Chuunibyou demo Koi ga Shitai!: Depth of Field - Ai to Nikushimi Gekijyo
"Chuunibyou demo Koi ga Shitai!: Depth of Field - Ai to Nikushimi Gekijyo", fa parte dell'universo di opere più o meno derivate della serie "Chuunibyou demo Koi ga Shitai!" del 2012.
E' una mini serie di 7 special di circa 3 minuti l'uno. Al pari della coeva "Chuunibyou demo Koi ga Shitai! Lite" (altri 6 mini episodi), tra mini serie, OAV, special e film (di recap e collegameto tra S1 e S2), il franchise di "Chuunibyou" ha messo a dura prova le mie capacità di orientarmi in questa foresta di opere che, scritto in tutta franchezza, poco o nulla aggiungono alla serie principale. Va bene come si suol dire "mungere la mucca", ma in questo caso hanno francamente esagerato.
Onestamente, se la serie ha affrontato la famigerata sindrome della seconda media con un taglio piuttosto comico, leggero e solo talvolta demenziale, ma anche ricco di sfumature introspettive senza eccedere nel melodramma, con i prodotti corollario fracamente si è voluto calcare la mano sulla demenzialità. Il risultato lo lascio giudicare allo spettatore che avrà voglia di tuffarsi nel delirio onirico delle due protagoniste affette dal "Chuunibyou" (Rikka e Sanae) che combattono tra loro immaginandosi di essere alla guida di due robot. Questa mini serie può essere capita solo se si è vista la S1 e l'evoluzione di Rikka in relazione alla sindrome, che non è mai stata accettata da Sanae che continua a credere nei mondi fantastici.
Questa mini serie non innova nulla anche nel campo delle trovate registiche e di trama: al termine dei sette mini episodi ci si renderà conto che Rikka e Sanae combattono giocando immaginandosi chissà quali scenari fantascientifici con i robot mentre nella realtà non stanno facendo altro che lanciarsi oggetti o combattendo corpo a corpo, escamotage già utilizzato nella serie principale con ben altri risultati, con quel mix di ironia e sarcasmo che ho apprezzato.
Il comparto grafico si conferma sui livelli di eccellenza già apprezzati e in questo senso Kyoto Animation è sempre una garanzia.
E' una mini serie di 7 special di circa 3 minuti l'uno. Al pari della coeva "Chuunibyou demo Koi ga Shitai! Lite" (altri 6 mini episodi), tra mini serie, OAV, special e film (di recap e collegameto tra S1 e S2), il franchise di "Chuunibyou" ha messo a dura prova le mie capacità di orientarmi in questa foresta di opere che, scritto in tutta franchezza, poco o nulla aggiungono alla serie principale. Va bene come si suol dire "mungere la mucca", ma in questo caso hanno francamente esagerato.
Onestamente, se la serie ha affrontato la famigerata sindrome della seconda media con un taglio piuttosto comico, leggero e solo talvolta demenziale, ma anche ricco di sfumature introspettive senza eccedere nel melodramma, con i prodotti corollario fracamente si è voluto calcare la mano sulla demenzialità. Il risultato lo lascio giudicare allo spettatore che avrà voglia di tuffarsi nel delirio onirico delle due protagoniste affette dal "Chuunibyou" (Rikka e Sanae) che combattono tra loro immaginandosi di essere alla guida di due robot. Questa mini serie può essere capita solo se si è vista la S1 e l'evoluzione di Rikka in relazione alla sindrome, che non è mai stata accettata da Sanae che continua a credere nei mondi fantastici.
Questa mini serie non innova nulla anche nel campo delle trovate registiche e di trama: al termine dei sette mini episodi ci si renderà conto che Rikka e Sanae combattono giocando immaginandosi chissà quali scenari fantascientifici con i robot mentre nella realtà non stanno facendo altro che lanciarsi oggetti o combattendo corpo a corpo, escamotage già utilizzato nella serie principale con ben altri risultati, con quel mix di ironia e sarcasmo che ho apprezzato.
Il comparto grafico si conferma sui livelli di eccellenza già apprezzati e in questo senso Kyoto Animation è sempre una garanzia.
"Chuunibyou demo Koi ga Shitai!" ritorna con "Depth of Field", una piccola serie formata da 7 special di circa 3 minuti l'uno.
Vi chiederete che trama possa avere un'episodio di un paio di minuti, me lo sono chiesto anche io e così ho deciso di vederlo; ebbene una vera e propria trama non c'è, inizialmente non capirete un tubo, infatti si tratta di una battaglia divisa in mini episodi, dove vediamo protagoniste Dekomori e Rikka. Dopo si intravede qualcosa nella storiella tra le due affette dalla "sindrome della seconda media", e comunque sembrerà una cosa del tutto inutile, ma mai quanto divertente per il sol pensiero che nella loro immaginazione ci sono robot che sparano laser, mentre nella realtà si stanno ad esempio lanciando sassolini o rotolarsi per terra.
Ciò che mi ha colpito di questa mini serie è la grafica, eccezionale è il termine appropriato; i colori usati mettono in risalto quella che è un'animazione coi fiocchi, fluida e sorprendente. Il comparto sonoro gioca la sua parte con musiche di sottofondo che si aggradano perfettamente al momento, ed effetti speciali azzeccati.
Infine, questa mini serie non sorprende più di tanto, in quanto non presenta una vera e propria trama bensì un piccolo combattimento tra due fantasiose ragazzine, però di positivo ha senza'altro la grafica e il divertimento scaturito dal fatto che nella realtà stanno solamente agitando le braccia. Un insieme di special quindi non insufficiente ma piacevole nel suo piccolo, che però non trovo abbastanza convincente nel totale.
Vi chiederete che trama possa avere un'episodio di un paio di minuti, me lo sono chiesto anche io e così ho deciso di vederlo; ebbene una vera e propria trama non c'è, inizialmente non capirete un tubo, infatti si tratta di una battaglia divisa in mini episodi, dove vediamo protagoniste Dekomori e Rikka. Dopo si intravede qualcosa nella storiella tra le due affette dalla "sindrome della seconda media", e comunque sembrerà una cosa del tutto inutile, ma mai quanto divertente per il sol pensiero che nella loro immaginazione ci sono robot che sparano laser, mentre nella realtà si stanno ad esempio lanciando sassolini o rotolarsi per terra.
Ciò che mi ha colpito di questa mini serie è la grafica, eccezionale è il termine appropriato; i colori usati mettono in risalto quella che è un'animazione coi fiocchi, fluida e sorprendente. Il comparto sonoro gioca la sua parte con musiche di sottofondo che si aggradano perfettamente al momento, ed effetti speciali azzeccati.
Infine, questa mini serie non sorprende più di tanto, in quanto non presenta una vera e propria trama bensì un piccolo combattimento tra due fantasiose ragazzine, però di positivo ha senza'altro la grafica e il divertimento scaturito dal fatto che nella realtà stanno solamente agitando le braccia. Un insieme di special quindi non insufficiente ma piacevole nel suo piccolo, che però non trovo abbastanza convincente nel totale.
