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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Sinossi

È un cortometraggio che fin dall'inizio si presenta come del tutto estraniato, quasi come se fosse un dipinto di Kandinskij. Successivamente alla sua creazione, Noiseman attacca il suo creatore, che decide di scindersi in due parti: un esserino strano e un cristallo. Noiseman assorbe il cristallo, mentre l'esserino se la dà a gambe levate. Qui Noiseman decide di distruggere il suono della speranza e di catturare tutti gli esseri che lo producono, per cibarsi solo di musica distorta, vuota e sterile. A questo punto inizia un inseguimento per la cattura del piccolo esserino che appartiene a una specie "nemica" di Noiseman da parte di alcuni ragazzi che sembra si siano schierati dalla parte di questo, ma che in realtà sono obbligati a lavorare per lui, altrimenti saranno loro ad essere trasformati e divorati. Ma i due ragazzi che inseguono la piccola creatura vengono per così dire ipnotizzati da una sfera creata da questi animaletti e cadono svenuti nell'acqua, per poi rinvenire, e assaggiano un frutto molto strano che si scopre essere un frutto della musica, che ricorda loro cos'è la vera musica. Infatti, se mangiato, provoca delle allucinazioni sonore e fa sentire della musica nella testa di chi lo assaggia e/o mangia. Tornano da Noiseman, il quale è furioso, perché sono tornati a mani vuote, per cui decide di punire Tobio e lo trasforma in un esserino diviso dal suo cristallo. A questo punto Leina, l'amica di Tobio, prova a mettere in salvo il suo amico; Noiseman non perde tempo e continua la sua offensiva per prendersi i cristalli e il suono degli umani, e invia anche il suo dispositivo/scagnozzo robotico a divorare altri esseri umani, per alimentarsi del loro rumore molesto. Leina segue il robot e riesce a salvare Tobio. Alla fine, grazie ai ragazzi e al piccolo popolo, Noiseman viene sconfitto.

Personaggi

I personaggi sono molto su di giri: inizialmente sembrano molto spigolosi sia nell'aspetto che nel carattere, e queste caratteristiche vanno a diventare sempre più presenti nella trama. Questo è dovuto alla presenza di Noiseman, il quale, a conferma del proprio aspetto, risulta spigoloso anche dal punto di vista psicologico, e quindi in contrasto con le piccole creature tondeggianti, la cui rotondità comunica armonia, equilibrio e regolarità. Solo verso la fine della vicenda, il carattere dei protagonisti si ammorbidisce ed essi mostrano il loro sorriso.

Grafica

La grafica è a metà tra la CGI e il pastello, anzi questo sembra quasi dominare sulla CGI e fornisce un senso di realismo a una vicenda e ad un'ambientazione surreali, dove il reale si trasforma in fantastico, come se ci trovassimo in un semi-isekai. Forse questo è l'elemento migliore, perché va a mitigare e quindi bilanciare l'eccesso di CGI, e va bene così. Le angolazioni e i punti di ripresa sono irregolari e disarmonici, per mettere in evidenza il carattere sregolato della trama stessa e fornire quindi un effetto di distorsione della trama, che, combinata anche con i disegni piuttosto spigolosi, irregolari, massimizza l'effetto distorsore.

Musica

Anche la colonna sonora è una traccia che enfatizza la tensione, la suspense, il brivido e anche il pessimo carattere di Noiseman, fattore che viene anche marcato dalla sua vocetta da bambino capriccioso, stridulo. Però alla fine questa viene sostituita dal canto armonico e soave dei piccoli abitanti, che, ritrovato il loro potere, insieme all'aiuto dei ragazzi, sconfiggono Noiseman.

Messaggio

Il messaggio che l'autore ha voluto lasciarci è di non farsi ingannare dalle apparenze. A mio avviso, il modo in cui l'ha reso è semplicemente originale, soprattutto dal punto di vista grafico ha dimostrato anche di avere una fantasia e un'immaginazione fuori dagli schemi e dalle convenzioni, dimostrando distacco e una certa versatilità. Inoltre, vuole essere una sorta di denuncia contro la musica contraffatta e/o vuota, sterile, che stiamo sentendo sempre di più.

Voto: 8


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dawnraptor

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
“Onkyou Seimeitai Noiseman” è un corto di circa quindici minuti già abbastanza vecchiotto, risalendo all’ormai lontano 1997. Ciononostante ha conservato una freschezza invidiabile, in termini di immagini, animazioni e colonna sonora.

Narra la storia di uno strano essere fatto crescere in laboratorio a partire da un seme di rumore, un suono che prende il sopravvento sullo scienziato che l’ha creato e poi su tutta la città e i suoi abitanti. Vediamo praticamente solo ragazzi che, dopo aver subito una specie di lavaggio del cervello, sfrecciano su strani apparecchi volanti attraverso una città che sembra formata da un’infinita distesa di grattacieli di baracche, inseguendo i ribelli che sono stati scissi nei loro due componenti: un cristallo e un fantasma. Un ragazzo e una ragazza guideranno la rivolta contro questo essere fra inseguimenti incalzanti e rocamboleschi al ritmo di una musica incalzante. Scontato il finale.
Non c’è un attimo di respiro, tutto si affastella a velocità folle e la musica di sottofondo contribuisce a dare una sensazione di urgenza che tiene lo spettatore incollato.

Non si comprende bene se il tutto sia solo un nonsense o se abbia un significato nascosto. Tuttavia il dualismo musica/corpo ben si presta a interpretazioni personali. Il testo dell’ending “Trees Make Seeds” suggerisce che possa esserci un sottotesto da esplorare. L’inquietante canzone, che già instilla una vena di apprensione al solo ascolto dei suoni, si rivela essere la sorella oscura di “Ci vuole un fiore” (Sergio Endrigo) di buona memoria. Là dove la nostra diceva “Per fare tutto ci vuole un fiore”, qui si parla in modo piuttosto semplice e diretto di catena alimentare. La voce infantile sui suoni discordanti fa il resto.
Un lavoro in definitiva apprezzabile, che ben ha saputo sopportare l’invecchiamento.


 1
Pan Daemonium

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Ecco un corto davvero peculiare, sempre prodotto dallo Studio 4°C e da Koji Morimoto.
Anche qui la musica fa da padrona: questa volta però viene abbandonata quella aulica di Tobira o Akete, per tornare sulla scia di The Eternal Family, ossia musica elettronica incalzante e tambureggiante.
Questa storia, di circa 15 minuti, è piuttosto fantasiosa: narra di un essere rumoroso creato da uno scienziato tramite dei "semi del rumore" che, dopo essersi "ribellato" al creatore, riesce ad assoggettare la sua città, prendendone il dominio e addestrando i cittadini come propri militi. Tutti i rivoltosi vengono scissi in un cristallo, che credo rappresenti il corpo, la parte materiale dell'essere, e in una sorta di anima. Di fatti c'è un punto in cui un'anima si riunisce parzialmente al proprio cristallo, ma dal momento che l'ibridazione non è totale, si produce un corpo dall'aspetto lobotomizzato.
Più che altro i 15 minuti sono pregni di azione, dal momento che ci si ritrova bene o male in medias res, e sono proprio le fughe e gli scontri a essere ben accompagnati dalla musica elettronica. Spicca il brano finale, che è abbastanza angosciante. D'altronde ha partecipato Yoko Kanno.


 2
Franzelion

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Uno, due, tra, quattro, cinque Sbatapam, Bapum, Katrash!
Direi che in queste disordinate parole potrebbe benissimo essere riassunto <i>Onkyou Seimeitai Noiseman</i>, corto tanto sconclusionato quanto accattivante e divertente da seguire. Della trama si capisce poco e niente - magari ad una seconda visione si ha un'idea più chiara -, ricordo solo che viene creato un "suono" in un laboratorio, e questo esperimento è totalmente incontrollabile, spiazza a destra e sinistra incasinando e distruggendo tutto, sarà compito dei due protagonisti, un ragazzo e una ragazza, riportare una fattispecie di ordine.

Il ritmo narrativo è quanto di più straripante e convulso si possa immaginare, praticamente non si fa in tempo a capire cosa sta succedendo che già gli avvenimenti procedono avanti, insomma l'anime scorre quasi più velocemente del nostro pensiero. Altrettanto frenetica è la colonna sonora, ritmata molto bene, che accompagna grandiosamente ogni scena assurda che ci si pone difronte.
Tecnicamente, fra animazioni e CG, il corto raggiunge livelli incredibili, dandoci prova di cosa si è capaci di fare con un po' (e serio) impegno; anche il character design l'ho trovato indovinato e succulento.

Per concludere, si tratta della "classica" sana dose di non-sense che non fa mai male, da vedere per rilassarsi e magari anche sfogarsi un po'. Ma siamo sicuri che è tutto un groviglio di roba senza senso? Perché l'ending fa immaginare che dietro a tutto questo si celi una qualche sorta di significato nascosto, magari rintracciabile a diverse visioni più attente e approfondite, ma forse (ipotesi più probabile) inesistente e basta, sta a voi deciderlo.

Utente5795

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Utente5795

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Dal travolgente Studio 4°C e dal regista Koji Morimoto, un quarto d'ora di azione visionaria venata di poesia, che farà la gioia di chi apprezza la recente generazione di anime "impazziti" e ferocemente sperimentali, di cui proprio lo staff 4°C è uno dei principali fautori. Nonostante la sua breve durata, che purtroppo ha costretto gli autori a condensare il nocciolo in pochi minuti, senza avvenimenti di contorno e in maniera assai spedita, <i>Onkyou Seimeitai Noiseman</i> possiede una buona trama e delizia gli occhi dello spettatore con una contaminazione visiva che mescola numerose influenze, come kawaii, espressionismo e surrealismo, in maniera magistrale e completa.

Del resto, cosa ci si sarebbe potuti aspettare dai creatori di <i>Mind Game</i> se non qualcosa che rappresentasse contemporaneamente il proseguo e la differenziazione dell'estetica della japanimation? Ad esempio, il character design, come nella tradizione degli anime, è schematico, senza fronzoli, ma si tinge di un dinamismo ed una plasticità unici, che rende i personaggi macchie di colore fluttuanti, costantemente soggetti a dilatazioni e metamorfosi, in un divenire incessante. Stesso discorso può essere fatto per i mecha, sotto certi aspetti ispirati ai bizzarri macchinari che si possono ammirare nei cartoon americani, ma sempre filtrati attraverso una sensibilità personale e cangiante.

Il filmato prevede inoltre un utilizzo massivo della CG, che si rivela essenziale per far risaltare gli splendidi fondali, nonché perfettamente adeguata a supportare la particolarissima regia di questo esperimento. Come ho detto prima, a livello di trama e di contenuti non c'è molto, ma gli spunti di riflessioni non mancano: per esempio, i cristalli musicali e i fantasmini che i Noisemen creano dalla scissione delle persone da loro schiavizzate, possono essere facilmente ricondotti a due aspetti della natura dell'uomo, la musica come razionalità, potenza ordinatrice che deve riuscire a mettere a posto le vibrazioni tormentate ma non meno veritiere dei rumorosi fantasmi che abbiamo dentro, cose che una macchina priva di emozioni non può comprendere e che quindi tenta di distruggere.

Una piccola perla, ideale per chi vuole comprendere quanto le tecniche d'animazione possano spingersi avanti e chi desidera inseguimenti mozzafiato e un po' di sano progressismo. Per una volta, alla faccia dei nostalgici!