Record of Lodoss War - Cronache della Guerra di Lodoss
Cosa si può dire del più grande capolavoro fantasy dell'animazione giapponese? Disegni raffinati, musiche ben curate e una storia avvincente, che trasporta lo spettatore in un mondo di draghi, cavalieri, maghi, elfi e nani. Il mondo di cui fa parte l'isola di Lodoss è molto strutturato. Viene narrato il mito delle sue origini, la storia, le razze che popolano l'isola, le guerre che si sono susseguite, la geografia, perfino la situazione politica e i motivi che condurranno inevitabilmente a una nuova guerra.
Il character design è stato affidato a Nobutero Yuuki, che ha realizzato disegni molto curati e raffinati; questo ha condizionato la grafica, portando a un'animazione che favorisce scene fisse rispetto al dinamismo a cui ci siamo abituati negli ultimi anni. Comunque, gli abiti ricchi di dettagli e gli sfondi da sogno rendono le scene statiche, utilizzate soprattutto per necessità tecniche, uno dei punti di forza di "Lodoss".
Per quello che riguarda la storia (un ragazzo che sogna di diventare un cavaliere e alla fine diventa un eroe), a qualcuno potrebbe non sembrare molto originale, ma non lasciatevi ingannare, la trama è più complessa di quello che sembra. Lo spettatore assisterà ad avventure, guerre e scontri all'ultimo sangue. Tutti questi avvenimenti hanno lo scopo di far crescere i personaggi.
Una nota particolare va alle musiche di Mitsuo Hagita, che esaltano l'atmosfera tipicamente fantasy della storia. Bellissime le sigle, in particolar modo "Adesso e Fortuna" (sigla di apertura, molto bella anche nella versione italiana) e "Kaze no Fantasia" (sigla di chiusura). Concludendo, "Record of Lodoss War" è una pietra miliare dell'animazione giapponese. Un racconto epico, degno dei più grandi romanzi fantasy.
Il character design è stato affidato a Nobutero Yuuki, che ha realizzato disegni molto curati e raffinati; questo ha condizionato la grafica, portando a un'animazione che favorisce scene fisse rispetto al dinamismo a cui ci siamo abituati negli ultimi anni. Comunque, gli abiti ricchi di dettagli e gli sfondi da sogno rendono le scene statiche, utilizzate soprattutto per necessità tecniche, uno dei punti di forza di "Lodoss".
Per quello che riguarda la storia (un ragazzo che sogna di diventare un cavaliere e alla fine diventa un eroe), a qualcuno potrebbe non sembrare molto originale, ma non lasciatevi ingannare, la trama è più complessa di quello che sembra. Lo spettatore assisterà ad avventure, guerre e scontri all'ultimo sangue. Tutti questi avvenimenti hanno lo scopo di far crescere i personaggi.
Una nota particolare va alle musiche di Mitsuo Hagita, che esaltano l'atmosfera tipicamente fantasy della storia. Bellissime le sigle, in particolar modo "Adesso e Fortuna" (sigla di apertura, molto bella anche nella versione italiana) e "Kaze no Fantasia" (sigla di chiusura). Concludendo, "Record of Lodoss War" è una pietra miliare dell'animazione giapponese. Un racconto epico, degno dei più grandi romanzi fantasy.
Se chiudo gli occhi e ascolto la bellissima "Kaze no Fantasia", dovrei ricordare ancora. Erano gli inizi della terza superiore, cronologicamente quindi era il non più troppo vicino 1991. Grazie a uno studente di quarta o quinta, di cui non ricordo il nome (ma di fatto grande appassionato di giochi di ruolo), potemmo sbirciare con enorme stupore alcuni numeri di Newtype, una rivista di animazione nipponica di qualità eccelsa che conteneva anche manga di ottima fattura. Alla vista di alcune immagini egli disse: "Record of Lodoss War è una delle migliori serie mai realizzate!" E da questa frase scaturì una curiosità quasi morbosa verso quell'anime. Solo dopo anni e anni arrivò a casa una videocassetta malamente convertita da un Laser Disc, la visione era distorta e talvolta in bianco e nero. Tanto era bastato, comunque.
Dopo l'esaltazione per le sontuose e fluide animazioni della sigla d'apertura, avvertii un senso di delusione. Non sembrava poi una realizzazione di qualità così alta come si narrava ai tempi della scuola. Vi erano numerosi flashback statici, e frame non sempre curati come le illustrazioni pubblicate sulle riviste. Anche il character design aveva fastidiosi alti e bassi. Niente a che vedere con i contemporanei OAV di "Devilman" e "Giant Robo". Presto detto. Mi era bastato leggere i nomi degli studio coinvolti per capire che era un prodotto a basso budget, forse creato per un futuro progetto multimediale, leggi giochi di ruolo, videogame, manga, eccetera. Non era stato sufficiente chiamare Katsuhisa Yamada alla regia e Hidetoshi Kaneko alla direzione artistica. Sul finire degli anni '70 entrambi erano stati coinvolti nella riduzione a cartoni animati di "The Hobbit", e quindi avevano esperienza nel genere fantasy di stampo occidentale. Ma stavolta qualcosa era andato storto. Non basta far sgranare in continuazione gli occhioni dei protagonisti per fare un capolavoro!
Dopo l'esaltazione per le sontuose e fluide animazioni della sigla d'apertura, avvertii un senso di delusione. Non sembrava poi una realizzazione di qualità così alta come si narrava ai tempi della scuola. Vi erano numerosi flashback statici, e frame non sempre curati come le illustrazioni pubblicate sulle riviste. Anche il character design aveva fastidiosi alti e bassi. Niente a che vedere con i contemporanei OAV di "Devilman" e "Giant Robo". Presto detto. Mi era bastato leggere i nomi degli studio coinvolti per capire che era un prodotto a basso budget, forse creato per un futuro progetto multimediale, leggi giochi di ruolo, videogame, manga, eccetera. Non era stato sufficiente chiamare Katsuhisa Yamada alla regia e Hidetoshi Kaneko alla direzione artistica. Sul finire degli anni '70 entrambi erano stati coinvolti nella riduzione a cartoni animati di "The Hobbit", e quindi avevano esperienza nel genere fantasy di stampo occidentale. Ma stavolta qualcosa era andato storto. Non basta far sgranare in continuazione gli occhioni dei protagonisti per fare un capolavoro!
Il prologo di "Cronache della Guerra di Lodoss" dice già tutto: l'eterno scontro tra luce e tenebra è il più sincero indice di come questo anime sia specchio di una narrativa ormai desueta e confinata al passato. Visione antiquata che si rispecchia ovviamente anche nel genere, con i topoi più classici del fantasy: streghe, gnomi, spade, magie, dungeon e dragoni.
Dungeon e dragoni. Difatti la trama di questi tredici OAV è ispirata a quelle delle light novel "Record of Lodoss War" di Ryo Mizuno. Light novel che hanno la loro versione embrionale in dei replay, cioè delle trascrizioni, di un famoso gioco di ruolo. Indovinate quale. Le atmosfere di questo anime vi saranno quindi molto familiari se siete "del giro"; per tutti gli altri, armatevi di pazienza perché dovrete ingurgitare una macedonia di confusionari nomi fantasy. Ed è questo uno dei difetti dell'anime, ti sbatte in faccia nomi che trovano difficilmente il loro posto in memoria, non tanto per il numero, ma più che altro per la modalità. Per esempio, "Legend of Galactic Heroes" presenta allo spettatore un elevato numero di nomi, ma per come vengono presentati rimangono in testa.
La prima puntata presenta un'opera basata sulle relazioni tra i vari protagonisti, ma questa caratteristica verrà attenuata in seguito, mostrando un'epopea storica in cui il vero protagonista è l'isola di Lodoss, mentre i vari personaggi sono solamente pedine nella scacchiera del tempo. Ed è proprio in questa dimensione che vengono introdotti gli aspetti più maturi di questi OAV, con accenni al ciclico ripetersi della storia e al contrasto con l'orgogliosa rivendicazione dei protagonisti della propria identità. L'anime riesce anche a rappresentare in modo efficace il concetto di giustizia con le sue contraddizioni, in barba al più blasonato "Death Note" che arriverà solamente una decina di anni più tardi.
L'essere tratto da più volumi della night novel e la brevità di questa serie porta la trama ad essere ballerina e a non dare la giusta importanza a certi avvenimenti. Un esempio lampante è un avvenimento che il narratore racconta verrà ricordato per generazioni e generazioni ma che, preambolo escluso, verrà sviluppato e concluso in sole due puntate. A volte per via dei salti narrativi sembra sia stata proprio cancellata qualche scena. Per rappresentare molteplici romanzi sarebbero servite molte più puntate e, se ciò fosse successo, "Lodoss War" avrebbe potuto rappresentare per il fantasy ciò che il già citato "Legend of Galactic Heroes" ha rappresentato per la fantascienza. Sviluppare meglio la trama, enfatizzare le giuste scene, dare più spazio e caratterizzare meglio i vari personaggi sono gli ingredienti che avrebbero potuto consacrare quello che per molti è già un cult a piccola perla dell'animazione.
Tecnicamente l'opera si può definire promossa su tutti i fronti, anche e sopratutto relativamente all'anno di uscita. Regia e animazioni sono soddisfacenti così come le musiche, il doppiaggio e il comparto sonoro nel complesso, seppure ormai suoni "vecchio". Personalmente ritengo però che la voce di Claudio Moneta non sia delle più adatte per il protagonista. Piccoli difetti qua e là ma perdonabili, non sono riuscito a mandare giù solamente quei dannati draghi, fieri nella completa immobilità. Concludendo, "Cronache della Guerra di Lodoss" è un tributo al fantasy più classico (e agli amanti di quest'ultimo lo consiglio), una specie di "Il Signore degli Anelli" con gli occhi a mandorla, un'opera interessante che però pecca di eccessiva sommarietà.
Dungeon e dragoni. Difatti la trama di questi tredici OAV è ispirata a quelle delle light novel "Record of Lodoss War" di Ryo Mizuno. Light novel che hanno la loro versione embrionale in dei replay, cioè delle trascrizioni, di un famoso gioco di ruolo. Indovinate quale. Le atmosfere di questo anime vi saranno quindi molto familiari se siete "del giro"; per tutti gli altri, armatevi di pazienza perché dovrete ingurgitare una macedonia di confusionari nomi fantasy. Ed è questo uno dei difetti dell'anime, ti sbatte in faccia nomi che trovano difficilmente il loro posto in memoria, non tanto per il numero, ma più che altro per la modalità. Per esempio, "Legend of Galactic Heroes" presenta allo spettatore un elevato numero di nomi, ma per come vengono presentati rimangono in testa.
La prima puntata presenta un'opera basata sulle relazioni tra i vari protagonisti, ma questa caratteristica verrà attenuata in seguito, mostrando un'epopea storica in cui il vero protagonista è l'isola di Lodoss, mentre i vari personaggi sono solamente pedine nella scacchiera del tempo. Ed è proprio in questa dimensione che vengono introdotti gli aspetti più maturi di questi OAV, con accenni al ciclico ripetersi della storia e al contrasto con l'orgogliosa rivendicazione dei protagonisti della propria identità. L'anime riesce anche a rappresentare in modo efficace il concetto di giustizia con le sue contraddizioni, in barba al più blasonato "Death Note" che arriverà solamente una decina di anni più tardi.
L'essere tratto da più volumi della night novel e la brevità di questa serie porta la trama ad essere ballerina e a non dare la giusta importanza a certi avvenimenti. Un esempio lampante è un avvenimento che il narratore racconta verrà ricordato per generazioni e generazioni ma che, preambolo escluso, verrà sviluppato e concluso in sole due puntate. A volte per via dei salti narrativi sembra sia stata proprio cancellata qualche scena. Per rappresentare molteplici romanzi sarebbero servite molte più puntate e, se ciò fosse successo, "Lodoss War" avrebbe potuto rappresentare per il fantasy ciò che il già citato "Legend of Galactic Heroes" ha rappresentato per la fantascienza. Sviluppare meglio la trama, enfatizzare le giuste scene, dare più spazio e caratterizzare meglio i vari personaggi sono gli ingredienti che avrebbero potuto consacrare quello che per molti è già un cult a piccola perla dell'animazione.
Tecnicamente l'opera si può definire promossa su tutti i fronti, anche e sopratutto relativamente all'anno di uscita. Regia e animazioni sono soddisfacenti così come le musiche, il doppiaggio e il comparto sonoro nel complesso, seppure ormai suoni "vecchio". Personalmente ritengo però che la voce di Claudio Moneta non sia delle più adatte per il protagonista. Piccoli difetti qua e là ma perdonabili, non sono riuscito a mandare giù solamente quei dannati draghi, fieri nella completa immobilità. Concludendo, "Cronache della Guerra di Lodoss" è un tributo al fantasy più classico (e agli amanti di quest'ultimo lo consiglio), una specie di "Il Signore degli Anelli" con gli occhi a mandorla, un'opera interessante che però pecca di eccessiva sommarietà.
"Record of Lodoss War - Cronache della guerra di Lodoss" è una serie OAV di 13 episodi pubblicata in Giappone nel 1990 e in Italia solamente nel 2005 dallo studio Madhouse; come ben saprete di questi 13 episodi OAV è stata pubblicata anche la versione cartacea, cioè "Record of Lodoss War - La Strega Grigia", serie manga di 3 volumi. Sia il manga sia l'anime hanno la stessa trama di fondo, solamente che nell'anime il personaggio della strega grigia è meno approfondito rispetto al manga.
Questa serie parte con un flashback per far capire a noi spettatori come i nostri eroi si siano ritrovati in quella grotta a combattere il drago, da qui in poi inizierà il viaggio di Parn assieme ai suoi fedeli compagni di battaglia.
Soffermiamoci ora sui personaggi; Parn, protagonista di questa storia, è un giovane ragazzo esperto nel combattimento con la spada ed è molto legato all'elfo Deedlit e al sacerdote Etoh, suo vecchio amico d'infanzia. Deedlit è un elfo alto che, dopo aver incontrato Parn, decide di seguirlo nelle sue imprese. Il Sacerdote Etoh è il miglior amico di Parn e si conoscono da quando erano bambini, Ghim è uno dei miei personaggi preferiti all'interno della serie, poiché è un nano molto forte che porta con sé un'ascia molto affilata. Poi c'è Slayn, che è il mago del gruppo di Parn, e infine c'è Woodchuck, il quale è un ladro, ma pur sempre amico di Parn.
Ora parliamo della grafica: a mio parere non è niente male, solamente i colori potevano essere impostati in maniera migliore, sono poco accesi, ma dopotutto questo è un anime anni '90. I disegni sono ben realizzati, lo stesso vale per i fondali, sia nell'ambito di foreste sia in quello di castelli il disegno è molto gradevole; la sigla di apertura è assai carina, per non parlare delle colonne sonore che ti fanno entrare nel vivo dell'anime.
Dopo tutto mi sento di consigliare questa serie animata agli amanti del fantasy.
Questa serie parte con un flashback per far capire a noi spettatori come i nostri eroi si siano ritrovati in quella grotta a combattere il drago, da qui in poi inizierà il viaggio di Parn assieme ai suoi fedeli compagni di battaglia.
Soffermiamoci ora sui personaggi; Parn, protagonista di questa storia, è un giovane ragazzo esperto nel combattimento con la spada ed è molto legato all'elfo Deedlit e al sacerdote Etoh, suo vecchio amico d'infanzia. Deedlit è un elfo alto che, dopo aver incontrato Parn, decide di seguirlo nelle sue imprese. Il Sacerdote Etoh è il miglior amico di Parn e si conoscono da quando erano bambini, Ghim è uno dei miei personaggi preferiti all'interno della serie, poiché è un nano molto forte che porta con sé un'ascia molto affilata. Poi c'è Slayn, che è il mago del gruppo di Parn, e infine c'è Woodchuck, il quale è un ladro, ma pur sempre amico di Parn.
Ora parliamo della grafica: a mio parere non è niente male, solamente i colori potevano essere impostati in maniera migliore, sono poco accesi, ma dopotutto questo è un anime anni '90. I disegni sono ben realizzati, lo stesso vale per i fondali, sia nell'ambito di foreste sia in quello di castelli il disegno è molto gradevole; la sigla di apertura è assai carina, per non parlare delle colonne sonore che ti fanno entrare nel vivo dell'anime.
Dopo tutto mi sento di consigliare questa serie animata agli amanti del fantasy.
Certamente una delle ambientazioni potenzialmente più creative è il genere fantasy, con guerrieri, mostri vari e armi magiche. Tuttavia in ogni anime che si rispetti non è da trascurare l'importanza della trama, al di là dell'ambientazione e della realizzazione tecnica, trama che, bisogna ammettere, in questo "Record of Lodoss War" è veramente latitante.
Non basta tentare un approccio alla D&D, ma bisogna anche rendere credibili e intriganti i personaggi, nonché curare l'interazione tra questi.
In questo caso invece i personaggi sono solo stereotipati ed enfatizzati inutilmente, non hanno spessore, e non appassionano, e inoltre non si intrecciano a dovere, rendendo il tutto piatto e noioso all'ennesima potenza.
La realizzazione tecnica presenta buoni disegni, ma c'è un'animazione veramente scarsa, basti vedere il drago nella sigla iniziale e le varie scene di combattimento.
In sostanza mi sento di sconsigliare a tutti, anche ai fanatici del fantasy la visione di questo "Record of Lodoss War".
Non basta tentare un approccio alla D&D, ma bisogna anche rendere credibili e intriganti i personaggi, nonché curare l'interazione tra questi.
In questo caso invece i personaggi sono solo stereotipati ed enfatizzati inutilmente, non hanno spessore, e non appassionano, e inoltre non si intrecciano a dovere, rendendo il tutto piatto e noioso all'ennesima potenza.
La realizzazione tecnica presenta buoni disegni, ma c'è un'animazione veramente scarsa, basti vedere il drago nella sigla iniziale e le varie scene di combattimento.
In sostanza mi sento di sconsigliare a tutti, anche ai fanatici del fantasy la visione di questo "Record of Lodoss War".
Bisogna premettere che quest'anime segue sicuramente i più canonici standard dei fantasy: nani, elfi, draghi, stregoni, bene vs male.
Per chiunque abbia giocato almeno una volta a Dungeons and Dragons sarà abbastanza palese la similitudine tra quest'anime e il gioco fin dalla prima puntata. Questo è spiegato dal fatto che l'anime è tratto appunto da una serie di partite di D&D! Record of the Lodoss War è infatti una serie di libri basata su delle partite del gioco,che diedero inizio alla categoria di libri/volumetti definita "Replay".
Purtroppo quest'anime segue con le sue prime sette puntate i primi 3 volumi della serie, mentre delle ultime puntate è stato inventato un finale apposta, decisamente non riuscito come il resto della serie.
E' ovvio che questa serie va presa nel contesto di un fantasy, di cui incarna perfettamente l'anima: personaggi semplici, trama non particolarmente intricata e tante tante battaglie.
Per quanto riguarda i disegni, sono tutti decisamente belli, come anche il chara design che rende estremamente affascinanti tutti i personaggi, sia buoni sia cattivi. Le musiche anch'esse sono veramente molto belle, e rendono perfettamente l'ambientazione.
Se quindi siete appassionati di fantasy non posso che consigliarvi quest'anime, possibilmente guardando anche le serie successive. Certo è che chiunque si appresti a guardarlo non deve aspettarsi un anime profondo, ma un anime semplice e leggero che comunque merita.
Per chiunque abbia giocato almeno una volta a Dungeons and Dragons sarà abbastanza palese la similitudine tra quest'anime e il gioco fin dalla prima puntata. Questo è spiegato dal fatto che l'anime è tratto appunto da una serie di partite di D&D! Record of the Lodoss War è infatti una serie di libri basata su delle partite del gioco,che diedero inizio alla categoria di libri/volumetti definita "Replay".
Purtroppo quest'anime segue con le sue prime sette puntate i primi 3 volumi della serie, mentre delle ultime puntate è stato inventato un finale apposta, decisamente non riuscito come il resto della serie.
E' ovvio che questa serie va presa nel contesto di un fantasy, di cui incarna perfettamente l'anima: personaggi semplici, trama non particolarmente intricata e tante tante battaglie.
Per quanto riguarda i disegni, sono tutti decisamente belli, come anche il chara design che rende estremamente affascinanti tutti i personaggi, sia buoni sia cattivi. Le musiche anch'esse sono veramente molto belle, e rendono perfettamente l'ambientazione.
Se quindi siete appassionati di fantasy non posso che consigliarvi quest'anime, possibilmente guardando anche le serie successive. Certo è che chiunque si appresti a guardarlo non deve aspettarsi un anime profondo, ma un anime semplice e leggero che comunque merita.
Capolavoro degli anime fantasy = Record of Lodoss War.
Tratto da una serie di romanzi di Ryo Mizuno tradotti anche in italiano (a eccezione dell'ultimo), l'anime di Record of Lodoss War è molto fedele all'originale tranne in un paio di occasioni (la comparsa anticipata di 2 personaggi). I romanzi sono molto belli anche se la serie animata non li include tutti.
La serie si apre già in un punto particolare, per poi passare a un lungo flashback che spiega come i protagonisti si siano ritrovati lì, in quella grotta ad affrontare un drago nella speranza di giungere alla dimora del grande saggio Wort.
Parn, giovane aspirante guerriero, per salvare una ragazza nel bosco, uccide un goblin. Viene così cacciato dal proprio villaggio per paura della vendetta dei goblin. Inizia così il suo viaggio, in cui incontrerà altri interessanti personaggi con cui si troverà a condividere molto più di quattro passi nel bosco.
Streghe misteriose, azioni che mettono in moto eventi di larga portata, re, alleanze e guerre, guerrieri maghi e draghi: l'anime è un fantasy classico, dunque, privo delle situazioni assurde tipiche della maggior parte dei lavori del sol levante, ma fedelmente legato alle origini. L'irrinunciabile impronta "tolkieniana" diede vita a Dunegeons & Dragons e a sua volta vide nascere questo universo.
Del gioco di ruolo vediamo la caratterizzazione dei personaggi, sia per quanto riguarda le loro abilità sia per quanto concerne il loro carattere e le loro relazioni, e ovviamente la crescita personale di ciascuno tanto come forza quanto come maturazione.
Quasi tutti i personaggi si faranno amare, tanto i protagonisti quanto gli alleati, e perfino gli antagonisti.
Beneficiando dunque della nascita come campagna di D&D e della successiva trasposizione in romanzi, la trama di RoLW è coinvolgente e misteriosa, alterna momenti d'azione a momenti d'interazione tra i personaggi, senza mai tenere un ritmo eccessivamente alto in modo che lo spettatore possa gustarsi appieno gli eventi.
I disegni sono molto curati, i personaggi dettagliati e ciascuno è reso unico tanto nell'aspetto quanto nello spirito, e i paesaggi non sono certo da meno.
Ottime sono a mio avviso le musiche, che aiutano piacevolmente lo spettatore a immergersi in questo fantastico mondo.
Privo delle banalità più comuni, Record of Lodoss War è un'opera coinvolgente che una volta iniziata sarà difficile abbandonare.
Raccomandato per chi vuole vedere un'opera seria e matura.
Sconsigliato solo per chi voglia vedere un anime puerile o incoerente.
Quanto agli appassionati di fantasy... Beh, devono necessariamente averlo già visto.
Ps: esiste anche una seconda serie, intitolata La Saga dei Cavalieri, tratta dagli ultimi 2 romanzi, che è decisamente all'altezza ed è il giusto completamento della prima serie.
Tratto da una serie di romanzi di Ryo Mizuno tradotti anche in italiano (a eccezione dell'ultimo), l'anime di Record of Lodoss War è molto fedele all'originale tranne in un paio di occasioni (la comparsa anticipata di 2 personaggi). I romanzi sono molto belli anche se la serie animata non li include tutti.
La serie si apre già in un punto particolare, per poi passare a un lungo flashback che spiega come i protagonisti si siano ritrovati lì, in quella grotta ad affrontare un drago nella speranza di giungere alla dimora del grande saggio Wort.
Parn, giovane aspirante guerriero, per salvare una ragazza nel bosco, uccide un goblin. Viene così cacciato dal proprio villaggio per paura della vendetta dei goblin. Inizia così il suo viaggio, in cui incontrerà altri interessanti personaggi con cui si troverà a condividere molto più di quattro passi nel bosco.
Streghe misteriose, azioni che mettono in moto eventi di larga portata, re, alleanze e guerre, guerrieri maghi e draghi: l'anime è un fantasy classico, dunque, privo delle situazioni assurde tipiche della maggior parte dei lavori del sol levante, ma fedelmente legato alle origini. L'irrinunciabile impronta "tolkieniana" diede vita a Dunegeons & Dragons e a sua volta vide nascere questo universo.
Del gioco di ruolo vediamo la caratterizzazione dei personaggi, sia per quanto riguarda le loro abilità sia per quanto concerne il loro carattere e le loro relazioni, e ovviamente la crescita personale di ciascuno tanto come forza quanto come maturazione.
Quasi tutti i personaggi si faranno amare, tanto i protagonisti quanto gli alleati, e perfino gli antagonisti.
Beneficiando dunque della nascita come campagna di D&D e della successiva trasposizione in romanzi, la trama di RoLW è coinvolgente e misteriosa, alterna momenti d'azione a momenti d'interazione tra i personaggi, senza mai tenere un ritmo eccessivamente alto in modo che lo spettatore possa gustarsi appieno gli eventi.
I disegni sono molto curati, i personaggi dettagliati e ciascuno è reso unico tanto nell'aspetto quanto nello spirito, e i paesaggi non sono certo da meno.
Ottime sono a mio avviso le musiche, che aiutano piacevolmente lo spettatore a immergersi in questo fantastico mondo.
Privo delle banalità più comuni, Record of Lodoss War è un'opera coinvolgente che una volta iniziata sarà difficile abbandonare.
Raccomandato per chi vuole vedere un'opera seria e matura.
Sconsigliato solo per chi voglia vedere un anime puerile o incoerente.
Quanto agli appassionati di fantasy... Beh, devono necessariamente averlo già visto.
Ps: esiste anche una seconda serie, intitolata La Saga dei Cavalieri, tratta dagli ultimi 2 romanzi, che è decisamente all'altezza ed è il giusto completamento della prima serie.
Io sono un fan del genere fantasy ed un adoratore incondizionato di Tolkien. Ciò detto, sono il primo ad ammettere che la stragrande maggioranza delle opere di genere fantasy sono sfortunatamente povere di idee, stereotipate e noiose. Lodoss non fa eccezione: anzi, se possibile, risulta ancora più noiosa e soporifera della media. Riuscire a vedere tutti gli episodi (13 della serie originale + 26 della seconda serie) è stata un'impresa, ci ho messo quasi un anno, io che le serie che mi piacciono le divoro in pochi giorni.
Non c'è dubbio che Lodoss sia una serie con ottimi disegni, animazioni e musiche veramente eccellenti; la sigla della prima serie è stupenda. Tuttavia questo non cambia il dato fondamentale: Lodoss è una serie noiosa, noiosa, NOIOSA! Non c'è assolutamente nulla di originale, i personaggi sono assolutamente scontati e banali, il finale è stupidissimo <b>[Attenzione, spoiler!]</b> (vi rendete conto di come si conclude in 2 secondi la battaglia finale con lo stregone malvagio? Parlo della seconda serie). <b>[Fine spoiler.]</b> Come storia d'azione Lodoss non vale nulla (il pathos nei combattimenti è zero) e come storia romantica e sentimentale è ancora peggiore. È un delitto aver sprecato una tale tecnica realizzativa per una storia così insulsa. Per questo motivo la serie si merita un 3 come voto punitivo. Se cercate un ottimo fantasy avventuroso consiglio di leggere Ubel Blatt. Se cercate un capolavoro consiglio Claymore. Lodoss invece cestinatelo pure.
P.S. questa recensione vale sia per la prima che per la seconda serie; entrambe sono pessime, ma la prima serie ha almeno il vantaggio di durare di meno.
Non c'è dubbio che Lodoss sia una serie con ottimi disegni, animazioni e musiche veramente eccellenti; la sigla della prima serie è stupenda. Tuttavia questo non cambia il dato fondamentale: Lodoss è una serie noiosa, noiosa, NOIOSA! Non c'è assolutamente nulla di originale, i personaggi sono assolutamente scontati e banali, il finale è stupidissimo <b>[Attenzione, spoiler!]</b> (vi rendete conto di come si conclude in 2 secondi la battaglia finale con lo stregone malvagio? Parlo della seconda serie). <b>[Fine spoiler.]</b> Come storia d'azione Lodoss non vale nulla (il pathos nei combattimenti è zero) e come storia romantica e sentimentale è ancora peggiore. È un delitto aver sprecato una tale tecnica realizzativa per una storia così insulsa. Per questo motivo la serie si merita un 3 come voto punitivo. Se cercate un ottimo fantasy avventuroso consiglio di leggere Ubel Blatt. Se cercate un capolavoro consiglio Claymore. Lodoss invece cestinatelo pure.
P.S. questa recensione vale sia per la prima che per la seconda serie; entrambe sono pessime, ma la prima serie ha almeno il vantaggio di durare di meno.
Questo è l'anime fantasy per antonomasia e che, anche oggi, dopo quasi un ventennio dalla sua realizzazione, rappresenta un vero e proprio gioiello di culto. La serie presenta le tipiche atmosfere e situazioni care agli amanti del genere, e il sapore strettamente legato ai giochi di ruolo in stile Dungeons e Dragons. La storia segue il cammino del giovane eroe alla ricerca dell'affermazione di sé e del proprio destino. Ovviamente, ricalcando i tipici modelli tradizionali, la storia non offre particolari spunti innovativi e, talvolta, sembra perdersi un po', ma allo stesso tempo non è certamente priva di attimi di originalità e di sentimento. I personaggi sono ben delineati nella loro appartenenza alle tipiche "classi" da Dungeons e Dragons (guerriero, mago, elfo ecc.).
Il vero punto di forza dell'anime sono le ambientazioni molto curate e suggestive e che ricalcano il tipico mondo medioevale. Da un punto di vista tecnico sono davvero degni di nota gli splendidi disegni, eleganti e dai colori vividi. Epico!
Il vero punto di forza dell'anime sono le ambientazioni molto curate e suggestive e che ricalcano il tipico mondo medioevale. Da un punto di vista tecnico sono davvero degni di nota gli splendidi disegni, eleganti e dai colori vividi. Epico!
Record of Lodoss War è un piccolo capolavoro degli anni'90 e un anime da vedere assolutamente per tutti i fan del fantasy e degli RPG. La storia è infatti basata sui diari dell'autore Ryo Mizuno giocando a Dungeons & Dragons.
L'isola di Lodoss nacque dalla spaccatura dei continenti in seguito alla battaglia tra la dea del male e quella del bene, e per questo è detta "isola maledetta", anche perchè perennemente sconvolta da guerre. Noi assisteremo alle avventure di un nuovo gruppo di eroi che desidera fronteggiare le nuove minacce, composto dal cavaliere Parn, dall'elfa Deedlit, dal mago Slayn, dal nano Ghim, dal sacerdote Eto e dal ladro Woodchuck.
Non si tratta di un'opera recente, eppure bisogna ammettere che la realizzazione tecnica è molto buona. I fondali sono molto ben curati, le animazioni abbastanza buone e il chara design è davvero accattivante, con uno stile di tratteggio davvero azzeccato per il genere e delle colorazioni molto riuscite che ricordano i più recenti film di "Hokuto no Ken". Anche il design dei dragoni è veramente bello, e la colonna sonora è carina e appropriata, perfino l'adattamento delle sigle in italiano (che finalmente non vengono cantate da tizi nostrani a noi conosciuti con testi orrendi).
Appurata la qualità tecnica, bisogna dire che la trama non va nemmeno disdegnata. Procede senza colpi di scena troppo eclatanti, ma risulta molto interessante e troviamo tutti i canoni del "role play game", che ci appassiona come se fossimo immersi in un videogioco. Bisogna però sottolineare la relazione con la successiva serie in 27 episodi: la seconda serie sarà molto fedele ai romanzi di Ryo Mizuno, mentre questo "Cronache della Guerra di Lodoss" ci si ispira molto liberamente, perciò se decidete di guardare il sequel ritroverete molti fatti già narrati qui con piccole differenze (soprattutto di carattere cronologico) o eventi interpretati da nuovi attori, ma la storia sarà sempre quella. Infatti questa serie di OAV si può dividere in quattro parti: la battaglia degli eroi (ep. 1-7), la strega grigia (ep.8), la ricerca dello scettro del potere (ep. 9-10) e il tentativo di risvegliare la dea Kardis (ep. 11-13). Queste ultime due mini-saghe verranno riprese nella serie successiva e narrate nuovamente con differenze di ordine cronologico o nuovi personaggi, in modo più fedele al romanzo originale. Questa serie però è di soli 13 episodi e quindi non da modo di perdersi in inutili episodi filler: la narrazione procede veloce (basti pensare a quanti eventi vengono narrati in solo tredici puntate) ma chiara, e non appesantisce, mantenendo alto l'interesse (tranne forse negli ultimi episodi, ma è un difetto di tutti gli anime che perdano il ritmo nel finale). Insomma Lodoss War è un buon anime che consiglio vivamente di guardare, che è diventato un cult e un capostipite per molti anime successori dello stesso genere.
L'isola di Lodoss nacque dalla spaccatura dei continenti in seguito alla battaglia tra la dea del male e quella del bene, e per questo è detta "isola maledetta", anche perchè perennemente sconvolta da guerre. Noi assisteremo alle avventure di un nuovo gruppo di eroi che desidera fronteggiare le nuove minacce, composto dal cavaliere Parn, dall'elfa Deedlit, dal mago Slayn, dal nano Ghim, dal sacerdote Eto e dal ladro Woodchuck.
Non si tratta di un'opera recente, eppure bisogna ammettere che la realizzazione tecnica è molto buona. I fondali sono molto ben curati, le animazioni abbastanza buone e il chara design è davvero accattivante, con uno stile di tratteggio davvero azzeccato per il genere e delle colorazioni molto riuscite che ricordano i più recenti film di "Hokuto no Ken". Anche il design dei dragoni è veramente bello, e la colonna sonora è carina e appropriata, perfino l'adattamento delle sigle in italiano (che finalmente non vengono cantate da tizi nostrani a noi conosciuti con testi orrendi).
Appurata la qualità tecnica, bisogna dire che la trama non va nemmeno disdegnata. Procede senza colpi di scena troppo eclatanti, ma risulta molto interessante e troviamo tutti i canoni del "role play game", che ci appassiona come se fossimo immersi in un videogioco. Bisogna però sottolineare la relazione con la successiva serie in 27 episodi: la seconda serie sarà molto fedele ai romanzi di Ryo Mizuno, mentre questo "Cronache della Guerra di Lodoss" ci si ispira molto liberamente, perciò se decidete di guardare il sequel ritroverete molti fatti già narrati qui con piccole differenze (soprattutto di carattere cronologico) o eventi interpretati da nuovi attori, ma la storia sarà sempre quella. Infatti questa serie di OAV si può dividere in quattro parti: la battaglia degli eroi (ep. 1-7), la strega grigia (ep.8), la ricerca dello scettro del potere (ep. 9-10) e il tentativo di risvegliare la dea Kardis (ep. 11-13). Queste ultime due mini-saghe verranno riprese nella serie successiva e narrate nuovamente con differenze di ordine cronologico o nuovi personaggi, in modo più fedele al romanzo originale. Questa serie però è di soli 13 episodi e quindi non da modo di perdersi in inutili episodi filler: la narrazione procede veloce (basti pensare a quanti eventi vengono narrati in solo tredici puntate) ma chiara, e non appesantisce, mantenendo alto l'interesse (tranne forse negli ultimi episodi, ma è un difetto di tutti gli anime che perdano il ritmo nel finale). Insomma Lodoss War è un buon anime che consiglio vivamente di guardare, che è diventato un cult e un capostipite per molti anime successori dello stesso genere.
Cameo per collezionisti. Record Of Lodoss War è senza dubbio un anime che trascina, coinvolge, e non annoia.
Oltre i personaggi ben caratterizzati e mai scontati. I disegni mostrano la loro età, ma la storia merita davvero grande attenzione. Ho visto tutti gli episodi della saga, e non sono rimasto deluso, neppure per un istante.
La storia alterna scene eroiche ed epiche, a trame politiche, ad episodi d'amore. Siparietti comici interrompono una sospensione di emozioni che a volte arriva davvero all'ansia del sapere cosa accadrà.
Non consigliato, d'obbligo per tutti coloro che amano le spade, una magia moderata ed "elementale", ambientazioni medievaliste e un anime non banale.
Oltre i personaggi ben caratterizzati e mai scontati. I disegni mostrano la loro età, ma la storia merita davvero grande attenzione. Ho visto tutti gli episodi della saga, e non sono rimasto deluso, neppure per un istante.
La storia alterna scene eroiche ed epiche, a trame politiche, ad episodi d'amore. Siparietti comici interrompono una sospensione di emozioni che a volte arriva davvero all'ansia del sapere cosa accadrà.
Non consigliato, d'obbligo per tutti coloro che amano le spade, una magia moderata ed "elementale", ambientazioni medievaliste e un anime non banale.
Che Record of Lodoss War sia un anime sopravvalutato è ormai discussione corrente fra gli amanti del genere fantasy animato made in japan, ma il fenomeno "lodoss" andrebbe ispezionato più da vicino.
Non è raro imbattersi in storie animate provenienti dal sol levante ispirate al fantasy classico occidentale, di cui immenso ed eterno precursore è stato il grande J.J.R. Tolkien, creatore del fantasy come noi oggi lo concepiamo, rivisitatore di leggende nordiche e popolari, a cui si sono ispirati centinaia di altri scrittori e da cui sono scaturiti giochi di ruolo più o meno famosi (basti pensare all'omonimo gioco ambientato nel mondo della Terra di Mezzo, LOTR, o il celeberrimo Dungeons & Dragons in tutte le sue salse). E non è neanche sconosciuto l'amore dei giapponesi per tutto ciò che interessa la storia, le leggende e i misteri occidentali, e Lodoss War ne è l'inconfutabile prova: una serie di stereotipi classici ma quanto mai accattivanti, una chiara ispirazione al colorato e fantastico mondo di D&D, con classi (ovvero i mestieri dei personaggi) simili e addirittura nemici, mostri, fazioni e ambientazioni che ricordano il tanto citato gioco di ruolo.
Più di una persona ha criticato questo prodotto giudicandolo sopravvalutato per quel che vale veramente, e sotto alcuni punti di vista può darsi che sia effettivamente così. D'altro canto, sebbene sia banale come impostazione, non per forza ispirarsi alle figure classiche che mai sfigurano in una saga fantastica deve esser considerato un errore o indice di scarsa qualità, certo però che Lodoss War ha un concentrato davvero invidiabile: Cheirici buoni e imbranatelli, nani guerrieri con ascia bipenne, maghe elfiche affascinanti che flirtano con nobili cavalieri umani di alto lignaggio, alle prese con draghi cromatici che minacciano il mondo e un oscuro esercito guidato dal solito, crudele, sfigato signore del male. Addirittura il solito mago umano tentato dai poteri arcani non è più una novità, ma anche se manca di fantasia a mio parere il prodotto non è affatto male: c'è ritmo, azione a palate, dialoghi degni di un buon fantasy e sigle di apertura e chiusura davvero interessanti. La storia, sebbene semplice e lineare, può essere prevedibile (a parte qualcosa nel finale) e per questo meno intrigante di altri racconti.
Tutta un'altra storia per la parte tecnica: ineccepibili sia chara design che animazioni, studiate per avvicinarsi il più possibile al classico stereotipo fantasy occidentale, mantenendo però il tratto "manga" che contraddistingue senza dubbio il prodotto. I personaggi sono interessanti, dettagliatissimi, le armature richiamano oggetti magici e reliquie fantastiche di vari romanzi o giochi di ruolo, lo stesso vale per le magie e incantesimi. Le ambientazioni sono fantastiche, i draghi sono resi in maniera impeccabile, spaventosamente grandi e aggressivi, i colori brillanti e che grazie alle tracce cromatiche predominanti contraddistinguono subito alla prima occhiata ogni personaggio: l'elfa vestita di verde e blu oltremare, il chierico dalla veste bianco opaco, il mago avvolto da un mantello e da una veste marrone, e così via dicendo.
Tutto sommato è un buonissimo prodotto con una trama forse troppo scarna e leggera, ed è questo il mio rimpianto più grande: se Lodoss War avesse goduto di un canovaccio migliore, probabilmente staremmo a celebrare una delle più grandi opere fantasy di sempre.
Non è raro imbattersi in storie animate provenienti dal sol levante ispirate al fantasy classico occidentale, di cui immenso ed eterno precursore è stato il grande J.J.R. Tolkien, creatore del fantasy come noi oggi lo concepiamo, rivisitatore di leggende nordiche e popolari, a cui si sono ispirati centinaia di altri scrittori e da cui sono scaturiti giochi di ruolo più o meno famosi (basti pensare all'omonimo gioco ambientato nel mondo della Terra di Mezzo, LOTR, o il celeberrimo Dungeons & Dragons in tutte le sue salse). E non è neanche sconosciuto l'amore dei giapponesi per tutto ciò che interessa la storia, le leggende e i misteri occidentali, e Lodoss War ne è l'inconfutabile prova: una serie di stereotipi classici ma quanto mai accattivanti, una chiara ispirazione al colorato e fantastico mondo di D&D, con classi (ovvero i mestieri dei personaggi) simili e addirittura nemici, mostri, fazioni e ambientazioni che ricordano il tanto citato gioco di ruolo.
Più di una persona ha criticato questo prodotto giudicandolo sopravvalutato per quel che vale veramente, e sotto alcuni punti di vista può darsi che sia effettivamente così. D'altro canto, sebbene sia banale come impostazione, non per forza ispirarsi alle figure classiche che mai sfigurano in una saga fantastica deve esser considerato un errore o indice di scarsa qualità, certo però che Lodoss War ha un concentrato davvero invidiabile: Cheirici buoni e imbranatelli, nani guerrieri con ascia bipenne, maghe elfiche affascinanti che flirtano con nobili cavalieri umani di alto lignaggio, alle prese con draghi cromatici che minacciano il mondo e un oscuro esercito guidato dal solito, crudele, sfigato signore del male. Addirittura il solito mago umano tentato dai poteri arcani non è più una novità, ma anche se manca di fantasia a mio parere il prodotto non è affatto male: c'è ritmo, azione a palate, dialoghi degni di un buon fantasy e sigle di apertura e chiusura davvero interessanti. La storia, sebbene semplice e lineare, può essere prevedibile (a parte qualcosa nel finale) e per questo meno intrigante di altri racconti.
Tutta un'altra storia per la parte tecnica: ineccepibili sia chara design che animazioni, studiate per avvicinarsi il più possibile al classico stereotipo fantasy occidentale, mantenendo però il tratto "manga" che contraddistingue senza dubbio il prodotto. I personaggi sono interessanti, dettagliatissimi, le armature richiamano oggetti magici e reliquie fantastiche di vari romanzi o giochi di ruolo, lo stesso vale per le magie e incantesimi. Le ambientazioni sono fantastiche, i draghi sono resi in maniera impeccabile, spaventosamente grandi e aggressivi, i colori brillanti e che grazie alle tracce cromatiche predominanti contraddistinguono subito alla prima occhiata ogni personaggio: l'elfa vestita di verde e blu oltremare, il chierico dalla veste bianco opaco, il mago avvolto da un mantello e da una veste marrone, e così via dicendo.
Tutto sommato è un buonissimo prodotto con una trama forse troppo scarna e leggera, ed è questo il mio rimpianto più grande: se Lodoss War avesse goduto di un canovaccio migliore, probabilmente staremmo a celebrare una delle più grandi opere fantasy di sempre.
Record of Lodoss War è un cartone di genere fantasy dalla trama piuttosto povera e poco coinvolgente.
Le uniche note di merito sono rappresentate dal genere fantasy (molto poco utilizzato dall'animazione giapponese che punta sopratutto alla fantascienza o altri generi), e dalla colonna sonora e le musiche che si mescolano bene con le ambientazioni.
Il doppiaggio è molto buono per quanto riguarda la scelta delle voci, tuttavia i dialoghi sono pittusto idioti e fuori tema in alcuni momenti, ad esempio: voi ce lo vedete un elfo dire una parolaccia che iniza per M? Ebbene in Record of Lodoss War accade anche questo.
E' consigliabile se siete amanti sfegatati del genere fantasy, particolarmente quello tolkeniano.
Questa serie di 13 episodi comunque è solo una delle tante altre opere che sono state create attorno all'universo di Lodoss, assieme ad altre serie di cartoni, libri, manga e videogiochi. Per cui se vi piacerà potete continuare a seguire la storia vedendovi le seguenti cose:
1) La leggenda di Crystania - Il sovrano errante (1995 - Lungometraggio)
2) La leggenda di Crystania (1996 - 3 OAV)
3) Il pozzo dei sigilli
4) Il risveglio
5) Teomachia
6) Record of Lodoss War: La saga dei cavalieri (1998 - 27 episodi)
7) Welcome to Lodoss Island! (1998 - è la parodia della serie)
Le uniche note di merito sono rappresentate dal genere fantasy (molto poco utilizzato dall'animazione giapponese che punta sopratutto alla fantascienza o altri generi), e dalla colonna sonora e le musiche che si mescolano bene con le ambientazioni.
Il doppiaggio è molto buono per quanto riguarda la scelta delle voci, tuttavia i dialoghi sono pittusto idioti e fuori tema in alcuni momenti, ad esempio: voi ce lo vedete un elfo dire una parolaccia che iniza per M? Ebbene in Record of Lodoss War accade anche questo.
E' consigliabile se siete amanti sfegatati del genere fantasy, particolarmente quello tolkeniano.
Questa serie di 13 episodi comunque è solo una delle tante altre opere che sono state create attorno all'universo di Lodoss, assieme ad altre serie di cartoni, libri, manga e videogiochi. Per cui se vi piacerà potete continuare a seguire la storia vedendovi le seguenti cose:
1) La leggenda di Crystania - Il sovrano errante (1995 - Lungometraggio)
2) La leggenda di Crystania (1996 - 3 OAV)
3) Il pozzo dei sigilli
4) Il risveglio
5) Teomachia
6) Record of Lodoss War: La saga dei cavalieri (1998 - 27 episodi)
7) Welcome to Lodoss Island! (1998 - è la parodia della serie)
Attenzione: la recensione contiene spoiler
E' un anime fantasy classico che più classico non si può!
La serie secondo il mio punto di vista si può dividere in due parti: la prima, che va dall'episodio 1 all'episodio 7, racconta le vicende del gruppo di Parn e delle sue peripezie fino allo scontro tra l'esercito di re Farn contro le truppe di Marmo! L'ho trovata stranamente coinvolgente e appassionante, visto che non amo particolarmente il tipo di anime. Il primo episodio "sembra" tratto da "Il signore degli anelli", quando la Compagnia dell'anello arriva alle miniere di Moria. La seconda parte, invece, incentrata sul tentativo di risvegliare la dea Kardis, l'ho trovata decisamente pessima, scontata, non riesce a trasmettere allo spettatore la voglia di vedere cosa succederà nell'episodio seguente; quasi lo si guarda solo per vedere la fine.
Indubbiamente risente dei segni del tempo, ma il problema di fondo sta nella trama.
Visto il prezzo (fortunatamente non l'ho comprato, ma me lo sono fatto prestare), sconsiglio l'acquisto, visto che l'anime non è sicuramente di elevata fattura.
E' un anime fantasy classico che più classico non si può!
La serie secondo il mio punto di vista si può dividere in due parti: la prima, che va dall'episodio 1 all'episodio 7, racconta le vicende del gruppo di Parn e delle sue peripezie fino allo scontro tra l'esercito di re Farn contro le truppe di Marmo! L'ho trovata stranamente coinvolgente e appassionante, visto che non amo particolarmente il tipo di anime. Il primo episodio "sembra" tratto da "Il signore degli anelli", quando la Compagnia dell'anello arriva alle miniere di Moria. La seconda parte, invece, incentrata sul tentativo di risvegliare la dea Kardis, l'ho trovata decisamente pessima, scontata, non riesce a trasmettere allo spettatore la voglia di vedere cosa succederà nell'episodio seguente; quasi lo si guarda solo per vedere la fine.
Indubbiamente risente dei segni del tempo, ma il problema di fondo sta nella trama.
Visto il prezzo (fortunatamente non l'ho comprato, ma me lo sono fatto prestare), sconsiglio l'acquisto, visto che l'anime non è sicuramente di elevata fattura.
Purtroppo non sono riuscita a vedere tutti gli episodi, ma avrei volentieri continuato e continuato a guardare questo stupendo anime. Bellissime le sigle iniziali e finali adatte a creare l' atmosfera fantasy, che in questo caso, hanno un loro perché (e non messe a caso come in altre serie che ho visto). Dico la verita', all'inizio ero scettica, perche' non sono una grande amante del genere D&D, pensavo fosse un "mha', gia' visto" e invece mi sono ricreduta. Carino, carino, molto carino. Da far notare i bellissimi disegni e le micro puntate in stile super deformed (tenerissime e molto simpatiche).
Record of Lodoss War è stato il più grande successo fantasy del Giappone.
Disegni raffinati, musiche ben curate ed una storia avvincente in un mondo di Cavalieri, Draghi, efli, nani, e magia.
Il genere Fantasy è entrato nel mio cuore grazie a Dungeons&Dragons un Gioco di Ruolo giunto in Italia verso la metà degli anni '80. Ero troppo giovane per la prolissa opera di Tolkien...
Non posso che entusiamarmi per il fatto che Ryo Mizuno, lo scrittore dei romanzi a cui la serie è ispirata, abbia preso parecchi spunti proprio da quel Gioco di Ruolo.
Fu con Record of Lodoss War che per la prima volta il Genere Fantasy ebbe finalmente la sua serie animata... E che serie!
L'eleganza dei disegni restano a modello pefino ora.
Certo, la ricercatezza del tratto specialmente sui personaggi, ha condizionato un'animazione che favorisce scene fisse, e la storia ai giorni d'oggi non pare più poi così originale, così come la caratterizzazione dei personaggi, ma questo Anime resta una Pietra Miliare.
La storia narra le vicende di manipolo di eroi, in lotta contro un male dilagante sull'isola di Lodoss.
Parn (il cavaliere), Deedlit (l'elfa), Etoh (il chierico), Slayn (il mago), Gim (il nano) e molti altri personaggi si battono per impedire allo Stregone Vagnar di risveglaire la Dea della ditruzione Kardis.
Affronteranno innumerevoli pericoli tra Draghi, le mire di conquista del Cavliere Ashram (e della seguace Pirotess), e l'utopia di Karla la potente Strega Grigia.
Una storia in cui non mancherà valore, sacrificio e amore...
Record of Lodoss War è stato distribuito in Italia da Yamato Video, in 5VHS e in un cofanetto DVD.
Se siete amanti del Fantasy, a magari proprio di D&D Classico, non potete farvi sfuggire questa serie.
Un appunto per quanto riguarda l'omaggio a Dungeons&Dragons:
Lodoss è stata la prima serie ad introdurre chierici (sacerdoti con poteri curativi), berseker, elfi scuri, Draghi cromatici (color Oro, Rosso, Nero, Verde, ecc) e molto altro...
Disegni raffinati, musiche ben curate ed una storia avvincente in un mondo di Cavalieri, Draghi, efli, nani, e magia.
Il genere Fantasy è entrato nel mio cuore grazie a Dungeons&Dragons un Gioco di Ruolo giunto in Italia verso la metà degli anni '80. Ero troppo giovane per la prolissa opera di Tolkien...
Non posso che entusiamarmi per il fatto che Ryo Mizuno, lo scrittore dei romanzi a cui la serie è ispirata, abbia preso parecchi spunti proprio da quel Gioco di Ruolo.
Fu con Record of Lodoss War che per la prima volta il Genere Fantasy ebbe finalmente la sua serie animata... E che serie!
L'eleganza dei disegni restano a modello pefino ora.
Certo, la ricercatezza del tratto specialmente sui personaggi, ha condizionato un'animazione che favorisce scene fisse, e la storia ai giorni d'oggi non pare più poi così originale, così come la caratterizzazione dei personaggi, ma questo Anime resta una Pietra Miliare.
La storia narra le vicende di manipolo di eroi, in lotta contro un male dilagante sull'isola di Lodoss.
Parn (il cavaliere), Deedlit (l'elfa), Etoh (il chierico), Slayn (il mago), Gim (il nano) e molti altri personaggi si battono per impedire allo Stregone Vagnar di risveglaire la Dea della ditruzione Kardis.
Affronteranno innumerevoli pericoli tra Draghi, le mire di conquista del Cavliere Ashram (e della seguace Pirotess), e l'utopia di Karla la potente Strega Grigia.
Una storia in cui non mancherà valore, sacrificio e amore...
Record of Lodoss War è stato distribuito in Italia da Yamato Video, in 5VHS e in un cofanetto DVD.
Se siete amanti del Fantasy, a magari proprio di D&D Classico, non potete farvi sfuggire questa serie.
Un appunto per quanto riguarda l'omaggio a Dungeons&Dragons:
Lodoss è stata la prima serie ad introdurre chierici (sacerdoti con poteri curativi), berseker, elfi scuri, Draghi cromatici (color Oro, Rosso, Nero, Verde, ecc) e molto altro...
C'è tutto ciò che si dovrebbe essere in un fantasy-tale: draghi, maghi, guerrieri, nani , mostri, l'eroe, la fanciulla, il bene e il male e ci sono disegni e sonoro più che discreti; è il coinvolgimento che però manca, a causa di una trama gia vista e rivista miliardi di volte.
Consigliato solo ai super super appassionati del genere.
Consigliato solo ai super super appassionati del genere.
Un anime non di poco conto direi...
La storia, il gruppo, le situazioni ecc fanno di lodoss war un prodotto non male. CErto non mi sembra avvincente, non mi ha trascinato più di tanto (sarà ceh l'ho visto dopo berserk...)
Ad ogni modo per chi ama il genere credo che non resterà deluso, non aspettatevi un capolavoro però.
Buon design, discrete le musiche, la caratterizzazione dei personaggi è varia, considerando la varietà stessa dei personaggi.
Buona visione
La storia, il gruppo, le situazioni ecc fanno di lodoss war un prodotto non male. CErto non mi sembra avvincente, non mi ha trascinato più di tanto (sarà ceh l'ho visto dopo berserk...)
Ad ogni modo per chi ama il genere credo che non resterà deluso, non aspettatevi un capolavoro però.
Buon design, discrete le musiche, la caratterizzazione dei personaggi è varia, considerando la varietà stessa dei personaggi.
Buona visione
Davvero molto molto sopravvalutato. Nonostante disegni e colonna sonora siano piacevolissimi, ci sono dei buchi di trama enormi, specie nella seconda metà; il personaggio della Strega, l'unico che si slegava dalle più inveterate convenzioni della fantasy da gioco di ruolo, viene lasciato sospeso; e le animazioni diventano ripetitive fino all'imbarazzo (specie le scene del risveglio dei draghi). Inconcludente, un'occasione persa.
Ho trovato per caso un'immagine di Deedlit, la protagonista, e siccome io guardo un manga soprattutto per i suoi disegni, sono andata a cercare la serie. Devo dire che mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta. A mio parere è il più bel fantasy che abbia mai visto: la trama è bella e ti avvince, i personaggi sono ben curati e non ce n'è nessuno "superlfluo", senza parla re dei disegni e delle musiche: semplicemente ti fanno venire la pelle d'oca! Mi è piaciuto molto anche perchè non esagera mai, non ci sono molte scene caricaturali, c'è semplicemente la storia, dove piano piano si scoprono i personaggi. La scenografia è molto bella e certi momenti sono molto giocati su inquadrature d'effetto.
Mi è piaciuto anche per un altro motivo: ha solo 13 episodi, di conseguenza no c'è spazio per dilungarsi troppo in parti non necessarie, come invece avviene in Slayers, un altro fantasy che mi piace ma è tutto un altro genere rispetto a questo. C'est ma opinion. à vous.
Mi è piaciuto anche per un altro motivo: ha solo 13 episodi, di conseguenza no c'è spazio per dilungarsi troppo in parti non necessarie, come invece avviene in Slayers, un altro fantasy che mi piace ma è tutto un altro genere rispetto a questo. C'est ma opinion. à vous.
Decisamente un buon anime, che possiede pregi e difetti ma che ha soprattutto un punto di forza: nessun anime ha mai raccontato la fantasy, quella classica di matrice tolkeniana,in modo così convincente. Per quanto riguarda i difetti, l'anime pecca spesso di eccesiva lentezza, le animazioni sono discrete e i personaggi non sono troppo originali, ma al contrario ha diversi pregi: dei bei disegni, un'ottima colonna sonora, una splendida sigla di apertura(kiseki no umi) e ambientazioni molto belle e curate. Ma, soprattutto, è un anime che permette agli amanti della fantasy di respirarla come mai prima d'ora. Chi critica Lodoss War, dicendo che altre serie, come The Slayers ad esempio, sono migliori, semplicemente parte da un punto di vista sbagliato. Sono due cose del tutto diverse,e che possono coesistere tranquillamente: in Lodoss War lo spettatore non troverà situazioni rocambolesche, comicità e gag demenziali, tipici cliché degli anime giapponesi e quello strano miscuglio di fantasy-fantascienza-cartoon (armi e vestiti moderni, animali guerrieri che parlano, etc..) che caratterizzano altre serie.Troverà invece la fantasy di stampo classico allo stato puro,con vicende "serie" e concrete, dove eserciti nemici si scontrano sul campo di battaglia e si stringono allenanze tra regni confinanti, dove si predilige un ritmo narrativo rilassato e atteggiamenti realistici da parte dei personaggi e nei fatti.
Se amate la fantasy "alternativa", con situazioni esilaranti, elementi bizzarri e personaggi chiassosi, questo anime non fa per voi. Ma se cercate la fantasy classica, allora non troverete titolo migliore.
Se amate la fantasy "alternativa", con situazioni esilaranti, elementi bizzarri e personaggi chiassosi, questo anime non fa per voi. Ma se cercate la fantasy classica, allora non troverete titolo migliore.
Helloooooo... credo che la recensione per questo anime si può riassumere davvero in poche parole visto che è un fantasy veramente ben riuscito... sia i personaggi che le ambientazioni sono rappresentati mooooolto bene (soprattutto Deedlit..hihi) e la storia mi ha coinvolto tanto a tal punto di vedermi tutta la serie in sole 2 serate...O_O... quindi oltre che ben disegnati... i protagonisti sono molto azzeccati... tranne quel nano che non vedevo l' ora che schiattasse vista la sua inutilità nella storia... comunque lo ripeto nuovamente se vi capita vedetelo perchè è un buon acquisto.
Il mio voto complessivo è un bel 9... hihi
Il mio voto complessivo è un bel 9... hihi
Sono da sempre un amante del genere fantasy. Ho cominciato con Tolkien ed ho letto tantissimi romanzi fantasy (i miei preferiti sono i romanzi della Dragonlance). Mi decisi ad acquistare questi OAV dopo aver letto tantissime recensioni positive (era ancora l'epoca delle VHS e non c'erano i fansub). Ancora oggi penso che in assoluto sia stato il mio acquisto peggiore (meno male che riuscii a rivendere le VHS prima dell'avvento dei DVD). I personaggi sono talmente insipidi e la storia talmente noiosa da rendere impossibile seguire la serie senza addormentarsi.
Mi dicono che fosse ispirata anche al mondo dei giochi di ruolo, allora è ancora peggio. Mi diletto di tanto in tanto con D&D, ma quando mi riunisco col mio gruppo lo scopo principale è divertirsi, non annoiarsi con banalità di un mondo fantasy. È vero, i disegni sono ben fatti e le musiche buone, ma è proprio perché sono appassionato del genere che proprio non riesco a non odiare questo titolo.
Non si può fare un mondo fantasy riempendolo di stereotipi e banalità. Il fantasy deve essere ben strutturato come ambientazione, ma deve essere solo il teatro su cui si muovono i personaggi. Poi ogni personaggio deve avere un suo carattere, forze e debolezze e deve interagire con questo mondo e i suoi eventi, e non stare lì come un semplice stereotipo. È come avere un teatro con un bel palcoscenico, ma con delle sagome di cartone al posto degli attori.
Se vi piace il fantasy vi consiglio di leggere i romanzi della collana Dragonlance di Weiss-Hickmann (oltre ovviamente ai classici di Tolkien) e probabilmente capirete cosa intendo come fantasy ben fatto. Se invece volete un anime fantasy con un'ambientazione curata, divertente e con una bella trama, prendetevi Slayers (le serie TV) che sotto ogni punto di vista batte Lodoss 100 a 0.
Se invece soffrite di insonnia cronica, un episodio a sera di questo Lodoss vi concilierà il sonno. Effetto garantito.
Mi dicono che fosse ispirata anche al mondo dei giochi di ruolo, allora è ancora peggio. Mi diletto di tanto in tanto con D&D, ma quando mi riunisco col mio gruppo lo scopo principale è divertirsi, non annoiarsi con banalità di un mondo fantasy. È vero, i disegni sono ben fatti e le musiche buone, ma è proprio perché sono appassionato del genere che proprio non riesco a non odiare questo titolo.
Non si può fare un mondo fantasy riempendolo di stereotipi e banalità. Il fantasy deve essere ben strutturato come ambientazione, ma deve essere solo il teatro su cui si muovono i personaggi. Poi ogni personaggio deve avere un suo carattere, forze e debolezze e deve interagire con questo mondo e i suoi eventi, e non stare lì come un semplice stereotipo. È come avere un teatro con un bel palcoscenico, ma con delle sagome di cartone al posto degli attori.
Se vi piace il fantasy vi consiglio di leggere i romanzi della collana Dragonlance di Weiss-Hickmann (oltre ovviamente ai classici di Tolkien) e probabilmente capirete cosa intendo come fantasy ben fatto. Se invece volete un anime fantasy con un'ambientazione curata, divertente e con una bella trama, prendetevi Slayers (le serie TV) che sotto ogni punto di vista batte Lodoss 100 a 0.
Se invece soffrite di insonnia cronica, un episodio a sera di questo Lodoss vi concilierà il sonno. Effetto garantito.