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Crow6x

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9,5
Parto dal presupposto che non conoscevo né avevo visto la serie originale del 2008, e quindi questo remake è stato ciò che mi ha fatto conoscere la serie da zero.

La prima cosa che ho pensato guardando i primi episodi è stata: “Guarda, questo anime assomiglia molto a “Frieren”, lo posso consigliare a chi ha apprezzato il medievale fantasy del 2023”. Ma mi devo ricredere. La narrazione, le ambientazioni e perfino l’opening stessa ci catapultano in un mondo medievale fatto e finito. Possiamo quindi ritrovare luoghi e personaggi tipici del Medioevo, come contadini, artigiani, mercanti, perfino chierici di diverso tipo. Tuttavia, ciò che distingue apertamente questa serie dalle classiche opere del genere è l’assenza di climax tipici o cliché ricorrenti. Quindi, niente cavalieri inferociti, niente invasioni da altri regni, niente problemi con mostri o creature fantasy di alcun tipo, niente magia o guerre incombenti (anche se la Chiesa rimane un ostacolo invalicabile e presente anche in questa storia).

Allora, cos’è che ci fa continuare a guardare “Spice & Wolf”? Per quanto mi riguarda, le vicende in cui finiscono avvinghiati i due personaggi principali, Lawrence e Holo, sono tutte estremamente interessanti perché fluide e naturali. Non vengono spinti improvvisamente in qualche faida losca, ma ci finiscono pian piano, dopo aver percepito il pericolo. Loro stessi sono due personaggi estremamente realistici e concreti.
Perché è questo il punto forte di quest’opera: Lawrence e Holo sono due personaggi dalle tante sfaccettature, non assumono un solo atteggiamento e non hanno un solo modo di fare. Mostrano maturità ma anche testardaggine, personalità ma anche svogliatezza. La cosa che mi ha colpito di più è stata la relazione fra loro due. Essi, come menzionato anche da Lawrence stesso, non vanno sempre d’accordo, ma discutono in un modo che ritengo molto più realistico e naturale di molti altri anime con due personaggi che viaggiano assieme. Risolvono i loro problemi esprimendo i loro sentimenti e discutendo con la ragione, arrivando a una conclusione semplice e concisa, ma senza esagerare e finire per creare la solita scena strappalacrime tipica dei romance.
Inoltre, sono molto fedeli a loro stessi, ma hanno la testa sulle spalle. Con questo intendo dire che, guardandoli nel corso della serie (spesso ma non sempre), ho notato che assumono reazioni molto ordinarie e giudiziose, senza perdere la calma, se non quando è necessario. Sono persone affidabili ma non santi. I vari personaggi secondari impareranno ad avere fiducia in loro e stimarli, perché questi se la meriteranno senza agire in qualche maniera speciale o straordinaria, ma facendo il massimo nell’ordinario. Lawrence è un mercante abile e costante, ma è ancora di più una persona straordinaria nelle situazioni di difficoltà ordinaria. Holo, dal canto suo, è un personaggio mitico con modi di pensare e abilità fuori dall’ordinario, ma finisce spesso anche lei per fare lo straordinario nell’ordinario, come scoprire un subdolo trucco durante un scambio fra mercanti o essere determinante in una contrattazione.

Voglio inoltre menzionare che all’inizio pensavo che questo anime fosse più vago, basato sulla vita di tutti i giorni e le interazioni fra persone in un contesto storico, magari anche con un finale triste, dato che stiamo parlando di una creatura mitica che vivrà per sempre che viaggia con un semplice uomo. Tuttavia, mi sono dovuto ricredere ancora. “Spice & Wolf” parla di romance. Non subito e non sempre. A volte i due ci regalano momenti di spensieratezza e momenti felici nel bel mezzo di una passeggiata, altre ancora effettivamente usano i tipici cliché della ragazza tsundere, ma mai in modo scontato. Le interazioni fra i due sono sempre così ricche e genuine, che spesso mi è sembrato di guardare due persone in carne e ossa dal mio schermo.

Mi ha colpito immensamente il rapporto che hanno i due, ma anche le varie vicende, di carattere economico e religioso, e come vengono presentate e affrontate, spesso e volentieri approfondite con cura, quasi in modo educativo. Non posso dire di aver capito ogni singola vicenda o compreso pienamente ogni risoluzione di ogni situazione in cui i due si trovavano, ma ho apprezzo molto anche questo lato complesso dell’anime.

Come ultimo, parlerei del reparto grafico, anche se non c’è molto da descrivere. Passione è uno studio abbastanza semplice, che sa raffigurare al meglio luoghi e momenti importanti con colori vivaci e sfumature, ma pecca un po’ in accuratezza e spesso alcune animazioni lasciano un po’ a desiderare. Nonostante ciò, la cosa non influisce sulla qualità della visione, e assieme alle colonne sonore trovo che nel complesso abbia fatto un ottimo lavoro con l’anime. Ci tengo a sottolineare che io non conosco né manga né light novel, quindi non posso giudicare l’accuratezza delle animazioni rispetto ai disegni originali né compararlo all’anime del 2008, in quanto io non ho mai preso visione di quest’ultimo.

Detto ciò, lo consiglio vivamente a chiunque cerchi un romance o medievale calmo, ma interessante abbastanza da farti rimanere dietro a ogni episodio fino alle fine.

P.S. La doppiatrice di Holo è troppo brava quando si tratta di presentare sé stessa, adoro quella parte.


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menelito

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Premetto che, avendo visto e amato la vecchia versione (2008/2009) di questo anime, i paragoni saranno inevitabili, anzi, frequenti. Se non vi interessa e volete leggere una recensione scritta da uno con occhi "puri", cercate altrove. Non posso non essere influenzato da quello che è stato il mio primo - e a lungo preferito - anime di sempre. Inoltre, durante questa visione ho dovuto fare diverse interruzioni per vari motivi e sto scrivendo la recensione dopo aver visto gli ultimi quattro episodi proprio oggi, mentre il primo l'ho visto almeno quattro mesi fa. I miei ricordi su certi dettagli dei primissimi episodi potrebbero già essere sfocati.

Ok, fatte le dovute premesse...

Se c'è una cosa che ho seriamente apprezzato di questo remake, è il fatto che finalmente c'è la concreta speranza di vedere su schermo lo svolgersi della storia di Lawrence e Holo nella sua interezza. Il principale punto debole del vecchio adattamento anime era la mancanza di fedeltà all'opera originale (light novel, se non erro, il manga è arrivato dopo), soprattutto nel finale, mentre qua si è fatto un passo in avanti verso la soluzione a quel problema fatale.
La trama ha il suo solito fascino. Un viaggio verso i confini settentrionali del continente, incontrando città e genti diverse lungo la strada con cui intrecciare rapporti di ogni tipo. Classico ma efficace. Poi c'è il concetto di ritornare a casa dopo anni di vagabondaggio, che è un qualcosa che tocca qualche particolare corda dentro di me e non manca praticamente mai di emozionarmi.
Sui protagonisti c'è poco da dire: belli. Come nell'originale, i continui e vicendevoli canzonamenti fra Lawrence e Holo sono l'anima di questa serie. Il giovane mercante con un pizzico di supponenza e ancora tante cose da imparare e la saggia (e forte) lupa sono un duo con un'ottima chimica, molto interessanti. E sorvoliamo sul fatto che ai tempi lei sia stata la prima "cotta anime" per me, così come per tantissimi altri miei confratelli weeb: questo non ha influito affatto sulla sua valutazione, no, non potrebbe mai accadere... eh eh. Scherzi a parte, passano gli anni, ma il duo Lawrence-Holo non delude mai. I personaggi secondari invece sono un po' blandi, a parte un paio di eccezioni (ne conto tre, al massimo quattro), si poteva fare un po' meglio lì.
Il ritmo della storia mi è parso molto più spedito rispetto al vecchio anime, anche nei dialoghi: a volte i botta-e-risposta dei vari personaggi erano così veloci, da apparire un po' innaturali, il che ha un po' ammazzato la mia immersione nella storia... almeno all'inizio. È una cosa che ho sentito molto di più nella prima metà rispetto che nella seconda, il che potrebbe essere dato da due fattori: o hanno cambiato registro in corso di produzione oppure (molto più probabile) ho iniziato ad abituarmi a questa nuova versione.
Interessante l'elemento dell'economia che, per quanto apparentemente basilare, rimane affascinante per un profano come me, che con quelle cose ci ha avuto poco/niente a che fare.

Mi è veramente dispiaciuto che abbiano deciso di cestinare alcune scene chiave come quelle in cui Holo sognava il passato. Erano perfette per rappresentare il suo tormento interiore, che in questa versione animata non mi pare valorizzato al meglio, rendendo l'arco della scoperta di Yoitsu e del "tradimento" di Holo un po' più blandi rispetto alla vecchia versione. Lì la reazione emotiva era totalmente e chiaramente contestualizzata e quindi giustificata. Qua casca un po' dalle nuvole, ma va beh.

Graficamente, ci sono stati alcuni cambi nel design dei personaggi. I tratti dei volti sono stati chiaramente "smussati" rispetto alla prima trasposizione animata: per esempio, Holo mi pare che avesse una bocca più piccola e un mento più affilato, che le conferiva un'aria un po' più "adulta", coerente con l'idea della sua antichità e saggezza. Il nuovo design le ha dato un'aria più simpatica, ma questo l'ha un po' umanizzata e, per me, le ha tolto gran parte di quell'aura di mistero che la avvolgeva. Poi, magari, questa versione è pure più fedele alla light novel da cui l'anime è ispirato, ma questo non so dirlo; so solo che, per quanto riguarda il design dei personaggi, la versione del vecchio anime era la mia preferita. Per quanto riguarda animazioni e disegni in generale, ho colto poca attenzione ai dettagli e, pur senza strafalcioni clamorosi, non mi hanno emozionato quasi per nulla. Ho apprezzato il design degli occhi della portabandiera di questa serie, Holo, ma non basta assolutamente per salvare questo aspetto. Ho anche percepito uno "schiarimento" delle ambientazioni; provo a spiegarmi meglio: mi sono parse molto meno tetre della vecchia versione e molto più simili a quelle che vedrei in un generico anime fantasy-medievale.
In sostanza, il lato visivo non mi è piaciuto quasi per nulla.
Inizialmente, anche il cambio di colonna sonora mi aveva un po' preoccupato, visto quanto le musiche funzionavano bene con la versione originale, poi ho ascoltato un po' meglio e riconosciuto il compositore... e tutto ha avuto più senso. Kevin Penkin è un tesoro mondiale, compositore di alcune delle colonne sonore di anime più belle che io abbia mai sentito insieme ad Evan Call e Kenichiro Suehiro. Ottima scelta. Non so se avrebbe funzionato con il vecchio anime, ma con questa versione mi è parso molto più azzeccato.

Ricapitolando: alti e bassi. Non mi è piaciuta come la vecchia versione, ma riguardarla dall'inizio con gli occhi "abituati" ai tanti cambi potrebbe cambiarne radicalmente il mio giudizio, che rimane comunque abbastanza positivo. Non so se la consiglierei a un fan hardcore della vecchia versione, ma penso possa essere una buona visione per qualcuno che non ha mai avuto contatti col mondo di "Spice and Wolf" e per chi si sia attenuto alle versioni cartacee di questa storia.