Queen's Blade: Vanquished Queens
"Vanquished Queens" è il titolo della sesta serie anime dedicata alle bellissime guerriere di "Queen's Blade". Si tratta di una serie di quattro OAV più quattro brevi special basati sulla serie di visual book con lo stesso titolo.
I libri della serie "Vanquished Queens" sono dei libri illustrati che mostrano delle conclusioni alternative alle storie delle guerriere, dei "what if" in cui tutte le protagoniste sono state sconfitte. Qualcuna è stata imprigionata e torturata, umiliata pubblicamente, altre (non viene mai detto chiaramente ma può essere sottointeso) violentate. I libri hanno una grande illustrazione che mostra il personaggio sconfitto, spesso ferito e senza vestiti addosso e di fianco un breve racconto di come ciò è successo.
L'anime si basa su alcune di queste illustrazioni e racconta come e perché queste guerriere sono state sconfitte. Gli sceneggiatori sono riusciti a incastrare tutti i vari episodi nella cronologia della serie: ad esempio le storie di Tomoe e Nowa o quella di Airi, Nanael e Laila fanno da seguito agli OAV della serie "Utsukushiki toushi-tachi", mentre quelle di Reina e Liliana insieme a quella di Aldra fanno da prequel a quanto visto in "Rebellion".
Sul fronte della qualità bisogna dire che la serie è di un livello leggermente inferiore alla precedenti per quel che riguarda le animazioni e ha uno stile di disegno un po' diverso, ma questo solo a voler essere davvero pignoli. Nel complesso è tutto a un livello più che buono. Anche per la colonna sonora, nulla di notevole da segnalare: qualche brano è stato ripreso dalle vecchie serie, qualche altro è nuovo, e fanno bene quello che devono fare, fornendo un discreto sottofondo alla scene ma senza farsi ricordare. Infine va detto che tutte le doppiatrici sono tornate a interpretare i loro ruoli, e ciò vuol dire che anche Aya Hirano è tornata a interpretare Nanael nell'episodio che la vede protagonista. Questo è già uno dei motivi che vale la visione dell'anime. Un altro è che finalmente dopo cinque serie per la prima volta viene mostrata Werbellia, la famosa Strega della Palude, presenza ricorrente della serie che ora finalmente ha un volto e un corpo (entrambi niente male).
I quattro episodi speciali sono quelli a cui i fan della serie sono abituati: due sono composti da brevi sequenze tutte fanservice, realizzate con poche animazioni che in fin dei conti sono molto inutili, gli altri due presentano dei finali alternativi agli episodi tre e quattro.
"Vanquished Queens" è una serie che si rivolge solo ed esclusivamente ai fan più sfegatati di "Queen's Blade". La sua visione non aggiunge nulla di davvero importante alla storia e qualche scena di qualche episodio è secondo me anche di cattivo gusto, tra torture e umiliazioni varie a cui le protagoniste sono sottoposte, ma dato che la serie è sempre stata molto border line, gli autori hanno solo spinto i limiti un po' più in là e oltre al fanservice si è aggiunto il sadismo e la cattiveria. Nulla di cui scandalizzarsi comunque, rimane tuttavia un prodotto destinato solo ai fan un po' maniaci.
I libri della serie "Vanquished Queens" sono dei libri illustrati che mostrano delle conclusioni alternative alle storie delle guerriere, dei "what if" in cui tutte le protagoniste sono state sconfitte. Qualcuna è stata imprigionata e torturata, umiliata pubblicamente, altre (non viene mai detto chiaramente ma può essere sottointeso) violentate. I libri hanno una grande illustrazione che mostra il personaggio sconfitto, spesso ferito e senza vestiti addosso e di fianco un breve racconto di come ciò è successo.
L'anime si basa su alcune di queste illustrazioni e racconta come e perché queste guerriere sono state sconfitte. Gli sceneggiatori sono riusciti a incastrare tutti i vari episodi nella cronologia della serie: ad esempio le storie di Tomoe e Nowa o quella di Airi, Nanael e Laila fanno da seguito agli OAV della serie "Utsukushiki toushi-tachi", mentre quelle di Reina e Liliana insieme a quella di Aldra fanno da prequel a quanto visto in "Rebellion".
Sul fronte della qualità bisogna dire che la serie è di un livello leggermente inferiore alla precedenti per quel che riguarda le animazioni e ha uno stile di disegno un po' diverso, ma questo solo a voler essere davvero pignoli. Nel complesso è tutto a un livello più che buono. Anche per la colonna sonora, nulla di notevole da segnalare: qualche brano è stato ripreso dalle vecchie serie, qualche altro è nuovo, e fanno bene quello che devono fare, fornendo un discreto sottofondo alla scene ma senza farsi ricordare. Infine va detto che tutte le doppiatrici sono tornate a interpretare i loro ruoli, e ciò vuol dire che anche Aya Hirano è tornata a interpretare Nanael nell'episodio che la vede protagonista. Questo è già uno dei motivi che vale la visione dell'anime. Un altro è che finalmente dopo cinque serie per la prima volta viene mostrata Werbellia, la famosa Strega della Palude, presenza ricorrente della serie che ora finalmente ha un volto e un corpo (entrambi niente male).
I quattro episodi speciali sono quelli a cui i fan della serie sono abituati: due sono composti da brevi sequenze tutte fanservice, realizzate con poche animazioni che in fin dei conti sono molto inutili, gli altri due presentano dei finali alternativi agli episodi tre e quattro.
"Vanquished Queens" è una serie che si rivolge solo ed esclusivamente ai fan più sfegatati di "Queen's Blade". La sua visione non aggiunge nulla di davvero importante alla storia e qualche scena di qualche episodio è secondo me anche di cattivo gusto, tra torture e umiliazioni varie a cui le protagoniste sono sottoposte, ma dato che la serie è sempre stata molto border line, gli autori hanno solo spinto i limiti un po' più in là e oltre al fanservice si è aggiunto il sadismo e la cattiveria. Nulla di cui scandalizzarsi comunque, rimane tuttavia un prodotto destinato solo ai fan un po' maniaci.
Li ho visti: senza infamia e senza lode. La qualità tecnica mi è parsa buona, non mi hanno annoiato (d'altronde sono solo venti minuti ciascuno) naturalmente il fan service stradomina e non dovete aspettarvi grandi trame, al contrario sono piuttosto scontate, però si capisce che è un prodotto solo per fan della saga (da quello che ho capito, sembra che questa serie mostri cosa può accadere alle protagoniste principali in caso di sconfitta), che appunto non vogliono storie complesse ma solo bellezze poppute che combattono finendo non di rado svestite. L'episodio di Tomoe piacerà molto ai feticisti del bondage mi sa.