Hokkaido Gals are Super Adorable!
Allora partirò dicendo che tutto sommato questo anime mi è piaciuto.
È un buon prodotto da guardare senza tante pretese, e scorre velocemente. Fondamentale la cosa che più da all'occhio è lo spottone turistico che fa verso l'Hokkaido, lodandone i paesaggi e l'arte culinaria, poi di per se è un classico anime scolastico.
Oggettivamente vi sono presenti tutti i cliché classici di altri 1000 anime simili con la parte ecchi piuttosto moderata, molto meno volgare e pretestuoso di altri anime. Mi ha incuriosito la trama che proponeva uno spaccato sulle "Gals" e quindi pensavo che approfondisse la questione. Per chi non lo sapesse le gyaru sono presenti in moltissimi anime, ma spesso non vengono menzionate come tali. In Giappone le gyaru sarebbero il nostro equivalente dei punkabbestia o dei più recenti emo. Ovvero ragazzi alternativi, con le dovute differenze. In Giappone l'uniformità è un dogma e le Gals sono ragazze che vestono sempre alla moda seguendo canoni esterofili, si tingono i capelli, usano lenti colorate e si fanno pesanti abbronzature. Essenzialmente non sono cattive ragazze, ma la morale popolare le dipinge come frivole, poco di buono, ragazze facili e non sono viste di buon occhio, invece è rimasto solo un pretesto narrativo.
Penso che l'anime abbia perso una buona occasione per essere qualcosa di più profondo, invece si è fermato alla classica commedia, love story scolastica all'acqua di rose. Nel breve... il nostro protagonista si trasferisce da Tokio in Hokkaido (che sarebbe tipo vivere a Roma, Milano ed andarsene in un paesino dell'Alto Adige) e diventa una specie di calamita per le gyaru che ruotano intorno al suo ambiente scolastico, ovvero tre bellissime ragazze dal carattere differente, con cui stringerà una bella amicizia, migliorando la sua vita da sfigatello e quella delle ragazze che in teoria dovrebbero essere delle emarginate (ma anche questo aspetto è poco approfondito), in particolar modo Tsubasa stringerà un forte legame con l'esuberante, prorompente e formosa Fuyuki. Entrambi nella storia inizieranno a piacersi e a crescere socialmente ed umanamente, fino ad un finale di stagione che... questo lo lascio a voi!
Il comparto tecnico non è malvagio, buoni disegni e colori tenui.
Una critica è sul volto della protagonista femminile, Fuyuki è piuttosto carina ed avvenente, ma il volto è un po' troppo tendente a "gatta morta", mentre nel manga ho constatato essere un po' più spigolosa. Ripeto, una serie senza tanti frizzi e lazzi, piuttosto garbata e scorrevole, non vi aspettate chissà che colossal, ma nemmeno di bestemmiarla dopo qualche puntata.
Approciatela nel mood giusto, senza tante aspettative e vi affezionerete ai personaggi, nemmeno tanti in realtà.
È un buon prodotto da guardare senza tante pretese, e scorre velocemente. Fondamentale la cosa che più da all'occhio è lo spottone turistico che fa verso l'Hokkaido, lodandone i paesaggi e l'arte culinaria, poi di per se è un classico anime scolastico.
Oggettivamente vi sono presenti tutti i cliché classici di altri 1000 anime simili con la parte ecchi piuttosto moderata, molto meno volgare e pretestuoso di altri anime. Mi ha incuriosito la trama che proponeva uno spaccato sulle "Gals" e quindi pensavo che approfondisse la questione. Per chi non lo sapesse le gyaru sono presenti in moltissimi anime, ma spesso non vengono menzionate come tali. In Giappone le gyaru sarebbero il nostro equivalente dei punkabbestia o dei più recenti emo. Ovvero ragazzi alternativi, con le dovute differenze. In Giappone l'uniformità è un dogma e le Gals sono ragazze che vestono sempre alla moda seguendo canoni esterofili, si tingono i capelli, usano lenti colorate e si fanno pesanti abbronzature. Essenzialmente non sono cattive ragazze, ma la morale popolare le dipinge come frivole, poco di buono, ragazze facili e non sono viste di buon occhio, invece è rimasto solo un pretesto narrativo.
Penso che l'anime abbia perso una buona occasione per essere qualcosa di più profondo, invece si è fermato alla classica commedia, love story scolastica all'acqua di rose. Nel breve... il nostro protagonista si trasferisce da Tokio in Hokkaido (che sarebbe tipo vivere a Roma, Milano ed andarsene in un paesino dell'Alto Adige) e diventa una specie di calamita per le gyaru che ruotano intorno al suo ambiente scolastico, ovvero tre bellissime ragazze dal carattere differente, con cui stringerà una bella amicizia, migliorando la sua vita da sfigatello e quella delle ragazze che in teoria dovrebbero essere delle emarginate (ma anche questo aspetto è poco approfondito), in particolar modo Tsubasa stringerà un forte legame con l'esuberante, prorompente e formosa Fuyuki. Entrambi nella storia inizieranno a piacersi e a crescere socialmente ed umanamente, fino ad un finale di stagione che... questo lo lascio a voi!
Il comparto tecnico non è malvagio, buoni disegni e colori tenui.
Una critica è sul volto della protagonista femminile, Fuyuki è piuttosto carina ed avvenente, ma il volto è un po' troppo tendente a "gatta morta", mentre nel manga ho constatato essere un po' più spigolosa. Ripeto, una serie senza tanti frizzi e lazzi, piuttosto garbata e scorrevole, non vi aspettate chissà che colossal, ma nemmeno di bestemmiarla dopo qualche puntata.
Approciatela nel mood giusto, senza tante aspettative e vi affezionerete ai personaggi, nemmeno tanti in realtà.
A tratti noiosetto, ma in gran parte invece è una discreta commedia romantica.
L'unica cosa che mi ha lasciato un attimo interdetto è il fatto che ci fossero un sacco di marche e attrazioni esistenti nel mondo reale e che questo faccia sembrare questa serie un po' una sorta di lunghissima pubblicità...
Trama: la storia diverge poco dal tracciato iniziale, niente da aggiungere.
Personaggi: il protagonista rimane sempre impacciato come nel primo episodio, ma mostra segnali di crescita (cosa che in parte si vede anche negli altri personaggi) e non appare irritante come tanti altri MC.
Svolgimento: come già accennato, gli episodi sono generalmente intriganti (per quanto possa essere intrigante una normalissima romcom), senza particolari picchi verso l'alto o il basso e con una presenza di product placement abbastanza aggressiva che onestamente un po' mi ha disturbato.
Musiche e disegni: comparto tecnico buono, opening carina sia per musiche che animazioni; il doppiaggio non mi ha colpito in positivo ma non ricordo nemmeno di aver notato una recitazione scarsa. Animazioni non particolarmente fluide, diciamo adeguate per le aspettative che mi ero fatto.
In sostanza, è una storia nella media con alcuni fattori che possono stimolare interesse e con altri che possono fare l'effetto opposto. A seconda dei gusti personali, può risultare una simpatica e rilassante visione o un titolo a cui non dare la precedenza. Direi che la regola dei tre episodi (decidere dopo il terzo se continuare la serie) qua possa essere applicata senza remore.
L'unica cosa che mi ha lasciato un attimo interdetto è il fatto che ci fossero un sacco di marche e attrazioni esistenti nel mondo reale e che questo faccia sembrare questa serie un po' una sorta di lunghissima pubblicità...
Trama: la storia diverge poco dal tracciato iniziale, niente da aggiungere.
Personaggi: il protagonista rimane sempre impacciato come nel primo episodio, ma mostra segnali di crescita (cosa che in parte si vede anche negli altri personaggi) e non appare irritante come tanti altri MC.
Svolgimento: come già accennato, gli episodi sono generalmente intriganti (per quanto possa essere intrigante una normalissima romcom), senza particolari picchi verso l'alto o il basso e con una presenza di product placement abbastanza aggressiva che onestamente un po' mi ha disturbato.
Musiche e disegni: comparto tecnico buono, opening carina sia per musiche che animazioni; il doppiaggio non mi ha colpito in positivo ma non ricordo nemmeno di aver notato una recitazione scarsa. Animazioni non particolarmente fluide, diciamo adeguate per le aspettative che mi ero fatto.
In sostanza, è una storia nella media con alcuni fattori che possono stimolare interesse e con altri che possono fare l'effetto opposto. A seconda dei gusti personali, può risultare una simpatica e rilassante visione o un titolo a cui non dare la precedenza. Direi che la regola dei tre episodi (decidere dopo il terzo se continuare la serie) qua possa essere applicata senza remore.
Ho iniziato a guardare questo anime perchè volevo qualcosa di leggero e spensierato e devo dire che al 95% ho avuto quello che cercavo.
Questo perchè, fino alla fine, la storia si attesta su questi livelli; la classica commedia romantica con un'ambientazione sicuramente originale e molto "sponsorizzata" dall'autore in senso buono, mostra infatti un luogo poco usato in anime e manga sottolineando che in Giappone non esiste solo Tokyo.
Ma veniamo brevemente alla trama: Tsubasa è un ragazzo benestante che si trasferisce in questo paesino dell'Hokkaido per motivi che verranno spiegati solo (per adesso) nel manga. Qui incontra subito la bellissima, solare e provocante Fuyuki che catalizza la sua attenzione. I due diventano immediatamente amici con una serie di clichè tipici, ma sempre divertenti e/o emozionanti. Vedremo poi nuovi compagni di scuola (soprattutto compagne) che inizieranno a volersi "rubare" le attenzioni del timido protagonista. La storia si svolge senza troppi colpi di scena, basando la sua struttura su un rodato schema. Ma il bello è proprio questo, ossia che nella sua semplicità fa abbassare la guardia allo spettatore per poi colpirlo quando è più vulnerabile con dei momenti molto intensi.
I protagonisti son bel scritti e vengono fuori al meglio col passare del tempo:
-Tsubasa, benestante ragazzo di Tokyo, bravissimo a scuola, educato e un po' impacciato con le ragazze (classico).
-Fuyuki, ragazza molto appariscente sia nelle forme che nel carattere, simpatica, solare che stuzzica il protagonista dal primo episodio. Lei è il personaggio -a mio avviso- fatto meglio e che ha la più bella evoluzione.
-Akino. Ragazza introversa e molto timida, quasi scontrosa all'inizio. Nerd appassionata di videogiochi che reprime i suoi veri sentimenti per Tsubasa.
-Rena. Nuova vicina di casa del protagonista, elegante, intelligente e colta. La classica ragazza perfetta ma, a mio avviso, il personaggio più noioso.
Tecnica: l'anime è ben disegnato, con alti e bassi soprattutto nelle animazioni. Ovviamente tutto l'impegno viene messo per le protagoniste femminili (soprattutto per Fuyuki) e anche per le eccellenze dell'Hokkaido (il culmine si raggiunge nell'undicesimo episodio).
Anime che consiglio vivamente per le belle emozioni che trasmette, per un'ambientazione originale e per una protagonista che difficilmente dimenticherete.
Questo perchè, fino alla fine, la storia si attesta su questi livelli; la classica commedia romantica con un'ambientazione sicuramente originale e molto "sponsorizzata" dall'autore in senso buono, mostra infatti un luogo poco usato in anime e manga sottolineando che in Giappone non esiste solo Tokyo.
Ma veniamo brevemente alla trama: Tsubasa è un ragazzo benestante che si trasferisce in questo paesino dell'Hokkaido per motivi che verranno spiegati solo (per adesso) nel manga. Qui incontra subito la bellissima, solare e provocante Fuyuki che catalizza la sua attenzione. I due diventano immediatamente amici con una serie di clichè tipici, ma sempre divertenti e/o emozionanti. Vedremo poi nuovi compagni di scuola (soprattutto compagne) che inizieranno a volersi "rubare" le attenzioni del timido protagonista. La storia si svolge senza troppi colpi di scena, basando la sua struttura su un rodato schema. Ma il bello è proprio questo, ossia che nella sua semplicità fa abbassare la guardia allo spettatore per poi colpirlo quando è più vulnerabile con dei momenti molto intensi.
I protagonisti son bel scritti e vengono fuori al meglio col passare del tempo:
-Tsubasa, benestante ragazzo di Tokyo, bravissimo a scuola, educato e un po' impacciato con le ragazze (classico).
-Fuyuki, ragazza molto appariscente sia nelle forme che nel carattere, simpatica, solare che stuzzica il protagonista dal primo episodio. Lei è il personaggio -a mio avviso- fatto meglio e che ha la più bella evoluzione.
-Akino. Ragazza introversa e molto timida, quasi scontrosa all'inizio. Nerd appassionata di videogiochi che reprime i suoi veri sentimenti per Tsubasa.
-Rena. Nuova vicina di casa del protagonista, elegante, intelligente e colta. La classica ragazza perfetta ma, a mio avviso, il personaggio più noioso.
Tecnica: l'anime è ben disegnato, con alti e bassi soprattutto nelle animazioni. Ovviamente tutto l'impegno viene messo per le protagoniste femminili (soprattutto per Fuyuki) e anche per le eccellenze dell'Hokkaido (il culmine si raggiunge nell'undicesimo episodio).
Anime che consiglio vivamente per le belle emozioni che trasmette, per un'ambientazione originale e per una protagonista che difficilmente dimenticherete.