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Reita

Episodi visti: 6/6 --- Voto 6,5
La storia ruota attorno alla Capitana Iria Sorari della squadriglia dei Lupi Rossi, che si lanciano a salvare le unità militari di Zeon, caduti in un'imboscata nel bel mezzo del territorio della federazione. Dopo l'apparizione del Gundam, che influenzò significativamente lo sviluppo della guerra, i nostri eroi fuggirono alla ricerca di un rifugio.

SPOILER!!! Alla fine, una gran parte di loro riuscì a scappare nello spazio. Fine SPOILER

La trama è piuttosto semplice. Scopriamo chi è la Capitana Iria e qualcosa della sua vita. Tutti gli altri sono di fatto personaggi secondari, anche se ricoprono ruoli importanti, ma non ne sappiamo molto di più. Non sarebbe stato male se avessero mostrato un po' di più anche la Federazione e magari la storia di un giovane pilota di Mobile Suit Gundam.
Probabilmente il budget e il tempo non l'hanno permesso, quindi abbiamo un prodotto che mostra solo metà del suo potenziale.
Purtroppo anche il messaggio che la storia vuole trasmettere al pubblico è piuttosto debole.

Alcuni personaggi sono ben caratterizzati, come la protagonista Iria e il Capitano meccanico o il Maggiore mediocre che pensa principalmente a salvarsi la vita.
Altri sono meno riusciti, come la ragazza tatuata che ha un aspetto distintivo ma alla fine non è affatto importante.
Anche il finale è un po' illogico.

L'animazione: è sicuramente una bella animazione CGI moderna, molte cose funzionano bene, ma ci sono anche alcune cose che funzionano meno, anche se fortunatamente non è niente di terribile.

La musica: non è male, si può ascoltare, penso che l'opening sia riuscita, ma non è certo niente di magistrale.


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solista

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7,5
Premetto che non sono un gradissimo fan di "Gundam" (nel senso che non seguo spasmodicamente ogni serie, spin-off o derivato) e per me "Gundam" è la prima serie e il primo manga.
Ho guardato questo per il diverso punto di vista: Zeon. E ho fatto bene.

Il prodotto (non mi va proprio di definirlo anime... anche perché non lo è!) riesce a rendere bene il terrore che i soldati di Zeon imparano ad avere verso il Gundam, e nonostante ciò continuano a combattere con le unghie e i denti, se non per vincere la guerra, almeno per tornare a casa.
Mi sono piaciuti personaggi, tutt'altro che bidimensionali, ma tutti "umani", con i loro pregi e i loro difetti, dove non esiste un cattivo o un buono. Anche Amuro (e di riflesso il Gundam) viene prima indicato come un freddo assassino, salvo poi dargli la sua natura di ragazzo impaurito e disperato.
Non si lesina sulle morti violente, quali una guerra rigurgita, né sulla stupidità degli ordini o delle gerarchie in determinate situazioni in cui gli ufficiali non riescono a essere più elastici.
Alcune cose mi hanno fatto "storcere il naso" sui personaggi: tutti o quasi con piercing, cosa molto poco credibile in un esercito (soprattutto per praticità), soprattutto se di ispirazione nazi-sovietica-prussiana, per cui il personaggio di Arhun esteticamente l'ho trovato fuori luogo. Anche il medico nelle "Nazioni Unite" l'ho trovato mal scritto e irreale per il suo eccessivo idealismo. Di contro, Iria, Lesean e il maggiore Ronet sono personaggi credibili.

La parte tecnica: finché si limita ai mobile suit e ai paesaggi, poco da dire; le animazioni dei personaggi sono più che dimenticabili, se non mal fatte e legnosissime. C'è poi una sequenza che mi ha dato l'impressione che non sia nemmeno in CG, ma abbiano ripreso una mano umana reale, è la sequenza delle chiavi dei mobile suit della federazione della mappa.

La colonna sonora non è fastidiosa, ma nemmeno memorabile.

Una nota. Qualcuno ha indicato come "difetto" il fatto che non vi siano droni e tattiche da imboscata. Per me non è un difetto, è una questione di coerenza con il manga e la serie anime. Difficile giustificare la presenza solo qui di oggetti (i droni) inesistenti nell'opera di partenza, soprattutto visto che quest'opera è ambientata nello stesso periodo. Anzi, l'ho trovato un pregio spesso non riscontrabile in altre opere troppo tese a modernizzare o aggiornare opere preesistenti.

In conclusione, sei episodi che si possono godere tutto d'un fiato, in grado di emozionare e di dare empatia per le sorti di Solari e dei suoi.
Peccato per il comparto grafico.


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Zivago

Episodi visti: 1/6 --- Voto 4
Premetto che non mi piace l'animazione in CG fotorealistica, la trovo una rappresentazione priva di giustificazione e senso artistici. L'essenza dell'animazione consiste - al di là della qualità artistica intrinseca del mezzo prescelto (disegno, pupazzi, ecc.) - nella necessità di interpretare l'immagine, che è solo una traccia su cui lavora la fantasia dello spettatore, così parte attiva del processo rappresentativo. La CG fotorealistica, invece, proprio per il suo obiettivo di emulare quanto più possibile la realtà, priva di senso la rappresentazione ed esclude lo spettatore dal processo, finendo per essere nient'altro che una riproduzione di oggetti praticamente fotografica e di inguardabili bambolotti dalle movenze inevitabilmente innaturali. Ma quand'anche un giorno si riuscisse a riprodurre perfettamente e in modo naturalistico anche la figura e il movimento umano, la CG resterebbe sempre un inutile clone della ripresa dal vero.
Questo "Mobile Suit Gundam: Requiem for Vengeance" non fa eccezione nella triste sequela di riproduzioni di nature morte che è la CG fotorealistica. La storia passa inevitabilmente in secondo piano, data la totale mancanza di pathos del mezzo rappresentativo, per quanto comunque stride paradossalmente col fotorealismo la sua poca verosimiglianza: in un futuro in cui radar, infrarossi e droni spia dovrebbero essere l'abc bellico elementare, è ridicolo, per esempio, far cadere un battaglione in un'imboscata grazie a carri armati nascosti tra gli alberi in una città... Brutto come già i precedenti "MS-IGLOO".