BlazBlue: Alter Memory
"BlazBlue: Alter Memory" è senza dubbio una di quelle storie intricate, che sembrano incominciare a metà della storia, mantenendo per tutto il corso della storia un andamento abbastanza criptico, pieno di misteri e questioni irrisolte. Bene? Male? Soltanto alla fine si può fare un vero e proprio resoconto, mettendo così al vaglio i pregi e i difetti di questo genere di narrazione.
Intanto cominciamo con l'affermare che le sole 12 puntate risultano abbastanza "inzuppate" di materiale, concentrando così il fascino del fantasy, il gusto dell'azione e il piacere in un buon combattimento vecchio stile. "BlazBlue: Alter Memory" è uscito nel 2013, ma, per certi aspetti, mi ricorda molto alcuni anime/ videogiochi di un decennio prima.
Per quanto riguarda la trama, come già detto, è priva di un vero e proprio inizio (insomma, niente "c'era una volta…"), in quanto le vicende incominciano mostrando il protagonista, Ragna the Bloodedge, alle prese con una strana ragazza cibernetica che, a quanto pare, sembra conoscerlo da tanto tempo. Non si capisce bene se il loro sia amore oppure odio, ma una cosa è certa: sono nemici e, come tali, intraprendono uno scontro all'ultimo sangue che, sorprendentemente, porterà alla sconfitta di Ragna e la sua apparente morte.
Già finito? In effetti no, perché, misteriosamente, Ragna torna in vita, o meglio dire che l'intero mondo ricomincia da capo. Questa strana vicenda verrà spiegata da una piccola ragazzina in stile gotico, Rachel Alucard, che sembra essere una qualche sorta di creatura immortale con il compito di controllare l'umanità. Rachel afferma che la storia è circolare e, salvo un qualche evento inaspettato, continuerà completamente a ripetersi, ancora e ancora…all'infinito (non vorrei fare il saccente, ma ricorda molto la teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche).
E allora? Ragna continuerà a sfidare quella strana ragazza e morire continuamente? Forse no, visto che il suo destino si incontrerà con quello di Noel Vermillion, una fanciulla appartenente alle forze armate (e quindi, almeno in teoria, nemica di Ragna) che sancirà una svolta in questo mondo caotico e ripetitivo.
Non mi inoltro maggiormente nel resoconto dell'anime, anche perché sarebbe necessario introdurre molti altri personaggi e un incredibile quantità aggiuntiva di problemi e misteri. Forse troppi. "BlazBlue: Alter Memory" è piacevole come opera, ma, a mio avviso, punta troppo su questa caotica sequenza di avvenimenti che, in fin dei conti, sarebbe anche interessante, peccato che finisce col perdersi in essa.
La preoccupazione costante di tenere alta la tensione e di lasciare sempre un filo di mistero, non permette allo spettatore di immedesimarsi fino in fondo nei personaggi della vicenda che, a loro volta, appariranno piuttosto stereotipati a abbastanza teatrali in alcuni loro comportamenti.
Pomposi e molto melodrammatici, insomma, ma, soprattutto, privi di un effettiva razionalità. Alcuni atteggiamenti sembrano dettati dal caos, proprio come il resto dell'anime.
Concentriamoci ora su i due protagonisti: Ragna è piuttosto carino come figura (non intendo solo in senso fisico), soprattutto per il suo oscuro passato che sembra essere inevitabilmente intrecciato con quello di Noel. Quest'ultima mostrerà un carattere nobile e buono, ma appannato anch'esso dalla consapevolezza di non conoscere affatto gli anni della propria infanzia. Noel e Ragna si attraggono, ma, allo stesso tempo, sono costretti ad affrontare un incredibile forza repulsiva, che il costringerà ogni volta a doversi separare.
Bene la grafica e molto buone anche le musiche che, in linea di principio, consentono una maggiore partecipazione emotiva durante i vari scontri. Come già detto, però, la vera pecca sta nella regia che, d'altra parte, doveva inserire in soli 12 episodi una storia che sarebbe comodamente bastata per 24. Troppo materiale che porta così ad un ritmo incalzante negli avvenimenti…forse eccessivamente veloce.
Con tutte queste considerazioni non voglio affatto impedirvi la visione di quest'anime, anzi, credo che, per farvi un opinione corretta, ognuno dovrebbe affrontare in maniera personale la serie in questione. Tuttavia, sono comunque dell'idea che "BlazBlue: Alter Memory" sia un anime dalle grandi potenzialità inespresse, ricco di materiale utile per creare una storia ricca e piena di colpi di scena che, tuttavia, non è stata in grado di esprimere il meglio di sé.
Anche il finale, seppur entusiasmante, lascia aperte molte questioni irrisolte. Insomma, bello, interessante e, per certi versi, anche appassionante, ma comunque incompleto.
Voto finale: 6… meno!
Intanto cominciamo con l'affermare che le sole 12 puntate risultano abbastanza "inzuppate" di materiale, concentrando così il fascino del fantasy, il gusto dell'azione e il piacere in un buon combattimento vecchio stile. "BlazBlue: Alter Memory" è uscito nel 2013, ma, per certi aspetti, mi ricorda molto alcuni anime/ videogiochi di un decennio prima.
Per quanto riguarda la trama, come già detto, è priva di un vero e proprio inizio (insomma, niente "c'era una volta…"), in quanto le vicende incominciano mostrando il protagonista, Ragna the Bloodedge, alle prese con una strana ragazza cibernetica che, a quanto pare, sembra conoscerlo da tanto tempo. Non si capisce bene se il loro sia amore oppure odio, ma una cosa è certa: sono nemici e, come tali, intraprendono uno scontro all'ultimo sangue che, sorprendentemente, porterà alla sconfitta di Ragna e la sua apparente morte.
Già finito? In effetti no, perché, misteriosamente, Ragna torna in vita, o meglio dire che l'intero mondo ricomincia da capo. Questa strana vicenda verrà spiegata da una piccola ragazzina in stile gotico, Rachel Alucard, che sembra essere una qualche sorta di creatura immortale con il compito di controllare l'umanità. Rachel afferma che la storia è circolare e, salvo un qualche evento inaspettato, continuerà completamente a ripetersi, ancora e ancora…all'infinito (non vorrei fare il saccente, ma ricorda molto la teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche).
E allora? Ragna continuerà a sfidare quella strana ragazza e morire continuamente? Forse no, visto che il suo destino si incontrerà con quello di Noel Vermillion, una fanciulla appartenente alle forze armate (e quindi, almeno in teoria, nemica di Ragna) che sancirà una svolta in questo mondo caotico e ripetitivo.
Non mi inoltro maggiormente nel resoconto dell'anime, anche perché sarebbe necessario introdurre molti altri personaggi e un incredibile quantità aggiuntiva di problemi e misteri. Forse troppi. "BlazBlue: Alter Memory" è piacevole come opera, ma, a mio avviso, punta troppo su questa caotica sequenza di avvenimenti che, in fin dei conti, sarebbe anche interessante, peccato che finisce col perdersi in essa.
La preoccupazione costante di tenere alta la tensione e di lasciare sempre un filo di mistero, non permette allo spettatore di immedesimarsi fino in fondo nei personaggi della vicenda che, a loro volta, appariranno piuttosto stereotipati a abbastanza teatrali in alcuni loro comportamenti.
Pomposi e molto melodrammatici, insomma, ma, soprattutto, privi di un effettiva razionalità. Alcuni atteggiamenti sembrano dettati dal caos, proprio come il resto dell'anime.
Concentriamoci ora su i due protagonisti: Ragna è piuttosto carino come figura (non intendo solo in senso fisico), soprattutto per il suo oscuro passato che sembra essere inevitabilmente intrecciato con quello di Noel. Quest'ultima mostrerà un carattere nobile e buono, ma appannato anch'esso dalla consapevolezza di non conoscere affatto gli anni della propria infanzia. Noel e Ragna si attraggono, ma, allo stesso tempo, sono costretti ad affrontare un incredibile forza repulsiva, che il costringerà ogni volta a doversi separare.
Bene la grafica e molto buone anche le musiche che, in linea di principio, consentono una maggiore partecipazione emotiva durante i vari scontri. Come già detto, però, la vera pecca sta nella regia che, d'altra parte, doveva inserire in soli 12 episodi una storia che sarebbe comodamente bastata per 24. Troppo materiale che porta così ad un ritmo incalzante negli avvenimenti…forse eccessivamente veloce.
Con tutte queste considerazioni non voglio affatto impedirvi la visione di quest'anime, anzi, credo che, per farvi un opinione corretta, ognuno dovrebbe affrontare in maniera personale la serie in questione. Tuttavia, sono comunque dell'idea che "BlazBlue: Alter Memory" sia un anime dalle grandi potenzialità inespresse, ricco di materiale utile per creare una storia ricca e piena di colpi di scena che, tuttavia, non è stata in grado di esprimere il meglio di sé.
Anche il finale, seppur entusiasmante, lascia aperte molte questioni irrisolte. Insomma, bello, interessante e, per certi versi, anche appassionante, ma comunque incompleto.
Voto finale: 6… meno!
LA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER
Alter Memory è l'adattamento televisivo degli archi Calamity Trigger (che copre i primi tre episodi) e Continuum Shift (i restanti episodi) del franchise di Blazblue: uno sforzo notevole, considerata la compressione di più di venti ore di gioco per testata in dodici episodi da venticinque minuti l'uno; a mio parere è apprezzabile per chi è fan della saga, meno convincente per chi invece non la conosce e probabilmente si chiederà cosa ha di tanto particolare rispetto a tante saghe mainstream.
Premetto che ho dato 6 come voto per bilanciare queste due impressioni: una serie un po' "Meh" per chi non conosce la saga, un tributo niente male per i fan del videogioco.
[La Trama]
In una città post apocalittica, alla vigilia dell'anno nuovo il ricercato Ragna (detto "The Bloodedge") ricompare nella dodicesima città gerarchica di Kagutsuchi con lo scopo di sovvertire la Novis Orbis Librarium e il suo Imperatore; sulle sue tracce vi è il maggiore Jin Kisaragi, eroe della guerra di Ikaruga e suo fratello minore, il quale ha con lui un conto in sospeso dall'infanzia, e il tenente Noel Vermillion, apparentemente una ragazza senza particolari capacità e che invece si rivela essere la chiave di volta per cambiare il destino di Kagutsuchi. Le loro vicende e quelle del capitano Hazama si intrecciano tra loro in un modo più stretto di quanto si possa pensare in un contesto di paradossi temporali (time loop, continuum shift), interventi divini (il sistema informatico Takamagahara, gli osservatori Rachel e Saya), vendette (praticamente tutti) e la minaccia del ritorno di una creatura (la Black Beast) che potrebbe distruggere il mondo ancora una volta.
Le vicende sono molto semplificate rispetto al gioco a beneficio della brevità dell'opera (non sarebbe stato il caso di mettere inutili complicazioni come la backstory di ognuno, per quanto importante) ma mancano anche dei punti salienti dell'ambientazione, come ad esempio la questione dei sei eroi: ci viene presentata come tale solo Trinity Glassfille ma non ci viene detto che il principale antagonista di questo arco, Hazama, non è altri che Yuuki Terumi, il sesto dei sei eroi che, dopo aver collaborato alla distruzione della Bestia, provoca la loro rovina. Compaiono anche Hakumen, Valkenhayn, Juubei e Nine (Phantom) ma non vengono qualificati in alcun modo... e di Hakumen molti si sono chiesti cosa ci facesse nella trama.
Lo scopo principale della serie però dovrebbe essere quello di (oltre guadagnare intendo) avvicinare un'altra fetta di pubblico all'opera e, se vi ha incuriositi, potete colmare queste curiosità con il gioco.
In dodici episodi è molto difficile caratterizzare appieno ciascuno dei personaggi che compaiono: Alter Memory si concentra sulla figura dei protagonisti, Ragna e Noel, e in parte su quella di Rachel - tutti gli altri si conformano a un ruolo più che una personalità, non essendoci sufficientemente spazio per la storia personale di ciascuno; in questa serie si sono però premurati davvero di inserire tutti, anche solo per una breve apparizione in un episodio, nonostante il franchise abbia un roster di personaggi molto alto (più personaggi che episodi in pratica) in modo che non manchi il personaggio preferito di nessuno.
E questo a me è piaciuto molto, nonostante nei casi di Relius e Carl Clover (i quali hanno una backstory molto interessante tagliata integralmente nell'anime) la loro comparsa sia stata un po' random e forzata.
[Ambientazione] E' uno dei punti forti del gioco, vieni catapultato in un mondo complicato fatto da seithr, NOL, nox nyctoresarchenemy, ecc... nell'anime tutto questo c'è ma non viene approfondito e fa un po' da contorno delle tante stranezze che vedrete in questa serie. Come nel videogioco però viene dato per scontato (fino all'11esimo episodio in cui Hazama spiega qualcosa) che lo spettatore sappia, come se fosse un abitante di Kagutsuchi, e che quindi ne sappia poco o niente come il protagonista.
I fondali invece sono spogli, degni forse di una città gerarchica post apocalittica ma piuttosto desolanti e, a parte nell'episodio di Ikaruga, non vi sono praticamente mai comparse: enormi corridoi vuoti, piazze desolate, stazioni desolate... i personaggi principali sembrano essere gli unici abitanti.
[Musiche] Sono riadattamenti delle OST di entrambi i giochi e, in alcuni casi, si è attinto direttamente dalla OST in questione. Molto belle ed azzeccate, soprattutto i temi dei personaggi. Gradevoli anche opening ed ending della serie.
[Grafica] Per me la grafica non è tutto, ma è gradevole. I combattimenti sono più realistici che scenici (e per chi odia le esagerazioni forse li troverà buoni), non troppo coinvolgenti e con pochi effetti speciali ma la giusta chimica tra i personaggi. A parte Hazama che para una tagliacavalli con un coltello a serramanico, sono tutti molto equilibrati. Bello soprattutto lo scontro tra Tsubaki e Noel con la Izayoi.
[Conclusione] Non rende forse giustizia al videogioco da cui è tratto, ma non è affatto una serie da buttare. E' comunque piacevole da guardare e, magari, fa venire un po' di curiosità verso un franchise molto molto bello e particolare. Dategli una possibilità!
Alter Memory è l'adattamento televisivo degli archi Calamity Trigger (che copre i primi tre episodi) e Continuum Shift (i restanti episodi) del franchise di Blazblue: uno sforzo notevole, considerata la compressione di più di venti ore di gioco per testata in dodici episodi da venticinque minuti l'uno; a mio parere è apprezzabile per chi è fan della saga, meno convincente per chi invece non la conosce e probabilmente si chiederà cosa ha di tanto particolare rispetto a tante saghe mainstream.
Premetto che ho dato 6 come voto per bilanciare queste due impressioni: una serie un po' "Meh" per chi non conosce la saga, un tributo niente male per i fan del videogioco.
[La Trama]
In una città post apocalittica, alla vigilia dell'anno nuovo il ricercato Ragna (detto "The Bloodedge") ricompare nella dodicesima città gerarchica di Kagutsuchi con lo scopo di sovvertire la Novis Orbis Librarium e il suo Imperatore; sulle sue tracce vi è il maggiore Jin Kisaragi, eroe della guerra di Ikaruga e suo fratello minore, il quale ha con lui un conto in sospeso dall'infanzia, e il tenente Noel Vermillion, apparentemente una ragazza senza particolari capacità e che invece si rivela essere la chiave di volta per cambiare il destino di Kagutsuchi. Le loro vicende e quelle del capitano Hazama si intrecciano tra loro in un modo più stretto di quanto si possa pensare in un contesto di paradossi temporali (time loop, continuum shift), interventi divini (il sistema informatico Takamagahara, gli osservatori Rachel e Saya), vendette (praticamente tutti) e la minaccia del ritorno di una creatura (la Black Beast) che potrebbe distruggere il mondo ancora una volta.
Le vicende sono molto semplificate rispetto al gioco a beneficio della brevità dell'opera (non sarebbe stato il caso di mettere inutili complicazioni come la backstory di ognuno, per quanto importante) ma mancano anche dei punti salienti dell'ambientazione, come ad esempio la questione dei sei eroi: ci viene presentata come tale solo Trinity Glassfille ma non ci viene detto che il principale antagonista di questo arco, Hazama, non è altri che Yuuki Terumi, il sesto dei sei eroi che, dopo aver collaborato alla distruzione della Bestia, provoca la loro rovina. Compaiono anche Hakumen, Valkenhayn, Juubei e Nine (Phantom) ma non vengono qualificati in alcun modo... e di Hakumen molti si sono chiesti cosa ci facesse nella trama.
Lo scopo principale della serie però dovrebbe essere quello di (oltre guadagnare intendo) avvicinare un'altra fetta di pubblico all'opera e, se vi ha incuriositi, potete colmare queste curiosità con il gioco.
In dodici episodi è molto difficile caratterizzare appieno ciascuno dei personaggi che compaiono: Alter Memory si concentra sulla figura dei protagonisti, Ragna e Noel, e in parte su quella di Rachel - tutti gli altri si conformano a un ruolo più che una personalità, non essendoci sufficientemente spazio per la storia personale di ciascuno; in questa serie si sono però premurati davvero di inserire tutti, anche solo per una breve apparizione in un episodio, nonostante il franchise abbia un roster di personaggi molto alto (più personaggi che episodi in pratica) in modo che non manchi il personaggio preferito di nessuno.
E questo a me è piaciuto molto, nonostante nei casi di Relius e Carl Clover (i quali hanno una backstory molto interessante tagliata integralmente nell'anime) la loro comparsa sia stata un po' random e forzata.
[Ambientazione] E' uno dei punti forti del gioco, vieni catapultato in un mondo complicato fatto da seithr, NOL, nox nyctoresarchenemy, ecc... nell'anime tutto questo c'è ma non viene approfondito e fa un po' da contorno delle tante stranezze che vedrete in questa serie. Come nel videogioco però viene dato per scontato (fino all'11esimo episodio in cui Hazama spiega qualcosa) che lo spettatore sappia, come se fosse un abitante di Kagutsuchi, e che quindi ne sappia poco o niente come il protagonista.
I fondali invece sono spogli, degni forse di una città gerarchica post apocalittica ma piuttosto desolanti e, a parte nell'episodio di Ikaruga, non vi sono praticamente mai comparse: enormi corridoi vuoti, piazze desolate, stazioni desolate... i personaggi principali sembrano essere gli unici abitanti.
[Musiche] Sono riadattamenti delle OST di entrambi i giochi e, in alcuni casi, si è attinto direttamente dalla OST in questione. Molto belle ed azzeccate, soprattutto i temi dei personaggi. Gradevoli anche opening ed ending della serie.
[Grafica] Per me la grafica non è tutto, ma è gradevole. I combattimenti sono più realistici che scenici (e per chi odia le esagerazioni forse li troverà buoni), non troppo coinvolgenti e con pochi effetti speciali ma la giusta chimica tra i personaggi. A parte Hazama che para una tagliacavalli con un coltello a serramanico, sono tutti molto equilibrati. Bello soprattutto lo scontro tra Tsubaki e Noel con la Izayoi.
[Conclusione] Non rende forse giustizia al videogioco da cui è tratto, ma non è affatto una serie da buttare. E' comunque piacevole da guardare e, magari, fa venire un po' di curiosità verso un franchise molto molto bello e particolare. Dategli una possibilità!
Non sempre le trasposizioni dei videogame in anime sono riusciti. Questo Blazeblue Alter Memory ne è la chiara dimostrazione. Poteva essere un lavoro molto migliore, ma si è disperso in un formato assai riduttivo per la mole di personaggi ed eventi presenti.
BlazBlue Alter Memory è un'opera della stagione autunnale 2013 composta da 12 episodi di durata canonica. L'opera deriva dalla saga di videogiochi picchiaduro BlazBlue Calamity Trigger e Blazblue Continuum Shift.
Trama: la storia è ambientata nell'anno 2199, epoca condizionata da pesanti guerre e devastazioni. La popolazione attente impazientemente l'arrivo del nuovo secolo affinché cessino i vari conflitti. Il protagonista, Ragna The Bloodedge, è considerato un ribelle di classe SS poiché possiede una fonte di potere demonimata "Azure Grimoire" (o Blazblue). Data la sua immensa taglia sulla testa (è responsabile per aver distrutto il Novus Orbis Librarium), un nutrito gruppo di cacciatori di taglie si radunerà per ottenere la sua testa.
Grafica: buona. Le ambientazioni sono estremamente variegate, esteticamente gradevoli e il grado di dettaglio è accettabile. Le animazioni sono accettabili, talvolta peccano di mancanza di fluidità. Il character design è molto bello e rende giustizia al videogame. Weapon design complessivamente piacevole.
Sonoro: buono. L'opening ben si confà al genere dell'opera, con tonalità aggressive e graffianti. L'ending è molto bello e ben fatto. Splendide le sonorità in stile R&B. OST piuttosto piacevoli. Buoni gli effetti sonori. Doppiaggio altalenante, alcune voci sono splendide, altre un po' meno. Andrebbe curata maggiormente la pronuncia.
Personaggi: tanti, forse troppi e gestiti in maniera non ottimale. Nonostante la caratterizzazione sia buona, così come l'interazione, molti di loro si perdono letteralmente per strada, divenendo totalmente ininfluenti ai fini della trama. Il loro ruolo diventa ingiustamente marginale. Il fattore psicologico e il fattore evolutivo sono più che altro focalizzati all'ottenere maggiore potere combattivo.
Sceneggiatura: l'opera non brilla. La gestione temporale è piuttosto confusionaria, con salti d'eventi, talvolta flashback e flashforward non perfettamente esplicativi o perfettamente armoniosi all'interno del contesto, col risultato che le tante storie presenti mal si amalgamano, risultando pericolosamente lacunose. Il ritmo è altalenante. Lento quando manca l'azione (e nei fastidiosi episodi filler), per poi accelerare quando (finalmente) si combatte. L'azione è presente, ma in quantità non adeguate per un picchiaduro, la presenza di violenza e di morte è accettabile. I dialoghi sono talvolta confusionari.
Finale: praticamente si tratta della fiera dell'incompletezza e dell'apertura all'universo. Si conclude un arco, mentre chiunque è potenzialmente libero di fare qualunque cosa. Si vede che hanno voluto impostare l'opera come se fosse una prima "route" di una visual novel.
In sintesi: BlazBlue Alter Memory si salva a malapena dal baratro dell'insufficienza per via di un discreto numero di episodi piacevoli e ben fatti. Ciononostante risulta un prodotto piuttosto dispersivo e confusionario, che raggiunge a stento la sufficienza. Consigliato agli appassionati del videogioco che hanno giocato alla modalità storia, potrebbero apprezzarlo più dei comuni spettatori.
BlazBlue Alter Memory è un'opera della stagione autunnale 2013 composta da 12 episodi di durata canonica. L'opera deriva dalla saga di videogiochi picchiaduro BlazBlue Calamity Trigger e Blazblue Continuum Shift.
Trama: la storia è ambientata nell'anno 2199, epoca condizionata da pesanti guerre e devastazioni. La popolazione attente impazientemente l'arrivo del nuovo secolo affinché cessino i vari conflitti. Il protagonista, Ragna The Bloodedge, è considerato un ribelle di classe SS poiché possiede una fonte di potere demonimata "Azure Grimoire" (o Blazblue). Data la sua immensa taglia sulla testa (è responsabile per aver distrutto il Novus Orbis Librarium), un nutrito gruppo di cacciatori di taglie si radunerà per ottenere la sua testa.
Grafica: buona. Le ambientazioni sono estremamente variegate, esteticamente gradevoli e il grado di dettaglio è accettabile. Le animazioni sono accettabili, talvolta peccano di mancanza di fluidità. Il character design è molto bello e rende giustizia al videogame. Weapon design complessivamente piacevole.
Sonoro: buono. L'opening ben si confà al genere dell'opera, con tonalità aggressive e graffianti. L'ending è molto bello e ben fatto. Splendide le sonorità in stile R&B. OST piuttosto piacevoli. Buoni gli effetti sonori. Doppiaggio altalenante, alcune voci sono splendide, altre un po' meno. Andrebbe curata maggiormente la pronuncia.
Personaggi: tanti, forse troppi e gestiti in maniera non ottimale. Nonostante la caratterizzazione sia buona, così come l'interazione, molti di loro si perdono letteralmente per strada, divenendo totalmente ininfluenti ai fini della trama. Il loro ruolo diventa ingiustamente marginale. Il fattore psicologico e il fattore evolutivo sono più che altro focalizzati all'ottenere maggiore potere combattivo.
Sceneggiatura: l'opera non brilla. La gestione temporale è piuttosto confusionaria, con salti d'eventi, talvolta flashback e flashforward non perfettamente esplicativi o perfettamente armoniosi all'interno del contesto, col risultato che le tante storie presenti mal si amalgamano, risultando pericolosamente lacunose. Il ritmo è altalenante. Lento quando manca l'azione (e nei fastidiosi episodi filler), per poi accelerare quando (finalmente) si combatte. L'azione è presente, ma in quantità non adeguate per un picchiaduro, la presenza di violenza e di morte è accettabile. I dialoghi sono talvolta confusionari.
Finale: praticamente si tratta della fiera dell'incompletezza e dell'apertura all'universo. Si conclude un arco, mentre chiunque è potenzialmente libero di fare qualunque cosa. Si vede che hanno voluto impostare l'opera come se fosse una prima "route" di una visual novel.
In sintesi: BlazBlue Alter Memory si salva a malapena dal baratro dell'insufficienza per via di un discreto numero di episodi piacevoli e ben fatti. Ciononostante risulta un prodotto piuttosto dispersivo e confusionario, che raggiunge a stento la sufficienza. Consigliato agli appassionati del videogioco che hanno giocato alla modalità storia, potrebbero apprezzarlo più dei comuni spettatori.
BlazBlue: Alter Memory dimostra che adattare un anime da un picchiaduro è cosa molto ardua e quindi, per la maggior parte dei casi, ne esce fuori un prodotto scarso, anonimo, che non dà niente.
BlazBlue: Alter Memory è una serie della stagione autunnale del 2013, adattamento a serie anime dell' omonimo gioco picchiaduro bidimensionale giapponese pubblicato in patria nell'estate del 2009 e successivamente in Europa il 25 marzo 2010, sviluppato da Arc Stystem Works. La serie anime è prodotta dagli studi d'animazione giapponesi Hoods Entertainment e TeamKG.
Inizio subito a parlare della differenza che fa sì, nonostante la storia sia confusionaria e a volte assente, che un gioco picchiaduro più piacere e molte cose riguardanti la storia possono essere ritenute anche superflue, mentre in una serie animata non è così. Nel gioco, infatti, il giocatore fa poco caso alla trama e al suo proseguimento, in quanto gioca e quindi lotta contro altri personaggi (lo scopo del picchiaduro, da come si evince dal nome, è quello di dare mazzate tra personaggi). Nella serie animata è ben diverso: lo spettatore non gioca, e quindi fa caso alla trama e al suo proseguimento, e se vede qualcosa di confusionario la visione della serie diventa pesante e allo spettatore vengono dei dubbi. Peggio ancora se tutto ciò non viene spiegato, o viene spiegato superficialmente (un po' di spiegazioni le troviamo sul finale, ma niente più). Bene. questo è BlazBlue, serie che ha trovato un po' di successo come gioco, ma come serie anime fa abbastanza pena. La narrazione, infatti, è sempre confusionaria, a volte assente: bene, forse dovremmo aspettare un'altra serie per chiarirci le idee, ma quando stai per capire qualcosa, inseriscono altre cose da renderti più confuso di prima. Quindi, a mio parere, regia e sceneggiatura assolutamente bocciate.
Anche i personaggi risentono dell'adattamento. In un picchiaduro, infatti, più personaggi ci sono (più quindi ne puoi utilizzare) meglio è... Poco importa se la storia o il loro ruolo non è definita bene, basta che siano utilizzabili per darsi a botte. In una serie animata è ben diverso. I personaggi, infatti, risultato anonimi, senza carattere, senza una storia, non danno niente in pratica, e difficilmente saranno ricordati a lungo andare. Sono tantissimi; non si capisce bene il loro ruolo né la loro storia, non si capisce bene perché agiscono in un certo modo. Spesso, infatti, le loro azioni sono piuttosto inaspettate proprio perché il ruolo del personaggio non è ben definito. Mi aspettavo di più dal protagonista e dall'antagonista che sembravano tipi abbastanza carismatici anche dalle immagini, però anche loro, per il poco tempo a disposizione, risultano abbastanza anonimi.
Il finale è aperto e lascia sperare, quindi, per una seconda serie che a questo punto aspetto per togliermi qualche dubbio. Avrei, però, sicuramente preferito una serie completa da 24 o più episodi e un inizio meno confusionario (chi si ricorderà cosa è successo in questa serie?! Probabilmente servirà una rivisione). Per fortuna i combattimenti sono ottimi (ci mancava, stiamo parlando di un picchiaduro), mentre l'animazione è abbastanza altalenante e non raggiunge mai un livello eccellente. L'apparato sonoro non è male: orecchiabili opening e ending, e OST sufiicienti. Stile dei personaggi carino e originale. Una serie che si salva di poco da una grave insufficienza. Dovrebbe essere leggera e carina in quanto picchiaduro invece risulta pesante agli occhi dello spettatore. Sconsigliata!
BlazBlue: Alter Memory è una serie della stagione autunnale del 2013, adattamento a serie anime dell' omonimo gioco picchiaduro bidimensionale giapponese pubblicato in patria nell'estate del 2009 e successivamente in Europa il 25 marzo 2010, sviluppato da Arc Stystem Works. La serie anime è prodotta dagli studi d'animazione giapponesi Hoods Entertainment e TeamKG.
Inizio subito a parlare della differenza che fa sì, nonostante la storia sia confusionaria e a volte assente, che un gioco picchiaduro più piacere e molte cose riguardanti la storia possono essere ritenute anche superflue, mentre in una serie animata non è così. Nel gioco, infatti, il giocatore fa poco caso alla trama e al suo proseguimento, in quanto gioca e quindi lotta contro altri personaggi (lo scopo del picchiaduro, da come si evince dal nome, è quello di dare mazzate tra personaggi). Nella serie animata è ben diverso: lo spettatore non gioca, e quindi fa caso alla trama e al suo proseguimento, e se vede qualcosa di confusionario la visione della serie diventa pesante e allo spettatore vengono dei dubbi. Peggio ancora se tutto ciò non viene spiegato, o viene spiegato superficialmente (un po' di spiegazioni le troviamo sul finale, ma niente più). Bene. questo è BlazBlue, serie che ha trovato un po' di successo come gioco, ma come serie anime fa abbastanza pena. La narrazione, infatti, è sempre confusionaria, a volte assente: bene, forse dovremmo aspettare un'altra serie per chiarirci le idee, ma quando stai per capire qualcosa, inseriscono altre cose da renderti più confuso di prima. Quindi, a mio parere, regia e sceneggiatura assolutamente bocciate.
Anche i personaggi risentono dell'adattamento. In un picchiaduro, infatti, più personaggi ci sono (più quindi ne puoi utilizzare) meglio è... Poco importa se la storia o il loro ruolo non è definita bene, basta che siano utilizzabili per darsi a botte. In una serie animata è ben diverso. I personaggi, infatti, risultato anonimi, senza carattere, senza una storia, non danno niente in pratica, e difficilmente saranno ricordati a lungo andare. Sono tantissimi; non si capisce bene il loro ruolo né la loro storia, non si capisce bene perché agiscono in un certo modo. Spesso, infatti, le loro azioni sono piuttosto inaspettate proprio perché il ruolo del personaggio non è ben definito. Mi aspettavo di più dal protagonista e dall'antagonista che sembravano tipi abbastanza carismatici anche dalle immagini, però anche loro, per il poco tempo a disposizione, risultano abbastanza anonimi.
Il finale è aperto e lascia sperare, quindi, per una seconda serie che a questo punto aspetto per togliermi qualche dubbio. Avrei, però, sicuramente preferito una serie completa da 24 o più episodi e un inizio meno confusionario (chi si ricorderà cosa è successo in questa serie?! Probabilmente servirà una rivisione). Per fortuna i combattimenti sono ottimi (ci mancava, stiamo parlando di un picchiaduro), mentre l'animazione è abbastanza altalenante e non raggiunge mai un livello eccellente. L'apparato sonoro non è male: orecchiabili opening e ending, e OST sufiicienti. Stile dei personaggi carino e originale. Una serie che si salva di poco da una grave insufficienza. Dovrebbe essere leggera e carina in quanto picchiaduro invece risulta pesante agli occhi dello spettatore. Sconsigliata!