Baoh
"Baoh" è un film OAV, prodotto nel 1989 dallo studio Pierrot, tratto dall'omonimo manga di Hiroiko Araki, noto padre della celeberrima saga "Le bizzarre avventure di JoJo".
La prima cosa che mi è saltata agli occhi è stato il comparto tecnico che, per essere del 1989, risulta ugualmente godibile e senza eccessivi cali per tutto il corso del film. Certamente "Baoh" risente molto dell'epoca di cui è figlio, dall'incipit, allo sviluppo, alla tipologia di personaggi.
Nel giovane Ikuro Hashizawa è stato impiantato un parassita di nome Baoh, da una organizzazione chiamata Dres. Il parassita rende il ragazzo quasi invincibile, permettendogli di trasformarsi in uno stadio più evoluto dell'essere umano e Dres vuole servirsene per governare il mondo. Ma Ikuro fugge insieme ad un'altra ragazzina dai poteri sovrannaturali di nome Sumire, diventando così ricercati da parte del Dres. Il tutto scorre in maniera un po' troppo frettolosa, ma ci lascia diversi spunti interessanti. L'amore che prova Sumire per Ikuro, l'umanità di Ikuro pur trasformandosi in un mostro, rendono Baoh un film non così troppo superficiale come spesso si dice.
Abbiamo diversi scontri e la violenza è abbastanza elevata. Le deformazioni del cranio, gli occhi fuori dalle orbite e gli smembramenti ricordano tanto un Ken Il Guerriero rivisitato in chiave fantascientifica (con accezione positiva). Ben riuscite anche le colonne sonore e le scene con ending finale, che si sposano perfettamente col tipo di finale. Consiglio la visione a tutti gli amanti dello shonen classico, in particolare per i fan di Araki, questa è una perla imperdibile.
La prima cosa che mi è saltata agli occhi è stato il comparto tecnico che, per essere del 1989, risulta ugualmente godibile e senza eccessivi cali per tutto il corso del film. Certamente "Baoh" risente molto dell'epoca di cui è figlio, dall'incipit, allo sviluppo, alla tipologia di personaggi.
Nel giovane Ikuro Hashizawa è stato impiantato un parassita di nome Baoh, da una organizzazione chiamata Dres. Il parassita rende il ragazzo quasi invincibile, permettendogli di trasformarsi in uno stadio più evoluto dell'essere umano e Dres vuole servirsene per governare il mondo. Ma Ikuro fugge insieme ad un'altra ragazzina dai poteri sovrannaturali di nome Sumire, diventando così ricercati da parte del Dres. Il tutto scorre in maniera un po' troppo frettolosa, ma ci lascia diversi spunti interessanti. L'amore che prova Sumire per Ikuro, l'umanità di Ikuro pur trasformandosi in un mostro, rendono Baoh un film non così troppo superficiale come spesso si dice.
Abbiamo diversi scontri e la violenza è abbastanza elevata. Le deformazioni del cranio, gli occhi fuori dalle orbite e gli smembramenti ricordano tanto un Ken Il Guerriero rivisitato in chiave fantascientifica (con accezione positiva). Ben riuscite anche le colonne sonore e le scene con ending finale, che si sposano perfettamente col tipo di finale. Consiglio la visione a tutti gli amanti dello shonen classico, in particolare per i fan di Araki, questa è una perla imperdibile.
Baoh, OVA tratto dall'omonimo manga di Hirohiko Araki, seppur molto sintetizzato in confronto alla controparte cartacea, risulta molto scorrevole sottolineando i punti chiave dell'opera.
Degne di nota sono le ottime OST e il character design, che ricordano a tratti (almeno a me) l'opera che ha segnato la svolta di Araki, ovvero JoJo in parti come Vento Aureo, e l'enfatizzazione delle parti piu' spaltterose del manga che sono una vera e propria gioia per gli occhi.
Tirando le somme l'unica pecca di questo OVA è la breve durata, cimelio indiscusso per tutti i fan di Araki.
Degne di nota sono le ottime OST e il character design, che ricordano a tratti (almeno a me) l'opera che ha segnato la svolta di Araki, ovvero JoJo in parti come Vento Aureo, e l'enfatizzazione delle parti piu' spaltterose del manga che sono una vera e propria gioia per gli occhi.
Tirando le somme l'unica pecca di questo OVA è la breve durata, cimelio indiscusso per tutti i fan di Araki.
BAOH è un OAV, tratto dall'omonimo manga di Hirohiko Araki, creatore di Le Bizzarre Avventure di Jojo. In Italia è stato distribuito dalla Yamato Video ed disponibile in DVD in una nuova versione rimasterizzata.
Baoh è un anime piuttosto bello, che però meriterebbe di essere sviluppato maggiormente. Date le premesse, i personaggi avrebbero potuto avere un maggior spessore e la trama avrebbe potuto essere arricchita con maggiori dettagli. Purtroppo in così poco tempo è stato realizzato un anime con dei personaggi piuttosto stereotipati ed una trama molto lineare, con un finale che lascia presagire un seguito (mai realizzato, tra l'altro). Sia i disegni che le animazioni sono ottimi (considerato l'anno di pubblicazione). I combattimenti sono davvero spettacolari (con una buona dose di splatter) e ricordano molto gli scontri visti in anime come Jojo e Hokuto no Ken. In conclusione un anime godibile ma senza pretese.
Baoh è un anime piuttosto bello, che però meriterebbe di essere sviluppato maggiormente. Date le premesse, i personaggi avrebbero potuto avere un maggior spessore e la trama avrebbe potuto essere arricchita con maggiori dettagli. Purtroppo in così poco tempo è stato realizzato un anime con dei personaggi piuttosto stereotipati ed una trama molto lineare, con un finale che lascia presagire un seguito (mai realizzato, tra l'altro). Sia i disegni che le animazioni sono ottimi (considerato l'anno di pubblicazione). I combattimenti sono davvero spettacolari (con una buona dose di splatter) e ricordano molto gli scontri visti in anime come Jojo e Hokuto no Ken. In conclusione un anime godibile ma senza pretese.
Questo "Baoh" è un ottimo OAV, chiaramente pensato al solo scopo di stupire e divertire per quarantacinque minuti. Infatti, la trama è estremamente sintetica, ma decisamente chiara e diretta. Si tratta del classico scienziato pazzo, che vuole sottomettere l'intera razza umana grazie alla sua straordinaria e innovativa scoperta scientifica, i Baoh. I Baoh altro non sono che esseri (umani o animali) dotati di capacità, forza, velocità e resistenza fuori da ogni limite.
Una delle caratteristiche che rendono ottimo questo breve OAV è sicuramente lo stile tipicamente anni '80, molto tamarro, violento, splatter ed esagerato in tutto fino all'estremo. Il sangue scorre a fiumi e la qualità delle animazioni permette scene cruente, d'effetto e realistiche. Tutto l'anime è volutamente estremo e ricco di particolari originali, che solo in quel periodo di grande inventiva folle si potevano realizzare. La fine degli anni '80 era infatti un periodo in cui gli autori (non solo di anime) si divertivano a creare scene e stili sempre più originali, trascinati molto da grandi film di fantascienza, quali "Terminator", "Alien", "Robocop" e "Atto di Forza". Film che facevano dell'esagerazione, dell'inventiva e degli effetti speciali il punto di partenza per realizzare un prodotto altamente innovativo e spettacolare. Gli autori di "Baoh" hanno fatto tesoro di quello stile fenomenale e l'hanno usato e mischiato davvero bene. Per questo la trama e i personaggi di "Baoh" contano poco ai fini della valutazione, perché quello che conta di più è il puro divertimento estetico senza freni.
Infatti, dal punto di vista tecnico, "Baoh" è davvero eccelso. Il character design è a dir poco fenomenale, migliore della maggior parte di quelli attuali e dotato di una cura estrema per le forme del viso, per le ombre e per gli straordinari riflessi dei capelli a tripla sfumatura, che seguono in maniera perfetta il movimento dei personaggi. Le animazioni sono estremamente varie, originali e curatissime, decisamente superiori a migliaia di tanti altri anime usciti negli ultimi venticinque anni. Le OST sono buone, ma si limitano solo ad accompagnare le splendide scene cruente.
"Baoh" è breve e non sconvolge per la trama, ma è dannatamente divertente grazie alla sua innata follia visiva. Consigliato a chiunque, tranne a chi non sopporta le scene sanguinolente, realistiche ed esagerate.
Una delle caratteristiche che rendono ottimo questo breve OAV è sicuramente lo stile tipicamente anni '80, molto tamarro, violento, splatter ed esagerato in tutto fino all'estremo. Il sangue scorre a fiumi e la qualità delle animazioni permette scene cruente, d'effetto e realistiche. Tutto l'anime è volutamente estremo e ricco di particolari originali, che solo in quel periodo di grande inventiva folle si potevano realizzare. La fine degli anni '80 era infatti un periodo in cui gli autori (non solo di anime) si divertivano a creare scene e stili sempre più originali, trascinati molto da grandi film di fantascienza, quali "Terminator", "Alien", "Robocop" e "Atto di Forza". Film che facevano dell'esagerazione, dell'inventiva e degli effetti speciali il punto di partenza per realizzare un prodotto altamente innovativo e spettacolare. Gli autori di "Baoh" hanno fatto tesoro di quello stile fenomenale e l'hanno usato e mischiato davvero bene. Per questo la trama e i personaggi di "Baoh" contano poco ai fini della valutazione, perché quello che conta di più è il puro divertimento estetico senza freni.
Infatti, dal punto di vista tecnico, "Baoh" è davvero eccelso. Il character design è a dir poco fenomenale, migliore della maggior parte di quelli attuali e dotato di una cura estrema per le forme del viso, per le ombre e per gli straordinari riflessi dei capelli a tripla sfumatura, che seguono in maniera perfetta il movimento dei personaggi. Le animazioni sono estremamente varie, originali e curatissime, decisamente superiori a migliaia di tanti altri anime usciti negli ultimi venticinque anni. Le OST sono buone, ma si limitano solo ad accompagnare le splendide scene cruente.
"Baoh" è breve e non sconvolge per la trama, ma è dannatamente divertente grazie alla sua innata follia visiva. Consigliato a chiunque, tranne a chi non sopporta le scene sanguinolente, realistiche ed esagerate.
Parlare di Baoh significa parlare delle origini della Yamato Video in Italia, in quanto questa è stata la prima opera che ha inaugurato l'ascesa della Yamato nel mercato home video italiano. Che dire: si nota in maniera fin troppo evidente il tratto e lo stile del creatore delle Bizzarre avventure di Jojo, ossia Hiroiko Araki.
Baoh è un OAV di circa 45 minuti realizzato nella stagione autunnale 1989 derivante da una serie in 2 volumi omonima. L'OAV ha il grosso pregio di discostarsi dal manga, optando per uno stile più crudele e brutale.
Trama: Ikuro Hashizawa è un ragazzo apparentemente normale, per sua sfortuna fu utilizzato come cavia da un'organizzazione segreta (denominata DRES) come cavia su cui sperimentare un parassita vermiforme che, una volta preso possesso del suo cervello, lo possederà trasformando il suo corpo in una bioarma letale, il Baoh, creatura ferocissima incapace di comunicare che tuttavia possiede una notevole capacità di rigenerazione molecolare, oltre ad una forza sovraumana e una serie di armi biologiche presenti nel corpo. L'unico sistema per eliminare il Baoh è distruggergli il cervello ove dimora il parassita.
Durante il trasporto di Ikuro verso una località segreta, interviene una bambina esper, Sumire. Sua unica compagna nella sua fuga verso la libertà, contro l'organizzazione intenta ad eliminarli.
Grafica: notevole per essere un prodotto degli anni 80, le ambientazioni sono ben realizzate e dispongono di un buon grado di dettaglio. Le animazioni sono fluide. Il character design è estremamente fedele allo stile di Araki.
Sonoro: notevole anche l'intero comparto sonoro. L'opening è assente. L'ending è molto piacevole. OST veramente ben fatti e coinvolgenti, effetti sonori all'altezza della serie. Degno di lode l'adattamento italiano, nonostante il periodo è riuscito a dare il meglio di sé.
Personaggi: per essere un OAV di 45 minuti è presente un nutrito numero di personaggi la cui caratterizzazione è più che buona. Dai due protagonisti (seppure non venga approfondito molto il loro passato) fino alla caterva di antagonisti. La loro interazione è notevole e spettacolare. Non è presente molta evoluzione, se non l'evoluzione fisica del protagonista.
Sceneggiatura: data la brevità della serie si punta tutto sulla spettacolarizzazione e sul coinvolgimento emotivo. La gestione temporale è fondamentalmente lineare, senza salti temporali e principalmente focalizzata verso il presente. Il ritmo è piuttosto veloce ma non eccessivamente. In soli 45 minuti ne accadono di fatti, tuttavia non vi è una trascuratezza nello sviluppo della trama. Il fanservice è assente, in compenso è presente una grossa dose di violenza e crudeltà. Tutto si focalizza nell'azione sebbene i dialoghi appaiano estremamente curati, interessanti e coinvolgenti.
Finale: il finale è fondamentalmente l'ultima battaglia che il Baoh dovrà affrontare per la sopravvivenza. Devo dire che è realizzato molto bene, così come le ultime scene, anche se l'opera si sarebbe potuta approfondire di più verso la fine.
In sintesi : Baoh è una piccola grande perla parzialmente sconosciuta dell'animazione, ma tale da aver coinvolto un discreto numero di appassionati. Non è sicuramente un capolavoro, tuttavia risulta sufficientemente bella e ben fatta da essere considerata anche dalle generazioni future. Consigliata a tutti coloro che amano l'azione e le battaglie emozionanti.
Baoh è un OAV di circa 45 minuti realizzato nella stagione autunnale 1989 derivante da una serie in 2 volumi omonima. L'OAV ha il grosso pregio di discostarsi dal manga, optando per uno stile più crudele e brutale.
Trama: Ikuro Hashizawa è un ragazzo apparentemente normale, per sua sfortuna fu utilizzato come cavia da un'organizzazione segreta (denominata DRES) come cavia su cui sperimentare un parassita vermiforme che, una volta preso possesso del suo cervello, lo possederà trasformando il suo corpo in una bioarma letale, il Baoh, creatura ferocissima incapace di comunicare che tuttavia possiede una notevole capacità di rigenerazione molecolare, oltre ad una forza sovraumana e una serie di armi biologiche presenti nel corpo. L'unico sistema per eliminare il Baoh è distruggergli il cervello ove dimora il parassita.
Durante il trasporto di Ikuro verso una località segreta, interviene una bambina esper, Sumire. Sua unica compagna nella sua fuga verso la libertà, contro l'organizzazione intenta ad eliminarli.
Grafica: notevole per essere un prodotto degli anni 80, le ambientazioni sono ben realizzate e dispongono di un buon grado di dettaglio. Le animazioni sono fluide. Il character design è estremamente fedele allo stile di Araki.
Sonoro: notevole anche l'intero comparto sonoro. L'opening è assente. L'ending è molto piacevole. OST veramente ben fatti e coinvolgenti, effetti sonori all'altezza della serie. Degno di lode l'adattamento italiano, nonostante il periodo è riuscito a dare il meglio di sé.
Personaggi: per essere un OAV di 45 minuti è presente un nutrito numero di personaggi la cui caratterizzazione è più che buona. Dai due protagonisti (seppure non venga approfondito molto il loro passato) fino alla caterva di antagonisti. La loro interazione è notevole e spettacolare. Non è presente molta evoluzione, se non l'evoluzione fisica del protagonista.
Sceneggiatura: data la brevità della serie si punta tutto sulla spettacolarizzazione e sul coinvolgimento emotivo. La gestione temporale è fondamentalmente lineare, senza salti temporali e principalmente focalizzata verso il presente. Il ritmo è piuttosto veloce ma non eccessivamente. In soli 45 minuti ne accadono di fatti, tuttavia non vi è una trascuratezza nello sviluppo della trama. Il fanservice è assente, in compenso è presente una grossa dose di violenza e crudeltà. Tutto si focalizza nell'azione sebbene i dialoghi appaiano estremamente curati, interessanti e coinvolgenti.
Finale: il finale è fondamentalmente l'ultima battaglia che il Baoh dovrà affrontare per la sopravvivenza. Devo dire che è realizzato molto bene, così come le ultime scene, anche se l'opera si sarebbe potuta approfondire di più verso la fine.
In sintesi : Baoh è una piccola grande perla parzialmente sconosciuta dell'animazione, ma tale da aver coinvolto un discreto numero di appassionati. Non è sicuramente un capolavoro, tuttavia risulta sufficientemente bella e ben fatta da essere considerata anche dalle generazioni future. Consigliata a tutti coloro che amano l'azione e le battaglie emozionanti.
Anno Domini 1989, ecco da cosa bisogna partire per apprezzare questo breve, troppo breve, anime. Hirohiko Araki ha così realizzato questa piccola perla che per gli amanti del genere costituirà di certo un'integrazione interessante alla propria collezione.
Cosa si può dire di quest'anime? Beh, iniziamo subito con il sottolineare la brevità dello stesso. I 45 minuti rendono questo lavoro un po' troppo breve per le potenzialità che potrebbe esprimere ma che restano celate. I personaggi sono decisamente belli e interessanti. Viene spiegata la loro storia, il loro background formativo, e questo è da apprezzare, ma di certo una divagazione (breve ma non così tanto) sarebbe stata più piacevole e godibile. Ma ciò non toglie che il carattere degli stessi viene giustificato, si delinea immediatamente l'eroe e l'antieroe, il buono e il cattivo. Insomma, tutto è molto lineare e molto complesso al tempo stesso.
La lotta, quella non può mancare, è tra l'immancabile organizzazione criminosa e il soggetto "mutato" a fini malvagi dall'organizzazione (la Dres). Vi è quindi il ravvedimento, la ribellione, la fuga, fino all'attivazione dell'arma finale. Ripeto, tutto viene chiaramente e ben narrato. Le scene di battaglia rammentano a tratti quelle viste con "KenShiro" - ma gli anni sono quelli, con "Ken" uscito nell'83 e "Baoh" nell'84 - e nell'anime risultano cruente al punto giusto, senza scadere nel trash. In alcune scene tra l'altro si sente davvero la stretta del dolore prendere lo stomaco, decisamente effetti interessanti se si riflette sempre sul periodo storico in cui è nato questo anime.
Ottime le musiche, e la realizzazione tecnica è pregevole, lascio il voto così "basso" solo perché alla fine le potenzialità per un lungometraggio di 90 minuti c'erano tutte, e non avrebbe stancato. Insomma, nonostante "Baoh" sia un anime completo al 100%, sarebbe stato sicuramente più interessante e incisivo se fosse durato di più, con qualche scena (e retroscena) più interessante e meglio spiegato.
Resta assolutamente da vedere.
Cosa si può dire di quest'anime? Beh, iniziamo subito con il sottolineare la brevità dello stesso. I 45 minuti rendono questo lavoro un po' troppo breve per le potenzialità che potrebbe esprimere ma che restano celate. I personaggi sono decisamente belli e interessanti. Viene spiegata la loro storia, il loro background formativo, e questo è da apprezzare, ma di certo una divagazione (breve ma non così tanto) sarebbe stata più piacevole e godibile. Ma ciò non toglie che il carattere degli stessi viene giustificato, si delinea immediatamente l'eroe e l'antieroe, il buono e il cattivo. Insomma, tutto è molto lineare e molto complesso al tempo stesso.
La lotta, quella non può mancare, è tra l'immancabile organizzazione criminosa e il soggetto "mutato" a fini malvagi dall'organizzazione (la Dres). Vi è quindi il ravvedimento, la ribellione, la fuga, fino all'attivazione dell'arma finale. Ripeto, tutto viene chiaramente e ben narrato. Le scene di battaglia rammentano a tratti quelle viste con "KenShiro" - ma gli anni sono quelli, con "Ken" uscito nell'83 e "Baoh" nell'84 - e nell'anime risultano cruente al punto giusto, senza scadere nel trash. In alcune scene tra l'altro si sente davvero la stretta del dolore prendere lo stomaco, decisamente effetti interessanti se si riflette sempre sul periodo storico in cui è nato questo anime.
Ottime le musiche, e la realizzazione tecnica è pregevole, lascio il voto così "basso" solo perché alla fine le potenzialità per un lungometraggio di 90 minuti c'erano tutte, e non avrebbe stancato. Insomma, nonostante "Baoh" sia un anime completo al 100%, sarebbe stato sicuramente più interessante e incisivo se fosse durato di più, con qualche scena (e retroscena) più interessante e meglio spiegato.
Resta assolutamente da vedere.
Baoh è un antesignano del genere negli anime. Elementi quali l'evoluzione (dis)umana, le organizzazioni dedite alla manipolazione genetica efferata, le armi biologiche fuori controllo erano nelle fantasie di alcuni mangaka, ma difficilmente acquistavano fascino. Baoh aggiungeva proprio questo particolare.
Ikuro Hashizawa è un ragazzo nel quale è stato introdotto un parassita conosciuto con il nome di Baoh. Quest'ultimo si è radicato nel suo cervello a opera di una malvagia organizzazione, Doress. Tuttavia il parassita fa "evolvere" il ragazzo in un essere pressoché invincibile permettendogli anche di trasformarsi in una creatura abominevole. L'obiettivo di Doress era quello di usarlo come un arma in un complotto per soggiogare il mondo.
Allo stesso modo sviluppa in Sumire altri poteri, di tipo psichico, al fine di portare avanti il progetto di conquista del mondo. Sumire è solo una ragazzina e suscita in Ikuro la volontà di ribellarsi all'organizzazione e di fuggire via insieme. Il dottor Kasuminome, capo dell'organizzazione, purtroppo si metterà di mezzo nell'impedire ai due di scappare.
Pochi anni prima di Jo Jo, Hirohiko Araki sforna questa opera, convertita in OAV, portando una ventata di aria fresca anche nel nostro paese, appena affacciatosi a questo genere per l'home video. Sostanzialmente originale, realizzato meglio di quanto potesse essere fatto all'epoca, con un processo produttivo ormai a regime nel settore anime in Giappone, Baoh - Baoo Raihousha però non sviluppa appieno la trama, concentrandosi principalmente sulle scene d'azione e poco o niente sullo spessore dei personaggi. E' un tentativo sprecato, ma tuttavia un anime migliore rispetto allo stesso genere che poi ne scaturì, denso di opere di poco conto. Intraprendente.
Ikuro Hashizawa è un ragazzo nel quale è stato introdotto un parassita conosciuto con il nome di Baoh. Quest'ultimo si è radicato nel suo cervello a opera di una malvagia organizzazione, Doress. Tuttavia il parassita fa "evolvere" il ragazzo in un essere pressoché invincibile permettendogli anche di trasformarsi in una creatura abominevole. L'obiettivo di Doress era quello di usarlo come un arma in un complotto per soggiogare il mondo.
Allo stesso modo sviluppa in Sumire altri poteri, di tipo psichico, al fine di portare avanti il progetto di conquista del mondo. Sumire è solo una ragazzina e suscita in Ikuro la volontà di ribellarsi all'organizzazione e di fuggire via insieme. Il dottor Kasuminome, capo dell'organizzazione, purtroppo si metterà di mezzo nell'impedire ai due di scappare.
Pochi anni prima di Jo Jo, Hirohiko Araki sforna questa opera, convertita in OAV, portando una ventata di aria fresca anche nel nostro paese, appena affacciatosi a questo genere per l'home video. Sostanzialmente originale, realizzato meglio di quanto potesse essere fatto all'epoca, con un processo produttivo ormai a regime nel settore anime in Giappone, Baoh - Baoo Raihousha però non sviluppa appieno la trama, concentrandosi principalmente sulle scene d'azione e poco o niente sullo spessore dei personaggi. E' un tentativo sprecato, ma tuttavia un anime migliore rispetto allo stesso genere che poi ne scaturì, denso di opere di poco conto. Intraprendente.
Un action-fantascientifico figo e tamarro al punto giusto. Il giovane Ikuro si risveglia dentro uno scafandro pieno di liquido e sensori di ogni genere; riuscendo a scappare, conosce una simpatica ragazzina dai poteri ESP, la quale sembra essere intenzionata ad aiutarlo. Ikuro non ricorda nulla di ciò che gli è accaduto, sa solo che delle persone vogliono ucciderlo, ma il suo corpo di fronte al pericolo reagisce, si trasforma e uccide. Qual è il segreto di Ikuro? Come mai deve essere ucciso? E sopratutto, che cosa è il Baoh?!
Per essere un titolo targato 1989 presenta una buona veste grafica, contornata da discrete animazioni con fondali sufficientemente dettagliati; il comparto audio gode di una buona vivacità, grazie alla rimasterizzazione in Dolby 5.1, mentre il video risulta veramente di ottima qualità con colori molto accesi e puliti. La trama si presenta interessante e appassionante, ma secondo me sarebbero stati necessari parecchi minuti in più per esprimerla al meglio; infatti il punto debole di questo OAV è proprio la durata, perché con meno di 50 minuti ne risente moltissimo la caratterizzazione dei personaggi, e viene soffocata anche un po' la storia.
Ho apprezzato molto le scene violente e splatter che a volte sono talmente esagerate da farti fare addirittura due risate! Però, data la crudezza delle immagini la visione è consigliata a un pubblico adulto.
Concludendo posso dire che chi cerca azione e superpoteri in una storia breve e veloce non può farsi scappare questo titolo.
Per essere un titolo targato 1989 presenta una buona veste grafica, contornata da discrete animazioni con fondali sufficientemente dettagliati; il comparto audio gode di una buona vivacità, grazie alla rimasterizzazione in Dolby 5.1, mentre il video risulta veramente di ottima qualità con colori molto accesi e puliti. La trama si presenta interessante e appassionante, ma secondo me sarebbero stati necessari parecchi minuti in più per esprimerla al meglio; infatti il punto debole di questo OAV è proprio la durata, perché con meno di 50 minuti ne risente moltissimo la caratterizzazione dei personaggi, e viene soffocata anche un po' la storia.
Ho apprezzato molto le scene violente e splatter che a volte sono talmente esagerate da farti fare addirittura due risate! Però, data la crudezza delle immagini la visione è consigliata a un pubblico adulto.
Concludendo posso dire che chi cerca azione e superpoteri in una storia breve e veloce non può farsi scappare questo titolo.
Hirohiko Araki, tempo prima di diventare famoso con "Le Bizzarre Avventure Di JoJo", crea Baoh; circa quattro anni dopo la conclusione del manga, lo Studio Pierrot si prende l'incarico di trarne una trasposizione in anime, e il risultato è definitivamente ottimo, visto l'anno di produzione, vale a dire 1989; è bene ricordare che in Italia è uno dei primi anime ad essere importati dalla Yamato Video.
Ma veniamo alla trama: il film racconta degli esperimenti condotti sugli esseri umani dall'organizzazione segreta Dres allo scopo di sviluppare nuove armi biologiche. Tra queste vi è proprio Baoh, un parassita vermiforme che, impiantato in un uomo, poco alla volta trasforma il proprio ospite in un mostro dagli incredibili poteri, una sorta di macchina da guerra in preda alla furia omicida.
Tra le cavie della Dres vi è il diciannovenne Ikuro Hashikawa, che riesce però a fuggire. In questa sua azione spericolata si ritrova presto in compagnia di Sumire, una ragazzina dotata di poteri ESP (in questo caso è capace di prevedere il futuro) e anch'essa vittima dalla Dres.
Braccati da Killer, i due cercano di sopravvivere, ma il pericolo più grande che Ikuro deve affrontare è rappresentato dal proprio corpo, che comincia a mutare sotto l'influsso di Baoh...
Questo fanta-horror dagli inquietanti risvolti psicologici è uno di quei prodotti che promette bene fin dall'inizio, con tanta azione in partenza e un velo misterioso che cade sui personaggi, a mio parere caratterizzati proprio bene.
La storia, seppur semplice e incentrata sulla fuga delle cavie dagli inseguitori, merita considerazione, anzi lascia molto amaro in bocca proprio il fatto che duri davvero troppo poco (circa 45 minuti). Infatti più si prosegue più il coinvolgimento cresce, e la realizzazione tecnica pregevole non fa che dimostrare la validità dell'opera.
I combattimenti sono molto frequenti quanto spettacolari, e soprattutto sanguinosi!
La colonna sonora e il doppiaggio non escono dai binari e rimangono anch'essi assestati su ottimi livelli.
A dir la verità, questo film meriterebbe molto più del voto che gli attribuisco, se solo durasse di più e presentasse qualche spunto in più nella trama fin troppo concisa. Da vedere.
Ma veniamo alla trama: il film racconta degli esperimenti condotti sugli esseri umani dall'organizzazione segreta Dres allo scopo di sviluppare nuove armi biologiche. Tra queste vi è proprio Baoh, un parassita vermiforme che, impiantato in un uomo, poco alla volta trasforma il proprio ospite in un mostro dagli incredibili poteri, una sorta di macchina da guerra in preda alla furia omicida.
Tra le cavie della Dres vi è il diciannovenne Ikuro Hashikawa, che riesce però a fuggire. In questa sua azione spericolata si ritrova presto in compagnia di Sumire, una ragazzina dotata di poteri ESP (in questo caso è capace di prevedere il futuro) e anch'essa vittima dalla Dres.
Braccati da Killer, i due cercano di sopravvivere, ma il pericolo più grande che Ikuro deve affrontare è rappresentato dal proprio corpo, che comincia a mutare sotto l'influsso di Baoh...
Questo fanta-horror dagli inquietanti risvolti psicologici è uno di quei prodotti che promette bene fin dall'inizio, con tanta azione in partenza e un velo misterioso che cade sui personaggi, a mio parere caratterizzati proprio bene.
La storia, seppur semplice e incentrata sulla fuga delle cavie dagli inseguitori, merita considerazione, anzi lascia molto amaro in bocca proprio il fatto che duri davvero troppo poco (circa 45 minuti). Infatti più si prosegue più il coinvolgimento cresce, e la realizzazione tecnica pregevole non fa che dimostrare la validità dell'opera.
I combattimenti sono molto frequenti quanto spettacolari, e soprattutto sanguinosi!
La colonna sonora e il doppiaggio non escono dai binari e rimangono anch'essi assestati su ottimi livelli.
A dir la verità, questo film meriterebbe molto più del voto che gli attribuisco, se solo durasse di più e presentasse qualche spunto in più nella trama fin troppo concisa. Da vedere.
L'anime pur essendo datato, io lo ritengo un bellissimo anime, originale nella storia ben curato graficamente,la storia tratta di un ragazzo tratto in salvo da un'incidente e sul quale viene fatto un esperimento che gli consentirà di acquisire poteri incredibili e si troverà ad affrontare uomini con diverse particolarità per il bene di una ragazzina, l'unica pecca è la durata che poteva essere sopperita con altri oav o un'eventuale serie.
Un ragazzo, sorta di superumano biopotenziato dopo l'invasivo trattamento cui é stato sottoposto da una compagnia di loschi figuri, fugge inseguito dai suddetti insieme ad una bambina dai poteri extrasensoriali e al suo strano animaletto, una volta che l'esperimento é sfuggito di mano. Da questo spunto é stato insensatamente tratto un "misero" oav di neppure 50 minuti, ispirato in tutta evidenza alla poetica splatter di Ken Il Guerriero. Un buon soggetto che avrebbe trovato un più ampio e meritato respiro in un film più lungo o addirittura in una serie vera e propria, dato che l'inizio potrebbe essere quello di un qualsiasi episodio e il finale é aperto, lasciando presagire almeno un seguito che invece non c'é stato. E' un po' come se Mazinga o Goldrake fossero stati interrotti dopo una o due puntate! Così com'é risulta niente più che un'idea inutilmente sprecata, e a ben poco servono l'ottima grafica, qualche combattimento e carne e sangue in abbondanza per gli amanti del gore, senza peraltro, com'é ovvio, la stessa elevata drammaticità e lo stesso pathos di Hokuto no Ken. Alla fin fine, quindi, rimane proprio poco. Peccato.
Con una nota amarcord comincio segnalando come questo titolo sia stato uno dei primissimi anime ad essere pubblicati in Italia inaugurando il catalogo della Yamato Video.
Ora per chi non ha vissuto gli anni 90 forse sarà difficile capire cosa abbia rappresentato questo OAV per gli anime fan dell'epoca, un vero e proprio bicchiere d' acqua gelata nel deserto arido delle programmazioni TV..
Al giorno d'oggi rimane un titolo che può far felici i fan dell' azzione con i suoi 50 minuti densi di combattimenti e scene splatter rese godibili da una realizzazione tecnica più che discreta.
Chi invece cercasse qualcosa di più al punto dal punto di vista narrativo potrebbe rimanere deluso da una trama lineare e dalla già segnalata poca cura alla caratterizzazione psicologica dei personaggi che appaiono molto stereotipati.
Ora per chi non ha vissuto gli anni 90 forse sarà difficile capire cosa abbia rappresentato questo OAV per gli anime fan dell'epoca, un vero e proprio bicchiere d' acqua gelata nel deserto arido delle programmazioni TV..
Al giorno d'oggi rimane un titolo che può far felici i fan dell' azzione con i suoi 50 minuti densi di combattimenti e scene splatter rese godibili da una realizzazione tecnica più che discreta.
Chi invece cercasse qualcosa di più al punto dal punto di vista narrativo potrebbe rimanere deluso da una trama lineare e dalla già segnalata poca cura alla caratterizzazione psicologica dei personaggi che appaiono molto stereotipati.
Baoh è un anime che meritava molto più spazio, meritava una serie TV onestamente. Questo OAV tra l'altro è molto breve, con un finale che lascia pensare ad un seguito mai realizzato (purtroppo).
Aldilà di tutto ciò che colpisce di più è la spettacolarità dei combattimenti che mi hanno esaltato come solo Hokuto no Ken ha saputo fare!
Potenzialmente sia trama che personaggi possono avere maggiore spessore, che purtroppo (in questo OAV) non c'è il tempo di approfondire.
Nonostante l'età, chi ama questo genere di anime e volesse vederlo lo troverà godibilissimo.
Al contrario di miliardi di seguiti inutili spero sinceramente che qualcuno si decida a riproporre Baoh, magari in una serie che ne completi anche il background dei protagonisti.
Aldilà di tutto ciò che colpisce di più è la spettacolarità dei combattimenti che mi hanno esaltato come solo Hokuto no Ken ha saputo fare!
Potenzialmente sia trama che personaggi possono avere maggiore spessore, che purtroppo (in questo OAV) non c'è il tempo di approfondire.
Nonostante l'età, chi ama questo genere di anime e volesse vederlo lo troverà godibilissimo.
Al contrario di miliardi di seguiti inutili spero sinceramente che qualcuno si decida a riproporre Baoh, magari in una serie che ne completi anche il background dei protagonisti.