accettare. Dopo duri allenamenti è pronta per il primo incontro e poi, dato che nel frattempo ha suscitato la rivalità di una giovane ed esperta kickboxer, affronterà il secondo, epico incontro. Purtroppo la serie finisce qui, dato che abbiamo solo due OAV. In ogni caso la trama è davvero ben realizzata, dato che i classici elementi di una storia sportiva come: il giovane talentuoso, ma che non sa di esserlo, ma che potrà scoprirlo solo grazie al fortunoso incontro con un grande allenatore, la rivalità con un compagno veterano, la nascita della grande sfida, un epica in stile Rocky Balboa... tutto viene messo e descritto nel migliore dei modi.
Aggiungiamo poi la personalità simpatica e pasticciona in stile Mila e l’amicizia con una bella ragazza che tutto sembra meno che portata per uno sport da combattimento e avremo messo in campo tutti gli elementi di questi due brevi oav. La grafica e la regia sono in stile anni ottanta, ma restano validi. In conclusione abbiamo a che fare con un buon prodotto che riesce a divertire e anche piuttosto bene. Certo il dispiacere per non aver visto di più resta, ma non resta che accontentarsi e ringraziare Ayame per l’ora piacevole che ci ha dato. Voto 7
La protagonista è una giovane liceale, dai capelli rossi e il carattere impetuoso e un po' pasticcione, innamorata del wrestling. Nonostante i molti tentativi non riesce a superare l’esame pratico per diventare una professionista ma, proprio nell’incontro che segna l’ennesima sconfitta viene notata da un abile allenatore, deciso a farla diventare una stella del kick boxing. Tale disciplina non le piace affatto ma, complice anche l’aiuto di un amica, finisce per accettare. Dopo duri allenamenti è pronta per il primo incontro e poi, dato che nel frattempo ha suscitato la rivalità di una giovane ed esperta kickboxer, affronterà il secondo, epico incontro. Purtroppo la serie finisce qui, dato che abbiamo solo due OAV. In ogni caso la trama è davvero ben realizzata, dato che i classici elementi di una storia sportiva come: il giovane talentuoso, ma che non sa di esserlo, ma che potrà scoprirlo solo grazie al fortunoso incontro con un grande allenatore, la rivalità con un compagno veterano, la nascita della grande sfida, un epica in stile Rocky Balboa... tutto viene messo e descritto nel migliore dei modi.
Aggiungiamo poi la personalità simpatica e pasticciona in stile Mila e l’amicizia con una bella ragazza che tutto sembra meno che portata per uno sport da combattimento e avremo messo in campo tutti gli elementi di questi due brevi oav. La grafica e la regia sono in stile anni ottanta, ma restano validi. In conclusione abbiamo a che fare con un buon prodotto che riesce a divertire e anche piuttosto bene. Certo il dispiacere per non aver visto di più resta, ma non resta che accontentarsi e ringraziare Ayame per l’ora piacevole che ci ha dato. Voto 7
Una miniserie di due soli OAV, pubblicati nel 1997, in un'era in cui il mercato home video era ancora vitale, ma in Giappone imperversava una crisi economica non indifferente.
Non sorprende il fatto che questi due miseri OAV non siano stati portati da noi, perché non brillano per trama: non sono brutti, hanno anche un più che valido design e discrete animazioni, ma la storia e i personaggi non brillano più di tanto, non sono molto originali, e non riescono a far breccia negli spettatori. La trama è piuttosto ridicola: Ayane, liceale energica e ottimista, vuole diventare una wrestler professionista, ma è piuttosto goffa e non riesce a superare le selezioni. Viene però notata da un losco figuro, che si propone di allenarla, solo che non le dice per che sport intende allenarla! Egli infatti ha una minuscola palestra di kick boxing, ed ha visto in Ayane le qualità perfette per aver successo (delle gambe lunghe, in pratica). L'uomo la sottopone ad allenamenti ferrei, costringendola a calciare un bersaglio per molte ore. Stranamente Ayane non si meraviglia che questo allenamento abbia poco a che fare con il pro wrestling, ma in fondo è una liceale non troppo sveglia. Arriva il momento del primo incontro, contro una ragazza bionda piuttosto muscolosa. Ayane a questo punto non ha nessuna esperienza contro un vero avversario, e difatti le prende come un punching-ball per la maggior parte dell'incontro, finché non riesce ad atterrare l'avversaria con un solo high kick ben piazzato. La fortuna della principiante? No, in fondo Ayane è la protagonista, non può certo perdere.
Il secondo episodio è un po' più articolato: Ayane rischia di venire espulsa dalla scuola a causa della sua partecipazione ad un incontro di kick boxing, e inoltre uno degli astri nascenti di questo sport la sfida perché il suo incontro precedente ha messo in ombra la sua vittoria. A questo punto solo se vincerà riuscirà a evitare l'espulsione dalla scuola, perché il preside ha deciso così! Pare un preside degno di Ranma 1/2, ma il livello di demenzialità forse è anche più elevato in questo caso. Ayane si prepara allenandosi per due settimane, ma il livello dell'avversaria è troppo alto: del resto lei ha già sconfitto varie avversarie, mentre per Ayane è solo il secondo incontro. Grazie però all'incoraggiamento della sua migliore amica, e grazie ad un colpo fortuito, Ayane riesce ad ottenere la vittoria perché l'avversaria viene ferita al volto e inizia a sanguinare copiosamente. In questo caso grazie ad un KO tecnico Ayane riesce ad evitare una quasi sicura sconfitta, ma dentro di sé non è contenta, perché sa che ha vinto solo per caso, non perché se lo meritava. E poi...E poi la serie finisce, niente rematch, niente nuove avversarie, niente di niente. Non posso dire che sia un peccato, perché alla fin fine dopo un'ora scarsa non ero particolarmente affezionato ad Ayane, ma avrei di sicuro gradito un paio di episodi in più. Purtroppo il fato non ha voluto che la serie continuasse, o, meglio, la serie non aveva molte chance fin dal principio.
Se volete vedere un altro anime con ragazze che se le danno di santa ragione consiglio "Air Master", serie di 27 episodi del 2003, molto più entusiasmante della povera Ayane-chan.
Non sorprende il fatto che questi due miseri OAV non siano stati portati da noi, perché non brillano per trama: non sono brutti, hanno anche un più che valido design e discrete animazioni, ma la storia e i personaggi non brillano più di tanto, non sono molto originali, e non riescono a far breccia negli spettatori. La trama è piuttosto ridicola: Ayane, liceale energica e ottimista, vuole diventare una wrestler professionista, ma è piuttosto goffa e non riesce a superare le selezioni. Viene però notata da un losco figuro, che si propone di allenarla, solo che non le dice per che sport intende allenarla! Egli infatti ha una minuscola palestra di kick boxing, ed ha visto in Ayane le qualità perfette per aver successo (delle gambe lunghe, in pratica). L'uomo la sottopone ad allenamenti ferrei, costringendola a calciare un bersaglio per molte ore. Stranamente Ayane non si meraviglia che questo allenamento abbia poco a che fare con il pro wrestling, ma in fondo è una liceale non troppo sveglia. Arriva il momento del primo incontro, contro una ragazza bionda piuttosto muscolosa. Ayane a questo punto non ha nessuna esperienza contro un vero avversario, e difatti le prende come un punching-ball per la maggior parte dell'incontro, finché non riesce ad atterrare l'avversaria con un solo high kick ben piazzato. La fortuna della principiante? No, in fondo Ayane è la protagonista, non può certo perdere.
Il secondo episodio è un po' più articolato: Ayane rischia di venire espulsa dalla scuola a causa della sua partecipazione ad un incontro di kick boxing, e inoltre uno degli astri nascenti di questo sport la sfida perché il suo incontro precedente ha messo in ombra la sua vittoria. A questo punto solo se vincerà riuscirà a evitare l'espulsione dalla scuola, perché il preside ha deciso così! Pare un preside degno di Ranma 1/2, ma il livello di demenzialità forse è anche più elevato in questo caso. Ayane si prepara allenandosi per due settimane, ma il livello dell'avversaria è troppo alto: del resto lei ha già sconfitto varie avversarie, mentre per Ayane è solo il secondo incontro. Grazie però all'incoraggiamento della sua migliore amica, e grazie ad un colpo fortuito, Ayane riesce ad ottenere la vittoria perché l'avversaria viene ferita al volto e inizia a sanguinare copiosamente. In questo caso grazie ad un KO tecnico Ayane riesce ad evitare una quasi sicura sconfitta, ma dentro di sé non è contenta, perché sa che ha vinto solo per caso, non perché se lo meritava. E poi...E poi la serie finisce, niente rematch, niente nuove avversarie, niente di niente. Non posso dire che sia un peccato, perché alla fin fine dopo un'ora scarsa non ero particolarmente affezionato ad Ayane, ma avrei di sicuro gradito un paio di episodi in più. Purtroppo il fato non ha voluto che la serie continuasse, o, meglio, la serie non aveva molte chance fin dal principio.
Se volete vedere un altro anime con ragazze che se le danno di santa ragione consiglio "Air Master", serie di 27 episodi del 2003, molto più entusiasmante della povera Ayane-chan.
Miniserie OAV di due episodi basata sul manga omonimo di Hiroshi Ihara, "Ayane's High Kick" ha per protagonista la Ayane del titolo, studentessa liceale con il sogno di diventare una pro-wrestler. La ragazza partecipa alle selezione per entrare nella federazione femminile, ma fallisce. Viene avvicinata da un uomo che ha assistito alla sua prova e la invita ad allenarsi nella sua palestra. Ayane si allena, e si allena ancora, convinta che diventerà una wrestler, ma in realtà il suo allenatore punta a farla diventare una kickboxer.
Nel corso dei due episodi viene narrato quello che è l'inizio della storia, probabilmente i primi capitoli del manga. Assistiamo ai primi allenamenti di Ayane, al suo primo match contro un'avversaria anonima, vinto con un po' di fortuna, e al suo secondo incontro contro Sakurako Miyagawa, giovane campionessa in ascesa che probabilmente sarà sua rivale e personaggio ricorrente nella storia.
Tecnicamente discreto, lo stile di disegno è quello che era in voga negli anni della realizzazione e le animazioni sono buone, anche nelle scene di lotta sul ring. Veloci i vari scambi di pugni e calci, anche se ogni tanto si nota qualche scena ripetuta. Gli incontri sono belli da vedere, anche se si risolvono velocemente, bisogna però dire che si tratta di incontri da 3 round da 3 minuti l'uno. Vista la breve durata, la storia dell'anime punta tutta all'azione, arrivando molto velocemente agli incontri, senza che vengano fornite spiegazioni di sorta sullo sport intrapreso, o che si approfondiscano i personaggi e i rapporti che intercorrono tra di loro.
Comunque, per essere un OAV che dura appena un'ora complessivamente, "Ayane's High Kick" è ben realizzato. Abbastanza coinvolgente, con una storia con potenzialità, personaggi simpatici, scene divertenti, e combattimenti belli da guardare. Peccato che non ci sia un seguito.
Gli appassionati di questo genere dovrebbero darci un occhiata.
Nel corso dei due episodi viene narrato quello che è l'inizio della storia, probabilmente i primi capitoli del manga. Assistiamo ai primi allenamenti di Ayane, al suo primo match contro un'avversaria anonima, vinto con un po' di fortuna, e al suo secondo incontro contro Sakurako Miyagawa, giovane campionessa in ascesa che probabilmente sarà sua rivale e personaggio ricorrente nella storia.
Tecnicamente discreto, lo stile di disegno è quello che era in voga negli anni della realizzazione e le animazioni sono buone, anche nelle scene di lotta sul ring. Veloci i vari scambi di pugni e calci, anche se ogni tanto si nota qualche scena ripetuta. Gli incontri sono belli da vedere, anche se si risolvono velocemente, bisogna però dire che si tratta di incontri da 3 round da 3 minuti l'uno. Vista la breve durata, la storia dell'anime punta tutta all'azione, arrivando molto velocemente agli incontri, senza che vengano fornite spiegazioni di sorta sullo sport intrapreso, o che si approfondiscano i personaggi e i rapporti che intercorrono tra di loro.
Comunque, per essere un OAV che dura appena un'ora complessivamente, "Ayane's High Kick" è ben realizzato. Abbastanza coinvolgente, con una storia con potenzialità, personaggi simpatici, scene divertenti, e combattimenti belli da guardare. Peccato che non ci sia un seguito.
Gli appassionati di questo genere dovrebbero darci un occhiata.