Nobunagun
La Terra è preda dell'attacco di misteriosi alieni che tentano di sostituirsi e soppiantare la razza umana. Unici in grado di fronteggiare in combattimento questi esseri venuti dallo spazio, e immuni ad ogni arma convenzionale, sono coloro che detengono il potere dell'e-gene. Questo è il potere tramandato artificialmente da personaggi storici, tra cui Jack lo squartatore, Galileo, Gandhi e appunto Nobunaga, a pochi eletti in grado di contrastare l'invasione nemica, e appartenenti alla segreta organizzazione Dogoo. Tra questi pochi eletti si ritrova, suo malgrado, l'impacciata e solitario Shio.
E' un anime fantascientifico, all'insegna dell'azione e del combattimento, non troppo originale, così in breve definirei questo "Nobunagun". La storia mi è apparsa e sembrata molto superficiale, sembra tutto solo un pretesto per scatenare combattimenti, che tra l'altro non mi sono sembrati né convincenti né esaltanti. Molto è lasciato senza spiegazione, infatti non si sa nulla sugli alieni invasori, tantomeno sull'altro alieno della storia, ovvero il capo della Dogoo.
I disegni sono invece molto carini, come il contrasto usato nella scelta dei colori, mentre le animazioni si limitano a fare il loro lavoro e nulla più.
Invece, devo dire che mi sono piaciute molto la colonna sonora e le sigle, soprattutto quella iniziale, "Respect for the Dead Man", di stampo decisamente metal.
Così, questo "Nobunagun" resta a mio parere un anime senza infamia né lode, qualcosa di accettabile, che però non mi ha convinto fino in fondo.
E' un anime fantascientifico, all'insegna dell'azione e del combattimento, non troppo originale, così in breve definirei questo "Nobunagun". La storia mi è apparsa e sembrata molto superficiale, sembra tutto solo un pretesto per scatenare combattimenti, che tra l'altro non mi sono sembrati né convincenti né esaltanti. Molto è lasciato senza spiegazione, infatti non si sa nulla sugli alieni invasori, tantomeno sull'altro alieno della storia, ovvero il capo della Dogoo.
I disegni sono invece molto carini, come il contrasto usato nella scelta dei colori, mentre le animazioni si limitano a fare il loro lavoro e nulla più.
Invece, devo dire che mi sono piaciute molto la colonna sonora e le sigle, soprattutto quella iniziale, "Respect for the Dead Man", di stampo decisamente metal.
Così, questo "Nobunagun" resta a mio parere un anime senza infamia né lode, qualcosa di accettabile, che però non mi ha convinto fino in fondo.
"Nobunagun" è una serie della stagione invernale 2015 composta da tredici episodi di durata canonica, tratta dall'omonimo manga ideato e disegnato Masato Hisa.
Ogura Sio è una studentessa come tante altre, se non fosse per il suo carattere timido e la sua avversità nel socializzare con i compagni. Un giorno, nel bel mezzo di una gita scolastica, lei e la sua classe vengono attaccate da delle strane creature aliene, chiamate "unità d'incursione evolutiva". Completamente immuni agli attacchi delle armi in possesso dal genere umano, quest'ultime possono essere sconfitte solamente da particolari soggetti, i possessori del "Gene E". Ogni possessore incarna l'anima di un grande personaggio del passato, e la protagonista scoprirà con grande sorpresa di essere l'erede di Oda Nobunaga, e di poter essere quindi utile al mondo intero.
La trama è semplice e si sviluppa discretamente bene, grazie anche a delle accurate e approfondite spiegazioni che rendono il tutto di facile comprensione. Tredici puntate sono troppo poche per permettere all'opera di esprimere le vere potenzialità di cui è in possesso, viste soprattutto la grande diramazione della storia e l'elevato numero di personaggi, ragion per cui il ritmo è forzatamente elevato sin dall'inizio. Seppur senza particolari approfondimenti la narrazione procede in maniera fluida, e riesce a coinvolgere discretamente lo spettatore. I personaggi sono molti e, ad eccezione del gruppo principale, non godono di una grande caratterizzazione. La protagonista è sicuramente il personaggio meglio approfondito, e nel complesso si rivela molto interessante, indubbiamente differente dal classico stereotipo del genere.
Il comparto tecnico non è dei migliori, ma tutto sommato non è completamente da buttare. Il design dei personaggi è assai semplicistico, i fondali non sono particolarmente dettagliati, e anche il design dei nemici lascia un po' a desiderare, ma delle animazioni molto fluide e dei giochi di luce ben studiati riescono comunque a dare vita a dei combattimenti frenetici ed estremamente piacevoli da seguire. Il comparto sonoro si difende bene, proponendo delle ottime OST e un doppiaggio efficace; quello della protagonista l'ho trovato particolarmente azzeccato. Il manga dal quale è tratta l'opera si è concluso col sesto volume solamente nell'agosto del 2015, ragion per cui il finale rimane incompiuto, seppur comunque soddisfacente.
In conclusione, "Nobunagun" si è rivelata essere un'opera discreta e piacevole da seguire. Certamente un comparto tecnico di maggiore livello e una maggiore longevità avrebbero favorito notevolmente questo prodotto, a mio avviso dalle ottime potenzialità.
Ogura Sio è una studentessa come tante altre, se non fosse per il suo carattere timido e la sua avversità nel socializzare con i compagni. Un giorno, nel bel mezzo di una gita scolastica, lei e la sua classe vengono attaccate da delle strane creature aliene, chiamate "unità d'incursione evolutiva". Completamente immuni agli attacchi delle armi in possesso dal genere umano, quest'ultime possono essere sconfitte solamente da particolari soggetti, i possessori del "Gene E". Ogni possessore incarna l'anima di un grande personaggio del passato, e la protagonista scoprirà con grande sorpresa di essere l'erede di Oda Nobunaga, e di poter essere quindi utile al mondo intero.
La trama è semplice e si sviluppa discretamente bene, grazie anche a delle accurate e approfondite spiegazioni che rendono il tutto di facile comprensione. Tredici puntate sono troppo poche per permettere all'opera di esprimere le vere potenzialità di cui è in possesso, viste soprattutto la grande diramazione della storia e l'elevato numero di personaggi, ragion per cui il ritmo è forzatamente elevato sin dall'inizio. Seppur senza particolari approfondimenti la narrazione procede in maniera fluida, e riesce a coinvolgere discretamente lo spettatore. I personaggi sono molti e, ad eccezione del gruppo principale, non godono di una grande caratterizzazione. La protagonista è sicuramente il personaggio meglio approfondito, e nel complesso si rivela molto interessante, indubbiamente differente dal classico stereotipo del genere.
Il comparto tecnico non è dei migliori, ma tutto sommato non è completamente da buttare. Il design dei personaggi è assai semplicistico, i fondali non sono particolarmente dettagliati, e anche il design dei nemici lascia un po' a desiderare, ma delle animazioni molto fluide e dei giochi di luce ben studiati riescono comunque a dare vita a dei combattimenti frenetici ed estremamente piacevoli da seguire. Il comparto sonoro si difende bene, proponendo delle ottime OST e un doppiaggio efficace; quello della protagonista l'ho trovato particolarmente azzeccato. Il manga dal quale è tratta l'opera si è concluso col sesto volume solamente nell'agosto del 2015, ragion per cui il finale rimane incompiuto, seppur comunque soddisfacente.
In conclusione, "Nobunagun" si è rivelata essere un'opera discreta e piacevole da seguire. Certamente un comparto tecnico di maggiore livello e una maggiore longevità avrebbero favorito notevolmente questo prodotto, a mio avviso dalle ottime potenzialità.
La stagione invernale 2014 è ricordata per la sua sovrabbondanza di corti, per l'aver citato l'eroe del passato Oda Nobunaga e per aver proposto non molti titoli la cui qualità raramente poteva definirsi elevata. "Nobunagun" rispecchia alla perfezione gli ultimi due punti, essendo una serie che tratta di Oda Nobunaga e che, sostanzialmente, non è nulla di speciale.
"Nobunagun" è una serie della stagione invernale 2014 composta da tredici episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonimo manga del 2011.
Trama: Sio Ogura è una comune studentessa delle superiori con una passione smisurata per il mondo delle armi e per le tecnologie militari in genere. Per siffatta caratteristica non riesce a socializzare con i suoi compagni di classe, i quali la bollano come "strana". Ben presto scoprirà che il mondo in cui vive è minacciato da alcune creature aliene, le "unità d'incursione evolutiva", le quali attaccano lei e la sua classe durante una gita scolastica. L'unico modo per poter sconfiggere queste creature consiste in una peculiarità genetica conosciuta come "E-Gene", ossia possedere la "memoria genetica" degli antichi eroi o personaggi famosi del passato. Sio detiene l'E-Gene del conquistatore Oda Nobunaga, e grazie a un dispositivo (chiamato "Sfera AU") risveglia le cellule dell'antico guerriero, ottenendone i poteri e riuscendo a uccidere la prima ondata di mostri. La sua vita cambierà radicalmente, poiché la ragazza dovrà unirsi a un'organizzazione paramilitare chiamata DOGOO (Defense Organization aGainst Outer Objects) specializzata nello sterminio delle unità d'incursione evolutiva, affinché possa affinare le sue abilità e unirsi a un plotone di altri detentori di E-Gene, rinunciando però alla sua vita da liceale.
Grafica: il prodotto risulta complessivamente scarso e bruttino. Le ambientazioni presentano dei colori vivaci ma non si può parlare di grande cura dei dettagli. Le animazioni non fanno impazzire, sono veloci ma non eccessivamente fluide. Il character design è brutto e pacchiano. Il mecha design è accettabile. Il monster design è decente. Il weapon design è inguardabile.
Sonoro: da un prodotto del genere ci si può aspettare un comparto musicale graffiante e aggressivo, e così è. L'opening è una sorta di progressive metal discretamente orecchiabile, l'ending è più addolcita. OST nella media. Buoni effetti sonori. Doppiaggio scarsino.
Personaggi: nulla di eccezionale ma nel complesso sono adatti al contesto. Caratterizzazioni ingenue, semplici e talvolta minimaliste, per personaggi dediti più al combattimento che alle riflessioni. Il fattore psicologico è su livelli medio bassi, mentre il fattore evolutivo è più accentuato. Molto buona l'interazione di gruppo.
Sceneggiatura: l'opera è realizzata in maniera molto semplice, con una gestione temporale fluida e lineare. Non si perde troppo tempo in flashback e il ritmo complessivo risulta sostanzialmente veloce. Le scene d'azione non mancano mai, così come la violenza e la morte (dei mostri). È presente un cospicuo quantitativo di fanservice militare, mentre quello sulla (presunta) sensualità delle fanciulle è assai ridotto. I dialoghi sono semplici ma non sgradevoli.
Finale: l'opera si conclude piuttosto bene, concludendo le varie battaglie e donando una "speranza all'umanità" (seppure temporanea). Nonostante un certo buonismo, il finale è gradevole.
In sintesi, "Nobunagun" è "l'opera media" per antonomasia della stagione invernale 2014. Un prodotto non schifoso ma nemmeno eccezionale. Da guardare come passatempo. Consigliato unicamente a chi desidera un genere d'azione disimpegnata con qualche elemento comico.
"Nobunagun" è una serie della stagione invernale 2014 composta da tredici episodi di durata canonica. L'opera trae origine dall'omonimo manga del 2011.
Trama: Sio Ogura è una comune studentessa delle superiori con una passione smisurata per il mondo delle armi e per le tecnologie militari in genere. Per siffatta caratteristica non riesce a socializzare con i suoi compagni di classe, i quali la bollano come "strana". Ben presto scoprirà che il mondo in cui vive è minacciato da alcune creature aliene, le "unità d'incursione evolutiva", le quali attaccano lei e la sua classe durante una gita scolastica. L'unico modo per poter sconfiggere queste creature consiste in una peculiarità genetica conosciuta come "E-Gene", ossia possedere la "memoria genetica" degli antichi eroi o personaggi famosi del passato. Sio detiene l'E-Gene del conquistatore Oda Nobunaga, e grazie a un dispositivo (chiamato "Sfera AU") risveglia le cellule dell'antico guerriero, ottenendone i poteri e riuscendo a uccidere la prima ondata di mostri. La sua vita cambierà radicalmente, poiché la ragazza dovrà unirsi a un'organizzazione paramilitare chiamata DOGOO (Defense Organization aGainst Outer Objects) specializzata nello sterminio delle unità d'incursione evolutiva, affinché possa affinare le sue abilità e unirsi a un plotone di altri detentori di E-Gene, rinunciando però alla sua vita da liceale.
Grafica: il prodotto risulta complessivamente scarso e bruttino. Le ambientazioni presentano dei colori vivaci ma non si può parlare di grande cura dei dettagli. Le animazioni non fanno impazzire, sono veloci ma non eccessivamente fluide. Il character design è brutto e pacchiano. Il mecha design è accettabile. Il monster design è decente. Il weapon design è inguardabile.
Sonoro: da un prodotto del genere ci si può aspettare un comparto musicale graffiante e aggressivo, e così è. L'opening è una sorta di progressive metal discretamente orecchiabile, l'ending è più addolcita. OST nella media. Buoni effetti sonori. Doppiaggio scarsino.
Personaggi: nulla di eccezionale ma nel complesso sono adatti al contesto. Caratterizzazioni ingenue, semplici e talvolta minimaliste, per personaggi dediti più al combattimento che alle riflessioni. Il fattore psicologico è su livelli medio bassi, mentre il fattore evolutivo è più accentuato. Molto buona l'interazione di gruppo.
Sceneggiatura: l'opera è realizzata in maniera molto semplice, con una gestione temporale fluida e lineare. Non si perde troppo tempo in flashback e il ritmo complessivo risulta sostanzialmente veloce. Le scene d'azione non mancano mai, così come la violenza e la morte (dei mostri). È presente un cospicuo quantitativo di fanservice militare, mentre quello sulla (presunta) sensualità delle fanciulle è assai ridotto. I dialoghi sono semplici ma non sgradevoli.
Finale: l'opera si conclude piuttosto bene, concludendo le varie battaglie e donando una "speranza all'umanità" (seppure temporanea). Nonostante un certo buonismo, il finale è gradevole.
In sintesi, "Nobunagun" è "l'opera media" per antonomasia della stagione invernale 2014. Un prodotto non schifoso ma nemmeno eccezionale. Da guardare come passatempo. Consigliato unicamente a chi desidera un genere d'azione disimpegnata con qualche elemento comico.