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Francesca

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Francesca

Episodi visti: 11/221 --- Voto 7
Questa nuova serie è ben fatta, ma francamente non l'ho trovata particolarmente originale e il grande successo che ha avuto soprattutto nel pubblico "cresciutello" mi lascia francamente un po' sorpresa.
Personalmente sono cresciuta con la vecchia serie di My Little Pony e parlo proprio di quella vecchia, videoregistrata da mio fratello, non dei vari remake che ne sono stati fatti (la vecchia serie dove i minipony vivevano nella valle della felicità con l'occasionale compagnia di un draghetto, una giovane ragazza e di suo fratello, di un gruppo di palle pelose e colorate) e sinceramente continuo a preferire quella, malgrado la caratterizzazione dei personaggi fosse meno definita, del resto la vecchia serie dava spazio ad una grande quantità di pony, mentre nella nuova serie a parte le protagonista e qualcun altra, la maggior parte dei pony che si vedono sono poco più che anonime comparse.
Tra l'altro, sarà che non ho visto tutti gli episodi della nuova, ma perché la vecchia è accusata di essere "più infantile"? In molte puntate accadevano cose molto più "dark" che in questa nuova serie, come ad esempio la strega che ipnotizza i pony e li intrappola in un parco dei divertimenti stregato che ruba loro la giovinezza e i poteri magici.

Kemondori

Episodi visti: 10/221 --- Voto 1
Il piccolo otaku giocava a postare meme insieme ai suoi amici di /a/, un bel giorno un utente di /co/ postò nella board, a scopo provocatorio, la curiosa immagine di una nuova serie in uscita: "My little pony". Il piccolo otaku e i suoi amici ridevano e scherzavano allegramente "ah ah, cartoni merda, W gli anime!"; "così le fanciulle si abituano a cavalcare"; "almeno sono più kawaii dei precedenti". Qualche mese dopo il fenomeno si invertì, quasi per gioco, e gli amici del piccolo otaku si trasformarono quasi tutti in amanti dei pony (bronies): "Devi vederlo! Anche io pensavo fosse una porcata, ma poi ne sono diventato dipendente". "Ti innamorerai anche tu dei pony!"; "haters gonna hate, ah ah!". Il piccolo otaku iniziò a sentirsi escluso dal gruppo, e così, per poter discutere ancora di qualcosa con i suoi amici, decise di dargli una possibilità. Nel caso peggiore avrebbero potuto discutere di quanto facesse schifo.

Il piccolo otaku non aveva mai visto alcun cartone occidentale; per lui i fumetti, film della disney e tutta l'animazione americana dal target infantile, era esclusivamente per bambini. Immaginate quindi che sorpresa fu per il piccolo otaku scoprire che "My little pony" aveva delle tematiche e dei personaggi mediamente caratterizzati, con i loro pregi e i loro difetti. E che addirittura potesse rispecchiarsi in uno dei pony mostrati nella serie!
E così anche il piccolo otaku divenne un brony.
La verità era che la conoscenza del piccolo otaku in fatto di animazione americana si fermava proprio ai pony, e forse forse ad "Avatar: the last airbender". La diffusione dei pony deriva proprio dall'effetto sorpresa, un po' come quando sta per uscire un anime o un videogioco apparentemente scadente, e quando l'utenza inizia a prenderlo in considerazione scoppia la nuova moda di nicchia e si urla al capolavoro. Non tanto perché la serie o il gioco siano effettivamente di qualità, ma perché si rimane sorpresi dall'improvvisa inversione del proprio parere verso un prodotto. Detto in parole povere: il pregiudizio.

Alla fine, "My little pony" non ha nulla in più rispetto a tanti altri cartoni americani, giusto la seconda serie contiene qualche scena fanservice per gli internauti, tanto per fare un po' più di cassa. Prendiamo in esame il primo episodio, quello che in sostanza dovrebbe stupirti maggiormente secondo i bronies. In quest'episodio possiamo individuare principalmente due aspetti: la presentazione dei personaggi, la tematica del creare rapporti con persone molto diverse da te, rompendo il proprio guscio.
Partiamo dalla prima: i personaggi sono semplici stereotipi tipici delle serie occidentali, evidente la corrispondenza delle Super Chicche con ben tre pony. I rimanenti si possono pescare un po' a caso da altre serie, per esempio Applejack e Clay di Xiaolin Showdown.
Passiamo alla seconda, la tematica dell'episodio. Ok,ok, sul serio non l'avete mai sentita? Parlavo giusto di Xiaolin Showdown, e tutto sommato è la stessa cosa che viene trattata nel suo primo episodio... Anzi, molte gag sono proprio uguali.
Seguendo questa logica dovrei vedere fiumi di link, memes, e fan malati delle Super Chicche, di Xiaolin, e magari anche di Foster, di Winnie the Pooh, e persino delle Winx!
Tra l'altro riguardo le Super Chicche è stato dichiarato più volte che è possibile individuare numerose tematiche da adulti.
Se state ancora leggendo vi dirò che il voto è puramente provocatorio (come spero sia sempre quando si da 1), MLP non è una brutta serie, ma una serie di medio valore diventata moda.
PS: No, non me ne fotte una sega se cicciovalve e altri vip sono bronies.


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Sawaku

Episodi visti: 52/221 --- Voto 9
La prima cosa che ho pensato quando mi è stato detto "guarda My Little Pony" è stata "con il cavolo". La seconda cosa che ho pensato è stata "questa si è rincretinita".
Poi sono stata costretta a vederlo per una stupida scommessa, e... mi sono totalmente ricreduta.
Prima pensavo: "Va beh, il solito cartone animato del ca***, stupido e senza senso". Ma sembra che la roba senza senso faccia proprio per me, e ancor di più di quella con senso. Quel che voglio dire è che dalle prime due puntate me ne sono totalmente innamorata. Pensavo che "My Little Pony" fosse uno dei soliti cartoni animati senza filo logico e che sparano una puntata dopo l'altra giusto per far ridere i bambini, invece mi sono dovuta proprio ricredere.

Le prime due puntate mi hanno rapita, avevano incredibilmente senso e, cosa più assurda, mi hanno fatta anche emozionare. Ho adorato le sei protagoniste, che pensavo non mi sarebbero piaciute affatto, ognuna con le loro caratteristiche, i loro pregi e i loro difetti.
E, soprattutto, ho scoperto che ogni puntata aveva la sua morale, che sicuramente agli occhi di un bambino ma, con i tempi che corrono, anche a quelli di un adulto, dà forti valori.
La visione è scorrevole e piacevole, non appesantisce, diverte ed emoziona. Le canzoni sono un punto forte, divertenti e, alcune, davvero belle, tanto che sono finite nel mio lettore mp3 (anche se parlo di quelle in inglese).
Insomma, sono totalmente positiva, anche se mi mantengo sul semplice 9 per non esagerare e per l'unica pecca: il doppiaggio italiano che, anche se fatto bene, proprio non riesco a sopportare.