Amnesia
Una giovane ragazza si risveglia dopo un incidente e non ricorda quasi più nulla. Uno spirito di nome Orion le appare raccontandole che per un incidente involontario dello spirito stesso lei ha un amnesia; Orion le sconsiglia di andare in ospedale ma le suggerisce piuttosto di interagire con i suoi colleghi ed amici al fine di recuperare la memoria. I colleghi della ragazza sono tutti affascinanti e dovrà ingraziarseli senza far capire di non ricordare nulla. Dovrà ricominciare dal 1° agosto ogni volta, con un ragazzo diverso. Alla fine tutto viene un po' spiegato.
La trama a mio avviso è piuttosto confusa e poco chiara. Si passa da un ragazzo ad un altro continuamente, senza spiegazioni apparenti, dando allo spettatore la sensazione di un perdimento continuo, seguito dalla sensazione di dejavù. La storia con ogni ragazzo è fondamentalmente simile sebbene si cerchi di differenziarle un po', inizio, svolgimento e fine sono praticamente identiche. Il finale a mio parere lascia un po' a desiderare.
La protagonista è piuttosto anonima sia di design che di carattere. Per quanto riguarda invece i ragazzi hanno un discreto design, ognuno caratterizzato da uno specifico colore e con una carattere diverso l'uno dall'altro ma praticamente già visto molte e molte volte. Bello il design di Orion, mi è piaciuto davvero molto, direi che è il mio personaggio preferito.
Comparto tecnico nel contesto discreto.
In conclusione un anime confuso con un finale non proprio soddisfacente.
La trama a mio avviso è piuttosto confusa e poco chiara. Si passa da un ragazzo ad un altro continuamente, senza spiegazioni apparenti, dando allo spettatore la sensazione di un perdimento continuo, seguito dalla sensazione di dejavù. La storia con ogni ragazzo è fondamentalmente simile sebbene si cerchi di differenziarle un po', inizio, svolgimento e fine sono praticamente identiche. Il finale a mio parere lascia un po' a desiderare.
La protagonista è piuttosto anonima sia di design che di carattere. Per quanto riguarda invece i ragazzi hanno un discreto design, ognuno caratterizzato da uno specifico colore e con una carattere diverso l'uno dall'altro ma praticamente già visto molte e molte volte. Bello il design di Orion, mi è piaciuto davvero molto, direi che è il mio personaggio preferito.
Comparto tecnico nel contesto discreto.
In conclusione un anime confuso con un finale non proprio soddisfacente.
Ammetto di aver guardato "Amnesia" molto tempo fa e per questo motivo di non ricordare con precisione tutti gli avvenimenti e i nomi dei personaggi.
Dopo averlo guardato ero talmente sconcertata da quanto possa essere trasposta male una visual novel in anime che è semplicemente passata nel dimenticatoio; e quando poi ho cercato di ricordare il titolo ho dovuto spremere tutto il cervello per riuscire a trovare le parole chiave che mi hanno permesso di ritrovarlo nelle ricerche.
Dunque, partendo dal fatto che la trama di base a mio parere è molto buona e poteva venirne fuori qualcosa di interessante, "Amnesia" è il classico esempio di anime sviluppato frettolosamente, che:
- non caratterizza l’aspetto psicologico dei personaggi (in particolare modo della protagonista, che più che un essere umano sembra una bambola in balia degli eventi, incapace di dire “a” o farsi valere in nessuna situazione, che però si fida al volo e ciecamente di un essere ultraterreno che le dice di essere lì per aiutarla - che poi esattamente cosa cavolo fa? - e che crede che sia normale e da perdonare/amare un ragazzo che per “amore” la tiene prigioniera in una gabbia che manco un criceto)
- Propone situazione assurde in cui la protagonista ha lo stesso spirito di iniziativa/volontà di uno zerbino
- introduce un aiutante-messaggero che non sarebbe in grado di aiutare neanche un’ape caduta in acqua, e che probabilmente ne sa meno di lei. Assolutamente inutile.
Il tutto si svolge in un clima di dubbio che non verrà mai chiarito se non negli ultimi/ultimo episodio, che è il motivo per cui non ho dato 0 all’opera e che salva il salvabile, esponendo come già detto un’idea di base davvero buona (una ragazza che morendo - a causa di un mondo che per ristabilire l’ordine di un’altra morte misteriosa *no spoiler* salta in più dimensioni parallele a lei nuove e sconosciute in cui in ognuna di esse ha una correlazione speciale con un ragazzo diverso facente parte della sua cerchia di conoscenze.
Oltre ad orientarsi in questi nuovi mondi la ragazza dovrà anche capire/scoprire la ragione dietro a questi salti e la verità nascosta dietro ad essa, che la porterà a sfidare la legge del rispristino dell’equilibrio delle vite e a una nuova conoscenza.
Interessante vero? Sì lo sarebbe sicuramente se gli autori non avessero voluto rovinarlo creando un protagonista talmente demente da rasentare il ridicolo, con aiutante e personaggi correlati che la seguono a ruota.
Davvero un peccato.
Dopo averlo guardato ero talmente sconcertata da quanto possa essere trasposta male una visual novel in anime che è semplicemente passata nel dimenticatoio; e quando poi ho cercato di ricordare il titolo ho dovuto spremere tutto il cervello per riuscire a trovare le parole chiave che mi hanno permesso di ritrovarlo nelle ricerche.
Dunque, partendo dal fatto che la trama di base a mio parere è molto buona e poteva venirne fuori qualcosa di interessante, "Amnesia" è il classico esempio di anime sviluppato frettolosamente, che:
- non caratterizza l’aspetto psicologico dei personaggi (in particolare modo della protagonista, che più che un essere umano sembra una bambola in balia degli eventi, incapace di dire “a” o farsi valere in nessuna situazione, che però si fida al volo e ciecamente di un essere ultraterreno che le dice di essere lì per aiutarla - che poi esattamente cosa cavolo fa? - e che crede che sia normale e da perdonare/amare un ragazzo che per “amore” la tiene prigioniera in una gabbia che manco un criceto)
- Propone situazione assurde in cui la protagonista ha lo stesso spirito di iniziativa/volontà di uno zerbino
- introduce un aiutante-messaggero che non sarebbe in grado di aiutare neanche un’ape caduta in acqua, e che probabilmente ne sa meno di lei. Assolutamente inutile.
Il tutto si svolge in un clima di dubbio che non verrà mai chiarito se non negli ultimi/ultimo episodio, che è il motivo per cui non ho dato 0 all’opera e che salva il salvabile, esponendo come già detto un’idea di base davvero buona (una ragazza che morendo - a causa di un mondo che per ristabilire l’ordine di un’altra morte misteriosa *no spoiler* salta in più dimensioni parallele a lei nuove e sconosciute in cui in ognuna di esse ha una correlazione speciale con un ragazzo diverso facente parte della sua cerchia di conoscenze.
Oltre ad orientarsi in questi nuovi mondi la ragazza dovrà anche capire/scoprire la ragione dietro a questi salti e la verità nascosta dietro ad essa, che la porterà a sfidare la legge del rispristino dell’equilibrio delle vite e a una nuova conoscenza.
Interessante vero? Sì lo sarebbe sicuramente se gli autori non avessero voluto rovinarlo creando un protagonista talmente demente da rasentare il ridicolo, con aiutante e personaggi correlati che la seguono a ruota.
Davvero un peccato.
Il mio anime preferito. Il reverse-harem per eccellenza, che inizia e finisce al contrario di molti altri che rimangono in sospeso rispetto al fumetto.
La protagonista è estremamente timida, silenziosa, non parla molto, non combatte contro ciò che le sta accadendo in maniera attiva, il che la rende sicuramente il personaggio peggiore di questo bellissimo anime ma permette di identificarsi molto facilmente in lei, e godersi lo stupendo viaggio che le capita: ogni giorno una vita parallela diversa, fra le braccia di un ragazzo diverso, e ognuno di loro la ama in modo diverso e per ragioni diverse. Ogni volta deve capire come funziona il piano in cui si trova, imparare sul rapporto con il fidanzato, ma quando si affeziona è già ora di saltare in un'altra vita. Incredibilmente romantico, mi sono innamorata ad ogni puntata di un ragazzo diverso, e nell'ultima puntata tutti i fili si uniscono, la storia prende corpo e si conclude in bellezza. Dieci e lode.
La protagonista è estremamente timida, silenziosa, non parla molto, non combatte contro ciò che le sta accadendo in maniera attiva, il che la rende sicuramente il personaggio peggiore di questo bellissimo anime ma permette di identificarsi molto facilmente in lei, e godersi lo stupendo viaggio che le capita: ogni giorno una vita parallela diversa, fra le braccia di un ragazzo diverso, e ognuno di loro la ama in modo diverso e per ragioni diverse. Ogni volta deve capire come funziona il piano in cui si trova, imparare sul rapporto con il fidanzato, ma quando si affeziona è già ora di saltare in un'altra vita. Incredibilmente romantico, mi sono innamorata ad ogni puntata di un ragazzo diverso, e nell'ultima puntata tutti i fili si uniscono, la storia prende corpo e si conclude in bellezza. Dieci e lode.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ho trovato questa serie per puro caso ed ho deciso di seguirla, senza sapere precisamente cosa significasse vedere un Reverse Harem, essendo stato questo il primo in assoluto. Che povera ingenua sono stata sperando in una storia interessante.
La serie comincia con questa ragazza che si risveglia in un locale dopo essere svenuta e si ritrova davanti uno spiritello (chiamiamolo così) il cui nome è Orion, che risulta essere la causa della sua amnesia e che per capire cosa le sia successo, le consiglia di interagire con le persone che la circondano. La ragazza poi ha un incidente (ma che sfiga!) e si risveglia all'ospedale, però quello di un altro mondo. Tutto è cambiato e lei, sempre affetta da amnesia, cerca di capire questo nuovo mondo. Il problema è che questo evento si verificherà diverse volte e lei, ogni volta, si troverà in un nuovo mondo, diverso dal precedente. Le differenze tra i mondi sono inoltre che la ragazza, ogni volta, starà con un ragazzo diverso, o meglio con tre psicopatici su quattro! Shin è quello dal passato travagliato a causa del padre (e per me il più carino), Ikki era quello dagli occhi strani, Kent il matematico e Toma lo psicopatico per eccellenza (tanto è vero che la chiude in una gabbia! Matto proprio).
La prima cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato il non sapere quale fosse il vero nome della ragazza (e qui si scatena l'immaginazione! La si potrebbe chiamare in qualsiasi modo...da "La Cretina" a "La babbia" o "L'ameba"). C'è un'unica costante tra i vari mondi: un tipo, chiamato Ukyo, che ogni volta, la cerca, la trova e la uccide. Finalmente, dopo diverse tormentate puntate, si scopre che Ukyo era il fidanzato della Mongoloide nel mondo da cui proviene e dove lei è morta, perciò, non riuscendo a vivere senza lei, ha stretto un patto con quell'inutile personaggio di Neil, il tizio che ha mandato Orion dall'Ameba e che ha creato questo putiferio. Però adesso il mondo (giustamente) vuole eliminare l'elemento disturbante (che in teoria è lei). Quindi abbiamo dovuto aspettare che se la facesse con tutti i ragazzi della serie per scoprire che Ukyo era cornuto e mazziato! E non solo... Orion è stato anche incredibilmente inutile visto che in una puntata c'era e in quattro no! Per fortuna sono solo dodici più un OAV totalmente inutile. Lei poi senza alcun criterio o alcuna capacità decisionale si fa dire o fare tutto: si fa mettere in una gabbia, si fa bloccare su una barca, si fa baciare da chiunque e si fa persino uccidere da Ukyo senza opporre resistenza! E poi, il poverino che muore, è proprio Ukyo. Anche perchè il finale è un MAH grosso quanto una casa! Questa se ne torna nel suo mondo felice e contenta e non sappiamo se Ukyo è ancora vivo, com'è la situazione ora lì... la scema si mette pure a piangere perchè dimenticherà Orion... ma va' là!
I disegni sono l'unica consolazione, davvero molto belli, così come la opening strabella. La ending e la ending dell'ultimo episodio non mi hanno entusiasmato granchè. Ma ovviamente la serie vola a bassissima quota aggiudicandosi l'unico voto che merita.
Ho trovato questa serie per puro caso ed ho deciso di seguirla, senza sapere precisamente cosa significasse vedere un Reverse Harem, essendo stato questo il primo in assoluto. Che povera ingenua sono stata sperando in una storia interessante.
La serie comincia con questa ragazza che si risveglia in un locale dopo essere svenuta e si ritrova davanti uno spiritello (chiamiamolo così) il cui nome è Orion, che risulta essere la causa della sua amnesia e che per capire cosa le sia successo, le consiglia di interagire con le persone che la circondano. La ragazza poi ha un incidente (ma che sfiga!) e si risveglia all'ospedale, però quello di un altro mondo. Tutto è cambiato e lei, sempre affetta da amnesia, cerca di capire questo nuovo mondo. Il problema è che questo evento si verificherà diverse volte e lei, ogni volta, si troverà in un nuovo mondo, diverso dal precedente. Le differenze tra i mondi sono inoltre che la ragazza, ogni volta, starà con un ragazzo diverso, o meglio con tre psicopatici su quattro! Shin è quello dal passato travagliato a causa del padre (e per me il più carino), Ikki era quello dagli occhi strani, Kent il matematico e Toma lo psicopatico per eccellenza (tanto è vero che la chiude in una gabbia! Matto proprio).
La prima cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato il non sapere quale fosse il vero nome della ragazza (e qui si scatena l'immaginazione! La si potrebbe chiamare in qualsiasi modo...da "La Cretina" a "La babbia" o "L'ameba"). C'è un'unica costante tra i vari mondi: un tipo, chiamato Ukyo, che ogni volta, la cerca, la trova e la uccide. Finalmente, dopo diverse tormentate puntate, si scopre che Ukyo era il fidanzato della Mongoloide nel mondo da cui proviene e dove lei è morta, perciò, non riuscendo a vivere senza lei, ha stretto un patto con quell'inutile personaggio di Neil, il tizio che ha mandato Orion dall'Ameba e che ha creato questo putiferio. Però adesso il mondo (giustamente) vuole eliminare l'elemento disturbante (che in teoria è lei). Quindi abbiamo dovuto aspettare che se la facesse con tutti i ragazzi della serie per scoprire che Ukyo era cornuto e mazziato! E non solo... Orion è stato anche incredibilmente inutile visto che in una puntata c'era e in quattro no! Per fortuna sono solo dodici più un OAV totalmente inutile. Lei poi senza alcun criterio o alcuna capacità decisionale si fa dire o fare tutto: si fa mettere in una gabbia, si fa bloccare su una barca, si fa baciare da chiunque e si fa persino uccidere da Ukyo senza opporre resistenza! E poi, il poverino che muore, è proprio Ukyo. Anche perchè il finale è un MAH grosso quanto una casa! Questa se ne torna nel suo mondo felice e contenta e non sappiamo se Ukyo è ancora vivo, com'è la situazione ora lì... la scema si mette pure a piangere perchè dimenticherà Orion... ma va' là!
I disegni sono l'unica consolazione, davvero molto belli, così come la opening strabella. La ending e la ending dell'ultimo episodio non mi hanno entusiasmato granchè. Ma ovviamente la serie vola a bassissima quota aggiudicandosi l'unico voto che merita.
Dio mio, questo anime! La fiera del nonsense!
"Amnesia" è un anime tratto da un videogioco, precisamente un otome game (e già da qua...), che vede come protagonista una tizia moscia e muta che non ha un nome, e che già come inizia la serie sviene, come manco Dante Alighieri ne "La Divina Commedia". La moscia non ha ricordi e ha con sé uno spirito, Orion, che la aiuta e consiglia (ma in realtà è veramente inutile), e in dodici episodi vediamo lei che ogni tot si trova in un mondo diverso in cui sta con un tipo diverso dall'altro mondo. I quattro ragazzi (Shin l'insipido, Ikky il languido, Kento il matematico e Toma lo psicopatico) più Ukyo, che è lo squilibrato per eccellenza nonché il personaggio più oscuro di tutta la serie, sono uno più pazzo dell'altro e tutti innamorati della nostra protagonista (ma va!).
La trama è piena di buchi e il finale poi è veramente osceno, senza senso e non conclude nulla. Veramente una perdita di tempo. Uno degli anime più brutti che abbia mai visto.
"Amnesia" è un anime tratto da un videogioco, precisamente un otome game (e già da qua...), che vede come protagonista una tizia moscia e muta che non ha un nome, e che già come inizia la serie sviene, come manco Dante Alighieri ne "La Divina Commedia". La moscia non ha ricordi e ha con sé uno spirito, Orion, che la aiuta e consiglia (ma in realtà è veramente inutile), e in dodici episodi vediamo lei che ogni tot si trova in un mondo diverso in cui sta con un tipo diverso dall'altro mondo. I quattro ragazzi (Shin l'insipido, Ikky il languido, Kento il matematico e Toma lo psicopatico) più Ukyo, che è lo squilibrato per eccellenza nonché il personaggio più oscuro di tutta la serie, sono uno più pazzo dell'altro e tutti innamorati della nostra protagonista (ma va!).
La trama è piena di buchi e il finale poi è veramente osceno, senza senso e non conclude nulla. Veramente una perdita di tempo. Uno degli anime più brutti che abbia mai visto.
<b>Attenzione: spoiler</b>
La prima cosa che ho fatto quando Animeclick mi ha chiesto di scrivere la recensione è stata dare il voto: 2.
E dire che, per me, dargli 2 vuol dire promuovere un anime simile. E' una vergogna. Non serve aggiungere altro, se non fosse che questa giustamente è una recensione e devo argomentare, altrimenti non avrebbe senso, le nostre recensione servono anche a guidare chi deve ancora vederlo senza fare spoiler.
Bé, se in questo momento mi sta leggendo una persona che ancora non l'ha visto, gli direi che è inutile anche solo andarlo a cercare nella barra di Google, anzi, cercarlo in streaming è l'emozione più grande che vi può trasmettere quest'anime.
Non so davvero da dove iniziare... Facciamo che inizio col motivo per il quale non gli ho dato 0: i personaggi almeno sono carini e in cosplay fanno la loro figura.
Le motivazioni che mi hanno costretto a dare solo 2? Tutto il resto.
Bé, direi che grazie a questo anime ho ridefinito il concetto di noia. Anzitutto perché, avete presente quando prima si diceva "Sei noioso come la professoressa X", a scuola? Bene, dopo aver guardato quest'anime si dice "Fossi noioso come la professoressa X, e non come un episodio di "Amnesia"".
Episodi che lasciano il tempo che trovano ed una trama banale, noiosa, e incorniciata da personaggi disegnati bene e sviluppati psicologicamente malissimo, infantili fino al'inverosimile. La protagonista si ritrova a vivere varie "vite" dopo che, nella precedente, ogni fidanzato diverso che ha la porta alla morte. Quindi: fidanzato con i capelli blu, muore; fidanzato con i capelli verdi, muore; fidanzato con i capelli gialli, muore; ma basta!
Ridefinire in maniera congrua un anime significa rifinirlo lì dove ci sono difetti; questo anime non ha amore alla base della lavorazione, non ha avuto la giustizia che meritava a causa di persone che lo volevano partorito solo per far vedere la 'figaggine' dei personaggi. Ma.. Cosa succede? Esatto, proprio il più figo dei personaggi compare sì e no in quattro episodi su dodici.
Un anime terrificante. Statene alla larga, che vi fate solo bene!
La prima cosa che ho fatto quando Animeclick mi ha chiesto di scrivere la recensione è stata dare il voto: 2.
E dire che, per me, dargli 2 vuol dire promuovere un anime simile. E' una vergogna. Non serve aggiungere altro, se non fosse che questa giustamente è una recensione e devo argomentare, altrimenti non avrebbe senso, le nostre recensione servono anche a guidare chi deve ancora vederlo senza fare spoiler.
Bé, se in questo momento mi sta leggendo una persona che ancora non l'ha visto, gli direi che è inutile anche solo andarlo a cercare nella barra di Google, anzi, cercarlo in streaming è l'emozione più grande che vi può trasmettere quest'anime.
Non so davvero da dove iniziare... Facciamo che inizio col motivo per il quale non gli ho dato 0: i personaggi almeno sono carini e in cosplay fanno la loro figura.
Le motivazioni che mi hanno costretto a dare solo 2? Tutto il resto.
Bé, direi che grazie a questo anime ho ridefinito il concetto di noia. Anzitutto perché, avete presente quando prima si diceva "Sei noioso come la professoressa X", a scuola? Bene, dopo aver guardato quest'anime si dice "Fossi noioso come la professoressa X, e non come un episodio di "Amnesia"".
Episodi che lasciano il tempo che trovano ed una trama banale, noiosa, e incorniciata da personaggi disegnati bene e sviluppati psicologicamente malissimo, infantili fino al'inverosimile. La protagonista si ritrova a vivere varie "vite" dopo che, nella precedente, ogni fidanzato diverso che ha la porta alla morte. Quindi: fidanzato con i capelli blu, muore; fidanzato con i capelli verdi, muore; fidanzato con i capelli gialli, muore; ma basta!
Ridefinire in maniera congrua un anime significa rifinirlo lì dove ci sono difetti; questo anime non ha amore alla base della lavorazione, non ha avuto la giustizia che meritava a causa di persone che lo volevano partorito solo per far vedere la 'figaggine' dei personaggi. Ma.. Cosa succede? Esatto, proprio il più figo dei personaggi compare sì e no in quattro episodi su dodici.
Un anime terrificante. Statene alla larga, che vi fate solo bene!
Anime fantastico per me. Ammetto di essere un po' di parte dato che adoro uno dei personaggi, ma anche a mente lucida penso che sia un capolavoro come anime. Apprezzo molto questo tipo di narrazione, con un mistero iniziale, un obiettivo chiaro e un po' di colpi di scena durante la narrazione. Il fatto che sia un reverse-harem non si fa troppo sentire, ed era necessario. Non è come in altri reverse-harem in cui la protagonista non Sto arrivando! decidersi. Qui viene sballottata da un mondo all'altro e deve adattarsi alle condizioni che aveva in quel mondo. E' interessante secondo me il modo in cui riaffiorano i suoi ricordi, che non sempre si capiscono. Ci è dato sapere quanto lei, quindi immedesimandosi bene e non pensando a quello come la situazione di un anime, ma di una vera persona, diventa interessante. Chi ha una mente abbastanza flessibile lo apprezzerà, così come chi ama le riflessioni e gli psicologici. Il passato dei personaggi viene affrontato poco a poco e ammetto che qualche volta non lo si capisce, ma con la visual novel tutto diventa chiarissimo. A me sono piaciuti molto anche i disegni, con il loro modo singolare di disegnare gli occhi, gli abbigliamenti stravaganti e le espressioni sempre un po' incerte, che non lasciano trapelare troppo. Anche le sigle sono molto belle secondo me e sono ben fatte. Non spoilerano come finirà e sono un po' tragiche o inquietanti forse, ma ricreano bene l'atmosfera che a mio parere è più adatta a questo anime. Per me si merita tutto il 10!
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
Chi pensa che sia deludente per il suo finale aperto non ha capito bene il senso dell'anime. Secondo me avrebbero rovinato tutto facendole scegliere un solo mondo, facendo saltare a conclusioni affrettate tutta la psicologia e le riflessioni sviluppatesi nel corso degli episodi. In realtà lei ha sostituito le perone che c'erano in tutti quei mondi, quindi è un po' tutte loro. E' lei a dover scegliere la sua vita, e così anche chi ama uno dei personaggi in particolare può immaginare che vada con lui. Per chi è in crisi perché gli sembra un anime inconcludente, so che è scorretto e strano da parte mia da dire, ma .... Potete benissimo scaricare la visual novel di amnesia memories. E' l'equivalente dell'anime, solo che le storie giungono tutte a conclusioni in quell'unico mondo che scegli. Se scegli cuori rimani in cuori, con picche rimani in picche e così via. Potete immaginarvi la fine che volete per lei, quindi se proprio ne rimanete delusi abbiate un po' di pazienza e scaricatevelo. E' sub eng quindi solo chi ha dimestichezza con esso può capire a fondo. Spero di esservi stata di aiuto, e vi prego non condannate il finale dell'anime
<b>ATTENZIONE SPOILER</b>
Chi pensa che sia deludente per il suo finale aperto non ha capito bene il senso dell'anime. Secondo me avrebbero rovinato tutto facendole scegliere un solo mondo, facendo saltare a conclusioni affrettate tutta la psicologia e le riflessioni sviluppatesi nel corso degli episodi. In realtà lei ha sostituito le perone che c'erano in tutti quei mondi, quindi è un po' tutte loro. E' lei a dover scegliere la sua vita, e così anche chi ama uno dei personaggi in particolare può immaginare che vada con lui. Per chi è in crisi perché gli sembra un anime inconcludente, so che è scorretto e strano da parte mia da dire, ma .... Potete benissimo scaricare la visual novel di amnesia memories. E' l'equivalente dell'anime, solo che le storie giungono tutte a conclusioni in quell'unico mondo che scegli. Se scegli cuori rimani in cuori, con picche rimani in picche e così via. Potete immaginarvi la fine che volete per lei, quindi se proprio ne rimanete delusi abbiate un po' di pazienza e scaricatevelo. E' sub eng quindi solo chi ha dimestichezza con esso può capire a fondo. Spero di esservi stata di aiuto, e vi prego non condannate il finale dell'anime
Amnesia è una visual novel tratta da un videogioco della Idea Factory.
La trama vede protagonista una ragazza timida ed introversa, che si ritrova nel vivere una vita a lei sconosciuta dopo essersi svegliata in un posto che non conosceva. Di fianco a lei si mostra uno spirito magico di nome Orion che subito si scusa con la ragazza e le racconta cosa le sia capitato; La protagonista soffre di amnesia e lo spirito ne è la causa, per via di un incidente, ed ora la ragazza è costretta a viaggiare tra dimensioni differenti e vivere vite a lei sconosciute, sempre con gli stessi amici ma con rapporti diversi. Inoltre, la protagonista non ricorda chi sono i suoi amici ma loro riconoscono lei che subito la portano al suo lavoro, un maid cafè, dove passerà le giornate in differenti dimensioni, sperando di ricordare qualcosa. Nell'ombra però agisce una strana persona che sembra essere mal intenzionato verso la protagonista; da qui la ragazza affronterà se stessa e le varie situazioni in cui andrà ad infilarsi.
Amnesia è un fiasco totale, una serie che sembra interessante dalla trama ma che diventa subito pesante e di poco sviluppo; le differenti situazioni mettono in crisi la protagonista che a sua volta spegne quel poco interesse che suscita. L'ambientazione è troppo ripetitiva e monotona dove la protagonista passa il più delle volte a farsi sempre le stesse domande. Lo sviluppo della trama è molto scarsa, la serie si concentra solo sulle varie dimensioni senza dare qualche spiegazione e tutto questo annoia; per non parlare del finale sciocco e privo di un vero significato a parte il solito scontato amore che porta a compiere scellerati gesti.
Il comparto visivo è l'unico aspetto degno di attenzione, disegni ben realizzati con molti colori vivaci e luminosi. La opening non mi è piaciuta particolarmente ma il sonoro in generale sembra essere buono. Non lo consiglio per niente questo anime, grande perdita di tempo.
La trama vede protagonista una ragazza timida ed introversa, che si ritrova nel vivere una vita a lei sconosciuta dopo essersi svegliata in un posto che non conosceva. Di fianco a lei si mostra uno spirito magico di nome Orion che subito si scusa con la ragazza e le racconta cosa le sia capitato; La protagonista soffre di amnesia e lo spirito ne è la causa, per via di un incidente, ed ora la ragazza è costretta a viaggiare tra dimensioni differenti e vivere vite a lei sconosciute, sempre con gli stessi amici ma con rapporti diversi. Inoltre, la protagonista non ricorda chi sono i suoi amici ma loro riconoscono lei che subito la portano al suo lavoro, un maid cafè, dove passerà le giornate in differenti dimensioni, sperando di ricordare qualcosa. Nell'ombra però agisce una strana persona che sembra essere mal intenzionato verso la protagonista; da qui la ragazza affronterà se stessa e le varie situazioni in cui andrà ad infilarsi.
Amnesia è un fiasco totale, una serie che sembra interessante dalla trama ma che diventa subito pesante e di poco sviluppo; le differenti situazioni mettono in crisi la protagonista che a sua volta spegne quel poco interesse che suscita. L'ambientazione è troppo ripetitiva e monotona dove la protagonista passa il più delle volte a farsi sempre le stesse domande. Lo sviluppo della trama è molto scarsa, la serie si concentra solo sulle varie dimensioni senza dare qualche spiegazione e tutto questo annoia; per non parlare del finale sciocco e privo di un vero significato a parte il solito scontato amore che porta a compiere scellerati gesti.
Il comparto visivo è l'unico aspetto degno di attenzione, disegni ben realizzati con molti colori vivaci e luminosi. La opening non mi è piaciuta particolarmente ma il sonoro in generale sembra essere buono. Non lo consiglio per niente questo anime, grande perdita di tempo.
Non capisco tutti questi voti negativi, non credo che si meriti un tale trattamento. Ho letto che tanti si lamentavano del fatto che la protagonista non avesse personalità, nel gioco spiegano che è a causa della perdita della memoria, nell'anime no, e questo penso che sia uno dei problemi più gravi. Man mano che la tizia riacquista i suoi ricordi, anche la personalità ritorna. L'animazione non è affatto male, i disegni sono belli, forse un po' pochi, il ritmo non dei più veloci, ma accettabile. La storia sembra assurda ma, a mio parere, e anche di altri che avevo letto online, non è un insieme di fatti che accadono alla protagonista ma bisogna cercare il filo conduttore, che può essere a mio parere le varie forme d'amore che si trasformano nell'amore *spoiler * yandere di touma fino alla situazione di ukyo. * fine spoler*
La cosa migliore rimane la colonna sonora, che accompagna perfettamente i vari momenti e emozioni. Tutto sommato mi è piaciuto molto e continuo a consigliarlo. Solo arrivati alla fine si capisce tutto, all'inizio può sembrare noioso, ma non lo è.
La cosa migliore rimane la colonna sonora, che accompagna perfettamente i vari momenti e emozioni. Tutto sommato mi è piaciuto molto e continuo a consigliarlo. Solo arrivati alla fine si capisce tutto, all'inizio può sembrare noioso, ma non lo è.
A costo di essere ripetitiva, non posso non essere d'accordo con i pareri di chi mi ha preceduto e ha dato un voto simile al mio. Tre puntate sono bastate a farmi desistere o avrei fatto la fine di Topolino che si cava gli occhi nel "simpatico" meme dedicato. Perché mai, vi starete chiedendo...Ebbene:
Ho istinti omicidi nei confronti della protagonista. La ragazza ha perso la memoria a causa dell'incontro/scontro con un esserino soprannaturale di nome Orion che intelligentemente le consiglia di non rivelare a nessuno l'accaduto e di cercare i suoi ricordi vivendo le sue "normali" relazioni con gli altri personaggi. Peccato che di normale in questo anime non ci sia niente. La protagonista non ha e non avrà mai un nome, ma sono sicura del fatto che soprannominarla Ameba, non offenderà nessuno e troverà più o meno tutti d'accordo. L'ameba in questione non ha facoltà di parola nè raziocinio. Pensa parecchie cose che hanno tutte a che fare col fatto che la povera sventurata non capisce mai una ceppa di ciò che le succede intorno ma evidentemente la sua bocca non è collegata al cervello perché nonostante i flussi di coscienza che si fa da sola, non da mai voce a una frase che sia più lunga di "sì, no, ehm..." L'originalità dei dialoghi che si hanno con lei è a dir poco spiazzante. Il suo personaggio è la "cosa" più orrorifica che mi sia mai capitata in un anime e non so come faccia lo spettatore a non sentire prima o poi il bisogno fisico di picchiarla a sangue, anche solo per farle dire qualcosa e suscitare in lei qualche tipo di reazione! Senza offesa per chi ha vere patologie, lei sembra davvero autistica o quantomeno una dissociata mentale. Inutile e irritante! Gli altri protagonisti, ovvero i ragazzi, appartengono tutti a delle categorie stereotipate tipiche del genere "reverse harem". Ce n'è per tutti i gusti ma nemmeno loro hanno senso...perchè niente qui ha senso!
Essendo un anime tratto da un videogioco, torna l'espediente dei vari mondi possibili in cui la protagonista si trova catapultata a vivere situazioni parallele e al contempo diverse. In ogni mondo il suo ragazzo cambia. Beh, complimenti! Non ho idea di come faccia a piacere a tutti ma almeno una qualche qualità ce l'ha anche lei: attira i bei ragazzi. Brava, onore al merito. Come ci riesca rimane comunque il decimo mistero di Fatima! La sceneggiatura comunque è così frammentaria che non si riesce a capire cosa succede, se non ci riesce lei, figuriamoci noi! Il caos regna sovrano.
Il chara design è l'unica cosa che si salva. Gli abiti sembrano usciti spesso e volentieri dall'ultimo carnevale di qualche fiera in cosplay e gli occhi sono misteriosamente bipartiti in due colori completamente diversi, ma tolto questo...sì, il comparto visivo si salva. Quello audio no. Il silenzio si avverte spesso e volentieri. Ora, dico io...già la protagonista amebica non parla...almeno una musica un po' più allegra e presente avrebbe colmato i vuoti, no? ...A quanto pare NO. Bene.
Questo è il primo anime che abbia mai visto che non consiglierei a nessuno! Ma proprio nessuno! Neanche ai perditempo! No, no, lasciate perdere... Terribile e insulso.
Ho istinti omicidi nei confronti della protagonista. La ragazza ha perso la memoria a causa dell'incontro/scontro con un esserino soprannaturale di nome Orion che intelligentemente le consiglia di non rivelare a nessuno l'accaduto e di cercare i suoi ricordi vivendo le sue "normali" relazioni con gli altri personaggi. Peccato che di normale in questo anime non ci sia niente. La protagonista non ha e non avrà mai un nome, ma sono sicura del fatto che soprannominarla Ameba, non offenderà nessuno e troverà più o meno tutti d'accordo. L'ameba in questione non ha facoltà di parola nè raziocinio. Pensa parecchie cose che hanno tutte a che fare col fatto che la povera sventurata non capisce mai una ceppa di ciò che le succede intorno ma evidentemente la sua bocca non è collegata al cervello perché nonostante i flussi di coscienza che si fa da sola, non da mai voce a una frase che sia più lunga di "sì, no, ehm..." L'originalità dei dialoghi che si hanno con lei è a dir poco spiazzante. Il suo personaggio è la "cosa" più orrorifica che mi sia mai capitata in un anime e non so come faccia lo spettatore a non sentire prima o poi il bisogno fisico di picchiarla a sangue, anche solo per farle dire qualcosa e suscitare in lei qualche tipo di reazione! Senza offesa per chi ha vere patologie, lei sembra davvero autistica o quantomeno una dissociata mentale. Inutile e irritante! Gli altri protagonisti, ovvero i ragazzi, appartengono tutti a delle categorie stereotipate tipiche del genere "reverse harem". Ce n'è per tutti i gusti ma nemmeno loro hanno senso...perchè niente qui ha senso!
Essendo un anime tratto da un videogioco, torna l'espediente dei vari mondi possibili in cui la protagonista si trova catapultata a vivere situazioni parallele e al contempo diverse. In ogni mondo il suo ragazzo cambia. Beh, complimenti! Non ho idea di come faccia a piacere a tutti ma almeno una qualche qualità ce l'ha anche lei: attira i bei ragazzi. Brava, onore al merito. Come ci riesca rimane comunque il decimo mistero di Fatima! La sceneggiatura comunque è così frammentaria che non si riesce a capire cosa succede, se non ci riesce lei, figuriamoci noi! Il caos regna sovrano.
Il chara design è l'unica cosa che si salva. Gli abiti sembrano usciti spesso e volentieri dall'ultimo carnevale di qualche fiera in cosplay e gli occhi sono misteriosamente bipartiti in due colori completamente diversi, ma tolto questo...sì, il comparto visivo si salva. Quello audio no. Il silenzio si avverte spesso e volentieri. Ora, dico io...già la protagonista amebica non parla...almeno una musica un po' più allegra e presente avrebbe colmato i vuoti, no? ...A quanto pare NO. Bene.
Questo è il primo anime che abbia mai visto che non consiglierei a nessuno! Ma proprio nessuno! Neanche ai perditempo! No, no, lasciate perdere... Terribile e insulso.
"Amnesia" è un anime tratto da un otome game, realizzato proprio con lo scopo di spiegare le conseguenze della prima scelta che si fa, ossia, con quale dei ragazzi proposti fidanzarsi.
A prescindere dal gioco, però, Amnesia propone spunti interessanti.
La protagonista, di cui non si conosce il nome, perde la memoria dopo essersi scontrata con uno spirito di nome Orion. Per recuperare i ricordi, quest'ultimo le propone di viaggiare attraverso varie dimensioni, promettendole di essere sempre al suo fianco. Dopo due episodi sparisce e ricompare ogni tanto per controllare che la nostra eroina sia viva. Mai fidarsi delle promesse degli spiriti inter-dimensionali.
La nostra eroina si trova così a dover ricominciare la sua ricerca ogni volta che risolve il mistero del mondo in cui si trova.
Come ho già detto, esistevano spunti interessanti: si poteva approfondire il legame tra memoria e personalità. La protagonista, in effetti, sembra una bambola: accetta passivamente qualunque cosa le succeda. Questo aspetto, da molti criticato aspramente, può spiegarsi semplicemente leggendo il titolo. I ricordi sono proprio ciò che ci rende noi stessi, senza non esistiamo. Questo aspetto, però, è stato sottovalutato.
L'assenza di un finale (o meglio, la scelta di non farlo vedere allo spettatore) è piuttosto logica, se ci si ricorda che è un anime tratto da un gioco.
La protagonista non ha un nome perché il nome lo sceglie il giocatore.
Ora, però, passiamo ai punti dolenti.
I personaggi, oltre alla protagonista, sono quattro ragazzi (più uno, come al supermercato), ognuno con un proprio colore e un proprio seme delle carte. Per fortuna, visto che, altrimenti, non sarei riuscita a distinguerli. Ognuno di loro è la personificazione di uno stereotipo e sono, indovina un po', uno più bello dell'altro. Stiamo parlando di un reverse-harem, che cosa vi aspettavate?
Oltre alla straordinaria caratterizzazione dei personaggi, ci sono i vestiti. Non è difficile trovare qualcuno vestito in maniera eccentrica in un anime. Ebbene, quei vestiti non sono eccentrici, sono proprio esagerati e a, mio parere, brutti, ma ciò che mi ha scioccato di più è stato che non si tratta di uno o pochi personaggi isolati: non ne esiste uno vestito normale. E tutti portano il proprio seme cucito addosso.
I disegni, però, sono carini. Gli occhi, disegnati dividendo le iridi in tre parti e colorandole di tre colori differenti (a volte scelti a caso), sono interessanti e innovativi. I fisici sono abbastanza proporzionati.
La colonna sonora non mi è piaciuta particolarmente.
Un voto per "Amnesia"?
Propone un tema complicato, ma non lo evolve quanto speravo. Invece di innumerevoli spunti di riflessione che si potevano approfondire, si passano dodici puntate a guardare la protagonista amoreggiare (più o meno) con un ragazzo o con un altro. Secondo me, questo è peggio che creare un lavoro dai temi modesti, ma spiegati con cura.
D'altro canto, creare la versione animata di un gioco è sempre difficile e i risultati sono spesso deludenti. Sotto questa luce, le scelte dei produttori, non potendosi scostare dall'otome game più di tanto, mi sembrano quasi obbligate.
In partenza volevo assegnare il voto più basso possibile, ma, dopo questa riflessione, ho optato per un 3.
A prescindere dal gioco, però, Amnesia propone spunti interessanti.
La protagonista, di cui non si conosce il nome, perde la memoria dopo essersi scontrata con uno spirito di nome Orion. Per recuperare i ricordi, quest'ultimo le propone di viaggiare attraverso varie dimensioni, promettendole di essere sempre al suo fianco. Dopo due episodi sparisce e ricompare ogni tanto per controllare che la nostra eroina sia viva. Mai fidarsi delle promesse degli spiriti inter-dimensionali.
La nostra eroina si trova così a dover ricominciare la sua ricerca ogni volta che risolve il mistero del mondo in cui si trova.
Come ho già detto, esistevano spunti interessanti: si poteva approfondire il legame tra memoria e personalità. La protagonista, in effetti, sembra una bambola: accetta passivamente qualunque cosa le succeda. Questo aspetto, da molti criticato aspramente, può spiegarsi semplicemente leggendo il titolo. I ricordi sono proprio ciò che ci rende noi stessi, senza non esistiamo. Questo aspetto, però, è stato sottovalutato.
L'assenza di un finale (o meglio, la scelta di non farlo vedere allo spettatore) è piuttosto logica, se ci si ricorda che è un anime tratto da un gioco.
La protagonista non ha un nome perché il nome lo sceglie il giocatore.
Ora, però, passiamo ai punti dolenti.
I personaggi, oltre alla protagonista, sono quattro ragazzi (più uno, come al supermercato), ognuno con un proprio colore e un proprio seme delle carte. Per fortuna, visto che, altrimenti, non sarei riuscita a distinguerli. Ognuno di loro è la personificazione di uno stereotipo e sono, indovina un po', uno più bello dell'altro. Stiamo parlando di un reverse-harem, che cosa vi aspettavate?
Oltre alla straordinaria caratterizzazione dei personaggi, ci sono i vestiti. Non è difficile trovare qualcuno vestito in maniera eccentrica in un anime. Ebbene, quei vestiti non sono eccentrici, sono proprio esagerati e a, mio parere, brutti, ma ciò che mi ha scioccato di più è stato che non si tratta di uno o pochi personaggi isolati: non ne esiste uno vestito normale. E tutti portano il proprio seme cucito addosso.
I disegni, però, sono carini. Gli occhi, disegnati dividendo le iridi in tre parti e colorandole di tre colori differenti (a volte scelti a caso), sono interessanti e innovativi. I fisici sono abbastanza proporzionati.
La colonna sonora non mi è piaciuta particolarmente.
Un voto per "Amnesia"?
Propone un tema complicato, ma non lo evolve quanto speravo. Invece di innumerevoli spunti di riflessione che si potevano approfondire, si passano dodici puntate a guardare la protagonista amoreggiare (più o meno) con un ragazzo o con un altro. Secondo me, questo è peggio che creare un lavoro dai temi modesti, ma spiegati con cura.
D'altro canto, creare la versione animata di un gioco è sempre difficile e i risultati sono spesso deludenti. Sotto questa luce, le scelte dei produttori, non potendosi scostare dall'otome game più di tanto, mi sembrano quasi obbligate.
In partenza volevo assegnare il voto più basso possibile, ma, dopo questa riflessione, ho optato per un 3.
Ultimamente di roba scadente ne viene prodotta parecchia... ma qui abbiamo un vero e proprio esempio di pura illogicità!!
Ero seriamente tentata di abbandonare la visione di questa serie più o meno verso il terzo o quarto episodio, ma armata di tanta (ma tanta!!) pazienza e soprattutto di tanta speranza ho continuato, sicura che prima o poi sarebbe arrivato quel famoso episodio rivelatore che mette a posto tutti i tasselli del puzzle, insomma quel momento dove la serie ad un tratto diventa un gran figata!!!
Speranza la mia quanto mai vana….
Mi sono fatta incastrare da una trama all'apparenza enigmatica!
In breve la trama narra le vicende di una ragazza, se così vogliamo definire la larva che viene ficcata li in mezzo come protagonista, in completa amnesia, ad aiutarla ci sarà lo spiritello Orion, quell'affarino uscito da non si sa dove completamente inutile stile campanellino in Peter Pan.
Orion si addossa la colpa della perdita di memoria della ragazza, dicendole di non dire a nessuno dell'accaduto e di non andare in ospedale. Così la protagonista nasconde tutto ai suoi amici e colleghi di lavoro del maid cafè, sperando di riuscire piano piano a ricostruire i sui ricordi vivendo normalmente come se niente fosse successo (e già si vede la furbata!).
Come detto in precedenza gli episodi scorrono noiosi, sembrano quasi interminabili, più si va avanti e meno si capisce, mentre la fantomatica protagonista, che appare come la donna più sfigata del mondo, non fa altro che incappare in incidenti dove si ritrova ogni volta catapultata in una differente realtà nella quale a turno si fa un ragazzo diverso…
La trama è completamente insensata e confusionaria, ma la cosa che più ho odiato di questa serie penso sia proprio l'assenza di una vera e propria figura protagonista, tutta questa assurda commedia ruota attorno a una ragazza completamente priva di cervello, oltre che di memoria, che riesce solo a restare imbambolata per tutta la durata dell'episodio, e essere trascinata di qua e di là dal resto dei personaggi.
Parlando del characters design dei personaggi, nonostante io sia un'amante di vestiari strani e particolari, qui ci troviamo di fronte ad una vera e propria carnevalata, sembra un manicomio per pagliacci pensionati, e anche qui la figura della protagonista in confronto risulta assolutamente insulsa, come la sua personalità del resto, quasi da sembrare fuori luogo.
Le musiche sono mediocri, niente di eccezionale.
In conclusione sconsiglio vivamente la vista di questa serie, a meno che non si riesca a prender sonno la notte!
Ero seriamente tentata di abbandonare la visione di questa serie più o meno verso il terzo o quarto episodio, ma armata di tanta (ma tanta!!) pazienza e soprattutto di tanta speranza ho continuato, sicura che prima o poi sarebbe arrivato quel famoso episodio rivelatore che mette a posto tutti i tasselli del puzzle, insomma quel momento dove la serie ad un tratto diventa un gran figata!!!
Speranza la mia quanto mai vana….
Mi sono fatta incastrare da una trama all'apparenza enigmatica!
In breve la trama narra le vicende di una ragazza, se così vogliamo definire la larva che viene ficcata li in mezzo come protagonista, in completa amnesia, ad aiutarla ci sarà lo spiritello Orion, quell'affarino uscito da non si sa dove completamente inutile stile campanellino in Peter Pan.
Orion si addossa la colpa della perdita di memoria della ragazza, dicendole di non dire a nessuno dell'accaduto e di non andare in ospedale. Così la protagonista nasconde tutto ai suoi amici e colleghi di lavoro del maid cafè, sperando di riuscire piano piano a ricostruire i sui ricordi vivendo normalmente come se niente fosse successo (e già si vede la furbata!).
Come detto in precedenza gli episodi scorrono noiosi, sembrano quasi interminabili, più si va avanti e meno si capisce, mentre la fantomatica protagonista, che appare come la donna più sfigata del mondo, non fa altro che incappare in incidenti dove si ritrova ogni volta catapultata in una differente realtà nella quale a turno si fa un ragazzo diverso…
La trama è completamente insensata e confusionaria, ma la cosa che più ho odiato di questa serie penso sia proprio l'assenza di una vera e propria figura protagonista, tutta questa assurda commedia ruota attorno a una ragazza completamente priva di cervello, oltre che di memoria, che riesce solo a restare imbambolata per tutta la durata dell'episodio, e essere trascinata di qua e di là dal resto dei personaggi.
Parlando del characters design dei personaggi, nonostante io sia un'amante di vestiari strani e particolari, qui ci troviamo di fronte ad una vera e propria carnevalata, sembra un manicomio per pagliacci pensionati, e anche qui la figura della protagonista in confronto risulta assolutamente insulsa, come la sua personalità del resto, quasi da sembrare fuori luogo.
Le musiche sono mediocri, niente di eccezionale.
In conclusione sconsiglio vivamente la vista di questa serie, a meno che non si riesca a prender sonno la notte!
A volte, quando ripenso agli anime che ho visto, rimango sbalordito da ciò che alcuni di essi sono stati in grado di esprimere o dallo stupore, l'incredulità e le emozioni che sono stati in grado di trasmettermi. Altre, invece, avverto la strana necessità di prendere una boccata d'aria per riprendermi psicologicamente, in quanto non è assolutamente semplice convivere con la consapevolezza di essere stati spettatori di un obbrobrio. Certamente esistono anche le vie di mezzo, ma neanche tra cent'anni mi sarebbe possibile collocare Amnesia tra queste. In realtà, far rientrare questa serie nella "categoria degli obbrobri" è già un'esagerazione, quasi un complimento, perché qui davvero non c'è nulla da salvare, ma proprio nulla. E va bene la soggettività seguita da un "ma a me è piaciuto", però c'è un limite a tutto. Un limite che Amnesia ha superato, ossia quello della presa in giro involontaria nei confronti dello spettatore.
Per ricapitolare brevemente, la protagonista, una stundentessa di cui non si scoprirà mai il nome, è vittima di un'amnesia e deve tentare di recuperare la memoria comunicando con conoscenti come consigliatole da Orion, uno spirito entrato in contatto con lei.
Già dopo qualche secondo dall'inizio del primo episodio avevo messo in dubbio la veridicità di questa trama, vista l'incredibile innaturalezza dei dialoghi con coloro che vengono presentati come amici di infanzia. Tralasciando questo particolare, che suppongo e spero sia saltato anche agli occhi di altri e che mi ha dato subito ragione, quello a cui assisteremo in realtà sono i salti compiuti dalla ragazza tra una dimensione spazio-temporale e l'altra ogni voltà che perderà la vita in quella in cui si trovava precedentemente. Però la protagonista, in ognuna di esse, lavorerà al medesimo maid cafè coi medesimi colleghi, nonché quattro ragazzi dai dubbi gusti relativi all'abbigliamento che rappresentano, senza un motivo ben preciso, i quattro semi di un banalissimo mazzo di carte, e incontrerà un ragazzo dai capelli verdi che simboleggia il Jolly.
"Quindi quali saranno le variazioni tra le diverse dimensioni?" si domanderanno alcuni. Semplice! L'adolescente - udite, udite - si ritroverà fidanzata a turno coi cinque bellimbusti (beh sì, è un reverse-harem). Tutti, e dico tutti, avranno dei metodi di approccio subdoli, fuori dal comune e psicopatici nei suoi confronti, ma lei rimarrà inerme, completamente immobile, come se si trattasse di normalità. Accetterà qualsiasi cosa, persino di essere ingabbiata per essere protetta (?????) da assassine di capelli. Sì, avete letto bene: ingabbiata. Proprio come il coniglio a cui date la carotina da sgranocchiare, il canarino a cui date i semini, o il pesce rosso a cui date il mangime. Sono paragoni perfettamente attinenti, in quanto riceverà persino il cibo in un vassoio e passerà le giornate a dormire lì dentro. Assurdo, un insulto all'intelligenza umana.
Da questa scena clou è possibile dedurre quanta vita abbia la protagonista. Magikarp che usa splash, a confronto, è più attivo. Ogni volta che aprirà la bocca per pronunciare tre o quattro parole in fila sembrerà sudare sette camicie. Allo spettatore, intanto, verrà il latte alle ginocchia. Per il resto si limiterà ad emettere versi inutili di stupore improbabile ("Oh?", "Eh?", "Ah!") e a non capire nulla di ciò che le accadrà intorno. Lei stessa nelle poche volte in cui riuscirà a portare a termine una frase sosterrà di non capire, come se gli altri attorno a lei parlassero un'altra lingua o come se gli avvenimenti fossero incredibilmente incomprensibili. Ma per fortuna c'è Orion, la nostra amatissima fata maschio, a farle da guida e ad indirizzarla sulla giusta scelta. Peccato, anzi fortuna, che questo personaggio apparirà a propria discrezione, o nei momenti in cui gli sceneggiatori hanno sentito il bisogno di tappare un buco con qualche dialogo a caso soltanto per sottolineare concetti ovvi da circa dieci minuti prima. In pratica la sua utilità è quella di far sentire stupido lo spettatore. Per la protagonista, tuttavia, si tratterà di grandi verità. Queste non influireranno comunque né sulla sua condizione psicologica, perchè non ha un cervello, né sulla sua espressione facciale, paragonabile a quella di una triglia, che rimarrà tale e quale dall'inizio dell'anime alla fine e risulterà particolarmente irritante e fastidiosa. Inutile aggiungere che le sue morti saranno imbarazzanti, degne di "1000 modi per morire". E' un personaggio davvero pessimo ed odioso, nonché la protagonista peggiore che abbia personalmente mai visto.
Non oso neanche soffermarmi sui personaggi maschili, spaventosamente stereotipati e inseriti tanto per creare una sottospecie di storia, ma due menzioni d'onore vanno fatte alla loro fisionomia, che ricorda vagamente gli shinigami di Death Note, e ai loro vestiti. Con tutto il rispetto per gli autori, perché mai è nata la malsana idea di creare simili capi? Non mi occupo di moda, né tantomeno ne sono interessato, ma dubito fortemente che sia nella normalità delle cose vestirsi da clown o da spaventapasseri.
Anche sull'aparato tecnico c'è bisogno di stendere un velo pietoso. L'emblema della mal riuscita della serie anche in questo settore sono i disegni, al limite del guardabile. Il fuoco ne è un esempio. Le animazioni sono sullo stesso livello. A dimostrazione potrei prendere il volo di Orion che sembra più una levitazione e la propagazione del suddetto fuoco. Anche la colonna sonora, per quanto sia il tasto meno dolente, è mediocre e molto spesso inadeguata.
Non ci sono motivi per guardare Amnesia, evitatelo. Anche giunti alla fine trovereste il modo di farvi del nervoso, viste le spiegazioni completamente insensate che vengono esposte per spiegare i fenomeni della serie. Piuttosto che inserirle sarebbe stato meglio risparmiarle e lasciare il beneficio del dubbio. Si sarebbero potute evitare ulteriori prese in giro nei confronti dello spettatore.
Tuttavia, se siete masochisti (come me) o avete altre irrazionali ragioni sconosciute che vi inducono ad optare per questa visione troverete pane per i vostri denti. Anzi, sappiate che c'è anche un OAV che vi attende intrepido.
Per ricapitolare brevemente, la protagonista, una stundentessa di cui non si scoprirà mai il nome, è vittima di un'amnesia e deve tentare di recuperare la memoria comunicando con conoscenti come consigliatole da Orion, uno spirito entrato in contatto con lei.
Già dopo qualche secondo dall'inizio del primo episodio avevo messo in dubbio la veridicità di questa trama, vista l'incredibile innaturalezza dei dialoghi con coloro che vengono presentati come amici di infanzia. Tralasciando questo particolare, che suppongo e spero sia saltato anche agli occhi di altri e che mi ha dato subito ragione, quello a cui assisteremo in realtà sono i salti compiuti dalla ragazza tra una dimensione spazio-temporale e l'altra ogni voltà che perderà la vita in quella in cui si trovava precedentemente. Però la protagonista, in ognuna di esse, lavorerà al medesimo maid cafè coi medesimi colleghi, nonché quattro ragazzi dai dubbi gusti relativi all'abbigliamento che rappresentano, senza un motivo ben preciso, i quattro semi di un banalissimo mazzo di carte, e incontrerà un ragazzo dai capelli verdi che simboleggia il Jolly.
"Quindi quali saranno le variazioni tra le diverse dimensioni?" si domanderanno alcuni. Semplice! L'adolescente - udite, udite - si ritroverà fidanzata a turno coi cinque bellimbusti (beh sì, è un reverse-harem). Tutti, e dico tutti, avranno dei metodi di approccio subdoli, fuori dal comune e psicopatici nei suoi confronti, ma lei rimarrà inerme, completamente immobile, come se si trattasse di normalità. Accetterà qualsiasi cosa, persino di essere ingabbiata per essere protetta (?????) da assassine di capelli. Sì, avete letto bene: ingabbiata. Proprio come il coniglio a cui date la carotina da sgranocchiare, il canarino a cui date i semini, o il pesce rosso a cui date il mangime. Sono paragoni perfettamente attinenti, in quanto riceverà persino il cibo in un vassoio e passerà le giornate a dormire lì dentro. Assurdo, un insulto all'intelligenza umana.
Da questa scena clou è possibile dedurre quanta vita abbia la protagonista. Magikarp che usa splash, a confronto, è più attivo. Ogni volta che aprirà la bocca per pronunciare tre o quattro parole in fila sembrerà sudare sette camicie. Allo spettatore, intanto, verrà il latte alle ginocchia. Per il resto si limiterà ad emettere versi inutili di stupore improbabile ("Oh?", "Eh?", "Ah!") e a non capire nulla di ciò che le accadrà intorno. Lei stessa nelle poche volte in cui riuscirà a portare a termine una frase sosterrà di non capire, come se gli altri attorno a lei parlassero un'altra lingua o come se gli avvenimenti fossero incredibilmente incomprensibili. Ma per fortuna c'è Orion, la nostra amatissima fata maschio, a farle da guida e ad indirizzarla sulla giusta scelta. Peccato, anzi fortuna, che questo personaggio apparirà a propria discrezione, o nei momenti in cui gli sceneggiatori hanno sentito il bisogno di tappare un buco con qualche dialogo a caso soltanto per sottolineare concetti ovvi da circa dieci minuti prima. In pratica la sua utilità è quella di far sentire stupido lo spettatore. Per la protagonista, tuttavia, si tratterà di grandi verità. Queste non influireranno comunque né sulla sua condizione psicologica, perchè non ha un cervello, né sulla sua espressione facciale, paragonabile a quella di una triglia, che rimarrà tale e quale dall'inizio dell'anime alla fine e risulterà particolarmente irritante e fastidiosa. Inutile aggiungere che le sue morti saranno imbarazzanti, degne di "1000 modi per morire". E' un personaggio davvero pessimo ed odioso, nonché la protagonista peggiore che abbia personalmente mai visto.
Non oso neanche soffermarmi sui personaggi maschili, spaventosamente stereotipati e inseriti tanto per creare una sottospecie di storia, ma due menzioni d'onore vanno fatte alla loro fisionomia, che ricorda vagamente gli shinigami di Death Note, e ai loro vestiti. Con tutto il rispetto per gli autori, perché mai è nata la malsana idea di creare simili capi? Non mi occupo di moda, né tantomeno ne sono interessato, ma dubito fortemente che sia nella normalità delle cose vestirsi da clown o da spaventapasseri.
Anche sull'aparato tecnico c'è bisogno di stendere un velo pietoso. L'emblema della mal riuscita della serie anche in questo settore sono i disegni, al limite del guardabile. Il fuoco ne è un esempio. Le animazioni sono sullo stesso livello. A dimostrazione potrei prendere il volo di Orion che sembra più una levitazione e la propagazione del suddetto fuoco. Anche la colonna sonora, per quanto sia il tasto meno dolente, è mediocre e molto spesso inadeguata.
Non ci sono motivi per guardare Amnesia, evitatelo. Anche giunti alla fine trovereste il modo di farvi del nervoso, viste le spiegazioni completamente insensate che vengono esposte per spiegare i fenomeni della serie. Piuttosto che inserirle sarebbe stato meglio risparmiarle e lasciare il beneficio del dubbio. Si sarebbero potute evitare ulteriori prese in giro nei confronti dello spettatore.
Tuttavia, se siete masochisti (come me) o avete altre irrazionali ragioni sconosciute che vi inducono ad optare per questa visione troverete pane per i vostri denti. Anzi, sappiate che c'è anche un OAV che vi attende intrepido.
Beh, come iniziare? Potrei iniziare col dire che Amnesia è un anime davvero ma davvero ma davvero strano.Oppure potrei iniziare dicendo che è molto particolare. Il concetto è lo stesso ma le connotazioni sono differenti: nel primo caso la connotazione è negativa e nel secondo la connotazione è positiva. Beh, non saprei quale scegliere sinceramente! Posso però descrivere in grandi linee ciò che ho visto e provato.
In breve, nelle prime 11 puntate non si capisce assolutissimamente un accidente e solo nell'ultima puntata viene chiarito il mistero. L'anime si sviluppa in una sorta di confusione che impasticcia eventi presi da mondi diversi, in tempi diversi tra loro, quasi senza alcuna logica. In realtà ancora non mi sono chiare molte cose però non sono assolutamente pentita di aver visto quest'opera. Perchè? Non ne ho la più pallida idea. Potrei scrivere un romanzo solo per descrivere le cose negative di quest'anime ma, nonostante tutto, mi è stra-piaciuto al punto che lo rivedrei un'altra volta. Sarà stata forse la voglia irrefrenabile di risolvere il mistero, saranno state tutte queste piccole storie d'amore, sarà stata la grafica o la sigla... boh, potrebbe essere qualsiasi cosa ma io sono consapevole solo del fatto che darei 9 a questo anime se dovessi giudicarlo con il cuore. Non lo faccio perchè con l'uso dell'intelletto comprendo che non se lo meriti.
La trama è piuttosto semplice...emh, anzi no,non lo è per niente. In verità non si capisce neanche molto bene quale sia la trama... Si deduce che c'è una tizia un pochino introversa, anzi, un pochino tanto assai introversa, che si risveglia senza ricordare nulla e si mette a parlare felicemente con uno spirito che le spiega il motivo per il quale lei abbia questa amnesia. Lei fa finta di nulla e conduce una vita pressochè normale, tranne per il solo e futilissimo fatto che non ricorda come si chiama, quanti anni ha, dove va a scuola, dove abita e quali sono i nomi dei suoi amici di infanzia, dei suoi colleghi e del suo capo. Tutto qui. Beh, tragicamente per un incidente si risveglia in un letto d'ospedale e un tizio prova a baciarla come se niente fosse... E lei che fa? Indovinate un pò... non dice assolutamente niente! Rimane come una babba a fissare il vuoto. Vabè, contenta lei... Comunque, dopo che si è risvegliata si rende conto che c'è qualcosina che non va: i suoi colleghi sono diversi, alcuni si comportano in modo strano, lei dovrebbe aver vissuto avvenimenti differenti rispetto a quelli che si ricorda... beh, effimere sciocchezze tutt'al più. Però continua la sua vita tranquillamente... ad un certo punto magicamente si risveglia nella sua casetta e un'altro ragazzo la vuole baciare... e così via fino alla puntata 12.
Si, è un totale caos. Per non parlare dei tizi con cui questa povera ragazza dovrà stare. Il primo è un automa senza cuore che indossa dei vestiti un pò macabri e un pò da clawn. Sono metà rossi e metà neri con tante stringhe e sono composti anche da una maglietta tutta strappata ai bordi. Il secondo ha i capelli blu e lo sguardo magnetico, si sente un gran figo e cambia ragazza ogni tre mesi. Il terzo è uno che pensa solo ai calcoli matematici, non capisce niente dell'amore ed è totalmente negato a compiere gesti d'affetto. Il quarto... Beh il quarto mi sembrava normale inizialmente. Ero veramente stupita e contenta che finalmente la protagonista avesse incontrato un ragazzo con il cervello apposto... fino a quando non la chiude a chiave dentro una gabbia. Sì, ci sono rimasta uno schifo. Il mio sogno si è infranto in mille pezzi. Ed ecco infine l'ultimo, il più misterioso, che è totalmente fuori di testa. Prima vuole uccidere la ragazza, puoi la vuole salvare, poi la vuole sgozzare, poi la vuole mettere al sicuro, poi la vuole buttare dentro ad un pozzo, poi la vuole strappare dai pericoli e così via. Ci siamo capiti. Non solo questo anime è un accozzaglia di ricordi, avvenimenti e sentimenti ma anche i personaggi sono tutto un programma. Per non parlare poi del fatto che lo spettatore si affeziona alla prima coppia che viene sostituita in malo modo dalla seconda. Poi si affeziona alla seconda coppia che viene sostituita tutta ad un tratto dalla terza e così di nuovo fino alla fine. Oh mamma, mi sto cominciando a confondere pure io.
Vi avviso, nessun colpo di scena finale. Il motivo dell'amnesia non stupisce, ma spiega. Mi è piaciuto, ripeto, anche se avrei preferito che il finale fosse un po più esplicito.
L'opening è micidiale. La prima volta che l'ho vista sono rimasta letteralmente con la bocca aperta. Significativa nella melodia e nelle immagini in cui viene presentato un effetto bellissimo: quello del quasi-bacio.
Beh, è assolutamente vero che nel modo in cui io l'ho appena descritta, sembrerebbe più un anime da 4 che da 8 ma, ripeto, a me è davvero piaciuto tanto. Per questo lo consiglio a tutti, vedetevelo! E' un anime diverso dagli altri, particolare e intrigante! Beh, non mi resta soltanto che augurare buona visione a chi se lo vedrà!
Ps. Attenzione! Questo prodotto non è adatto ai bambini: essi potrebbero voler indossare degli abiti e non levarli mai più, neanche per dormire, come i personaggi rappresentati in quest'anime. Inoltre potrebbero presentare desiderio di suicidio per poter passare da un mondo all'altro senza alcuna difficoltà. L'azienda di produzione è esente da ogni responsabilità.
In breve, nelle prime 11 puntate non si capisce assolutissimamente un accidente e solo nell'ultima puntata viene chiarito il mistero. L'anime si sviluppa in una sorta di confusione che impasticcia eventi presi da mondi diversi, in tempi diversi tra loro, quasi senza alcuna logica. In realtà ancora non mi sono chiare molte cose però non sono assolutamente pentita di aver visto quest'opera. Perchè? Non ne ho la più pallida idea. Potrei scrivere un romanzo solo per descrivere le cose negative di quest'anime ma, nonostante tutto, mi è stra-piaciuto al punto che lo rivedrei un'altra volta. Sarà stata forse la voglia irrefrenabile di risolvere il mistero, saranno state tutte queste piccole storie d'amore, sarà stata la grafica o la sigla... boh, potrebbe essere qualsiasi cosa ma io sono consapevole solo del fatto che darei 9 a questo anime se dovessi giudicarlo con il cuore. Non lo faccio perchè con l'uso dell'intelletto comprendo che non se lo meriti.
La trama è piuttosto semplice...emh, anzi no,non lo è per niente. In verità non si capisce neanche molto bene quale sia la trama... Si deduce che c'è una tizia un pochino introversa, anzi, un pochino tanto assai introversa, che si risveglia senza ricordare nulla e si mette a parlare felicemente con uno spirito che le spiega il motivo per il quale lei abbia questa amnesia. Lei fa finta di nulla e conduce una vita pressochè normale, tranne per il solo e futilissimo fatto che non ricorda come si chiama, quanti anni ha, dove va a scuola, dove abita e quali sono i nomi dei suoi amici di infanzia, dei suoi colleghi e del suo capo. Tutto qui. Beh, tragicamente per un incidente si risveglia in un letto d'ospedale e un tizio prova a baciarla come se niente fosse... E lei che fa? Indovinate un pò... non dice assolutamente niente! Rimane come una babba a fissare il vuoto. Vabè, contenta lei... Comunque, dopo che si è risvegliata si rende conto che c'è qualcosina che non va: i suoi colleghi sono diversi, alcuni si comportano in modo strano, lei dovrebbe aver vissuto avvenimenti differenti rispetto a quelli che si ricorda... beh, effimere sciocchezze tutt'al più. Però continua la sua vita tranquillamente... ad un certo punto magicamente si risveglia nella sua casetta e un'altro ragazzo la vuole baciare... e così via fino alla puntata 12.
Si, è un totale caos. Per non parlare dei tizi con cui questa povera ragazza dovrà stare. Il primo è un automa senza cuore che indossa dei vestiti un pò macabri e un pò da clawn. Sono metà rossi e metà neri con tante stringhe e sono composti anche da una maglietta tutta strappata ai bordi. Il secondo ha i capelli blu e lo sguardo magnetico, si sente un gran figo e cambia ragazza ogni tre mesi. Il terzo è uno che pensa solo ai calcoli matematici, non capisce niente dell'amore ed è totalmente negato a compiere gesti d'affetto. Il quarto... Beh il quarto mi sembrava normale inizialmente. Ero veramente stupita e contenta che finalmente la protagonista avesse incontrato un ragazzo con il cervello apposto... fino a quando non la chiude a chiave dentro una gabbia. Sì, ci sono rimasta uno schifo. Il mio sogno si è infranto in mille pezzi. Ed ecco infine l'ultimo, il più misterioso, che è totalmente fuori di testa. Prima vuole uccidere la ragazza, puoi la vuole salvare, poi la vuole sgozzare, poi la vuole mettere al sicuro, poi la vuole buttare dentro ad un pozzo, poi la vuole strappare dai pericoli e così via. Ci siamo capiti. Non solo questo anime è un accozzaglia di ricordi, avvenimenti e sentimenti ma anche i personaggi sono tutto un programma. Per non parlare poi del fatto che lo spettatore si affeziona alla prima coppia che viene sostituita in malo modo dalla seconda. Poi si affeziona alla seconda coppia che viene sostituita tutta ad un tratto dalla terza e così di nuovo fino alla fine. Oh mamma, mi sto cominciando a confondere pure io.
Vi avviso, nessun colpo di scena finale. Il motivo dell'amnesia non stupisce, ma spiega. Mi è piaciuto, ripeto, anche se avrei preferito che il finale fosse un po più esplicito.
L'opening è micidiale. La prima volta che l'ho vista sono rimasta letteralmente con la bocca aperta. Significativa nella melodia e nelle immagini in cui viene presentato un effetto bellissimo: quello del quasi-bacio.
Beh, è assolutamente vero che nel modo in cui io l'ho appena descritta, sembrerebbe più un anime da 4 che da 8 ma, ripeto, a me è davvero piaciuto tanto. Per questo lo consiglio a tutti, vedetevelo! E' un anime diverso dagli altri, particolare e intrigante! Beh, non mi resta soltanto che augurare buona visione a chi se lo vedrà!
Ps. Attenzione! Questo prodotto non è adatto ai bambini: essi potrebbero voler indossare degli abiti e non levarli mai più, neanche per dormire, come i personaggi rappresentati in quest'anime. Inoltre potrebbero presentare desiderio di suicidio per poter passare da un mondo all'altro senza alcuna difficoltà. L'azienda di produzione è esente da ogni responsabilità.
Quando ripenso ad Amnesia, a mesi dalla visione, ancora mi chiedo cosa (non) avessero in mente gli ideatori di tale creazione. Non mi stupirei se la dimensione onirica e asettica che ritroviamo nei 12 episodi fosse il diretto riflesso di qualche delirio dei cervelli Brains Base.
Questo perchè tale serie tra una protagonista immemore e incapace di parlare, cinque psicopatici che per qualche motivo le girano attorno, una fata che compare solo nel primo e ultimo episodio, un turbinio di colori psichedelico e un ritmo di narrazione paurosamente tediante, sortirà l'effetto di disattivarvi il cervello proprio come se steste fumando qualcosa insieme allo staff ideatore.
Con un intento simile, potrei persino dare un 5 giusto per l'assurdità delle intenzioni se non fosse che quest'anime, come molte altre serie simili tratte dagli otome games, non si discosta minimamente dalla struttura di un videogioco. La povera protagonista non ha nemmeno un nome originale, i cicli delle interazioni con i 4 ragazzi vengono sistematicamente resettati per rientrare nel numero di 12 episodi, il finale ovviamente si conclude senza una scelta per non scontentare nessuno e non accontentare tutti allo stesso tempo.
Anche i personaggi maschili li ho trovati antipatici come pochi. Oltre ad essere sistematicamente assegnati ad uno specifico colore, simbolo e personalità come i bambini dell'asilo col grembiulino, non muovono un dito per aiutare la protagonista a recuperare le sue memorie, uno addirittura la maltratta. Ah si, poi c'è l'immancabile Jolly di turno, Ukyo, la cui instabilità mentale si piazza sui livelli più preoccupanti in assoluto. Come dicevo, il finale (mai visto qualcosa di più scialbo) assesterà infine l'ultimo colpo al vostro già fragile intelletto, indebolito dalla visione.
Nel complesso, consiglierei questa serie solo allo spettatore insonne o a chi voglia farsi un trip in versione anime previo il risultato più pietoso mai visto. Il mio voto finale, 3, è dato da tre punti bonus: sigla di apertura (l'unica cosa che si salva), effetto calmante prima di dormire, e il terzo me lo sono scordato, dev'essermi venuta un'amnesia, tutta colpa di questa serie!
Questo perchè tale serie tra una protagonista immemore e incapace di parlare, cinque psicopatici che per qualche motivo le girano attorno, una fata che compare solo nel primo e ultimo episodio, un turbinio di colori psichedelico e un ritmo di narrazione paurosamente tediante, sortirà l'effetto di disattivarvi il cervello proprio come se steste fumando qualcosa insieme allo staff ideatore.
Con un intento simile, potrei persino dare un 5 giusto per l'assurdità delle intenzioni se non fosse che quest'anime, come molte altre serie simili tratte dagli otome games, non si discosta minimamente dalla struttura di un videogioco. La povera protagonista non ha nemmeno un nome originale, i cicli delle interazioni con i 4 ragazzi vengono sistematicamente resettati per rientrare nel numero di 12 episodi, il finale ovviamente si conclude senza una scelta per non scontentare nessuno e non accontentare tutti allo stesso tempo.
Anche i personaggi maschili li ho trovati antipatici come pochi. Oltre ad essere sistematicamente assegnati ad uno specifico colore, simbolo e personalità come i bambini dell'asilo col grembiulino, non muovono un dito per aiutare la protagonista a recuperare le sue memorie, uno addirittura la maltratta. Ah si, poi c'è l'immancabile Jolly di turno, Ukyo, la cui instabilità mentale si piazza sui livelli più preoccupanti in assoluto. Come dicevo, il finale (mai visto qualcosa di più scialbo) assesterà infine l'ultimo colpo al vostro già fragile intelletto, indebolito dalla visione.
Nel complesso, consiglierei questa serie solo allo spettatore insonne o a chi voglia farsi un trip in versione anime previo il risultato più pietoso mai visto. Il mio voto finale, 3, è dato da tre punti bonus: sigla di apertura (l'unica cosa che si salva), effetto calmante prima di dormire, e il terzo me lo sono scordato, dev'essermi venuta un'amnesia, tutta colpa di questa serie!
Una bella amnesia è ciò che si brama dopo aver visionato quest'anime. Lobotomizzarsi totalmente il cervello, per dimenticare le ore trascorse nella flebile speranza di trovare un senso logico alla vicenda, piena di aspetti negativi, che meritano soltanto di essere elencati, al fine di salvaguardare l'integrità mentale delle persone.
Iniziamo dalla protagonista (o meglio: la controfigura di un cartonato dal monosillabo facile). Un pupazzo in balia degli eventi, in grado di togliere, in dodici episodi, dignità al genere umano femminile.
Comprendo lo smarrimento dovuto alla perdita della memoria, ma abbandonarsi al caos al suon di "Uhm … Ehm … Ahm", non aiuta di certo a risolvere la situazione. Manca la grinta, la determinazione di prendere in mano le redini del proprio destino, e se ci sono riuscite donne come Jane Austen, Margaret Bondfied e Berth Morrisot, nate in epoca avverse a certi diritti, non vedo perché la missione sia impossibile ad una ragazza dell'era moderna.
Per quanto riguarda la storia (o meglio: situazioni improbabili, dai risvolti altrettanto improbabili) è l'evidente risultato di una cena indigesta, seguita da una notte insonne, passata a delirare su un'allucinante trama priva di qualsiasi logica. Qui non c'è il mistero, ma un raffazzonato collage di situazioni, che non possono minimamente rientrare nel genere Giallo dei grandi Gosho Aoyama e Manabu Kaminaga.
Inoltre, se vogliamo continuare ad analizzare gli effetti deleteri della famigerata cena, il principale risultato lo si riscontra nello stile (o meglio: la morte del buongusto) penalizzato da outfit osceni impreziositi da ipnotici motivi a scacchi, che danno la mazzata finale al già compromesso progetto. Persino l'accostamento dei colori provoca una forte emicrania. Un attimo di silenzio, per i capelli lime adorni di un inguardabile berretto, con decorazioni viste solo nelle bandiere di formula Uno.
Mancano al appello del delirio onirico i protagonisti (o meglio: la solita solfa dei reverse - harem). Niente di nuovo sul fronte occidentale. Il consueto corteo di tsundere, kuundere, yandere, dandere. Sul quale non voglio sprecare ulteriori parole, visto che lo schema e gli stereotipi sono sempre (e inesorabilmente) gli stessi.
Riepilogando, se un vostro amico vi propone eccitato la visione di questo anime, cancellatelo dai vostri contatti oppure accompagnatelo da un bravo psichiatra.
Iniziamo dalla protagonista (o meglio: la controfigura di un cartonato dal monosillabo facile). Un pupazzo in balia degli eventi, in grado di togliere, in dodici episodi, dignità al genere umano femminile.
Comprendo lo smarrimento dovuto alla perdita della memoria, ma abbandonarsi al caos al suon di "Uhm … Ehm … Ahm", non aiuta di certo a risolvere la situazione. Manca la grinta, la determinazione di prendere in mano le redini del proprio destino, e se ci sono riuscite donne come Jane Austen, Margaret Bondfied e Berth Morrisot, nate in epoca avverse a certi diritti, non vedo perché la missione sia impossibile ad una ragazza dell'era moderna.
Per quanto riguarda la storia (o meglio: situazioni improbabili, dai risvolti altrettanto improbabili) è l'evidente risultato di una cena indigesta, seguita da una notte insonne, passata a delirare su un'allucinante trama priva di qualsiasi logica. Qui non c'è il mistero, ma un raffazzonato collage di situazioni, che non possono minimamente rientrare nel genere Giallo dei grandi Gosho Aoyama e Manabu Kaminaga.
Inoltre, se vogliamo continuare ad analizzare gli effetti deleteri della famigerata cena, il principale risultato lo si riscontra nello stile (o meglio: la morte del buongusto) penalizzato da outfit osceni impreziositi da ipnotici motivi a scacchi, che danno la mazzata finale al già compromesso progetto. Persino l'accostamento dei colori provoca una forte emicrania. Un attimo di silenzio, per i capelli lime adorni di un inguardabile berretto, con decorazioni viste solo nelle bandiere di formula Uno.
Mancano al appello del delirio onirico i protagonisti (o meglio: la solita solfa dei reverse - harem). Niente di nuovo sul fronte occidentale. Il consueto corteo di tsundere, kuundere, yandere, dandere. Sul quale non voglio sprecare ulteriori parole, visto che lo schema e gli stereotipi sono sempre (e inesorabilmente) gli stessi.
Riepilogando, se un vostro amico vi propone eccitato la visione di questo anime, cancellatelo dai vostri contatti oppure accompagnatelo da un bravo psichiatra.
Amesia è un anime Reverse-Harem di 12 episodi, uscito nel 2013. Grafica pazzesca, presenza di bishonen a non finire ma... per me è no. No, non ci siamo, non credo di aver mai visto un anime che mi ha annoiato più di questo.
Allora, partiamo dal presupposto che io sono una ragazza che adora il genere Reverse-Harem, e gioca agli Otome Games da un pò di tempo... perciò quando ho scoperto Amnesia potete capire che ero eccitatissima all'idea di guardarlo!
Così quella sera decisi tutta felice di spararmi un'episodio dopo l'altro, attirata dalla grafica bellissima e dai ragazzi stupendi che attorniano la protagonista. E poi, e poi ho capito. Dopo i primi tre episodi ho capito che mi trovavo davanti ad un'anime completamente vuoto. Vuoto di sentimenti, vuoto di una storia vera e propria, vuoto di dialoghi interessanti, vuoto di tutto. Quest'anime non ha nemmeno un "senso", è un pastorcchio mezzo fantasy, mezzo nonsisacosa che non porta assolutamente a nulla. La protagonista è completamente inutile, apatica, anche lei senza un senso, che non spiega mai niente, non fa mai niente, si lascia sopraffare da ogni evento senza cercare di prendere l'iniziativa. Credetemi, detta così non rende ma è una storia davvero frustrante, una trama che sembra portare lo spettatore a uno stato comatoso tipo trip di acidi... tutto in tema agli eventi che accadono e i caratteri dei personaggi. Un "Alice nel paese delle meraviglie" incentrato su una ragazza inutile e dei bellocci anche loro senza una gran caratterizzazione, messi li solo per far sbavare le poche fangirls infoiate di cui tanto della trama non frega nulla. E poi ve lo ripeto: Giuro che non si capisce nulla, è tutto un casino fino alla fine, e persino alla fine vi verrà da scaraventare il vosto pc giù dalla finestra per il nervoso di aver perso così tante ore della vostra vita a guardare la storia inutile ambientanta in un mondo fantasy-inutile di una ragazza inutile, circondata da bellocci colorati e inutili, con colpi di scena pressochè inutili e pallosi, con un bel contorno di ambientazioni inutili e personaggi secondari... Inutili. Quindi che dire, do voto 2 giusto per Shin (unico dei ragazzi che mi piace abbastanza), e la grafica davvero ben fatta e sprecata.
Allora, partiamo dal presupposto che io sono una ragazza che adora il genere Reverse-Harem, e gioca agli Otome Games da un pò di tempo... perciò quando ho scoperto Amnesia potete capire che ero eccitatissima all'idea di guardarlo!
Così quella sera decisi tutta felice di spararmi un'episodio dopo l'altro, attirata dalla grafica bellissima e dai ragazzi stupendi che attorniano la protagonista. E poi, e poi ho capito. Dopo i primi tre episodi ho capito che mi trovavo davanti ad un'anime completamente vuoto. Vuoto di sentimenti, vuoto di una storia vera e propria, vuoto di dialoghi interessanti, vuoto di tutto. Quest'anime non ha nemmeno un "senso", è un pastorcchio mezzo fantasy, mezzo nonsisacosa che non porta assolutamente a nulla. La protagonista è completamente inutile, apatica, anche lei senza un senso, che non spiega mai niente, non fa mai niente, si lascia sopraffare da ogni evento senza cercare di prendere l'iniziativa. Credetemi, detta così non rende ma è una storia davvero frustrante, una trama che sembra portare lo spettatore a uno stato comatoso tipo trip di acidi... tutto in tema agli eventi che accadono e i caratteri dei personaggi. Un "Alice nel paese delle meraviglie" incentrato su una ragazza inutile e dei bellocci anche loro senza una gran caratterizzazione, messi li solo per far sbavare le poche fangirls infoiate di cui tanto della trama non frega nulla. E poi ve lo ripeto: Giuro che non si capisce nulla, è tutto un casino fino alla fine, e persino alla fine vi verrà da scaraventare il vosto pc giù dalla finestra per il nervoso di aver perso così tante ore della vostra vita a guardare la storia inutile ambientanta in un mondo fantasy-inutile di una ragazza inutile, circondata da bellocci colorati e inutili, con colpi di scena pressochè inutili e pallosi, con un bel contorno di ambientazioni inutili e personaggi secondari... Inutili. Quindi che dire, do voto 2 giusto per Shin (unico dei ragazzi che mi piace abbastanza), e la grafica davvero ben fatta e sprecata.
Amnesia è un anime ispirato all'omonimo otome-game, gioco giapponese di simulazione di appuntamenti. Le relazioni amorose di affascinanti protagonisti in reverse-harem puntano chiaramente al pubblico femminile rendendolo un titolo sconsigliato al maschile, ma se siete dei paladini dell'estetica, come me, lo troverete godibile anche soltanto per l'ottimo aspetto tecnico. Amnesia è un anime che non coinvolge per la trama, per i personaggi o per l'idea, coinvolge per l'atmosfera rarefatta da dormiveglia, quella delle sei di sera a novembre quando ti stai per innamorare di qualcuno. C'è un'aria elettrica e blu e questo a me è bastato per apprezzarlo. Ve lo racconto.
TRAMA
Una ragazza senza nome si sveglia priva di memoria dopo essere svenuta. Lo spirito/fata Orion fluttua preoccupato nella stanza e spiega che a causa di una collisione avvenuta tra i due, la ragazza è ora senza ricordi. Orion si offre così di aiutarla nel recupero della memoria a patto che questa non vada in ospedale, ma cerchi invece di vivere normalmente la quotidianità riallacciando rapporti con le persone care. La ragazza scopre di lavorare al Maid Cafè un locale in cui ritrova gli amici più stretti, stretti e decisamente attraenti. I suoi ricordi non fanno in tempo a schiarirsi che, in seguito ad un incidente, si ritrova nuovamente confusa, come all'inizio, ma in una dimensione parallela. Assisteremo da qui in avanti a salti dimensionali in più realtà, in cui i ragazzi che la circondano assumeranno ogni volta ruoli diversi.
La trama non è ben sviluppata, manca di chiarezza e dettagli per poter comprendere fino in fondo la storia che gli sceneggiatori avevano, forse non troppo bene, in mente. Rimane quindi un abbozzo con qualche buco e molte domande che non riesce a conquistare.
L'evolversi della vicenda propone gli avvenimenti secondo uno schema prestabilito dettando un ritmo a volte noioso e ripetitivo, mentre la curiosità dello spettatore è alimentata di episodio in episodio con finali sospesi, interrotti, espediente senza dubbio banale, che su di me ha funzionato, facendomi terminare Amnesia in un paio di giorni.
Cuori, Quadri, Fiori, Picche, rimmarrete smarriti dai riferimenti ai semi delle carte da poker, un dettaglio completamente trascurato nella narrazione dell'anime, conosciuto invece dai giocatori dell'otome-game, nel quale, ad ognuno di questi, corrisponde un mondo/fidanzato tra i quali la protagonista del gioco puo scegliere. Nell'anime viene aggiunto poi il simbolo della Falce di Luna a cui è legato una quinta scelta purtroppo sviluppata malamente solo nelle ultime puntate.
PERSONAGGI
I personaggi sono semplici, facili, standardizzati ma godibili, tranne lei. La protagonista è senza nome, una candida ragazzina priva di caratterizzazione e volontà, tant'è che viene utilizzato Orion, la fata, come sua coscienza esterna. Ammazza ogni tentativo di dialogo con "ehm etto...etto..." e subisce gli avvenimenti senza mai affrontarli rendendoci lei stessa difficoltosa la comprensione della trama. Una scelta che continuo a non condividere. I cinque co-protagonisti, i ragazzi, hanno caratteri definiti anche se classici, ho apprezzato lo stile nell'abbigliamento, un po' steampunk un po' circense, nuovo, soprattutto l'outfit di Shin. Belli e affascinanti svolgono il loro celato (?) ruolo fanservice per il pubblico femminile. Peccato per l'atteggiamento di lei che spesso inficia e impoverisce lo sviluppo delle relazioni e quindi la riuscita degli episodi.
GRAFICA
La Brains Base ha svolto un lavoro eccellente. Tecnicamente grafica e animazione sono ad alti livelli, l'uso di texture per la colorazione dei vestiti, soprattutto sui neri, ha un impatto sorprendente contribuendo all'ottima resa degli outfits maschili. Lo stile e la colorazione degli occhi a più strati è caratteristico e personale nonchè affascinante, unito ad un chara design decisamente nelle mie corde. I disegni sono slanciati, appuntiti ma non taglienti, i capelli, dopo gli occhi, sono il punto forte, mi sono incantata più volte sulla perfezione del taglio di Shin e della stessa protagonista o il modo in cui si muovono le lunghe punte di Ukyo. Il podio però, va alla gamma di colori e sfumature. Mai in un anime ho trovato una tavolozza tanto bella e comunicativa, in grado da sola, di raccontare un'atmosfera. La città di notte, è una delle più suggestive di sempre, le luci, la variabile di colori freddi e scuri è semplicemente meravigliosa, lo spettatore può sentirne gli odori, la temperatura, persino l'umidità sulla pelle. Un gran bel lavoro Brains Base.
MUSICHE
L'opening "Zoetrope" di Nagi Yanagi è adatta al mood generale, oltre ad essere musicalmente molto valida. Inizia ricordando una ninna nanna per poi evolversi incalzante e ritmata come gli sbalzi dimensionali della surreale storia di Amnesia. Il video è di ottima fattura e ci regala allusioni grafiche, come le carte o il cubo di rubik, sugli universi paralleli. Sicuramente promette più di quello che può effettivamente mantenere l'anime. L'ending "Recall" di Ray, è sensuale e malinconica ma permeata di una grinta, come l'opening, che, purtroppo, non apparterrà mai a nessuno dei nostri protagonisti. Molto valido, anche qui, l'espediente grafico del caleidoscopio che inquadra gli avvenimenti attraverso diverse lenti sfaccettate. Una menzione particolare al tema carillon di Dewa Yoshiaki presente in tutta la storia che a seconda del momento varia dal dolce all'inquietante. E' un suono estremamente semplice ed incredibilmente efficace, capace di caratterizzare e legarsi in maniera omogenea sia all'opening che all'ending creando uno studio musicale unitario.
Il voto sarebbe stato un 6.5 ma arrotondo al 7 perchè musiche e grafica sono in definitiva veramente eccellenti.
TRAMA
Una ragazza senza nome si sveglia priva di memoria dopo essere svenuta. Lo spirito/fata Orion fluttua preoccupato nella stanza e spiega che a causa di una collisione avvenuta tra i due, la ragazza è ora senza ricordi. Orion si offre così di aiutarla nel recupero della memoria a patto che questa non vada in ospedale, ma cerchi invece di vivere normalmente la quotidianità riallacciando rapporti con le persone care. La ragazza scopre di lavorare al Maid Cafè un locale in cui ritrova gli amici più stretti, stretti e decisamente attraenti. I suoi ricordi non fanno in tempo a schiarirsi che, in seguito ad un incidente, si ritrova nuovamente confusa, come all'inizio, ma in una dimensione parallela. Assisteremo da qui in avanti a salti dimensionali in più realtà, in cui i ragazzi che la circondano assumeranno ogni volta ruoli diversi.
La trama non è ben sviluppata, manca di chiarezza e dettagli per poter comprendere fino in fondo la storia che gli sceneggiatori avevano, forse non troppo bene, in mente. Rimane quindi un abbozzo con qualche buco e molte domande che non riesce a conquistare.
L'evolversi della vicenda propone gli avvenimenti secondo uno schema prestabilito dettando un ritmo a volte noioso e ripetitivo, mentre la curiosità dello spettatore è alimentata di episodio in episodio con finali sospesi, interrotti, espediente senza dubbio banale, che su di me ha funzionato, facendomi terminare Amnesia in un paio di giorni.
Cuori, Quadri, Fiori, Picche, rimmarrete smarriti dai riferimenti ai semi delle carte da poker, un dettaglio completamente trascurato nella narrazione dell'anime, conosciuto invece dai giocatori dell'otome-game, nel quale, ad ognuno di questi, corrisponde un mondo/fidanzato tra i quali la protagonista del gioco puo scegliere. Nell'anime viene aggiunto poi il simbolo della Falce di Luna a cui è legato una quinta scelta purtroppo sviluppata malamente solo nelle ultime puntate.
PERSONAGGI
I personaggi sono semplici, facili, standardizzati ma godibili, tranne lei. La protagonista è senza nome, una candida ragazzina priva di caratterizzazione e volontà, tant'è che viene utilizzato Orion, la fata, come sua coscienza esterna. Ammazza ogni tentativo di dialogo con "ehm etto...etto..." e subisce gli avvenimenti senza mai affrontarli rendendoci lei stessa difficoltosa la comprensione della trama. Una scelta che continuo a non condividere. I cinque co-protagonisti, i ragazzi, hanno caratteri definiti anche se classici, ho apprezzato lo stile nell'abbigliamento, un po' steampunk un po' circense, nuovo, soprattutto l'outfit di Shin. Belli e affascinanti svolgono il loro celato (?) ruolo fanservice per il pubblico femminile. Peccato per l'atteggiamento di lei che spesso inficia e impoverisce lo sviluppo delle relazioni e quindi la riuscita degli episodi.
GRAFICA
La Brains Base ha svolto un lavoro eccellente. Tecnicamente grafica e animazione sono ad alti livelli, l'uso di texture per la colorazione dei vestiti, soprattutto sui neri, ha un impatto sorprendente contribuendo all'ottima resa degli outfits maschili. Lo stile e la colorazione degli occhi a più strati è caratteristico e personale nonchè affascinante, unito ad un chara design decisamente nelle mie corde. I disegni sono slanciati, appuntiti ma non taglienti, i capelli, dopo gli occhi, sono il punto forte, mi sono incantata più volte sulla perfezione del taglio di Shin e della stessa protagonista o il modo in cui si muovono le lunghe punte di Ukyo. Il podio però, va alla gamma di colori e sfumature. Mai in un anime ho trovato una tavolozza tanto bella e comunicativa, in grado da sola, di raccontare un'atmosfera. La città di notte, è una delle più suggestive di sempre, le luci, la variabile di colori freddi e scuri è semplicemente meravigliosa, lo spettatore può sentirne gli odori, la temperatura, persino l'umidità sulla pelle. Un gran bel lavoro Brains Base.
MUSICHE
L'opening "Zoetrope" di Nagi Yanagi è adatta al mood generale, oltre ad essere musicalmente molto valida. Inizia ricordando una ninna nanna per poi evolversi incalzante e ritmata come gli sbalzi dimensionali della surreale storia di Amnesia. Il video è di ottima fattura e ci regala allusioni grafiche, come le carte o il cubo di rubik, sugli universi paralleli. Sicuramente promette più di quello che può effettivamente mantenere l'anime. L'ending "Recall" di Ray, è sensuale e malinconica ma permeata di una grinta, come l'opening, che, purtroppo, non apparterrà mai a nessuno dei nostri protagonisti. Molto valido, anche qui, l'espediente grafico del caleidoscopio che inquadra gli avvenimenti attraverso diverse lenti sfaccettate. Una menzione particolare al tema carillon di Dewa Yoshiaki presente in tutta la storia che a seconda del momento varia dal dolce all'inquietante. E' un suono estremamente semplice ed incredibilmente efficace, capace di caratterizzare e legarsi in maniera omogenea sia all'opening che all'ending creando uno studio musicale unitario.
Il voto sarebbe stato un 6.5 ma arrotondo al 7 perchè musiche e grafica sono in definitiva veramente eccellenti.
Non uno dei migliori ma nemmeno così tremendo come lo descrivono in molti: la Idea factory si riconferma fra i miei preferiti.
La storia all'inizio è poco chiara: mostra la protagonista che si risveglia continuamente lo stesso giorno, in mondi simili ma diversi, dove si scopre essere fidanzata con un ragazzo diverso ogni volta. Avendo perso la memoria, lo spirito Orion le rivela molto candidamente che probabilmente è colpa sua, ma che la aiuterà a recuperarla.
Questi continui cambiamenti di mondo e di storia convergeranno alla fine, con la scoperta dell'identità di un misterioso ragazzo che, fra un mondo e l'altro, sembra continuare a ricordarsi di lei...
In Amnesia, cosa che mi è accaduta in pochi altri anime, mi sono appassonata alle vicende di tutti i protagonisti maschili, e questo mi ha evitato di avere quegli episodi "Non m'interessi tu, voglio XXX" che purtroppo capitano spesso nei reverse harem.
Lo stile dei disegni è bello e pulito, e se in un primo momento rimasi stranita dagli occhi bicolori dei personaggi, adesso li adoro.
I personaggi sono splendidamente caratterizzati, tranne, ahimè, la protagonista, che non sembra avere colto il cambiamento fra videogame e anime: nei videogame, è il giocatore a doversi immedesimare nel/nella protagonista, che deve quindi avere un carattere neutro perchè ci si possa sostituire ad essa. L'errore più grande, dell'anime è stato non capire che questa regola non funziona anche in questo campo; errore che però, ha sortito un risvolto positivo. Se vi piacciono anime che non lasciano dubbi e spiegano tutto passo passo, Amnesia vi deluderà. Il bello dell'anime è che riesce a comunicarti lo smarrimento della protagonista mentre viaggia in questi mondi, arrivare con lei, proprio come, appunto, in un videogioco, a scoprire cosa succede.
Per qualcuno può essere un punto a sfavore: per me no, perchè, per quelle settimane in cui mi ero messa in pari e aspettavo in trepidazione l'episodio successivo, avevo qualcosa che mi intrigasse.
Il punto forte di questo anime non è la chiarezza o la linearità, ma la confusione e lo smarrimento, che convergono poi nel gran finale. Gran finale che non è di riflessioni o scelte amorose, su questo si resta, come in tutti i videogame dove bisogna scegliere il proprio finale, piuttosto vaghi. Restano sospese delle domande e parole non dette durante l'azione, non un finale in cui pensare ma un finale che chiude le cose e lascia per dopo, allo spettatore, le riflessioni.
Ho apprezzato questo anime, forse perchè quelli che per altri sono difetti, per me sono punti di forza. Se siete disposti a lasciarvi trascinare da questa storia confusa e turbolenta, siamo sulla stessa barca.
La storia all'inizio è poco chiara: mostra la protagonista che si risveglia continuamente lo stesso giorno, in mondi simili ma diversi, dove si scopre essere fidanzata con un ragazzo diverso ogni volta. Avendo perso la memoria, lo spirito Orion le rivela molto candidamente che probabilmente è colpa sua, ma che la aiuterà a recuperarla.
Questi continui cambiamenti di mondo e di storia convergeranno alla fine, con la scoperta dell'identità di un misterioso ragazzo che, fra un mondo e l'altro, sembra continuare a ricordarsi di lei...
In Amnesia, cosa che mi è accaduta in pochi altri anime, mi sono appassonata alle vicende di tutti i protagonisti maschili, e questo mi ha evitato di avere quegli episodi "Non m'interessi tu, voglio XXX" che purtroppo capitano spesso nei reverse harem.
Lo stile dei disegni è bello e pulito, e se in un primo momento rimasi stranita dagli occhi bicolori dei personaggi, adesso li adoro.
I personaggi sono splendidamente caratterizzati, tranne, ahimè, la protagonista, che non sembra avere colto il cambiamento fra videogame e anime: nei videogame, è il giocatore a doversi immedesimare nel/nella protagonista, che deve quindi avere un carattere neutro perchè ci si possa sostituire ad essa. L'errore più grande, dell'anime è stato non capire che questa regola non funziona anche in questo campo; errore che però, ha sortito un risvolto positivo. Se vi piacciono anime che non lasciano dubbi e spiegano tutto passo passo, Amnesia vi deluderà. Il bello dell'anime è che riesce a comunicarti lo smarrimento della protagonista mentre viaggia in questi mondi, arrivare con lei, proprio come, appunto, in un videogioco, a scoprire cosa succede.
Per qualcuno può essere un punto a sfavore: per me no, perchè, per quelle settimane in cui mi ero messa in pari e aspettavo in trepidazione l'episodio successivo, avevo qualcosa che mi intrigasse.
Il punto forte di questo anime non è la chiarezza o la linearità, ma la confusione e lo smarrimento, che convergono poi nel gran finale. Gran finale che non è di riflessioni o scelte amorose, su questo si resta, come in tutti i videogame dove bisogna scegliere il proprio finale, piuttosto vaghi. Restano sospese delle domande e parole non dette durante l'azione, non un finale in cui pensare ma un finale che chiude le cose e lascia per dopo, allo spettatore, le riflessioni.
Ho apprezzato questo anime, forse perchè quelli che per altri sono difetti, per me sono punti di forza. Se siete disposti a lasciarvi trascinare da questa storia confusa e turbolenta, siamo sulla stessa barca.
Sotto consiglio di una amica, ho provato a vedere questo nuovo anime. Per me è stato il primo reverse-harem e, come ho visto nelle maggior parte delle recensioni, noto con piacere che non sono la prima a cui non ne è rimasta molto entusiasta. So bene di mio che non è bello fermarsi al 10 episodio quando poi ne mancano soltanto due alla fine ma proprio, più di così non riuscivo ad andare avanti anche se codesta amica mi incitava, per via del finale alquanto sorprendente che ci sarebbe stato. Però, ripeto, per quanto io amo gli anime romantici, questo non mi ispira alcuna curiosità e voglia nel continuarlo. Ma ora passiamo alla recensione vera e propria.
Trama: Per me la trama è stata alquanto incomprensibile o meglio, più che incompresibile, mi sembra proprio stupida; nel senso che: vi è questa protagonista il cui nome è Heroine che, di punto in bianco, mentre è al lavoro, ha un mancamento e una volta risvegliatasi non ricorda più nulla, ma proprio nulla nulla, della sua vita passata. Al risveglio gli compare davanti ai suoi occhi un folletto il cui nome è Orion che aiuta Heroine a farle recuperare la memoria che, da quello che ho capito, deve fare ciò facendo ad ogni episodio una relazione con un ragazzo diverso presente al Maide Cafè dove codesta ragazza lavora. Dopo aver capito, più o meno, il senso di questa trama, mi è venuto in mente un solo soprannome da dare a questa protagonista ma, per buona educazione, non lo rivelo e ve lo lascio solo immaginare.
Personaggi: I personaggi maschili presenti nell'anime sembrano uno dei pochi ad essere caratterizzati bene perché hanno un filo logico nella storia ma, la protagonista Heroine, proprio no. Il motivo è semplice: lei è apatica, è una di quelle bambinette che si mettono sempre nei guai e in più, è una di quei personaggi femminili che stanno sempre al centro dell'attenzione.
Disegni: Questo è l'unico punto del mio punteggio. Non vado oltre al cinque perché la grafia e gli sfondi mi piacciono, sono colorati molto bene. L'unica cosa che mi ha lasciato un po' perplessa sono gli occhi dei personaggi: sia le pupille che le cornea sono squadrati e hanno delle tonalità che vanno da un colore chiaro a scuro in base al loro colore dei capelli. Per me questo se lo potevano risparmiare.
In conclusione: In conclusione, dico solamente che questo è uno di quegli anime di cui si può farne proprio a meno.
Trama: Per me la trama è stata alquanto incomprensibile o meglio, più che incompresibile, mi sembra proprio stupida; nel senso che: vi è questa protagonista il cui nome è Heroine che, di punto in bianco, mentre è al lavoro, ha un mancamento e una volta risvegliatasi non ricorda più nulla, ma proprio nulla nulla, della sua vita passata. Al risveglio gli compare davanti ai suoi occhi un folletto il cui nome è Orion che aiuta Heroine a farle recuperare la memoria che, da quello che ho capito, deve fare ciò facendo ad ogni episodio una relazione con un ragazzo diverso presente al Maide Cafè dove codesta ragazza lavora. Dopo aver capito, più o meno, il senso di questa trama, mi è venuto in mente un solo soprannome da dare a questa protagonista ma, per buona educazione, non lo rivelo e ve lo lascio solo immaginare.
Personaggi: I personaggi maschili presenti nell'anime sembrano uno dei pochi ad essere caratterizzati bene perché hanno un filo logico nella storia ma, la protagonista Heroine, proprio no. Il motivo è semplice: lei è apatica, è una di quelle bambinette che si mettono sempre nei guai e in più, è una di quei personaggi femminili che stanno sempre al centro dell'attenzione.
Disegni: Questo è l'unico punto del mio punteggio. Non vado oltre al cinque perché la grafia e gli sfondi mi piacciono, sono colorati molto bene. L'unica cosa che mi ha lasciato un po' perplessa sono gli occhi dei personaggi: sia le pupille che le cornea sono squadrati e hanno delle tonalità che vanno da un colore chiaro a scuro in base al loro colore dei capelli. Per me questo se lo potevano risparmiare.
In conclusione: In conclusione, dico solamente che questo è uno di quegli anime di cui si può farne proprio a meno.
"Amnesia" è uno degli anime più problematici che abbia mai visto, non per la trama in sè, ma per il fatto di stare al passo e seguire piano piano la storia che muta sotto i propri occhi. Premetto che gli anime "Harem" sono sempre stati di mio interesse quindi scoprendo questo anime mi sono riempita di aspettative, tuttavia ho capito che passava in secondo piano perchè uno dei punti principali di questo anime e la psicologia, nel seguire passo a passo vedi la trama mutare sempre di più sbalzando da un pensiero all'altro il che è molto apprezzato a mio parere (Non rischierà mai di essere noioso o scontato) anche se posso capire che potrebbe mettere in confusione alcune persone.
Ho dato 8 a questo anime perchè ha saputo catturare il mio interesse dal primo momento, i personaggi sono tutti realizzati molto bene sia l'aspetto che il carattere di ogni singolo personaggio riesce a trasmettere la propria personalità (i personaggi hanno personalità differenti ben evidenti) il chè mi ha colpito profondamente, la trama è ricca di contenuto, non è affatto scontata cosa molto positiva al tempo di oggi negli "Reverse-harem". Forse ha bisogno di attenzione per seguire la trama che all'inizio potrebbe confodere ma sono 12 episodi veramente ben fatti, il lavoro dei disegnatori è ben fatto.
L'ho guardato per due volte di seguito senza mai stancarmene, quindi penso che il mio voto sia più che meritato dato chè penso che l'anime sia un opera molto bella e curata, non mi soffermo nel spiegare la trama perchè penso non servi, è molto meglio vederlo con i propri occhi per capirlo. Lo consiglio vivamente a chi ama come me il genere Psicologico, per comprendere meglio la trama che forse per altri potrebbe essere al quanto difficile.
Ho dato 8 a questo anime perchè ha saputo catturare il mio interesse dal primo momento, i personaggi sono tutti realizzati molto bene sia l'aspetto che il carattere di ogni singolo personaggio riesce a trasmettere la propria personalità (i personaggi hanno personalità differenti ben evidenti) il chè mi ha colpito profondamente, la trama è ricca di contenuto, non è affatto scontata cosa molto positiva al tempo di oggi negli "Reverse-harem". Forse ha bisogno di attenzione per seguire la trama che all'inizio potrebbe confodere ma sono 12 episodi veramente ben fatti, il lavoro dei disegnatori è ben fatto.
L'ho guardato per due volte di seguito senza mai stancarmene, quindi penso che il mio voto sia più che meritato dato chè penso che l'anime sia un opera molto bella e curata, non mi soffermo nel spiegare la trama perchè penso non servi, è molto meglio vederlo con i propri occhi per capirlo. Lo consiglio vivamente a chi ama come me il genere Psicologico, per comprendere meglio la trama che forse per altri potrebbe essere al quanto difficile.
Ok, recensiamo oggi Amnesia, ma andiamo con ordine.
La realizzazione tecnica dell'anime fa il suo buon lavoro, i personaggi sono disegnati in modo, volendo, un po' estroso e poco convenzionale, ma sebbene il primo pensiero possa essere "ma come diavolo si veste questo?" non si tratta di abbigliamenti così appariscenti da stonare o distogliere l'attenzione. Insomma, non è niente di particolarmente disturbante, soprattutto per me che non ho senso estetico. Onestamente ho amato la colorazione degli occhi, più innaturale di un'eterocromia ma, ehi, è dannatamente figa. Anche le musiche fanno il loro lavoro, non stonano e non si sentono, ma non ci ho trovato nulla di particolarmente interessante o spettacolare.
La trama è qualcosa di assai misterioso, il ritmo della narrazione, lenta già di suo, soffre di occasionali ammortamenti un po' spiacevoli, ma il colossale, gigantesco se non titanico alone di mistero riesce a tenerti abbastanza attento; soprattutto se ti lanci in ipotesi per spiegare il: "che cribbio sta succedendo?".
In quanto ad originalità e bellezza della stessa, beh, è abbastanza piacevole, sebbene non sia nulla di eccelso. Ho trovato lo svolgimento della stessa abbastanza approfondito e sensato, ma non ho difficoltà ad immaginare che a molti possa irritare pesantemente, dato che non è troppo chiaro cosa, come e perché sia successo tutto.
I personaggi... inizio parlando dei 5 comprimari principali (i 5 ragazzi), che sono caratterizzati in modo relativamente abbozzato, alcuni, e leggermente stereotipato. Per altri, comunque, ci saranno interessanti approfondimenti e sviluppi, ma in un anime così strutturato (e per quel che succede nel corso dello stesso, e per le premesse che ha) non penso si potesse fare chissà quanto meglio. Nota a parte merita la protagonista, personaggio abbastanza passivo e che potrebbe star sul gozzo per la sua relativa inutilità, ma il fatto che si trovi in una situazione di palese ed intenso disagio (ha perso i ricordi) ed il fatto che l'anime derivi da un videogioco (vedasi scheda) possono giustificare questo fatto. Avrei comunque apprezzato se l'avessero resa più riflessiva e magari attiva, vogliosa di fare, appassionata, se vogliamo, a ritrovare i suoi ricordi ed a capire la situazione, anziché darle la visibilità di un assorbente interno.
Il fatto che l'anime sia tratto da un videogioco è, personalmente, abbastanza visibile, tanto che più volte ho pensato che la scena sarebbe perfetta per un Kingdom Hearts. Nonostante forti problemi di narrazione, un ritmo lento, e la capacità di suscitare interesse relativamente dubbia, l'anime riesce a farsi vedere tutto senza troppi problemi, e prendendolo con la giusta filosofia, senza troppe ire. Lo sconsiglio a chiunque si annoi facilmente o a chi vuole finali chiarificatori come si deve, mentre lo consiglio a chiunque ama commentare in modo ironico le situazioni che man mano vede. Ho comunque optato per un 7 poiché trovo ingiusto un 6 che per me rappresenta "la mera sufficienza", che quest'anime ritengo superi.
La realizzazione tecnica dell'anime fa il suo buon lavoro, i personaggi sono disegnati in modo, volendo, un po' estroso e poco convenzionale, ma sebbene il primo pensiero possa essere "ma come diavolo si veste questo?" non si tratta di abbigliamenti così appariscenti da stonare o distogliere l'attenzione. Insomma, non è niente di particolarmente disturbante, soprattutto per me che non ho senso estetico. Onestamente ho amato la colorazione degli occhi, più innaturale di un'eterocromia ma, ehi, è dannatamente figa. Anche le musiche fanno il loro lavoro, non stonano e non si sentono, ma non ci ho trovato nulla di particolarmente interessante o spettacolare.
La trama è qualcosa di assai misterioso, il ritmo della narrazione, lenta già di suo, soffre di occasionali ammortamenti un po' spiacevoli, ma il colossale, gigantesco se non titanico alone di mistero riesce a tenerti abbastanza attento; soprattutto se ti lanci in ipotesi per spiegare il: "che cribbio sta succedendo?".
In quanto ad originalità e bellezza della stessa, beh, è abbastanza piacevole, sebbene non sia nulla di eccelso. Ho trovato lo svolgimento della stessa abbastanza approfondito e sensato, ma non ho difficoltà ad immaginare che a molti possa irritare pesantemente, dato che non è troppo chiaro cosa, come e perché sia successo tutto.
I personaggi... inizio parlando dei 5 comprimari principali (i 5 ragazzi), che sono caratterizzati in modo relativamente abbozzato, alcuni, e leggermente stereotipato. Per altri, comunque, ci saranno interessanti approfondimenti e sviluppi, ma in un anime così strutturato (e per quel che succede nel corso dello stesso, e per le premesse che ha) non penso si potesse fare chissà quanto meglio. Nota a parte merita la protagonista, personaggio abbastanza passivo e che potrebbe star sul gozzo per la sua relativa inutilità, ma il fatto che si trovi in una situazione di palese ed intenso disagio (ha perso i ricordi) ed il fatto che l'anime derivi da un videogioco (vedasi scheda) possono giustificare questo fatto. Avrei comunque apprezzato se l'avessero resa più riflessiva e magari attiva, vogliosa di fare, appassionata, se vogliamo, a ritrovare i suoi ricordi ed a capire la situazione, anziché darle la visibilità di un assorbente interno.
Il fatto che l'anime sia tratto da un videogioco è, personalmente, abbastanza visibile, tanto che più volte ho pensato che la scena sarebbe perfetta per un Kingdom Hearts. Nonostante forti problemi di narrazione, un ritmo lento, e la capacità di suscitare interesse relativamente dubbia, l'anime riesce a farsi vedere tutto senza troppi problemi, e prendendolo con la giusta filosofia, senza troppe ire. Lo sconsiglio a chiunque si annoi facilmente o a chi vuole finali chiarificatori come si deve, mentre lo consiglio a chiunque ama commentare in modo ironico le situazioni che man mano vede. Ho comunque optato per un 7 poiché trovo ingiusto un 6 che per me rappresenta "la mera sufficienza", che quest'anime ritengo superi.
A differenza di molti reverse-harem, spesso fini a sé stessi e piuttosto scontati già dai primi minuti, Amnesia aveva gli ingredienti giusti per prodursi in un'ottima trama e catturare l'interesse dello spettatore. La tematica della perdita di memoria, molto abusata nel mondo del cinema, viene trattata di rado negli anime e per questo poteva essere piacevole osservarne gli sviluppi in un contesto diverso.
Purtroppo così non è stato.
Premetto che graficamente i personaggi sono molto ben realizzati, anche se forse un po' troppo appariscenti e stravaganti (ma comprendo che sia una scelta dettata dalla necessità di differenziarli radicalmente l'uno dall'altro).
Il numero di episodi è ridottissimo, eppure sono riuscita comunque ad annoiarmi. Superata la sorpresa dei primi due episodi, che illudono ci possa essere qualcosa d'interessante da scoprire, tutto si riduce allo stesso ritrito copione che si ripete puntata dopo puntata. L'interesse verso la trama va scemando di minuto in minuto e pare che gli sceneggiatori non ci mettano il minimo impegno a movimentare un po' le cose.
Veniamo alla nota davvero dolente: la protagonista. Posso capire che si debba restare fedeli al videogioco, dove il personaggio giocante è muto e senza nome, ma inevitabilmente in una trasposizione animata non è possibile inserire una protagonista che non ha un minimo di personalità, di spirito d'iniziativa, di intelligenza, di coraggio, che si lascia trascinare passivamente dagli eventi senza neppure tentare di capire cosa stia succedendo. Nessuno, neppure il più timido e passivo degli esseri umani, reagirebbe come ha reagito lei risvegliandosi nella sua situazione.
Ci ritroviamo ad odiare questa ragazza, e non perché attiri a sé le grazie di tutti i bellocci protagonisti (che ahimè si limitano ad essere belli solo fisicamente...), ma per il suo atteggiamento da manichino senza vita, succube del fidanzato di turno.
Non mi pronuncio sul finale, che comunque non è male rispetto alla storia in generale, ma mi vedo costretta ad assegnare un 5 ad un anime che dopo il guizzo iniziale sfocia nell'ennesimo piattissimo copione da harem.
Purtroppo così non è stato.
Premetto che graficamente i personaggi sono molto ben realizzati, anche se forse un po' troppo appariscenti e stravaganti (ma comprendo che sia una scelta dettata dalla necessità di differenziarli radicalmente l'uno dall'altro).
Il numero di episodi è ridottissimo, eppure sono riuscita comunque ad annoiarmi. Superata la sorpresa dei primi due episodi, che illudono ci possa essere qualcosa d'interessante da scoprire, tutto si riduce allo stesso ritrito copione che si ripete puntata dopo puntata. L'interesse verso la trama va scemando di minuto in minuto e pare che gli sceneggiatori non ci mettano il minimo impegno a movimentare un po' le cose.
Veniamo alla nota davvero dolente: la protagonista. Posso capire che si debba restare fedeli al videogioco, dove il personaggio giocante è muto e senza nome, ma inevitabilmente in una trasposizione animata non è possibile inserire una protagonista che non ha un minimo di personalità, di spirito d'iniziativa, di intelligenza, di coraggio, che si lascia trascinare passivamente dagli eventi senza neppure tentare di capire cosa stia succedendo. Nessuno, neppure il più timido e passivo degli esseri umani, reagirebbe come ha reagito lei risvegliandosi nella sua situazione.
Ci ritroviamo ad odiare questa ragazza, e non perché attiri a sé le grazie di tutti i bellocci protagonisti (che ahimè si limitano ad essere belli solo fisicamente...), ma per il suo atteggiamento da manichino senza vita, succube del fidanzato di turno.
Non mi pronuncio sul finale, che comunque non è male rispetto alla storia in generale, ma mi vedo costretta ad assegnare un 5 ad un anime che dopo il guizzo iniziale sfocia nell'ennesimo piattissimo copione da harem.
L'anime di cui vi vado a parlare si chiama Amnesia e come per altri anime del suo genere, ovvero reverse harem, questo è stato creato sulla base di un videogioco da cui riprende il nome e i personaggi. Purtroppo come spesso accade agli anime di questo genere, il voler mantenere un forte legame con il videogioco comporta gravi pecche nella trama e nello svolgimento delle azioni della protagonista ( che spesso e anche in questo caso risulta ,agli occhi di chi guarda l'anime ,con una grave mancanza di intelligenza ). Direi di parlarvi della trama di cui però nonostante io abbia visto tutta la serie so dirvi relativamente poco: tutto gira attorno a Shujinkou, ragazza che nel corso della serie non ricorderà nulla della sua vita precedente ad un dato giorno, che si ritroverà a vivere in mondi a lei parallelli (da cui si allontanerà con un incidente) e che soprattutto si troverà con fidanzati sempre diversi. Poche saranno le cose che rimarranno comuni a tutti i mondi,la presenza di Orion, compagno mistico della protagonista e che sembra sapere qualcosa sulla sua amnesia, il luogo di lavoro, un legame con l'università, la casa dove la ragazza vive e uno strano personaggio Ukyou che comparirà ogni tanto e scambierà qualche parola con la protagonista senza però farci capire (almeno fino agli ultimi episodi) chi egli sia e perchè lo rincontriamo ogni volta che cambiamo mondo. I fidanzati, compaiono anche in altri mondi però con legami differenti nei confronti della protagonista, come nel caso di Thoma che in un mondo è l'amico del fidanzato e nell'altro lo è egli stesso. L'altra particolarità è che a seconda del mondo dove ci troviamo cambiano anche i caratteri dei personaggi cosa che a volte produce anche qualche gag comica (come nel caso del padrone del caffè che in un mondo è scontroso e nell'altro dolce). Le caratteristiche psicologiche di personaggi sono le tipiche di un otome-game, l'amico del cuore, il fico, l'intellettuale pieno di lavoro e anche una sorta di Hyde (non vi dico chi se no vi tolgo almeno questo piccolo gusto) e tutti sono collegati ad un seme delle carte (unica cosa che inizialmente mi aveva spinto a vedere l'anime, ma che con l'anime non ha niente a che fare, infatti non si capisce perchè abbiano optato per questo character design ma lasciamo perdere..). L'atmosfera, il tratto, i colori sono perfetti per questo tipo di anime ma la trama viene portata aventi con lentezza e difficoltà. Io francamente non sono riuscita a trovare nel finale che ci viene proposto una giusta conclusione. Penso che come anime di questo genere non sia ottimo quindi è esagerato dare un punteggio alto e allo stesso tempo non credo che dare voti molto bassi sia un'ottima alternativa. Il sei penso se lo meriti, per via della grafica, e soprattutto per l'impegno dimostrato da parte dei creatori di dare la possibilità a coloro che hanno visto la serie di vedere il loro preferito trionfante almeno per un paio di episodi.
Spero che continuino a fare nuovi anime su questa scia ma con dei passi in avanti.
Buona visione.
Spero che continuino a fare nuovi anime su questa scia ma con dei passi in avanti.
Buona visione.
"Amnesia" è un anime molto difficile da capire, che va seguito sicuramente molto attentamente se si vuole capire bene ciò che succede nella storia, ma partiamo con la trama.
La protagonista (di cui non si saprà mai il nome) si risveglia nel locale in cui lavora dopo essere svenuta e davanti a sé ritrova una specie di spiritello volante di nome Orion, che sembra già conoscerla ma di cui lei non ricorda nulla, e non solo di lui, non ricorda né chi è lei né chi sono i suoi amici; poco dopo tramite Orion viene a conoscenza di avere subito un'amnesia.
E in più la protagonista viaggerà in mondi paralleli diversi durante la storia; in ogni mondo vive una storia diversa, anche se sempre senza i suoi ricordi.
"Amnesia" da quanto ho visto ha ricevuto molte recensioni negative, e mi sembra di essere (per ora) quello che gli ha messo il voto più alto, e non so spiegarmi il perché del votarlo così male. Io l'ho finito di vedere da poco e mi è piaciuto molto, poi sono gusti, e quindi credo che "Amnesia" sia un anime che o piace o non piace.
La trama nonostante difficile da capire mi ha affascinato e interessato molto e i personaggi sono stati realizzati secondo il mio parere molto bene.
In conclusione posso dire di essere molto soddisfatto di aver visto quest'anime e non me ne sono pentito neanche un po', è un anime magnifico dall'inizio fino alla fine che consiglio a chi riesce a visualizzare senza problemi le trame più complicate da capire.
La protagonista (di cui non si saprà mai il nome) si risveglia nel locale in cui lavora dopo essere svenuta e davanti a sé ritrova una specie di spiritello volante di nome Orion, che sembra già conoscerla ma di cui lei non ricorda nulla, e non solo di lui, non ricorda né chi è lei né chi sono i suoi amici; poco dopo tramite Orion viene a conoscenza di avere subito un'amnesia.
E in più la protagonista viaggerà in mondi paralleli diversi durante la storia; in ogni mondo vive una storia diversa, anche se sempre senza i suoi ricordi.
"Amnesia" da quanto ho visto ha ricevuto molte recensioni negative, e mi sembra di essere (per ora) quello che gli ha messo il voto più alto, e non so spiegarmi il perché del votarlo così male. Io l'ho finito di vedere da poco e mi è piaciuto molto, poi sono gusti, e quindi credo che "Amnesia" sia un anime che o piace o non piace.
La trama nonostante difficile da capire mi ha affascinato e interessato molto e i personaggi sono stati realizzati secondo il mio parere molto bene.
In conclusione posso dire di essere molto soddisfatto di aver visto quest'anime e non me ne sono pentito neanche un po', è un anime magnifico dall'inizio fino alla fine che consiglio a chi riesce a visualizzare senza problemi le trame più complicate da capire.
Un punto importante per recensire quest'anime è soprattutto sapere che è stato tratto da un videogioco. Infatti l'adattamento per l'anime non è risultato consono per essere riproposto sotto tale aspetto (anime); questo è possibile coglierlo nel fatto che la nostra protagonista non abbia un nome - non viene mai chiamata da altri protagonisti e quindi a noi è sconosciuto per tutta la durata dell'anime. Questo è un tipico aspetto del videogioco nel quale il nome della protagonista viene dato dal player.
Inoltre risulta difficile capire alcune spiegazioni di quello che accade all'interno della storia benché spiegateci direttamente da uno dei personaggi principali (lo spirito Orion). La storia di per sé è originale e dinamica, ma a tratti può risultare un po' noiosa per la totale apatia della protagonista, che sembra quasi non mostrare interesse per quello che le sta accadendo; tale comportamento però è forse finalizzato a far capire che i veri protagonisti della serie sono i ragazzi da cui è circondata.
"Amnesia" è un anime che in generale mi è piaciuto, ma non ha soddisfatto l'idea che me ne ero fatta.
Inoltre risulta difficile capire alcune spiegazioni di quello che accade all'interno della storia benché spiegateci direttamente da uno dei personaggi principali (lo spirito Orion). La storia di per sé è originale e dinamica, ma a tratti può risultare un po' noiosa per la totale apatia della protagonista, che sembra quasi non mostrare interesse per quello che le sta accadendo; tale comportamento però è forse finalizzato a far capire che i veri protagonisti della serie sono i ragazzi da cui è circondata.
"Amnesia" è un anime che in generale mi è piaciuto, ma non ha soddisfatto l'idea che me ne ero fatta.
E come al solito mi piace farmi male da solo. Avevo letto cosa ne pensava la gente di quest'anime, ma io "furbescamente" non mi sono fidato e gli ho dato una possibilità. Risultato? Mi sto chiedendo perché non prendo mai sulla parola quello che dicono le persone, sicuramente non avrei perso tempo così inutilmente.
Ma andiamo per gradi partendo dalla trama. La nostra protagonista, di cui non sapremo mai il nome, si risveglia dopo un mancamento e si trova di fronte uno spirito di nome Orion. Questo "simpatico" spiritello spiegherà che a causa sua si è verificato un incidente che ha fatto perdere la memoria alla protagonista. Sempre lui suggerisce di non andare in ospedale, ma di interagire con gli amici/colleghi di lavoro per recuperare la memoria. Bell'incipit, vero? Peccato che dopo un paio di episodi tutto quello che ho descritto sopra non trovi più un senso. Ma prima di iniziare a parlare di tutti gli aspetti negativi della serie voglio concentrarmi su quelli positivi: l'aspetto grafico è molto buono, anche se la scelta dei vestiti da far indossare ai personaggi è veramente inguardabile. Solo della gente non normale di testa andrebbe in giro senza problemi vestita in quel modo ogni santo giorno. Ecco, mi sto già lamentando pure di questo punto che è l'unico decente della serie. Già da qui si può capire quanto siamo messi bene.
Parliamo un po' dei personaggi e partiamo da Orion. Colui che nella prima puntata promette alla protagonista di aiutarla a recuperare la memoria e che invece per metà della storia non compare e per il resto appare per aiutare la protagonista a rispondere a domande del genere "stai bene?" oppure per evidenziare cose che sono così ovvie che ti cascano le braccia. Ah sì, ovviamente oltre a non aiutarti a recuperare la memoria non ti spiega nemmeno come ha fatto a causarti quest'amnesia. Insomma, se tiriamo le somme è un personaggio inutile e fastidioso.
Ma passiamo ai nostri quattro protagonisti: Shin, Ikki, Kent, Toma. Ognuno sarà il protagonista di uno dei mondi che si visiteranno, ovvero Cuori, Picche, Fiori e Quadri. Comunque se pensate di aver letto male vi sbagliate! La logica di quest'anime è che se qualcuno perde la memoria finisce per viaggiare in mondi paralleli del tutto sconnessi tra loro per recuperarla. Ma accantoniamo questo discorso che riprenderò più avanti e parliamo della caratterizzazione dei personaggi. C'è poco da dire su di loro per quanto sono banali, infatti ci troveremo davanti a quattro dei personaggi più abusati: uno sciupafemmine, uno yandere, uno tsundere e un'altro piuttosto impacciato con le ragazze. Viva la fantasia di questa serie!
Ovviamente per essere più originali aggiungiamo un altro personaggio incognita, che possiamo identificare come fosse un jolly nel mazzo di carte. Il suo nome è Ukyo, ed è un simpatico ragazzo con disturbo delle personalità che nonostante tutto risulta il personaggio più interessante della serie.
Per il resto nella serie sono presenti un'altra decina di personaggi, ma per quanto sono secondari non vale nemmeno la pena citarli, quindi passiamo al piatto forte della serie: la protagonista.
Non so nemmeno da dove partire a parlare di questo pessimo personaggio che ha la valenza di una pietra per tutti e dodici gli episodi. Perde la memoria? Non fa una piega. La lanciano in acqua? Non nuota. La chiudono in gabbia? Non si lamenta. E la finisco qui per non spoilerare la totale indecenza di questo personaggio. Probabilmente se apro un'enciclopedia e cerco passività mi trovo la sua foto per descriverla. Ma sembra che madre natura sia stata veramente cattiva con lei, perché oltre alla sua totale mancanza di reazioni le ha regalato pure una stupidità che poche persone possono battere. Non che i rimanenti personaggi siano molto meglio, visto che trattano una persona con amnesie come una che ha un po' di raffreddore, ma tralasciamo questo dettaglio.
Discutiamo ancora un po' della trama, che purtroppo non ha nessi logici e fa acqua da tutte le parti. Ad esempio devo capire ancora perché la nostra protagonista nei primi episodi abbia dei piccoli ricordi che poi si rivelano cose che doveva ancora fare nei mondi paralleli che doveva visitare. Anzi l'amnesia della protagonista passa in secondo piano in questa serie e questa finisce per concentrarsi sui sentimenti dei ragazzi, cosa molto utile per recuperare il tuo passato direi. Dopo dieci episodi di nulla che ti fa scoprire nulla con un pizzico di nulla in tutto il nulla finalmente succede il miracolo: ci sono delle spiegazioni. Peccato che siano insensate come tutto il resto e alla fine risultino inutili. Anche il finale aperto è un aborto, visto che dalle spiegazioni precedenti è ovvio quale porta fra le cinque la protagonista ha scelto. Quindi sostanzialmente non serve nemmeno a far rodere per chiedersi "ma chi avrà scelto? Qual è il suo vero mondo?" e cose simili.
Insomma, volevo mettere pure un due come voto per gentilezza verso l'aspetto grafico, ma mentre scrivevo la recensione mi è venuta un'ulcera a ripensare a che cosa ho visto. L'uno è inevitabile. Peccato, perché qualche potenziale era presente. Mi scuso se ho scritto in modo confuso, ma sono in pieno stile con la serie e onestamente ora vorrei solo avere un'amnesia per scordarmi quello che ho visto.
Ma andiamo per gradi partendo dalla trama. La nostra protagonista, di cui non sapremo mai il nome, si risveglia dopo un mancamento e si trova di fronte uno spirito di nome Orion. Questo "simpatico" spiritello spiegherà che a causa sua si è verificato un incidente che ha fatto perdere la memoria alla protagonista. Sempre lui suggerisce di non andare in ospedale, ma di interagire con gli amici/colleghi di lavoro per recuperare la memoria. Bell'incipit, vero? Peccato che dopo un paio di episodi tutto quello che ho descritto sopra non trovi più un senso. Ma prima di iniziare a parlare di tutti gli aspetti negativi della serie voglio concentrarmi su quelli positivi: l'aspetto grafico è molto buono, anche se la scelta dei vestiti da far indossare ai personaggi è veramente inguardabile. Solo della gente non normale di testa andrebbe in giro senza problemi vestita in quel modo ogni santo giorno. Ecco, mi sto già lamentando pure di questo punto che è l'unico decente della serie. Già da qui si può capire quanto siamo messi bene.
Parliamo un po' dei personaggi e partiamo da Orion. Colui che nella prima puntata promette alla protagonista di aiutarla a recuperare la memoria e che invece per metà della storia non compare e per il resto appare per aiutare la protagonista a rispondere a domande del genere "stai bene?" oppure per evidenziare cose che sono così ovvie che ti cascano le braccia. Ah sì, ovviamente oltre a non aiutarti a recuperare la memoria non ti spiega nemmeno come ha fatto a causarti quest'amnesia. Insomma, se tiriamo le somme è un personaggio inutile e fastidioso.
Ma passiamo ai nostri quattro protagonisti: Shin, Ikki, Kent, Toma. Ognuno sarà il protagonista di uno dei mondi che si visiteranno, ovvero Cuori, Picche, Fiori e Quadri. Comunque se pensate di aver letto male vi sbagliate! La logica di quest'anime è che se qualcuno perde la memoria finisce per viaggiare in mondi paralleli del tutto sconnessi tra loro per recuperarla. Ma accantoniamo questo discorso che riprenderò più avanti e parliamo della caratterizzazione dei personaggi. C'è poco da dire su di loro per quanto sono banali, infatti ci troveremo davanti a quattro dei personaggi più abusati: uno sciupafemmine, uno yandere, uno tsundere e un'altro piuttosto impacciato con le ragazze. Viva la fantasia di questa serie!
Ovviamente per essere più originali aggiungiamo un altro personaggio incognita, che possiamo identificare come fosse un jolly nel mazzo di carte. Il suo nome è Ukyo, ed è un simpatico ragazzo con disturbo delle personalità che nonostante tutto risulta il personaggio più interessante della serie.
Per il resto nella serie sono presenti un'altra decina di personaggi, ma per quanto sono secondari non vale nemmeno la pena citarli, quindi passiamo al piatto forte della serie: la protagonista.
Non so nemmeno da dove partire a parlare di questo pessimo personaggio che ha la valenza di una pietra per tutti e dodici gli episodi. Perde la memoria? Non fa una piega. La lanciano in acqua? Non nuota. La chiudono in gabbia? Non si lamenta. E la finisco qui per non spoilerare la totale indecenza di questo personaggio. Probabilmente se apro un'enciclopedia e cerco passività mi trovo la sua foto per descriverla. Ma sembra che madre natura sia stata veramente cattiva con lei, perché oltre alla sua totale mancanza di reazioni le ha regalato pure una stupidità che poche persone possono battere. Non che i rimanenti personaggi siano molto meglio, visto che trattano una persona con amnesie come una che ha un po' di raffreddore, ma tralasciamo questo dettaglio.
Discutiamo ancora un po' della trama, che purtroppo non ha nessi logici e fa acqua da tutte le parti. Ad esempio devo capire ancora perché la nostra protagonista nei primi episodi abbia dei piccoli ricordi che poi si rivelano cose che doveva ancora fare nei mondi paralleli che doveva visitare. Anzi l'amnesia della protagonista passa in secondo piano in questa serie e questa finisce per concentrarsi sui sentimenti dei ragazzi, cosa molto utile per recuperare il tuo passato direi. Dopo dieci episodi di nulla che ti fa scoprire nulla con un pizzico di nulla in tutto il nulla finalmente succede il miracolo: ci sono delle spiegazioni. Peccato che siano insensate come tutto il resto e alla fine risultino inutili. Anche il finale aperto è un aborto, visto che dalle spiegazioni precedenti è ovvio quale porta fra le cinque la protagonista ha scelto. Quindi sostanzialmente non serve nemmeno a far rodere per chiedersi "ma chi avrà scelto? Qual è il suo vero mondo?" e cose simili.
Insomma, volevo mettere pure un due come voto per gentilezza verso l'aspetto grafico, ma mentre scrivevo la recensione mi è venuta un'ulcera a ripensare a che cosa ho visto. L'uno è inevitabile. Peccato, perché qualche potenziale era presente. Mi scuso se ho scritto in modo confuso, ma sono in pieno stile con la serie e onestamente ora vorrei solo avere un'amnesia per scordarmi quello che ho visto.
Appena finito di vedere "Amnesia": beh, che dire, è molto misterioso e il creatore non ha voluto dare maggiori spiegazioni, in quanto questa è una serie ispirata da una visual novel. Ho letto recensioni molto negative riguardanti l'anime, poi ovviamente dipende dai gusti della persona in questione.
Beh, per quanto riguarda me, l'ho trovato molto interessante; credo che ci siano alcune similitudini con "Mawaru Penguindrum" - non fraintendete, non sono uguali, ma dal punto di vista mio la vedo così - e appunto misterioso. Mi dà da pensare anche un po' a "Hyouka", perché è un anime "mistero". Sinceramente l'ho trovato un po' noioso, ma tutto sommato non è male.
Per il disegno devo dire che è molto originale per quanto mi riguarda (premetto che non ho mai giocato alla visual novel). Sulle musiche nulla da dire, alzo le mani. L'opening mi è subito piaciuta.
Comunque, in conclusione devo dire che l'anime mi ha lasciato un po' nel dubbio e con un po' di amaro in bocca. Secondo me c'è più di un modo di interpretare il senso di questa serie...
Detto questo, vi saluto.
Beh, per quanto riguarda me, l'ho trovato molto interessante; credo che ci siano alcune similitudini con "Mawaru Penguindrum" - non fraintendete, non sono uguali, ma dal punto di vista mio la vedo così - e appunto misterioso. Mi dà da pensare anche un po' a "Hyouka", perché è un anime "mistero". Sinceramente l'ho trovato un po' noioso, ma tutto sommato non è male.
Per il disegno devo dire che è molto originale per quanto mi riguarda (premetto che non ho mai giocato alla visual novel). Sulle musiche nulla da dire, alzo le mani. L'opening mi è subito piaciuta.
Comunque, in conclusione devo dire che l'anime mi ha lasciato un po' nel dubbio e con un po' di amaro in bocca. Secondo me c'è più di un modo di interpretare il senso di questa serie...
Detto questo, vi saluto.
Dopo un mancamento, la protagonista di quest'anime si ritrova accanto un misterioso spirito che le rivela che a causa sua i suoi ricordi sono stati smarriti. Lo spirito, di nome Orion, inoltre le consiglia di non dirlo a nessuno prevedendo delle conseguenze catastrofiche, che però, nonostante il tabù venga rispettato, si verificano.
Dopo un primo episodio molto interessante la storia inizia gradualmente a rivelarsi per quello che è: sconclusionata e caotica. Nulla, a parte la grafica, si salva, soprattutto la protagonista, la cui passività davanti a tutto quello che succede è a dir poco irritante. Nonostante gli spunti per migliorare la trama, l'anime si mantiene su un livello mediocre e alla lunga diventa noioso.
Sicuramente uno dei peggiori anime della stagione.
Dopo un primo episodio molto interessante la storia inizia gradualmente a rivelarsi per quello che è: sconclusionata e caotica. Nulla, a parte la grafica, si salva, soprattutto la protagonista, la cui passività davanti a tutto quello che succede è a dir poco irritante. Nonostante gli spunti per migliorare la trama, l'anime si mantiene su un livello mediocre e alla lunga diventa noioso.
Sicuramente uno dei peggiori anime della stagione.
Di anime con la trama sconclusionata ultimamente se ne vedono molti, ma "Amesia" li supera tutti: questa serie tratta da un videogioco non ha proprio nulla di buono: i personaggi sono uno peggio dell'altro, odiosi e stereotipati; il corso degli eventi non fa altro che irritare lo spettatore e si guarda controvoglia già dalle prime puntate. Il character design non è altro che un copia-incolla dalla visual novel e non ha quindi un minimo di originalità.
La trama è riassumibile con la frase "una ragazzina sviene di continuo"; il finale è in linea con il resto della serie, cioè osceno, anche se la cosa è trascurabile dato che chi lo guarda non è certo interessato a vederne la fine.
Consiglio solo a ragazzine emo a cui forse piacerà, ma al resto del pubblico questo reverse-harem sono certo non farà altro che tristezza e non lascerà niente se non la sensazione di aver buttato quattro ore della propria vita.
La trama è riassumibile con la frase "una ragazzina sviene di continuo"; il finale è in linea con il resto della serie, cioè osceno, anche se la cosa è trascurabile dato che chi lo guarda non è certo interessato a vederne la fine.
Consiglio solo a ragazzine emo a cui forse piacerà, ma al resto del pubblico questo reverse-harem sono certo non farà altro che tristezza e non lascerà niente se non la sensazione di aver buttato quattro ore della propria vita.
Allora devo commentare, visti tutti i commenti negativi, per dire che sotto sotto quest'anime mi è piaciuto, anche se nonostante tutto sono d'accordo con le altre recensioni. Dovete solo guardare quest'anime da un'altra prospettiva. E' vero, la protagonista è vuota, completamente apatica, ti dà i nervi ogni volta che la vedi. Gliene capitano di tutti i colori e lei è indifferente, anzi sembra andare incontro a braccia aperte alla morte; non sa fare niente da sola, non capisce niente da sola. Ed ecco il motivo dell'esistenza di Orion: è talmente stupida che ha bisogno di qualcuno che le dica anche le cose più ovvie, e quel qualcuno è Orion - quando c'è, anche lui molto utile alla fine.
Non vi parlerò della trama, perché è stata ben detta dagli altri, e alla fine non tornano un sacco di cose. Devo dire che fare un anime da un otome game è abbastanza complesso, ma questo non lo scusa, perché ho letto la storia del gioco e differisce molto, tanto più che la protagonista non è così apatica, ne deduco che sia una scelta voluta dell'anime... Chissà a chi è venuta in mente un'idea del genere.
Comunque, nonostante tutto, quello che mi ha fatto piacere alla fine quest'anime è appunto lei. Perché? Perché se guardi quest'anime con una punta di ironia, ti diverti tantissimo. Episodio dopo episodio non fai che prendertela con lei per le stupide scelte che fa, per le sue vuote reazioni: epica la scena in cui <b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> Toma la rinchiude in una gabbia per "proteggerla" e lei non fa niente, non urla, non tenta di chiamare aiuto, anzi alla fine capisce Toma e lo perdona; oppure quando Ukyo tenta di ucciderla e lei è a mala pena terrorizzata e conoscendo la sua doppia personalità gli va incontro. <b>[FINE SPOILER]</b>
Insomma alla fine mi sono divertita a guardare quest'anime, va visto con ironia. Lo consiglierei appunto perché non sapete cosa vi perdete, dovete vedere tutti quanti quanto è stupida la protagonista.
C'è da dire che la grafica è molto bella, i colori soprattutto sono bellissimi, ma... Sì, c'è un ma anche qui: hanno sempre i soliti vestiti, sono sempre vestiti uguali, tranne che per il pigiama della protagonista. Quindi, a dispetto degli altri commenti, se volete fare due risate e insultare pure voi l'eroina della storia, guardate quest'anime e non ve ne pentirete; godetevi le sue "non reazioni".
Non vi parlerò della trama, perché è stata ben detta dagli altri, e alla fine non tornano un sacco di cose. Devo dire che fare un anime da un otome game è abbastanza complesso, ma questo non lo scusa, perché ho letto la storia del gioco e differisce molto, tanto più che la protagonista non è così apatica, ne deduco che sia una scelta voluta dell'anime... Chissà a chi è venuta in mente un'idea del genere.
Comunque, nonostante tutto, quello che mi ha fatto piacere alla fine quest'anime è appunto lei. Perché? Perché se guardi quest'anime con una punta di ironia, ti diverti tantissimo. Episodio dopo episodio non fai che prendertela con lei per le stupide scelte che fa, per le sue vuote reazioni: epica la scena in cui <b>[ATTENZIONE SPOILER]</b> Toma la rinchiude in una gabbia per "proteggerla" e lei non fa niente, non urla, non tenta di chiamare aiuto, anzi alla fine capisce Toma e lo perdona; oppure quando Ukyo tenta di ucciderla e lei è a mala pena terrorizzata e conoscendo la sua doppia personalità gli va incontro. <b>[FINE SPOILER]</b>
Insomma alla fine mi sono divertita a guardare quest'anime, va visto con ironia. Lo consiglierei appunto perché non sapete cosa vi perdete, dovete vedere tutti quanti quanto è stupida la protagonista.
C'è da dire che la grafica è molto bella, i colori soprattutto sono bellissimi, ma... Sì, c'è un ma anche qui: hanno sempre i soliti vestiti, sono sempre vestiti uguali, tranne che per il pigiama della protagonista. Quindi, a dispetto degli altri commenti, se volete fare due risate e insultare pure voi l'eroina della storia, guardate quest'anime e non ve ne pentirete; godetevi le sue "non reazioni".
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Ero un po' indecisa se lasciare una nuova recensione o meno, visto che tutto quello che c'è da dire è già stato detto dagli altri.
Partiamo a ritroso, perché tentare di spiegare la trama dal primo episodio è impossibile.
La protagonista è morta in seguito a un incidente avvenuto nell'università in cui studiava, dopo essere rimasta in coma per circa venticinque giorni. E' fidanzata con Ukyo, il quale pur di non lasciarla morire e poterla rivedere esprime un desiderio, che grazie alla fata Neill ha la possibilità di esaudire. A causa di questo desiderio però, sia lui sia la protagonista (senza nome), morta e quindi privata di ogni ricordo, iniziano a vagare in nuovi mondi, mondi in quali la ragazza conduce vite diverse e lui non esiste e che per questo motivo è fidanzata con ragazzi differenti. Vedremo Ukyo con due personalità diverse, impazzito a causa di tutte le volte che gli altri mondi hanno provato a ucciderlo, a causa della sua presenza considerata "un corpo estraneo".
Questo però ci è dato sapere soltanto nei primi 10 minuti dell'ultimo episodio; che cosa succede negli episodi precedenti? La risposta è una sola: niente. Vedremo una protagonista vuota, che senza ricordi non sa come comportarsi, ma che decide comunque di fare tutto quello che le viene detto dai presunti fidanzati, fino al momento in cui non viene uccisa da Ukyo. La storia procede in questo modo, con flashback confusi e in cui è impossibile capire qualcosa, con indizi che alla fine non porteranno da nessuna parte e con la presenza di Orion, a cui è stata data la colpa per la perdita di memoria della ragazza, ma che in realtà non c'entra assolutamente niente, e non ho ancora capito che ruolo ha all'interno della storia come personaggio.
Alla fine però sia la protagonista sia Ukyo si ritrovano in un mondo nella quale non dovrebbero esistere, anche se non si capisce perché la casa della ragazza esista e lei possa andare a lavoro. Errore? Sì, uno dei tanti. Ukyo (impazzito) cercherà di ucciderla fino all'ultimo momento, per farla scomparire definitivamente, finché non arriviamo a un finale assurdo e ridicolo, che in pochi minuti cancella tutto ciò che è avvenuto negli 11 episodi precedenti e talmente aperto che nemmeno sforzandocisi poteva venire in mente a qualcuno.
La storia crolla, i personaggi non hanno una caratterizzazione, non trovo un valido motivo per dare un voto superiore a 2: questi punti se l'anime se li è guadagnati con i disegni, veramente belli, l'opening e un paio di OST che si sentono, che sono riuscite anche a commuovermi.
Insomma, "Amnesia" è un prodotto incompleto e senza senso. C'è chi dice: "E' tratto da un otome game, per capirlo bisogna giocare!". Non esiste cosa più falsa di questa. "Amnesia" è un otome game, ma l'anime è un prodotto a parte, che doveva colpire e attirare l'attenzione anche di chi non conosceva il gioco, e che proprio per questo doveva essere creato in modo migliore. Ha fallito di brutto come risultato, e non lo consiglio a nessuno.
Ero un po' indecisa se lasciare una nuova recensione o meno, visto che tutto quello che c'è da dire è già stato detto dagli altri.
Partiamo a ritroso, perché tentare di spiegare la trama dal primo episodio è impossibile.
La protagonista è morta in seguito a un incidente avvenuto nell'università in cui studiava, dopo essere rimasta in coma per circa venticinque giorni. E' fidanzata con Ukyo, il quale pur di non lasciarla morire e poterla rivedere esprime un desiderio, che grazie alla fata Neill ha la possibilità di esaudire. A causa di questo desiderio però, sia lui sia la protagonista (senza nome), morta e quindi privata di ogni ricordo, iniziano a vagare in nuovi mondi, mondi in quali la ragazza conduce vite diverse e lui non esiste e che per questo motivo è fidanzata con ragazzi differenti. Vedremo Ukyo con due personalità diverse, impazzito a causa di tutte le volte che gli altri mondi hanno provato a ucciderlo, a causa della sua presenza considerata "un corpo estraneo".
Questo però ci è dato sapere soltanto nei primi 10 minuti dell'ultimo episodio; che cosa succede negli episodi precedenti? La risposta è una sola: niente. Vedremo una protagonista vuota, che senza ricordi non sa come comportarsi, ma che decide comunque di fare tutto quello che le viene detto dai presunti fidanzati, fino al momento in cui non viene uccisa da Ukyo. La storia procede in questo modo, con flashback confusi e in cui è impossibile capire qualcosa, con indizi che alla fine non porteranno da nessuna parte e con la presenza di Orion, a cui è stata data la colpa per la perdita di memoria della ragazza, ma che in realtà non c'entra assolutamente niente, e non ho ancora capito che ruolo ha all'interno della storia come personaggio.
Alla fine però sia la protagonista sia Ukyo si ritrovano in un mondo nella quale non dovrebbero esistere, anche se non si capisce perché la casa della ragazza esista e lei possa andare a lavoro. Errore? Sì, uno dei tanti. Ukyo (impazzito) cercherà di ucciderla fino all'ultimo momento, per farla scomparire definitivamente, finché non arriviamo a un finale assurdo e ridicolo, che in pochi minuti cancella tutto ciò che è avvenuto negli 11 episodi precedenti e talmente aperto che nemmeno sforzandocisi poteva venire in mente a qualcuno.
La storia crolla, i personaggi non hanno una caratterizzazione, non trovo un valido motivo per dare un voto superiore a 2: questi punti se l'anime se li è guadagnati con i disegni, veramente belli, l'opening e un paio di OST che si sentono, che sono riuscite anche a commuovermi.
Insomma, "Amnesia" è un prodotto incompleto e senza senso. C'è chi dice: "E' tratto da un otome game, per capirlo bisogna giocare!". Non esiste cosa più falsa di questa. "Amnesia" è un otome game, ma l'anime è un prodotto a parte, che doveva colpire e attirare l'attenzione anche di chi non conosceva il gioco, e che proprio per questo doveva essere creato in modo migliore. Ha fallito di brutto come risultato, e non lo consiglio a nessuno.
Ho aspettato l'ultimo episodio per commentare e per aspettare che tutte le domande si chiarissero, ma le spiegazioni sono state deludenti, il finale ancora di più.
I disegni sono molto belli e particolari, ma i personaggi privi di carattere e personalità, specialmente la protagonista, che resta mono-espressione per tutta la durata dell'anime, compresi i momenti in cui sta per essere uccisa, impossibilitata a dire parole che vadano oltre il "grazie" o "scusa".
Inizialmente l'anime era partito bene e l'idea era buona, ma il finale è stato veramente deludente e seccante perché lascia con l'amaro in bocca. I ragazzi e gli episodi a loro dedicati sono serviti solo da riempimento alla storia, per poi infatti rivelarsi completamente inutili.
Nota positiva va alle musiche, specialmente l'opening iniziale, che è carina e ha veramente un bel ritmo.
I disegni sono molto belli e particolari, ma i personaggi privi di carattere e personalità, specialmente la protagonista, che resta mono-espressione per tutta la durata dell'anime, compresi i momenti in cui sta per essere uccisa, impossibilitata a dire parole che vadano oltre il "grazie" o "scusa".
Inizialmente l'anime era partito bene e l'idea era buona, ma il finale è stato veramente deludente e seccante perché lascia con l'amaro in bocca. I ragazzi e gli episodi a loro dedicati sono serviti solo da riempimento alla storia, per poi infatti rivelarsi completamente inutili.
Nota positiva va alle musiche, specialmente l'opening iniziale, che è carina e ha veramente un bel ritmo.
Pensare ad "Amnesia" mi fa salire la pressione a 300! Diciamo che la sensazione di base, durante la visione di quest'anime, di cui salvo solo lo stupendo chara design, ma non i vestiti dei personaggi - solo un pazzo girerebbe con quella roba addosso, o tutt'al più un cosplay... -, era l'essere combattuta tra il "mi sento presa per i fondelli" e il "ma ha senso quello che vedo?".
Per quanto mi riguarda, infatti, "Amnesia" non ha senso: è contraddittorio, è banale, è malato. Alcune scelte riguardo le storie che i personaggi interpretavano non le ho comprese tutt'ora che l'anime è finito! Perché, sì, il finale fa tutto fuorché dare una spiegazione a quello che è accaduto prima. Questo comporta l'apparizione sullo schermo di personaggi vuoti, senza una personalità, perché come la protagonista viaggia di mondo in mondo e cambia (si fa per dire: non ho mai visto personaggio più statico di lei), anche gli altri vedono un continuo mutamento della loro figura. Ogni universo ha il suo Shin, il suo Toma, il suo Kento, il suo Ikki, il suo Ukyo: a questo punto è spontaneo chiedersi: ma il vero Shin, il vero Toma, il vero Kento, il vero Ikki e il vero Ukyo chi sono?
Ma partiamo con calma - non si nota, eh, che sto scazzata? Ho appena finito di vedere l'ultimo episodio, per la serie: recensioni a caldo. "Amnesia" ruota intorno alla perdita di memoria, per l'appunto, della protagonista - ha un nome? Mi sembra proprio di no. Lei è "kimi", alias "tu" -, causata dallo scontro tra la sua coscienza e quella di una fata di nome Orion. Quest'ultima suggerisce alla protagonista di non parlare della sua amnesia e di comportarsi normalmente con i suoi conoscenti. Ovviamente nessuno nota che lei è diversa, non ricorda nulla, tutt'al più pensano che non si senta bene, d'altronde è spesso vittima di incidenti, quindi "poverina". Ah ah ah! No.
Dopo il primo episodio l'unico sentimento che si può provare nei confronti della protagonista è odio. E così, come ogni mondo in cui lei cade, alla ricerca dei suoi ricordi, tenta di sopprimerla perché è corpo estraneo a quell'universo, anche noi spettatori tentiamo di ammazzarla più e più volte nella nostra mente, con qualsiasi mezzo disponibile. L'istinto omicida nei riguardi della sventurata è condiviso, con mio sommo piacere, anche da alcuni personaggi.
Per 12 episodi lei si sbatte non uno ma ben cinque figoni. E tu, povera idiota, invece, ti danni nel cercare di capire cos'abbia la babba di così speciale da attirare chiunque nella sua trappola. Non ha né arte né parte, come si dice dalle mie parti, ma soprattutto non ha carattere. Eppure piace!
Quello che mi fa rabbia è che il potenziale per far venire fuori una bella storia c'era, eppure è stato distrutto distrutto in una serie di vicende scollegate e senza il minimo nesso logico, con un finale che non conclude un bel niente e non fornisce alcunché di verità al resto dell'opera, il tutto accompagnato da personaggi senza il minimo spessore.
Ricapitolando, non guardate quest'anime; lo sconsiglio caldamente.
PS: l'ho graziato con il 4; gliel'ho dato perché il chara design mi piace.
Per quanto mi riguarda, infatti, "Amnesia" non ha senso: è contraddittorio, è banale, è malato. Alcune scelte riguardo le storie che i personaggi interpretavano non le ho comprese tutt'ora che l'anime è finito! Perché, sì, il finale fa tutto fuorché dare una spiegazione a quello che è accaduto prima. Questo comporta l'apparizione sullo schermo di personaggi vuoti, senza una personalità, perché come la protagonista viaggia di mondo in mondo e cambia (si fa per dire: non ho mai visto personaggio più statico di lei), anche gli altri vedono un continuo mutamento della loro figura. Ogni universo ha il suo Shin, il suo Toma, il suo Kento, il suo Ikki, il suo Ukyo: a questo punto è spontaneo chiedersi: ma il vero Shin, il vero Toma, il vero Kento, il vero Ikki e il vero Ukyo chi sono?
Ma partiamo con calma - non si nota, eh, che sto scazzata? Ho appena finito di vedere l'ultimo episodio, per la serie: recensioni a caldo. "Amnesia" ruota intorno alla perdita di memoria, per l'appunto, della protagonista - ha un nome? Mi sembra proprio di no. Lei è "kimi", alias "tu" -, causata dallo scontro tra la sua coscienza e quella di una fata di nome Orion. Quest'ultima suggerisce alla protagonista di non parlare della sua amnesia e di comportarsi normalmente con i suoi conoscenti. Ovviamente nessuno nota che lei è diversa, non ricorda nulla, tutt'al più pensano che non si senta bene, d'altronde è spesso vittima di incidenti, quindi "poverina". Ah ah ah! No.
Dopo il primo episodio l'unico sentimento che si può provare nei confronti della protagonista è odio. E così, come ogni mondo in cui lei cade, alla ricerca dei suoi ricordi, tenta di sopprimerla perché è corpo estraneo a quell'universo, anche noi spettatori tentiamo di ammazzarla più e più volte nella nostra mente, con qualsiasi mezzo disponibile. L'istinto omicida nei riguardi della sventurata è condiviso, con mio sommo piacere, anche da alcuni personaggi.
Per 12 episodi lei si sbatte non uno ma ben cinque figoni. E tu, povera idiota, invece, ti danni nel cercare di capire cos'abbia la babba di così speciale da attirare chiunque nella sua trappola. Non ha né arte né parte, come si dice dalle mie parti, ma soprattutto non ha carattere. Eppure piace!
Quello che mi fa rabbia è che il potenziale per far venire fuori una bella storia c'era, eppure è stato distrutto distrutto in una serie di vicende scollegate e senza il minimo nesso logico, con un finale che non conclude un bel niente e non fornisce alcunché di verità al resto dell'opera, il tutto accompagnato da personaggi senza il minimo spessore.
Ricapitolando, non guardate quest'anime; lo sconsiglio caldamente.
PS: l'ho graziato con il 4; gliel'ho dato perché il chara design mi piace.
Mi unisco al coro dei dissensi: ho aspettato pazientemente fino all'ultimo episodio per recensire quest'anime, vorrei poter dire "ne è valsa la pena", ma non ne sono affatto sicura.
"Amnesia" è un anime tratto dalla omonima visual novel otome per PSP del 2011 ideata dalla Idea Factory, dedicata prettamente a un pubblico femminile, il cast che ha dato voce ai personaggi è il medesimo del gioco, anche la trama ovviamente è uguale per quanto adattata ad anime dallo studio Brain's Base.
Essendo una storia tratta da una visual in cui la protagonista è guidata da noi, ciò potrebbe giustificare in parte l'assenza di carattere della stessa, ma andiamo per gradi.
La trama si sviluppa intorno alla nostra protagonista, priva di nome e memoria, da qui il titolo - fantasia a gogò. La memoria di sé e del mondo che la circonda è venuta momentaneamente a mancare per colpa della sfortunata collisione avvenuta tra la sua anima e quella di un dolce folletto chiamato Orion, che si presenterà alla protagonista e giustamente le presterà il suo aiuto per recuperare la memoria e ritrovare se stessa. La protagonista si ritroverà a viaggiare per mondi apparentemente simili ma diversi, abitati dagli stessi personaggi, ovvero la sua cerchia di amici e conoscenti, ma ogni qualvolta con un carattere diverso, e un fidanzato differente; lei si ritroverà a spostarsi spesso per questi mondi e ogni volta si riavvolgerà il tempo partendo dal primo agosto e avrà memoria solo di ciò che è avvenuto nel mondo precedentemente visitato. Questo darà il via a parecchi malintesi, molte domande senza risposta, e diverse situazioni pericolose. I vari archi cambieranno all'incirca ogni due o tre episodi, anche se uno è durato addirittura solo una puntata. I protagonisti maschili (e possibili fidanzati della protagonista) sono quattro, ognuno associato a un seme delle carte più il jolly di turno. Penso di avervi grossomodo illustrato la trama.
Passiamo alla grafica: non è malvagia, il chara dei personaggi non mi fa impazzire, il modo di vestirsi, poi, con colori buttati a casaccio, immagino che la scelta sia stata fatta per fare più colpo e rimanere più impressa sullo spettatore, che altrimenti farebbe fatica a distinguere i personaggi, uno più stereotipato dell'altro.
L'opening e l'ending sono l'unico punto veramente favorevole di quest'anime, rispettivamente "Zoetrope" di Nagi Yanagi e "Recall" di Ray: le ho trovate meravigliose, considerando che le ho ascoltate spesso all'inizio e alla fine di ogni episodio, e questo è tutto dire, riescono a presentare in maniera forse migliore dell'anime stesso quello che sta passando la protagonista.
Non vedo nient'altro degno di nota, quindi posso passare alle mie considerazioni generali sull'anime: è raro trovare reverse-harem decenti, non incontrano quasi mai i miei gusti, ma peggiore di questo non ne ho mai visti, partendo dall'anonima protagonista: ho visto manici di scopa dotati di più personalità! Ciò si potrebbe giustificare con l'assenza di memoria, il sentirsi spaesata dal trovarsi in mondi differenti, ma la reazione di noi esseri umani sarebbe quella di porsi delle domande, cercare aiuto, e invece no, la nostra Heroine si farà trascinare dagli eventi come un'alga dalla corrente; poi il suo mutismo è qualcosa di inaccettabile, le poche parole che sentiremo saranno composte da "grazie, ah…(mugugno), mi dispiace": un vocabolario da fare invidia a un laureato in lettere. Per non parlare della mancanza totale di senso di autoconservazione: vedremo Heroine alle prese con atti di bullismo veri e propri perpetuati da qualche ochetta giuliva, che lei subirà passivamente come se tutto ciò che sopporta fosse meritato. Assisteremo a svariati incidenti e alle morti accidentali di quella povera e tenera pulzella, che si lascerà perire nei più svariati modi. La rinchiuderanno, la insulteranno, la castigheranno, la baceranno, ma le sue reazioni faranno invidia a Belle di "Twilight" - scusate, non ho resistito a fare il paragone.
I protagonisti maschili sono uno più inutile dell'altro, per quanto vedano quella povera creatura soffrire in preda alla più totale mancanza di contatto neuronale, per loro risulterà sempre più bella e attraente, alcuni noteranno l'assenza di memoria e di pronta risposta da parte di essa, ma non si porranno troppi problemi, in fin dei conti chi sono coloro a cui non piace una bambola di pezza che dove la metti sta?
Non vi sarà quasi mai dialogo tra i protagonisti, neanche una volta un botta e risposta, il tutto porterà la palpebra dello spettatore a un lento decadimento; purtroppo qui la noia la fa da padrona, complice una protagonista passiva, priva di spessore, con dialoghi nulli, situazioni inverosimili, personaggi non caratterizzati bene, il mancato approfondimento delle diverse situazioni. A ogni episodio si conseguiranno un senso di vuoto e frustrazione.
Grazie al cielo trattasi solo di 12 episodi, altrimenti avrei rischiato davvero un collasso nervoso.
Mi sento in dovere di mettere in guardia chi ha intenzione di vedere (subirsi) quest'anime: signori e signore se vi piacciono le storie dove al centro del mondo vi è una piccola e fragile creatura di cui avrete compassione ogni volta di più, totalmente priva del più comune senso di autoconservazione, se vi garbano i ragazzi stereotipati e iper-protettivi, pronti a rinchiuderti in gabbia pur di proteggerti dal mondo traditore, le continue persecuzioni da parte di un ometto che fino alla fine non comprenderete cosa voglia, le apparizioni di un folletto verde, la totale mancanza di dialoghi concreti e atteggiamenti quantomeno civili e umani, la presenza costante di amore e odio da parte di quattro o cinque ochette, e un mondo che cerca addirittura di ucciderti (anche lui non sopporta più la protagonista, sentimento comune a molti), e un finale che vi porterà a lanciare lo schermo del PC fuori dalla finestra, questo è l'anime che fa per voi, ma non per me. Infatti lo ritengo degno di un 3 per magnanimità, perché l'idea in sé era buona, sviluppata molto male purtroppo.
Quest'opera è destinata, primo, a cadere nel dimenticatoio o, secondo, nella classifica delle serie più brutte mai prodotte.
Penso più plausibile la prima opzione, la seconda le darebbe già troppa importanza.
"Amnesia" è un anime tratto dalla omonima visual novel otome per PSP del 2011 ideata dalla Idea Factory, dedicata prettamente a un pubblico femminile, il cast che ha dato voce ai personaggi è il medesimo del gioco, anche la trama ovviamente è uguale per quanto adattata ad anime dallo studio Brain's Base.
Essendo una storia tratta da una visual in cui la protagonista è guidata da noi, ciò potrebbe giustificare in parte l'assenza di carattere della stessa, ma andiamo per gradi.
La trama si sviluppa intorno alla nostra protagonista, priva di nome e memoria, da qui il titolo - fantasia a gogò. La memoria di sé e del mondo che la circonda è venuta momentaneamente a mancare per colpa della sfortunata collisione avvenuta tra la sua anima e quella di un dolce folletto chiamato Orion, che si presenterà alla protagonista e giustamente le presterà il suo aiuto per recuperare la memoria e ritrovare se stessa. La protagonista si ritroverà a viaggiare per mondi apparentemente simili ma diversi, abitati dagli stessi personaggi, ovvero la sua cerchia di amici e conoscenti, ma ogni qualvolta con un carattere diverso, e un fidanzato differente; lei si ritroverà a spostarsi spesso per questi mondi e ogni volta si riavvolgerà il tempo partendo dal primo agosto e avrà memoria solo di ciò che è avvenuto nel mondo precedentemente visitato. Questo darà il via a parecchi malintesi, molte domande senza risposta, e diverse situazioni pericolose. I vari archi cambieranno all'incirca ogni due o tre episodi, anche se uno è durato addirittura solo una puntata. I protagonisti maschili (e possibili fidanzati della protagonista) sono quattro, ognuno associato a un seme delle carte più il jolly di turno. Penso di avervi grossomodo illustrato la trama.
Passiamo alla grafica: non è malvagia, il chara dei personaggi non mi fa impazzire, il modo di vestirsi, poi, con colori buttati a casaccio, immagino che la scelta sia stata fatta per fare più colpo e rimanere più impressa sullo spettatore, che altrimenti farebbe fatica a distinguere i personaggi, uno più stereotipato dell'altro.
L'opening e l'ending sono l'unico punto veramente favorevole di quest'anime, rispettivamente "Zoetrope" di Nagi Yanagi e "Recall" di Ray: le ho trovate meravigliose, considerando che le ho ascoltate spesso all'inizio e alla fine di ogni episodio, e questo è tutto dire, riescono a presentare in maniera forse migliore dell'anime stesso quello che sta passando la protagonista.
Non vedo nient'altro degno di nota, quindi posso passare alle mie considerazioni generali sull'anime: è raro trovare reverse-harem decenti, non incontrano quasi mai i miei gusti, ma peggiore di questo non ne ho mai visti, partendo dall'anonima protagonista: ho visto manici di scopa dotati di più personalità! Ciò si potrebbe giustificare con l'assenza di memoria, il sentirsi spaesata dal trovarsi in mondi differenti, ma la reazione di noi esseri umani sarebbe quella di porsi delle domande, cercare aiuto, e invece no, la nostra Heroine si farà trascinare dagli eventi come un'alga dalla corrente; poi il suo mutismo è qualcosa di inaccettabile, le poche parole che sentiremo saranno composte da "grazie, ah…(mugugno), mi dispiace": un vocabolario da fare invidia a un laureato in lettere. Per non parlare della mancanza totale di senso di autoconservazione: vedremo Heroine alle prese con atti di bullismo veri e propri perpetuati da qualche ochetta giuliva, che lei subirà passivamente come se tutto ciò che sopporta fosse meritato. Assisteremo a svariati incidenti e alle morti accidentali di quella povera e tenera pulzella, che si lascerà perire nei più svariati modi. La rinchiuderanno, la insulteranno, la castigheranno, la baceranno, ma le sue reazioni faranno invidia a Belle di "Twilight" - scusate, non ho resistito a fare il paragone.
I protagonisti maschili sono uno più inutile dell'altro, per quanto vedano quella povera creatura soffrire in preda alla più totale mancanza di contatto neuronale, per loro risulterà sempre più bella e attraente, alcuni noteranno l'assenza di memoria e di pronta risposta da parte di essa, ma non si porranno troppi problemi, in fin dei conti chi sono coloro a cui non piace una bambola di pezza che dove la metti sta?
Non vi sarà quasi mai dialogo tra i protagonisti, neanche una volta un botta e risposta, il tutto porterà la palpebra dello spettatore a un lento decadimento; purtroppo qui la noia la fa da padrona, complice una protagonista passiva, priva di spessore, con dialoghi nulli, situazioni inverosimili, personaggi non caratterizzati bene, il mancato approfondimento delle diverse situazioni. A ogni episodio si conseguiranno un senso di vuoto e frustrazione.
Grazie al cielo trattasi solo di 12 episodi, altrimenti avrei rischiato davvero un collasso nervoso.
Mi sento in dovere di mettere in guardia chi ha intenzione di vedere (subirsi) quest'anime: signori e signore se vi piacciono le storie dove al centro del mondo vi è una piccola e fragile creatura di cui avrete compassione ogni volta di più, totalmente priva del più comune senso di autoconservazione, se vi garbano i ragazzi stereotipati e iper-protettivi, pronti a rinchiuderti in gabbia pur di proteggerti dal mondo traditore, le continue persecuzioni da parte di un ometto che fino alla fine non comprenderete cosa voglia, le apparizioni di un folletto verde, la totale mancanza di dialoghi concreti e atteggiamenti quantomeno civili e umani, la presenza costante di amore e odio da parte di quattro o cinque ochette, e un mondo che cerca addirittura di ucciderti (anche lui non sopporta più la protagonista, sentimento comune a molti), e un finale che vi porterà a lanciare lo schermo del PC fuori dalla finestra, questo è l'anime che fa per voi, ma non per me. Infatti lo ritengo degno di un 3 per magnanimità, perché l'idea in sé era buona, sviluppata molto male purtroppo.
Quest'opera è destinata, primo, a cadere nel dimenticatoio o, secondo, nella classifica delle serie più brutte mai prodotte.
Penso più plausibile la prima opzione, la seconda le darebbe già troppa importanza.
In genere prima di dire se è brutto o meno un anime preferisco guardarlo fino alla fine, ma questa volta do ragione a chiunque abbia deciso di dropparlo prima: avete risparmiato tempo prezioso.
Essendo questo un anime sviluppato sull'ispirazione di un otome, non mi aspettavo un capolavoro, ma non credevo nemmeno fosse totalmente senza una trama logica e che ogni episodio rasentasse la superficialità. Inizialmente esso aveva tutte le carte in regola per essere un buon anime: amnesia, trovare indizi e ricomporre il puzzle, capire quali erano i ricordi veri e quali quelli sfalsati dal mondo parallelo e soprattutto capire da cosa essa fosse stata causata.
Era anche giustificabile il carattere da triglia della protagonista, ma diventa inaccettabile dopo tre episodi: si è sempre lasciata trascinare dagli eventi senza mai imporsi e prendere in mano la situazione.
Altro fattore deludente sono i ragazzi che la circondano: belli, per carità, anche se con abiti che ricordano "Edward Mani di Forbice", ma terribilmente stereotipati e senza avere un carattere particolare che renda la visione degli episodi più scorrevole. Si salva Ukyo, ma la regia ha voluto metterlo sul patetico e alla fine mi ha lasciata di sasso.
Orion e Neil sono usciti dal nulla e nel nulla il loro ruolo è terminato, tanto valeva inserirli.
Musiche e disegno piacevolissimi non salvano l'anime, che si merita totalmente un 3.
Essendo questo un anime sviluppato sull'ispirazione di un otome, non mi aspettavo un capolavoro, ma non credevo nemmeno fosse totalmente senza una trama logica e che ogni episodio rasentasse la superficialità. Inizialmente esso aveva tutte le carte in regola per essere un buon anime: amnesia, trovare indizi e ricomporre il puzzle, capire quali erano i ricordi veri e quali quelli sfalsati dal mondo parallelo e soprattutto capire da cosa essa fosse stata causata.
Era anche giustificabile il carattere da triglia della protagonista, ma diventa inaccettabile dopo tre episodi: si è sempre lasciata trascinare dagli eventi senza mai imporsi e prendere in mano la situazione.
Altro fattore deludente sono i ragazzi che la circondano: belli, per carità, anche se con abiti che ricordano "Edward Mani di Forbice", ma terribilmente stereotipati e senza avere un carattere particolare che renda la visione degli episodi più scorrevole. Si salva Ukyo, ma la regia ha voluto metterlo sul patetico e alla fine mi ha lasciata di sasso.
Orion e Neil sono usciti dal nulla e nel nulla il loro ruolo è terminato, tanto valeva inserirli.
Musiche e disegno piacevolissimi non salvano l'anime, che si merita totalmente un 3.
Quando su Animeclick.it leggo tra i generi di una scheda "reverse-harem" ho sempre paura del prodotto che ho sotto gli occhi. Essendo, però, un pregiudizio, ho deciso che per la stagione invernale avrei dato una possibilità ad "Amnesia". Mai scelta fu più sbagliata. Mi sono ritrovato con un prodotto che ha una sceneggiatura senza senso, con dei personaggi simili a dei clown - con la caratterizzazione di un grissino che è in procinto di spezzarsi - e con una protagonista che è alienata. Non è umana, non è un essere vivente. Lei, anzi essa - concedetemelo -, è più una pietra o un vegetale che deambula per la serie inconsapevole delle vicende e, per lo più, non ricorrerà mai all'utilizzo del cervello.
Procediamo con ordine. La storia narra di uno spirito di nome Orion che, dopo una collusione con la protagonista, fa perdere la memoria al nostro personaggio principale, di cui sconosciamo il nome.
La fata si proporrà di aiutare la giovane nella ricerca dei pezzi di memoria persi purché lei non vada all'ospedale bensì cominci a interagire con i suoi amici e colleghi di lavoro del maid cafè. Fatto sta che ad aggravare questa situazione fuori dal comune si inseriscono viaggi tra mondi paralleli. La nostra protagonista, infatti, passerà di mondo in mondo senza un reale motivo cambiando di volta in volta fidanzato.
La sceneggiatura è piena di buchi, tutto non ha senso. Lo spettatore assisterà confuso per l'intera serie queste insulse vicende. Non riceviamo spiegazioni per ben 11 puntate e arrivati alla fine tutte quelle che ci verranno concesse lasceranno dubbi che probabilmente non avranno mai risposta. "Noia" è la parola che va associata ad "Amnesia". Si sbadiglierà durante la visione come non mai. Addirittura io guardavo gli episodi intorno alle due di notte per riuscire a prendere sonno e, cosa incredibile, mi addormentavo come un ghiro! I personaggi sembra che non facciano nulla per ben 19 minuti e poi alla fine succede qualcosa di falsamente sconvolgente che ci proietta all'episodio successivo che, ovviamente, riproporrà il solito schema.
Ma quello che sicuramente fa più rabbia è la protagonista. A lei succederanno cose assurde e le vivrà quasi con indifferenza. Sembra tanto che il suo obiettivo non sia ritrovare i ricordi persi, ma riallacciare relazioni che non ha mai avuto in quanto si trova proiettata in realtà che non ha mai vissuto. Inoltre non reagisce neanche a degli stimoli! Cadrà in acqua e non tenterà di salvarsi, nonostante fisiologicamente parlando è uno schema motorio stereotipato del nostro corpo. Io lo ripeto: non è umana, è una pietra! Inoltre non darà mai la sua opinione, bensì si farà trasportare dagli eventi. Non ragionerà né tantomeno cercherà di trovare una soluzione alla sua incredibile quanto insulsa situazione. Per 20 minuti le sentiremo dire "etto... ehm... etto..." e basta. Farà cose che una persona normale neanche penserebbe perché... No, non c'è un perché.
Inoltre disconosceremo il suo nome. La base di qualsiasi anime è la presentazione dei personaggi per farceli ricordare e capire bene le vicende. Di essa - ripeto, concedetemelo - non sapremo nulla. E' un personaggio anonimo non solo sul versante comportamentale, ma anche di fatto, in quanto non è identificabile se non come "l'inetta che non sa utilizzare il cervello e che per copione fa cose così tanto assurde da far arrabbiare lo spettatore". Non mi era mai capitato di vedere una protagonista così strana e con poco charme. Era più reale e interessante la madre di Madoka in "Puella Magi ★ Madoka Magica " che manda la figlia fuori in mezzo all'apocalisse!
I restanti personaggi invece sono bizzarri quanto abbastanza semplici e sterotipati. Avremo il kuudere, il dandere, il yandere e l'immancabile tsundere. Solo il quinto personaggio risulta strano e veramente particolare, anche se lui è peggio della protagonista: non usa il cervello. Chi vorrà impegnarsi in quest'ardua visione capirà perché ho detto ciò, ma non voglio anticipare niente. L'unica cosa che mi preme sottolineae è il loro abbigliamento davvero singolare quanto ridicolo. Sembrano tanti membri del circo, precisamente dei clown. Ma la cosa peggiore è che in quest'anime tutti hanno questo strano modo di vestirsi. Sembra che Moira Orfei sia la loro stylist in combo con Jonathan di "Verissimo"! Un esercito di giovanottoni in grado di attirare le ragazzine per il celato fanservice che propone la serie: sì, perché le fujoshi con questa serie hanno trovato nuova carne da mettere in brace. Nulla di male, se non fosse che l'obiettivo di questa serie non è fare dello yaoi, bensì strutturare una storia misteriosa quanto fantastica. Sinceramente, reputo quest'anime quasi peggio di "Kuroshitsuji". A proposito di quest'ultimo anime citato: Ciel Phantomhive vestito da "My lady" è decisamente migliore di tutti i vestiti dei personaggi
di "Amnesia".
Passando al lato tecnico da una casa come la Brain's Base mi aspettavo di più. In fondo da questo studio sono usciti capolavori come "Durarara!!", "Baccano!", "Spice and wolf II"; per questo proprio per la parte tecnica mi aspettavo di più. E che non mi si venga a dire che è colpa del budget perché la regia è veramente banale quanto, certe volte, insulsa. Tutti i tagli sono statici e spesso non si assisterà a nessuna inquadratura che ci permetta di capire la gravità della situazione. I disegni sono mediocri, con colori senza capo né coda. Incredibile è il colore degli occhi, più simili ad arcobaleni che ad altro.
L'apparato OST è semplice, con un'ottima opening e una rilassante ending. Peccato che ciò non basti per coprire le pessime proporzioni dei corpi: gambe estremamente lunghe e braccia da giganti sono l'emblema di questa ignobile serie.
Insomma, una serie da non vedere in quanto è noiosa, nonsense e lascia tante questioni aperte.
Procediamo con ordine. La storia narra di uno spirito di nome Orion che, dopo una collusione con la protagonista, fa perdere la memoria al nostro personaggio principale, di cui sconosciamo il nome.
La fata si proporrà di aiutare la giovane nella ricerca dei pezzi di memoria persi purché lei non vada all'ospedale bensì cominci a interagire con i suoi amici e colleghi di lavoro del maid cafè. Fatto sta che ad aggravare questa situazione fuori dal comune si inseriscono viaggi tra mondi paralleli. La nostra protagonista, infatti, passerà di mondo in mondo senza un reale motivo cambiando di volta in volta fidanzato.
La sceneggiatura è piena di buchi, tutto non ha senso. Lo spettatore assisterà confuso per l'intera serie queste insulse vicende. Non riceviamo spiegazioni per ben 11 puntate e arrivati alla fine tutte quelle che ci verranno concesse lasceranno dubbi che probabilmente non avranno mai risposta. "Noia" è la parola che va associata ad "Amnesia". Si sbadiglierà durante la visione come non mai. Addirittura io guardavo gli episodi intorno alle due di notte per riuscire a prendere sonno e, cosa incredibile, mi addormentavo come un ghiro! I personaggi sembra che non facciano nulla per ben 19 minuti e poi alla fine succede qualcosa di falsamente sconvolgente che ci proietta all'episodio successivo che, ovviamente, riproporrà il solito schema.
Ma quello che sicuramente fa più rabbia è la protagonista. A lei succederanno cose assurde e le vivrà quasi con indifferenza. Sembra tanto che il suo obiettivo non sia ritrovare i ricordi persi, ma riallacciare relazioni che non ha mai avuto in quanto si trova proiettata in realtà che non ha mai vissuto. Inoltre non reagisce neanche a degli stimoli! Cadrà in acqua e non tenterà di salvarsi, nonostante fisiologicamente parlando è uno schema motorio stereotipato del nostro corpo. Io lo ripeto: non è umana, è una pietra! Inoltre non darà mai la sua opinione, bensì si farà trasportare dagli eventi. Non ragionerà né tantomeno cercherà di trovare una soluzione alla sua incredibile quanto insulsa situazione. Per 20 minuti le sentiremo dire "etto... ehm... etto..." e basta. Farà cose che una persona normale neanche penserebbe perché... No, non c'è un perché.
Inoltre disconosceremo il suo nome. La base di qualsiasi anime è la presentazione dei personaggi per farceli ricordare e capire bene le vicende. Di essa - ripeto, concedetemelo - non sapremo nulla. E' un personaggio anonimo non solo sul versante comportamentale, ma anche di fatto, in quanto non è identificabile se non come "l'inetta che non sa utilizzare il cervello e che per copione fa cose così tanto assurde da far arrabbiare lo spettatore". Non mi era mai capitato di vedere una protagonista così strana e con poco charme. Era più reale e interessante la madre di Madoka in "Puella Magi ★ Madoka Magica " che manda la figlia fuori in mezzo all'apocalisse!
I restanti personaggi invece sono bizzarri quanto abbastanza semplici e sterotipati. Avremo il kuudere, il dandere, il yandere e l'immancabile tsundere. Solo il quinto personaggio risulta strano e veramente particolare, anche se lui è peggio della protagonista: non usa il cervello. Chi vorrà impegnarsi in quest'ardua visione capirà perché ho detto ciò, ma non voglio anticipare niente. L'unica cosa che mi preme sottolineae è il loro abbigliamento davvero singolare quanto ridicolo. Sembrano tanti membri del circo, precisamente dei clown. Ma la cosa peggiore è che in quest'anime tutti hanno questo strano modo di vestirsi. Sembra che Moira Orfei sia la loro stylist in combo con Jonathan di "Verissimo"! Un esercito di giovanottoni in grado di attirare le ragazzine per il celato fanservice che propone la serie: sì, perché le fujoshi con questa serie hanno trovato nuova carne da mettere in brace. Nulla di male, se non fosse che l'obiettivo di questa serie non è fare dello yaoi, bensì strutturare una storia misteriosa quanto fantastica. Sinceramente, reputo quest'anime quasi peggio di "Kuroshitsuji". A proposito di quest'ultimo anime citato: Ciel Phantomhive vestito da "My lady" è decisamente migliore di tutti i vestiti dei personaggi
di "Amnesia".
Passando al lato tecnico da una casa come la Brain's Base mi aspettavo di più. In fondo da questo studio sono usciti capolavori come "Durarara!!", "Baccano!", "Spice and wolf II"; per questo proprio per la parte tecnica mi aspettavo di più. E che non mi si venga a dire che è colpa del budget perché la regia è veramente banale quanto, certe volte, insulsa. Tutti i tagli sono statici e spesso non si assisterà a nessuna inquadratura che ci permetta di capire la gravità della situazione. I disegni sono mediocri, con colori senza capo né coda. Incredibile è il colore degli occhi, più simili ad arcobaleni che ad altro.
L'apparato OST è semplice, con un'ottima opening e una rilassante ending. Peccato che ciò non basti per coprire le pessime proporzioni dei corpi: gambe estremamente lunghe e braccia da giganti sono l'emblema di questa ignobile serie.
Insomma, una serie da non vedere in quanto è noiosa, nonsense e lascia tante questioni aperte.
<b>La recensione può contenere lievi spoiller.</b>
Trama: "Amnesia" è un reverse-harem fantasy che narra di una protagonista senza nome - e non ne sappiamo nemmeno il motivo - affetta da un'amnesia, che girerà insieme a una fata chiamata "Orion" in diversi mondi paralleli, cambiando fidanzato in ognuno di essi.
Fin qui la trama risulta ben chiara, ma visionando l'anime dalla prima all'ultima puntata si cambia idea su quest'ultima affermazione.
Durante i primi episodi già si hanno le idee parecchio confuse: da dove si origina l'amnesia della portagonista? Perché viaggia nei mondi e dopo un po' o muore o senza un motivo ben preciso deve lasciarli? A quel punto si intuisce che le giuste spiegazioni saranno date volta per volta nel corso dell'opera, ma arrivati all'episodio 11 non c'è ancora nessuna risposta, anzi, continuano ad aggiungersi domande su domande per determinati eventi e apparizioni di improbabili personaggi. Arrivati all'episodio 12, l'ultima chance per saperne di più, gli autori tirano fuori una spiegazione non solo banale, ma anche poco comprensibile e insensata che non mi ha (personalmente) per nulla soddisfatto.
Personaggi: la parte che probabilmente mi ha deluso di più.
Partendo dalla protagonista e tralasciando che non le sia stato attribuito nessun nome e che si vesta sempre nella stessa maniera, manca totalmente di carattere! All'inizio poteva essere anche comprensibile, visto che era abbastanza confusa per il vuoto di memoria, ma anche quando si adatta ai diversi mondi risulta nella sua totalità un personaggio piatto e molto chiuso.
I ragazzi risultano non strani, di più. In questo caso "l'abito" fa il monaco. Ci sono folli di tutti i tipi: sequestratori che chiudono la gente in gabbia, chi studia scientificamente una relazione amorosa, chi soffre di doppia personalità e schizofrenia. Insomma, vi sono personaggi che non mi hanno lasciato nulla nella maniera più assoluta.
Chara design e colonna sonora: le uniche cose che si salvano probabilmente. Come in altre recenti opere, ho apprezzato maggiormente il char design che il resto. La tecnologia si evolve, ma la voglia di creare un'opera decente scarseggia.
L'opening iniziale non è male, è orecchiabile; l'ending un po' meno.
Voto finale: ho deciso di dare 5 ad "Amnesia, probabilmente il voto sulla storia e personaggi sarebbe stato ancora più basso, ma il chara design lo salva da questo punto di vista.
Trama: "Amnesia" è un reverse-harem fantasy che narra di una protagonista senza nome - e non ne sappiamo nemmeno il motivo - affetta da un'amnesia, che girerà insieme a una fata chiamata "Orion" in diversi mondi paralleli, cambiando fidanzato in ognuno di essi.
Fin qui la trama risulta ben chiara, ma visionando l'anime dalla prima all'ultima puntata si cambia idea su quest'ultima affermazione.
Durante i primi episodi già si hanno le idee parecchio confuse: da dove si origina l'amnesia della portagonista? Perché viaggia nei mondi e dopo un po' o muore o senza un motivo ben preciso deve lasciarli? A quel punto si intuisce che le giuste spiegazioni saranno date volta per volta nel corso dell'opera, ma arrivati all'episodio 11 non c'è ancora nessuna risposta, anzi, continuano ad aggiungersi domande su domande per determinati eventi e apparizioni di improbabili personaggi. Arrivati all'episodio 12, l'ultima chance per saperne di più, gli autori tirano fuori una spiegazione non solo banale, ma anche poco comprensibile e insensata che non mi ha (personalmente) per nulla soddisfatto.
Personaggi: la parte che probabilmente mi ha deluso di più.
Partendo dalla protagonista e tralasciando che non le sia stato attribuito nessun nome e che si vesta sempre nella stessa maniera, manca totalmente di carattere! All'inizio poteva essere anche comprensibile, visto che era abbastanza confusa per il vuoto di memoria, ma anche quando si adatta ai diversi mondi risulta nella sua totalità un personaggio piatto e molto chiuso.
I ragazzi risultano non strani, di più. In questo caso "l'abito" fa il monaco. Ci sono folli di tutti i tipi: sequestratori che chiudono la gente in gabbia, chi studia scientificamente una relazione amorosa, chi soffre di doppia personalità e schizofrenia. Insomma, vi sono personaggi che non mi hanno lasciato nulla nella maniera più assoluta.
Chara design e colonna sonora: le uniche cose che si salvano probabilmente. Come in altre recenti opere, ho apprezzato maggiormente il char design che il resto. La tecnologia si evolve, ma la voglia di creare un'opera decente scarseggia.
L'opening iniziale non è male, è orecchiabile; l'ending un po' meno.
Voto finale: ho deciso di dare 5 ad "Amnesia, probabilmente il voto sulla storia e personaggi sarebbe stato ancora più basso, ma il chara design lo salva da questo punto di vista.
Non mi sono mai piaciuti i reverse harem e ogni volta che ne viene trasposto uno nuovo io lo ignoro senza pensarci due volte. Amnesia, tuttavia, al momento della presentazione mi aveva colpito per la trama molto elaborata ed enigmatica. Dopo aver visto lo spot televisivo - solo ora capisco quanto fosse ingannevole - mi sono convinto a intraprendere la visione, visto che le animazioni erano state affidate allo studio Brain's Base, che se l'era cavata distintamente con titoli di alto spessore del calibro di Baccano! e Mawaru PenguinDrum. è stato davvero un grande errore da parte mia.
Tratto dall'omonimo videogioco nipponico, Amnesia è una delle serie che hanno riscosso più successo in patria nella stagione invernale 2013: neanche conclusasi la serie, è stato costruito pure un Café nei pressi di Ikebukuro. Non sarò sicuramente l'unico a dirlo, ma non mi sarei veramente mai aspettato che avrebbe spopolato così tanto, visto che a parer mio è una delle trasposizioni peggiori e più assurde che siano mai state fatte. Contrariamente a quanto si può intuire dai primi episodi, la storia si sviluppa in una maniera assai superficiale e quanto mai pessima.
Pessimo: forse è questo l'aggettivo che ho utilizzato per descrivere la maggior parte delle puntate di quest'anime, che risultano senza senso e creano inutilmente misteri che mai verranno risolti.
Niente male sono il comparto tecnico e le musiche, quanto mai sprecate per questa roba. La regia è il fattore peggiore dell'anime e il doppiaggio fa venire da strapparsi i capelli, soprattutto quando la protagonista divulga le sue complicate frasi come "etto... ehm... etto". I protagonisti hanno vestiti alquanto strani - mi verrebbe da paragonarli a dei personaggi da circo -, che attirano inesorabilmente l'attenzione e la protagonista, beh, la protagonista ovviamente non possiede un nome. Ci sarebbero state fin troppe cose a cui pensare per dargliene uno.
Non avrei potuto esprimere le mie opinioni meglio di così, e concludendo sconsiglio categoricamente a tutti i curiosi la visione di Amnesia, tranne forse a coloro che vogliono veramente farsi del male.
L'aggiunta di Orion e del suo "capo" Neil - quest'ultimo presentato solamente nel finale probabilmente per dare una spiegazione all'arrivo dello spiritello - non è poi sostanzialmente servita a niente. Pessimo sotto ogni punto di vista.
Tratto dall'omonimo videogioco nipponico, Amnesia è una delle serie che hanno riscosso più successo in patria nella stagione invernale 2013: neanche conclusasi la serie, è stato costruito pure un Café nei pressi di Ikebukuro. Non sarò sicuramente l'unico a dirlo, ma non mi sarei veramente mai aspettato che avrebbe spopolato così tanto, visto che a parer mio è una delle trasposizioni peggiori e più assurde che siano mai state fatte. Contrariamente a quanto si può intuire dai primi episodi, la storia si sviluppa in una maniera assai superficiale e quanto mai pessima.
Pessimo: forse è questo l'aggettivo che ho utilizzato per descrivere la maggior parte delle puntate di quest'anime, che risultano senza senso e creano inutilmente misteri che mai verranno risolti.
Niente male sono il comparto tecnico e le musiche, quanto mai sprecate per questa roba. La regia è il fattore peggiore dell'anime e il doppiaggio fa venire da strapparsi i capelli, soprattutto quando la protagonista divulga le sue complicate frasi come "etto... ehm... etto". I protagonisti hanno vestiti alquanto strani - mi verrebbe da paragonarli a dei personaggi da circo -, che attirano inesorabilmente l'attenzione e la protagonista, beh, la protagonista ovviamente non possiede un nome. Ci sarebbero state fin troppe cose a cui pensare per dargliene uno.
Non avrei potuto esprimere le mie opinioni meglio di così, e concludendo sconsiglio categoricamente a tutti i curiosi la visione di Amnesia, tranne forse a coloro che vogliono veramente farsi del male.
L'aggiunta di Orion e del suo "capo" Neil - quest'ultimo presentato solamente nel finale probabilmente per dare una spiegazione all'arrivo dello spiritello - non è poi sostanzialmente servita a niente. Pessimo sotto ogni punto di vista.
Trama: che dire, all'episodio numero sei ancora non si sa praticamente niente, né chi sia la protagonista né perché sia finita nella situazione in cui si trova, né chi è e perché Orion a volte appaia e a volte no. L'unica cosa che al momento sembra assodata è che più o meno ad ogni episodio la protagonista cambia fidanzato. E' un po' poco come trama, anche perché lei e il fidanzato di turno praticamente non interagiscono.
Chara design e caratterizzazione: carini anche se un tantino irrealistici. A parte l'abbigliamento un po' assurdo, mai uno che si levasse i guanti neanche per caso, irrealistico anche questo.
I colori sono vivaci e luminosi e l'aspetto gradevole, ma i personaggi si somigliano, e somiglaino a molti visti in altri anime, e quanto a caratterizzazione sono abbastanza stereotipati. Concordo sul fatto che la protagonista sembra non avere carattere, capisco che passare continuamente da un mondo all'altro sia un'esperienza stressante, ma forse è il caso di cominciare a fare qualche domanda sensata a fidanzato di turno e colleghi no? Anche a costo di sembrare un po' sciocca.
Vedremo come proseguirà, quindi il mio voto potrebbe anche cambiare. Però esistono anime tratti da otome game, videogame e visual novel con una trama e dei personaggi più definiti di questo.
Il voto sarebbe 6,5 (voglio essere ottimista), ma non potendosi dare frazioni di voto ho messo 6.
Chara design e caratterizzazione: carini anche se un tantino irrealistici. A parte l'abbigliamento un po' assurdo, mai uno che si levasse i guanti neanche per caso, irrealistico anche questo.
I colori sono vivaci e luminosi e l'aspetto gradevole, ma i personaggi si somigliano, e somiglaino a molti visti in altri anime, e quanto a caratterizzazione sono abbastanza stereotipati. Concordo sul fatto che la protagonista sembra non avere carattere, capisco che passare continuamente da un mondo all'altro sia un'esperienza stressante, ma forse è il caso di cominciare a fare qualche domanda sensata a fidanzato di turno e colleghi no? Anche a costo di sembrare un po' sciocca.
Vedremo come proseguirà, quindi il mio voto potrebbe anche cambiare. Però esistono anime tratti da otome game, videogame e visual novel con una trama e dei personaggi più definiti di questo.
Il voto sarebbe 6,5 (voglio essere ottimista), ma non potendosi dare frazioni di voto ho messo 6.
Trama: la protagonista si risveglia senza memoria e una creatura astrale di nome Orion, che può vedere solo lei, le spiega che è colpa sua, avendo inavvertitamente colluso con il suo spirito durante il suo peregrinare tra i mondi, le ha strappato e disperso le memorie. Orion si offre di aiutarla a recuperarle, ma a patto di non andare in ospedale, piuttosto di interagire con le persone che sembrano conoscerla.
A complicare il tutto è il fatto che la protagonista sembri viaggiare involontariamente in vari scenari paralleli dove il suo fidanzato è sempre diverso, restando però tra le sue conoscenze, e i caratteri degli altri personaggi sembrano cambiare.
Lo studio Brain's Base ci ha spesso proposto anime di grande spessore e rilievo, si voglia per il comparto tecnico o per la sceneggiatura, come "Natsume yuujinchou", "Kure nai", "Kamisama dolls", "Baccano!" e "Mawaru Penguindrum" (solo per citarne alcuni), ma con "Amnesia" questo non è accaduto.
"Amnesia" è un anime non mediocre bensì insulso. Insulsa è la sceneggiatura e insulsi sono i personaggi.
In un passato molto recente ho detto che "non dirò mai che un anime, manga o opera in generale mi faccia schifo per rispetto del lavoro dello staff che vi sta dietro", ma ora mi rendo conto che in certi casi è inevitabile. "Amnesia" a mio avviso è qualcosa di orribile. L'unica cosa che domina e pervade questa storia è la noia. "No, non ho detto 'gioia', ma noia, noia, noia", per citare il Califfo.
Il tutto è statico e gli sviluppi pressocché nulli o totalmente trascurabili.
La protagonista è probabilmente la peggiore figura che abbia mai visto: non fa altro che dire: "Uhm... Scusa... Ehm...", cincischiare e non fare altro. E' completamente priva di personalità e soprattutto di una volontà propria; si fa trascinare dagli eventi senza fare alcunché, rimanendo ancorata nella sua staticità di personaggio: è come una posidonia "radicata" al suolo, ma sospinta di qua e di là dalle correnti.
Il tema dell'amnesia e dei modi paralleli non è nuovo, basti pensare a "Tsubasa Reservoir Chronicle", ma in questo caso è tutto trattato con un'enorme superficialità.
Riallacciandomi al discorso precedente, prendiamo le due protagoniste: Sakura e l'Eroina - non è nemmeno degna di avere un nome proprio (non confondiamoci ora con Jinrui, dove sì la protagonista non ha nome, ma c'è un motivo narrativo e comico in ciò). Entrambe, per i loro motivi, hanno perso la memoria, ma la differenza sostanziale sta nel carattere: Sakura solo all'inizio è letteralmente "vuota" e questo la porta ad avere bisogno degli altri, ma con lo svilupparsi degli eventi si fa valere e inizia ad aiutarsi e ad aiutare gli altri, mentre l'Eroina di "Amnesia", come ho già detto, non fa assolutamente nulla e anche il suo interagire con gli altri è ridottissimo al pari di una pianta da appartamento. Poi la domanda sorge spontanea: perché non chiede aiuto alle persone che la conoscono? Non è obbligata per forza ad andare in ospedale, come le chiede di non fare Orion, ma questo certo non le preclude di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Invece sembra meglio non fare niente.
Ora passiamo ai pagliac... ehm, personaggi maschili comprimari: chi sano di mente andrebbe mai in giro conciato in quel modo tutto il santo giorno? Cosplay, festa in maschera o gruppo Visual Key? No, sono pupazzi! La storia dei semi delle carte non può giustificare un abbigliamento così ignorante. La fiera dello stereotipo: abbiamo il tenebroso, il donnaiolo, il serio cervellone quatrocchi, il bravo ragazzo e poi immagino quello folle (il Jolly): complimenti!
Per la sceneggiatura da Touko Machida mi aspettavo qualcosa di meglio, dopotutto ha un curriculum di tutto rispetto, basti pensare ad alcuni anime cui ha partecipato non solo come sceneggiatrice: "Isekai no Seikishi Monogatari" (ep.1), "Samurai Champloo" (ep.10), "Lucky Star", "Wolf's Rain" (screenplay), "Rinne no Lagrange 2" (script), "Allison & Lilia", "Amagami SS"...
Posso capire i limiti di trasposizione di una visual novel, però al contempo avendo come base una storia interattiva i margini di manovra non sono pochi e non è possibile concepire che praticamente a metà serie non sia accaduto in pratica nulla.
La visual novel di "Amnesia" in Giappone ha avuto così tanto successo da portare alla creazione dell'anime. La cosa che mi spaventa è che esiste anche il seguito di tale gioco: spero solamente che se proprio si vorrà fare altrettanto con l'anime prima lo staff cambi almeno spacciatore o si disintossichi, perché "Amnesia" è l'incubo lisergico di un folle e non posso fare altro che bocciarlo a pieno con un risicatissimo 3.
A complicare il tutto è il fatto che la protagonista sembri viaggiare involontariamente in vari scenari paralleli dove il suo fidanzato è sempre diverso, restando però tra le sue conoscenze, e i caratteri degli altri personaggi sembrano cambiare.
Lo studio Brain's Base ci ha spesso proposto anime di grande spessore e rilievo, si voglia per il comparto tecnico o per la sceneggiatura, come "Natsume yuujinchou", "Kure nai", "Kamisama dolls", "Baccano!" e "Mawaru Penguindrum" (solo per citarne alcuni), ma con "Amnesia" questo non è accaduto.
"Amnesia" è un anime non mediocre bensì insulso. Insulsa è la sceneggiatura e insulsi sono i personaggi.
In un passato molto recente ho detto che "non dirò mai che un anime, manga o opera in generale mi faccia schifo per rispetto del lavoro dello staff che vi sta dietro", ma ora mi rendo conto che in certi casi è inevitabile. "Amnesia" a mio avviso è qualcosa di orribile. L'unica cosa che domina e pervade questa storia è la noia. "No, non ho detto 'gioia', ma noia, noia, noia", per citare il Califfo.
Il tutto è statico e gli sviluppi pressocché nulli o totalmente trascurabili.
La protagonista è probabilmente la peggiore figura che abbia mai visto: non fa altro che dire: "Uhm... Scusa... Ehm...", cincischiare e non fare altro. E' completamente priva di personalità e soprattutto di una volontà propria; si fa trascinare dagli eventi senza fare alcunché, rimanendo ancorata nella sua staticità di personaggio: è come una posidonia "radicata" al suolo, ma sospinta di qua e di là dalle correnti.
Il tema dell'amnesia e dei modi paralleli non è nuovo, basti pensare a "Tsubasa Reservoir Chronicle", ma in questo caso è tutto trattato con un'enorme superficialità.
Riallacciandomi al discorso precedente, prendiamo le due protagoniste: Sakura e l'Eroina - non è nemmeno degna di avere un nome proprio (non confondiamoci ora con Jinrui, dove sì la protagonista non ha nome, ma c'è un motivo narrativo e comico in ciò). Entrambe, per i loro motivi, hanno perso la memoria, ma la differenza sostanziale sta nel carattere: Sakura solo all'inizio è letteralmente "vuota" e questo la porta ad avere bisogno degli altri, ma con lo svilupparsi degli eventi si fa valere e inizia ad aiutarsi e ad aiutare gli altri, mentre l'Eroina di "Amnesia", come ho già detto, non fa assolutamente nulla e anche il suo interagire con gli altri è ridottissimo al pari di una pianta da appartamento. Poi la domanda sorge spontanea: perché non chiede aiuto alle persone che la conoscono? Non è obbligata per forza ad andare in ospedale, come le chiede di non fare Orion, ma questo certo non le preclude di fare qualcosa, qualsiasi cosa. Invece sembra meglio non fare niente.
Ora passiamo ai pagliac... ehm, personaggi maschili comprimari: chi sano di mente andrebbe mai in giro conciato in quel modo tutto il santo giorno? Cosplay, festa in maschera o gruppo Visual Key? No, sono pupazzi! La storia dei semi delle carte non può giustificare un abbigliamento così ignorante. La fiera dello stereotipo: abbiamo il tenebroso, il donnaiolo, il serio cervellone quatrocchi, il bravo ragazzo e poi immagino quello folle (il Jolly): complimenti!
Per la sceneggiatura da Touko Machida mi aspettavo qualcosa di meglio, dopotutto ha un curriculum di tutto rispetto, basti pensare ad alcuni anime cui ha partecipato non solo come sceneggiatrice: "Isekai no Seikishi Monogatari" (ep.1), "Samurai Champloo" (ep.10), "Lucky Star", "Wolf's Rain" (screenplay), "Rinne no Lagrange 2" (script), "Allison & Lilia", "Amagami SS"...
Posso capire i limiti di trasposizione di una visual novel, però al contempo avendo come base una storia interattiva i margini di manovra non sono pochi e non è possibile concepire che praticamente a metà serie non sia accaduto in pratica nulla.
La visual novel di "Amnesia" in Giappone ha avuto così tanto successo da portare alla creazione dell'anime. La cosa che mi spaventa è che esiste anche il seguito di tale gioco: spero solamente che se proprio si vorrà fare altrettanto con l'anime prima lo staff cambi almeno spacciatore o si disintossichi, perché "Amnesia" è l'incubo lisergico di un folle e non posso fare altro che bocciarlo a pieno con un risicatissimo 3.