Mondaiji-tachi ga Isekai kara Kuru Sou Desu yo?
Fin da subito l'ho trovato confusionario... chi sono i protagonisti? Perché hanno queste capacità e poteri?
Perché non mi è piaciuto?
Nel nuovo mondo in cui finiscono, mondo che ho trovato poco originale e paragonabile a un "parco giochi pieno di vite sacrificabili", i nostri tre ragazzi problematici (ognuno con gift invincibili) si divertiranno a proprio piacimento.
La trama consisterà nella conquista tramite giochi di terre e nomi. Quindi ci si aspetta qualcosa di avvincente, ma praticamente dei veri nemici o delle vere difficoltà da affrontare per crescere e vincere veramente non esistono. La trama risulta scialba e scontata.
I personaggi hanno rovinato la trama: sono tutti dotati di infinita potenza, tanto che fanno durare i giochi qualche minuto, se sono sfortunati, ma si sa già come finisce, e perciò non ti lascia né suspense né la visione di un bel combattimento.
Il protagonista, Izayoi, è un esempio di personaggio che deve essere "Dio" incarnato: intelligente, e non poco, il più forte, così forte che batte con un pugno chiunque, non gli manca nemmeno una superba personalità. L'intenzione era quella di creare un protagonista molto apprezzabile... Intenzione non riuscita.
In conclusione, il titolo accenna a dei bambini problematici. Ma il problema è questo anime.
Perché non mi è piaciuto?
Nel nuovo mondo in cui finiscono, mondo che ho trovato poco originale e paragonabile a un "parco giochi pieno di vite sacrificabili", i nostri tre ragazzi problematici (ognuno con gift invincibili) si divertiranno a proprio piacimento.
La trama consisterà nella conquista tramite giochi di terre e nomi. Quindi ci si aspetta qualcosa di avvincente, ma praticamente dei veri nemici o delle vere difficoltà da affrontare per crescere e vincere veramente non esistono. La trama risulta scialba e scontata.
I personaggi hanno rovinato la trama: sono tutti dotati di infinita potenza, tanto che fanno durare i giochi qualche minuto, se sono sfortunati, ma si sa già come finisce, e perciò non ti lascia né suspense né la visione di un bel combattimento.
Il protagonista, Izayoi, è un esempio di personaggio che deve essere "Dio" incarnato: intelligente, e non poco, il più forte, così forte che batte con un pugno chiunque, non gli manca nemmeno una superba personalità. L'intenzione era quella di creare un protagonista molto apprezzabile... Intenzione non riuscita.
In conclusione, il titolo accenna a dei bambini problematici. Ma il problema è questo anime.
"Mondaiji-tachi ga Isekai kara Kuru Sou Desu yo?" è una serie della stagione invernale 2013 composta da soli dieci episodi, tratta dall'omonima light novel ideata da Tarō Tatsunoko e disegnata da Yū Amano.
Izayoi Sakamaki, You Kasukabe e Asuka Kudou sono tre adolescenti appartenenti a epoche e mondi differenti, ma accomunati dal fatto di essere dei "ragazzi problematici" dotati di grandi poteri. Un giorno vengono convocati in un mondo parallelo, chiamato "piccolo giardino", da una strana quanto affascinante ragazza-coniglio. I protagonisti scoprono presto che l'universo alternativo è ben diverso dal loro luogo d'origine e assomiglia a un gigantesco gioco d'azzardo, dove gli abitanti sono divisi in comunità e lottano tutti i giorni per ottenere fama e prestigio. Sotto proposta del "coniglio nero" i tre entrano a far parte di una comunità tanto debole da aver perso persino il proprio nome, e promettono di impegnarsi per risollevarla dalla tremenda situazione in cui si trova.
La trama non presenta niente di originale, ma nonostante tutto si lascia seguire piacevolmente; il ritmo è sempre abbastanza alto e l'azione non manca di certo. A portare questa serie al di sopra della sufficienza sono senza dubbio i protagonisti, in particolare Izayoi, che a differenza del classico stereotipo che popola anime di questo tipo si dimostra un personaggio vanitoso e sicuro di sé, a tal punto da prendere l'intera vicenda come fosse un semplice passatempo per sconfiggere la noia. Come Izayoi, anche Asuka e You sono stati caratterizzati bene e in modo simpatico, anche se è ovvio che in sole dieci puntate non possiamo aspettarci chissà quale introspezione psicologica.
Tecnicamente è stato svolto un buon lavoro. Un buon design dei personaggi si accosta a delle ottime ambientazioni, molto varie e affascinanti, anche se non eccessivamente dettagliate. Il comparto sonoro è nella norma: buone OST, ottimo doppiaggio, opening ed ending orecchiabili e appropriate. I combattimenti, seppur molto brevi, sono realizzati ottimamente, riescono sempre ad alzare il ritmo e a tenere alta l'attenzione dello spettatore.
La più grande pecca di questa serie è sicuramente il finale che non conclude assolutamente nulla. Si percepisce chiaramente che la fine è ancora ben lontana, e anche che la trama in realtà non ha ancora veramente iniziato a svilupparsi, in fondo la novel è tutt'oggi in corso.
In conclusione, una serie leggera, divertente ed estremamente veloce da visionare. Da guardare senza alcuna pretesa.
Izayoi Sakamaki, You Kasukabe e Asuka Kudou sono tre adolescenti appartenenti a epoche e mondi differenti, ma accomunati dal fatto di essere dei "ragazzi problematici" dotati di grandi poteri. Un giorno vengono convocati in un mondo parallelo, chiamato "piccolo giardino", da una strana quanto affascinante ragazza-coniglio. I protagonisti scoprono presto che l'universo alternativo è ben diverso dal loro luogo d'origine e assomiglia a un gigantesco gioco d'azzardo, dove gli abitanti sono divisi in comunità e lottano tutti i giorni per ottenere fama e prestigio. Sotto proposta del "coniglio nero" i tre entrano a far parte di una comunità tanto debole da aver perso persino il proprio nome, e promettono di impegnarsi per risollevarla dalla tremenda situazione in cui si trova.
La trama non presenta niente di originale, ma nonostante tutto si lascia seguire piacevolmente; il ritmo è sempre abbastanza alto e l'azione non manca di certo. A portare questa serie al di sopra della sufficienza sono senza dubbio i protagonisti, in particolare Izayoi, che a differenza del classico stereotipo che popola anime di questo tipo si dimostra un personaggio vanitoso e sicuro di sé, a tal punto da prendere l'intera vicenda come fosse un semplice passatempo per sconfiggere la noia. Come Izayoi, anche Asuka e You sono stati caratterizzati bene e in modo simpatico, anche se è ovvio che in sole dieci puntate non possiamo aspettarci chissà quale introspezione psicologica.
Tecnicamente è stato svolto un buon lavoro. Un buon design dei personaggi si accosta a delle ottime ambientazioni, molto varie e affascinanti, anche se non eccessivamente dettagliate. Il comparto sonoro è nella norma: buone OST, ottimo doppiaggio, opening ed ending orecchiabili e appropriate. I combattimenti, seppur molto brevi, sono realizzati ottimamente, riescono sempre ad alzare il ritmo e a tenere alta l'attenzione dello spettatore.
La più grande pecca di questa serie è sicuramente il finale che non conclude assolutamente nulla. Si percepisce chiaramente che la fine è ancora ben lontana, e anche che la trama in realtà non ha ancora veramente iniziato a svilupparsi, in fondo la novel è tutt'oggi in corso.
In conclusione, una serie leggera, divertente ed estremamente veloce da visionare. Da guardare senza alcuna pretesa.
"Mondaiji-Tachi ga Isekai kara Kuru Sou Desu yo" è un anime fantasy uscito nel 2013. Esordisco dicendo che l'opera in questione mi ha appassionato molto, nonostante, e questo è un vero peccato, il numero ridotto di puntate (solo dieci).
Izayoi Sakamaki è uno dei tre protagonisti, un ragazzo delle superiori, dotato di strani poteri, quali per esempio una forza incredibile e, proprio per questo motivo, sempre annoiato della sua vita da studente. Improvvisamente un giorno riceve una lettera d'invito e viene scaraventato in un altro mondo, pieno, come si vedrà nel corso delle puntate, di strani demoni, divinità, mostri, vampiri e via dicendo. Insieme a lui altre due ragazze verranno catapultate in questa strana dimensione: Asuka Kudou, una giovane fanciulla ricca proveniente da un'epoca di poco anteriore alla Seconda Guerra Mondiale, dotata del potere di controllare le persone, gli animali e anche gli oggetti con la propria voce, e You Kasukabe, timida e riservata che, grazie all'effetto di un particolare medaglione, riesce a catturare le abilità di animali e mostri vari, per utilizzarle lei stessa.
Ma chi è che li ha chiamati? Sembrerà strano, ma colui che ha inviato quelle strane lettere altri non è che una giovane coniglietta (dai caratteri assolutamente antropomorfi), desiderosa di riconquistare la propria patria, messa in pericolo dall'azione del re dei demoni.
I tre ovviamente accetteranno e insieme dovranno affrontare le varie disavventure che si troveranno davanti. Una cosa che mi ha colpito in maniera rilevante è la struttura del mondo: tutto è un gioco e la società stessa è organizzata in gilde che, al fine di ricevere strani "Doni", dovranno sfidarsi in competizioni più o meno difficoltose. Ovviamente non è la prima volta che si trova una cosa del genere, ma, come è stata disposta, assume caratteri del tutto originali, capaci di colpire subito l'attenzione. I poteri di ogni personaggio, i giochi, i demoni... tutto concorre a creare la classica atmosfera fantasy che, seppur non troppo fiabesca, risulta comunque rilassante e piacevole.
Soffermandoci ora sui personaggi: vorrei precisare che, nonostante non venga fatta una ricerca profonda dei vari sentimenti, questi ultimi non vengono completamente dimenticati. L'amore, i ricordi dolorosi e via dicendo, forse non rappresentano il punto focale dell'anime, ma, di certo, non vengono completamente disdegnati.
La grafica è ottima, i disegni sono chiari e precisi, e i colori limpidi e allegri rispecchiano alla perfezione l'atmosfera di un mondo fiabesco e affascinante. Le musiche passano perfettamente dall'allegro a toni più appassionanti, soprattutto durante le scene di combattimento, e, riguardo a queste, tenderei a specificare la bellezza con cui sono state realizzate.
La regia è efficiente, capace di condensare in soli dieci puntate una storia comunque articolata (cosa per nulla facile) che, senza uno studio attento, poteva sfumare nel caotico. Invece, al contrario delle aspettative, la trama è lineare e per nulla affrettata, ad ogni personaggio viene dato il giusto peso e, soprattutto, c'è spazio per un po' di "fanservice", capace di dare un tocco di allegria in più a tutta la vicenda.
Tornando ai personaggi, in conclusione, non si può non dimenticare Izayoi, il nostro biondo protagonista, che, fin da subito, appare dotato di incredibili capacità. Molto spesso, negli anime, il ragazzo principale è sempre un mezzo svitato che, nonostante tutto, riesce, grazie ad abilità quasi emerse dal nulla, a cavarsela. In questo caso invece il protagonista, o uno dei protagonisti, appare cosciente delle proprie abilità, serio e capace di ideare piani e strategie intelligentissime. Di solito non mi fermo su questi dettagli, ma, in questo caso, sono rimasto molto colpito dal personaggio di Izayoi, poiché, nonostante ad alcuni possa sembrare una sorta di "Dio in terra", capace di ogni cosa, personalmente appare più vicino al mio modello ideale di "eroe": astuto, giusto, ma con un pizzico di malvagità e spregiudicatezza.
Consiglio assolutamente la visione di "Mondaiji-Tachi ga Isekai kara Kuru Sou Desu yo" per tutto quanto si è detto sopra e per tutto quello che mi sono dimenticato di riferirvi. La fine è carina e, seppur molte cose rimangano ancora apertissime, non lascia l'amaro in bocca, anzi, apre la porta a una possibile seconda stagione... speriamo.
Voto finale: 8
Izayoi Sakamaki è uno dei tre protagonisti, un ragazzo delle superiori, dotato di strani poteri, quali per esempio una forza incredibile e, proprio per questo motivo, sempre annoiato della sua vita da studente. Improvvisamente un giorno riceve una lettera d'invito e viene scaraventato in un altro mondo, pieno, come si vedrà nel corso delle puntate, di strani demoni, divinità, mostri, vampiri e via dicendo. Insieme a lui altre due ragazze verranno catapultate in questa strana dimensione: Asuka Kudou, una giovane fanciulla ricca proveniente da un'epoca di poco anteriore alla Seconda Guerra Mondiale, dotata del potere di controllare le persone, gli animali e anche gli oggetti con la propria voce, e You Kasukabe, timida e riservata che, grazie all'effetto di un particolare medaglione, riesce a catturare le abilità di animali e mostri vari, per utilizzarle lei stessa.
Ma chi è che li ha chiamati? Sembrerà strano, ma colui che ha inviato quelle strane lettere altri non è che una giovane coniglietta (dai caratteri assolutamente antropomorfi), desiderosa di riconquistare la propria patria, messa in pericolo dall'azione del re dei demoni.
I tre ovviamente accetteranno e insieme dovranno affrontare le varie disavventure che si troveranno davanti. Una cosa che mi ha colpito in maniera rilevante è la struttura del mondo: tutto è un gioco e la società stessa è organizzata in gilde che, al fine di ricevere strani "Doni", dovranno sfidarsi in competizioni più o meno difficoltose. Ovviamente non è la prima volta che si trova una cosa del genere, ma, come è stata disposta, assume caratteri del tutto originali, capaci di colpire subito l'attenzione. I poteri di ogni personaggio, i giochi, i demoni... tutto concorre a creare la classica atmosfera fantasy che, seppur non troppo fiabesca, risulta comunque rilassante e piacevole.
Soffermandoci ora sui personaggi: vorrei precisare che, nonostante non venga fatta una ricerca profonda dei vari sentimenti, questi ultimi non vengono completamente dimenticati. L'amore, i ricordi dolorosi e via dicendo, forse non rappresentano il punto focale dell'anime, ma, di certo, non vengono completamente disdegnati.
La grafica è ottima, i disegni sono chiari e precisi, e i colori limpidi e allegri rispecchiano alla perfezione l'atmosfera di un mondo fiabesco e affascinante. Le musiche passano perfettamente dall'allegro a toni più appassionanti, soprattutto durante le scene di combattimento, e, riguardo a queste, tenderei a specificare la bellezza con cui sono state realizzate.
La regia è efficiente, capace di condensare in soli dieci puntate una storia comunque articolata (cosa per nulla facile) che, senza uno studio attento, poteva sfumare nel caotico. Invece, al contrario delle aspettative, la trama è lineare e per nulla affrettata, ad ogni personaggio viene dato il giusto peso e, soprattutto, c'è spazio per un po' di "fanservice", capace di dare un tocco di allegria in più a tutta la vicenda.
Tornando ai personaggi, in conclusione, non si può non dimenticare Izayoi, il nostro biondo protagonista, che, fin da subito, appare dotato di incredibili capacità. Molto spesso, negli anime, il ragazzo principale è sempre un mezzo svitato che, nonostante tutto, riesce, grazie ad abilità quasi emerse dal nulla, a cavarsela. In questo caso invece il protagonista, o uno dei protagonisti, appare cosciente delle proprie abilità, serio e capace di ideare piani e strategie intelligentissime. Di solito non mi fermo su questi dettagli, ma, in questo caso, sono rimasto molto colpito dal personaggio di Izayoi, poiché, nonostante ad alcuni possa sembrare una sorta di "Dio in terra", capace di ogni cosa, personalmente appare più vicino al mio modello ideale di "eroe": astuto, giusto, ma con un pizzico di malvagità e spregiudicatezza.
Consiglio assolutamente la visione di "Mondaiji-Tachi ga Isekai kara Kuru Sou Desu yo" per tutto quanto si è detto sopra e per tutto quello che mi sono dimenticato di riferirvi. La fine è carina e, seppur molte cose rimangano ancora apertissime, non lascia l'amaro in bocca, anzi, apre la porta a una possibile seconda stagione... speriamo.
Voto finale: 8
Fin troppo spesso accade che le opere più interessanti e piacevoli possano celarsi dietro titoli apparentemente scialbi e anonimi. È il caso di "Mondaiji-tachi ga Isekai Kara Kuru Sō Desu yo?", serie che, apparentemente sottotono, ha saputo sorprendere piacevolmente un'interessante fetta d'utenza.
"Mondaiji-tachi ga Isekai Kara Kuru Sō Desu yo?" è una serie dell'inverno 2013 composta da 10 episodi. L'opera deriva dall'omonima light novel del 2011, la quale ha dato vita a 2 manga nel 2012.
Trama: sul pianeta Terra esistono tre ragazzi "problematici" poiché sono dotati di poteri sovrannaturali che nessun altro possiede. Questi ragazzi trascorrono la propria esistenza tra il disagio e la noia. Un giorno però ricevono una misteriosa lettera che li conduce in un altro mondo chiamato "Piccolo Giardino" (in realtà, immensamente più grande del pianeta Terra), ove sono presenti alcune regole particolari per ottenere prestigio, fama e potere. Praticamente l'intero mondo è una specie d'immenso gioco d'azzardo dove è possibile mettere in palio la propria vita in una serie di prove e di sfide, e se si vince la scommessa, si ottengono dei benefici di varia natura. Questa è la spiegazione che una creatura chiamata "Coniglio Nero" fornisce ai tre ragazzi, i quali si uniscono alla gilda decaduta dei No Name, intenzionati a riportarla agli antichi splendori a causa della tirannia di alcuni potenti demoni che nel frattempo hanno acquisito sempre maggiore influenza.
Grafica: il comparto grafico rasenta l'eccellenza su più punti. Le ambientazioni sono molteplici, estremamente variegate ed estremamente curate in ogni dettaglio. Le animazioni sono eccellenti per resa e fluidità. Character design dai toni addolciti, estremamente piacevole alla vista. Monster design originale e ben fatto.
Sonoro: nulla da ridire nel comparto sonoro che si presenta nel complesso molto gradevole. Opening ed ending più che appropriati (quest'ultimo tende ad esssere più parodistico), OST piuttosto coinvolgenti e ben strutturate. Ottimi effetti sonori. Doppiaggio ineccepibile.
Personaggi: ottimo lavoro è stato svolto per la caratterizzazione dei personaggi, cui risaltano senza eccessivi approfondimenti. La loro interazione è ottima ed è presente un buon lavoro introspettivo. L'evoluzione dei personaggi è praticamente onnipresente.
Sceneggiatura: lavoro più che apprezzabile sotto questa voce. La gestione temporale mantiene una sua uniformità senza fastidiosi sbalzi temporali. Di tanto in tanto sono presenti alcuni flashback che aiutano a comprendere il trascorso dei protagonisti. Il ritmo è piuttosto veloce, focalizzando l'azione e la strategia. È presente un buon quantitativo di violenza (ma non scade mai nel volgare) ed un discreto quantitativo di fanservice che tuttavia non risulta fastidioso. I dialoghi sono piuttosto accattivanti.
Finale: il finale risulta compromesso dalla scelta di voler concludere l'intero arco narrativo in soli 10 episodi. Pertanto non è completo, non è conclusivo, e anzi piuttosto ambiguo e si vede che c'è troppa carne al fuoco. Ciononostante non si può affermare che sia un brutto finale, poiché non rovina o compromette sviluppi futuri.
In sintesi: "Mondaiji-tachi ga Isekai Kara Kuru Sō Desu yo?" è una gran bella serie, penalizzata unicamente dal numero ridotto di episodi (10), i quali non hanno saputo approfondire le ultime tematiche affrontate e che non hanno consentito un finale di più ampio respiro. Dal momento però che è previsto perlomeno un OAV è lecito sperare in una futura seconda stagione che prosegua nelle meravigliose avventure del nostro gruppo di eroi. Consigliato a tutti gli amanti del fantasy e del sovrannaturale di qualità.
"Mondaiji-tachi ga Isekai Kara Kuru Sō Desu yo?" è una serie dell'inverno 2013 composta da 10 episodi. L'opera deriva dall'omonima light novel del 2011, la quale ha dato vita a 2 manga nel 2012.
Trama: sul pianeta Terra esistono tre ragazzi "problematici" poiché sono dotati di poteri sovrannaturali che nessun altro possiede. Questi ragazzi trascorrono la propria esistenza tra il disagio e la noia. Un giorno però ricevono una misteriosa lettera che li conduce in un altro mondo chiamato "Piccolo Giardino" (in realtà, immensamente più grande del pianeta Terra), ove sono presenti alcune regole particolari per ottenere prestigio, fama e potere. Praticamente l'intero mondo è una specie d'immenso gioco d'azzardo dove è possibile mettere in palio la propria vita in una serie di prove e di sfide, e se si vince la scommessa, si ottengono dei benefici di varia natura. Questa è la spiegazione che una creatura chiamata "Coniglio Nero" fornisce ai tre ragazzi, i quali si uniscono alla gilda decaduta dei No Name, intenzionati a riportarla agli antichi splendori a causa della tirannia di alcuni potenti demoni che nel frattempo hanno acquisito sempre maggiore influenza.
Grafica: il comparto grafico rasenta l'eccellenza su più punti. Le ambientazioni sono molteplici, estremamente variegate ed estremamente curate in ogni dettaglio. Le animazioni sono eccellenti per resa e fluidità. Character design dai toni addolciti, estremamente piacevole alla vista. Monster design originale e ben fatto.
Sonoro: nulla da ridire nel comparto sonoro che si presenta nel complesso molto gradevole. Opening ed ending più che appropriati (quest'ultimo tende ad esssere più parodistico), OST piuttosto coinvolgenti e ben strutturate. Ottimi effetti sonori. Doppiaggio ineccepibile.
Personaggi: ottimo lavoro è stato svolto per la caratterizzazione dei personaggi, cui risaltano senza eccessivi approfondimenti. La loro interazione è ottima ed è presente un buon lavoro introspettivo. L'evoluzione dei personaggi è praticamente onnipresente.
Sceneggiatura: lavoro più che apprezzabile sotto questa voce. La gestione temporale mantiene una sua uniformità senza fastidiosi sbalzi temporali. Di tanto in tanto sono presenti alcuni flashback che aiutano a comprendere il trascorso dei protagonisti. Il ritmo è piuttosto veloce, focalizzando l'azione e la strategia. È presente un buon quantitativo di violenza (ma non scade mai nel volgare) ed un discreto quantitativo di fanservice che tuttavia non risulta fastidioso. I dialoghi sono piuttosto accattivanti.
Finale: il finale risulta compromesso dalla scelta di voler concludere l'intero arco narrativo in soli 10 episodi. Pertanto non è completo, non è conclusivo, e anzi piuttosto ambiguo e si vede che c'è troppa carne al fuoco. Ciononostante non si può affermare che sia un brutto finale, poiché non rovina o compromette sviluppi futuri.
In sintesi: "Mondaiji-tachi ga Isekai Kara Kuru Sō Desu yo?" è una gran bella serie, penalizzata unicamente dal numero ridotto di episodi (10), i quali non hanno saputo approfondire le ultime tematiche affrontate e che non hanno consentito un finale di più ampio respiro. Dal momento però che è previsto perlomeno un OAV è lecito sperare in una futura seconda stagione che prosegua nelle meravigliose avventure del nostro gruppo di eroi. Consigliato a tutti gli amanti del fantasy e del sovrannaturale di qualità.
Trama: la storia segue i "ragazzi problematici" ovvero ragazzi al di fuori del comune che hanno dei poteri speciali, chiamati "doni", in particolare il protagonista, ovvero Izayoi Sakamaki. Vivranno sulla Terra in serenità finché non gli verranno recapitate delle buste chiuse che li manderanno in un universo parallelo, dove incontreranno altri ragazzi problematici.
"Mondaiji-tachi ga isekai kara kuru sō desu yo?" è un anime della stagione invernale del 2013. La serie contiene soltanto 10 episodi; forse proprio per questo non posso dare più di una sufficienza piena (6.5) alla serie che è molto leggero e semplice. Ma nella sua leggerezza e nella sua semplicità riesce ad intrattenere lo spettatore con buoni episodi senza ombra alcuna di parti noiose e ripetitive, inserendo molti combattimenti discretamente belli. La mancanza di due episodi, anche se pochi, può risultare alquanto fatale perché non caratterizza benissimo i personaggi e conclude una trama molto leggera che, a mio parere, poteva essere realizzata benissimo in una stagione. Nonostante le caratterizzazioni un po' piatte, ma giustificate per i pochi episodi, trovo nel protagonista un ottimo personaggio, pieno di carisma e, a mia sorpresa, molta intelligenza, rivelandosi negli ultimi episodi un ragazzo tutto anziché bullo. Infatti all'inizio può sembrare il solito bulletto che se ne infischia del mondo intero ma si rivelerà molto interessante la sua evoluzione, in positivo ovviamente. Come ho già detto, tutti gli altri personaggi sono molto piatti perché non c'è stato molto tempo per caratterizzarli per bene; o caratterizzare bene i personaggi o i combattimenti. E' logico che per intrattenere gli spettatori in un piccolo shounen vengono decisi i combattimenti. Altra pecca della serie è che risulta poco chiara negli ultimi episodi, l'unica parte che comporta un ragionamento da parte dei personaggi, in particolare il protagonista. Le animazioni sono alquanto mediocri e sufficienti ma lo stile dei personaggi è molto bello. L'opening e l'ending sono da insufficienza. In generale, la serie non brilla di luce propria ma neanche cade nell'oscuro. Riesce ad intrattenere e per questo gli do una sufficienza e per il momento si rivela, ovviamente per me, il migliore della stagione invernale. Consigliato, e spero in una seconda stagione per approssimare il 6.5 in un 7.
"Mondaiji-tachi ga isekai kara kuru sō desu yo?" è un anime della stagione invernale del 2013. La serie contiene soltanto 10 episodi; forse proprio per questo non posso dare più di una sufficienza piena (6.5) alla serie che è molto leggero e semplice. Ma nella sua leggerezza e nella sua semplicità riesce ad intrattenere lo spettatore con buoni episodi senza ombra alcuna di parti noiose e ripetitive, inserendo molti combattimenti discretamente belli. La mancanza di due episodi, anche se pochi, può risultare alquanto fatale perché non caratterizza benissimo i personaggi e conclude una trama molto leggera che, a mio parere, poteva essere realizzata benissimo in una stagione. Nonostante le caratterizzazioni un po' piatte, ma giustificate per i pochi episodi, trovo nel protagonista un ottimo personaggio, pieno di carisma e, a mia sorpresa, molta intelligenza, rivelandosi negli ultimi episodi un ragazzo tutto anziché bullo. Infatti all'inizio può sembrare il solito bulletto che se ne infischia del mondo intero ma si rivelerà molto interessante la sua evoluzione, in positivo ovviamente. Come ho già detto, tutti gli altri personaggi sono molto piatti perché non c'è stato molto tempo per caratterizzarli per bene; o caratterizzare bene i personaggi o i combattimenti. E' logico che per intrattenere gli spettatori in un piccolo shounen vengono decisi i combattimenti. Altra pecca della serie è che risulta poco chiara negli ultimi episodi, l'unica parte che comporta un ragionamento da parte dei personaggi, in particolare il protagonista. Le animazioni sono alquanto mediocri e sufficienti ma lo stile dei personaggi è molto bello. L'opening e l'ending sono da insufficienza. In generale, la serie non brilla di luce propria ma neanche cade nell'oscuro. Riesce ad intrattenere e per questo gli do una sufficienza e per il momento si rivela, ovviamente per me, il migliore della stagione invernale. Consigliato, e spero in una seconda stagione per approssimare il 6.5 in un 7.
Probabilmente uno degli anime che si riescono a contraddistinguere nella povera ed indecorosa stagione invernale 2013 è "Mondaiji-tachi ga isekai kara kuru sō desu yo?". Un anime che fondamentalmente non ha nulla di nuovo o di non già visto ma riesce, con tutte le sue vicende e con un chara abbastanza intrigante e sviluppato, a colpire lo spettatore che non potrà che appassionarsi e seguire con gioia questa semplice, divertente e leggera serie animata. Apparato tecnico interessante e una stupenda opening, ma anche ending, non fanno che aumentare l'interesse soprattutto in un periodo in cui l'animazione è veramente in crisi.
La trama narra di un ragazzo, Izayoi, e due ragazze, Yo e Asuka. Questi giovani hanno dei poteri particolari che li rendono dei ragazzi problematici. Soprattutto Izayoi odia tutto anche perché il suo potere lo rende abbastanza "vanitoso" e quindi si annoia con qualsiasi cosa. Un giorno i tre adolescenti ricevono una lettera. Appena decidono di aprirla vengono catapultati in una nuova dimensione. Qui incontrano Kuro Usagi, Black Rabbit, che spiega il motivo della loro venuta: devono aiutare una comunità a sconfiggere un re diavolo per poter riacquistare il nome. Dopo le prime titubanze i tre accetteranno e così cominceranno le vicende dei "No Name".
Che dire, la semplicità la fa da padrona in questa serie. Non si pretende nulla se non intrattenere e far sorridere lo spettatore. In ciò non fallisce, anzi il nostro protagonista, Izayoi, riesce a creare dei siparietti con Black rabbit ed altri personaggi secondari che fanno ridere di gusto per l'imprevedibilità non solo delle parole ma anche dello stesso "ragazzo problematico". Non avremo il solito adolescente debole e timido che diventa un figo con poteri assurdi. Izayoi è già l'emblema di un ragazzo realizzato e forte: eccelle in tutto e rasenta la perfezione. Proprio per questo motivo non assisteremo ad inutili allenamenti e momenti di spacco della storia per poter potenziare i personaggi. Sono già forti così come si mostrano!
Il chara inoltre mi ha profondamente colpito. Ognuno ha delle caratteristiche che, sebbene non siano particolarmente incredibili, non rientrano in canoni stereotipati - come ad esempio Tsundere, kuudere, dandere ecc... - ma riescono ad essere ben determinati. L'esempio che mi preme fare è Asuka. Lei ad una prima occhiata sembra una Tsundere. Eppure esula da quel tipo di personaggio tipico. Ha un carattere forte e certe volte violento ma non mostrerà mai atteggiamenti che possiamo riconoscere in altri anime. Solo Yo non mi ha fatto una buona impressione, l'ho trovata piatta e sibillina. Probabilmente ha avuto meno spazio rispetto ad altri ma comunque niente di che.
Il livello tecnico è discreto. Ottime animazioni e buon disegno. Le OST non sono tantissime ma comunque qualcuna degna di nota c'è. Inoltre mi preme sottolineare la regia che riesce a fare un buon lavoro e soprattutto nell'ultimo episodio ha un ruolo fondamentale. Lì non fallisce ma porta a termine il suo compito in modo perfetto.
Solo i colori ho trovato molto forzati. Luminosi in molti punti e certe volte cupi. Peccato.
Insomma, non mi aspettavo niente da questa serie ma si è rivelata discreta. La consiglio anche perché rientra tra quelle buone della stagione invernale 2013
La trama narra di un ragazzo, Izayoi, e due ragazze, Yo e Asuka. Questi giovani hanno dei poteri particolari che li rendono dei ragazzi problematici. Soprattutto Izayoi odia tutto anche perché il suo potere lo rende abbastanza "vanitoso" e quindi si annoia con qualsiasi cosa. Un giorno i tre adolescenti ricevono una lettera. Appena decidono di aprirla vengono catapultati in una nuova dimensione. Qui incontrano Kuro Usagi, Black Rabbit, che spiega il motivo della loro venuta: devono aiutare una comunità a sconfiggere un re diavolo per poter riacquistare il nome. Dopo le prime titubanze i tre accetteranno e così cominceranno le vicende dei "No Name".
Che dire, la semplicità la fa da padrona in questa serie. Non si pretende nulla se non intrattenere e far sorridere lo spettatore. In ciò non fallisce, anzi il nostro protagonista, Izayoi, riesce a creare dei siparietti con Black rabbit ed altri personaggi secondari che fanno ridere di gusto per l'imprevedibilità non solo delle parole ma anche dello stesso "ragazzo problematico". Non avremo il solito adolescente debole e timido che diventa un figo con poteri assurdi. Izayoi è già l'emblema di un ragazzo realizzato e forte: eccelle in tutto e rasenta la perfezione. Proprio per questo motivo non assisteremo ad inutili allenamenti e momenti di spacco della storia per poter potenziare i personaggi. Sono già forti così come si mostrano!
Il chara inoltre mi ha profondamente colpito. Ognuno ha delle caratteristiche che, sebbene non siano particolarmente incredibili, non rientrano in canoni stereotipati - come ad esempio Tsundere, kuudere, dandere ecc... - ma riescono ad essere ben determinati. L'esempio che mi preme fare è Asuka. Lei ad una prima occhiata sembra una Tsundere. Eppure esula da quel tipo di personaggio tipico. Ha un carattere forte e certe volte violento ma non mostrerà mai atteggiamenti che possiamo riconoscere in altri anime. Solo Yo non mi ha fatto una buona impressione, l'ho trovata piatta e sibillina. Probabilmente ha avuto meno spazio rispetto ad altri ma comunque niente di che.
Il livello tecnico è discreto. Ottime animazioni e buon disegno. Le OST non sono tantissime ma comunque qualcuna degna di nota c'è. Inoltre mi preme sottolineare la regia che riesce a fare un buon lavoro e soprattutto nell'ultimo episodio ha un ruolo fondamentale. Lì non fallisce ma porta a termine il suo compito in modo perfetto.
Solo i colori ho trovato molto forzati. Luminosi in molti punti e certe volte cupi. Peccato.
Insomma, non mi aspettavo niente da questa serie ma si è rivelata discreta. La consiglio anche perché rientra tra quelle buone della stagione invernale 2013
"Mondaiji-tachi ga Isekai kara Kuru Sou Desu yo?" (Problem children are coming from another world, aren't they?) si presenta come un anime di soli (purtroppo) dieci episodi, tratto da una light novel scritta da Taro Tatsunoko e illustrata da Yu Amano, adattata ad anime dallo studio Diomedea.
Trovo questa serie dotata di uno spiccato senso dell'umorismo, saprà intrattenerci con l'avvicendarsi delle avventure e disavventure del gruppo dei protagonisti, e della malcapitata coniglietta lunare a cui toccherà l'arduo compito di guidare e seguire i nostri bambini problematici!
<b>Il seguente paragrafo contiene spoiler!</b>
Iniziamo con un breve riassunto della trama: "si dice che i bambini problematici vengano da un altro mondo", e così il primo protagonista che avremo il piacere di conoscere sarà Izayoi Sakamaki, un ragazzo dotato di una forza straordinaria ma anche di un arroganza esagerata, riesce in quasi tutto quella che fa sfiorando l'eccellenza. Per questo non verrà visto di buon occhio dalla signorina Asuka Kudo, ragazza di alta classe, con un carattere altezzoso e una veste rosso acceso, dotata del potere del comando. Poi c'è la fanciulla amante degli animali, Yo Kasukabe, accompagnata dal suo fedele compagno gatto, anche lei dotata di uno straordinario potere: capire e parlare con gli animali, oltre all'agilità e prestanza fisica, e porta con se un medaglione donatoli dal padre. Questi tre ragazzi riceveranno una lettera che gli permetterà di dare una svolta al loro noioso quotidiano e accedere ad un mondo situato in un universo parallelo, il "little garden", dove incontreranno la bella e fiera Black Rabbit (Kuro Usagi). Questa è una ragazza dotata di orecchie da coniglio, occhi collegati al piccolo mondo, una graziosa coda, e si presenterà come il "judge master" dei vari giochi; in quel mondo si disputeranno molte prove (gift games), suggellate dai geas roll, ovvero contratti irrevocabili (presi dalla mitologia irlandese per chi fosse curioso), dove ognuno potrà scommettere qualcosa, dal proprio potere alla persona fisica, o semplicemente denaro, oggetti ecc… Sono presenti vari gruppi sociali ed i tre ragazzi entreranno a far parte di una comunità senza nome, dove conosceranno nuovi amici ed un leader alla ricerca del nome perso insieme al rispetto.
Uno dei personaggi "secondari", a mio dire più simpatico e ben caratterizzato, è Shiroyasha, un signore dei demoni che vedremo in tante divertenti gag, come dare man forte a quel pervertito di Izayoi, che non perderà occasione per stressare la povera Usagi, ma attenzione perché se Usagi si arrabbia sono guai, e lo si può capire dal repentino cambio di colore dei suoi capelli (orecchie e coda): blu tutto è calmo, ma rosa sono cavoli amari.
I siparietti durante le anticipazioni del prossimo episodio sono molto divertenti, una piccola storia a parte!
La grafica è veramente bella e ben realizzata, non eccessivamente curata, ma è piacevole da guardare. Le musiche sono orchestrate a dovere, l'opening cantata da Nomizu Iori intitolata "Black + White" è spettacolare, l'ho ascoltata all'inizio di ogni episodio perché merita. Nulla di eclatante e particolarmente profondo, ma calza a pennello e ti prepara per le atmosfere energiche dell'anime, mentre la ending, cantata da Kaori Saponara, "To be Continued?" è carinissima, con i protagonisti in versione chibi che ballano.
Purtroppo la storia in alcuni casi risulta lenta e presentata male, favoriranno eccessivamente il protagonista maschile nei combattimenti, che risulteranno pendere quasi subito dalla parte dei "no name" per carenza di avversari seri, rendendoli scontati e in alcuni casi noiosi. Nell'ultima parte ci arrovelleremo il cervello subissati da storie diverse, cercando di trovare un nesso al tutto, vedremo anche i primi avversari seri (nota positiva), ma purtroppo il finale risulterà frettoloso e un poco azzardato.
Evidenziate quelle che a mio dire sono le pecche della trama, posso accingermi a concludere scrivendo che ho trovato questa breve serie molto simpatica, per nulla pretenziosa, un ottimo passatempo per godersi in tutta tranquillità un avventura insolita e divertente, ergo mi sento di suggerirla a tutti! In conclusione sperando vivamente in una seconda stagione, il mio voto sarebbe stato un 8 e mezzo ma arrotondo per difetto a 8!
Trovo questa serie dotata di uno spiccato senso dell'umorismo, saprà intrattenerci con l'avvicendarsi delle avventure e disavventure del gruppo dei protagonisti, e della malcapitata coniglietta lunare a cui toccherà l'arduo compito di guidare e seguire i nostri bambini problematici!
<b>Il seguente paragrafo contiene spoiler!</b>
Iniziamo con un breve riassunto della trama: "si dice che i bambini problematici vengano da un altro mondo", e così il primo protagonista che avremo il piacere di conoscere sarà Izayoi Sakamaki, un ragazzo dotato di una forza straordinaria ma anche di un arroganza esagerata, riesce in quasi tutto quella che fa sfiorando l'eccellenza. Per questo non verrà visto di buon occhio dalla signorina Asuka Kudo, ragazza di alta classe, con un carattere altezzoso e una veste rosso acceso, dotata del potere del comando. Poi c'è la fanciulla amante degli animali, Yo Kasukabe, accompagnata dal suo fedele compagno gatto, anche lei dotata di uno straordinario potere: capire e parlare con gli animali, oltre all'agilità e prestanza fisica, e porta con se un medaglione donatoli dal padre. Questi tre ragazzi riceveranno una lettera che gli permetterà di dare una svolta al loro noioso quotidiano e accedere ad un mondo situato in un universo parallelo, il "little garden", dove incontreranno la bella e fiera Black Rabbit (Kuro Usagi). Questa è una ragazza dotata di orecchie da coniglio, occhi collegati al piccolo mondo, una graziosa coda, e si presenterà come il "judge master" dei vari giochi; in quel mondo si disputeranno molte prove (gift games), suggellate dai geas roll, ovvero contratti irrevocabili (presi dalla mitologia irlandese per chi fosse curioso), dove ognuno potrà scommettere qualcosa, dal proprio potere alla persona fisica, o semplicemente denaro, oggetti ecc… Sono presenti vari gruppi sociali ed i tre ragazzi entreranno a far parte di una comunità senza nome, dove conosceranno nuovi amici ed un leader alla ricerca del nome perso insieme al rispetto.
Uno dei personaggi "secondari", a mio dire più simpatico e ben caratterizzato, è Shiroyasha, un signore dei demoni che vedremo in tante divertenti gag, come dare man forte a quel pervertito di Izayoi, che non perderà occasione per stressare la povera Usagi, ma attenzione perché se Usagi si arrabbia sono guai, e lo si può capire dal repentino cambio di colore dei suoi capelli (orecchie e coda): blu tutto è calmo, ma rosa sono cavoli amari.
I siparietti durante le anticipazioni del prossimo episodio sono molto divertenti, una piccola storia a parte!
La grafica è veramente bella e ben realizzata, non eccessivamente curata, ma è piacevole da guardare. Le musiche sono orchestrate a dovere, l'opening cantata da Nomizu Iori intitolata "Black + White" è spettacolare, l'ho ascoltata all'inizio di ogni episodio perché merita. Nulla di eclatante e particolarmente profondo, ma calza a pennello e ti prepara per le atmosfere energiche dell'anime, mentre la ending, cantata da Kaori Saponara, "To be Continued?" è carinissima, con i protagonisti in versione chibi che ballano.
Purtroppo la storia in alcuni casi risulta lenta e presentata male, favoriranno eccessivamente il protagonista maschile nei combattimenti, che risulteranno pendere quasi subito dalla parte dei "no name" per carenza di avversari seri, rendendoli scontati e in alcuni casi noiosi. Nell'ultima parte ci arrovelleremo il cervello subissati da storie diverse, cercando di trovare un nesso al tutto, vedremo anche i primi avversari seri (nota positiva), ma purtroppo il finale risulterà frettoloso e un poco azzardato.
Evidenziate quelle che a mio dire sono le pecche della trama, posso accingermi a concludere scrivendo che ho trovato questa breve serie molto simpatica, per nulla pretenziosa, un ottimo passatempo per godersi in tutta tranquillità un avventura insolita e divertente, ergo mi sento di suggerirla a tutti! In conclusione sperando vivamente in una seconda stagione, il mio voto sarebbe stato un 8 e mezzo ma arrotondo per difetto a 8!
Leggendo l'accenno alla trama di questo anime pensai che mi sarei ritrovato a vedere l'ennesima serie in cui dei normali ragazzini venivano sbattuti in un altro mondo dove, acquisendo straordinari poteri, avrebbero dovuto affrontare il classico malvagio di turno che ne minaccia la pace. Fortunatamente ci azzeccai solo per la parte del venir sbattuti in un altro mondo.
Trama: la serie vede come protagonisti Izayoi, Yo e Asuka, tre adolescenti la cui vita blanda e noiosa viene cambiata quando ricevono una lettera. Subito dopo averla letta, questi vengono catapultati in un luogo misterioso, dove faranno la conoscenza di Kuro Usagi (o Black Bunny, se preferite chiamarla così) una ragazza-coniglio la quale gli spiegherà che il posto in cui si trovano è il Little Garden, luogo in cui le Comunity, gruppi fondati dalle persone di questo mondo, possono partecipare ai Gift Game, delle sfide che permettono sia di ottenere premi, sia di ottenere fama e prestigio. Con questi propositi allettanti che potrebbero cancellare la loro noia, Kuro Usagi li inviterà a far parte della sua Comunity.
Benché il nome della serie non sia il massimo della originalità (in italiano, si potrebbe tradurre come "I bambini problematici vengono da un altro mondo, giusto?") la serie parla del classico ragazzino debole mentalmente e fisicamente che diventa super potente arrivando in un altro mondo. Infatti i personaggi dimostrano di avere fin da subito delle personalità ben delineate che li contraddistinguono, inoltre i protagonisti possiedono già da prima un particolare potere che si accoppia perfettamente con le loro personalità: Izayoi, che ama i combattimenti, possiede una forza mostruosa (anche se sembra ci sia molto di più dietro alle sue capacità distruttive); Yo, che ama gli animali, possiede invece la capacità di comprenderne il linguaggio (poi si scoprirà che non si limita a solo questo); mentre l'altezzosa Asuka riesce a imporre e a comandare attraverso i suoi ordini gli esseri viventi.
Se da un lato ciò può essere innovativo, dall'altro risulta essere controproducente a causa dei protagonisti già di per sé forti, anche fin troppo, cancellando così la classica crescita dei personaggi che contraddistingue la maggior parte degli anime. Sarà forse che non ne abbiano avuto l'intenzione. Sarà che lo hanno fatto ma in maniera errata. Rimane il fatto che con soli dieci episodi oltre a farci rimanere con diverse domande irrisolte, sia sui personaggi che sul corso della storia, l'anime finisce con un non-finale che ci lascia (forse) con la possibilità di vedere un futuro (necessario) seguito.
Trama: la serie vede come protagonisti Izayoi, Yo e Asuka, tre adolescenti la cui vita blanda e noiosa viene cambiata quando ricevono una lettera. Subito dopo averla letta, questi vengono catapultati in un luogo misterioso, dove faranno la conoscenza di Kuro Usagi (o Black Bunny, se preferite chiamarla così) una ragazza-coniglio la quale gli spiegherà che il posto in cui si trovano è il Little Garden, luogo in cui le Comunity, gruppi fondati dalle persone di questo mondo, possono partecipare ai Gift Game, delle sfide che permettono sia di ottenere premi, sia di ottenere fama e prestigio. Con questi propositi allettanti che potrebbero cancellare la loro noia, Kuro Usagi li inviterà a far parte della sua Comunity.
Benché il nome della serie non sia il massimo della originalità (in italiano, si potrebbe tradurre come "I bambini problematici vengono da un altro mondo, giusto?") la serie parla del classico ragazzino debole mentalmente e fisicamente che diventa super potente arrivando in un altro mondo. Infatti i personaggi dimostrano di avere fin da subito delle personalità ben delineate che li contraddistinguono, inoltre i protagonisti possiedono già da prima un particolare potere che si accoppia perfettamente con le loro personalità: Izayoi, che ama i combattimenti, possiede una forza mostruosa (anche se sembra ci sia molto di più dietro alle sue capacità distruttive); Yo, che ama gli animali, possiede invece la capacità di comprenderne il linguaggio (poi si scoprirà che non si limita a solo questo); mentre l'altezzosa Asuka riesce a imporre e a comandare attraverso i suoi ordini gli esseri viventi.
Se da un lato ciò può essere innovativo, dall'altro risulta essere controproducente a causa dei protagonisti già di per sé forti, anche fin troppo, cancellando così la classica crescita dei personaggi che contraddistingue la maggior parte degli anime. Sarà forse che non ne abbiano avuto l'intenzione. Sarà che lo hanno fatto ma in maniera errata. Rimane il fatto che con soli dieci episodi oltre a farci rimanere con diverse domande irrisolte, sia sui personaggi che sul corso della storia, l'anime finisce con un non-finale che ci lascia (forse) con la possibilità di vedere un futuro (necessario) seguito.