WALL-E
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione
Uno sguardo sul futuro della Terra, il quale, a un primo impatto, non sembra per niente roseo. Una sorta di promemoria che ci ricorda che dobbiamo fermarci a riflettere seriamente e attentamente su ciò che siamo, abbiamo, facciamo, pensiamo, diciamo e scegliamo/decidiamo; non smetterò mai di ribadirlo, ma i nostri pensieri, parole e azioni hanno delle conseguenze su noi stessi così come sul prossimo.
Sinossi
Anno 2105. La Terra è diventata quasi del tutto inospitale. Di conseguenza gli esseri umani hanno deciso di abbandonare il pianeta, imbarcandosi su delle astronavi da crociera, lasciando che siano dei robottini programmati a pulire tutta l'immondizia e la spazzatura accumulata. Tuttavia questi robot si disattivano e purtroppo non riescono a portare a termine il lavoro di riciclaggio per l'anno 2110. Passano quindi 700 anni, e nell'anno 2805 la Terra è ancora invasa dai rifiuti. Solo un Wall-E è rimasto attivo a continuare il lavoro, un esemplare di robot spazzino che ha il compito di pulire tutta l'immondizia e la spazzatura. Ma Wall-E, nonostante il fatto di essere un automa meccanico e digitale, sembra aver sviluppato una personalità e una coscienza umane fino ad allora sconosciute, e spera in seguito al ritrovamento e alla visualizzazione di una cassetta di poter trovare una compagna con cui poter condividere il resto della sua esistenza. L'occasione si presenta quando un razzo atterra sul pianeta e da questo fuoriesce una robottina digitale. Wall-E è attratto da questa versione più moderna e cerca di fare colpo su di lei. La robottina, però, non è una tipa facile da conquistare e comunque ha una missione da compiere: ritrovare forme di vita sopravvissute sulla superficie del pianeta. Ciononostante, Wall-E non si arrende e prova a convincerla. Ma ad un certo punto l'astronave che l'aveva condotta sul pianeta la riporta nello spazio; Wall-E decide di seguirla, e così dopo un lungo viaggio giunge all'astronave madre Axiom e si introduce al suo interno, scoprendo che gli esseri umani sono diventati pigri e oziosi, e che vengono assistiti dai robot. Wall-E prova a risvegliarli, ma deve vedersela con gli altri robot, i quali non gradiscono le sue interferenze. Ci si mette poi il fatto che, avendo Eve ritrovato il campione di vita che gli esseri umani cercavano da 700 anni, la Axiom dovrebbe teoricamente fare ritorno a sulla Terra, poiché il campione starebbe a testimoniare che la vita è tornata alla normalità. Il capitano si mette a leggere il manuale delle istruzioni su come tornare sulla Terra e scopre come farlo, ma non essendo il campione vegetale lì presente, la procedura non può essere conclusa. A questo punto Eve e Wall-E vengono condotti nella sezione di ripristino, ma Wall-E è deciso a non separarsi da Eve e improvvisa la fuga insieme agli altri robot difettosi. Vengono inseguiti fino all'hangar di lancio delle navette, e qui Wall-E rischia di morire, ma si salva con una soluzione rapida e fa vedere a Eve che la piantina è ancora viva. I due rientrano sull'Axiom e qui però devono vedersela con la sorveglianza. Intanto il capitano riscopre qualcosa che tutto il genere umano sembrava aver dimenticato a causa del troppo tempo trascorso nello spazio, e alcuni cominciano a capire che aver sacrificato la propria libertà per una sicurezza effimera non è poi così intelligente come si potrebbe credere. Tra questi vi è proprio il capitano, che si ribella al controllo di AUTO e fa in modo di contrastarlo con l'aiuto di Wall-E, Eve e gli altri robot ribelli. Inizia così un'aspra battaglia per gli umani, affinché si riapproprino delle loro vite e comincino ad assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni verso la natura e prima di tutto verso sé stessi. Alla fine il capitano disattiva AUTO e stabilisce il ritorno sulla Terra; nello scontro Wall-E è rimasto danneggiato, ma Eve lo ripara e dopo un po' d'ansia Wall-E si riprende. Gli esseri umani tornano quindi sulla Terra e riprendono la loro vita originale, cominciando a smaltire i rifiuti che avevano accumulato nei secoli precedenti.
Grafica
Con questo film la Pixar ha cominciato senz'ombra di dubbio a raggiungere la propria statura. La grafica è semplicemente originale e fluida. I disegni sono ben impostati e l'effetto del vuoto è reso molto bene. I disegni son ben realizzati e paradossalmente acquistano una certa stabilità con quei movimenti geometrici e ordinati, precisi. Gli effetti visivi e speciali sono ben piazzati e ben incastrati nelle singole scene e creano quindi degli effetti ottici sorprendenti, quasi da trucco di prestigio.
Colonna sonora
La colonna sonora qui svolge ben più di un semplice contorno/sottofondo musicale. Essa vuole essere un messaggio di speranza per un mondo che è andato incontro a una sciagura così vergognosa come il sovraccarico di rifiuti, e anche per gli esseri umani un appello a riprendersi la propria libertà/emancipazione, ed è proprio quello che accade verso la fine della storia, quando il capitano si rimette in piedi e in un disperato tentativo disattiva AUTO, e quindi riprende a poco a poco il controllo della propria vita.
Personaggi
I personaggi sono buffi, divertenti, e quindi dimostrano una simpatia di fondo che piace in generale. Il protagonista, Wall-E, dimostra di essere più umano di tutti gli esseri umani, questo perché soddisfa la propria curiosità personale, vedendo e trovando le cose più disparate nel corso del suo lavoro di compattamento e smaltimento dei rifiuti, e quando incontra Eve, prova a trasmetterle questa curiosità/passione, e in seguito anche agli altri robot, e cerca di risvegliare gli esseri umani dal loro torpore esistenziale, per fare in modo che riscoprano le gioie della vita di secoli orsono, ma anche e soprattutto le responsabilità. In particolare, è il capitano dell'astronave e alcuni passeggeri che maturano una seria presa di coscienza e cominciano a desiderare di tornare sulla Terra, per ricominciare a vivere.
Messaggi e insegnamenti
In questo film si possono intravedere diversi messaggi: distruggere la natura per il proprio tornaconto e lasciarla morire per via della propria inedia, pigrizia, noia e tedio denota una sincera mancanza di coscienza e consapevolezza; peggio ancora delegare la propria vita a dei robot, senza muovere un dito per cambiarla, è un altro segno di mancanza di consapevolezza e coscienza di sé. Mi tornano in mente alcuni detti famosi come quello dei Navajo: "Quando l'ultimo albero sarà abbattuto, l'ultimo pesce pescato e l'ultimo fiume inquinato capirete che il denaro non si può mangiare". Un altro detto è invece di Benjamin Franklin: "Chi sacrifica la propria libertà per una falsa sicurezza non merita né l'una né l'altra". Questo è riferito al fatto che delegare ogni aspetto della propria vita significa dipendere in tutto e per tutto dagli altri.
Giudizio finale
È un film che fa riflettere parecchio sul nostro posto nel mondo e sull'impatto che abbiamo su noi stessi e sull'ambiente che ci circonda, e che ci sprona ad accantonare le nostre abitudini malsane a poco a poco.
Personalmente, mi ci riconosco parecchio in questo film: io sono sempre stato un amante della tecnologia e di conseguenza anche della fantascienza, e se devo sincero fino in fondo, anche della vita comoda e agiata. Tuttavia, dopo aver appena visto questo film, penso che comincerò a pormi qualche domanda sul fatto che la vita agiata e comoda non è sempre ciò di cui abbiamo bisogno, perché alla lunga non fa crescere, mentre al contrario una vita di attività e movimento e senso di responsabilità sono decisamente più interessanti e "stimolanti". Quindi, possiamo affermare che questo lungometraggio è una sorta di campanello d'allarme contro la vita sedentaria, l'alimentazione sbagliata e la mancanza di stimoli e di iniziativa. Premi Oscar più che meritati.
Voto: 9
Introduzione
Uno sguardo sul futuro della Terra, il quale, a un primo impatto, non sembra per niente roseo. Una sorta di promemoria che ci ricorda che dobbiamo fermarci a riflettere seriamente e attentamente su ciò che siamo, abbiamo, facciamo, pensiamo, diciamo e scegliamo/decidiamo; non smetterò mai di ribadirlo, ma i nostri pensieri, parole e azioni hanno delle conseguenze su noi stessi così come sul prossimo.
Sinossi
Anno 2105. La Terra è diventata quasi del tutto inospitale. Di conseguenza gli esseri umani hanno deciso di abbandonare il pianeta, imbarcandosi su delle astronavi da crociera, lasciando che siano dei robottini programmati a pulire tutta l'immondizia e la spazzatura accumulata. Tuttavia questi robot si disattivano e purtroppo non riescono a portare a termine il lavoro di riciclaggio per l'anno 2110. Passano quindi 700 anni, e nell'anno 2805 la Terra è ancora invasa dai rifiuti. Solo un Wall-E è rimasto attivo a continuare il lavoro, un esemplare di robot spazzino che ha il compito di pulire tutta l'immondizia e la spazzatura. Ma Wall-E, nonostante il fatto di essere un automa meccanico e digitale, sembra aver sviluppato una personalità e una coscienza umane fino ad allora sconosciute, e spera in seguito al ritrovamento e alla visualizzazione di una cassetta di poter trovare una compagna con cui poter condividere il resto della sua esistenza. L'occasione si presenta quando un razzo atterra sul pianeta e da questo fuoriesce una robottina digitale. Wall-E è attratto da questa versione più moderna e cerca di fare colpo su di lei. La robottina, però, non è una tipa facile da conquistare e comunque ha una missione da compiere: ritrovare forme di vita sopravvissute sulla superficie del pianeta. Ciononostante, Wall-E non si arrende e prova a convincerla. Ma ad un certo punto l'astronave che l'aveva condotta sul pianeta la riporta nello spazio; Wall-E decide di seguirla, e così dopo un lungo viaggio giunge all'astronave madre Axiom e si introduce al suo interno, scoprendo che gli esseri umani sono diventati pigri e oziosi, e che vengono assistiti dai robot. Wall-E prova a risvegliarli, ma deve vedersela con gli altri robot, i quali non gradiscono le sue interferenze. Ci si mette poi il fatto che, avendo Eve ritrovato il campione di vita che gli esseri umani cercavano da 700 anni, la Axiom dovrebbe teoricamente fare ritorno a sulla Terra, poiché il campione starebbe a testimoniare che la vita è tornata alla normalità. Il capitano si mette a leggere il manuale delle istruzioni su come tornare sulla Terra e scopre come farlo, ma non essendo il campione vegetale lì presente, la procedura non può essere conclusa. A questo punto Eve e Wall-E vengono condotti nella sezione di ripristino, ma Wall-E è deciso a non separarsi da Eve e improvvisa la fuga insieme agli altri robot difettosi. Vengono inseguiti fino all'hangar di lancio delle navette, e qui Wall-E rischia di morire, ma si salva con una soluzione rapida e fa vedere a Eve che la piantina è ancora viva. I due rientrano sull'Axiom e qui però devono vedersela con la sorveglianza. Intanto il capitano riscopre qualcosa che tutto il genere umano sembrava aver dimenticato a causa del troppo tempo trascorso nello spazio, e alcuni cominciano a capire che aver sacrificato la propria libertà per una sicurezza effimera non è poi così intelligente come si potrebbe credere. Tra questi vi è proprio il capitano, che si ribella al controllo di AUTO e fa in modo di contrastarlo con l'aiuto di Wall-E, Eve e gli altri robot ribelli. Inizia così un'aspra battaglia per gli umani, affinché si riapproprino delle loro vite e comincino ad assumersi la piena responsabilità delle proprie azioni verso la natura e prima di tutto verso sé stessi. Alla fine il capitano disattiva AUTO e stabilisce il ritorno sulla Terra; nello scontro Wall-E è rimasto danneggiato, ma Eve lo ripara e dopo un po' d'ansia Wall-E si riprende. Gli esseri umani tornano quindi sulla Terra e riprendono la loro vita originale, cominciando a smaltire i rifiuti che avevano accumulato nei secoli precedenti.
Grafica
Con questo film la Pixar ha cominciato senz'ombra di dubbio a raggiungere la propria statura. La grafica è semplicemente originale e fluida. I disegni sono ben impostati e l'effetto del vuoto è reso molto bene. I disegni son ben realizzati e paradossalmente acquistano una certa stabilità con quei movimenti geometrici e ordinati, precisi. Gli effetti visivi e speciali sono ben piazzati e ben incastrati nelle singole scene e creano quindi degli effetti ottici sorprendenti, quasi da trucco di prestigio.
Colonna sonora
La colonna sonora qui svolge ben più di un semplice contorno/sottofondo musicale. Essa vuole essere un messaggio di speranza per un mondo che è andato incontro a una sciagura così vergognosa come il sovraccarico di rifiuti, e anche per gli esseri umani un appello a riprendersi la propria libertà/emancipazione, ed è proprio quello che accade verso la fine della storia, quando il capitano si rimette in piedi e in un disperato tentativo disattiva AUTO, e quindi riprende a poco a poco il controllo della propria vita.
Personaggi
I personaggi sono buffi, divertenti, e quindi dimostrano una simpatia di fondo che piace in generale. Il protagonista, Wall-E, dimostra di essere più umano di tutti gli esseri umani, questo perché soddisfa la propria curiosità personale, vedendo e trovando le cose più disparate nel corso del suo lavoro di compattamento e smaltimento dei rifiuti, e quando incontra Eve, prova a trasmetterle questa curiosità/passione, e in seguito anche agli altri robot, e cerca di risvegliare gli esseri umani dal loro torpore esistenziale, per fare in modo che riscoprano le gioie della vita di secoli orsono, ma anche e soprattutto le responsabilità. In particolare, è il capitano dell'astronave e alcuni passeggeri che maturano una seria presa di coscienza e cominciano a desiderare di tornare sulla Terra, per ricominciare a vivere.
Messaggi e insegnamenti
In questo film si possono intravedere diversi messaggi: distruggere la natura per il proprio tornaconto e lasciarla morire per via della propria inedia, pigrizia, noia e tedio denota una sincera mancanza di coscienza e consapevolezza; peggio ancora delegare la propria vita a dei robot, senza muovere un dito per cambiarla, è un altro segno di mancanza di consapevolezza e coscienza di sé. Mi tornano in mente alcuni detti famosi come quello dei Navajo: "Quando l'ultimo albero sarà abbattuto, l'ultimo pesce pescato e l'ultimo fiume inquinato capirete che il denaro non si può mangiare". Un altro detto è invece di Benjamin Franklin: "Chi sacrifica la propria libertà per una falsa sicurezza non merita né l'una né l'altra". Questo è riferito al fatto che delegare ogni aspetto della propria vita significa dipendere in tutto e per tutto dagli altri.
Giudizio finale
È un film che fa riflettere parecchio sul nostro posto nel mondo e sull'impatto che abbiamo su noi stessi e sull'ambiente che ci circonda, e che ci sprona ad accantonare le nostre abitudini malsane a poco a poco.
Personalmente, mi ci riconosco parecchio in questo film: io sono sempre stato un amante della tecnologia e di conseguenza anche della fantascienza, e se devo sincero fino in fondo, anche della vita comoda e agiata. Tuttavia, dopo aver appena visto questo film, penso che comincerò a pormi qualche domanda sul fatto che la vita agiata e comoda non è sempre ciò di cui abbiamo bisogno, perché alla lunga non fa crescere, mentre al contrario una vita di attività e movimento e senso di responsabilità sono decisamente più interessanti e "stimolanti". Quindi, possiamo affermare che questo lungometraggio è una sorta di campanello d'allarme contro la vita sedentaria, l'alimentazione sbagliata e la mancanza di stimoli e di iniziativa. Premi Oscar più che meritati.
Voto: 9