Tower of God Season 2
Dopo quattro anni è ritornata la “Torre di Dio”, dove, se raggiungi la cima, potrai avere tutto quello che desideri; entrano in gioco tanti nuovi personaggi e i misteri si infittiscono, e sono talmente tanti che neanche ventisei densissimi episodi bastano per svelarli tutti.
Non cambiano i disegni, le animazioni, la stessa regia, con il cambio della società di animazione (ora la The Answer Studio): vediamo che la serie si è trasformata in qualcosa di ancora migliore rispetto alla prima. Ho apprezzato tantissimo l’opening “Night”, e tendenzialmente il comparto musicale è stato ben gestito.
La trama è più complessa, con Bam che cambia nome e diventa un assassino del FUG, un’organizzazione spietata che vuole abbattere il Re e le dieci famiglie: ci accorgiamo che il sistema della Torre è spietato, che ci sono intrighi di potere e denaro, che la corruzione regna sovrana. Ma Bam, aka Viole, mantiene il suo cuore puro: deve infatti fare la parte del cattivo per salvare i suoi amici minacciati dal FUG, che, come dicevo, è al tempo stesso amata da molti, perché si oppone al regime, ma non è diversa nella sostanza, in quanto assetata di denaro, vendetta e sangue.
La serie vede di nuovo i protagonisti impegnati in prove e battaglie da cui si può uscire vincitori o morti. I nuovi amici di Viole sono inizialmente deboli, così deboli che ti aspetti di vederli morire ad ogni prova, ma sono uniti dal sentimento dell’amicizia: sono i cattivi che ti fanno domandare “Perché?” In alcuni casi capisci la loro storia, ma per i più non viene narrato niente: fame di soldi, ambizione smodata? Per quale motivo agiscono?
Insomma, se alla prima serie ho dato otto, a questa devo aggiungere almeno un punto: proprio bella!
Non cambiano i disegni, le animazioni, la stessa regia, con il cambio della società di animazione (ora la The Answer Studio): vediamo che la serie si è trasformata in qualcosa di ancora migliore rispetto alla prima. Ho apprezzato tantissimo l’opening “Night”, e tendenzialmente il comparto musicale è stato ben gestito.
La trama è più complessa, con Bam che cambia nome e diventa un assassino del FUG, un’organizzazione spietata che vuole abbattere il Re e le dieci famiglie: ci accorgiamo che il sistema della Torre è spietato, che ci sono intrighi di potere e denaro, che la corruzione regna sovrana. Ma Bam, aka Viole, mantiene il suo cuore puro: deve infatti fare la parte del cattivo per salvare i suoi amici minacciati dal FUG, che, come dicevo, è al tempo stesso amata da molti, perché si oppone al regime, ma non è diversa nella sostanza, in quanto assetata di denaro, vendetta e sangue.
La serie vede di nuovo i protagonisti impegnati in prove e battaglie da cui si può uscire vincitori o morti. I nuovi amici di Viole sono inizialmente deboli, così deboli che ti aspetti di vederli morire ad ogni prova, ma sono uniti dal sentimento dell’amicizia: sono i cattivi che ti fanno domandare “Perché?” In alcuni casi capisci la loro storia, ma per i più non viene narrato niente: fame di soldi, ambizione smodata? Per quale motivo agiscono?
Insomma, se alla prima serie ho dato otto, a questa devo aggiungere almeno un punto: proprio bella!
È molto diverso rispetto al precedente, per regia, animazioni, colori... Diciamo che questo anime offre un’idea un po’ differente rispetto alla media, affronta situazioni complicate, dove il protagonista si trova in una condizione di essere l’emblema del cattivo di turno. Questo aspetto l’ho trovato originale e intrigante, anche se poteva essere sviluppata meglio la cronistoria di Bam.
I personaggi di contorno li ho trovati azzeccati perlopiù, ben caratterizzati alcuni, un po’ meno altri, ma comunque non lasciati al caso.
Rispetto alla prima stagione i toni si sono po’ animati, i dialoghi hanno assunto maggior schiettezza, non passando sempre da un fondo di introspezione.
Fortunatamente, hanno scacciato l’aria malinconica che ammantava questo anime, rendendolo più commerciale ma anche meno cervellotico, per una tipologia di opera che non deve ricercare in quello i suoi contorni.
Bam, fortunatamente, ha cambiato personalità e non si getta più, anche per la mancanza di Rachel, in situazioni improbabili, animato da chissà quale spirito, anche con coloro che non se lo meriterebbero.
Ad ogni modo, penso attenderò con piacere la terza stagione, hanno realizzato un’opera con una trama accattivante e una regia piuttosto carente.
Piacevole il chara design, i personaggi sono caratterizzati bene, soprattutto quelli della prima stagione, i nuovi, eccezion fatta per pochi, usano modelli visti centinaia di volte.
Comunque, tutto sommato, più che sufficiente.
I personaggi di contorno li ho trovati azzeccati perlopiù, ben caratterizzati alcuni, un po’ meno altri, ma comunque non lasciati al caso.
Rispetto alla prima stagione i toni si sono po’ animati, i dialoghi hanno assunto maggior schiettezza, non passando sempre da un fondo di introspezione.
Fortunatamente, hanno scacciato l’aria malinconica che ammantava questo anime, rendendolo più commerciale ma anche meno cervellotico, per una tipologia di opera che non deve ricercare in quello i suoi contorni.
Bam, fortunatamente, ha cambiato personalità e non si getta più, anche per la mancanza di Rachel, in situazioni improbabili, animato da chissà quale spirito, anche con coloro che non se lo meriterebbero.
Ad ogni modo, penso attenderò con piacere la terza stagione, hanno realizzato un’opera con una trama accattivante e una regia piuttosto carente.
Piacevole il chara design, i personaggi sono caratterizzati bene, soprattutto quelli della prima stagione, i nuovi, eccezion fatta per pochi, usano modelli visti centinaia di volte.
Comunque, tutto sommato, più che sufficiente.