Kuro no Su -Chronus-
Un corto piuttosto gradevole, se non eccelso, a mio modesto parere.
Certo la trama non è originalissima: l'adolescente Makoto è da sempre in grado di vedere gli shinigami (una specie di Men In Black che ricordano per certi versi William T. Spears di Kuroshitsuji, ma senza averne il carisma) e, come è normale, nessuno gli ha mai creduto. Ora però ce n'è uno che sembra seguire la sua amica Hazuki, e gli parla… Makoto non aveva mai pensato di poter far nulla ma, forse, per Hazuki potrebbe provare a darsi da fare.
Con quanta supponenza posso dire: lavoro dignitoso, ma niente di speciale? La grafica non è molto accattivante: il chara è piuttosto piatto, semplificato, e spesso si muove su uno sfondo molto dettagliato, che pare di fattura completamente diversa. Le due cose, messe insieme, a volte stonano un po'. Per certi versi, pur senza raggiungerne gli eccessi, graficamente ricorda Seiyou Kottou Yougashiten: Antique.
Il commento musicale brilla per la sua anonimia, ma per fortuna le voci giapponesi sanno ben animare la storia.
Ciò che appare piuttosto mal spiegato è il comportamento dei vari shinigami che appaiono via via: di alcuni non si comprende perché facciano quello che fanno, e le loro battute a volte sembrano prese a prestito da altri anime (uno per tutti: Death Note). Del resto, in 25 minuti non si può pretendere un approfondimento di più di un paio dei personaggi. Da questo punto di vista, devo dire che sia Hazuki, che Makoto, che lo shinigami che con lui interagisce, sono abbastanza ben resi nel poco tempo che c'è.
Esiste un finale, per certi versi aperto: sembra sottintendersi un futuro prosieguo della storia, che potrebbe addirittura assumere la lunghezza di una serie. Durante il lavoro vengono fatti più volte riferimenti a come Makoto potrebbe essere un tipo speciale, cosa che viene detta chiaramente nelle ultime battute. Potrebbe essere interessante, chissà?
Certo se lo serializzassero, probabilmente una possibilità gliela darei.
Certo la trama non è originalissima: l'adolescente Makoto è da sempre in grado di vedere gli shinigami (una specie di Men In Black che ricordano per certi versi William T. Spears di Kuroshitsuji, ma senza averne il carisma) e, come è normale, nessuno gli ha mai creduto. Ora però ce n'è uno che sembra seguire la sua amica Hazuki, e gli parla… Makoto non aveva mai pensato di poter far nulla ma, forse, per Hazuki potrebbe provare a darsi da fare.
Con quanta supponenza posso dire: lavoro dignitoso, ma niente di speciale? La grafica non è molto accattivante: il chara è piuttosto piatto, semplificato, e spesso si muove su uno sfondo molto dettagliato, che pare di fattura completamente diversa. Le due cose, messe insieme, a volte stonano un po'. Per certi versi, pur senza raggiungerne gli eccessi, graficamente ricorda Seiyou Kottou Yougashiten: Antique.
Il commento musicale brilla per la sua anonimia, ma per fortuna le voci giapponesi sanno ben animare la storia.
Ciò che appare piuttosto mal spiegato è il comportamento dei vari shinigami che appaiono via via: di alcuni non si comprende perché facciano quello che fanno, e le loro battute a volte sembrano prese a prestito da altri anime (uno per tutti: Death Note). Del resto, in 25 minuti non si può pretendere un approfondimento di più di un paio dei personaggi. Da questo punto di vista, devo dire che sia Hazuki, che Makoto, che lo shinigami che con lui interagisce, sono abbastanza ben resi nel poco tempo che c'è.
Esiste un finale, per certi versi aperto: sembra sottintendersi un futuro prosieguo della storia, che potrebbe addirittura assumere la lunghezza di una serie. Durante il lavoro vengono fatti più volte riferimenti a come Makoto potrebbe essere un tipo speciale, cosa che viene detta chiaramente nelle ultime battute. Potrebbe essere interessante, chissà?
Certo se lo serializzassero, probabilmente una possibilità gliela darei.