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Rygar

Episodi visti: 10/10 --- Voto 7
Come da consuetudine ormai consolidata, ciascuna stagione offre una serie di corti. L'ottima stagione autunnale 2013 ha proposto un buon assortimento di corti. In questo caso il tema dell'umorismo è nientemeno che la morte, rappresentata da uno spietato assassino.

Koroshiya-san: The Hired Gun è un'opera della stagione autunnale 2013 composta da 10 episodi della durata di 2 minuti ciascuno. L'opera deriva dall'omonimo manga yonkoma del 2004.

Trama: Ryūichi Sasaki è un assassino, per la precisione è il migliore assassino del Giappone. Qualunque incarico decida d'accettare, è sicuro che lo porterà a termine con successo, uccidendo la vittima designata e "ripulendo" la scena del crimine (dal momento che è un maniaco dell'igiene e delle pulizie), lasciando brancolare nel buio la polizia. Egli tuttavia non è un insensibile, infatti adora gli animaletti carini e i ragazzini orfani, per cui si calerà nelle vesti di genitore improvvisato. Il corto narra dei folli incarichi a cui parteciperà e degli ancor più folli personaggi che incontrerà.

Grafica: piuttosto scarsa. Le ambientazioni spesso sono meri sfondi (spesso nemmeno tanto dettagliati), le animazioni sono inesistenti. I personaggi sembrano dei pezzetti di cartone mossi da dei burattinai nonostante il buon character design.

Sonoro: l'opening è piuttosto carino e coinvolgente, l'ending è assente. Gli OST sono abbastanza carini pur non risaltando. Gli effetti sonori sono nella media. Buon doppiaggio.

Personaggi: tremendamente simpatici e geniali. La caratterizzazione è piuttosto semplificata, ciononostante la resa caratteriale è buona. Il fattore introspettivo è volto alla comicità, non si può parlare di fattore evolutivo. L'interazione è ottima.

Sceneggiatura: tutto è volto alla massima semplicità. La gestione temporale è ultra lineare, tutto si svolge in micro episodi autoconclusivi. Il ritmo è piuttosto veloce. Sono presenti minuscole scene d'azione che mostrano le varie vittime dell'assassino. È presente un moderato quantitativo di fanservice. I dialoghi sono geniali.

Finale: tremendamente divertente nella sua "ambiguità", il finale dell'assassino non conclude e non risolve assolutamente niente, però è davvero spassoso. Chissà se nascerà una seconda serie.

In sintesi: con ogni probabilità l'assassino è il corto più divertente dell'intera stagione (nonostante non tutti gli episodi risultino divertenti da un pubblico occidentale), e al netto dei difetti si rivela essere un prodotto discreto. Consigliato a chiunque voglia farsi qualche sana risata in poco tempo.